| | | OFFLINE | | Post: 23 | Età: 41 | Sesso: Femminile | |
|
  16/09/2008 20:17 | |
Sid membri del nostro illustre clan, mi chiedevo fosse sufficente questa role per l'approvazione della skill stoicismo liv 1. Attendo risposte, a presto! Ankhlostris
BREVE RIASSUNTO: Ankhlostris e Arshal si incontrano in locanda e, dopo i convenevoli, Ankh convince con una buona dialettica e i suoi modi gentili Arshal del loro probabile legame di sangue e di approfondire le ricerche del loro padre comune.
ROLE:
ARSHAL [vicoli] cammina svelta e tenendo gli occhi fissi sul terreno. Stranger la segue, la testa bassa e un lieve uggiolio che gli esce dalla gola. La dama si ferma e volge lo sguardo sul grosso cane nero. Sorride, poi scuote la testa e riprende a >>
ARSHAL camminare, finchè non giunge in vista della locanda. Lì si ferma ed osserva Stranger che la supera per fermarsi davanti alla porta chiusa.
ANKHLOSTRIS (stanza 1o piano) Fa caldo fuori per passeggiare, anche se la tentazione di andare a trovare la Madre è forte per la giovane...spera presto di trasferirsi là, sarebbe casa perfetta per lei...invece per ora deve stare segregata qua, ospite fissa >>
ANKHLOSTRIS >> di Filippa, per di più ha a che fare con cane e gatto, suoi unici compagni...non può parlare con nessuno la giovane, si sente un pò sola...per di più Gemini non è ancora tornato...che fine hai fatto amico mio? Domanda frequente che la giovane >>
ANKHLOSTRIS >> si pone. E' distesa sul suo letto che accarezza Taita, che coccolone le fa le fusa. King invece dorme disteso in terra...il segugio di Gemini, sembra rassegnato al ritorno del padrone. Il viso della giovane è un pò malinconico. Ha sete ora...>>
ANKHLOSTRIS >> ''quasi quasi vado a bere qualcosa giù'' pensa guardando il suo gatto coccolone. Un sospiro profondo e poi si alza per uscire dalla stanza.
ARSHAL [ingresso/bancone] si porta a sua volta davanti alla porta e scuote il capo in direzione del grosso cane, poi sorride sentendo l'abbaiare dell'animale. Allunga la mano destra ed apre la porta. Rimne ferma ad osservare l'interno della locanda >>
ARSHAL che le appare deserta, riesce a vedere solo Filippa, affaccendata dietro il bancone. La dama avanza e lascia che Stranger la segua, appoggia poi una mano sulla testa del cane, come per impedirgli d'allontanarsi da lei. Sorride alla >>
ARSHAL locandiera, mentre procede a piccoli passi fino al bancone dove si siede. Stranger s'accuccia ai suoi piedi, posando la testa tra le proprie zampe.
ANKHLOSTRIS (stanza 1o piano>scale) Esce dalla sua stanza lasciando dentro i due animali al riposino pomeridiano. Chiude la porta dietro di se e pensierosa si avvia alla scala che porta al piano terra. Non sente molti rumori provenienti da giù, solo i soliti>>
ANKHLOSTRIS >> rumori che Filippa produce nel lavare i bicchieri o nel sistemare la locanda. Scende i primi gradini e ascolta lo scricchiolio della porta, qualcuno sta entrando...
ARSHAL [bancone] ''Sid.'' la voce della dama è bassa, ma le pare risuonare in modo inverosimile nel vuoto della stanza ''Potrei avere del sidro?'' chiede chinando leggermente la testa di lato. Filippa s'allontana e scompare alla vista della giovane.>>
ARSHAL Stranger alza la testa, come se qualcosa avesse attirato la sua attenzione, la dama abbassa gli occhi su di lui, poi osserva la stanza, che le appare deserta come prima.
ANKHLOSTRIS (scala>sala) Scende lenta e felina la giovane, seria in viso, piena di pensieri e con aria un pò sognante. Qualcuno è entrato si, ma lei era ancora troppo in alto per vedere di chi si trattava. Sembra non interessarle per ora, ha solo bisogno>>
ANKHLOSTRIS >> di bere qualcosa, la gola è secca e qualcosa deve pur fare in questa giornata apatica. Finisce la rampa di scale, anche se pensierosa il suo atteggiamento è fiero, il sangue del guerriero, il sangue di suo padre inizia a farsi sentire sempre di più>>
ANKHLOSTRIS >> Si volta verso il bancone e vede una figura familiare...direbbe molto familiare visto la grande somiglianza con la sua persona. Un piccolo sorriso e un ''Sid milady Arshal'' poi abbassa la sguardo al canide vicino la dama ''Sid bel cagnone'' e >
ANKHLOSTRIS >> alza la mano destra per salutare entrambi. Poi si incammina per la sala per raggiungerli. Aveva delle cose da chiedere alla dama, pensieri che le girano per la testa da giorni, riguardanti entrambe.
