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BLAZE (lycan) - SCHEDA IN MODIFICA

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2016 20:47
03/03/2016 18:37



Colgo l' occasione per presentarmi e salutare la razza.
Ho deciso di riattivare un mio vecchio Pg, Blaze.
Posto un' aggiunta alla mia vecchia scheda, per cambiare allineamento e chieder la Skill da Bg.



Abbandonata Avalon, terra di conquiste, di passione, di guerra e di morte, vagai senza meta come in gioventù. Null’ altro che le fedeli lame, insieme all’ inseparabile mantello, furon compagne di viaggio. Fortuna volle che incrociai la mia strada con quella di una Compagnia di Mercenari. Uomini rudi, perfidi, forgiati da anni di battaglie. Uomini senza dignità, senza remore, senza scrupoli. Uomini disposti a tutto pur di guadagnare qualche moneta, unendo a questo guadagno la possibilità di dar libero sfogo alla propria crudeltà. Uomini, dunque umani. Umani, dunque a me inferiori. Non passò molto tempo prima di diventar il loro Signore, il loro Comandante. Sfidai al duello quell’ umano, Arill era il nome dello sventurato. Mi sfidò con spada e scudo, atteggiamento borioso di chi crede di esser immortale. Io usai due spade corte, sicuro della mia superiore abilità bellica. Lo incalzai, lo misi in difficoltà, attaccai ripetutamente il suo scudo con entrambe le spade. La corta nella mancina colpiva con minor vigore ed abilità rispetto alla gemella. Fu’ comunque sufficiente. Aprì la guardia del suo scudo con un Roverso Tondo, affondai con la mancina. Poi fù il turno della gemella. Fedeli lame trafissero le membra del mio predecessore, la stessa facilità dei coltelli che affondano nel caldo burro. Diedi alla banda lo stesso nome della prima congrega che comandai in terre avalonesi, aggiungi ad essa un pizzico della seconda. Legione dei Mercenari fu il nome, Ductor il mio grado. Nuovamente Ductor, nuovamente Mercenario. Accettai solo incarichi della peggior specie, servii solo Signori con scopi poco nobili. Il simbolo nostro furon due Spade incrociate. Due lame, come quelle che insegnai ad utilizzare ad i miei sottoposti. Ognuno di loro, ed io con essi, si specializzò nel combattimento con due spade. Gli esercizi in questo tipo di disciplina occuparono la maggior parte delle nostre giornate, spesso duraron fino al tramonto. L’ abilità delle due mani, quella debole e quella forte, iniziò pian piano ad equivalersi. Lama corta con la sinistra, lama lunga con la destra, furon queste le mie scelte. Uno stile di combattimento nuovo, diverso da quello convenzionale, uno stile di combattimento votato all’ offesa, all’ attacco, a discapito della difesa. La spada corta tenuta dalla mancina iniziò , con il costante addestramento, a divenir un prolungamento del braccio stesso. Precisione , destrezza ed abilità dell’ utilizzo dell’ arma con la mano destra aumentarono. Tanto per me, quanto per loro. Chi non riusci’ ad eccellere nell’ arte bellica venne torturato e giustiziato da me in persona. Chi non ama la guerra, chi non ha le capacità per combattere, non merita di servirmi. Chi non può servirmi deve abbandonare la mia Legione. A me fu fatto giuramento, giuramento di eterna fedeltà, l’ unico modo che conosco per porre fine ad un giuramento eterno è la Morte. E morte fù. Molte furon le battaglie che combattemmo per capriccio ed al soldo di qualcun altro, cento volte tante furon le vite che tolsi. Mille volte più grande il piacere che provai. La mia furia in battaglia valse l’ appellativo di “Distruttore” . I famelici ghigni , che sempre hanno preceduto un’ uccisione, quella di “ Pazzo “. L’ assenza di compassione verso chiunque, fossero essi fratelli, subordinati, nemici, innocenti, fece di me lo “SPIETATO “. Anni intensi, anni duri, anni che mi sono lasciato alle spalle. Abbandonai la Legione una calda mattina d’ Estate, senza dar spiegazione. Egoista e subdolo, misi i miei interessi personali di fronte a quelli d chi comandavo. Ricordai di aver ancora un conto in sospeso con le terre di Avalon, qualcosa da compiere, qualcosa da sistemare. Le mie lame bramano caldo sangue.


Ambedue porteranno la pena della mia iniquità.
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