Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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Nixi (PG INESISTENTE)

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2012 19:16
16/12/2008 22:07

Ecco il mio bg. Sarò lieta di ascoltare i vostri consigli se non va bene.


Le onde del mare scrosciavano sulla costa rocciosa. Gli scogli erano grigi e acuminati, pochi erano i metri di spiaggia che quel paesaggio frastagliato offriva. Dall'alto della scogliera si potevano vedere le barche dei pescatori che ogni sera tornavano in paese. La Cornovaglia appariva una terra in capo al mondo, tutta roccia e mare; persino gli eserciti nemici non vi passavano. Eppure lady Nixi amava quei luoghi grigi e blu. Da diciannove primavere ormai viveva lì. Era una ragazza di carattere solitario, ma gentile. L’educazione ricevuta le imponeva di aiutare chiunque ne avesse bisogno senza distinzioni. Era una giovane bella, a sentir i compaesani. Non era molto alta, dai lunghi capelli ricci e castani e la pelle molto chiara. I suoi occhi erano grigio-azzurri come il mare. La sua era una famiglia di pescatori; quando compì otto anni la mandarono dalla guaritrice del paese come sua apprendista. E grazie al suo lavoro la ragazza non patì mai la fame, anzi, come la sua maestra, era tra i più ricchi del paese, sebbene il concetto di ricchezza in quella contrada isolata fosse un po’ distorto: un semplice vestito che non fosse nero o marrone era un vero tesoro.
Era un tiepido pomeriggio d’autunno. Nixi sedeva su uno scoglio vicino alla riva per riposarsi dal lungo lavoro di quel giorno. Si allontanò dalla spiaggia con il cesto pieno d’erbe e il coltellino legato alla cintura. Il profumo del timo si mischiava a quello della salsedine. Il sentiero fiancheggiava due grandi prati d’eriche. Arrivò nel piccolo chiosco dell’erborista. La vecchia Norah stava mettendo ad essiccare le ultime foglie di basilico.
-Ah sei tornata! Guarda questo basilico. La gente pensa che sia erbaccia, non mi crede, quando dico che è buono anche per cucinare- disse l’anziana erborista.
-Significa che i tuoi piatti saranno i migliori del paese!- rise Nixi.
-A proposito Nixi. Devi andare a casa di Merial, sua figlia sta di nuovo male, la febbre non scende…-
-I decotti al sambuco non le hanno giovato?-
-Quella bambina non è mai stata forte: non riesce a smettere di tossire. Non smetteremo mai di ringraziare la dea se sopravvive- concluse Norah.
Nixi raccolse il sacchetto delle erbe e si avviò verso la casa di Merial. La notte stava scendendo rapida su mare, stranamente fredda per essere ancora autunno. Bussò alla porta della piccola casupola. Gli erboristi erano soliti a chiedere un piccolo compenso per il loro aiuto, ma mai avrebbero osato chiedere una sola pagnotta ad una famiglia così povera.
-Chi è?-
-Sono Nixi, l’erborista- rispose Nixi.
Una donna aprì la porta. La madre della bambina era in lacrime.
-Finalmente, sono così contenta che tu sia qui. La mia bambina… scotta ancora di più di ieri, la tosse ormai non le da il tempo di respirare…- singhiozzò Merial.
-Ha preso i decotti come aveva detto Norah?-
-Si, ma sembrano non aver fatto molto… non… non morirà vero?-
-E’ molto grave, è bene che tu lo sappia, ma farò tutto il possibile per lei- assicurò Nixi.
Dentro di se la giovane non aveva molta speranza per la piccola. Non era la prima ad essere colpita da quella malattia.
-Le farò un infuso diverso… Se vuoi Merial posso restare qui stanotte per curare la bambina-
-Oh sì! Grazie mille!- rispose la madre sorridendo.
La notte passò lenta, come le sofferenze patite dalla bimba. La tosse continuò a peggiorare, non vi furono erbe o decotti che riuscirono a far scendere la febbre; prima dell’alba non tossì più. Nixi tornò al chiosco dell’erborista in lacrime. Aveva visto molti bambini morire in quei giorni, ma partecipare così a lungo alla loro agonia era stato troppo per lei.
Le onde del mare s’infrangevano sugli scogli aguzzi, il vento gelido del mare riempiva l’aria di tristezza. Persino il cielo, nel suo grigiore, sembrava piangere per quei dolorosi giorni. Il solo suono dell’acqua rompeva il funereo silenzio.
Era mattino inoltrato, il sole sembrava non voler spuntare dietro alle grigia coltre del cielo; Nixi entrò nell’erboristeria. Vide Norah seduta vicino al fuoco che mescolava un decotto nella grossa pentola; eppure c’era qualcosa che non andava. La fanciulla si avvicinò; Norah era stranamente pallida, la mano le tremava come se il mestolo fosse un grande peso.
-Norah, sei pallida, ti senti bene?-
-Sì tesoro, non preoccuparti per me. Piuttosto vai a raccogliere la lavanda, ci sono ancora così tanti bambini ammalati da curare…-
Nixi si accinse a raccogliere il cesto e il coltellino. Poi sentì un tonfo alle sue spalle; si girò di scatto. La vecchia era caduta semisvenuta. Si affrettò a raggiungerla e a portarla nella stanza da letto, poco lontana. Le tastò la fronte: scottava. La paura prese la ragazza. Cercò di tranquillizzarsi, dopotutto non era certa che i suoi sospetti sul male di Norah fossero fondati. Poi l’anziana donna emise un colpo di tosse, poi un secondo e dopo ancora un terzo. Nixi impallidì: la strana malattia aveva colpito anche la sua maestra. Si affrettò a tornare nell’altra stanza a preparare un decotto medicamentoso. Si occupò di lei per due giorni e tre notti. Molti erano gli abitanti del villaggio che ad intervalli venivano a far visita a Norah che tanto aveva fatto per loro. Era quasi il tramonto del terzo giorno, alcune persone erano radunate attorno al giaciglio della vecchia. La febbre non aveva mai accennato a scendere, la tosse non diminuiva, anzi peggiorava. La donna dormiva quasi continuamente, non aveva le forze per reagire alla malattia, oramai si potevano leggere i segni della morte imminente sul suo viso.
Improvvisamente si mosse, come se si stesse sforzando di mettersi a sedere.
-Non devi agitarti Norah… Rimani distesa- disse premurosamente Nixi.
-No tesoro… ormai non mi rimane molto tempo… devo usare bene ciò che mi resta…- rispose faticosamente Norah.
-Non dire così, sono certa che guarirai- interloquì Merial che era venuta ad assisterla.
-Norah…- cominciò Nixi- non c’è proprio null’altro che posso fare? Tutte queste persone ammalate…-
-Tesoro… io non conosco… la cura… ma c’è un luogo… al nord… lì c’è un tempio… le sacerdotesse forse la conoscono…-
-Dov’è questo luogo?- incalzò la giovane.
-Questo luogo… si chiama… Avalon…-
La vecchia Norah non parlò più. Cadde il silenzio in quella stanza fiocamente illuminata popolata da pianti silenziosi. Poi una folata di vento e neve aprì la porta. Il fuoco si spense. Il buio della notte cadde sui quei cuori tristi.
Il cielo grigio divenne tempesta di ghiaccio. Il mare infuriato sembrava voler distruggere quelle coste rocciose. Il gelo rendeva la vita difficile. Nevicò a lungo: fino alla primavera le strade furono impraticabili. La strana malattia che aveva colpito il paese lentamente scomparve ma non senza vittime. Nemmeno la più fine arte di Norah o Nixi, che ora era l’unica erborista del villaggio, poteva sconfiggerla.
Un mattino Merial uscì di casa, aveva un dono per Nixi. Sapeva che prima o poi sarebbe partita per quella terra lontana di nome Avalon. Arrivò nell’erboristeria che la giovane aveva ereditato dalla maestra.
-Nixi?-
-Entra pure Merial-
La donna entrò nella casa.
-Buon giorno, Nixi. La primavera è finalmente arrivata. Come sono belle le giornate! Presto partirai per Avalon, vero?- chiese la donna.
-No, non credo…- rispose Nixi.
-Perché?-
-A cosa servirebbe andarmene ora? La malattia è scomparsa… Tutte quelle persone ormai sono già morte…-
-La malattia è scomparsa, ma potrebbe tornare- rispose –inoltre hai talento come erborista, penso che lì potresti diventare una vera maestra. Forse potrai imparare anche l’arte della magia, chissà-
Nixi sospirò.
-Guarda ti ho portato un regalo- Merial prese il cesto che aveva portato con se e tolse il fazzoletto che lo copriva. All’interno vi era un cucciolo di cane da caccia addormentato. Nixi non potè fare a meno di sorridere a quella pallina di pelo raggomitolata.
-Ti accompagnerà nel tuo viaggio-
-Grazie- rispose Nixi senza trovare altro da dire.
Le onde giocavano sulla superficie dell’acqua. Il mare era calmo e si infrangeva sulla scogliera rocciosa con un dolce suono. Il profumo del mare riempiva l’aria mite. Le rocce grigie sembravano sorridere sotto il dolce sole primaverile.
“Addio azzurro mare della Cornovaglia. Forse un giorno tornerò a vedere queste sponde rocciose”
Nixi inspirò l’aria che odorava di salsedine. Diede un ultimo sguardo alla distesa blu. Poi si voltò, verso nord.
Il suo cagnolino Cuscus le saltellava intorno, felice. La giovane lo prese in braccio e salì a cavallo.
-Andiamo Cuscus. Ora vedremo il Mare dell’Estate… Avalon…-


