Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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ADHIER

Ultimo Aggiornamento: 03/02/2016 17:07
OFFLINE
Post: 66
Età: 35
Sesso: Maschile
28/10/2012 23:05



Chi sono io?
Sono la somma di tutto ciò che è accaduto prima di me, di tutto ciò che mi si è visto fare, di tutto ciò che mi è stato fatto.
Sono ogni persona e ogni cosa il cui essere al mondo è stato toccato dal mio.
Sono tutto quello che accade dopo che me ne sono andato e che non sarebbe accaduto se io non fossi venuto.
Io ve lo ripeto, se volete capirmi, dovrete inghiottire un mondo.



***



Non sono mai stato da solo.

Fin dal concepimento, dentro quel grembo, condividevo lo spazio con l’unica persona a questo mondo che ho sempre rispettato, che sempre proteggerò, che sempre farà parte della mia esistenza, che sempre farà parte della mia vita, che sempre amerò al di sopra di ogni cosa, perché, ormai vuoto di ogni sentimento, lei è l’unica che alberga immortale dentro la mia mente, e non so cosa sia successo, perché mia madre non lo raccontò mai, ma so, che questa voglia che ho sulla mano con cui segno queste, è stata suggellata da noi, da questo sentimento che inequivocabilmente proviamo l’uno per l’altra, che non trova barriere, non si ferma con gli anni, non conosce distanze, scopre i cambiamenti fisici, rimane immutato perfino nelle nostre scelte di vita, nulla può cambiare quello che lega me e te.

Tu, Alyesine Jaqueline Michelle Von Helsing la vita che mi rimane.




Era notte. Colei che ha la nomea di Keira Von Helsing, meglio conosciuta e definita come “La Viziata”, portava me e te oramai da mesi dentro al suo ventre, era scaduto il tempo della gestazione, credo che noi gemelli eravamo fin troppo cresciuti per poter condividere ancora quello spazio cosi ristretto. E fu proprio durante una passeggiata lungo il lago che decidemmo di presentarci al mondo, probabilmente senza preavviso come ogni figlio che si rispetti.
Per diverso tempo fui ospite del Sanitarium e conosco bene le urla di una donna in travaglio, non conoscerò mai quel dolore immane, ma non credo che m’importi molto, ho vissuto ben altro sulla mia pelle per non pensare minimamente a quello che può provare una donna, è dopo tutto il loro compito far continuare la specie ed è quello che è stato.

Fui messo al mondo per primo tra le acque di quel lago che, lo Stregone Maerlyn aveva reso calde per l’occasione, per non far morire quei figli che non si è mai premurato di crescere, e mentre le sirene cantavano dolci ninna nanne, lo stregone mi tirava fuori dall’acqua, lontano da mia madre. Nell’aria sarà risuonato il mio primo vagito.
Probabilmente fu questo distacco improvviso che spinse Keyra a chiamarmi Adhier, molto simile alla parola Addio, poggiato tra le braccia di Sereline, una donna che non ricordo ne mai vidi una volta cresciuto, non m’importa di conoscere il volto di chi non si è mai posto la domanda di dove fossi andato. Infine, venisti al mondo tu..
La notte tra il 18 e il 19 di Ruis, verrà ricordata in quella baia sferzata dal vento e dalle onde, dalle urla di una madre, dagli incitamenti di un improvvisato Druido, dai pianti di due bambini strappati alla loro genitrice e dal canto di sirene che in pochi hanno veduto.




Crescemmo in fretta, io fui quello che cominciò a gattonare per primo, io fui quello che camminò per primo, io fui il primo a parlare. Sono sempre stato un passo avanti a te, forse perché essendo femmina ti vedevo più fragile, più piccola e sono sempre stato la tua spalla, anche se cosi piccoli.
Non conoscevo la tua voce, malgrado io parlassi tutto il giorno tu mi rispondevi con i tuoi grandi occhi azzurri, identici a quelli di nostra madre, con le espressioni del viso, con i movimenti del capo che faceva ondeggiare la chioma di oro colato, anche quelli come la madre che t’aveva partorita. Eravamo e siamo cosi diversi, i miei capelli erano corvini e gli occhi di un blu intenso proprio come lo stregone. Li nella casa dei Druidi credo che passammo dei giorni e dei mesi di utopia. Il potere della Trina ci faceva crescere, forti e più velocemente di qualsiasi altro bambino, senza togliere nulla al nostro organismo.

