È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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Scheda Agnor

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2014 15:54
OFFLINE
Post: 1
Città: MOGLIANO VENETO
Età: 36
Sesso: Maschile
19/02/2011 22:33

"Quando un nano commette un errore tale da non essere sanabile, o il suo onore viene intaccato troppo gravemente dalle sue mancanze, soltanto la morte può espiare le sue colpe ai propri occhi e a quelli dei suoi antenati. D'altro canto, i nani sono una razza troppo pratica per poter contemplare il suicidio come qualcosa di onorevole, reputandolo uno spreco. Da questo nascono gli Sventratori, nani votati alla ricerca della loro morte in battaglia. Desiderosi di riguardagnare il loro posto nelle sale degl'antenati, gli sventratori affrontano mostri e avversari curandosi ben poco della saggezza o della loro incolumità, cercando di campo di battaglia in campo di battaglia l'avversario che potrà fargli attraversare le porte della morte con le armi in pugno e il loro onore finalmente riconquistato."



Agnor nasce nella fortezza di Karak Grungon oltre centodieci cicli fà, in seno al possente Clan Barag-Da.

Terzo figlio di Agnarok figlio di Agnar, dopo Agnerok e Drella e lietamente seguito da Regnor, Ulsa, Ymshala e Agnaw, nacque in una primavera piuttosto mite, ricordata a Karak Grungon per i problemi d'infiltrazione d'acqua dati dal repentino scioglimento delle nevi che circondavano la fortezza. Non che la cosa avesse grande importanza, nei livelli più profondi dove Agnor e la sua famiglia abitavano con centinaia di loro simili.

Crebbe così, Agnor. Nei recessi riccamente popolati di Karak Grungeon, come chiunque dei suoi simili, dal figlio del lord della fortezza a quello del più umile minatore. Nel corso di decenni gli venne inculcato tutto ciò che doveva sapere. Sul lavoro, sulla guerra e soprattutto sulla vita che era destinato a vivere. Decennio dopo decennio il giovane agnor venne forgiato come il crudo metallo che veniva estratto dalle miniere, fuso e ricostruito nell'incandescente fiamma dell'orgoglio dei nani e temprato nelle continue lotte sotterranee per il controllo del territorio. Goblin, orchi, Duregar e orrori ancor più innominabili conobbero il morso delle asce del clan Barag-da, e tutt'ora le temono, nelle più tenebrose profondità sotto Karak Grungon.
Il suo futuro appariva grolioso e lieto, a quel tempo, e ancor più lieto sembrò il giorno in cui la gilda dei forgiatori lo scelse come apprendista. Nessuno al tempo immaginò quanto ciò gettasse il seme della sua disgrazia.

Gl'anni nell'immensa forgia della fortezza furono i più felici e faticosi della sua vita. Molte armi, armature e oggetti di pregio uscirono dalle fonderie con la sua runa finemente impressa sul metallo, mentre il corpo del nano si sviluppava sotto le fatiche dell'industria e al ritmo dei martelli contro le incudini.
Con sorpresa di molti, in un tempo di vent'anni che per molti nani sembrò straordinariamente breve, divenne vicemastro della fonderia. Portò con orgoglio per due anni il pendente dorato a forma d'incudine che identificava il suo ruolo, e le fucine del Clan conobbero uno dei loro momenti più produttivi. Fù grazie all'efficenza raggiunta che il clan Barag-Da ottenne, su molti altri, il permesso di sfruttare un giacimento appena scoperto d'un metallo raro. Acciaio-cielo, lo chiamavano per il suo colore, o Metallo dei Titani, per le sue straordinarie caratteristiche. L'entusiasmo di Agnor sarebbe stato sicuramente minore, nel ricevere quelle tonnellate di materiale nella baia di carico della fucina, se avesse compreso il prezzo che sarebbe costato.

I lavori sull'acciaio-cielo durarono settimane, soltanto per purificare il metallo dal ferro comune e dai metalli meno nobili. A dispetto del suo nome, il metallo fuso che riempiva il colossale crogiolo principale della fonderia era di un bianco sorprendentemente luminoso. Ciò che accadde, è descritto nei Tomi del Sapere di Karak Grungon come un evento imprevedibile e tragico, che non trova posto nel Libro dei Rancori se non in invettive contro il fato avverso, ma per Agnor non fu così.

Durante lo spostamento del colossale crogiolo, uno dei giunti che lo tratteneva si spezzò, inclinando repentinamente il contenitore e il suo carico di diverse tonnellate. Il giunto gemello resistette, e venne evitato di perdere la gran parte del metallo, ma le due tonnellate che si stima vennero versate da quell'incidente costarono la vita a uno dei lavoratori della fucina. Quando il caos si placò e il metallo si fu raffreddato, tutto ciò che rimase da vedere furono la statua di metallo-cielo contenente il corpo carbonizzato di Agran figlio Agneros, cugino di Agnor, e la runa di quest'ultimo che marchiava il giunto che aveva ceduto.

Un difetto in qualcosa che aveva costruito era costato al clan una vita e alla sua famiglia una vita e benchè nessuno gliene abbia mai fatta una colpa il rimorso e il disonore per quel fallimento uccisero il nano che era. Agnor del clan Barag-Da morì, fra pianto e stridore di denti, e rimase soltanto Agnor figlio di Agnorak, a portare sulle spalle il peso delle sue colpe.