Ho scelto l'allineamento neutrale-buono.
La skill richiesta è "conoscenze naturali (livello 1)”.
11/01/2009 15:20

// Il bg è abbastanza scorrevole anche se avrei preferito una descrizione più dettagliata di come ella avesse appreso l'abilità richiesta. Direi che dovresti documentarti meglio e descrivere tale parte che ti darà modo di ottenere la skill.

Primo appunto: il basilico. Ti allego le origini di tale pianta:

Il basilico è originario dell'Asia tropicale: probabilmente fu coltivato inizialmente in Iran o in India e giunse attraverso il Medio Oriente in Europa, particolarmente in Italia e nel sud della Francia attorno al XV secolo; successivamente, nel XVII secolo iniziò ad essere coltivato anche in Inghilterra e, con le prime spedizioni migratorie, nelle Americhe.

Il periodo non si trova ancora, siamo nel 1300 circa e non tutte le zone descritte sono conosciute. Devi modificare la pianta per forza ed attenerti anche in futuro a ruolare piante e frutti che erano conosciuti nel XIV secolo.

Avalon è un'isola al centro di un lago di acqua dolce, quindi scrivere MARE di Avalon è sbagliato.
All'isola si approda tramite le terre emerse di Barrigton.


Modifica tali parti, ampliando come detto la descrizione del tuo sapere naturale.



BG NON APPROVATO IN MODIFICA



11/01/2009 16:39

Ho fatto le modifiche. Ho cercato quali piante potrebbero vivere in Cornovaglia, ma date le difficoltà che ho incontrato mi scuso per eventuali incongruenze (infatti il mio dizionario delle erbe indica solo il continente di nascita).


