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Fisiologia ed Anatomia draconica

Ultimo Aggiornamento: 14/12/2007 21:51
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Sesso: Femminile
14/12/2007 21:51

FISIOLOGIA GENERALE



I draghi derivano dai rettili filogeneticamente; infatti conservano di essi alcune caratteristiche tra cui la coda, le scaglie che gli ricoprono il corpo e la riproduzione ovipara.

Al contrario dei rettili però, i draghi possiedono alcune caratteristiche tipiche solo e unicamente della loro specie:

- innanzi tutto non derivano da una evoluzione naturale, poiché sono stati creati direttamente dagli dei
- possiedono una dentatura molto particolare costituita da due file di denti aguzzi e robusti
- la caratteristica che li differenzia immediatamente da tutte le altre creature è il fatto di avere sei zampe, di cui un paio venne trasformato in ali al momento della creazione.

Inoltre, il drago è una specie di rettile omotermico, ovvero, il suo sangue è caldo e ha la capacità di controllare la sua temperatura corporea.
Questa caratteristica rende più facile l'adattamento del drago ai suoi numerosi e disparati habitat e l'aiuta nel mantenere la sua attività sia di giorno sia di notte lungo gli anni, non dovendo dipendere dal calore solare come gli altri rettili.

Per il resto i draghi posseggono organi quali cuore, polmoni, fegato, stomaco eccetera, proprio come tutti gli altri esseri viventi, solo che la loro anatomia è particolarmente strana e complessa, poiché esse sono creature di origine parzialmente magica e parzialmente naturale.

1. Lo Scheletro del Drago

Il drago è il volatile più grande mai esistito.
Per mantenere il suo immenso corpo in aria, la sua struttura fisica doveva essere molto diversa da quella degli altri rettili.
Le ossa delle ali si agganciano perfettamente alle spalle, le quali fanno da supporto ai potenti muscoli alari; ciò richiede uno straordinario sistema di articolazioni assolutamente sconosciuto in altre specie.
Le ossa, pur essendo cave, sono molto più dure di quelle degli altri rettili, con la differenza di essere meno pesanti. Questo anche grazie al fatto che hanno una struttura cellulare diversa da quella comune, a base di ferro e silicio e non di fosfato di calcio.
E' da sottolineare il fatto che le ossa dei draghi sono simili a quelle degli uccelli, solo molto più grandi.


2. La Muscolatura del Drago

Il sistema muscolare del drago è uno dei più affascinanti mai conosciuti, ma anche uno dei necessariamente più complicati.

E' un dato di fatto che i draghi siano delle creature molto forzute. Le loro zampe e "braccia" possono sopportare grandi pesi senza difficoltà, ma questo vale solo sulla terraferma, perché in aria un drago può portare solo la metà del suo peso, e per un tempo limitato.

UNICA, ma non certo trascurabile PECCA del sistema muscolare è la corsa:
infatti i muscoli delle zampe non sono predisposti per raggiungere velocità elevate a terra, possono solo camminare.


3. Il Cervello del Drago

Il cervello di un drago è, sotto molti aspetti, diverso da quello di un umanoide:
vi è un unico emisfero, e non due come in quello dell'uomo, e non possiede una sacca ormonale attorno al midollo allungato, come invece hanno gli elfi.

La superficie esterna del cervello è liscia, e le funzioni cerebrali più elevate non sono nettamente separate da quelle vegetative, che negli umanoidi vengono invece controllate dal cervelletto.

La distinzione fra le funzioni volontarie del corpo e quelle vegetative è vaga.
I draghi, proprio perché esseri più potenti, hanno infatti un maggiore controllo sulle funzioni involontarie, quali il battito del cuore o la contrazione involontaria dei muscoli.

Nella parte frontale del cervelletto dei Draghi, inoltre, si trova un particolare organo, la cui esatta natura non è ancora stata scoperta: sono in molti a ritenere che sia la sede di poteri telepatici.


4. Il Cuore di un Drago

Il cuore di un drago ha un funzionamento analogo a quello di un umanoide, anche se, ovviamente, più grande e più potente.

Al suo interno vi è situata una particolare ghiandola che secerne una sostanza capace di aumentare quasi istantaneamente la frequenza dei battiti cardiaci, creando così una potente spinta utilizzata per spiccare il volo.

Con il passare degli anni, tuttavia, le scorie di questa sostanza si raccolgono nella ghiandola e calcificano, creando una pietra dura e rotonda, che può essere grossa quanto un pugno umano e, in casi estremi, può causare la morte del drago.
Questi aggregati di colore vivace (a seconda della razza del drago) hanno dato origine alla leggenda secondo la quale i draghi avrebbero pietre preziose al posto del cuore.


5. I Polmoni Aggiuntivi del Drago

I Draghi sono dotati di Pseudo-polmoni aggiuntivi.
Questi organi, sovrapposti ai veri polmoni e situati esternamente alla cassa toracica, possono essere riempiti con una miscela di idrogeno ed elio che alleggerisce il drago. I giovani e le femmine, grazie a questi pseudo-polmoni, possono arrivare a galleggiare nell'aria come palloni aerostatici.