Ma quella strana storia fatta di falsi ideali finì ben presto. All’età di quattro anni nostra madre decise di portarci sulla terra ferma, li, dove realmente si vive, li, dove devi sapere, li, dove o sei forte o muori, li, dove se fai un errore paghi, li, dove tutto è lecito e niente e concesso al primo forestiero, li, dove il Governo vigila, decide e punisce gli erranti.
Proprio la notte in cui la barca ci portava sulla terra ferma nostro padre si presentò dopo mesi da latitante, fu la prima volta che lo vidi e lo conobbi, ed in quell’occasione mi fece il suo primo regalo, un Athame in marmo e cristallo. Non o mai saputo cosa farci, ma lo conservo accuratamente nel caso in cui un giorno rivelasse qualcosa d’interessante, anche se credo seriamente che quell’uomo troppo taccagno del suo potere, non possa avermi mai lasciato in eredità un oggetto che avrei potuto puntargli contro con semplicità. Sono certo che sia stato quello a far nascere in me la venerazione per le armi.

Da quella notte, Barringhton, fu la mia città. Il palazzo del Governatore, la mia casa. I suoi corridoi, i miei campi di battaglia. Le sue ombre, i miei nemici.


~ La bimba di Keyra rischia di affogare ~

IL PATTO DI RAINE

Quella donna aveva la mia stima, ma solo dopo avrebbe conquistato anche la mia scarna fiducia. Venne perchè voleva che i suoi figli crescessero nel cuore dell'incubo, dove sarebbero stati protetti dalla morte ma non da cose ancor peggiori.
Fu un patto. In cambio del "disturbo" ella avrebbe dato uno dei suoi due figli al caos. Non importava quale. Avrebbe deciso dopo. Ma la promessa l'avrei avuta subito.
Fu così che incontrai i bambini. Due capricci al seguito della donna.
Una fu sempre per me una figura trasparente, finchè non osò troppo e per poco non rischiò la morte. Solo le parole accorate di Keyra la difesero: Alyesine.
Nella mia vita ben poco sono stata bambina, ma molto schiava. Perciò forse non ha potuto avere alcuna idea della libertà che quella condizione normalmente implica, l'affronto, persino di un bambino le sembrava grave.
L'altro covava un'orgogliosa curiosità. La prima volta lo vidi ed era un moccioso, la seconda era già un giovane dalla mente rivolta all'assoluto buio. Non era malversato nella ricerca di quella tenebra.
Gli era stato spiegato che eravamo Cavalieri Speciali...e che se fosse stato speciale un giorno sarebbe stato ammesso.

La Valchiria.


Dopo tutto non era poi male il palazzo. Grande, non troppo sfarzoso ma abbastanza austero da non permettermi di toccare qualcosa. Vivevo giornate intere rinchiuso dentro la stanza con te, ma giocare con una femmina dopo un pò stanca. Io sono uno spirito libero, io non potevo stare rinchiuso in quella stanza, io non potevo non vivere. Cosi, quando tu riposavi io andavo via, esploravo, ed è proprio in una di queste occasioni che conobbi la Rosa Nera.
Al tempo non possedeva nessuna carica era semplicemente una dama di corte, fu lei che mi insegnò tutto, lei mi fece aprire gli occhi, lei mi raccontava la storia dell’isola e della terra ferma, delle guerre e delle fazioni, dei vincitori e dei vinti, dei falsi e di chi il vero dice. Sebbene troppo piccolo per comprendere, mi spiegò il tutto come una favola per bambini, ma mi disse ciò che sull’isola non mi era mai stato detto, ed è per questo che quelle terre, ad oggi, mi mettono la nausea al solo pronunciare il nome. L’utopia e il disprezzo per quelle genti che decantano falsi ideali, assassini travestiti da bambini, lupi camuffati da pecore, pronti ad uccidere, torturare ed imprigionare in nome della pace e della loro Dea.

