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BIBLIOTECA AULA DI POESIA

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2008 19:41
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Post: 572
Città: MILANO
Età: 59
Sesso: Maschile
09/07/2008 19:13

LE FIGURE RETORICHE
dalla A alla Z




Per principio è giusto ed occorre dare una definizione della parola "figura retorica", s'intende dunque come figura retorica qualsiasi artificio nel discorso, volto a creare un particolare effetto sonoro o di significato.

esistono vari tipi di figure retoriche, qui sudivise per ordine alfabetico con una spiegazione assai lucida, ma tradizionalmente
si distinguono le seguenti categorie di figure:

figure di dizione: per le quali avviene una modifica nella forma delle parole;
figure di elocuzione: che riguardano le parole più adatte;
figure di ritmo: che seguono gli effetti fonici ottenuti mediante la ripetizione di fenomeni, sillabe, parole;
figure di costruzione o di posizione: che si riferiscono all'ordine delle parole nella frase;
figure di significato o tropi: che riguardano il cambiamento del significato delle parole;
figure di pensiero: che concernono l'idea o l'immagine che appare in una frase.


LETTERA A

Accumulazione: serie di termini accostati in modo ordinato e/o caotico come ripetizioni parziali del senso di ognuno.

Adynaton: per evidenziare l'improbabilità di un evento, si sostiene la maggior facilità che ne accada un altro impossibile.

Aferesi: caduta di una vocale o sillaba a inizio di parola.

Allegoria: sostituzione di un oggetto ad un altro, con accostamento basato su qualità e significati non comuni del termine e spesso di livello filosofico o metafisico

Allitterazione: ripetizione di una lettera o sillaba in parole successive.

Allusione: consiste nel citare un riferimento più o meno noto, traformandolo a una realtà che lo chiama per alcune caratteristiche.

Anacoluto: consiste nella rottura della corretta correlazione grammaticale tra due costrutti di uno stesso periodo.

Anadiplosi: ripetizione di uno o più elementi terminali di un segmento di discorso, all'inizio del segmento successivo.

Anafora: ripetizione di una o più parole a inizio frase/verso, per sottolineare un'immagine o un concetto.

Anagogia: E' la trasposizione del senso letterale ad un senso sublime e divino.

Anagramma: Metaplasmo ottenuto per la permutazione delle lettere di una singola parola in un'altra parola o in una frase.

Analessi: consiste nell'evocare un evento precedente al punto della narrazione in cui ci si trova.

Anasinalefe: Figura metrica speculare dell' Episinalefe; si verifica quando la sillaba eccedente è all'inizio di un verso iniziante per vocale ed entra in Sinalefe con l'ultima sillaba del verso precedente.

Anastrofe: Inversione dell'ordine abituale di un gruppo di termini successivi.

Anfibologia: Discorso o espressione contenente un'ambiguità sintattica e dunque interpretabile in modi diversi a seconda del modo di leggerla.

Annominazione: Ripetizione di una stessa radice etimologica in più vocaboli diversi. E' una forma particolare di paronomasia.

Anticlimax: Elenco di termini o locuzioni con intensità decrescente.

Antifrasi: Consiste nell'usare un'espressione attribuendole un significato opposto a quello ad essa proprio, per lo più in senso ironico.

Antistrofe: Ripetizione delle stesse parole alla fine di più frasi o versi consecutivi.

Antitesi: contrapposizione di idee espressa mettendo in corrispondenza parole di significato opposto o in contrasto.

Antonomasia: Consiste nel sostituire ad un nome proprio o ad una cosa una parola o una perifrasi che ricordi in modo univoco la qualità della persona o cosa stessa.

Apallage: Figura retorica consistente nell'alterazione dell'ordine logico della successione dei concetti.

Apocope: Fenomeno fonetico che consiste nella caduta della vocale o della sillaba finale della parola.

Aposiopesi: Lo stesso che Reticenza.

Apostrofe: E' il rivolgersi direttamente ad una persona o cosa personificata, interrompendo il discorso in atto.

Asemantico: Si dice di frase che, pur seguendo le regole grammaticali, non è spiegabile dal punto di vista semantico.

Asindeto: E' l'accostamento di frasi o costrutti verbali senza l'uso di congiunzioni.

Assonanza: E' l'uguaglianza, fra due parole, delle sole vocali, a contare dalla vocale tonica in poi.

LETTERA B

Baritonesi: Si ha quando l'accento tende a spostarsi sempre più verso l'inizio della parola, tipico della lingua greca eolica.

Brachilogia: E' una forma di ellissi in cui vengono a mancare alcuni componenti della frase, anche se integrabili dal contesto.

LETTERA C

Catacresi: Si verifica quando il senso di una frase da figurato diviene di uso abituale.

