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DRAUGCELEB - ELFO

Ultimo Aggiornamento: 13/12/2015 17:54
OFFLINE
Post: 1.759
Sesso: Femminile
10/12/2015 12:43

Quando nacque, tutto il villaggio esultò festante. Era il figlio del capo villaggio, uomo di grande virtù elfica e guerriera. Ma gli orchi, che da tempo miravano a impadronirsi di quelle terre fertili per farne il proprio territorio, scesero dalle montagne del nord per attaccare quel villaggio per il quale provavano un'odio tanto grande da volerlo distruggere. Una notte senza luna, nella quale gli elfi di quel villaggio celebravano il nuovo ciclo lunare e quindi il rinnovamento, attaccarono. Gli elfi diedero battaglia ma morirono essendo in inferiorità numerica. La madre di Draugceleb riuscì a sfuggire all'attacco ma rimase gravemente ferita. Dopo tanto camminare riuscì ad arrivare in una città degli uomini e lì affidò suo figlio ad una donna che la aiutò nei suoi ultimi giorni. Da lì, il bambino crebbe e divenne forte e nel suo volto si poteva scorgere l'antica bellezza degli eldar. Durante la sua infanzia i figli degli uomini lo esclusero perché diverso, da tempo infatti l’amicizia in quella terra tra uomini e elfi era distrutta, eppure visse lì perché gli uomini avevano paura delle arti magiche della sua madre adottiva. Di tanto in tanto riceveva qualche gesto di gentilezza, e l’eldar crebbe covando in sé il desiderio del mare e l’amore per le stelle. Diventato adulto e avendo perso l’unico affetto che aveva, lasciò quella città alla ricerca di altri elfi. Aveva avuto modo di sperimentare l’esimera vita degli uomini e perciò cominciò a guardarsi da essi per la brevità della loro vita. Così crebbe in lui la diffidenza per le altre razze, essenza di un elfo areldar. Ma l’elfo aveva bisogno di trovare un modo per vivere e decise di combattere come mercenario nelle fila degli eserciti ad ovest del mondo. Qui fece ESPERIENZA ARMI DA GUERRA LEGGERE. Gli uomini di quelle terre temevano la sua spada. Non ammetteva però che si facessero del male alle creature indifese e questo gli costò le tre cicatrici che ora porta sul viso. Quella che parte dal lato sinistro della fronte fino alla guancia destra, spezzandogli in due il sopracciglio. Quella che dall’arcata sopraccigliare sinistra scavava tutta la guancia dello stesso lato e quella sulle labbra. Finita la guerra, non gli restò che concedere a pagamento la propria compagnia a donne facoltose, cosa che tutt’ora lo tormenta, ma non avrebbe potuto far altro per vivere. Di lì a poco, stanco degli eccessi umani per i quali provava quasi ribrezzo, cominciò a vagare alla ricerca di altri elfi. E ora stanco, e con abiti logori è giunto ad Avalon. Gli anni del suo peregrinare gli hanno fatto conoscere varie razze, e persino per il computo degli uomini egli ha speso troppo tempo in questa sua ricerca.Si comporta come un elfo solo perchè quella è la sua natura non perchè abbia mai vissuto con alcuni di loro.

Edave
Rettore degli Ospitalieri di Avalon
Wendingo Mannari



L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




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Post: 1.759
Sesso: Femminile
10/12/2015 12:48

In mancanza di caporazza provvede l'amministrazione.
Inizio dicendo che dovrai inserire:

DESCRIZIONE FISICA
ALLINEAMENTO
ETA'

Il bg è un pò scarno e sarebbe opportuno cercare di integrarlo un pò per renderlo pià affascinate.
Devi descrivere in modo più approfondito non solo l'episodio in cui utilizzi la skill da te richiesta ma anche gli episodi di apprendimento così da renderla accettabile.
L'elfo è un areldar (LEGGI QUA) così puoi comprenderne le caratteristiche anche fisiche.

Per ora è tutto attendo integrazioni [SM=g7566]

BG NON APPROVATO IN ATTESA DI INDICAZIONI

[Modificato da EDAVE 10/12/2015 12:51]