Non è un controsenso?

Eilantia. La signora della musica e dalla favella elfica, lei suonava e cantava, lei mi presentò a Morrigan e mi battezzò nel suo nome per proteggere la mia anima il giorno della mia morte, lei era al mio fianco dopo le nebbie, con lei ho camminato per i corridoi impolverati di quel castello, in molti non furono trovati dopo quella notte. Per tutti è stato il tragitto di selene, ma dalla polvere, dall’erba alta nel giardino del castello, dal cibo rancido delle cucine, non era passata una sola notte, ma io ero un bambino, non mi sarei soffermato a quello che vedevo solo come un gioco di esplorazione. Enyde, dopo quella notte non la vidi più. Merios, l’inquisitore, dopo quella notte non lo vidi più. Spariti. Se di seguito saranno tornati questo non mi è dato sapere, non ero più in quella casa.
I giorni continuavano a susseguirsi ed io crescevo imprigionato in quelle mura perché la Viziata non mi permetteva di uscire, sentire i bambini giocare sotto la luce di un pomeriggio era orribile. Ricordo ancora l’ira di quella donna che, tornando, vide le sue preziose pergamene distrutte, dandomi una delle sue punizioni, decise di non parlami più.
E poi venne la notte. Ti bacia, non lo avevo mai fatto, ma quella notte lo feci. Troppo pesante da aprire il portone di ferro e legno per un bambino di sei anni, andai cercando dietro quelle grosse e spesse tende le finestre che vidi la notte che arrivammo a palazzo. La trovai e da li uscii. Doveva essere solo una passeggiata. Un giro in torno al palazzo. Ma da quella passeggiata non tornai più.

Venni con la notte e me ne andai con essa.