Catafora: contrapposta all' anafora, consiste nel ripetere la parola o le parole finali di una frase o verso in quello successivo.

Chiasmo: consiste nella disposizione incrociata degli elementi costitutivi di una frase, in modo da cambiarne l'ordine logico.

Circolo: consiste nel terminare un periodo con la stessa parola con cui è cominciato.

Cleuasmo: E' l'atto dell'oratore di sminuirsi per attirarsi le simpatie dell'uditorio.

Climax: disposizione di parole e frasi, secondo una gradazione sempre più in crescita.

Complexio: Consiste in un uso combinato di anafora ed epifora, dove la ripetizione di parole si ha tanto all'inizio quanto alla fine del verso o della frase.

Costruzione ad sensum: vedi Sillessi

LETTERA D

Deissi: Procedimento linguistico col quale si richiama l'attenzione di chi legge su un oggetto particolare cui ci si riferisce con elementi linguistici.

Derivatio: vedi Poliptoto

Descrizione: Sinonimo di Ipotiposi.

Diafora: Consiste in una ripetizione con mutamento di senso.

Dialefe: Figura metrica che consiste nella mancata fusione, nel computo, di una sillaba di fine parola con un'altra di inizio parola.

Dialisi: Si ha quando si interrompe la continuità di un periodo, di una frase con un inciso.

Diallage: Si ha quando una serie di congetture e argomentazioni portano alla stessa conclusione.

Dialogismo: Consiste nell'esprimere in forma di dialogo opinioni e idee che un autore attribuisce in un'opera narrativa ai suoi personaggi.

Dilogia: Consiste nel ripetere le parole, più volte in momenti diversi, per ottenere più efficacia espressiva.

Disfemismo: Opposta all' eufemismo, consiste nel sostituire una parola normale gradevole con un'altra offensiva o sgradevole, senza però cambiare il tono dell'espressione.

Dittologia: Si ha nel ribadire un concetto con parole semanticamente molto simili legate dalla congiunzione e.

LETTERA E

Ellissi: All'interno di una frase, consiste nell'eliminazione di alcuni elementi al fine di dare al periodo concisione e coesione.

Enantiosemia: Qualità di una frase o di una parola a cui possono essere attribuiti due significati diversi.

Endiadi: Nell'esprimere un concetto è l'uso di due termini complementari in sostituzione di un unico sostantivo.

Enfasi: Consiste nel mettere in rilievo una parola o una frase con una particolare pregnanza, affiché non passi inosservato.

Enjambement: In poesia, frattura a fine verso della sintassi o di una parola causata dall'andare a capo verso.

Entimema: Argomentazione in forma di sillogismo in cui almeno una delle premesse è solamente probabile.

Epanadiplosi: Detta anche Epanastrofe, consiste nell'iniziare e concludere un verso o una frase con la stessa parola.

Epanalessi: Detta anche Geminatio, consiste nel raddoppiamento di un'espressione all' inizio di un verso, al suo interno o alla fine.

Epanastrofe: sinonimo di Epanadiplosi.

Epanodo: Consiste nell'approfondire, con aggiunta di particolari, una parola o una frase detta precedentemente.

Epanortosi: Si ha quando su un determinato verso ci si ritorna, per attenuarla, per migliorarla o per correggerla.

Epifonema: E' una figura di stile posta di solito in fondo al testo, a suggello di rendere solenne ciò che precede.

Epifora: Figura speculare dell' Anafora, consiste nella ripetizione di una o più parole di un'enunciato o di un suo membro alla fine di enunciati o di membri successivi.

Epifrasi: Affine all' iperbato, consiste nell'aggiunta per coordinazione di una parola o di un'enunciato ad una frase che ha già un suo senso, quindi è un di più, non strettamente necessario.

Episinalefe: Si verifica quando la sillaba eccedente di un verso, che dovrebbe essere piano e invece è sdrucciolo, entra in sinalefe con la prima sillaba del verso seguente che inizia per vocale.

Epistrofe: Sinonimo di Epifora.

Epitesi: Aggiunta di una vocale, alla fine di una parola, in appoggio.

Epiteto: Figura che consiste nell'addizione di alcuni elementi a singole parole o nomi.

Epizeusi: sinonimo di Epanalessi.

Esclamazione: Consiste nell'esprimere con enfasi uno stato d'animo in forma esclamativa.

Eufemismo: Consiste nell'attenuare frasi o espressioni irriguardose e indecenti.

LETTERA F

Figura etimologica: si ha quando vengono utilizzati nell'ambito dello stesso verso o frase due o più parole che hanno la stessa etimologia.

LETTERA G

Geminatio: Sinonimo di Epanalessi.

LETTERA H

Hysteron proteron: Riguarda il sovvertimento dell'ordine logico e cronologico nel disporre gli eventi in un testo.