ARSHAL [bancone] scuote la testa, poi sente il saluto a lei rivolto e si volta per scorgere la figura della dama. ''Sid, milady.'' risponde chinando leggermente il capo. Stranger s'alza ed annusa l'aria, ma rimane fermo accanto alla dama, un lieve >>
ARSHAL brontolio inizia ad alzarsi dalla gola dell'animale. La dama abbassa la mano destra fino a sfiorare la testa del cane ''Buono Stranger.'' sussurra continuando ad osservare la dama che ora s'avvicina. Nel frattempo Filippa torna verso di lei >>
ARSHAL portando un boccale e lo pone sul bancone.
ANKHLOSTRIS (sala>bancone) Mentre cammina tra tavoli e sedie sorride ai brontolii del cane dell'amica. ''Ha un bel carattere il vostro cane milady'' dice con voce armoniosa. ''Bel cane davvero, ma sembra non accetti i complimenti'' ride dolcemente, poi giunge>>
ANKHLOSTRIS >> alla destra della dama e indicandole lo sgabello vicino le chiede gentilmente ''Posso sedermi in vostra compagnia?'' quella lady le trasmette qualcosa, ma non capisce cosa. Vuole scoprirlo però.
ARSHAL [bancone] sorride mentre ascolta le parole della dama a proposito del cane, che ora è tornato ad accucciarsi appoggiando la testa sulle zampe, pur continuando a ringhiare sommessamente in direzione della nuova arrivata. La dama china il capo>>
ARSHAL in segno d'assenso ''Certo, milady, sedete.'' dice indicando a sua volta lo sgabello.
ANKHLOSTRIS (bancone) Annuisce alla dama, si siede sullo sgabello vicino a lei e sorride a Filippa che le guarda un pò incuriosita...forse ha notato qualcosa anche lei? ''Mamma Filippa sid. Sono scesa per bere del malto scuro. Come mai ci guardate in questo >>
ANKHLOSTRIS >> modo?'' chiede con viso un pò stranito. Poi le sorride di nuovo e Filippa scrolla testa e spalle. La serve subito...birra scura per la giovane dalla pelle ambrata. Si volta verso l'amica e le chiede ''Come state milady? Vorrei parlarvi di alcune>>
ANKHLOSTRIS >> cose...spero non vi disturbi la cosa'' la guarda ora con le verdi iridi...quella pelle così simile alla sua...
ARSHAL [bancone] gli occhi rimangono fissi sulla dama, che ora si siede al suo fianco, poi nuovamente china il capo in un segno d'assenso, come risposta alle parole della dama. “Parlate pure, milady, vi ascolto.'' dice, mentre negli occhi le si >>
ARSHAL accende un certo interesse. Prende poi tra le mani il boccale che ha davanti e lo porta alle labbra bevendone alcuni sorsi. Il verso poco amichevole di Stranger continua, come uno strano sottofondo al loro dialogo.
ANKHLOSTRIS (bancone) Prende con la mano destra il suo boccale e lo alza un pò al cielo per un brindisi personale e silenzioso ''Al vostro ritorno Gemini'' pensa fra se. Poi beve un sorso della sua birra >>
ANKHLOSTRIS >> e ingoiando il liquido si volta verso la dama. ''Madame se non chiedo troppo, potreste parlarmi di vostro padre?'' diretta la giovane, voleva sapere...sua madre la conosceva bene, aveva vissuto con lei per 11anni, no non poteva essere lei..>>
ANKHLOSTRIS >> il colore della sua pelle era troppo simile al suo...ambrato e caldo, mediterraneo, africano...e poi quel nome...doveva esserci qualche cosa, non poteva essere solo una coincidenza.