~ C'era una volta Adhier ~

IL RICORDO DI EILANTIA

Avvolta nel suo manto bianco, stretto al corpo con le esili dita che ne afferrano i lembi, rientra nelle sale del palazzo la Rosa Nera, dopo aver pregato la sua Dea nel giardino, e reso omaggio alle lapidi di Satish ed Aaron. […] Quanti affetti dolorosamente spezzati e quanti misteriosamente scomparsi. Anche di Voed non si hanno piu notizie, quasi una maledizione gravasse su quel Governo. […] La lapide di Morrigan splende alla luce di un lampo. Velvet morta in attesa di un figlio. Il loro fu il primo sangue versato su di essa. E poi Enyde, sotto un temporale simile a questo. E poi altri, ma tra tutti uno, uno solo, entra nella sua mente prepotentemente, sbiadendo ogni altro: Adhier. […] Aveva perduto suo figlio non da molto, ed il cuore le sanguinava ancora. Voleva divenire cavaliere il piccolo Adhier e la cosa divertì molto la Rosa. Rammenta ancora la sua risposta, quasi fosse passato un battito di ciglia da allora. Benissimo Ser Adhier, gli disse, siete nel posto giusto, sapete? In questo luogo i cavalieri sono molto stimati. Purchè siano coraggiosi ed impavidi. E cominciò cosi, come un gioco, la loro favola insieme. […] Forse fu la loro missione notturna a legarli indissolubilmente. Dormiva con Jhaeg, al tempo, ed era notte fonda quando scese le scale del palazzo, in cerca di cibo, dopo una serata movimentata. Non si sarebbe mai aspettata d'incontrare il piccolo. In effetti appariva nei posti più impensati alle ore più incredibili, annoiato dalla vita monotona che cadenza le giornate di un fanciullo in un mondo duro, fatto da adulti temprati e avezzi alla pugna. Non capì mai, la Rosa Nera, perchè sua madre li avesse portati là dentro, ma lui era assai diverso dalla sorella. Le fece Buh, all'improvviso, e per poco lei morì di spavento. […] Lui era troppo ingenuo per mettere in dubbio le sue parole, ma non esitò, neanche un attimo, a mettere a disposizione la sua vita per difenderla. Così piccolo e cosi impavido. [..] Forse fu allora, con quel segreto condiviso, almeno per il piccolo, che nacquero i presupposti per la sua iniziazione. Non avrebbe mai pensato di donare la sua giovane vita a Morrigan, ma vi era in quella piccola anima, cosi tanta forza, cosi tanta determinazione, da vedere ben oltre la piccola età. Era solo un guerriero, che attendeva di sbocciare. Stava ascoltando musica nella sua stanza. Lo faceva spesso. Lei suonava e gli raccontava degli elfi e dei nani. Delle leggende antiche e di luoghi lontani. Spesso, attraverso le sue ballate, vi erano spunti per lunghe conversazioni. Era bello vederlo sulla sua chaise longue, rapito dalle note della sua arpa. Quella sera però vi era un'atmosfera diversa. Un'energia ancor più intensa tra loro. All'improvviso lo volle per sè, il piccolo Adhier, suo, come lo fu Ashim. […] Questo che vedi, Adhier, è un altare, gli disse mostrandogli la lapide. Serve a pregare la dea Morrigan, quella che protegge tutti i Cavalieri speciali. Noi facciamo dei riti, sotto la luna perchè lei abbia cura di noi e ci renda invincibili. Quando Morrigan posa gli occhi su un guerriero questi diventa il più forte di tutti...come una magia...capisci? […] Sotto una Selene silenziosa tutto avvenne. Versò il suo sangue quella sera, l'impavido Adhier, con una piccola ferita, fatta con la spina di una rosa. Eppure lui mantenne un'aria coraggiosa per tutto il tempo, anche quando il taglietto mostrò la prima goccia di sangue e questo scivolò lentamente sulla lapide, per nutrire Morrigan. Lì il fanciullo divenne uomo. […] Adesso Morrigan mi farà diventare forte? E ci fu tenerezza ed orgoglio nel cuore di Eilantia, nell'udire quelle parole. Vi furono altre serate insieme ed altre preghiere sotto la luna, e poi in grande sonno inghiottì ogni cosa. […] Le strade si divisero poco dopo, e mentre la Rosa Nera diventava Apocalisse ed iniziava a tessere le prime alleanze, Adhier scomparse misteriosamente. Chiesero ovunque, misero annunci in rocca, promisero ricompense, ma lui non tornò più. […] Discordia spera: che anche Adhier lo faccia. Che un giorno bussi al loro portone e torni da lei. Non gli chiederà dov'è stato, o forse si...sarà cresciuto, forse cambiato, ma chiunque sia divenuto, qualsiasi evento l'abbia forgiato o piegato, questo non cambierà quello che sono stati l'uno per l'altro. […] Un giorno tornerà, ne è certa.

~ Pulce nera vs pulce bianca! ~
~ Rissa fra Ykary e Adhier, quest'ultimo rapito ~


Scomparso. Disperso nelle profondità della terra. Costretto a non mangiare, costretto a vivere recluso dentro ad una minuscola stanza, io, che per fuggire dalla prigionia di mia madre sono andato via da un palazzo e mi sono ritrovato li sotto per colpa di Ykary.
E’ passato troppo tempo per essere vergato in un solo foglio, e non vi sono parole, per spiegarti tutto quanto. All’inizio ho provato odio per quegli esseri che mi avevano tolto la libertà, ma poi ho compreso, e ho odiato nostra madre fino a star male perché non veniva a prendermi, ho odiato nostro padre perché con il suo potere non ha neppure tentato di trovarmi, e a te mia sorella cara ho pensato tutte le volte che posavo la testa e cercavo di dormire, cosi che in quei posti fantastici io e te potevamo ancora correre e parlare in un modo tutto nostro. Cosi, deluso per il comportamento di coloro che ci avevano concepito, capii che se li avessi serviti avrebbero fatto di me un uomo diverso, un uomo che non si era mai visto e cosi feci.

