NOME COMPLETO :
WHULDORF BRACCIADIQUERCIA
TITOLO : Barryntoniano
CONGREGA : Terre di Barrington
KARMA: 209
CAPELLI E BARBA : fulvo
OCCHI : neri
ALTEZZA: 140 cm
PESO: 95kg
ALLINEAMENTO: Caotico Neutrale
Vestiario e oggetti posseduti da BG (per i quali si richiede approvazione): due completi quotidiani di ugual foggia composta da casacca, camiciola, braghe e stivali. Guanti e bracciali in cuoio. Uno zaino da viaggio e un boccale da birra di terracotta.
Skill da BG richiesta : AMBIDESTRIA Liv.1
Si richiede appartenenza (Sottorazza) al Clan Kaaark (Terraferma/montagna)e domicilio a Nidavellir
STORIA BG DI WHULDORF BRACCIODIQUERCIA
“Scavai così profondo che la terra tremò
per trovare il mio ril
per trovare il mio ril
ruppi cento picconi e forgiai mille martelli
per trovare il mio ril
per trovare il mio ril ''
Non è raro sentire canticchiare un Nano, anzi forse è proprio il contrario. Badate bene, ho detto canticchiare, perché se prendete il canto e lo spogliate di ogni rivestimento estetico e artistico, senza voler necessariamente e pedantemente scendere nelle implicazioni alte e culturali di tale attività, così come farebbe un Nano, non resterebbe altro che un emettere fiato…un borbottare ritmico e appena modulato di frasi più o meno sensate , più o meno in rima, che spesso accompagnano lo stato d’animo del Nano “canterino”.
Dopo questa breve premessa, solo apparentemente divagante e fuori tema, sarà forse più facile riuscire a comprendere e conoscere Whuldorf Bracciadiquercia figlio di Haar del Clan Goondar .
Collina Ferrosa
Quando la Collina Ferrosa crollò su se stessa spianando buona parte della valle di Thondar, Whuldorf non era che un giovane e gagliardo nano che ogni mattina misurava con ansia i progressi della sua barba di un bel colore fulvo ma ancora troppo corta a ffinchè fosse ritenuto degno di assumere un posto di rilievo nella comunità nanica di Thondar e nel suo Clan .
Stava proprio misurando la sua barba seguendo la consuetudine giornaliera quando il pavimento tremò, i boccali tintinnarono sulle mensole e un terribile boato squassò l’ordinata e tranquilla vita da ogni Nano di Thondar “ …LA MINIERA!!LA MINIERA E’ CROLLATAAAA!!!” per un attimo Whuldorf restò come pietrificato, il chè potrebbe sembrare cosa normale per un figlio della roccia, il sangue gli si raggelò nelle vene e il pensiero corse subito al padre Haar, che in quella miniera estraeva dal filone che aveva reso la loro famiglia tra le più benestanti del luogo. Corse via, verso la miniera, seguendo il lungo corteo di nani che là si recavano trafelati e in ansia per la sorte dei loro cari e quando giunse gli occhi non riuscivano a credere che proprio lì, dove ora sorgeva un immane tumulo di granitici massi, pietre, terra, alberi divelti, animali agonizzanti, sorgeva l’alta Collina Ferrosa…poi..qualcuno lo fermò..qualcuno gli disse che suo padre Haar era stato un eroe … che ne aveva tratti in salvo almeno cinquanta di nani prima di sparire divorato dalla collina collassata.
“scavai così profondo che la terra tremò..per trovare il mio ril..per trovare il mio ril…”
Anche se era notte, una notte scura e profonda come mai se ne erano viste in quelle terre, Whuldorf continuava a scavare, strappando sasso dopo sasso alla collina, percuotendo e frantumando ogni masso di granito, impugnando un pesante martello da roccia per ogni mano, usando tutta la forza delle sue braccia che in maniera ritmica e coordinata calavano pesantemente scandendola la cadenza e l’enfasi tragica di quella filastrocca inventata lì per lì sulla matrigna roccia ch’era divenuta la tomba di suo padre.
Per giorni e notti e poi ancora giorni e ancora notti il canticchiare di Whuldorf echeggiò nel silenzio di una valle in lutto, instancabile e tenace come nessun nano mai prima di allora, cadenzando i versi di quella estemporanea cantilena con l’incessante battere dei suoi due martelli che la forza delle sue due braccia muovevano in maniera instancabile e con precisione e perizia.
Poi..un giorno, tutti i nani di Thondar udirono il grido terribile e tragico provenire potente dal giovane nano che aveva vinto la sua battaglia. Qualcuno disse “ il Bracciadiquercia ha finalmente trovato il suo ril…” così i Clan si unirono al suo dolore e piansero e brindarono insieme a lui in onore e memoria di Haar padre di Whuldorf Bracciadiquercia le cui spoglie furono strappate alla matrigna roccia proprio dal figlio.
“che nessuno metta in dubbio la caparbietà e la tenacia di un Nano”
Erano passati 4 anni dal crollo della Collina Ferrosa quando Whuldorf vide comparire da sotto l’ennesimo lastrone di roccia frantumato il corpo di Haar e solo allora si fermò, lasciandosi cadere in ginocchio, togliendo con le mani e una delicatezza inusuale per un roccioso figlio nanico l’ultimo strato di terra e ghiaia che ricopriva il corpo del padre.
Lì proprio in quel punto ferale, il Clan eresse una stele onicea sulla quale vennero scolpite queste parole :
“che nessuno metta in dubbio la caparbietà e la tenacia di un Nano”.
La fama di Whulorf Bracciadiquercia
La barba di Whuldorf in quei quattro anni era finalmente cresciuta, folta e importante, così come lui stesso era diventato un Nano rispettato e considerato nella comunità. Instancabile passava gran parte del suo tempo aggirandosi tra gli scavi delle miniere, percorrendo i lunghi cunicoli e le grandi stanze ricavate nel ventre della terra. Le sue mani sapienti e forti accarezzavano la roccia, la saggiavano, l’ascoltavano e i suoi attenti e sapienti occhi percorrevano le pareti scavate , i contenimenti, i puntellamenti ch’egli stesso ingegnava con cura e perizia mai vista prima d’allora in una miniera perché Whuldorf Bracciadiquercia sapeva come la roccia poteva essere generosa con i suoi figli ma anche pericolosa e mortale con la sua incontrollabile forza.
La sua fama oltrepassò i confini di Thondar e altri Clan richiesero la sua opera nelle miniere e mai una volta Whuldorf negò le sue braccia e la sua arte.
non tutta la birra è uguale bisogna bere da molti barili prima di dire "questa è la più buona"
Ma venne anche per Whuldorf quel momento in cui un Nano sente il bisogno di allargare i propri orizzonti, di cercare nuovi giacimenti, insomma, quel desiderio d’avventura che bene è descritto in quell’antico detto …
non tutta la birra è uguale bisogna bere da molti barili prima di dire questa è la più buona… e così, un giorno, Whuldorf Bracciadiquercia mise il necessario per un viaggio in uno zaino e prese la via verso nuove terre.
All’alba la voce robusta di un Nano di buon umore risuonò per tutta Tordhal fino a quando diventò un eco lontano e poi sparì oltre il vallo.
“scavai così profondo che la terra tremò
per trovare il mio ril per trovare il mio ril
ruppi cento picconi e forgiai mille martelli
per trovare il mio ril per trovare il mio ril..” .
[RIL (gran filone d'oro in lingua nanica) n.d.r.]
[Modificato da whuldorf 22/09/2013 23:04]