ARSHAL [bancone] ascolta le parole della dama, poi appoggia il boccale sul bancone e lo fissa con un'intensità eccessiva per il suo contenuto. Sa che quel discorso è inevitabile, ma lo teme. ''Mio padre, milady...'' inizia con voce bassa ''non posso >>
ARSHAL dirvi molto su di lui, perchè non so molto.'' Una pausa in cui un sospiro le sfugge dalle labbra, il ringhio di Stranger le pare lontanissimo ''Non ho conosciuto mio padre e non ho idea di chi fosse. Mia madre mi ha parlato di lui, ma è così >>
ARSHAL poco quello che ha saputo dirmi...'' un'altra pausa, poi alza gli occhi sulla dama seduta accanto a lei ''Una persona mi ha detto che il mio nome viene dalle lontane terre dell'Egitto, quindi suppongo che mio padre provenisse da quel luogo.''
ANKHLOSTRIS (bancone)Ascolta attenta il verbiare della dama, la guarda, scruta il suoi movimenti e la sua espressione. Spalanca un pò gli occhi la giovane...una parola la colpisce ''Egitto?Avete detto Egitto? Chi ve l'ha detto milady?'' chiede ora ansiosa. >>
ANKHLOSTRIS >> Troppe coincidenze… quella parola l'ha quasi sconvolta..deve sapere ora come non mai..
ARSHAL [bancone] ancora per un attimo osserva il viso della dama e la sua reazione, poi torna ad osservare il boccale che ancora stringe tra le mani. ''Sì, milady, l'egitto.'' ripensa al momento in cui quell'informazione le è stata donata e con i >>
ARSHAL denti morde leggermente il proprio labbro inferiore “Qui, su quest’isola, ho conosciuto un uomo che ha trascorso parte della sua vita in quelle terre.” risponde, gli occhi ancora abbassati ''Il suo nome è Gildor.'' Conclude.
ANKHLOSTRIS (bancone) Gildor ella l'aveva conosciuto sere fa qui in locanda...non sapeva però della sua conoscenza riguardo la terra di suo padre. La guarda ora seria,lei ormai è quasi sicura di quello che sta per dire alla dama vicina. ''Milady anche mio>>
ANKHLOSTRIS >> padre è di quelle terre, terre lontane, terre di guerrieri che amano spostarsi e viaggiare. Non so voi, ma quando vi guardo, mi sembra quasi di specchiare il mio viso su uno specchio d'acqua.'' fa una pausa fissando la dama che ha d'avanti>>
ANKHLOSTRIS >> e tenendo sempre il suo boccale nella destra ora lo poggia delicata sul bancone. Rimane con lo sguardo fisso alla dama, poi seria continua ''Mio padre si chiama Ankh-Arshal...di lui me ne parlò mia madre, e so di per certo molte cose sul suo>>
ANKHLOSTRIS >> conto'' ferma il verbiare come per scrutare la reazione dell'amica...o forse qualcos'altro ora per lei?
ARSHAL [bancone] mentre ascolta con attenzione le parole della dama, muove il capo in piccoli segni d'assenso, quasi fosse un movimento involontario ed una manifestazione dei propri pensieri. Beve un sorso, mentre la voce dell'amica si spegne, poi>>
ARSHAL alza gli occhi su di lei e ne scruta per alcuni lunghi istanti il viso. ''Le vostre parole, milady, sono innegabilmente vere.'' dice rompendo quel breve silenzio, che a lei è parso infinito ''Anch'io rivedo in voi il mio stesso viso...'' tace >>
ARSHAL nuovamente, mentre si sofferma sui particolari di quel viso. Le mani ancora stringono il boccale che ha davanti, ora come se sentisse un certo timore crescere in lei. ''Al contrario di voi,'' aggiunge infine ''io so ben poco di mio padre.''
ANKHLOSTRIS (bancone) Guarda intensamente la dama, seria e quasi certa ormai dei suoi presentimenti '' Mio padre si chiama come me e come voi...quando conobbe mia madre veniva da un viaggio fatto in Scozia, accompagnava con altri soldati un nobile che per>>
ANKHLOSTRIS >> affari viaggiava molto. Milady vostra madre è anch'ella di Barrington come mia madre?'' Chiede quasi ansiosa...forse il padre era stato un donnaiolo che seduceva le fanciulle di quei luoghi?