Ricordo vagamente cosa siano i sentimenti, semplicemente perché li ho provati da piccolo ma ammetto che durante il giorno quando i miei occhi vagano per le strade, sto bene, il fatto di non provare dispiacere per quel l’uomo appoggiato alla parete che chiede del cibo, avrebbe potuto lavorare più tosto che perdere i suoi risparmi, o ancora per quella donna che carezza il volto del figlio che piange perché è caduto in terra, potrei fargli provare il dolore di una decina di frustate, e forse non piangerebbe inutilmente per un po di terriccio sulle mani, ma questo non mi interessa, non m’importa nulla, questo è dovuto a tutto quel tempo passato nel buio del sottosuolo.
Inizialmente fui il loro Rothe, il loro schiavo, non mi era permesso uscire da quella stanza che mi è stata data per via degli ordini della Ilharess Ghadia, la vidi solo una volta è fu l’incontro più brutale della mia vita, ma fu proprio quello che mi fece che compresi di dover smettere di essere un bambino, li sotto non ci sono lacrime, troppo buio per permettere a qualcuno di vederle e le urla sono inutili, ho imparato con il tempo che nessuno ti viene a salvare, ordunque ho accettato, e solo dopo questa accettazione sono stato premiato.

La Ilharess Ilyth, lei fece di me ciò che sono, mi diede la fiducia che mi mancava, quella in cui non aveva mai creduto Ghadia, per essere accettato ella impose a Ykary di insegnarmi a leggere e a scrivere la loro lingua, e cosi fece il mio maestro. Il mio carattere ribelle si manifesta solo con lui, tra una lezione di scritto e l’altra non sono mancate le risse, nelle quali per potenza io e per agilità lui, non vi era ne un vincitore ne un vinto. Non ci sarà mai affetto tra me e lui, perché non posso provarlo, ma sono certo, che in nome della casata ci saremo l’uno per l’altro.
Ed ecco che dopo tanti sacrifici, Ilyth, mi ritenne degno di far parte della sua casa. Sono sempre stato umano, la mia pelle che con il tempo era diventata più pallida cozzava con quella scura della loro, i miei capelli corvini, non ricevendo più un raggio di sole avevano perduto il loro colore diventando castani screziati di bianco, ed i miei occhi blu continuavano a non vedere nel buio, non vedono tutt’ora, ma mi sono adeguato, mi aggiravo e mi aggiro oggi in quei cunicoli toccando le pareti, ricordando le strade per andare in ogni caverna. Cosi la mia Signora mi portò con se nella stanza del suo scrano e li mi battezzò, da quel momento fui uno dei suoi seguaci, un difensore di Loth, la Dea dei ragni, la soprana indiscussa dell’underdark. Sono diventato Reidha Nhildja, Jaluk della casata, ciò lo impresse sul mio petto a fuoco.



IL PENSIERO DI ILYTH

Sottile corre il tempo dentro la dimora, sottile come il filo a cui era legata la vita dello schiavo. Basta solo un mio gesto per poterla tagliare, per porre fine alla sua inutile esistenza.
Che peso ha la vita di un rivill al cospetto della Dea Ragno?
Quale è il vero valore della vita di un figlio di stregone?
Di un bimbo cresciuto nell'oscurità sino a divenire drow?
Facile la risposta per chi in sé non ha la saggezza: nessun peso.
Ma il tempo che passa insegna, il tempo che passa rende saggi, il tempo che passa crea legami indissolubili anche verso chi non ha sangue puro nelle sue vene. A chi potrebbe pensare che siano legami di sangue risponderò con una risata crudele. Non vi è amore nel mio cuore o nel mio grembo nemmeno per i figli del mio ventre ... Vi è solo una compensazione di interessi che mi ha portato ad una scelta. Una scelta crudele per molti, una scelta strana per altri..ma chi potrebbe mai mettere in dubbio le scelte di una Matrona?
Nessuno osa farlo perchè la Matrona ne sa di più sempre e comunque. La Matrona fa solo ciò che deve essere fatto, la Matrona compie scelte solo il nome di Lolth e della sua casata.
Il mio sguardo si è posato su Adhier, ho lasciato che crescesse facendosi uomo, che odiasse la sua stessa madre, ho fomentato il suo odio e il suo risentimento.
Qualcuno potrebbe forse eccepire che la mia sia stata una scelta errata.
Non è possibile. Io sono la Matrona. Oggi lui non è più schiavo ma fedele servitore, più figlio dei figli stessi tanto che darebbe la vita per colei che lo ha colto e reciso come un fiore morente donandolo all'oscurità della Dea dei ragni. E non pensiate che lo ho risparmiato, sappiate solo che ho fatto di lui un mio strumento, una spia, due occhi ove i miei non possono giungere, due orecchie che possono ascoltare ciò che io non posso, mani che possono arrivare dove io ordino.
Ed ora vai nel mondo mio jaluk e porta alto il nome della tua casata.

