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Eryon [Passato a razza Animorphs]

Ultimo Aggiornamento: 18/03/2016 11:54
OFFLINE
Post: 7
Città: CASOLI
Età: 29
Sesso: Maschile
08/05/2013 00:49

Eccomi giunto anche io a sottoporre il mio bg [SM=g8119] spero che vada bene [SM=g7566]
Karma: 596
BackGround

Questa è una comune storia come tante altre che racconta la vita di un giovane, che perse tutto, cambiando radicalmente la sua vita e il suo destino. Ma cominciamo dal principio, nato in uno dei tanti villaggi nelle fredde terre dell’Irlanda, uno di cui probabilmente nessuno si ricorderà nella storia, in una notte d’inverno. Figlio di un taglialegna dalle più umili origini, all’età di 2 anni perse la madre che morì di parto dando alla luce quella che divenne la sua sorellina minore, una bambina allegra, solare, con due occhi azzurri come il mare in contrasto con i suoi capelli scuri come la notte, il suo nome era Khara. I due, cresciuti praticamente insieme, strinsero un forte legame, soprattutto perché il padre era quasi sempre assente per lavorare e per procurare ciò con cui far vivere i proprio figli, ma di questo non si sono mai lamentati anzi provavano un forte affetto nei suoi confronti, rimasto come unica figura genitoriale. Quando erano molto piccoli erano lasciati alle cure di una donna del villaggio, un’amica della madre, a cui presto si affezionarono dato anche il suo modo premuroso con cui gli accudiva, sarà stato anche perché ella non aveva mai potuto avere figli suoi. Quando divennero un po’ più grandi, Eryon aveva circa 10 anni, cominciarono ad accompagnare il padre durante le sue visite al bosco non troppo distante dal villaggio, e mentre lui lavorava, fratello e sorella giocavano spensierati nella natura, rincorrendo gli animali, giocando a nascondino, insomma roba da bambini e spesse volte si ripresentavano al loro padre completamente sporchi di terra e foglie, prendendosi anche qualche rimprovero. Eryon era molto affezionato alla sua sorellina e raramente la lasciava da sola, difendendola sempre da buon fratello maggiore, come quella volta, quando Eryon aveva circa 14 anni e Khara appena 12, un ragazzino del villaggio più o meno dell’età di Eryon diede una spinta a sua sorella, forse per gioco, ma scatenando una reazione del tutto poco amichevole da parte del fratello che, senza troppi indugi, si avventò sul malcapitato prendendolo a pugni e iniziando una vera è propria lotta ma, visto che era anche la prima volta, Eryon si ritrovò con un bell’occhio nero e qualche livido però anche l’altro non fu tanto fortunato, e da quel giorno non osò più toccare Khara neanche con un dito. Questo però fece adirare non poco il loro padre che per punire Eryon cominciò a portarlo con lui nel bosco proprio per aiutarlo nel lavoro, visto che era abbastanza grande da fare a botte poteva benissimo andare con lui a tagliare alberi e raccogliere legna. Eryon non la prese molto bene ma purtroppo non poteva ribellarsi più di tanto e infine, anche convinto da Khara, decise di accettare la punizione recandosi quasi ogni giorno con il padre al bosco per lavorare mentre la sorella lo guardava divertita conoscendo bene il fratello scansafatiche. E questo da punizione divenne una quotidianità, protendendosi per anni, ogni giorno a tagliare alberi, sollevare tronchi, spaccare legna, mentre il suo fisico si irrobustiva, diventando sempre più muscoloso e forte. Ma lui non sognava questo per sé, voleva essere un guerriero, un cavaliere, per questo ogni sera prima di andare a dormire, si allontanava dalla sua dimora per rifugiarsi in una piccola radura in cui si allenava con una spada, regalatagli da un amico, non proprio nuova e neanche tanto affilata ma giusto per poter sognare e credere di diventare un giorno un grande combattente. Qualche volta anche la sorella, che conosceva il suo segreto, lo accompagnava nella radura per osservarlo allenarsi e ogni tanto partecipava anche, tanto per gioco, combattendo con dei rami di legno trovati in giro, senza farsi male però, in fondo Eryon non avrebbe mai colpito realmente la sua adorata sorellina, per cui questo era più un passatempo che un vero allenamento.
E la sua vita continuava così, nella tranquillità e tutto sommato anche nella felicità, aveva anche conosciuto una ragazza, carina e molto dolce, con cui era nato qualcosa, un amore, il suo primo amore, una sensazione che non aveva mai provato e che gli alleviava anche quelle dure giornate di lavoro con suo padre. Naturalmente Khara era un po’ gelosa di lei ma tutto sommato la accettava e in fondo Eryon non si dimenticò mai della sua sorellina con cui continuava a passare del tempo spensieratamente; però lui di sicuro era molto meno accondiscendente verso i ragazzi che ci provavano con lei, guardandoli sempre con sospetto e molte volte facendoli fuggire via, era decisamente molto protettivo verso sua sorella e non poteva permettere a chiunque di toccarla. Questo creò qualche lieve diverbio tra i due ma alla fine si riappacificavano sempre, spesso con le scuse da parte di Eryon che raramente le concedeva a qualcuno, forse solo a lei, in fondo era un ragazzo abbastanza presuntuoso per certi versi, non ha mai amato avere torto.