ARSHAL [bancone] Scozia, quella parola la induce a sgranare gli occhi, per una paura istintiva, più che per la sorpresa. Scuote poi il capo nell'udire la domanda della dama e alza il boccale fino alle labbra, bevendo qualche sorso prima di rispondere.>>
ARSHAL ''No, milady, mia madre era...scozzese.'' amara è l'ultima parola, pronunciata quasi con amarezza ''E' nata e morta nel suo piccolo villaggio.'' suo, quelle tre lettere tenta d'esaltarle ''Non ha mai visto altri luoghi e forse, non ha mai nemmeno>> ARSHAL sentito parlare di Barrington.'' Ai suoi piedi, Stranger continua a ringhiare piano, ma per la dama quel suono, come quelli provocati da Filippa dietro il bancone, è incredibilmente lontano.
ANKHLOSTRIS (bancone) Mentre la dama che ha di fronte parla della propria madre, la giovane l'ascolta riprendendo con la destra il suo boccale per portarlo alle vermiglie e bere qualche altro sorso. Pensa la giovane...pensa al padre che viaggiava, che girava>>
ANKHLOSTRIS >> il mondo, che forse le aveva lasciato una sorella, e che ora forse il fato aveva deciso di farle incontrare. ''Milady, avete detto che vostra madre era scozzese...vi ha dato lei questo nome, allora? Come mai?'' chiede subito dopo aver finito di>>
ANKHLOSTRIS >> bere i suoi sorsi di birra...è un pò confusa, come se tutto quello che stava succedendo, le stesse piovendo addosso come una tempesta, lasciandola impotente.
ARSHAL [bancone] Stranger improvvisamente tace, forse stanco del ringhio insistente e un lieve brivido percorre la schiena della dama, che sposta svelta lo sguardo sul cane, come per assicurarsi della sua presenza. ''Mia madre'' dice mentre riporta >>
ARSHAL gli occhi sulla dama che siede al suo fianco ''non conosceva la lingua parlata da mio padre e Arshal fu l'unica parola che riuscì a comprendere, pur non conoscendone il significato.'' sono parole veloci, quasi dette come qualcosa d'imparato >>
ARSHAL a memoria.
ANKHLOSTRIS (bancone) Continua a sorseggiare la sua birra, sposta anch'ella gli occhi al cane, che non ora non ringhia più, si era abituata a quel brontolio che ora che non v'è più, quasi è stranita della cosa. Poi con lo sguardo segue la sua destra posare >>
ANKHLOSTRIS >> il boccale sul bancone, e seria torna ad osservare la dama vicina. ''Mio padre conosceva poco la lingua di mia madre, ed ella gli insegnò qualcosa per potersi capire.'' continua dopo che la dama vicina ebbe concluso. Fece una pausa come a >>
ANKHLOSTRIS >> ricomporre i suoi pensieri. Riprendendo seria dice '' Inizio ad essere quasi sicura che il mio sangue e lo stesso del vostro madame'' secca e diretta. La sincerità per lei è tutto.
ARSHAL [bancone] sorelle…quella parola non detta pare ripetersi un’infinità di volte. Lo sguardo della dama si fissa in quello dell’altra. Gli occhi sembrano essere uno dei pochi particolari che distinguono le due, anche se è il verde il colore >>
ARSHAL che domina in entrambi gli sguardi. “Lo stesso sangue…” sussurra la dama, ai suoi piedi Stranger si muove inquieto, ma senza emettere alcun rumore “Suppongo, milady, che questa possibilità non sia da escludere,” la voce è bassa, ma le parole >>
ARSHAL escono senza esitazione, anche se con una certa lentezza “ma la nostra somiglianza potrebbe anche essere puramente casuale.” Le mani si stringono con maggior forza attorno al boccale che ha davanti ed il resto del corpo rimane immobile, >>
ARSHAL in attesa che altre parole rompano il silenzio che svelto s’allarga tra le due giovani donne.
ANKHLOSTRIS (bancone) La giovane guarda fissa la dama...il cuore ora le batte forte...possibile che la dama che ora le sta davanti possa essere sangue del suo stesso sangue? E se così fosse...il fato perchè le ha fatte incontrare? Forse è un segno...il segno>>
ANKHLOSTRIS >> che da tanto aspettava...forse il fato le indica la via per ritrovare suo padre...ora seria risponde ''Dite casualità...ma io credo molto nei segni milady...io credo molto nel Fato...sono qua per trovare mio padre...e penso che il Fato mi>>
ANKHLOSTRIS >> abbia portato a voi...perchè voi avete il sangue di mio padre. Ormai ne sono quasi certa.'' Continua a guardare Arshal...ed è come se continui a specchiarsi.