~ L'Umano della Casata dei Nhildja ~



Quella continua voglia di scoperta e di curiosità mi è sempre stata addosso, ne mia madre, nel caos, nel il sottosuolo, ne gli anni, nulla è riuscito a farla assopire. Percorrevo i cunicoli, carezzavo le pareti seguendo il lamento che proveniva ad una stanza, li incontrai Shywar, una rinnegata, la schiava del maestro d’armi della casata.
Fu strano il nostro primo incontro, particolare. Riuscivo a vedere nel suo volto la disperazione di stare rinchiusa li dentro come l’avevo io, e nei suoi occhi vedevo la follia, la pazzia che nella mente oramai le si era concretizzata, era cosi tanto il suo desiderio di tornare libera che chiese a me di cercare una persona, il suo nome era Shardden. Non l’ho mai veduto, non l’ho mai realmente cercato ma quello che mi aveva promesso era cosi forte che mi ha spinto a dirle il falso, ma lei era cosi fragile, cosi ingenua cosi vogliosa di sapere che si fidò di me dandomi un potere, avrei potuto governare i ragni come un qualsiasi essere oscuro, e quando si accorse che non avevo incontrato Shardden mi maledì.

Inizialmente ho cercato di ucciderla, non ti nego che il pensiero mi eccitava, ma ero troppo ingenuo ed era solo la prima volta che avevo questo potere, riuscì a fuggire, ma quelle sue favelle mi intimorirono, non era vera è propria paura, non ho paura di morire, so già che Morrigan verrà a prendermi e mi porterà in un posto migliore, ciò che mi spaventava era il come sarei morto. Sono sempre stato un temerario, ma questo da bambino, al tempo della maledizione avevo raggiunto l’età di undici anni e la coscienza aveva cominciato a prendere un suono più forte nella mia mente. Chi mi aiutò in questo calvario fu la mia regina. Per questo le sarò grato sempre, fino a che i miei occhi non si chiuderanno e vedranno solo l’abisso, difenderò la sua casa, difenderò lei, mi batterò per i suoi ideali.
Non sono mai stato bravo con le armi, per quanto io le veneri e le adori, neppure negli incontri fisici, perdere quei poteri che mi sono stati dati contro voglia mi ha fatto capire che io posso avere molto di più, con il tempo forse potrò muovere l’aria come lo Stregone, potrò sparire nel nulla, con il tempo potrò essere superiore a lui, perché io posso, io ho visto, io l’ho assaporato, ho assaggiato il mondo del potere e ne sono rimasto estasiato, lo rivoglio e lo avrò in un modo o nell’altro riavrò quella meravigliosa sensazione sulla pelle.

Credimi sorella, il male si alberga in ogni persona che incontrerai sulla tua strada, non esistono i buoni, a volte riesco a vedere nei loro occhi la falsità, a volte riesco a percepire quando mentono, non credo sia un potere, ma una facoltà che ho imparato osservando te.
Non so se mai ti darò questo scritto, o forse sarà la mia eredità per te se un giorno morirò, non possiedo ancora denaro mio, ma se lo avrò queste miei saranno consegnato con dell’oro. E’ implicito che tu non dovrai farne parola, ciò che di ho scritto se rivelato potrebbe metterti in pericolo ed ciò che io non voglio per te.

Sono nato sotto l’ala protettiva della Trina, sono sopravvissuto per il volere di Morrigan e vivrò per servire Lolth.

Sono Adhier Dominic Marcel Von Helsing, sono il figlio della Viziata Keyra e dello Stregone Maeryn. Sono stato allevato dal Caos e poi perso nel profondo della terra.

Sono Reidha Nhindja lo Jaluk della casata, servo della Matrona Ilyth e cavaliere di Lolth.

Sono il Due Facce. Sono un drow intrappolato nel corpo di un uomo.