Edave
Rettore degli Ospitalieri di Avalon
Wendingo Mannari



L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




OFFLINE
Post: 6
Città: MOLFETTA
Età: 27
Sesso: Femminile
10/12/2015 14:54

bg
NOME : Draugceleb
ETA’ : 154
ALLINEAMENTO : Legale Neutrale
DESCRIZIONE FISICA : I capelli sono lunghi fin sotto le scapole,argentei e decorati con perline, gli occhi sono verdi, e a seconda della luce sono di un verde più scuro o chiaro, sulla tonalità del verde smeraldo. Ha tre cicatrici importanti che gli solcano il volto a contraddistinguerlo dagli altri della sua razza. Quella che parte dal lato sinistro della fronte fino alla guancia destra, spezzandogli in due il sopracciglio. Quella che dall’arcata sopraccigliare sinistra scavava tutta la guancia dello stesso lato e quella sulle labbra. Ne ha altre due più piccole, una sul mento e l'altra sul labbro superiore. Il corpo è snello ma muscoloso dopo tante battaglie e senza una cicatrice. Il colore della pelle è pallido,quasi grigio. Indossa abiti eleganti. Di solito tuniche che gli sono comode e confortevoli di vari colori e fantasie. Gli piace indossare di solito pantaloni neri, e stivali alti anch’essi neri con l’allacciatura sul davanti della gamba e che arrivano al di sotto del ginocchio. Sopra questi indossa una camicia bianca e poi una tunica nera decorata con fiori fatti di fili dorati lunga fino al bacino che ferma in vita con una cintura alla quale porta una spada. Agli avambracci porta due protezioni decorate di cuoio. Usa sempre un lungo mantello nero con un cappuccio, foderato con un tessuto color oro all’interno, i cui bordi sono decorati anch’essi da fili d’oro come piante che si inerpicano e si uniscono tra loro e fermato da due fibbie decorate con i leggendari alberi di Lothlorien. Non si separa mai da due anelli che porta agli anulari delle mani. Quello d'oro bianco con l'aquila sulla mano sinistra e quello dorato con simboli geometrici sulla mano destra. (lascito dei genitori)