Le onde del mare scrosciavano sulla costa rocciosa. Gli scogli erano grigi e acuminati, pochi erano i metri di spiaggia che quel paesaggio frastagliato offriva. Dall'alto della scogliera si potevano vedere le barche dei pescatori che ogni sera tornavano in paese. La Cornovaglia appariva una terra in capo al mondo, tutta roccia e mare; persino gli eserciti nemici non vi passavano. Eppure lady Nixi amava quei luoghi grigi e blu. Da diciannove primavere ormai viveva lì. Era una ragazza di carattere solitario, ma gentile. L’educazione ricevuta le imponeva di aiutare chiunque ne avesse bisogno senza distinzioni. Era una giovane carina, a sentir i compaesani. Non era molto alta, dai lunghi capelli ricci e castani e la pelle molto chiara. I suoi occhi erano grigio-azzurri come il mare. La sua era una famiglia di pescatori; quando compì otto anni la mandarono dalla guaritrice del paese come sua apprendista. E grazie al suo lavoro la ragazza non patì mai la fame, anzi, come la sua maestra, era tra i più ricchi del paese, sebbene il concetto di ricchezza in quella contrada isolata fosse un po’ distorto: un semplice vestito che non fosse nero o marrone era un vero tesoro. Sin dai primi giorni, l’anziana Norah le aveva insegnato a riconoscere le erbe e le loro proprietà. Aveva imparato a seccare le erbe e a farne decotti curativi. Usava il biancospino e la digitale per il cuore sofferente, la camomilla e edera per le infiammazioni, la menta e il castagno per i problemi alla gola… Tuttavia diverse erbe non crescevano in Cornovaglia, quindi ne coltivavano alcune piante nell’orto. La sua maestra in gioventù, durante il suo unico viaggio fuori dalla Gran Bretagna aveva trovato i semi di queste piante. Avevano una preziosissima pianta di lavanda, che curavano come fosse una piccola regina. Il campo in cui aveva più esperienza però era quello della terapia dei profumi. Usava la lavanda per rasserenare e dare lucidità allele persone ansiose, la rosa per chi soffre di emorragie e aborti, la camomilla per tranquillizzare…
Era un tiepido pomeriggio d’autunno. Nixi sedeva su uno scoglio vicino alla riva per riposarsi dal lungo lavoro di quel giorno. Si allontanò dalla spiaggia con il cesto pieno d’erbe e il coltellino legato alla cintura. Il profumo del timo si mischiava a quello della salsedine. Il sentiero fiancheggiava due grandi prati d’eriche. Arrivò nel piccolo chiosco dell’erborista. La vecchia Norah stava riponendo foglie di rosmarino.
-Ah sei tornata! Guarda questo rosmarino. Un mercante spagnolo è passato da queste parti oggi; questa erba è davvero preziosa.- disse l’anziana erborista.
-Un mercate spagnolo qui? Sono anni che non accadeva un fatto simile…- rise Nixi.
-Già, probabilmente aveva sbagliato strada. Per noi è stata una fortuna in ogni caso. A proposito Nixi. Devi andare a casa di Merial, sua figlia sta di nuovo male, la febbre non scende…-
-I decotti al sambuco non le hanno giovato?-
-Quella bambina non è mai stata forte: non riesce a smettere di tossire. Non smetteremo mai di ringraziare la dea se sopravvive- concluse Norah.
Nixi raccolse il sacchetto delle erbe e si avviò verso la casa di Merial. La notte stava scendendo rapida su mare, stranamente fredda per essere ancora autunno. Bussò alla porta della piccola casupola. Gli erboristi erano soliti a chiedere un piccolo compenso per il loro aiuto, ma mai avrebbero osato chiedere una sola pagnotta ad una famiglia così povera.
-Chi è?-
-Sono Nixi, l’erborista- rispose Nixi.
Una donna aprì la porta. La madre della bambina era in lacrime.
-Finalmente, sono così contenta che tu sia qui. La mia bambina… scotta ancora di più di ieri, la tosse ormai non le da il tempo di respirare…- singhiozzò Merial.
-Ha preso i decotti come aveva detto Norah?-
-Si, ma sembrano non aver fatto molto… non… non morirà vero?-
-E’ molto grave, è bene che tu lo sappia, ma farò tutto il possibile per lei- assicurò Nixi.
Dentro di se la giovane non aveva molta speranza per la piccola. Non era la prima ad essere colpita da quella malattia.
-Le farò un infuso diverso… Se vuoi Merial posso restare qui stanotte per curare la bambina-
-Oh sì! Grazie mille!- rispose la madre sorridendo.
La notte passò lenta, come le sofferenze patite dalla bimba. La tosse continuò a peggiorare, non vi furono erbe o decotti che riuscirono a far scendere la febbre; prima dell’alba non tossì più. Nixi tornò al chiosco dell’erborista in lacrime. Aveva visto molti bambini morire in quei giorni, ma partecipare così a lungo alla loro agonia era stato troppo per lei.
Le onde del mare s’infrangevano sugli scogli aguzzi, il vento gelido del mare riempiva l’aria di tristezza. Persino il cielo, nel suo grigiore, sembrava piangere per quei dolorosi giorni. Il solo suono dell’acqua rompeva il funereo silenzio.
Era mattino inoltrato, il sole sembrava non voler spuntare dietro alle grigia coltre del cielo; Nixi entrò nell’erboristeria. Vide Norah seduta vicino al fuoco che mescolava un decotto nella grossa pentola; eppure c’era qualcosa che non andava. La fanciulla si avvicinò; Norah era stranamente pallida, la mano le tremava come se il mestolo fosse un grande peso.
-Norah, sei pallida, ti senti bene?-
-Sì tesoro, non preoccuparti per me. Piuttosto vai a raccogliere la lavanda, ci sono ancora così tanti bambini ammalati da curare…-
Nixi si accinse a raccogliere il cesto e il coltellino. Poi sentì un tonfo alle sue spalle; si girò di scatto. La vecchia era caduta semisvenuta. Si affrettò a raggiungerla e a portarla nella stanza da letto, poco lontana. Le tastò la fronte: scottava. La paura prese la ragazza. Cercò di tranquillizzarsi, dopotutto non era certa che i suoi sospetti sul male di Norah fossero fondati. Poi l’anziana donna emise un colpo di tosse, poi un secondo e dopo ancora un terzo. Nixi impallidì: la strana malattia aveva colpito anche la sua maestra. Si affrettò a tornare nell’altra stanza a preparare un decotto medicamentoso. Si occupò di lei per due giorni e tre notti. Molti erano gli abitanti del villaggio che ad intervalli venivano a far visita a Norah che tanto aveva fatto per loro. Era quasi il tramonto del terzo giorno, alcune persone erano radunate attorno al giaciglio della vecchia. La febbre non aveva mai accennato a scendere, la tosse non diminuiva, anzi peggiorava. La donna dormiva quasi continuamente, non aveva le forze per reagire alla malattia, oramai si potevano leggere i segni della morte imminente sul suo viso.
Improvvisamente si mosse, come se si stesse sforzando di mettersi a sedere.
-Non devi agitarti Norah… Rimani distesa- disse premurosamente Nixi.
-No tesoro… ormai non mi rimane molto tempo… devo usare bene ciò che mi resta…- rispose faticosamente Norah.
-Non dire così, sono certa che guarirai- interloquì Merial che era venuta ad assisterla.
-Norah…- cominciò Nixi- non c’è proprio null’altro che posso fare? Tutte queste persone ammalate…-
-Tesoro… io non conosco… la cura… ma c’è un luogo… al nord… lì c’è un tempio… le sacerdotesse forse la conoscono…-
-Dov’è questo luogo?- incalzò la giovane.
-Questo luogo… si chiama… Avalon…-
La vecchia Norah non parlò più. Cadde il silenzio in quella stanza fiocamente illuminata popolata da pianti silenziosi. Poi una folata di vento e neve aprì la porta. Il fuoco si spense. Il buio della notte cadde sui quei cuori tristi.
Il cielo grigio divenne tempesta di ghiaccio. Il mare infuriato sembrava voler distruggere quelle coste rocciose. Il gelo rendeva la vita difficile. Nevicò a lungo: fino alla primavera le strade furono impraticabili. La strana malattia che aveva colpito il paese lentamente scomparve ma non senza vittime. Nemmeno la più fine arte di Norah o Nixi, che ora era l’unica erborista del villaggio, poteva sconfiggerla.
Un mattino Merial uscì di casa, aveva un dono per Nixi. Sapeva che prima o poi sarebbe partita per quella terra lontana di nome Avalon. Arrivò nell’erboristeria che la giovane aveva ereditato dalla maestra.
-Nixi?-
-Entra pure Merial-
La donna entrò nella casa.
-Buon giorno, Nixi. La primavera è finalmente arrivata. Come sono belle le giornate! Presto partirai per Avalon, vero?- chiese la donna.
-No, non credo…- rispose Nixi.
-Perché?-
-A cosa servirebbe andarmene ora? La malattia è scomparsa… Tutte quelle persone ormai sono già morte…-
-La malattia è scomparsa, ma potrebbe tornare- rispose –inoltre hai talento come erborista, penso che lì potresti diventare una vera maestra. Forse potrai imparare anche l’arte della magia, chissà-
Nixi sospirò.
-Guarda ti ho portato un regalo- Merial prese il cesto che aveva portato con se e tolse il fazzoletto che lo copriva. All’interno vi era un cucciolo di cane da caccia addormentato. Nixi non potè fare a meno di sorridere a quella pallina di pelo raggomitolata.
-Ti accompagnerà nel tuo viaggio-
-Grazie- rispose Nixi senza trovare altro da dire.
Le onde giocavano sulla superficie dell’acqua. Il mare era calmo e si infrangeva sulla scogliera rocciosa con un dolce suono. Il profumo del mare riempiva l’aria mite. Le rocce grigie sembravano sorridere sotto il dolce sole primaverile.
“Addio azzurro mare della Cornovaglia. Forse un giorno tornerò a vedere queste sponde rocciose”
Nixi inspirò l’aria che odorava di salsedine. Diede un ultimo sguardo alla distesa blu. Poi si voltò, verso nord.
Il suo cagnolino Cuscus le saltellava intorno, felice. La giovane lo prese in braccio e salì a cavallo.
-Andiamo Cuscus. Ora vedremo l’isola di Avalon…-
11/01/2009 16:47

Ho bisogno di un consiglio. Non so quale clan scegliere perchè la Cornovaglia è a nord ma nel mio bg si parla del mare. Cosa mi conviene fare? grazie mille
12/01/2009 15:24

// Considerato che le terre di origine sono uno degli elementi richiesti perchè il bg sia completo, ti rispondo prima di effettuare ( secondo la tua futura scelta) l'approvazione.