Sono luce e ombre. Sono il piacere dei giorni e l’orrore delle notte. Sono un sogno e poi un incubo. Sono tutto e niente. Sono l’apha e l’omega. Sono il principio e la fine.


Sono tuo fratello, per sempre.



***



KARMA 5585
SKILL RICHIESTA DA BG Empatia liv.1
ALLINEAMENTO Legale Malvagio
LUOGO DI NASCITA Barrington
ETA’ A 6mila pt si fermerà la crescita ed avrà 16 anni
OCCHI Blu
CAPELLI Castani
ALTEZZA 1.76
DESCRIZIONE Costituzione magra, muscolatura accennata data dagli sforzi fatti durante la schiavitù con i drow, capelli castani macchiati di qualche capello bianco, pelle chiara privata per anni del sole, volto giovane le forme morbide lasciano intravedere un giovane uomo, i lineamenti sono aggraziati, delicati, per niente aggressivi.
SEGNI PARTICOLARI
- Cicatrici sparse tra schiena, spalle e gambe, non troppo grandi.
- Marchio a fuoco al centro del petto una N con dentro una I ~ GdR di Riferimento
- Voglia di fragola rossa grande come un'oliva sulla mano sinistra ~ GdR di Riferimento
- Ustioni sulla nuca e sul collo, come schizzi ~ GdR di Riferimento
PARENTELA Figlio di Keyra e Maerlyn (PNG) – Fratello Gemello di Alyesine
LINGUE CONOSCIUTE Drowish ~ Raccolta Giocate


___



Avendo raggiunto i 5mila punti, ho lo stacco di due skill, porto al vaglio la richiesta per entrambe:

- Furtività liv.1 ~ Venorsh tlu dro
Vivendo nel sottosuolo ha stretto contatto con i drow, Adhier è costretto ad imparare a fare silenzio per non disturbare il loro fine orecchio, per vivere li sotto cerca di imparare a camminare piano.

- Sotterfugio liv.1 ~ Molti ragni
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare. I drow mentono, nel vivere con loro anche il giovane umano cerca di mentire per un suo tornaconto personale, vivendo con Ykary lo ha osservato parecchio vedendolo mentire come se nulla fosse, per tanto anche lui decide di farlo e riuscire cosi a farsi dare quello che voleva.

OFFLINE
Post: 1.759
Sesso: Femminile
28/10/2012 23:06

PRESO MIO [SM=g6584] CONOSCO PLAYER E BG E ME LO VOGLIO GUSTARE [SM=g8878]
[Modificato da EDAVE 28/10/2012 23:06]

Edave
Rettore degli Ospitalieri di Avalon
Wendingo Mannari



L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




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Post: 1.759
Sesso: Femminile
29/10/2012 11:50

Una storia bellissima e avvincente, la storia di un pg nato e cresciuto su questa land che noi tutti amiamo e nella quale lasciamo che la nostra fantasia abbia libero sfogo.
Per ovvi motivi avevo visto il bg prima che venisse postato e mi ero emozionata e nel rileggerlo, ripensando all'evoluzione di Adhier mi sono venuti i brividi e lo ammetto una lacrima di commozione.
Sarà cuore di mamma drowwa? [SM=g8216]
Resta in ogni caso il fatto che consiglio la lettura a chiunque abbia voglia di sognare un pò, chissà se magari qualcuni che non gioca leggendolo avrà lo stimolo di provarci a sua volta.

Riassumendo:

BG APPROVATO
PARENTELA
- Figlio di Keyra e Maerlyn (PNG)
– Fratello Gemello di Alyesine

SKILL DA BG: EMPATIA LIV 1 APPROVATA
SKILL SUCCESSIVE:
- STEP A 2500 PUNTI KARMA: FURTIVITA' LIVELLO 1 APPROVATA
- STEP A 5000 PUNTI KARMA: SOTTERFUGIO LIVELLO 1 APPROVATA

DESCRIZIONE FISICA PRESENTE CON I SEGUENTI SEGNI PARTICOLARI DA INSERIRE IN SCHEDA:
- Cicatrici sparse tra schiena, spalle e gambe, non troppo grandi.
- Marchio a fuoco al centro del petto una N con dentro una I
- Voglia di fragola rossa grande come un'oliva sulla mano sinistra
- Ustioni sulla nuca e sul collo, come schizzi.