ARSHAL [bancone] lascia che la mano sinistra scivoli via dl boccale, per ricadere inorte lungo il proprio fianco ed appoggiarsi sul legno dello sgabello. Ricambia lo sguardo della dama, mentre ascolta le sue parole e a tratti scuote leggermente >>
ARSHAL il capo, senza che vi sia un evidente motivo per questo gesto. Lascia che il silenzio cada tra di loro, quando l'altra interrompe le proprie parole, e osserva ancora una volta i tratti della dama che ha davanti, con molta attenzione. Sospira>>
ARSHAL distogliendo lo sguardo e con la mano destra porta il boccale alle proprie labbra, traendone un lento sorso. ''Non sono certa'' dice infine ''di credere nel fato, milady, ma se devo essere onesta nemmeno io credo che la nostra somiglianza>>
ARSHAL sia casuale.''
ANKHLOSTRIS (bancone) La giovane ascolta attenta le parole di Arshal...distoglie lo sguardo da lei per portarlo al suo boccale che è poggiato sul bancone. Riflette la ragazza...riflette sul da farsi...come fare per capire la sorellanza tra le due? Prende >>
ANKHLOSTRIS >> il suo boccale con la mandritta e piano lo porta alle vermiglie per berne qualche sorso. Poi scostandolo dalla sua bocca e continuando a tenerlo alla destra risponde guardando Arshal negli occhi ''Bene...io credo di essermi fatta un'idea...>>
ANKHLOSTRIS >> supportata tra l'altro da uno dei miei soliti presentimenti...sapete, come un istinto, come qualcosa che sento dentro...penso che l'uomo che porta i nostri nomi, nostro padre, sia andato prima in Scozia...abbia conosciuto vostra madre milady>>
ANKHLOSTRIS >> e penso vi abbiano concepito...poi costretto ad andare via per seguire il suo nobile padrone a cui prestava servizio di guardia personale, l'abbia dovuta abbandonare, e non conoscendo la lingua di vostra madre non le abbia potuto spiegare nulla.>>
ANKHLOSTRIS >> Così poi si è ritrovato a Barrington e lì avrà conosciuto mia madre e avranno concepito me, anche loro inconsapevolmente... mia madre lo scoprì solo quando la spedirono in convento a migliaia di miglia da qui, quindi non ebbe l'opportunità >>
ANKHLOSTRIS >> di dire nulla ad Ankh-Arshal...mia madre mi disse prima di morire che lo avevano imprigionato proprio qui, ad Avalon. Ed è per questo che sono qui, per sapere di lui. Ma il Fato mi ha fatto scoprire ben altro...e ora credo, anzi ne sono >>
ANKHLOSTRIS >> quasi certa che voi siete la sorella che non sapevo di avere. Forse il Fato vuole dirmi che mio padre, nostro padre, ci ha lasciato questo...la nostra sorellanza.'' concluso ciò continuò a sorseggiare il malto scuro, attendendo un'opinione>>
ANKHLOSTRIS >> su tali affermazioni di lei.
ARSHAL [bancone] poggia nuovamente il boccale sul bancone e riporta entrambe le mani a stringersi attorno ad esso. Tiene lo sguardo basso, mentre ascolta la dama parlare. Stranger si muove inquieto, sfiorandole i piedi, ma lei pare non rendersene>>
ARSHAL minimamente conto. S'irrigidisce leggermente quando sente supporre che il padre sia stato costretto ad andarsene e a lasciare sola sua madre. Tace ed ascolta, sempre senza guardare la dama che le siede di fianco ed infine un vago sorriso le>>
ARSHAL compare sul viso. ''Certamente, chiunque sia nostro padre...'' una breve pausa, indecisa se rimarcare il fatto che il padre possa essere uno unico o meno, poi riprende ''...nostro padre non poteva e non può sapere della nostra esistenza.'' >>
ARSHAL un'altra breve pausa ''E certamente, l'idea ch voi vi siete fatta è perfettamente plausibile, ma temo che per esserne certe dovremmo ritrovare quest'uomo, questo padre voglio dire.''