6. Le Scaglie del Drago

Il corpo del drago è completamente coperto da scaglie lucide e dure.
Per proteggere il suo "tenero" addome (di solito più debole del resto del corpo), il drago indossa una corazza ingioiellata. Usando la sua saliva, dotata di poteri adesivi notevoli, incolla allo stomaco e al collo tante pietre preziose, sia come ornamento sia come protezione.

Le scaglie sono pentagonali, a forma di lacrima, con due lati lunghi, due corti e l'ultimo piccolissimo lato attaccato alla pelle.
Il drago le può alzare a sua discrezione, e molte volte le lucida con la lingua. Nella loro normale posizione, le scaglie si sovrappongono perfettamente, e grazie a una piccola cavità superficiale, rivestono perfettamente la pelle donando grande libertà di movimento e comodità.

Se le osserviamo nel dettaglio, possiamo notare le seguenti caratteristiche:

1. la maggior parte della scaglia è composta di una peluria fermamente fissata nell'epidermide. Sopra lo strato peloso ci sono delle piccole ghiandole che secernono una sostanza per compattare tra loro i peli e fissarli ancora di più alla pelle. Questa sostanza è ricca di minerali, che determinano la forza e il colore delle scaglie.
2. Le scaglie non vengono mai staccate dal corpo del drago, a parte in casi di malattia: man mano che il drago cresce le scaglie crescono e si rinnovano con lui: grazie ad una speciale secrezione le vecchie scaglie vengono ispessite e saldate assieme.
3. Con il tempo, il duro strato esterno subisce un continuo ricambio, e man mano aumenta di spessore nel corso della vita. L'epidermide a scaglie protegge il drago dagli attacchi, dagli urti e da violenti sbalzi termici.


7. Creste e Corna del Drago

Da quando i draghi hanno cominciato a combattere, sia con altri esseri, sia tra di loro, la maggior parte di loro ha sviluppato una maggior protezione fisica.
Quasi tutti i draghi maschi sono dotati di numerose creste ossee e di affilatissime corna, che vengono usate nei combattimenti. Queste escrescenze dure ed affilate non si riscontrano anche nei draghi femmina, ma di dimensioni più ridotte.


8. Ali e Volo del Drago

Le ali del drago sono basate sullo stesso principio della mano umana, sono formate da un pollice e quattro dita lunghe, tutte collegate tra loro tramite la cartilagine, come possiamo osservare nelle ali del pipistrello.

La stessa cosa vale per la struttura della spalla, del braccio e della "mano".

Si sottolinea il fatto che la cartilagine dell'ala non si attacca al corpo del drago vicino alla spalla, come purtroppo in molte raffigurazioni viene indicato erroneamente, bensì vicino ai glutei, nei pressi della coscia.
Questo è molto importante, perché se le ali fossero attaccate in cima alla schiena, il drago assumerebbe una posizione verticale (testa su, coda e sedere giù), il che sarebbe molto svantaggioso per la velocità e la manovrabilità del corpo.
Pertanto le ali sono attaccate in fondo alla schiena, il drago può stare in posizione orizzontale e usare la testa e la coda come timone. Inoltre la superficie alare è, in questo caso, di gran lunga maggiore (elemento fondamentale durante il volo).


Le ali si sono evolute in modo tale da permettere alla gigantesca creatura la maggior manovrabilità possibile.
Poiché i draghi non necessitano delle ali per levarsi in volo (ma possono farlo con la forte spinta delle zampe), la struttura alare è predisposta a frenare la grande massa dell'essere e dirigere adeguatamente il flusso dell'aria intorno al suo corpo.
I draghi possono manovrare con le ali in modo da fornire la minor resistenza possibile all'aria, e quindi potersi lanciare in picchiate e ripide impennate.
Quando invece desiderano planare, sfruttando le correnti, distendono le ali come grandi ventagli.
Una struttura anatomica specifica della superficie alare dei Draghi è costituita da una serie di minuscoli orifizi sulla superficie alare, che possono essere volontariamente aperti o chiusi, per modificare l'aerodinamicità dell'ala [quella che negli aerei modermi viene definita PORTANZA].


9. Le Palpebre Trasparenti del Drago

Tutti i draghi, quando volano ad alta quota, proteggono gli occhi contro le forti radiazioni ultraviolette mediante speciali palpebre riflettenti, che filtrano tali pericolosi raggi.

Le palpebre contengono inoltre particolari terminazioni nervose, che permettono ai draghi di vedere nella penombra (una infravisione simile, ma meno potente, a quella degli elfi) per poter volare durante la notte.


Classificazione ed Evoluzione


Tanti possono immaginare in quale classe animale i draghi vengano compresi.

Non sono rettili perché hanno il sangue caldo, non sono mammiferi perché depongono le uova coi loro cuccioli e non fanno latte, non sono uccelli perché hanno scaglie e hanno sei arti (2 zampe anteriori, 2 zampe posteriori e 2 ali).

Comunque hanno caratteristiche di tutti i gruppi:

Uccelli: ossa cave, depongono uova

Rettili: depongono uova, hanno scaglie e una coda

Mammiferi: cuore diviso in quattro parti, denti specializzati, sangue caldo

Sconosciuti: 6 arti


Essi sono frutto della diretta creazione divina, cosa della quale vanno ESTREMAMENTE fieri.







L'anello più debole è anche il più forte:
spezza la catena.

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