Salve, si richiede approvazione per la storia BG del seguente PG.
Grazie.
Nome: RUBLIO LOBO CORTES
Umano
Karma 956
Salute/Forza/Mente : 400
Titolo di razza: liv.1 - giovane
CARATTERISTICHE FISICHE :
Altezza: 180 cm
Occhi: neri
Capelli: neri e lisci
Età: 30 anni
Descrizione fisica: Giovane uomo dal portamento armonico,fisico possente, spalle ben larghe. Viso squadrato incorniciato da una barba nera, folta ma ben curata. Sguardo profondo, vivace e curioso. Timbro vocale baritonale e pacato. Veste comode casacche di foggia armena dai colori scuri e rifinite da bordi non appariscenti. Riflessivo e meditativo ogni decisione è profondamente ponderata.
Allineamento morale: Legale Neutrale
Terre di Provenienza: Terre di Castiglia - Spagna
STORIA BG
Rublio era figlio di un benestante possidente castigliano che aveva fatto la propria fortuna allevando pecore da lana e da latte. Ebbe una prima infanzia privilegiata e agiata ma quando il padre lo ritenne abbastanza pronto e in forze per la dura e sacrificata vita dei pastori lo affidò al più anziano ed esperto dei suoi uomini perchè gli fosse impartita educazione spartana e trasmessi i segreti del mestiere d’allevatore affinchè, un giorno, potesse degnamente governare la florida attività. Dai dieci ai quindici anni Rublio visse tra i pastori nomadi e le greggi, percorrendo in lungo e largo con l’alternarsi delle stagioni, le aspre e fredde regioni montuose castigliane fino ai tiepidi pianori di pascolo delle coste mediterranee. Rublio ne guadagnò certo in salute e vigore, diventando ben presto un giovane e forte capo gregge, ma il suo carattere esuberante e la sua indole curiosa che mostrava un intelligenza viva e insaziabile ben presto diventarono motivo di irrequietezza per il giovane Rublio. Un giorno la carovana dei pastori giunse alle porte della cittadella di Toledo e Rublio approfittò immediatamente dell’occasione per fare un giro del luogo. Affascinato dalla grandiosità delle costruzioni, dall’eterogeneità delle genti, dai mercati traboccanti di merci decise di chiedere al padre di dargli la possibilità di provare a costruire la sua vita lontano dalle greggi e dai pastori. Il padre, uomo buono e lungimirante concesse a Rublio quell’opportunità e la possibilità di mezzi fece si che potesse frequentare l’accademia delle arti e del commercio proprio di Toledo. Fino ai diciotto anni la vita di Rublio fu dedicata allo studio, lo spirito di sacrificio e l’impegno che avevano temprato la sua indole gli permisero di ottenere quel minimo di conoscenza e cultura che lo portarono a vent’anni diventare un mercante conosciuto e apprezzato nonostante la giovane età. Alla morte del padre divise ai pastori più fidati le greggi e da essi incassava solo una parte dei guadagni e gli stessi li investiva nell’acquisto di metalli, pietre da costruzione e marmi pregiati che a loro volta fruttavano buoni guadagni proprio per la grande e fervente attività dei cantieri nelle cittadine castigliane. Aveva solo venticinque anni, era ricco e godeva di una buona rispettabilità, poteva tranquillamente vivere di rendita per gli anni a venire ma anche Toledo diventò stretta per lui. Le avventure narrate dai mercanti che avevano intrapreso le vie dell’est lo affascinavano a tal punto che decise, in una notte, di organizzare una spedizione. Assoldò una pattuglia di mercenari come scorta, buona parte dei suoi guadagni furono scambiati in oro e argento, lasciò nelle mani di fidati amministratori i suoi commerci a Toledo e all’alba di una mattina di primavera partì alla testa di quella carovana. Dopo quasi un anno di travagliato e periglioso cammino giunse lì dove i racconti narravano di cose stupefacenti, di gemme grosse come uova, di ricchi e nobili personaggi con decine di mogli, di stoffe tessute mirabilmente e leggere come l’aria. In parte era vero ma trovò anche la miseria più profonda e disperata dove uomini che sembravano fantasmi lavoravano come schiavi per una manciata di grano. Il suo senso di rispetto nella veste di ospite in terra straniera l’aiutarono a sopportare molte