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LA BIBLIOTECA DI BARRINGTON

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2016 10:47
OFFLINE
Post: 1.518
Città: MILANO
Età: 56
Sesso: Maschile
09/02/2016 10:47


BIBLIOTECA DI BARRINGTON

PIANO TERRA




INGRESSO
La Biblioteca è situata presso città di Barrington, posta tra la Piazza degli Eroi di Barrington ed il Vicolo della Sapienza. Dopo aver salito tre gradini, ci si trova di fronte al portone di accesso alla pubblica Biblioteca.
Il portale è realizzato con legno di rovere impreziosito da intersi in rilievo. Al centro di entrambe le ante, si trovano due batacchi di bronzo a forma di stella, posti ad un’altezza tale, che anche creature sotto il metro possano utilizzarlo.

ATRIO
Varcata la soglia si è immessi in un atrio molto luminoso grazie alla presenza di alcune vetrate che consentono tra l’altro di ammirare il giardino che sorge oltre di esse e al quale si accede tramite una porta a vetri. Il pavimento dell’atrio così come quello di tutta la struttura, è di freddo marmo grigio. L’atrio è di forma di rettangolare, i quali lati minori si pongono uno ove si trova la porta del giardino e l’altro in quella d’ingresso. Lo si deve percorrere quasi tutto per trovare sulla sinistra una porta grande, tuttavia meno imponente di quella d’ingresso, l’accesso alla sala comune. Sulla destra invece si trovano le scale che conducono al piano superiore ove si trovano le stanze private di chi si occupa della struttura ovvero il Custode del Sapere e gli Scribi della città.

GIARDINO
Percorrendo l’atrio un tutta la sua estensione, ci si trova innanzi ad una vetrata dalla quale si ammira il giardino della Biblioteca, al centro di esso troneggia una bella fontana, mentre intorno si trovano delle maestose piante, una quercia, un frassino, un ulivo ed una esotica palma da cocco.
Tutt’intorno sono dislocate alcune panchine di legno di cedro ove, chi lo desidera, può accomodarsi e leggere i tomi presi in prestito dalla sala comune.
Nelle due grandi aiuole centrali sono concentrate molte piante di rosa canina, ciclamini, margherite e iris. Poco distate dalle due grandi aiuole, se ne trovano tre più piccole nelle quali sono state impiantate alcune piante officinali, rosmarino, issopo, lavanda, calendule e delle particolari varietà di erica.
A sinistra della fontana, oltre una delle due grandi aiuole si trova un gazebo circondato da rose rampicanti e sotto il quale si può sostare a leggere e scrivere nelle giornate d’estate.

SALA COMUNE
Dall’atrio si percorrono due gradini e ci si ritrova innanzi una porta di legno scuro.
Varcandola si è immessi in un’ampia sala.
Neppure la notevole quantità di scaffali che si trovano al suo interno e ordinatamente dislocati in file, riescono a rendere meno imponente.
La sala ha un’estensione di circa 20mt per 10mt e gli scaffali colmi di tomi occupano lo spazio centrale della sala, e tutte le pareti.
Tutto l’ambiente è illuminato da una serie di bifore disposte sui lati lunghi e che si affacciano sulla pubblica piazza e sul giardino interno. Durante la sera la sala è illuminata dalle torce che tuttavia, non vengono mai spente.
Appena si apre la porta, sulla sinistra, si trova l’unica zona libera da scaffali dove si trovano disposti alcuni divanetti e delle poltroncine rivestite accuratamente di velluto rosso.
Poco distante dai divanetti, si trova un tavolo di lucido legno. Lungo più o meno quattro metri, su ogni lato si trovano, disposte ordinatamente, le sedie che gli avventori potranno occupare per leggere più comodamente i tomi da consultare. Dislocati sulla superficie del tavolo si trovano dei leggii, e di fianco ad essi alcuni fogli di pergamena e l’occorrente per la scrittura.
Trovandoci ancora in prossimità della porta d’ingresso della sala comune, sulla nostra sinistra, si trova un armadio, addossato alla parete, entro il quale si trova del materiale utile per la scrittura, ma anche attrezzi di primo soccorso quali bende e soluzione alcolica al bergamotto.
Avanzando in linea retta dalla porta d’ingresso si trovano i grandi scaffali contenenti i tomi a disposizione della cittadinanza.
Questi sono ordinatamente dislocati nel mezzo della sala e con la loro disposizione creano corridoi percorribili agevolmente dal pubblico.
Sul fondo della sala ci si ritrova in una sorta di zona circoscritta e nella quale si trovano tre scrittoi. Uno scrittoio è di utilizzo del Custode del Sapere, in legno di noce e sul ripiano sono impilati, sovente, alcuni tomi sulle leggi avalonesi e alcune pergamene. Distanti da quello del cancelliere si trovano due scrittoi destinati ai suoi aiutanti, i due Scribi della Città.


