Posto la scheda aggiornata del pg DARGAN, approvata al tempo del lascio della Land, confermata Admin
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La notte si calò come lava sui fianchi di un vulcano sul piccolo villaggio di Phoserol, nella profonda ed immensa pianura Siberiana ai confini con il tetto del mondo, nella culla la madre posò il piccolo venuto alla luce da pochi giorni, la luna brillava come fosse unico punto di luce della notte ormai quasi al pieno della sua massima dimensione, sormontando con il suo bagliore le stelle del cielo, nessuno prevedeva ciò che da lì a poco si sarebbe abbattuto sulla famiglia Pokertov.
Suo padre scomparso subito dopo aver appreso della gravidanza della sua compagna, forse per nascondere il suo segreto ad ella, che ignara donna fedele compagna, nulla poteva immaginare, inconsapevolmente aveva prestato il suo ventre alla crescita di quello che un dì si sarebbe a lei palesato come diverso da quel figlio adorato tanto atteso e voluto, a quella creatura su cui stava posando uno sguardo materno, il parto era avvenuto con anticipo sol due giorni prima, senza aiuti alcuno, ancora una volta la donna aveva dovuto mettere tutta se stessa. Sofferente , stanca, ella cercò ancora riposo nel letto accanto al piccolo Dargan .
La pienezza della Luna soggiunse alcuni istanti dopo , per il piccolo inizio il calvario.
Spasimi violenti , rossore nel viso, il bambino, o presunto tale, iniziò a strillare forte, la madre destatasi immediata accorse al suo capezzale, ma il piccolo si roteava su se stesso nella piccola culla, la donna cerco di prendere tra le braccia il figlio, che mostrava uno strano cambiamento del colore della pelle, quei pochi capelli del neonato si erano resi folti e di colore nero, le manine come affusolate ma dalla apparente forma allungata, il pianto quasi trasformatosi in urla dal poco colorito umano.
Strinse forte quella creatura al proprio corpo, senza neanche rendersi conto dei cambiamenti del piccolo, che con un continuo pianto unito ad urla, placò la sua ira in un tempo ristretto, avvolto tra braccia e coperte, accanto al calore materno che ne cingeva per intero il suo vivere, la notte trascorse tra pianti e lamenti, il primo sole del mattino spense quei gemiti incontrollati .
Cosa era successo al piccolo Dargan, la madre cerco risposte tra i pochi abitanti del villaggio, senza giungere a conclusioni alcune, ma la storia si ripeteva con costante cadenza ogni volta che la luna rimarcava il cielo dal suo altare, impaurita spaventata sempre più dai cambiamenti del piccolo, che cresceva con rapidità, cambiando ogni volta la sua immagine di bambino in qualcosa di non ancora definito.
La svolta nella vita di Dargan avvenne alla età di 10 anni, era la vigilia del 27 di Beth, giorno in cui al villaggio si sarebbe tenuto un banchetto in onore di una nuova nascita, una splendente bambina dagli occhi azzurri come il cielo, ma proprio in quella notte la Luna avrebbe nuovamente mostrato la sua faccia per intero.
Il bambino era accanto al camino che cercava di riscaldarsi, la madre in cucina a preparare alcune pietanze per loro ; improvvisamente Dargan si alzo e si diresse alla porta, la apri e subito fu investito dalla gelida bora , inizio a correre verso il piccolo bosco ai piedi della collina, iniziando a contorcersi per il dolore, un richiamo della natura lo aveva allontanato da casa.
Il cambiamento lo colpì con violenza, facendolo sussultare. Arretrò e cadde in avanti aggrappandosi al terreno con le mani aperte. Il sangue prese a pulsare più forte, gli intestini si contrassero e le feci vennero espulse con violenza.
Perché non poteva essere come tutti gli altri?
Per tutta la vita era stato un diverso; perché a ogni plenilunio era costretto a isolarsi e a vivere come un reietto, perché per tutti era l'immonda bestia. Aveva l'aspetto di un uomo, camminava e parlava come un uomo, si comportava come un uomo. Ma non era un uomo.
Dalla spina dorsale appena accennata fuoriuscì una coda arricciata. Il corpo prese a gonfiarsi, le giunture a fondersi; gli occhi si annebbiarono offuscati dalla lacerante trasformazione; il volto si sciolse in lucidi filamenti che si ricomposero a descrivere una forma segreta dietro quella umana.
Aveva cercato d'impedire che accadesse di nuovo. C'era un modo per porre fine a tutte le sofferenze: morire da uomo per far morire la bestia. Ma la bestia stessa che era in lui si era dimostrata ogni volta la più forte e l'aveva soverchiato.
I movimenti si fecero più accaniti, in una mescolanza di sussulti e sensualità. A uno spasimo seguiva una movenza sinuosa, come quella di un serpente che si libera della vecchia pelle. Peli ispidi, setolosi, spuntarono sulla schiena. Il corpo intero fu avvinto dall'esplosiva eccitazione che gli fece scorrere saliva dalle labbra e gli inturgidì i muscoli.