LETTERA I

Iato: scontro di due vocali.

Incapsulatore: Forma di anafora attuata attraverso un sintagma definito e introdotto da un dimostrativo (questo, codesto, siffatto).

Interrogazione retorica: Consiste in una domanda in cui è insita la risposta, quindi fatta in senso ironico, sarcastico.

Inversione sintattica: Consiste nello spostamento degli elementi di una frase in modo tale da stravolgerne la sintassi, per dare più risalto all'elemento anteposto.

Invettiva: E' il rivolgersi improvvisamente a persona o cosa con rimproveri o accuse.

Ipallage: Consiste, all'interno di uno o due versi, nell'attribuire ad un termine una qualificazione o specificazione che logicamente sarebbe di pertinenza di un altro.

Iperbato: metatassi che indica l'inversione di due parole nell'ambito di un verso o di una frase, con l'inserimento di altre parole.

Iperbole: consiste nell'esagerazione nella descrizione della realtà tramite espressioni che l'amplifichino.

Ipocoristico: E' un modo di accorciare nomi propri e comuni, seguendo un principio di minimo sforzo.

Ipostasi: Indica la personificazione di un concetto astratto.

Ipotiposi: Detta anche Descrizione, consiste nel descrivere qualcuno o qualcosa con particolare vivacità e chiarezza.

Ironia: Consiste nell'affermare qualcosa che è esattamente il contrario di ciò che si vuole intendere, ma in modo da renderlo percepibile a chi ascolta.

Isocolon: Perfetta corrispondenza per numero e disposizioni di parole fra due o più periodi di un costrutto.

Isterologia: Inversione dell'ordine logico delle frasi, anticipando ciò che dovrebbe essere detto dopo. Sinonimo di Hysteron proteron.

Iterazione: sinonimo di Anafora.

LETTERA L

Litote: dare un giudizio negandone il contrario.

LETTERA M

Meronimia: E' una relazione semantica fra un nome che indica il tutto e una delle sue parti.

Metafora: È la sostituzione di un termine proprio con uno figurato.

Metalessi: Particolare tipo di Metonimia in cui il termine proprio è sostituito non con il suo traslato immediato, ma con una o più metafore intermedie.

Metalogismo: E' una figura retorica moderna che riguarda il livello di contenuto e dei valori di verità.

Metonimia: Evocare un'idea citando al suo posto un concetto ad essa relativa.

LETTERA O

Olofrastico: Termine che compie da solo il contenuto di una frase, tipico del linguaggio infantile.

Omeottoto: Concerne parole di una frase aventi lo stesso caso o caso simile.

Omoioteleuto: vedi Omoteleuto

Omoteleuto: In una frase o in un verso è l'utilizzo di termini successivi che hanno lo stesso fonema finale.

Onomatopea: E' l'insieme di trascrizioni fonetiche e riproduzioni di rumori, voci di animali e suoni.

Ossimoro: Antitesi di parole differenti fra loro che vengono accostate per dare un senso paradossale.

Ostensivo: Una definizione data mostrando ciò che l'espressione stessa denota.

LETTERA P

Palindromo: E' detta così l'espressione, di senso compiuto, leggibile da sinistra verso destra e viceversa.

Paradosso: Quando in una frase o concetto da premesse plausibili derivano assurdità illogiche.

Paragoge: vedi Epitesi.

Paragone: Consiste nel chiarire un concetto paragonandolo a qualcuno o a qualcosa di ben noto, purché i termini di confronto siano intercambiabili.

Paralessi: vedi Preterizione.

Paralipsi: vedi Preterizione.

Paralissi: vedi Preterizione.

Parallelismo: Consiste nell'accostare una proprietà tipica di un oggetto ad un altro, per esprimerne l'azione.

Paraprosdokian: Consiste in una frase con finale inaspettato o troncamento.

Paretimologia: Si ha quando una parola viene interpretata nelle sue origini storiche tramite associazioni su similitudini di forma e significato.

Paromeosi: Consiste in una combinazione di Omoteleuto e Omeottoto con Paronomasia o Polittoto.

Paronimia: Incontro di due o più parole di suono simile ma di diverso senso.

Paronomasia: Accostamento di due parole con sonorità simile. E' detto anche bisticcio di parole.

Perifrasi: "giro di parole", sequenza di parole per indicare una persona o una cosa.

Pleonasmo: Espressione che non aggiunge niente, qualitativamente, nella frase in cui è inserita.

Poliptoto: Consiste nel ricorrere di un vocabolo con funzioni sintattiche diverse. Forma spesso espressioni idiomatiche.

Polisindeto: E' una sequenza marcata di congiunzioni fra due o più parole.

Premunizione: Consiste nel controbattere, anticipandone il contenuto, le obiezioni del nostro interlocutore.