La Cornovaglia fa parte delle Terre del Nord, quindi il tuo clan per nascita è quello Nordico.
Per Mediterranee si parla delle terre che sono bagnate e si affacciano sul mar mediterraneo e non su qualsiasi mare esistente.
Detto ciò , sta a te decidere se lasciare immutata l'origine o meno. Ricorda che una volta approvata l'origine non può essere più mutata perchè ad essa sarà collegato il censimento nel Clan ( che dovrai fare tu stessa dopo l'approvazione bg nella sezione del clan che ti verrà indicato).
In caso di modifica terre devi ripostare il bg nella maniera esatta.

Attendo dunque per poter effettuare l'approvazione.


BG IN ATTESA DI APPROVAZIONE.
12/01/2009 15:57

Voglio tenere la terra che avevo scelto nel bg (la Cornovaglia).
28/01/2009 15:51

Le onde del mare scrosciavano sulla costa rocciosa. Gli scogli erano grigi e acuminati, pochi erano i metri di spiaggia che quel paesaggio frastagliato offriva. Dall'alto della scogliera si potevano vedere le barche dei pescatori che ogni sera tornavano in paese. La Cornovaglia appariva una terra in capo al mondo, tutta roccia e mare; persino gli eserciti nemici non vi passavano. Eppure lady Nixi amava quei luoghi grigi e blu. Da diciannove primavere ormai viveva lì. Era una ragazza di carattere solitario, ma gentile. L’educazione ricevuta le imponeva di aiutare chiunque ne avesse bisogno senza distinzioni. Era una giovane carina, a sentir i compaesani. Non era molto alta, dai lunghi capelli ricci e castani e la pelle molto chiara. I suoi occhi erano grigio-azzurri come il mare. La sua era una famiglia di pescatori; quando compì otto anni la mandarono dalla guaritrice del paese come sua apprendista. E grazie al suo lavoro la ragazza non patì mai la fame, anzi, come la sua maestra, era tra i più ricchi del paese, sebbene il concetto di ricchezza in quella contrada isolata fosse un po’ distorto: un semplice vestito che non fosse nero o marrone era un vero tesoro. Sin dai primi giorni, l’anziana Norah le aveva insegnato a riconoscere le erbe e le loro proprietà. Aveva imparato a seccare le erbe e a farne decotti e infusi curativi. Sapeva creare tinture, vini medicamentosi. Usava il biancospino e la digitale per il cuore sofferente, la camomilla e edera per le infiammazioni, la menta, il timo e il castagno per i problemi alla gola… Inoltre sapeva che il profumo di alcune piante avevano la capacità di influire positivamente sull'umore delle persone. Tuttavia diverse erbe non crescevano in Cornovaglia, quindi ne coltivavano alcune piante nell’orto. La sua maestra in gioventù, durante il suo unico viaggio fuori dalla Gran Bretagna aveva trovato i semi di queste piante. Avevano una preziosissima pianta di lavanda, che curavano come fosse una piccola regina. Il campo in cui aveva più esperienza però era quello della terapia dei profumi. Usava la lavanda per rasserenare e dare lucidità allele persone ansiose, la rosa per chi soffre di emorragie e aborti, la camomilla per tranquillizzare…
Era un tiepido pomeriggio d’autunno. Nixi sedeva su uno scoglio vicino alla riva per riposarsi dal lungo lavoro di quel giorno. Si allontanò dalla spiaggia con il cesto pieno d’erbe e il coltellino legato alla cintura. Il profumo del timo si mischiava a quello della salsedine. Il sentiero fiancheggiava due grandi prati d’eriche. Arrivò nel piccolo chiosco dell’erborista. La vecchia Norah stava riponendo foglie di rosmarino.
-Ah sei tornata! Guarda questo rosmarino. Un mercante spagnolo è passato da queste parti oggi; questa erba è davvero preziosa.- disse l’anziana erborista.
-Un mercate spagnolo qui? Sono anni che non accadeva un fatto simile…- rise Nixi.
-Già, probabilmente aveva sbagliato strada. Per noi è stata una fortuna in ogni caso. A proposito Nixi. Devi andare a casa di Merial, sua figlia sta di nuovo male, la febbre non scende…-
-I decotti al sambuco non le hanno giovato?-
-Quella bambina non è mai stata forte: non riesce a smettere di tossire. Non smetteremo mai di ringraziare la dea se sopravvive- concluse Norah.
Nixi raccolse il sacchetto delle erbe e si avviò verso la casa di Merial. La notte stava scendendo rapida su mare, stranamente fredda per essere ancora autunno. Bussò alla porta della piccola casupola. Gli erboristi erano soliti a chiedere un piccolo compenso per il loro aiuto, ma mai avrebbero osato chiedere una sola pagnotta ad una famiglia così povera.
-Chi è?-
-Sono Nixi, l’erborista- rispose Nixi.
Una donna aprì la porta. La madre della bambina era in lacrime.
-Finalmente, sono così contenta che tu sia qui. La mia bambina… scotta ancora di più di ieri, la tosse ormai non le da il tempo di respirare…- singhiozzò Merial.
-Ha preso i decotti come aveva detto Norah?-
-Si, ma sembrano non aver fatto molto… non… non morirà vero?-
-E’ molto grave, è bene che tu lo sappia, ma farò tutto il possibile per lei- assicurò Nixi.
Dentro di se la giovane non aveva molta speranza per la piccola. Non era la prima ad essere colpita da quella malattia.
-Le farò un infuso diverso… Se vuoi Merial posso restare qui stanotte per curare la bambina-
-Oh sì! Grazie mille!- rispose la madre sorridendo.
La notte passò lenta, come le sofferenze patite dalla bimba. La tosse continuò a peggiorare, non vi furono erbe o decotti che riuscirono a far scendere la febbre; prima dell’alba non tossì più. Nixi tornò al chiosco dell’erborista in lacrime. Aveva visto molti bambini morire in quei giorni, ma partecipare così a lungo alla loro agonia era stato troppo per lei.