Ma tutto questo scenario abbastanza spensierato si dissolse presto in una nuvola di fumo quasi letteralmente. Infatti una notte quando Eryon aveva circa 18 anni successe l’inaspettato. Svegliatosi di soprassalto da delle urla e da uno scalpiccio di zoccoli corse subito fuori portando la sua spada con sé. Fuori lo attese uno spettacolo terribile e raccapricciante, che per un attimo gli fece credere o meglio sperare che fosse un incubo: una banda di briganti senza scrupoli stava mettendo a ferro e fuoco il villaggio uccidendo chiunque gli capitasse a tiro, donne, uomini e anche bambini, senza nessun tipo di pietà. Restò per molti istanti paralizzato da quella vista, persone che conosceva, persone a cui voleva bene, erano riverse a terra in pozze di sangue con gli occhi sbarrati e senza vita. Oltre alle urla di quelli ancora vivi sentiva anche le risate degli assalitori che compiendo quel massacro si stavano anche divertendo, una rabbia immensa nacque dal suo animo, infuocando il suo sguardo, e senza alcuna esitazione si lanciò addosso al primo brigante che gli capitò a tiro, cominciando a colpirlo senza pietà, la forza non gli mancava di certo, frutto dell’intenso lavoro manuale a cui era stato sottoposto per anni, purtroppo la tecnica lasciava un po’ a desiderare dato che non aveva mai combattuto seriamente prima d’ora e quegli allenamenti serali erano serviti solo a fargli imparare i colpi base; aggiungendo poi che la sua spada non era nelle condizioni per un vero scontro non aveva molte speranze di farcela. Nonostante questo grazie alla sua furia momentanea, che fece uscire tutta la sua forza, riuscì a farne fuori un paio mentre il resto dei banditi continuava ad accanirsi sulla gente indifesa e dando fuoco alle case. Ad un tratto anche la sua venne colpita da una freccia infuocata e, visto che lì le case erano tutte di legno e paglia, non ci mise molto ad andare in fiamme. Questo lo distrasse dalla battaglia ricordandosi che suo padre e la sua sorellina erano ancora dentro per restare al sicuro. Subito si fiondò dentro senza pensarci, nonostante le fiamme ormai presenti ovunque e il fumo che non lasciava respirare. Riuscì ad individuare la sua famiglia, con il padre che teneva sotto braccio Khara per tranquillizzarla dato che era visibilmente sconvolta cercando di farsi largo verso l’uscita, ma proprio in quel momento una trave del soffitto cadde sui due schiacciandoli al suolo, facendo perdere i sensi ad entrambi. Il panico e il terrore cominciavano a farsi di nuovo largo nel cuore del ragazzo ma non poteva permettersi di lasciarsi andare a quelle sensazioni, doveva salvarli a qualunque costo, per cui si avvicinò ai due ancora sotto la trave per poi afferrarla e raccogliendo tutta la forza che possedeva cercò di sollevarla, e grazie alla sua grande forza di volontà che chiunque avrebbe per salvare coloro che si ama, riuscì a spostarla con i muscoli delle braccia visibilmente sotto sforzo ma comunque ben allenati. Una volta fatto questo, tra un colpo di tosse e l’altro a causa del fumo e anche a qualche smorfia di dolore a causa delle bruciature, gli sollevò entrambi prendendoli dalle braccia per poi tenerli in piedi facendo passare le loro braccia dietro il suo collo e facendo ricorso alle energie rimaste gli portò fuori, compiendo uno sforzo immane ma per lui possibile. Gli adagiò lentamente al suolo cercando poi di controllare le loro condizioni con un espressione preoccupatissima sul volto, non respiravano e il loro cuore si era fermato. Nell’istante in cui realizzo quelle informazioni anche il suo smise di battere per alcuni istanti, pietrificato e distrutto dal dolore, un urlo di disperazione si espanse nell’aria della notte mentre le lacrime cominciavano a scendergli dagli occhi rigandogli le guance, quella fu l’ultima volta che pianse. Girando lo sguardo nei dintorni vide che i banditi erano fuggiti lasciando dietro di loro solo morte e distruzione, sembrava proprio che l’unico sopravvissuto fosse lui e il perché di questo se lo porterà dietro per molto tempo. Nessuno arrivò quella notte in aiuto, a quanto pare il signore delle loro terre gli aveva abbandonati, e da qui anche il suo sogno di diventare cavaliere si dissolse oltre a far nascere nel suo animo la completa sfiducia verso tutti. Il giorno dopo lo dedicò quasi completamente per seppellire i morti, almeno quelli a cui era più affezionato. Prima suo padre e Khara, poi la ragazza che aveva amato, poi la balia che aveva accudito lui e sua sorella durante la loro infanzia, e poi anche qualcun altro fino ad arrivare al tramonto. Lì si fermò per delle ore davanti a quelle tombe, soprattutto quella di sua sorella, di cui ormai gli rimaneva solo un ciondolo di legno che ella gli fece qualche anno fa per il suo compleanno, stringendolo intensamente nella mano destra e chiedendosi cosa né sarebbe stato della sua vita ora. Cosa doveva fare non lo sapeva, l’unica cosa che voleva era allontanarsi da lì, non poteva vivere con questo dolore nel cuore per sempre e non riusciva più a sopportare quella vista, magari andando via sarebbe riuscito a dimenticare almeno un po’ tutto ciò.
Questo evento lo cambio radicalmente rendendolo del tutto indifferente della sorte delle altre persone, decidendo di non affezionarsi più a nessuno e a nessun luogo, per non ricevere più una sofferenza tanto grande, infatti da quel giorno viaggiò per varie terre, spingendosi anche oltre il mare, visitando molti luoghi e non fermandosi mai in nessuno per molto tempo, conoscendo persone e anche molte ragazze ma di cui non si innamorò mai, passando solo qualche notte in loro compagnia per poi ripartire verso la prossima meta. Tutto ciò fino a quando non gli giunse voce di una terra magica, un’isola misteriosa che non aveva ancora visitato, e questo accese una forte curiosità nell’animo del giovane che decise di recarsi proprio in questo luogo, che forse cambierà il suo destino per sempre, l’isola di Avalon.


