.: Metodologia di lavoro :.

La corda
Una lunga corda ma di parvo spessore è divisa tutta in egual parti da nodi. Così la si puote usar per prender la misura di qualsivoglia cosa. E’ fatta della fibra della canapa.(1)

La canna graduata
E’ d’un sol pezzo ligneo formata lungo e ritto con su indicate delle tacche. Ogni tacca è l’unità per la misura. Solo un piccol pezzo sempre di legno è aggiunto a lato per capir laddove si vuol iniziar a prender la misura.(2)

Il regolo
è un semplice instrumento al fin di tracciar le righe. Esso è formato da una barra lignea ma è da favorir in ferro per evitar che il tempo la faccia curvare e rompere a causa dell’alternar il freddo al caldo e perché è più precisa per tracciare.(3)

La squadra
Instrumento di due bracci uguali disposti a mo’ di quarto di tondo per misurar se sono di siffatta apertura gli angoli oggetto della misura e per farne di altrettanto eguali su foglio.
E’ falsa allorquando è formata da due elementi lignei uniti per un punto che la fa chiuder e aprir.
E’ differente dalla squadra ritta perché non è fissata e si muove. Si può con questa riportar qualsivoglia angolo e tracciarlo in egual maniera sul foglio da disegno.(4)

Il compasso
E’ un instrumento per il ben disegnare che, adoperato col regolo e colle squadre, è d’ausilio sia nella costruzione di forme sia nel disegno di tondi e archi. Il compasso a due punte serve per lo più a tracciare degli archi, ma sovente anche per il pro di riportare le misure e dividere le linee in parti.(5)

Il fil col peso
È un filo che tien su un corpo appeso. Il fil è una corda di fibra della canapa e il corpo è un pezzo di ferro arrotondato ai bordi. Un piccol pezzo poi verso il fine della corda è d’ausilio al fine di appoggiarlo al muro del quale si vuol vedere se è ritto o no.(6)

° Partendo da una osservazione in loco con la relativa annotazione su folio di forme e fattezze dell’ambiente a livello di pianta e di prospetto, occorre poi certamente disporre degli idonei instrumenti per far la misuratio diretta. Sono appena stati descritti gli instrumenti di cui disponiamo e che sono util al rilievo diretto degli artefatti e per la loro restituzione cartacea (corda, canna graduata, squadra ritta e falsa, compasso e fil col peso).

° Se dell’ambiente si vuol tracciare una planimetria occorre individuar immaginario piano che tagli ipoteticamente lo spazio ad una certa altitudo. Non tutti i muri saranno ritti perfettamente rispetto al suolo né tanto meno tra di loro. Pertanto occorrerà procedere al rilievo di tal angoli in pianta mediante l’uso di squadra falsa. Ma per essere più veritiera ed efficace tale misuratio occorre piuttosto suddividere lo spazio da misurare in triangoli ideali grazie ai quali però e possibile venir a capo della misura dei cateti. Alfine nella fase di restituzione cartacea servendosi del compasso sarà possibile, prendendo come centro di due circonferenze gli estremi di un cateto del triangolo, all’incrocio dei due cerchi tracciati, trovar il terzo vertice dello stesso. Nota così la lunghezza dei segmenti che riuniscono i vari vertici è possibile determinare gli angoli tra essi.

° Per quanto concerne l’inclinazione verticale dei muri rispetto al piano del calpestio, si può rilevare ponendo il fil col peso lungo un punto ad altitudo dell’uomo e poi misurando la differenza tra il punto ove questo peso si poggia al suolo o si proietta verso di esso e il corrispondente punto a terra preso sulla muratura, si ottiene di quanto sia la rastrematio del muro verso l’alto.

° Se invece si vuol rilevar il sol prospetto si isola nel disegno la sola porzione di manufatto in questione schizzando dapprima le caratteristiche in termini di vuoti e pieni per poi invece procedere all’attribuzione di misure alle stesse. Laddove non si possa rilevare in altitudo dal vero si ci può affidare ad uno stratagemma pratico. Ponendo il pennino a braccio teso in linea d’aria in corrispondenza all’oggetto da misurare, si potrà dimensionar proporzionalmente attribuendo ad ogni pennino un corrispondente tratto grafico su folio. Fermo restando che almeno una misura ad altitudo uomo vada rilevata per averla a paragone.

° Se occorre si posson indi produrre elaborati specifici che sottolineino alcune caratteristiche del loco stesso in termini di materiali usati o di forme particolari. Di questi verrann redatti estratti ingranditi e dettagliati sempre rilevati dal vero ma riportati anche a mano libera se il loro disegno risulta particolarmente oneroso.

° Resta il fatto che poi una redazione di bella al ritorno in sede e servendosi del regolo, della squadra ritta e del compasso, rappresenta un momento di successiva verifica dell’acquisizione già avvenuta in loco.

° Ovviamente si può anche prevedere un ritorno in loco a disegno terminato per ulteriore verifica della precisione dell’operazione del rilievo stesso.

Sarà cura del Magister del Catasto annotare su un tomo in cuoio con all'interno pagine di pergamena quanto pertinente alle fasi del rilievo, alla sua metodologia di lavoro (che può esser anche modificata in corso d’opera) e al limite aggiungere varie ed eventuali annotazioni. Tale almanacco sarà di suo esclusivo usufrutto e diverrà poi lascito per chi lo succederà in tale compito e costituirà un compendio di ars pratica utile a chi coprirà tale incarico.

//Lievemente sono stati cambiati in base alle esigenze di lavorazione. Pertanto gli strumenti realmente in nostro possesso sono i seguenti:

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