delle ingiustizie e crudeltà alle quali assisteva ma un giorno la misura fu colma. Un potente nobile del luogo emanò contro Rublio un mandato di cattura reo d’aver difeso una giovane serva dalle frustate del suo padrone.Le guardie del corpo di Rublio uccisero l’uomo e ciò scatenò l’ira del nobile. Catturato, la sua scorta annientata, le sue merci razziate, condotto prigioniero innanzi al suo accusatore venne graziato per intervento del consiglio di quelle terre che di certo non volevano pregiudicare il ricco mercato con l’occidente a causa dell’arroganza di un loro arrogante notabile. Senza più risorse a ventotto anni, in un paese straniero e lontano dalla sua terra, Rublio dovette reinventarsi una nuova vita. Ci riuscì con il sudore della fronte, dopotutto le capre e le pecore sono capre e pecore in ogni parte del mondo. Da pastore guadagnò quel che bastava per comprarsi una coppia di giovani ovini che grazie alla sua esperienza scelse i più prolifici tra quelli offerti. Ben presto ebbe un piccolo gregge che gli permise di avere lana a sufficienza da poter vendere. Erano così trascorsi due anni. Un giorno di marzo del 1131, in una bettola, un uomo giovane, di bell’aspetto, vestito come un pastore armeno si avvicinò ad un gruppo di mercanti provenienti dall’oriente :” scusate signori il mio nome è Rublio Lobo Cortès, la mia città natale Toledo, vi sarei grato se mi aiutaste a farvi ritorno..” lo sguardo stupito dei mercanti si posò sull’uomo e poi il più anziano tra loro rispose :” potete venire con noi ma siamo destinati a percorre altre vie che non quelle che portano alla vostra terra ma…pensandoci bene…vi ho sentito parlare in modo sciolto la lingua di questo popolo e credo che ne sappiate abbastanza dei loro usi e costumi, se ci farete da interprete per i nostri commerci vi porteremo con noi al ritorno fino ai mercati dei Territori Esterni di Barrington..più di questo non possiamo offrirvi.” Rublio guardò negli occhi l’uomo, ci pensò un minimo e poi, unendo le mani al petto rivolse loro un inchino di ringraziamento com’era uso in quei luoghi :” ve ne sarò grato in eterno” aggiunse solamente.
“FERMATEVI!” intimò l’armigero alla porta della cittadella all’indirizzo del viandante “ chi siete e dove andate!” chiese in maniera brusca all’indirizzo dell’uomo :” Rublio Lobo Cortès..cittadino di questo mondo e pastore di pecore.” fu la risposta. “aprite quelle bisacce..” Rublioobbedì quietamente, non aveva nulla da nascondere. Le mani dell’armigero frugarono fra quelle poche cose…un otre di pelle, una coperta di vello di lana, un mantello “ andate pure!” intimò quindi in modo brusco scostandosi per lasciare aperta la via verso l’interno a Rubio “Խաղաղություն եւ առողջություն ձեզ (pace e salute a te!) ” rispose d’istinto attirandosi lo sguardo perplesso e burbero del gendarme. Così Rublio varcò la porta della cittadella di Barrington e, ancora una volta, doveva inventarsi un'altra vita. Era il diciottesimo giorno di gort dell’anno 1132.
Oggetti personali dei quali si richiede approvazione: un otre di pelle, una coperta di lana, un mantello.
Lingue conosciute dal PG : Castigliano (spagnolo, lingua madre) Azero (lingua turca parlata in Azerbaigian, Iran, Iraq,)
Si richiede skill da BG:
VOLONTA' (3 livelli) il possessore di questa skill possiede un animo ed uno spirito temprati, che gli consentono di mantenere alta la propria concentrazione ed integra la propria sanità mentale anche in casi in cui normalmente eventi circostanti potrebbero interferire con la meditazione o la concentrazione.
LIVELLO1 a questo livello la volontà del possessore della skill è in grado di resistere a piccoli interventi dall’esterno (rumori normali, una persona che gli dà a parlare, un cavallo che passa al galoppo). Inoltre offre una certa resistenza agli effetti di charme / paura (10 %)
La richiesta di tale skill è giustificata nei termini che recitano che: “il possessore di questa skill possiede un animo ed uno spirito temprati” doti che Rublio ha acquisito durante le travagliate vicissitudini della sua vita pregressa.