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Autore

Quaiphassa

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2015 09:52
OFFLINE
Post: 2
Città: MILANO
Età: 45
Sesso: Maschile
16/02/2015 12:30

NOME: Quaiphassa Roccianera
ALLINEAMENTO: caotico-buono
ALTEZZA: 1.15 cm
PESO: 85 kg
CAPELLI: neri
OCCHI: azzurri

SKILL DA BG: Combattimento disarmato 1
CLAN: KAAARK


STORIA

“Bastardo figlio di un troll!” - inveii con voce roca e con una rapida torsione del corpo sferrai un poderoso gancio al mento dell'incauto avventore che aveva avuto l'infelice idea di allungare una mano viscida verso il mio prosperoso fondo schiena.
Assunsi una posizione di combattimento, serrando i pugni e piegandomi sulle gambe corte in modo da abbassare ulteriormente il baricentro. Il primo degli avventori superstiti, probabilmente confuso dall'alcool, si avvicinò in modo scomposto. Piegato a metà per il dolore, crollò prima in ginocchio e poi svenne supino. Ne era rimasto solo uno. Poi presi una botta in testa e tutto cominciò a girare. Quando ripresi i sensi ero sospesa a 3 braccia dal suolo, sollevata sopra la testa del gobbo che sembrava il buttafuori.
Mi gettò nel vialetto sul retro, accompagnata da svariate imprecazioni che, per decenza, è meglio non riportare. Così terminò la mia breve esperienza di Quaiphassa Roccianera come cameriera nella locanda. Mia madre aveva fatto carte false per farmi assumere e avevo gettato tutto al vento. Ma non era quello il mio destino, ne ero e ne sono certa, sono nata per combattere e diventare un guerriero senza legge e senza Dio come era stato mio padre Thal Roccianera. E con questa convinzione mi rialzai fino a raggiungere quella che ancora poco sarebbe stata la mia camera alla locanda.
Il mattino dopo mi lavai la faccia nel tinello e con gli occhi semichiusi intravidi la mia immagine allo specchio. Con la voce impastata dal sonno biascicai un'imprecazione. Qua e là portavo i segni della scazzottata della sera prima. Le aveva prese di brutto quel piccolo mostricciattolo, ma anche io non scherzavo e l'orgoglio mi doleva più dei lividi e delle ammaccature.
Poche ore, il tempo di rendermi presentabile, poi giù tra i fumi e le chiacchiere per rifocillarmi.
Senza nemmeno guardare l’oste in faccia, quello che era stato il mio datore di lavoro, gettai una moneta d'oro sul tavolo e diedi un morso alla pagnotta. "crack" e una smorfia di dolore saltò fuori insieme ad un suono gutturale. Rapida passai la lingua sull'arcata superiore e fu facile e immediato scoprire dove fosse il dente mancante: si trattava dell'incisivo destro. Non era possibile non notare che mancava un dente. Ci pensai un po’ su, poi l'occhio si soffermò sulla collana che mi aveva regalato mia madre.
"Vorrà dire che dovrò farmi fare un dente d'oro". L'idea riuscì a ristabilirle un minimo l'umore, ma uscii dalla locanda senza finire la colazione.
L'armatura completa scintillava alla luce del sole mattutino mentre percorrevo di buon passo il sentiero che conduceva dalla locanda al fiume. Procedendo verso il guado mi ritrovai vicino al Gorgo del Vecchio Lupo.
Lì a fianco si poteva ancora scorgere il cratere provocato da uno degli innumerevoli scossoni di terremoto che qualche anno prima aveva distrutto il piccolo borgo contadino. Delle vecchie case di legno solo la locanda era rimasta in piedi.
D'un tratto però mi sembrò di percepire qualcosa e in un batter di ciglia avvenne l’impensabile, venni attaccata da non so chi e soprattutto perché????
Piegandomi sulle gambe corte assorbii l'urto, poi, con un gesto meccanico, ricacciai indietro l'avversario spingendo con forza sullo scudo, mentre la mano destra caricava un fendente con l'ascia. Il primo colpo d'ascia prese di sorpresa l’uomo, ancora sbilanciato dal colpo di scudo, e si abbatté sulla spalla sinistra. Nonostante avessi impresso una discreta forza nel suo colpo vidi la lama penetrare solo superficialmente nella carne. Quello prese a saltare e scagliarsi contro di me in modo convulso, tentando di ferirmi con morsi e pugni, ma senza successo. Io, la nana infatti, dando sfoggio della mia maestria, con piccoli e calcolati movimenti riuscivo sempre a frapporre fra me e lui l'ampio scudo metallico. Avendo preso le misure dell’avversario, passai al contrattacco, assumendo una posizione più offensiva iniziai a cercare di colpirlo imprimendo tutta la forza possibile nei miei colpi, al fine di penetrare la pelle resistente dell’altro. La precisione ne risentì, ma alla fine riuscii a centrargli in pieno il cranio con un colpo poderoso. Lanciando un'altra imprecazione, estrassi la lama dal corpo esanime, poi diressi lo sguardo verso l'ingresso della locanda abbandonata. Sapevo che sarebbe stato un gesto molto stupido ed imprudente avventurarsi in quella baracca, ma questo pensiero, invece di farmi desistere non fece che aumentare l'adrenalina. Sputai in terra piegandomi la testa di lato facendo scrocchiare le ossa del collo come usano fare i lottatori prima di un incontro. Poi ad ampie falcate, ampie per le mie gambe, mi diressi verso quella porta buia e spalancata con un sorriso malvagio e sanguinario sulle labbra. Prima di varcare la soglia ingurgitai una porzione di pelle del mio labbro inferiore, un gesto abituale come ogni volta che mi andavo a ficcare in situazioni pericolose.