ANKHLOSTRIS (bancone) Scosta il boccale dalle sue labbra rosse, ormai il malto sta per finine...annuisce alla risposta della dama sorridendo leggermente...è quasi emozionata nel sapere che ora non è più sola nella sua ricerca...''Avete ragione milady. >> ANKHLOSTRIS >> troveremo questo padre...ci recheremo insieme alle carceri di Avalon, per sapere di lui. Mia madre mi diede questo bracciale...'' ora le mostra il braccio destro, dove nel polso porta un bracciale raffigurante un serpente che si avvolge>>
ANKHLOSTRIS >> sin quasi al gomito ''era di Ankh-Arshal...con questo lui riconoscerà il suo passato e noi...''poi fece una pausa riportando alle vermiglie il boccale e finendo il liquido dentro. Posa infine il recipiente vuoto sul bancone delicatamente per non>
ANKHLOSTRIS >> fare rumore e continua dicendo ''Potremmo anche chiedere alle sacerdotesse...magari con un rito rivelatore. Se loro riuscissero a leggere il nostro passato...'' guarda speranzosa la ragazza di fronte a lei ora...desidera tanto sapere di più>>
ANKHLOSTRIS >> delle sue origini e di quella sorellanza.
ARSHAL [bancone] alza ora gli occhi sulla dama, un vago sorriso ancora aleggia sul suo volto. Osserva il bracciale che la dama le mostra ed annuisce. ''Sì, milady, sarò lieta di scoprire con voi se le nostre origini siano effettivamente le stesse o>>
ARSHAL meno. Anche se temo che in tutti questi anni l'uomo con il quale vostra madre vi ha concepita possa non trovarsi più in queste terre.'' Per alcuni istanti pare riflettere, poi scute la testa con un certo vigore. ''Per quanto concerne il recarci>>
ARSHAL dalle sacerdotesse per ricevere aiuto...vi confesso che non sono mai entrata in contatto con ciò che rigurda il divino, perciò non posso nè approvare, nè disapprovare la vostra idea.'' Porta il boccale alle labbra con la mano destra, ma lascia>>
ARSHAL appena che il liquido le bagni le labbra ''Vedete, mia madre...le mie madri,'' quel plurale esce dolce dalle sue labbra ''non m'hanno mai parlato di dei e riti, se non come si parla di una fiaba.''
ANKHLOSTRIS (Bancone>scale) Sorride dolce alla giovane, per cui prova dell'affetto innato ''Anche io ne conosco poco di riti e dei...ma credo che rivolgersi anche alle sacerdotesse non sia sbagliato, anzi...credo che potrebbero aiutarci molto. Ho fede nel >>
ANKHLOSTRIS >> loro operato. Ma prima vorrei rivolgermi a coloro che difendono l'isola e la Regina. Credo che loro sappiano qualcosa in più su chi è stato imprigionato nelle carceri di Avalon...quindi se per voi va bene, contatterò il comandante dell'armata>>
ANKHLOSTRIS >> Reale per chiedere un colloquio a tal riguardo...ovviamente ci andremo insieme. Attendete una mia missiva per incontrarci...sorella.'' sorride pronunciando l'ultima parola..è emozionata..>>
ANKHLOSTRIS >> ora si alza, lascia al bancone alcune monete a Filippa, che saluta poi con un gesto della mancina. Si volta a guardare la dama...lei sa bene che ancora non vi è certezza, ma il suo istinto le dice che questa giovane che ha la sua stessa pelle>>
ANKHLOSTRIS >> ha anche il suo stesso sangue...quindi per lei è sua sorella. Un inchino e un sorriso ''Ora torno alla mia stanza milady... e sorella...spero non vi dia del fastidio se vi considero tale...anche se ancora non vi è sicurezza. Sid e a presto'' >>
ANKHLOSTRIS >> aspetterebbe il saluto della dama che ormai considera sorella per poi dirigersi alle scale per risalirle. Avrebbe infine attraversato il breve tratto di corridoio per recarsi nella sua stanza ed entrarvi, chiudendo la porta dietro di se.
ARSHAL [bancone/ingresso] un cenno d'assenso alla proposta della dama di contattare il comandante dell'armata reale e sorride sentendo pronunciare da lei la parola sorella. ''Sid, milady, non mi da alcun fastidio che mi consideriate come una sorella''>>
ARSHAL assicura, poi si alza a sua volta, la osserva mentre s'allontana e sale le scale, poi poggia alcune monete sul bancone, china il capo in direzione di Filippa e s'avvia verso la porta, subito seguita da Stranger. Lancia un'ultima occhiata in >>
ARSHAL direzione delle scale, poi esce.
// Spero sia sufficiente per l'approvazione di una skill di primo livello. Il GDR è tra l'altro stato approvato dai master. Grazie e attendo vostre notizie in merito. |