Agnor figlio di Agnorak prese il giuramento degli sventratori in una buia notte invernale, rasando i lati del suo cranio, tingendo i suoi capelli e la barba del brillante arancione che porta tutt'oggi e facendosi tracciare d'un rosso sanguigno i tatuaggi che porta sulla pelle. Ogni dettaglio del suo aspetto lo avrebbe identificato come portatore di quel giuramento mortale, che l'ha privato del suo clan e di chiunque potesse chiamare a se caro.

I primi anni da sventratore, armato soltanto d'una delle tante asce che aveva forgiato personalmente, furono di una durezza indicibile. Combattere da solo contro i nemici che un tempo affrontava spalla a spalla coi suoi fratelli era una fatica ben superiore a qualsiasi cosa avesse mai provato, ma spinto dal fuoco della vergogna e del rancore continuò ad andare avanti. Ad ogni combattimento a cui lui sopravviveva, la sua forza aumentava, rendendolo sempre più simile a un animale da guerra feroce e pericoloso..e avvicinando sempre di più la terribile ombra del destino peggiore che possa capitargli.

Sopravvivere a tutto.

Solo Moradin e il Padre della Battaglia sanno se il suo destino sia quello di tenere fede al suo giuramento, o unirsi alle leggendarie e tragiche schiere di coloro che riuscirono a sconfiggere qualsiasi avversario, ma non a ridare vita al loro onore infranto..Per ora, di certo, il suo destino l'ha portato attraverso perigli e sofferenze, fino alle terre circostanti Barrington.

Allineamento: Legale-Neutrale

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Richiedo la skill Potenza: Lv 2

Riepilogo Karma e Skill:

Karma: 19844
Skill acquisite:
Potenza liv 3
Esperienza armi da guerra pesanti liv 1

[Modificato da Rastal30 26/11/2014 15:54]
OFFLINE
Post: 199
Città: MILANO
Età: 37
Sesso: Maschile
19/02/2011 22:36

BG APPROVATO

SKILL POTENZA +2 APPROVATA




OFFLINE
Post: 199
Città: MILANO
Età: 37
Sesso: Maschile
19/07/2011 20:46

Come richiesto da Agnor approvo per merito di queste due role POTENZA +3

ROLE 1

RAINE )Piazza/F.U.( E' una ronda che ora richiede gran parte della sua energia fisica per incominciare. Infatti ha deciso di sfruttare un pò il robusto nano che gironzola nel palazzo per non fargli venire la muffa. Avanza uscendo dal palazzo, verso il lato sud. *Un tempo all'estremità opposta,laddove c'è lo sbocco delle porte della città sulla baia e verso il bosco, vi era un presidio di armigeri. >>
RAINE Altri erano alle porte e molti pattugliavano le mura. Quindi questa cittadina era molto sicura. Tuttavia ora non vi sono state minacce nonostante io li abbia tolti. E già da ben prima della tregua. Abbiamo in cambio avuto diversi fastidiosi eventi inspiegabili...vi auguro non ricapitino velieri volanti e simili.* commenta, esordendo per spiegargli. >>
RAINE *L'esercito del caos dispone di una Catapulta e due baliste. Oggi vorrei spostarne almeno una di queste per poter far sì che sia più prossima alle porte. Così com'è ora è di poco conto. Inoltre suppongo potrebbe servire e controllarle un pò non farà male.* Intende servirsene, ma se anche non fosse così ci tiene molto, è andata lei stessa a recuperarle dal bosco oscuro restaurandole. *La >>
RAINE guarnigione un tempo era una roccaforte sapete? Ma grazie a quel gioiellino di catapulta un pò di pece e qualche torcia ora non ne è rimasta traccia. Sulle spoglie di quella ora sorge una dimora nuova, dei mercanti di barrington* In altre parole quelli che, lei ben sa, sono contrabbandieri.




AGNOR )piazza( il nano segue a passo svelto la Ductor, restando al suo fianco ascoltandone le parole e guardandosi attorno. Niente sembra sfuggire al severo -e critico- giudizio silente dato dallo sguardo accigliato dello sventratore, che sembra non vedere nulla di suo gradimento in ciò che Raine gli indica...Del resto, il concetto nanico di rispetto non contiene neppure una traccia del >>
AGNOR servilismo che molti umani gradiscono ricevere. Se qualcosa di negativo esiste, il modo migliore per mostrare il proprio rispetto e la propria fedeltà a qualcuno è farglielo notare e dirgli come sistemeresti le cose. ''In altre parole la città non è controllata, non viene controllato chi entra, ne ci sono vedette sulle mura per avvertire nel caso si avvicinasse un esercito nemico.'' una >>
AGNOR sintesi che al nano viene spontanea. Alle parole successive della Ductor risponde con una parlata piuttosto burbera ''Vediamo queste macchine, allora...Da quanto tempo non vengono usate?''