Oggetti dal BG: Un ciondolo di legno di poco valore regalatogli da sua sorella


Capelli: Biondi
Occhi: Azzurri
Altezza: 1,78
Peso: 75 Kg
Descrizione: Un ragazzo di 22 anni dall'altezza nella norma. I capelli biondi leggermente più lunghi della media, con qualche ciocca ribelle qua e là che rispecchia il suo carattere disordinato. Gli occhi chiari che ricordano il colore del cielo riescono sempre a catturare l'attenzione dei suoi interlocutori ma spesso sono freddi, poco espressivi dato il suo carattere schivo e poco propenso a fidarsi degli altri. Una corta barbetta appena accennata contorna il suo volto dando forse un impressione di trascuratezza. Dal carattere combattivo e senza incertezze, spesso ama avere ragione e odia la sconfitta, diffidente e poco abituato a collaborare con gli altri, anche se il suo atteggiamento cambia completamente nei confronti delle ragazze.
Allineamento: Caotico/Neutrale

Richiedo cortesemente la skill: Potenza +1

Grazie in anticipo a chi esaminerà il BG e a presto [SM=g7566]

OFFLINE
Post: 1.759
Sesso: Femminile
09/05/2013 13:46

La storia di per sè va bene, vorrei solo che ti dilungassi molto di più sugli allenamenti che hanno reso il corpo potente. Sistemata questa piccola cosa e considerato che anche se usi la spada si capisce che il pg ci prova ma con successi scarsi.

IN ATTESA INTEGRAZIONE BG NON APPROVATO

Edave
Rettore degli Ospitalieri di Avalon
Wendingo Mannari



L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




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Post: 7
Città: CASOLI
Età: 29
Sesso: Maschile
09/05/2013 15:25