Le onde del mare s’infrangevano sugli scogli aguzzi, il vento gelido del mare riempiva l’aria di tristezza. Persino il cielo, nel suo grigiore, sembrava piangere per quei dolorosi giorni. Il solo suono dell’acqua rompeva il funereo silenzio.
Era mattino inoltrato, il sole sembrava non voler spuntare dietro alle grigia coltre del cielo; Nixi entrò nell’erboristeria. Vide Norah seduta vicino al fuoco che mescolava un decotto nella grossa pentola; eppure c’era qualcosa che non andava. La fanciulla si avvicinò; Norah era stranamente pallida, la mano le tremava come se il mestolo fosse un grande peso.
-Norah, sei pallida, ti senti bene?-
-Sì tesoro, non preoccuparti per me. Piuttosto vai a raccogliere la lavanda, ci sono ancora così tanti bambini ammalati da curare…-
Nixi si accinse a raccogliere il cesto e il coltellino. Poi sentì un tonfo alle sue spalle; si girò di scatto. La vecchia era caduta semisvenuta. Si affrettò a raggiungerla e a portarla nella stanza da letto, poco lontana. Le tastò la fronte: scottava. La paura prese la ragazza. Cercò di tranquillizzarsi, dopotutto non era certa che i suoi sospetti sul male di Norah fossero fondati. Poi l’anziana donna emise un colpo di tosse, poi un secondo e dopo ancora un terzo. Nixi impallidì: la strana malattia aveva colpito anche la sua maestra. Si affrettò a tornare nell’altra stanza a preparare un decotto medicamentoso. Si occupò di lei per due giorni e tre notti. Molti erano gli abitanti del villaggio che ad intervalli venivano a far visita a Norah che tanto aveva fatto per loro. Era quasi il tramonto del terzo giorno, alcune persone erano radunate attorno al giaciglio della vecchia. La febbre non aveva mai accennato a scendere, la tosse non diminuiva, anzi peggiorava. La donna dormiva quasi continuamente, non aveva le forze per reagire alla malattia, oramai si potevano leggere i segni della morte imminente sul suo viso.
Improvvisamente si mosse, come se si stesse sforzando di mettersi a sedere.
-Non devi agitarti Norah… Rimani distesa- disse premurosamente Nixi.
-No tesoro… ormai non mi rimane molto tempo… devo usare bene ciò che mi resta…- rispose faticosamente Norah.
-Non dire così, sono certa che guarirai- interloquì Merial che era venuta ad assisterla.
-Norah…- cominciò Nixi- non c’è proprio null’altro che posso fare? Tutte queste persone ammalate…-
-Tesoro… io non conosco… la cura… ma c’è un luogo… al nord… lì c’è un tempio… le sacerdotesse forse la conoscono…-
-Dov’è questo luogo?- incalzò la giovane.
-Questo luogo… si chiama… Avalon…-
La vecchia Norah non parlò più. Cadde il silenzio in quella stanza fiocamente illuminata popolata da pianti silenziosi. Poi una folata di vento e neve aprì la porta. Il fuoco si spense. Il buio della notte cadde sui quei cuori tristi.
Il cielo grigio divenne tempesta di ghiaccio. Il mare infuriato sembrava voler distruggere quelle coste rocciose. Il gelo rendeva la vita difficile. Nevicò a lungo: fino alla primavera le strade furono impraticabili. La strana malattia che aveva colpito il paese lentamente scomparve ma non senza vittime. Nemmeno la più fine arte di Norah o Nixi, che ora era l’unica erborista del villaggio, poteva sconfiggerla.
Un mattino Merial uscì di casa, aveva un dono per Nixi. Sapeva che prima o poi sarebbe partita per quella terra lontana di nome Avalon. Arrivò nell’erboristeria che la giovane aveva ereditato dalla maestra.
-Nixi?-
-Entra pure Merial-
La donna entrò nella casa.
-Buon giorno, Nixi. La primavera è finalmente arrivata. Come sono belle le giornate! Presto partirai per Avalon, vero?- chiese la donna.
-No, non credo…- rispose Nixi.
-Perché?-
-A cosa servirebbe andarmene ora? La malattia è scomparsa… Tutte quelle persone ormai sono già morte…-
-La malattia è scomparsa, ma potrebbe tornare- rispose –inoltre hai talento come erborista, penso che lì potresti diventare una vera maestra. Forse potrai imparare anche l’arte della magia, chissà-
Nixi sospirò.
-Guarda ti ho portato un regalo- Merial prese il cesto che aveva portato con se e tolse il fazzoletto che lo copriva. All’interno vi era un cucciolo di cane da caccia addormentato. Nixi non potè fare a meno di sorridere a quella pallina di pelo raggomitolata.
-Ti accompagnerà nel tuo viaggio-
-Grazie- rispose Nixi senza trovare altro da dire.
Le onde giocavano sulla superficie dell’acqua. Il mare era calmo e si infrangeva sulla scogliera rocciosa con un dolce suono. Il profumo del mare riempiva l’aria mite. Le rocce grigie sembravano sorridere sotto il dolce sole primaverile.
“Addio azzurro mare della Cornovaglia. Forse un giorno tornerò a vedere queste sponde rocciose”
Nixi inspirò l’aria che odorava di salsedine. Diede un ultimo sguardo alla distesa blu. Poi si voltò, verso nord.
Il suo cagnolino Cuscus le saltellava intorno, felice. La giovane lo prese in braccio e salì a cavallo.
-Andiamo Cuscus. Ora vedremo l’isola di Avalon…-

Ho fatto una piccola aggiunta e ho scelto definitivamente la Cornovaglia come terra d'origine.
28/01/2009 17:46

//


BG APPROVATO
SKILL CONOSCENZE NATURALI LIV I APPROVATO
TERRE DI APPARTENENZA: CORNOVAGLIA ( CENSIMENTO DA FARE NEL CLAN NORDICO)
CARATTERISTICHE FISICHE: PRESENTI


SCHEDA GIOCO AGGIORNATA


[Modificato da .delphinia. 25/02/2009 16:36]
27/02/2009 14:59

ho raggiunto i 2500 punti di karma e vorrei richiedere il secondo livello di conoscenze naturali. Posto due role...