RAINE )Piazza/F.U.( *Da parecchio* risponde pensosa *Dal grande sonno più o meno direi...* ossia da quando ha cacciato gli armigeri. Fissa in viso il nano anche se per farlo deve scendere col mento quasi sul petto e oltrepassare con gli occhi la bizzarra cresta. *Sbagliate. Siamo noi Cavalieri del Caos a fare la ronda, giorno e notte a turno.* replica. *Chi entra in città, certo, potrebbe evitarci >>
RAINE non essendoci un presidio fisso ma potrebbe anche benissimo incappare presto in qualcuno dei nostri. Ad ogni modo la precedenza la hanno proprio i caotici nella necessità di difendersi. Nessuno attaccherebbe mai congreghe neutrali. Pertanto ho meditato sulla possibilità di porre un armigero capace con l'arco e forse con spada, per fare da primo sbarramento. Nel vero senso della parola un >>
RAINE portiere. Non mi va che chiunque possa entrare a palazzo indisturbato fintantochè non viene scoperto. Perciò sarebbe per me molto meglio riuscire a piazzare un controllo che vada oltre le chiavi di dimora e simili.* spiega. *Costerà un occhio della testa ma potrebbe tornare utile per svariati lavoretti* sogghigna.



AGNOR - )Piazza( Nuovamente le parole della donna non incontrano nessun segno d'approvazione da parte del nano..a meno che un sonoro sbuffo non possa essere interpretato come tale. L'ascia bipenne è sempre con lui, appoggiata stavolta sulla spalla sinistra e tenuta ora con la mancina a metà dell'asta in modo che non sia frapposta fra lui e la Ductor, e dondola leggermente ad ogni passo vicino alla >>
AGNOR testa del nano. Non se ne separa mai, almeno a quanto han potuto vedere gl'abitanti del palazzo, se non nelle rare volte in cui deve liberarsi ambo le mani. In ogni caso, raramente se ne allontana più di qualche metro. ''Se nei lavoretti includi scavare una feritoia degna di questo nome nel muro, allora sì. Sarà utile. Francamente credo che l'unica ragione per cui nesssuno è ancora arrivato >>
AGNOR a portata della mia ascia sia che il numero o il valore dei vostri nemici è fortemente sopravvalutato.'' sbuffa di nuovo, prima di chiederle ''Le armi d'assedio, comunque, se devon essere usate per la difesa vanno collocate sulle mura..o puntate sulle strettoie. In un campo aperto non sono affatto utili, se non contro un numero davvero elevato di avversari. Di solito vanno bene con Goblin e >>
AGNOR orchi, ma dubito che ne vedremo un'orda qui molto presto.''





RAINE )Piazza/F.U.( Lei ha l'armatura di cuoio, le due spade canzone e morte a dx e sx e null'altro al momento ma ha scelto apposta un equipaggiamento essenziale, con le fide lame che anche lei accompagnano sempre. Ascolta il nano che è uno dei maschi più critici che abbia mai udito con un sogghigno. Tiene erette le spalle come un guerriero e nella sua andatura si scorgono segni di femminilità solo>>
RAINE con molta attenzione, visto che bada a mascherare i suoi movimenti che da sempre sono stati armonici con modi più rozzi e marziali. Ciononostante il suo viso è attraente e il seno florido che persino acciai e elmi non possono celare. *Ah beh spendere denari per un luogo che abbandonerò è da riflettersi bene. Parlerò con Cornero, potremmo fare metà per uno. In quanto all'idea di piazzarle sulle>>
RAINE mura...e sia. Ma come possiamo portarle? Credo ci sia un modo per salire su per una rampa...voi che ne dite? Non me la sentirei mai di smontare questi bestioni e rimontarli lassù, anche perchè per farlo occorrerebbe una mano esperta di un artigiano. Ma per intanto avviciniamole al lato nord est della piazza, vicino alle porte e ai pericoli esterni. Dopo si vedrà.* programma, con la rapidità di >
RAINE decisione che contraddistingue un Ductor. Dividere la mente in compartimenti stagni è sua prerogativa.




AGNOR )Piazza( A vederlo, si direbbe che neppure un cieco potrebbe avere meno occhio del nano per la femminilità della Ductor. Tutta la sua attenzione pare concentrata su quei dintorni e sulle costruzioni che li circondano in sguardi rapidi e spesso cauti, come se si aspettasse che le costruzioni umane prendessero a crollare tutto a un tratto minacciando di seppellirli. >>
AGNOR ''Un argano potrebbe servire..o delle corde e ceste, in caso ci sia solo una rampa. Sinceramente se sono state costruite da umani non mi azzarderei a smontarle.'' sembra che il nano non si voglia prendere la responsabilità di verificare la tendenza dei macchinari costruiti da umani a restare tutti d'un pezzo, ma tant'è.. ''Se è la porta che vuoi coprire, mettere una balista >>
AGNOR lì vicino và bene, ma servirebbe una squadra pronta a spostarla in mezzo alla strada e puntarla dritta sul corridoio che viene formato dalla porta...dove i nemici dovrebbero incolonnarsi.'' annuisce con una certe convinzione, senza preoccuparsi di come il movimento faccia ondeggiare la cresta o le trecce in cui è divisa la sua barba. La catenella che pende dal suo naso al lobo >>
AGNOR dell'orecchio tintinna leggermente.