Ci riprovo, anche se credevo che la dimostrazione finale fosse sufficiente xD

BackGround

Questa è una comune storia come tante altre che racconta la vita di un giovane, che perse tutto, cambiando radicalmente la sua vita e il suo destino. Ma cominciamo dal principio, nato in uno dei tanti villaggi nelle fredde terre dell’Irlanda, uno di cui probabilmente nessuno si ricorderà nella storia, in una notte d’inverno. Figlio di un taglialegna dalle più umili origini, all’età di 2 anni perse la madre che morì di parto dando alla luce quella che divenne la sua sorellina minore, una bambina allegra, solare, con due occhi azzurri come il mare in contrasto con i suoi capelli scuri come la notte, il suo nome era Khara. I due, cresciuti praticamente insieme, strinsero un forte legame, soprattutto perché il padre era quasi sempre assente per lavorare e per procurare ciò con cui far vivere i proprio figli, ma di questo non si sono mai lamentati anzi provavano un forte affetto nei suoi confronti, rimasto come unica figura genitoriale. Quando erano molto piccoli erano lasciati alle cure di una donna del villaggio, un’amica della madre, a cui presto si affezionarono dato anche il suo modo premuroso con cui gli accudiva, sarà stato anche perché ella non aveva mai potuto avere figli suoi. Quando divennero un po’ più grandi, Eryon aveva circa 10 anni, cominciarono ad accompagnare il padre durante le sue visite al bosco non troppo distante dal villaggio, e mentre lui lavorava, fratello e sorella giocavano spensierati nella natura, rincorrendo gli animali, giocando a nascondino, insomma roba da bambini e spesse volte si ripresentavano al loro padre completamente sporchi di terra e foglie, prendendosi anche qualche rimprovero. Eryon era molto affezionato alla sua sorellina e raramente la lasciava da sola, difendendola sempre da buon fratello maggiore, come quella volta, quando Eryon aveva circa 14 anni e Khara appena 12, un ragazzino del villaggio più o meno dell’età di Eryon diede una spinta a sua sorella, forse per gioco, ma scatenando una reazione del tutto poco amichevole da parte del fratello che, senza troppi indugi, si avventò sul malcapitato prendendolo a pugni e iniziando una vera è propria lotta ma, visto che era anche la prima volta, Eryon si ritrovò con un bell’occhio nero e qualche livido però anche l’altro non fu tanto fortunato, e da quel giorno non osò più toccare Khara neanche con un dito. Questo però fece adirare non poco il loro padre che per punire Eryon cominciò a portarlo con lui nel bosco proprio per aiutarlo nel lavoro, visto che era abbastanza grande da fare a botte poteva benissimo andare con lui a tagliare alberi e raccogliere legna. Eryon non la prese molto bene ma purtroppo non poteva ribellarsi più di tanto e infine, anche convinto da Khara, decise di accettare la punizione recandosi quasi ogni giorno con il padre al bosco per lavorare mentre la sorella lo guardava divertita conoscendo bene il fratello scansafatiche. E questo da punizione divenne una quotidianità, protendendosi per anni, ogni giorno a tagliare alberi, sollevare tronchi, spaccare legna, mentre il suo fisico si irrobustiva, diventando sempre più muscoloso e forte. La fase più faticosa era sicuramente quella del trasporto, anche se in pezzi, la legna pesava molto e considerato il gran numero di viaggi in una giornata, ci voleva davvero molta forza. All’inizio aveva delle difficoltà a mantenere il ritmo mentre invece il padre era abituato a tutto ciò, però con il passare del tempo e con l’allenamento naturale che comportava questo lavoro, la fatica diminuiva e la muscolatura si sviluppava considerevolmente. Questo era evidente quando doveva tagliare i pezzi di legna sul ceppo, all’inizio gli ci volevano 2-3 colpi per spaccare a metà un pezzo ma con il passare del tempo divenne abbastanza forte da riuscire a tagliarli a metà con un colpo