1° role: qui Nixi parla con sir Meifer delle sue conoscenze.
...
MEIFER [radura] *Sapete anche io voglio intraprendere una strada in questa terra ma per ora non vi posso svelare nulla amica a tempo debito saprete tutto* e sorridendo le fa l'occhiolino, poi aggiunge *ma parlatemi delle vostre piante che il discorso>>MEIFER >>mi interessava parecchio, dicevate del timo?*.
NIXI non chiede più nulla su quell'argomento. Si concentra sulla domanda dell'amico. ''Il timo è un'erba adatta per fare infusi o vini medicamentosi. Cura mal di gola, raffreddori, mal di testa...''
MEIFER [radura]*Beh sapete tante cose amica mia* dice sorridendo e poi aggiunge *Mmmh e vediamo vi metto ancora alla prova per vedere se diventerete una brava esperta, a cosa serve la corteccia di quercia?*.
NIXI accoglie la sfida ''La corteccia di quercia cura i problemi ai capelli e il dolori alla pancia'' sorride soddisfatta.
MEIFER [radura] Ride divertito dalle domande che l'amica sembra cogliere come una sfida poi sentendo le risposte dice *Beh mi arrendo mi avete sconfitto siete sulla buona strada per apprendere quest'arte amica mia* dice facendo un sorriso enorme.
NIXI sorride a sua volta. ''Studio questa arte da dieci anni ormai... non mi avete chiesto nulla sull'ultima erba però!'' dice ridendo
MEIFER [radura] Si ferma un'attimo a pensarci e poi risponde sorridendo *non vi ho chiesto dell'ultima pianta perchè non me la ricordo più* dice con un pò di rossore sulle guance e poi aggiunge *ma visto che l'avete nominata ditemi voi le sue proprietà*.
NIXI sorride ''E' arnica: si usa per curare le botte, i dolori e le punture d'insetto'' risponde. ''Adesso per essere pari, voi dovreste parlarmi della vostra arte''
MEIFER [radura]Sorride alle parole dell'amica ricordando le lezioni di quell'arte insegnategli da suo padre diversi anni prima *Vedete ci sono parecchie mosse che si possono utilizzare per attaccare un nemico una di queste vedete si chiama affondo*>>
MEIFER >>poi avvicinandosi all'amica e le fa vedere *vedete dovete tenere la spada con la mano sinistra tenere ben salda la gamba sinistra e con il busto in avanti affondate la lama nel corpo del vostro nemico*.
NIXI lo guarda con evidente confusione. ''Dovete scusarmi, le uniche cose che so sulle armi è che sono di metallo e sono pericolose'' ride di se stessa.
MEIFER [radura] Ride vedendo il volto un pò esterefatto dell'amica poi aggiunge tenendole la mano *è vero le armi sono pericolose ma non dovete avere paura adesso siete qui con me* dice accarezzandole la pelle candida.
NIXI sorride ''lo so...'' dice. La voce bassa sembra un fruscio del vento tra le fronde degli alber. ''Avete impiegato molti anni ad imparare?'' chiede tornando a sedersi sull'erba vicino al cesto.
MEIFER [radura] *Si amica mia* dice l'uomo *questa non è un'arte di quelle che si possano apprendere dall'oggi al domani ci va pratica e anni di lungo apprendimento e anche di molti sacrifici* dice pensando agli allenamenti duri al quale il padre lo >>
MEIFER >>sottoponeva.
NIXI ''Lo immagino. Anche la mia arte richiede un lungo apprendimento. Ma soprattutto una grande capacità di giudizio...'' dice ricordando le lunghe ore passate in compagnia della sua maestra.
MEIFER [radura] L'uomo si ferma un attimo a pensarci e poi chiede *scusate che cosa intendete per grande capacità di giudizio?* chiede incuriosito *intendete la capacità di scegliere tra le varie erbe?* dice mentre si siede vicino a lei sull'erba.
NIXI ''no, dovete sapere la quantità con cui si somministra un'erba è determinante'' spiega ''ad esempio la digitale stimola un cuore sofferente, ma in dose eccessiva può essere mortale. Il guaritore deve essere molto attento a giudicare quale sia>>>
NIXI la giusta dose''
MEIFER [radura]*Ah capisco* dice l'uomo annuendo con la testa alle parole dell'amica e poi aggiunge * quindi anche la vostra arte può risultare pericolosa come quella della spada se non è usata per i giusti scopi?* dice guardando l'amica negli occhi grigi
NIXI ''si può esserlo...'' dice guardando a sua volta negli occhi castani di lui.


2° role: qui Nixi sta studiando nella biblioteca.
NIXI (biblioteca) Il sole va e viene mentre lei percorre uno dei vicoli della cittadina. Il passo è meno calmo del solito ma non perde il suo portamento quasi solenne. Si avvicina alla porta del luogo e ne spinge delicatamente l'uscio>>>
NIXI l'interno par silenzioso, forte è l'odore della carta all'interno. Posa il cesto vicino alla sedia accanto alla finestra. Si accinge a cercare un libro di erbologia.
NIXI (biblioteca) cerca tra gli scaffali e ne trova un libro dalla copertina verde. Sfogliandone in fretta le pagine decide che si tratta di ciò che lei cerca. Non c'è modo migliore di ampliare le sue>>>
NIXI conoscenze se non studiano qualche testo relativo alle piante. Va a sedersi posando il libro in grembo.
NIXI (biblioteca) la sua attenzione si ferma su alcune piante e frutti che aveva ma che non è solita usare. Legge: l'aglio è depurativo, antisettico. Lei ricorda di aver sentito dire che è utile anche per cucinare>>>
NIXI continua a sfogliare. L'aconito calma i dolori e aiuta le zone infiammate. Interessante il fatto che esso può essere usato per avvelenare le frecce e le belve.
NIXI (biblioteca) tranquillamente seduta vicino alla finestra lei continua il suo studio. Alla sua attenzione vengono due piante che già conosce: l'anice e l'arnica. La prima serve per i problemi alla pancia>>>
NIXI la seconda cura i dolori ai muscoli, le botte e le punture di insetto. Leggendo non può far a meno di pensare a quanto sia perfetta l'opera della dea.
NIXI (biblioteca) la belladonna già la conosce, sebbene non la usi molto. Oltre a essere velenosa può essere usata per alleviare il mal di testa, il mal di denti e il male alle orecchie pulsanti e la febbre nei bambini>>>
NIXI la betulla invece la usava spesso in passato: allevia la frebbre e gli stati di stanchezza, mancanza di concentrazione e perdita di memoria. La giovane continua a studiare, immersa nel silenzio della piccola sala.
NIXI (biblioteca) trova, nel tomo, ancora diverse erbe che già conosce. La calendula, ad esempio, cura le piaghe della pelle e alle gengive, le scottaure, i geloni e la digestione difficile. Il capelvenere è utile per le malattie da raffreddamento>>>
NIXI e i problemi ai capelli. Inoltre è una pianta curiosa perchè non si bagna se immersa nell'acqua. Nella mente della giovane si insinua il ricordo di quando, da bambina, era accorsa alla spiaggia insieme ad altre ragazzine a provare>>>
NIXI se quanto le aveva detto la sua insegnante riguardo al capelvenere era vero. A quei tempi inoltre aveva paura di andar a cogliere l'edera in quanto tra le sue foglie vi erano molti insetti. Eppure questa pianta cura tutti i tipi di tosse.
NIXI (biblioteca) il tempo scorre ma lei non vi fa caso, immersa nello studio. La sua attenzione si ferma sulla descrizione del fiordaliso che serve per le irritazioni agli occhi e a depurare il corpo. L'iperico aiuta le persone prese dalla tristezza>>
NIXI cura le malattie da freddo e aiuta le pelle delicata, irritatao scottata. L'ortica cura la pelle grassa, i capelli ed è purificante. La giovane rimarrebbe ancor molto tempo seduta a studiare. L'arte della guarigione e delle erbe sono sempre>>>
NIXI state al centro dei suoi interressi, insieme alla religione. Tuttavia il tempo scorre anche per lei ed è arrivata l'ora di lasciare la biblioteca. Con calma si alza e ripone il libro. Raccolto lo scialle e il suo cesto si accinge>>>
NIXI a lasciare la sala, sparendo in uno dei vicoli antistanti il luogo.