RAINE )Piazza/F.U.( Sorride alle parole dello Stratega,della Torre Nera sugli scacchi della regina nera. *Sir Agnor...mi avete appena dato un'idea!* batte le mani una volta esultante *Penso che sia utilissimo metterle in cima alle mura e, più avanti, ideare anche qualche macchina da guerra apposita per le torri del Palazzo.* asserisce *Che ne direste di venire con me dall'artigiano del Mercato? >>
RAINE Abbiamo un falegname e un fabbro e potremmo domandargli di farci un semplice Argano per tirare su tutto quanto. Mi occorre che guidiate voi nella creazione quei due uomini, non si sa mai coi mercanti.* parla a voce alta noncurante del fatto che i mercanti coi loro banchi saranno neppure troppo distanti da lì a vendere le loro cose in quel caldo pomeriggio. *E ora...Balista sia. Alle porte e >>
RAINE diamoci una mossa!* esclama virtualmente rimboccandosi le maniche. Con delle corde apposite serrerebbe bene degli agganci dal lato destro della balista, lanciandone una ancora avvolta perchè Agnor possa provvedere in egual modo al lato destro. Non gli dà spiegazioni *Non occorre a un Nano spiegare come legare salda una cima per evitare che si spezzi, vero?* domanda così facendo dei robusti>
RAINE nodi alla struttura centrale, sulle parti verticali ancorandole anche in basso come un marinaio con la sua barca. Ignara che in quella domanda potrebbe risvegliare pessimi ricordi e passati sepolti.




AGNOR (Piazza) Il nano alza un sopracciglio di fronte alla reazione della Ductor, mostrando solo una stilla della sorpresa che ha provato realmente ''Ah sì?'' ..non si direbbe avesse intenzione di dargliela, un'idea. ''Non credo sarà complesso, certo.'' ..e si richiude nella sua arcigna economia di parole e di espressioni. Solo quando ormai il lavoro è prossimo e la Ductor pronuncia quelle parole >>
AGNOR la sua espressione cambia, per trasformarsi in una maschera ancor più cupa. Non risponde al suo commento, limitandosi ad avvicinarsi alla parte posteriore della balista e a tirare un piccolo calcio all'affusto posteriore. ''Possiamo trasportarla anche senza corde.'' chiaramente allude alla possibilita di sollevare la parte posteriore e tirarla guidando la balista, che andrebbe a muoversi >>
AGNOR pesando soprattutto sulle sue ruote. L'unico peso da sostenere sarebbe quello della parte posteriore, ovvero meno della metà.




RAINE )Piazza sud/F.U.( Sospira per la decisione del Nano di non usare nè cavalli nè altro- cosa che pigramente aveva sperato di fare. Annuisce, studiandolo. Sembra più nero d'umore di prima, cosa ha mai detto? Forse non è stato ben visto come ingegnere fra i nani e l'essere stato poco premiato lo irrita? Ovviamente non capisce perchè fa così, ma solo che ciò avviene.(//empatia 3). >>
RAINE *D'accordo* si accinge dunque a guardarlo per imitarlo, portandosi dietro il marchingegno, sul lato interno del braccio destro della balista, per afferrare saldamente quello che sarà come un gioco sulla spalla dx a posare con ambedue le mani e aspettando che lui si coordini, le ginocchia piegate, per sollevarlo insieme.



AGNOR - (Piazza) Il nano resta serrato nel suo silenzio anche mentre si appresta a compiere il lavoro. Impossibilitato a porre l'ascia da qualsiasi altra parte senza allontanarvisi, appoggia l'arma sul corpo centrale della balista, lì dove verrebbe alloggiato il dardo caricato. Dato che la balista è disarmata e non tesa non dovrebbe esserci alcun rischio che la possente ascia vada a finire per >>
AGNOR piantarsi su una finestra al secondo piano della bettola. Si porta di fianco alla Ductor, del tutto ignaro dei pensieri di lei riguardo a buoi e cavalli e ben fedele alla tradizione nanica di considerare le proprie braccia come il miglior sistema di movimentazione merci possibili. Viste le differenti altezze dei due è ben difficile che la Ductor riesca ad applicare lo stesso tipo di manovra >>
AGNOR che lui si appresta a fare, portandosi fra il braccio sinistro della balista e l'affusto inferiore, prima portarvi le mani al di sotto e farle cenno di sollevarlo, piegando leggermente le gambe. Come la Ductor cominciasse a sollevare quel lato, che del peso complessivo della balista non dovrebbe costituire più di un centinaio di chili, il nano farebbe altrettanto fino a che l'affusto >>


AGNOR posteriore non si trovi a circa un metro e quaranta da terra, cosa che non dovrebbe costituire sforzo eccessivo vista la generale struttura. A quel punto, piazzando inizialmente l'estremità laterale dell'affusto sulla spalla destra e ''abbracciandolo'' da sopra col braccio destro, andrebbe a passarselo dietro la nuca, facendolo quindi pesare interamente sulle spalle e accingendosi >>
AGNOR a trasportare in maniera decisamente più...razionale, un peso simile, per qualcuno che altrimenti avrebbe serie difficoltà a farlo in compagnia di qualcuno della statura di Raine. A fine manovra il braccio sinistro andrebbe anch'esso a passare sopra l'affusto, in modo che esso sia chiuso fra le due braccia e la nuca del nano, e appoggiato alle sue spalle. Si prenderebbe qualche attimo di >>
AGNOR tempo per stabilizzarsi e dare il tempo alla Ductor di fare altrettanto, prima di cominciare a camminare. La somiglianza con un bue da soma è piuttosto evidente. (potenza lv 2)
AGNOR (Aggiunta) a fine manovra il nano si andrebbe a trovare con l'affusto sopra le spalle, dando la schiena al braccio della balista e il fianco al corpo principale.