secco. Ma lui non sognava questo per sé, voleva essere un guerriero, un cavaliere, per questo ogni sera prima di andare a dormire, si allontanava dalla sua dimora per rifugiarsi in una piccola radura in cui si allenava con una spada, regalatagli da un amico, non proprio nuova e neanche tanto affilata ma giusto per poter sognare e credere di diventare un giorno un grande combattente. Qualche volta anche la sorella, che conosceva il suo segreto, lo accompagnava nella radura per osservarlo allenarsi e ogni tanto partecipava anche, tanto per gioco, combattendo con dei rami di legno trovati in giro, senza farsi male però, in fondo Eryon non avrebbe mai colpito realmente la sua adorata sorellina, per cui questo era più un passatempo che un vero allenamento.
E la sua vita continuava così, nella tranquillità e tutto sommato anche nella felicità, aveva anche conosciuto una ragazza, carina e molto dolce, con cui era nato qualcosa, un amore, il suo primo amore, una sensazione che non aveva mai provato e che gli alleviava anche quelle dure giornate di lavoro con suo padre. Naturalmente Khara era un po’ gelosa di lei ma tutto sommato la accettava e in fondo Eryon non si dimenticò mai della sua sorellina con cui continuava a passare del tempo spensieratamente; però lui di sicuro era molto meno accondiscendente verso i ragazzi che ci provavano con lei, guardandoli sempre con sospetto e molte volte facendoli fuggire via, era decisamente molto protettivo verso sua sorella e non poteva permettere a chiunque di toccarla. Questo creò qualche lieve diverbio tra i due ma alla fine si riappacificavano sempre, spesso con le scuse da parte di Eryon che raramente le concedeva a qualcuno, forse solo a lei, in fondo era un ragazzo abbastanza presuntuoso per certi versi, non ha mai amato avere torto.
Ma tutto questo scenario abbastanza spensierato si dissolse presto in una nuvola di fumo quasi letteralmente. Infatti una notte quando Eryon aveva circa 18 anni successe l’inaspettato. Svegliatosi di soprassalto da delle urla e da uno scalpiccio di zoccoli corse subito fuori portando la sua spada con sé. Fuori lo attese uno spettacolo terribile e raccapricciante, che per un attimo gli fece credere o meglio sperare che fosse un incubo: una banda di briganti senza scrupoli stava mettendo a ferro e fuoco il villaggio uccidendo chiunque gli capitasse a tiro, donne, uomini e anche bambini, senza nessun tipo di pietà. Restò per molti istanti paralizzato da quella vista, persone che conosceva, persone a cui voleva bene, erano riverse a terra in pozze di sangue con gli occhi sbarrati e senza vita. Oltre alle urla di quelli ancora vivi sentiva anche le risate degli assalitori che compiendo quel massacro si stavano anche divertendo, una rabbia immensa nacque dal suo animo, infuocando il suo sguardo, e senza alcuna esitazione si lanciò addosso al primo brigante che gli capitò a tiro, cominciando a colpirlo senza pietà, la forza non gli mancava di certo, frutto dell’intenso lavoro manuale a cui era stato sottoposto per anni, purtroppo la tecnica lasciava un po’ a desiderare dato che non aveva mai combattuto seriamente prima d’ora e quegli allenamenti serali erano serviti solo a fargli imparare i colpi base; aggiungendo poi che la sua spada non era nelle condizioni per un vero scontro non aveva molte speranze di farcela. Nonostante questo grazie alla sua furia momentanea, che fece uscire tutta la sua forza, riuscì a farne fuori un paio mentre il resto dei banditi continuava ad accanirsi sulla gente indifesa e dando fuoco alle case. Ad un tratto anche la sua venne colpita da una freccia infuocata e, visto che lì le case erano tutte di legno e paglia, non ci mise molto ad andare in fiamme. Questo lo distrasse dalla battaglia ricordandosi che suo padre e la sua sorellina erano ancora dentro per restare al sicuro. Subito si fiondò dentro senza