TERRE DI PROVENIENZA: PG NATO A BARRINGTHON - CENSIRSI CLAN NORDICO
ALLINEAMENTO: LEGALE MALVAGIO
LINGUE CONOSCIUTE:PARLA E SCRIVE CORRETTAMENTE IL DROWISH

ETA’ A 6mila pt si fermerà la crescita ed avrà 16 anni



SCHEDA GIOCO AGGIORNATA

Edave
Rettore degli Ospitalieri di Avalon
Wendingo Mannari



L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




OFFLINE
Post: 66
Età: 35
Sesso: Maschile
24/05/2013 02:22

Salve a tutti, avendo raggiunto l'attuale punteggio Karma di 8533 ho da coprire il quarto step.

Vado a richiedere la skill: Volontà Ferrea liv. 1

Motivazini:

Già in passato Adhier ha dovuto controllarsi per non farsi sopraffare dalle distrazioni del momento durante le lezioni o gli ordini forzati nell'Underdack. Da diverso tempo è ospite della Fortezza e li ha incontrato diversi maghi di diverso livello che lo hanno esaminato, in quelle occasioni ha dovuto utilizzare tutta la sua volontà per rimane concentrato sia durante i colloqui che durante lo studio. Per non parlare della grande forza interiore per mantenere la calma davanti alle femmine drow con la loro arroganza e il loro fascino oscuro e subdolo.

Spero che la role vada bene per un primo livello, in tal caso voglio che venga premiato Adhier lo stesso!

Hai un desiderio?

Grazie, alla prossima.
[Modificato da adhier 24/05/2013 02:25]

OFFLINE
Post: 1.759
Sesso: Femminile
24/05/2013 08:15

E conoscendo il povero Adhier e anche Ilyth non posso che dire approvata.

BG APPROVATO
PARENTELA
- Figlio di Keyra e Maerlyn (PNG)
– Fratello Gemello di Alyesine

SKILL DA BG: EMPATIA LIV 1 APPROVATA
SKILL SUCCESSIVE:
- STEP A 2500 PUNTI KARMA: FURTIVITA' LIVELLO 1 APPROVATA
- STEP A 5000 PUNTI KARMA: SOTTERFUGIO LIVELLO 1 APPROVATA
- STEP A 7500 PUNTI KARMA: VOLONTA' FERREA LIVELLO 1 APPROVATA

DESCRIZIONE FISICA PRESENTE CON I SEGUENTI SEGNI PARTICOLARI DA INSERIRE IN SCHEDA:
- Cicatrici sparse tra schiena, spalle e gambe, non troppo grandi.
- Marchio a fuoco al centro del petto una N con dentro una I
- Voglia di fragola rossa grande come un'oliva sulla mano sinistra
- Ustioni sulla nuca e sul collo, come schizzi.

TERRE DI PROVENIENZA: PG NATO A BARRINGTHON - CENSIRSI CLAN NORDICO
ALLINEAMENTO: LEGALE MALVAGIO
LINGUE CONOSCIUTE:PARLA E SCRIVE CORRETTAMENTE IL DROWISH

ETA’ A 6mila pt si fermerà la crescita ed avrà 16 anni


SCHEDA GIOCO AGGIORNATA
[Modificato da EDAVE 24/05/2013 09:09]

Edave
Rettore degli Ospitalieri di Avalon
Wendingo Mannari



L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




OFFLINE
Post: 66
Età: 35
Sesso: Maschile
28/01/2016 17:06

Richiesta approvazione:

CONOSCENZA DELLA LINGUA ELFICA
> Raccolta Giocate

Sono tre giocate, partendo dalla prima dove viene istruito sulle basi della lingua, ad una giocata dove cerca di parlare e comprendere per finire con una dove c'è un intero dialogo.

OFFLINE
Post: 1.759
Sesso: Femminile
03/02/2016 17:07

Approvato. Inserire conoscenza in scheda.

Edave
Rettore degli Ospitalieri di Avalon
Wendingo Mannari



L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




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