RAINE )Piazza/F.U.( Ha supposto che il nano si sarebbe dovuto mettere più vicino al corpo centrale di lei per coordinarsi meglio e che avrebbe dovuto piazzare la presa più alta possibile sul suo corpo. Già tener su quel coso è un'ammazzata, spostarlo sarà anche peggio. Ma dovrebbe non essere da meno, anzi, rispetto al Nano, pronta a muoversi. (//Potenza +3). *Al tre avanziamo, dritti di là verso le>>
RAINE porte e all'ultimo deviamo sul lato est. Uno....due....via!* esclama iniziando a stringere in una morsa con le mani il legno robusto e le ginocchia un pò piegate ad avanzare con fatica, guadagnando poco terreno alla volta, inizialmente con molta più difficoltà, scricchiolii e sbuffi, probabilmente perchè una volta preso l'abbrivio le ruote il tutto diviene più leggero, ma partire da fermi è la>>
RAINE Serra la mascella e spinge con le gambe come pistoni, i muscoli frementi si fanno lucidi per il sudore. Lo sforzo è grandioso ma lo è ancor di più la sua forza prodigiosa, sembra risvegliare tutto quel corpo tonico a cui ogni gesto compartecipano insieme gli addominali, i deltoidi, i pettorali, i bicipiti, le cosce e la tensione dei muscoli del collo. Non si direbbe che sotto l'armatura, >>
RAINE sotto fattezze sì scolpite e solide, ma pur sempre morbide si nasconda tanta potenza. Imbraccia l'asta della balista appena sotto al seno, sottobraccio come un sacco di patate, premuta contro il costato. *Le travi della bettola...le ho piantate io...*ansima. *No il progetto ma....la messa in atto...c'ero...* ansima per deviare i pensieri dallo sforzo che fanno.



AGNOR (Piazza) Il nano risponde solo con uno sbuffo, amplificato dal naso appiattito e visibilmente rotto più volte. il volto comincia ad arrossarsi un pò sotto quel peso, ma testardo com'è è probabile che si farebbe scoppiare una vena prima di dichiarare uno sforzo eccessivo..specie quando stà venendo sostenuto dall'altro lato da una donna umana, per quanto meritevole. Al tre di lei comincia >>
AGNOR a camminare, piantando i piedi a terra e sbilanciandosi leggermente in avanti per meglio far presa sul terreno e cominciare a muovere quella massa di legno..ed è un concerto di sbuffi e di respiri che paiono fuoriuscire da un mantice metallico invece che dal petto d'un nano. Poco a poco l'arma prende inerzia e lo sforzo si fà più sopportabile..quantomeno quello di tirarla. Non risponde >>
AGNOR alle parole della Ductor, restando per ora chiuso in quello sforzo su cui sembra starsi concentrando appieno. Dovrebbe avere però muscoli tesi anche nelle orecchie per non aver sentito le sue parole, per cui è decisamente plausibile che il suo silenzio sia unicamente dovuto al non voler distrarre il respiro da quello sforzo che tende ogni muscolo del suo corpo. (potenza lvl 2)




RAINE )Piazza/F.U.( Sogghigna accorgendosi che per quanto possente il nano è leggermente meno in forma di lei. *Suvvia Agnor! Non vi farete abbattere da una così minima impresa! Avanziamo più spediti...o non ce la fate?* lo provoca sadicamente, allungando più che può il passo, per utilizzare al massimo tutte le sue capacità muscolari, dando prova non solo della forza fisica ma anche di una >>
RAINE ragguardevole abilità nel sopportare gli sforzi prolungati (//resistenza lv.3) Non sono in marcia da molto ma in confronto lei è fresca come una rosa. E gode molto nel farglielo notare platealmente. Vuole scoprire per quanto riuscirà il nano a trainare quel colosso di balista senza esplodere o crollare, quanto è salda la sua volontà maschilista e nanesca di non esserle inferiore. Oppure >>
RAINE fargli venire un attacco di rabbia, probabilmente. *Non vi stancherete...per così poco...eh Nano?* lo stuzzica. E ancora il suo corpo si tende come il laccio forte di quell'arco e le sue braccia trainano come un mulo il giogo a cui entrambi sono avvinti.