BG

Quando nacque, tutto il villaggio esultò festante. Era il figlio del capo villaggio, uomo di grande virtù elfica e guerriera. Passarono dieci anni, e il bambino crebbe, imparando gli usi e i costumi della razza elfica, ma anche la sua lingua madre. Il villaggio si estendeva in una valle ricca e spesso gli elfi intrattenevano contatti con le altre razze al solo scopo di imparare e conoscere e spesso Draugceleb si fermava con suo padre a guardare le armi che i nani insegnavano a forgiare. Fin da piccolo fu addestrato all’uso delle armi e si allenava ogni giorno con suo padre imparando a poco a poco come usare una spada. Ma gli orchi, che da tempo miravano a impadronirsi di quelle terre fertili per farne il proprio territorio, scesero dalle montagne del nord per attaccare quel villaggio per il quale provavano un'odio tanto grande da volerlo distruggere e tutto ciò che aveva cominciato ad imparare venne dimenticato in seguito alle vicende successive, rimanendo però sempre presente nella sua memoria. Una notte senza luna, nella quale gli elfi celebravano il nuovo ciclo lunare e quindi il rinnovamento, attaccarono. Gli elfi diedero battaglia, il padre di Draugceleb per salvare sua moglie e suo figlio, li portò tramite una porta nascosta verso una via di fuga. Poco prima di separarsi da suo figlio, gli diede un anello d’oro bianco, raffigurante un’aquila con le ale spiegate e gli artigli pronti a prendere la preda. Lì padre e figlio si separarono definitivamente. Sul dorso di un cavallo nero madre e figlio si allontanarono dal villaggio, verso ovest, verso gli uomini poiché i reami degli alti elfi erano troppo lontani. Gli orchi erano troppi e nonostante il coraggio dimostrato gli elfi morirono. La madre di Draugceleb riuscì a sfuggire all'attacco ma rimase gravemente ferita, perché il passaggio attraverso le montagne era conosciuto da altre creature, i worg. Nella fuga, un worg gli procurò una delle cicatrici, quella sul mento. Sua madre, per proteggerlo da quest’ultimo venne gravemente ferita. Grazie al loro destriero riuscirono a sfuggire all’attacco di quelle bestie e arrivarono ad una città degli uomini. Sua madre, cadde da cavallo e una donna che abitava in campagna lì vicino li vide e accorse in loro aiuto. Le affidò suo figlio e nonostante le cure ricevute morì lasciandogli un altro anello, quello che le era stato regalato dal marito. Era dorato e con figure geometriche incise sopra. Da lì, il bambino crebbe e divenne forte e nel suo volto si poteva scorgere l'antica bellezza degli areldar. Durante la sua infanzia i figli degli uomini lo esclusero perché diverso, da tempo infatti l’amicizia in quella terra tra uomini e elfi era distrutta, eppure visse lì perché gli uomini avevano paura delle arti magiche della sua madre adottiva. Un giorno infatti, mentre dava da mangiare al cavallo che lo aveva condotto lì, venne accerchiato da un gruppo di ragazzi più grandi che lo immobilizzarono e minacciarono con un pugnale. Riuscirono a procurargli solo una sottile cicatrice al labbro superiore, prima che potesse intervenire sua madre. Di tanto in tanto riceveva qualche gesto di gentilezza, e l’areldar crebbe covando in sé il desiderio del mare e l’amore per le stelle e la diffidenza tipica della sua razza. Nonostante la natura umana di sua madre, riuscì a sviluppare una cultura vasta e a divenir saggio grazie a vecchie pergamene che si procurava nella biblioteca della città, riempiendo il vuoto di curiosità e il vuoto di quella cultura che avrebbe dovuto possedere se fosse vissuto tra gli elfi. Diventato adulto, secondo il computo umano, perse l’unico affetto che aveva e così prese con se il cavallo che lo aveva portato lì e lasciò quella città alla ricerca di altri elfi, rimanendo sempre da parte e non curandosi delle vicende del mondo. Da allora non ebbe più contatti con altre razze se non con qualche mezzelfo. Aveva avuto modo di sperimentare l’esigua vita degli uomini e perciò cominciò a guardarsi da essi per la brevità della loro vita e la loro bramosia e cattiveria. Così crebbe in lui la diffidenza per le altre razze, essenza di un elfo areldar. Ma l’elfo aveva bisogno di trovare un modo per vivere e decise di combattere come mercenario nelle fila degli eserciti ad ovest del mondo. Si arruolò nell’esercito e prese parte agli allenamenti dove ricordò come usare la spada, che gli uomini cominciarono a temere. La prima volta che la prese in mano, la sentì leggera e la sua mente ebbe per un attimo ricordi antichi. Un soldato veterano si fece avanti nel campo d’addestramento e cominciò a schernirlo, pensando che un elfo, senza alcun allenamento sarebbe morto nel giro di pochi secondi e così lo sfidò a duello, erano infatti giunte notizie di un elfo che era vissuto tra gli uomini. Il duello cominciò e fu lì che ricordò come aveva imparato a usare un’arma leggera. La sua lama, seppure di fattura umana balenò velocemente e in poco tempo fu portata alla gola dell’uomo che lo aveva sfidato e lo scontro tra i due finì lì. Non ammetteva però che si facesse del male alle creature indifese e questo gli costò le tre cicatrici che ora porta sul viso. Quando si opponeva all’uccisione di un prigioniero disarmato, il capo degli uomini lo faceva mettere in carcere, quando una sera lo fece portare nella sua tenda con le mani legate dietro la schiena e lì gli fece le tre cicatrici che gli solcano le guance e le labbra. Quella che parte dal lato sinistro della fronte fino alla guancia destra, spezzandogli in due il sopracciglio. Quella che dall’arcata sopraccigliare sinistra scavava tutta la guancia dello stesso lato e quella sulle labbra. L’elfo era comunque forte e riuscì a liberarsi dalle corde, ci fu una breve colluttazione, ma alla fine l’uomo morì. Così prese il suo fidato cavallo e fuggì via nascondendosi nei boschi per molti e molti anni fino alla fine della sua adolescenza di elfo. La guerra finì, e non gli restò che concedere a pagamento la propria compagnia a donne facoltose, cosa che tutt’ora lo tormenta, ma non avrebbe potuto far altro per vivere. Di lì a poco, stanco degli eccessi umani per i quali provava quasi ribrezzo, cominciò a vagare alla ricerca di altri elfi. E ora stanco, e con abiti logori è giunto ad Avalon. Gli anni del suo peregrinare gli hanno fatto conoscere varie razze, dalle quali si guarda bene e persino per il computo degli uomini egli ha speso troppo tempo in questa sua ricerca. Si comporta come un elfo solo perchè quella è la sua natura e grazie ai ricordi dei suoi primi anni non perchè abbia mai vissuto con alcuni di loro.
[Modificato da EDAVE 10/12/2015 15:46]

DRAUGCELEBஒ CAVALIERE ESPLORATOREஒ ELFO ARELDAR
OFFLINE
Post: 1.759
Sesso: Femminile
13/12/2015 17:54

BG APPROVATO
SKILL ESPERIENZA ARMI DA GUERRE LEGGERE LIV 1 APPROVATA
ETA’ : 154
ALLINEAMENTO : Legale Neutrale



OGGETTI DA BG:


Non si separa mai da due anelli che porta agli anulari delle mani. Quello d'oro bianco con l'aquila sulla mano sinistra e quello dorato con simboli geometrici sulla mano destra. (lascito dei genitori)



Manda il link ai maestri dei mestieri per la produzione degli oggetti da bg, inserisci in scheda il link della aapprovazione nella parte storia.
Segnalo a Kubren per l'allineamento in scheda che vedo non essere corretto.

Buon gioco.

Edave
Rettore degli Ospitalieri di Avalon
Wendingo Mannari



L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




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