pensarci, nonostante le fiamme ormai presenti ovunque e il fumo che non lasciava respirare. Riuscì ad individuare la sua famiglia, con il padre che teneva sotto braccio Khara per tranquillizzarla dato che era visibilmente sconvolta cercando di farsi largo verso l’uscita, ma proprio in quel momento una trave del soffitto cadde sui due schiacciandoli al suolo, facendo perdere i sensi ad entrambi. Il panico e il terrore cominciavano a farsi di nuovo largo nel cuore del ragazzo ma non poteva permettersi di lasciarsi andare a quelle sensazioni, doveva salvarli a qualunque costo, per cui si avvicinò ai due ancora sotto la trave per poi afferrarla e raccogliendo tutta la forza che possedeva cercò di sollevarla, e grazie alla sua grande forza di volontà che chiunque avrebbe per salvare coloro che si ama, riuscì a spostarla con i muscoli delle braccia visibilmente sotto sforzo ma comunque ben allenati. Una volta fatto questo, tra un colpo di tosse e l’altro a causa del fumo e anche a qualche smorfia di dolore a causa delle bruciature, gli sollevò entrambi prendendoli dalle braccia per poi tenerli in piedi facendo passare le loro braccia dietro il suo collo e facendo ricorso alle energie rimaste gli portò fuori, compiendo uno sforzo immane ma per lui possibile. Gli adagiò lentamente al suolo cercando poi di controllare le loro condizioni con un espressione preoccupatissima sul volto, non respiravano e il loro cuore si era fermato. Nell’istante in cui realizzo quelle informazioni anche il suo smise di battere per alcuni istanti, pietrificato e distrutto dal dolore, un urlo di disperazione si espanse nell’aria della notte mentre le lacrime cominciavano a scendergli dagli occhi rigandogli le guance, quella fu l’ultima volta che pianse. Girando lo sguardo nei dintorni vide che i banditi erano fuggiti lasciando dietro di loro solo morte e distruzione, sembrava proprio che l’unico sopravvissuto fosse lui e il perché di questo se lo porterà dietro per molto tempo. Nessuno arrivò quella notte in aiuto, a quanto pare il signore delle loro terre gli aveva abbandonati, e da qui anche il suo sogno di diventare cavaliere si dissolse oltre a far nascere nel suo animo la completa sfiducia verso tutti. Il giorno dopo lo dedicò quasi completamente per seppellire i morti, almeno quelli a cui era più affezionato. Prima suo padre e Khara, poi la ragazza che aveva amato, poi la balia che aveva accudito lui e sua sorella durante la loro infanzia, e poi anche qualcun altro fino ad arrivare al tramonto. Lì si fermò per delle ore davanti a quelle tombe, soprattutto quella di sua sorella, di cui ormai gli rimaneva solo un ciondolo di legno che ella gli fece qualche anno fa per il suo compleanno, stringendolo intensamente nella mano destra e chiedendosi cosa né sarebbe stato della sua vita ora. Cosa doveva fare non lo sapeva, l’unica cosa che voleva era allontanarsi da lì, non poteva vivere con questo dolore nel cuore per sempre e non riusciva più a sopportare quella vista, magari andando via sarebbe riuscito a dimenticare almeno un po’ tutto ciò.
Questo evento lo cambio radicalmente rendendolo del tutto indifferente della sorte delle altre persone, decidendo di non affezionarsi più a nessuno e a nessun luogo, per non ricevere più una sofferenza tanto grande, infatti da quel giorno viaggiò per varie terre, spingendosi anche oltre il mare, visitando molti luoghi e non fermandosi mai in nessuno per molto tempo, conoscendo persone e anche molte ragazze ma di cui non si innamorò mai, passando solo qualche notte in loro compagnia per poi ripartire verso la prossima meta. Tutto ciò fino a quando non gli giunse voce di una terra magica, un’isola misteriosa che non aveva ancora visitato, e questo accese una forte curiosità nell’animo del giovane che decise di recarsi proprio in questo luogo, che forse cambierà il suo destino per sempre, l’isola di Avalon.