AGNOR )Piazza( il nano risponde con uno sbuffo e allungando il passo alle parole della Ductor, chiaro segno di come non abbia intenzione di mollare o essere da meno. Lo sforzo per lui diventa considerevole, ma sebbene la sua resistenza e la sua forza siano inferiori a quelle della Ductor la differenza non è poi tale da lasciarlo senza fiato, cosa che gli permette di proseguire.. sebbene a tratti >>
AGNOR lasci che l'intero peso del carico vada a pesare su Raine, per poter recuperare il passo di cui, inevitabilmente, finisce per restare indietro ogni cinque della donna. (//Potenza lvl2, Resistenza lvl2)


AGNOR )Piazza( il nano risponde con uno sbuffo e allungando il passo alle parole della Ductor, chiaro segno di come non abbia intenzione di mollare o essere da meno. Lo sforzo per lui diventa considerevole, ma sebbene la sua resistenza e la sua forza siano inferiori a quelle della Ductor la differenza non è poi tale da lasciarlo senza fiato, cosa che gli permette di proseguire.. sebbene a tratti >>
AGNOR lasci che l'intero peso del carico vada a pesare su Raine, per poter recuperare il passo di cui, inevitabilmente, finisce per restare indietro ogni cinque della donna. (//Potenza lvl2, Resistenza lvl2)



RAINE )Piazza/F.U.( *Attento a non parlare troppo che ti si secca la lingua* sogghigna in risposta a quel laconico sbuffare del nano, muto come il cimitero. Di contro spinge e tira anche lei per raggiungere quanto prima il luogo ambito. Qui finalmente si fermerebbe, dopo aver di certo evitato di trattare coi guanti il nano...anzi. E aspetterebbe lui per posare in terra il carico di nuovo insieme, >>
RAINE in modo che non debba stare a gravare su uno solo. *Al tre....poggiamo....* (//potenza +3) *Uno....due...giù!* ansima un pò anche lei ormai. Sono tanti chili su ruote e non è certo stato uno scherzo spostarli. Lo guarda e per un attimo cerca di lottare contro se stessa per staccare gli occhi dai muscoli frementi di Agnor, dal suo ansimare roco e >>
RAINE tutte quelle cose che deviano i suoi pensieri dalla ragione alle pulsioni. ''Maledizione...'' pensa senza manifestare nulla a parole, sforzandosi di non fissarlo come un cobra.



AGNOR )Piazza( La voce che le risponde è roca e a tratti interrotta da respiri profondi, ma non per questo meno decisa ''Pensavo che..circondata da umani pieni di parole come sei.. apprezzassi un pò di silenzio, ogni tanto.'' la stoccata alla composizione dei caotici è piuttosto evidente, ma del resto ben pochi potrebbero paragonarsi a lui senza definirsi dei chiaccheroni. Appoggia il carico >>
AGNOR simultaneamente alla Ductor piegando leggermente le ginocchia per potersi affrancare da quel carico. Un piccolo passo laterale gli permette di sfilarsi da sotto l'affusto e di riprendere una postura eretta. (Potenza lvl 2) Si volta poi a guardare il direzionamento della balista, che risulta essere discreto per lo scopo che si sono prefissi, ma ben lontano dall'essere perfetto..del resto >>
AGNOR per esserlo avrebbero dovuto piazzarla nel bel mezzo della strada. Una scelta che si sarebbe rivelata disdicevole, visto il traffico. Si volge poi a ricambiare lo sguardo della Ductor con aria piuttosto seria e appena un pò dubbiosa, inclinando la testa prima a destra e poi a sinistra per stiracchiare i muscoli tesi. I tatuaggi sembrano brillare debolmente, sotto la pelle resa lucida >>
AGNOR da un sottile velo di sudore.




RAINE )Piazza/F.U.( Sorride di uno di quei rari moti dell'animo che coinvolgono anche i suoi occhi solitamente morti e gelidi. Il sorriso che deriva dalla fatica ben ricompensata, da una fatica certo condivisa. *Mi piaci Agnor, e non solo perchè mi attrai molto, ma come guerriero, come Stratega.* In realtà quell'assurda frase sarebbe stata capace di attirare il suo stupore - nonchè molto più ''umana''
RAINE >>
RAINE se formulata al contrario, qualcosa tipo ''Mi piaci Agnor e non solo come guerriero...''. Ma tant'è. Avrebbe l'animorph voglia di scoprire se riesce a sentire il sangue antico che è scorso leccando quei tatuaggi, salati sulla pelle accaldata. *E voglio sapere di te. Voglio sapere ciò che c'è da sapere sulla tua vita fino a oggi, prima dell'incontro con Discordia.* lancia lì la frase. *Come mai >
RAINE porti sempre acconciata a quel modo la barba, come mai hai i capelli di un colore palesemente scelto e perchè hai quei segni sul corpo e cosa significano.* Incassa bene la critica. *Per una sera potresti fare il chiacchierone...e forse poi vedremmo questa tua peculiarità di Silente quanto utile può diventare...* allude alle sue capacità belliche con quella metafora presa dalle sue parole. La >>
RAINE balista è accanto a loro come un mostro leggendario, uno di quelli evocati dalle frasi del nano. *Non rischierai che io riveli a nessuno ciò che mi dirai. Nè le tue parole cadranno su mente meno meritevole del mio corpo, ed io ho sconfitto un Golem di pietra un anno fa.* asserisce. *La bettola è qui vicino...casomai tu voglia rinfrescarti quanto lo voglio io.* concede.