01/03/2009 22:30

// Eventualmente, se servisse, ho anche un'altra role pronta che però non ho postato in quanto meno rappresentativa delle altre per la skill...
02/03/2009 01:00

//Potresti postare anche l'altra role?
Come si dice,tutto fa brodo :P



Grazie in anticipo.





02/03/2009 16:52

//accola qui :)

NIXI (sentiero) i suoi passi la conducono sempre nei luoghi più silenziosi e tranquilli stranamente. Cammina con il sole che scalda le sue membra e il lieve venticello che le agita i riccioli mentre sale la collinetta>>>
NIXI anche oggi porta con se il suo cesto tenuto nella mancina. L'altra mano è distesa lungo il fianco, rilassata.
NIXI (cima tor) finalmente il sentiero in salita termina e lei può vedere i menhir che formano una corona sulla sacra collina. Il luogo è silenzioso e pacifico. Un dolce senso di serenità la pervade>>>
NIXI stanca dalla camminata sceglie di sedersi al sole con la schiena appoggiata ad una delle pietre. Sistema con cura le pieghe della veste verde scuro che indossa per star comoda. Inspira profondamente l'aria fresca che soffia.
NIXI (tor) il caldo sole illumina la sua chioma che par essere di rame. Le sue gote prendono un colore più rosato. Il profumo del suo cesto attira la sua attenzione, finora persa ad osservare il paesaggio. Sono odori>>>
NIXI ben conosciuti già , ma sempre apprezzati. Fruga all'interno
NIXI un rametto di timo le viene in mano utile per il mal di gola e le malattie da freddo. Lo ripone estraendo poi un pezzo di corteccia di quercia: essa è utile per curare i capelli, La giovane si perde in questo gioco di rimembranze...
MEIFER [sentiero] Un dolce vento leggero sfiora il suo viso ferito mentre egli a passo lento sale per il sentiero che conduce al Tor, dove da parecchie lune ormai non andava, forse in quel luogo avrebbe potuto riflettere su quello che>>
MEIFER >>gli era capitato la sera prima nella foresta luce, aveva imparato una bella lezione sul non dover abbassare mai la guardia e ora ne portava addosso il segno sul viso, ma la ferita più vera era quella che lo aveva colpito nell'orgoglio>>
MEIFER >>indi egli adesso raggiunge la cima che ormai dista da lui molto poco e indi entrerebbe ormai pressochè il cerchio di pietre all'interno del quale egli vedrebbe una figura che è intenta a raccogliere qualcosa. Ha pochi dubbi su chi possa>>
MEIFER >>essere indi proferisce *Dia Abar* ma il tono della voce non è quello solito allegro...
NIXI (tor) il silenzio intorno a lei è spezzato da alcuni rumori di passi. Si sporge leggermente con il capo per intravedere chi sta giungendo. Un sorriso si disegna sul suo volto quando vede il suo caro amico giungere>>>
NIXI ''Dia abar'' risponde. Ripone le erbe che in mano tiene nel cesto e portando le gemelle sul manico. Lo guarda per un momento ma il sorriso lievemente svanisce quando una cosa salta alla sua attenzione>>>
NIXI non si dice forse che le donne vedono anche il pelo sull'uovo? Così non appena l'amico è abbastanza vicino chiede ''Cos'avete sul volto?'' c'è un'ombra di preoccupazione nella sua voce.
MEIFER [tor]Il suo sorriso torna per un attimo sul suo volto nel sentire la preoccupazione della sua amica per lui ne è molto contento ed ella è l'unica che lo possa consolare, ma poi il sorriso svanisce per tornare serio>>
MEIFER >>>egli non può dire nulla su quel taglio indi quindi si dovrà inventare un'altra scusa mentre tiene l'espressione del viso ferma e immobile, i suoi nervi sono tesi nel ricordare quello che ha appreso indi verbierebbe verso la sua amica>>>
MEIFER >>*nulla di che mia cara, non vi preoccupare ho avuto un piccolo incidente nella foresta* ora aprirebbe le sua braccia sperando che la sua amica abbia voglia di accoglierlo nelle sue.
NIXI (tor) si alza lentamente e spazza via i fili d'erba rimasti attaccati alla sua veste. Ascolta le sue parole. Lui ha aperto le braccia forse per farsi abbracciare, ma lei non si vuol lasciar cadere nella trappola che lei ben conosce>>>
NIXI gli si avvicina, ma invece di ricambiare l'abbraccio gli porta la mano al mento, girandogli delicatamente il volto di lato>>>
NIXI forse egli vi rimarrà male, ma lei non se ne cura perchè lui sa benissimo il perchè del suo comportamento. Con sguardo attento osserva la ferita. ''E' un taglio netto, anche troppo. Ve lo siete pulito vero?'' chiede.
MEIFER [tor]Già è vero gli dimentica sempre la promessa che le ha fatto quindi riporta le braccia nella sua posizione iniziale dritte sul fianco poi egli ascolta le parole dell'amica e indi verbia *No non ho avuto tempo madame* e poi dopo un>>
MEIFER >>attimo di silenzio egli verbia ancora *ma non importa amica mia non è questa la ferita che mi fa più male* indi quindi si lascerà osservare il viso senza nulla fare mentre i suoi ricordi vanno alla sera prima a quel taglio che >>
MEIFER >>quel messere gli ha procurato.
NIXI (tor) in piedi davanti a lui ascolta quelle parole, a suo parere imprudenti. Lo fissa severamente. ''Dubito che direte ancora così se dovesse infettarsi. Siete stato fortunato che non sia entrata sporcizia>>>
NIXI non importano le dimensioni del taglio, ne il dolore che vi provoca. Dovete subito lavarla con il vino o con dell'acquavite. Avete una fortuna sfacciata comunque...'' dice con una sfumatura imperativa nella voce>>>
NIXI fruga nel suo cesto e ne estrae un sacchettino di cuoio. ''E' lavanda essiccata, aiuterà la ferita a chiudersi. Dovrete farvi degli impacchi con essa. L'ho coltivata io stessa. Siete fortunatissimo perchè è un puro caso che io l'abbia>>>
NIXI dimenticata nel cesto ieri sera. Se la finite potete venirmene a chiedere dell'altra o chiedere ai druidi della polvere di bardana... Capito?'' dice. La severità nella sua voce è dettata dalla premura.
MEIFER [tor] Sorride a quelle parole anche se il tono della sua amica è molto serio, gli fa piacere che in quella città vi sia una persona che si prenda cura di lui in quel modo e egli vuole esprimere questo suo pensiero mentre>>>
MEIFER >>>annuisce alle parole della sua amica con un gesto del capo mentre verbia *vi ringrazio della vostra preoccupazione per me e delle cure che mi proferite siete davvero una persona splendida* indi quindi prenderebbe la lavanda che>>
MEIFER >>la sua amica gli sta porgendo per far si che egli si curi la ferita, indi verbia ancora *ho capito amica mia farà come mi avete consigliato* mentre un sorriso le volge.
NIXI (tor) sorride ora ''Non era un consiglio, era un ordine'' evidente è la sfumatura ironica della sua voce che risuona bassa e vibrante. Il lieve zefiro agita i suoi riccioli che lei risistema con un gesto della mano>>>
NIXI ''ma a cosa vi riferivate prima?'' chiede ripensando alle parole dell'amico riguardanti un'altra ferita più dolorosa di quella sul volto. Forse egli non si riferisce a qualcosa di fisico, pensa, perchè è meglio chiedere.
MEIFER [tor] Bene adesso si sente sollevato nel vedere il sorriso della sua amica e al verbiare di lei scatta sull'attenti verbia *ai vostri ordini mia lady* indi il volto dell'uomo si farebbe serio mentre la sua amica gli chiede di quello che>>
MEIFER >>è successo la sera prima nella foresta, ma egli non vuole dire nulla non perchè non si fidi di lei, ma perchè non può dirle nulla indi verbierebbe *Mi dispiace amica mia non posso dirvi nulla, ma comunque state tranquilla e abbiate>>
MEIFER >>fiducia nel vostro amico* indi ciò verbierebbe mentre le accarezza un secondo il viso per poi togliere subito la mano.
NIXI (tor) sospira e lo guarda negli occhi intensamente, come se scrutasse nel suo animo. In realtà ella nulla può fare di tutto ciò e solo può immaginare ciò a cui l'amico si riferisce e null'altro chiede. Non ne ha bisogno, ha fiducia.>>>
NIXI nel suo ignorare pensa solo che abbia avuto un qualche genere di disavventura. ''Cercate solo di stare più attento... '' mormora infine. Dal suo cesto poi raccoglie un rametto di mirtillo nero>>>
NIXI raccolto nella foresta di luce dove i frutti crescono tutto l'anno. Lo regala all'amico come piccolo e da un certo punto di vista insensato gesto di consolazione ''Serve per la visione notturna, per i problemi al sangue>>>
NIXI ''Scusatemi, messere, ma ora devo andare. Slàn leat, mo chara!'' verbia. Così dicendo sorride di nuovo poi si avvia verso il sentiero lasciando il sacro luogo.
NIXI ''Scusatemi, messere, ma ora devo andare. Slàn leat, mo chara!'' verbia. Così dicendo sorride di nuovo poi si avvia verso il sentiero lasciando il sacro luogo.
MEIFER [tor]Già la sua amica pensa è proprio una bella persona, come farebbe ad Avalon se non ci fosse lei, già almeno per questo motivo egli può alzare gli occhi al cielo e ringraziare la Dea di questo dono che ha messo sul suo cammino nella figura>>
MEIFER >>della sua amica poi proferisce alle sue parole *statene certo che d'ora in poi starò molto più attento* indi egli accetta molto volentieri quel piccolo rametto di mirtillo che a vederli sembrano molto buoni indi verbierebbe *si li mangerò molto volentieri, vi ringrazio” così dicendo la osserva mentre se ne va>>>
MEIFER>> gli occhi volge verso il sentiero verso il quale tra poco anch’egli si avvierà per tornare alla foresta di luce.
02/03/2009 19:05