Oggetti dal BG: Un ciondolo di legno di poco valore regalatogli da sua sorella


Capelli: Biondi
Occhi: Azzurri
Altezza: 1,78
Peso: 75 Kg
Descrizione: Un ragazzo di 22 anni dall'altezza nella norma. I capelli biondi leggermente più lunghi della media, con qualche ciocca ribelle qua e là che rispecchia il suo carattere disordinato. Gli occhi chiari che ricordano il colore del cielo riescono sempre a catturare l'attenzione dei suoi interlocutori ma spesso sono freddi, poco espressivi dato il suo carattere schivo e poco propenso a fidarsi degli altri. Una corta barbetta appena accennata contorna il suo volto dando forse un impressione di trascuratezza. Dal carattere combattivo e senza incertezze, spesso ama avere ragione e odia la sconfitta, diffidente e poco abituato a collaborare con gli altri, anche se il suo atteggiamento cambia completamente nei confronti delle ragazze.
Allineamento: Caotico/Neutrale

Richiedo cortesemente la skill: Potenza +1

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Post: 1.759
Sesso: Femminile
09/05/2013 15:43

Ciò che è dimostrativo in questo caso lo decido io [SM=g7563] e volevo giusto qualche riga in più come hai aggiunto.

BG APPROVATO
DESCRIZIONE FISICA PRESENTE
TERRE DI PROVENIENZA PRESENTI - CENSIRSI CLAN NORDICO
ALLINEAMENTO CAOTICO NEUTRALE
CIONDOLO APPROVATO - CHIEDERE AGLI MDM DI REALIZZARLO COME OGGETTO DA BG
SKILL POTENZA 1 APPROVATA

SCHEDA GIOCO AGGIORNATA


Buon gioco

Edave
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Post: 7
Città: CASOLI
Età: 29
Sesso: Maschile
07/07/2013 17:52

Comunico passaggio del pg da razza Umana a razza Animorph scheda
OFFLINE
Post: 66
Età: 38
Sesso: Femminile
07/07/2013 18:19

P.V.

Grazie della segnalazione e buon gioco! ;)


OFFLINE
Post: 7
Città: CASOLI
Età: 29
Sesso: Maschile
17/03/2016 19:59

Vorrei comunicare il mio rientro in game da umano, quindi chiederei che mi sia riattivata questa scheda se possibile, grazie :)
OFFLINE
Post: 9
Sesso: Femminile
18/03/2016 11:54

La sezione giusta non è questa, provvedo a spostare il tutto ma se eri animorph ed era approvato devi fare richiesta al tuo caporazza a cui segnalo la cosa.


Master Alias




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