Preterizione: E' il dire che si tacerà qualcosa.

Prolessi: Anticipa un elemento dell'enunciato o della frase rispetto alla sua posizione nel logico ordine.

Prosopopea: Detta anche Personificazione, si ha quando si attribuiscono qualità o azioni umane ad animali, oggetti, o concetti astratti.

Prostesi: Consonante, vocale o sillaba, aggiunta davanti ad una parola per motivi eufonici.

LETTERA R

Raddoppiamento: vedi Reduplicazione; vedi anche Anafora.

Reduplicazione: Consiste nella ripetizione di un'intera parola nell'ambito di una frase al fine di sostituirsi al superlativo, nel caso di aggettivi e per intensificarne il significato, nel caso di verbi.

Reiterazione: Consiste nel ripetere lo stesso concetto con altre parole. Introdotta di frequente con espressioni tipo cioè, - In altre parole, - ovvero.

Reticenza: Consiste nel sospendere una frase senza ultimarla, lasciando intendere al lettore la parte finale, normalmente reso in grafica con i tre puntini sospensivi.

Ripetizione: E' l'insieme delle figure retoriche in cui ricorrono una o più ripetizioni di lettere, parole e simili.

LETTERA S

Sillessi: Figura sintattica in cui vi è un accordo di tipo logico, ma non grammaticale fra due termini di una frase, in pratica una forma di paronomasia, nota tradizionalmente come concordanza a senso.

Similitudine: è una figura retorica con la quale si chiarisce un concetto paragonandolo a qualcuno o a qualcosa di ben noto. E' simile al paragone, ma i termini del confronto non sono intercambiabili.

Simploche: Consiste nella combinazione di un' anafora con un' epifora.

Sinafia: Indica quei fenomeni metrici, di computo di sillabe, che si verificano fra la fine di un verso e l'inizio di quello successivo. Ne sono esempi la Dialefe, la Sinalefe, l' Episinalefe e l' Anasinalefe.

Sinalefe: Si ha quando la sillaba finale di una parola si fonde, nel computo, con l'iniziale della parola che segue.

Sinchisi: Consiste in una modifica dell'ordine sintattico di una frase, combinando insieme Anastrofi e Iperbati.

Sincope: Indica la soppressione di uno o più fonemi all'interno di una parola.

Sineddoche: Consiste nell'uso in senso figurato di una parola al posto di un'altra, secondo le seguenti regole: la parte per il tutto; il tutto per la parte; il genere per la specie; la specie per il genere; il singolare per il plurale e il plurale per il singolare

Sinestesia: Consiste nel trasferire un tipo di sensazione ad un altro appartenente ad altro dominio sensoriale.

Sospensione: Si ha in pratica quando, nel corso di una narrazione si lascia volutamente sospeso il discorso.

Sostantivizzazione: Slittamento di parti del discorso diverse dal nome in funzioni sintattiche riservate al nome stesso senza che intervengano variazioni formali. Fenomeno presente in molte locuzioni proverbiali.

LETTERA T

Tautologia: Proposizione logica in cui il predicato ha lo stesso significato del soggetto.

Tmesi: Si ha quando alla fine di un verso l'ultima parola viene scissa in due e una parte è trasposta al verso successivo.

Traslato: Si ha ogni volta che una parola viene usata con senso diverso da quello normalmente attribuito alla parola stessa. Varie figure retoriche rientrano in questa definizione allargata, fra le quali la Sineddoche, la Metonimia, la Catacresi, la Metafora.

Tropo: Si ha quando un'espressione viene trasferita dal contenuto che le è proprio, applicandola per estensione ad altri oggetti o contesti. Non facilmente differenziabile dal Traslato.

LETTERA U

Umorismo: E' un metalogismo di comicità, raffinato da intelligenza e cultura, senza sarcasmo, affine all' ironia.

Understatement: Ricorso a parole per difetto, oltre i limiti della verosimiglianza e fino alla deformazione del reale. Ne sono esempio varie situazioni che l'umorismo inglese rende paradossali.

LETTERA V

Variatio: Procedimento che consiste nel modificare a livello fonetico, grammaticale, sintattico-morfologico o semantico i meccanismi della ripetizione, soprattutto quando non sono retoricamente motivati. Sue forme sono il Polittoto, la Paronomasia e la Sinonimia.

LETTERA Z

Zeugma: collegamento di un verbo a due o più elementi della frase che invece richiederebbero ognuno rispettivamente un verbo specifico.

scritto da:
.::LADY SERENY::.
.::POETESSA DI GHIACCIO::.
.::MAESTRA D'ARTE POETICA::.



Re Cervo Bianco )O(
Artista d’Accademia: Poeta
Jarl Gaelico del Clan Nordico
Tutor


[Modificato da Nahmanen 09/07/2008 19:15]
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