I passi fecero scricchiolare le assi marce di legno del pavimento, richiamando l'attenzione dei predatori celati lì dentro. Un altro uomo grosso, e un altro tizio simile a quello che avevo appena ucciso, balzarono fuori dal buio e si avventarono contro. Mantenendo le spalle al muro riuscii a tenerli a distanza. I pochi colpi che ricevevo non riuscivano a perforare l’armatura e la pelle robusta. Poi però si levò un forte urlo ed apparve un altro tizio, molto più imponente di quei due. Il peso mi sbilanciò e caddi a terra, ma fui rapida a rialzarmi prima che i tre avversari potessero sorprendermi con la difesa abbassata. Decisi in quel momento di eliminare prima gli altri due. L’ultimo arrivato era più forte e pericoloso. Il bestione riuscì a portare a segno diversi attacchi ferendomi in più punti. Ingurgitai la mia saliva mista a sangue e sembrò darmi energia. Era rimasto solo quello enorme, ma eravamo in una situazione di stallo. I miei colpi erano troppo deboli e non riuscivano a ferirlo in profondità. Gettai a terra lo scudo ed afferrai l'ascia con tutte e due le mani imprimendo tutta la forza che potevo nei colpi. Ora che ero senza scudo, prese a colpirmi con più facilità, ma anche i miei attacchi ora facevano male davvero. Per poco non ci lasciai le penne, ma era stato uno scontro davvero avvincente. Udii rumori di passi giungere dalle altre stanze della locanda. No, meglio non sfidare ulteriormente la sorte, mi dissi mentre raccogliendo lo scudo uscivo rapida dalla locanda. Poi, il nulla.
Mi ritrovai appesa con le mani legate a un gancio del soffitto in un ambiente sconosciuto (e puzzolente), con un mal di testa pulsante e il mio nemico che mi fissava? Meglio che non iniziarla per niente questa giornata, suppongo, ma proprio per poco. La cosa peggiore era da qualche parte nelle vicinanze del mio orgoglio ferito, che era stato orribilmente punto sul vivo. Stava in piedi con le braccia conserte, prendendomi le misure per qualcosa di terribile, ne ero sicura. Anche l’altro, insieme al povero patetico gobbo e un tizio che non avevo mai visto prima.
Per essere onesti, non sono del tutto sicura di ciò che distingueva uno dall’altro, o, meglio, uno sì, il gobbo lo distinguevo dalla puzza.
Aveva due enormi occhi che in realtà non era tanto una testa quanto una estensione del suo corpo, dato che non si era preso la briga di farsi crescere un collo. Come avrei potuto desiderare di svegliarmi così? "Non sei più così svelta con le battute, adesso?" chiese il mio nemico. Era una domanda retorica. "Dovresti ringraziarlo” disse voltandosi ad osservare il gobbo. “È quello che ti ha risparmiato la vita. O meglio, era quello che più disperatamente voleva ucciderti, ma ha combattuto valorosamente per contenere le sue pulsioni."
"Grazie, ti devo un favore." La mia voce uscì sarcastica. Avrei fatto anche l’occhiolino, ma la faccia mi faceva male.
Ne approfittai per guardare in basso. Non ero stata appesa lì nuda: avevo addosso quello che indosso normalmente, meno l’ascia e l’armatura e chissà dove diavolo era finito lo scudo.
"Tu non sei una sciocca. Quel periodo del mese, vero?"
"Che la malora ti strafulmini!" Arrossii. “Mi sono messa un cartello che dice: Sono in quei giorni. Per favore discutiamone?"
"Beh, in ogni caso, abbiamo bisogno di tenerti in vita fino a quando non si presenteranno i tuoi amici" disse. "Se non sbaglio abbiamo stabilito che tu devi a me la tua vita e ho intenzione di essere ripagato. Ora, da dove possiamo iniziare, hmmm…?" Mi esaminò attentamente dall’alto in basso. Oh, bene. Che cosa ho fatto esattamente per meritare un invito a questa festa? Lo guardai in modo piuttosto remissivo e sussurrai: "Ecco io… Io vorrei solo…"
"Se vuoi implorare perdono, risparmiatelo."
"Non è questo" dissi, abbassando la voce anche di più.
“È una bambina. Non si è ancora… sviluppata, sai cosa sto dicendo? "
Un maschio nano avrebbe avuto la stessa reazione se gli avessero chiesto di baciare una ragazza, giusto?
“Ha i piedi piccoli piccoli e le gambe tutte storte! Per non parlare dei baffi”
Come gli viene in mente di insultare le mie proporzioni?!
Cominciai a dimenarmi e urlare, ma tutto ciò che sono riuscita ad ottenere è stato il bavaglio "Mmrpf!"
"Come ci si sente, ad essere indifesi?!”
Ma io non lo sentivo più. In qualche modo riuscii ad addormentarmi o forse svenni, probabilmente stordita dal fatto di essere stata appesa a testa in giù.
Mi svegliai di soprassalto, al rumore di qualcuno che era entrato nella stanza. Avevo ancora un bavaglio in bocca così ho praticamente dovuto stare zitta. "Seguimi” mi disse un nano sconosciuto che con ogni probabilità si era intrufolato nella stanza in un momento di assenza dei miei aguzzini.
Seguii il nano, più silenziosamente possibile. Mi venne in mente che questa avrebbe potuto essere una trappola, ma anche una trappola era meglio che stare un’altra notte appesa al soffitto in balia di quei tipi.
Fuori, sprazzi di luce lunare illuminavano una fitta, scura foresta accanto alla struttura fatiscente. Questo era stato un po’ troppo conveniente. Sono sempre stata una convinta sostenitrice del motto: ‘Se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente è così’.
"La situazione è cambiata, non per molto" ribatté con urgenza. "Dobbiamo andare ora!"
"Va bene." Presi la decisione di fidarmi di lui in quello stesso istante.
Corse, corremmo per la maggior parte della notte fino a quando si fermò in prossimità di una cascata all’interno di una foresta. Il nano possedeva delle formidabili riserve di energia. Aveva passato la maggior parte delle ultime, parecchie, ore a correre mentre mi trasportava. Tutto quello che avevo fatto era stato sentire il dolore ai miei polsi e il pulsare del mio naso. A breve il sole avrebbe minacciato di farsi strada oltre l’orizzonte.
"Come hai fatto a trovarmi?"
L’atteggiamento cambiò appena posi la domanda.
"Io… scusa se l’ho chiesto."
Bene, questo è imbarazzante.
Mi addormentai nuovamente, le mie forze non erano granchè e la spossatezza mi fece scivolare tra le braccia di Morfeo.
Mi svegliai, come mi sembra sempre di risvegliarmi, con un sussulto. Lui non c’era più, e in lontananza si vedeva una cittadina. Niente più corde, solo i muscoli intorpiditi, e qualche fastidio alle giunture. Oltre al mio naso colmo di sangue rappreso e il corpo pieno di lividi.
Ci saranno dei nani, o no?
OFFLINE
Post: 67
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Età: 32
Sesso: Maschile
20/02/2015 22:14