RIASSUMENDO:

SKILL CONOSCENZE NATURALI LIV I APPROVATO

SKILL CONOSCENZE NATURALI LIV II APPROVATO

TERRE DI APPARTENENZA: CORNOVAGLIA (CENSIRSI NEL CLAN NORDICO SE NON E' STATO FATTO)

SCHEDA GIOCO AGGIORNATA
[Modificato da .delphinia. 02/03/2009 22:28]
02/03/2009 20:16

//grazie mille! ho una domanda però... per avere un nuovo animale domestico (un merlo nel caso del mio pg) è necessario avere l'approvazione postando una role?

02/03/2009 21:07

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7322271

A questo link trovi tutti i mercanti di barrington e tutto quello che vendono,animali annessi.

Se vuoi un nuovo animale basterà fare una giocata e farsela approvare nel forum master.

12/07/2009 18:12

Salve! Vorrei richiedere la skill Conoscenze religiose liv. 1 perchè Nixi vivendo al tempio ha imparato molto sulla religione.

Ecco la role:
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8679070
12/07/2009 22:37

RIASSUMENDO:

BG APPROVATO
SKILL CONOSCENZE NATURALI LIV II APPROVATO

TERRE DI APPARTENENZA: CORNOVAGLIA
CARATTERISTICHE FISICHE: PRESENTI


SKILL CONOSCENZE RELGIOSE LIV I APPROVATA



SCHEDA GIOCO AGGIORNATA
04/12/2009 14:56

Ciao!
Chiedo la skill volontà ferrea liv.1 perchè ho raggiunto i 7500 punti karma; posto due role.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8902411
In questa c'è il cast di un incanto.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8868610
In quest'altra il mio pg richiama il potere di Arianrhod. Essendo la prima volta deve impegnarsi parecchio per tenere la concentrazione necessaria per mantenere la visione.

Grazie.
[Modificato da Nixi92 04/12/2009 14:59]
OFFLINE
Post: 1.424
Città: FERMO
Età: 37
Sesso: Femminile
04/12/2009 23:33

Bene, le giocate che porti sono più che bastevoli. =)

RIASSUMENDO:

BG APPROVATO
SKILL CONOSCENZE NATURALI LIV 2
SKILL CONOSCENZE RELIGIOSE LIV 1
SKILL VOLONTA' FERREA LVL. 1 APPROVATA

Terre di Appartenenza: Presenti { Cornovaglia }
Caratteristiche Fisiche: Presenti
Allineamento Morale: Presente { Neutrale Buono }


Scheda di gioco aggiornata
[Modificato da Aidael 08/12/2009 10:39]


{{ Alexandra Eleanor Wright di Crysanies }}
- § Regina dei Corvi ~ Hrafnaguð § -
[[ IX Suprema Maga Ancestrale ]]
- § Prima Lady della Razza Umana § -






• [ The magic is in the blood, it flows from the heart. Every time you use it, part of yourself goes with it. Only when you are prepared to give of yourself and receive nothing back will the magic work for you. ] •
30/01/2011 14:00

Salve ^^
Ho raggiunto i 10000 punti karma e vorrei la skill volontà ferrea liv.2.
Ecco le giocate a supporto:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9038446

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9112377

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9109464
Queste tre role sono di visite a donne incinte. Richiamare il potere di Arianrhod richiede concentrazione e anche resistere alla stanchezza mentale successiva all'uso della skill Potere della Stella.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8997063

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9159714
In queste due role vi è il cast di due incanti.


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9592060
Questa è un rituale di visione. All'inizio del rituale il mio pg deve concentrarsi.

Spero sia sufficiente. Grazie.

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