Le guance prudevano e bruciavano, gli orecchi crescevano mentre le dita si rattrappivano. In quel terremoto di sussulti perdeva la sua umanità, l'essenza stessa dell'uomo già era sfuggita e si era riorganizzata in una nuova forma.
Sollevò il grugno verso la luna di marmo cercando nell'aria il profumo di quella nuova esistenza, la trasformazione aveva ormai sorbito ogni effetto umano, quei pochi stracci indossati si lacerarono come non potessero dare la minima resistenza a quel corpo che sempre più si gonfiava e dilatava ogni forma, da quelle mani ormai divenute zampe piccoli artigli presero a spuntare, un solo lungo e sottile ululato venne lanciato verso la splendente Luna, segnando così una volta per sempre la nuova vita che dentro di lui aveva finalmente trovato sbocco, sprigionando la sua forma krinos da troppo tempo rinchiusa e soffocata dalla umana presenza costante in lui e nella madre al suo fianco.
Perché non poteva essere come tutti gli altri?
Il padre aveva nascosto per anni il terribile segreto alla sua sposa, che mai più vide il piccolo Dargan in vita sua, come un istinto di predatore fuggi tra il bosco alla ricerca di cibo, allontanandosi per sempre dalla sua unica famiglia, vagando solo nel tempo dovendosi ormai rassegnare a quella sua nuova vita, consapevole di ciò che intorno a lui si stava creando, un animo da predatore, un Mannaro.
Mai a lungo in un solo posto; nascondersi, sfuggire alla caccia, sfamarsi, questa era tutta la sua vita. Avrebbe voluto essere toccato, amato. Era sbagliato? Era chiedere troppo ?
Rabbrividiva dal disgusto al pensiero del cibo: ogni trasformazione richiedeva un'enorme quantità di energia che doveva essere prontamente reintegrata, sfamarsi ogni qual volta gli venisse richiesto dal suo corpo, dal suo lato nascosto
Gli anni a seguire portarono Dargan a crescere in solitario modo, viaggiando in ogni dove, adattandosi alla sua doppia esistenza, dovendo imparare a vivere in diverse culture in diverse popolazioni, ogni suo abbandonare il luogo raggiunto erano coincidenti con massacri di viventi del luogo stesso, consapevole della sua crescita corporea e della sua aggravante forma mutante nei giorni di Luna piena.
L’uomo, il Krinos, il Lupus , tre riflessi in un unico corpo, differenti modi di vita, ma uniti da una singola esistenza alternata.
Dargan Pokertov , 28 anni, di cui la maggior parte passata a fuggire a nascondersi ora in viaggio verso le terre di Avalon.
Allineamento: Caotico Malvagio, il miglior amico, o il peggior nemico.
Descrizione fisica forma Homid:
Fisico imponente, scolpito dalla natura e dal suo obbligato modo di vivere, altezza pressoché di 2 mt,
mostra senza retorica la sua potenzialità muscolare, il suo istinto da cacciatore, lasciando intravedere un lato umano solo nelle Iridi color smeraldo, forse l’unico punto umano rimasto integro dalla nascita, capelli corti e nero corvino, forte peluria in viso, sopraciglia rimarcate a forma espressivamente poco umana, serietà nello sguardo a tratti severo, veste di abiti scarsi, quasi sempre mostrando le braccia nude, solo un manto nero, corto, lo protegge nei momenti più freddi.
Descrizione fisica forma Krinos:
Nella trasformazione raggiunge una altezza di circa 2.50 mt, con la massa muscolare che si proporziona alla sua crescita, da sempre sviluppata come cacciatore tra i boschi, il muso tipico della sua razza mostra una mascella robusta alimentata da Zanne di circa 5 cm, con una linearità dei muscoli costante, tanto da fornirgli una forza adeguata di presa costante su tutto il morso.
Gli artigli possono giungere fino ad un livello di 5 cm, la cui forza di penetrazione e resistenza è identica alla propria potenza, le iridi diventano violacee per effetto della trasformazione.
Il pelo assume una colorazione scura, che sotto la luce solare potrebbe ingannare richiamando afferri rossastri del pelo stesso.
Descrizione fisica forma Lupus:
Grosso lupo pelo bianco, con una macchia sotto il muso rossastra.
Clan LICAONE
ISTINTO DEL PREDATORE
INCUTERE TIMORE Liv. 1
SKILL Fisiche di Base:
Homid Agilità +2 [3 step, 1 da BG], Forza +4 [3 step], Resistenza +1
Krinos Agilità +2 [3 step, 1 da BG], Forza +5, Resistenza +2
Lupus Agilità +3 [3 step, 1 da BG], Forza +3, Resistenza 0
Sensi sviluppati (solo in forma crinos/ lupus):
giovane olfatto
Rimarginazione :
krinos giovane
- ferite da armi piccole (freccie coltelli similia) in un massimo di 2 ore
- ferite da armi da guerra o da rissa in un massimo di 3 ore
Infravisione :
Homid: giovane n/n
Krinos: giovane +2,
Lupus : giovane +3,
Metri percorribili in un round :
Homid 5
Krinos 7
Lups 9
[Modificato da BSatan 27/05/2011 11:48]