PRIMO PIANO




BIBLIOTECA DEI PREZIOSI TOMI
Dall’atrio, percorrendo la scala posta alla sua destra, [ solo coloro che si prendono cura della Biblioteca possono accedervi] si accede al primo piano ove si trova un pianerottolo assai ampio, dove si aprono due porte; la prima conduce all’interno di un corridoio ove si trovano le stanze private dei tre addetti alla biblioteca, la seconda invece, protetta da una porta in ferro, è una biblioteca privata, molto più ridotta come dimensioni rispetto a quella della sala comune, ove si trovano custoditi i tomo preziosi disposti accuratamente su scaffalature simili a quelle della sala comune. Sono presenti tre scrivanie per la consultazione dei vari tomi.
Questa Biblioteca è accessibile solo a pochissime persone e solo previa autorizzazione concessa solo dal Custode del Sapere.
In questa sala nascosto da un arazzo si trova una piccola rientranza di un metro di altezza e uno di profondità, custodita da una porta di legno massiccio rinforzata con del ferro battuto, che altro non è che un nascondiglio segrego per i documenti di particolare importanza, e che per nessuna ragione chi non è diretto interessato ne può scrutare il contenuto.

STANZE
Le stanze private del Custode del Sapere e degli scribi sono fornite di un confortevole giaciglio, una armadio, uno scrittoio ed alcune mensole affisse alle pareti.
Ogni stanza viene illuminata da una finestra, e sul piano ligneo dello scrittoio si trovano le lampade a olio atte all’illuminazione notturna.


SECONDO PIANO




ARCHIVIO
Salendo ancora una rampa di scale, varcata la porta sulla sinistra, ci si trova in un’ambiente polveroso ovvero l’archivio. Questo è organizzato con scaffali nei quali si trovano sistemati tutti i documenti che ormai risultano in disuso, e che tuttavia non si possono eliminare. E’ presente una piccola scrivania per consultare eventualmente qualcuno di questi vecchi documenti.

MAGAZZINO
Sul fondo dell’archivio, una seconda porta conduce all’interno del magazzino.
Il magazzino è organizzato con armadi che custodiscono oltre al materiale per la scrittura e la conservazione dei tomi, l’occorrente per la pulizia anche eventuale biancheria pulita e coperte.


TERZO PIANO




ATTICO DELLA BIBLIOTECA
L’ultima rampa di scale conduce alla parte più suggestiva della struttura, destinata ad essere aperta, e tuttavia murata in parte e impreziosita da finestre multicolore, che consentono una totale illuminazione. Si accede ad essa, lasciando l’ultimo gradino della scala, e tramite un vano aperto sulla muratura, senza porta, una grande sala si apre innanzi ai nostri occhi, luminosa con qualunque tempo, grazie ai vetri che anche con poca luce riescono a infondere colore.
Pendono dal soffitto alcuni fili ove sono stati imprigionati dei piccoli cristalli, che titillati dalla perenne e quasi magica brezza che sovente, s'insinua dalle fenditure, diffondono una lieve e soave melodia.
Unica variante che si trova rispetto alle sale trovate nei piani inferiori, sono le quattro imponenti colonne centrali geometricamente identiche.
Tuttavia ognuna di esse è differente dall’altra, sia per immagini in esse rappresentate che per il colore che varia, dal bianco calcaree, al rosso trachite, al nero ossidiana, al grigio scisto,
Ogni colonna ha un’immagine in rilievo come detto precedentemente, differente per ciascuna.
Quella bianca, possiede una penna d’oca nell’atto di esser intinta nel calamaio.
Quella grigia, ha come immagine di riferimento un tomo aperto sulle pagine centrali equamente diviso.
Quella nera invece ha un albero con una folta chioma e possenti radici.
Quella rossa invece ha un particolare segno, un drago nell’atto di sollevarsi in volo.
Dislocati all’interno dell’ampia sala si trovano dei bracieri che nelle giornate più fredde sono colmati di tizzoni ardenti.




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