AGNOR (Piazza) il nano resta per qualche attimo ad analizzare le parole della Ductor. La sua mente è troppo lontana dal concetto di attrazione fisica per cogliere il reale significato delle parole della donna, ma comunque intuisce che ve ne è uno nascosto..solo dopo aver stabilito di non riuscire a capire cosa possa essere -e aver quindi deciso che non c'è- le risponde, con tono impercettibilmente >>
AGNOR più cordiale. ''Anche tu mi piaci, Raine...E il grande padre sà che l'ho detto raramente a un non-nano.'' chiaro che lui intende come capo e come guerriera. ''Credo che se quelle sono le tue curiosità, potrò soddisfarle davanti a una birra senza problemi.'' sposta lo sguardo in direzione della bettola prima di riportarlo su Raine..e per un attimo ha la sensazione d'avere la gola davvero secca. >
AGNOR ''Daccordo.'' non dice altro, riprendendo la propria ascia da sopra la balista e poggiandosela, tenuta con la destra, sulla spalla corrispondente. Non dice altro prima di cominciare a incamminarsi verso la bettola. Non servono altre parole per spiegare come abbia accettato il suo invito...sebbene ciò che è pronto a rivelarle sia tutto da vedere.





RAINE )Piazza/F.U.( Si sa che la Valchiria ha gusti molto molto esotici, supera se stessa dopo la necrofilia ora. Comunque maschera con un finto inginocchiarsi a sistemare i lacci degli schinieri in modo che i capelli lunghi e sciolti scivolino a nasconderle il volto molto più roseo sulle guance ora(//Sotterfugio lv.1). Si risolleva dopo essersi calmata sostenendo lo sguardo di lui con solennità. >>
RAINE Da quel che sa della razza di Agnor quello è un grandissimo complimento. Così come lo è ciò che dirà poi. *Mi onora la tua risposta.* dirà solo dirigendosi verso quel luogo di bevute con un passo cadenzato adatto a fiancheggiare il nano più lento ma deciso e apprezzando come si affretti a recuperare la sua arma.



ROLE 2

Riassunto: Darlin e Agnor si trovano al bosco Driadi per far legna quando giungono Leenhan e Florhexia , due druide amiche deglle piante.
C'è subito uno scontro verbale tra i quattro e Darlin dimostra davvero quanto i suoi studi ad Oxford siano serviti.
Le due druide minacciano i due Nani per l'abbattimento di un albero e Darlin, mentre Agnor taglia la legna, si difende dicendo che quel legno servirà per baluardi difensivi per Sottoavalon e la Fortezza dei Ghiacci contro l'armata delle fiamme (non si sa mai).
Alla fine le due druide, grazie soprattutto ala diplomatica Florexhia che riesce a calmare una Leenhan fuori di sè, tornano sui loro passi e i Nani completano il lavoro.

Commento: Grazie davvero alle due druide e ad Agnor per la bella serata, ci voleva un pò di leggerezza finalmente, non se pole sempre cummatte e morì matti dietro a intrighi e guerre...