Sorry for the late, un pò di impegni OFF, entro domani una risposta!
"Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

"Affrontali e assaggerai le loro asce,
ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


OFFLINE
Post: 67
Città: NAPOLI
Età: 32
Sesso: Maschile
20/02/2015 22:33

Allora, ho solo un paio di precisazioni:

- Per l'allineamento, sei sicura di voler seguire la strada del caotico buono? In effetti la figura del "ribelle" l'ho riscontrata nella descrizione, ma ho riscontrato anche molti elementi dello "Spirito Libero" caotico neutrale. Lascio a te la scelta permettendomi di suggerirti di seguire le sfumature con attenzione di quella che sarà la tua decisione.

- Per la descrizione della skill richiesta da bg dimostri di avere delle basi che possono andar bene, anche se mi sarebbe piaciuto leggere una descrizione di come hai appreso tale capacità.

- Ti andrebbe di approfondire con qualche riga in più le peculiarità caratteriali del tuo personaggio? Anche qui accetto un NO, perchè sono della scuola per la quale il carattere di un pg viene fuori nel gameplay, ma apprezzerei.

Infine, non chiamarmi pedante, ma vorrei precisare che trattandosi di un bg non tengo conto minimamente delle descrizioni dei duelli e degli aspetti tecnici poichè non siamo in game ed io non sono un master. Ma le imprese di questa energica nana sono ai limiti della veridicità.

In sintesi, chiedo venia se l'ho fatta lunga, valuta se integrare con qualcosa e fammi sapere per l'allineamento e direi che ci siamo.

Scusa ancora per il ritardo.

"Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

"Affrontali e assaggerai le loro asce,
ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


OFFLINE
Post: 67
Città: NAPOLI
Età: 32
Sesso: Maschile
03/04/2015 15:52

In seguito a chiarimenti con la player:

Background approvato.

Combattimento disarmato liv. 1 approvato.

Chiedo scusa per il disagio, ma era il mio primo bg da approvare e non avevo ancora una linea chiara e coerente. Ho chiesto, mi è stato spiegato, tutto risolto.

Buon gioco!

"Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

"Affrontali e assaggerai le loro asce,
ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


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Post: 67
Città: NAPOLI
Età: 32
Sesso: Maschile
15/05/2015 09:52

Combattimento disarmato livello 2 approvato

Karma totale:3870

Link approvazione:

isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/d/11058073/QUAIPHASSA/discussi...

"Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

"Affrontali e assaggerai le loro asce,
ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


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