Grazie davvero mi soo proprio divertito






DARLIN (Pressi grotta) ''Cadeeeee!'' Urla il sire mentre vede il tronco cadere esattamente dove voleva. ''Ah...il tuo re è davvero un abbattialberi formidabile Agnor! Impara!'' beandosi allegramente vicino al tronco caduto. ''Sarà meglio non esagerare con gli alberi o i Druidi ci tagliano le gambe!'' Questo per adesso dovrebbe bastare...''Facendo un cenno con la mano allo Sventratore, affinchè ora facc
DARLIN il suo compito e tagli quel grosso tronco. Il sire si siede su di un masso per asciugarsi il sudore con l'avambraccio sinistro. ''Quando abbiamo fatto a pezzi il tronco, lo portiamo ai Nani che ci aspettano lì in grotta, per condurli a Sottoavalon, serviranno come difesa della dimora''. Il suo unico pensiero, ovviamente è la difesa della sua gente sull'isola e l'idea di tagliare>>
DARLIN i ponti con l'esterno ed evitare che l'unico ingresso a Sottoavalon venga concesso alle armate delle fiamme.
LEENHAN (folto bosco-pressi grotta) La Piccola Volpe s'intrufola nel bosco, cercando mete sempre piu remote. D'altronde non vi è divertimento nel girare sempre negli stessi punti. La povera Flo la segue. Armata di santa pazienza continua ad assecondare quel piccolo animaletto che si fregia del medaglione Druidico. Se non fosse per quello nessuno capirebbe che è una di loro. Con la veste alzata ed >>>
LEENHAN >>infilata nella cinta, mostra le gambe pallidissime e livide su alcuni punti. E' scalza. La stoffa verde ben si mimetizza con l'ambiente, cosa alla quale tiene particolarmente, per arrecar meno disturbo possibile ai figli della Dea. Si sta beando della pace del loco, magari attendendo di scrutar una radura ove fermarsi con la consorella. Nonostante la vicinanza esigua, l'urlo del nano ed >>
LEENHAN >>il conseguente tonfo, la prendono alla sprovvista. Le fronde degli alberi piu alti, tremano sino a loro, e gli uccelli volano via spaventati ''Per la Dea, Eadha! Cosa sta succedendo? Corriamo!'' E costringerà la povera donna a seguirla, incurante dei cespugli ed i rovi, verso il loco dal dove è giunto il fracasso.
AGNOR (Pressi Grotta) Assiste al lavoro del sire tenendo in spalla la propria, ben fidata, ascia. Non l'ha aiutato per una semplice quanto naturale questione di orgoglio nanico: il suo sire non aveva bisogno di aiuto..per cui non aveva senso dargliene. Se ne resta a osservare l'albero durante la caduta rigirando appena l'ascia fra le dita callose, tenendo l'arma in spalla appoggiata a 3/4 di >>
AGNOR lunghezza dell'asta e tenuta con la mano destra a metà lunghezza dell'arma. Quando il Re lo invita a procedere lui si fà avanti con passo tranquillo, portando la mancina a 1/4 di lunghezza della parte terminale dell'asta e impugnando l'ascia con una postura piuttosto rilassata, mantenendola parallela alle proprie spalle ma inclinata di 45° rispetto al suolo. ''Non credo di avere ben capito >>
AGNOR che cosa dobbiamo farci, con questo legname, sire.. Quanto grandi devono essere i pezzi?''
FLORHEXIA [folto bosco/pressi grotta] Ha un da fare a seguire la piccola volpe *Quanta fretta, quanto fuoco. Ho il doppio dei tuoi anni e del tuo peso. Ne abbiamo già parlato, Beth. Porta rispetto all�età! * Ma intanto si affanna a starle dietro. Ha il volto arrossato, mentre con le mani solleva i lembi della lunga veste bianca perche non le ingombrino il passo. I piedi sono scalzi,>>
FLORHEXIA per sentire meglio il contatto con la terra. Il capo è scoperto ed i capelli neri, striati di grigio sono intrecciati in una semplice treccia che le scende sino a metà schiena. Anche lei ode l�urlo del nano e si volge verso la compagna con una espressione interrogativa e preoccupata sul volto. *Non ho idea di cosa possa essere. In ogni caso qualcosa di poco adatto al luogo.>>
FLORHEXIA Non si fa questo baccano nel bosco delle driadi!* Si affretta a seguire la piccola volpe a passo lesto e deciso, un donnone di mezza età e dal fisico robusto di italica abituata alle paludi dell�Etruria. Lascerà comunque andare avanti la piccola volpe, che pare muoversi nel suo elemento tra le vegetazione.
LEENHAN (folto bosco-pressi grotta) Non ci mette molto a giungere nel luogo del misfatto. Ancor meno a rendersi conto della situazione, posando gli occhi sull'albero abbattuto. Le iridi color cielo si sgranano. Il fatto che numerosi nani stiano presenziando la scena la lascia indifferente. Sbuca dal folto, con le mani chiuse a pugno e tremanti ed urla a squarciagola ''Come osateeee! Piccoli >>
LEENHAN >>miscredenti! Abbattere un albero della madre cosi giovane! Nel Bosco a lei sacro! Vergognatevi!'' Ad ampie falcate s'avvicina a Darlin. Solo un'occhiata furibonda al nano che gli è accanto ''E voi! Un Sire che consente questo scempio? La Dea dovrebbe fulminarvi seduta stante!'' Posa i pugni sui fianchi, continuando a guardarlo in cagnesco. Non è una nana, ma non si direbbe. Il crine color >>
LEENHAN >>fuoco splende intorno al viso latteo, ma il vero fuoco a Beith scorre nelle vene.
AGNOR (Pressi Grotta) Alle parole del Re il nano annuisce, portandosi a un metro di fianco al tronco e sollevando l'ascia sopra la testa. Oscillerebbe l'asta in maniera da tenerla sospesa sopra la testa, mantenendo il piede destro avanzato di quaranta centimetri rispetto al sinistro. Si appresta a sferrare il colpo...ma un istante prima che venga sferrato il colpo, le urla della ragazza lo fanno >>
AGNOR fermare. Aggrotta le folte sopracciglia tinte d'arancione con un che di decisamente seccato, rivolgendo lo sguardo alla druida e guardandola con aria arcigna, mentre abbassa l'ascia tenendola però con entrambe le mani. A giudicare da come stringe l'asta non sembra essere per nulla rilassato ''Piccoli a chi?''
FLORHEXIA [folto bosco/pressi grotta] Dietro la piccola volpe compare lei. A prima vista potrebbe sembrare sua madre, se non fosse per la diversità del colore dei capelli e dell�incarnato. Anche lei comprende subito cosa sta accadendo, anzi cosa sia già accaduto, dato che un tronco giace a terra. Fulmina i nani con lo sguardo. * Non si può credere una cosa del genere! Chi vi ha autorizzato?>>
FLORHEXIA Chi vi ha dato il permesso? * pii sentendo che Beth parla di un sire, li passa ad uno ad uno con le iridi gelide. *Chi sarebbe il sire qui?* domanda calcando sul suo esotico accento del sud *Un sire che deturpa la foresta!? Vorrei vedere se solo portassero via a lui una delle preziose quanto inutili pietruzze per le quali non fanno che scavare gallerie come i conigli!* poi >>
FLORHEXIA si volge a rispondere al nano dalla criniera rossa, non sa sei sia lui il sire. *Piccoli a voi! Non serve che vi appiccichiate i capelli con le resine per drizzarli e farvi acquistare qualche spanna in altezza. Il problema è che oltre ad essere piccoli siete anche dei tagliaboschi.* pronuncia la parola con disprezzo, come se si trattasse della peggior offesa
DARLIN (pressi grotta) Le urla della donna distraggono Agnor e questo fa sobbalzare il re che ordina allo sventratore di non fermarsi. ''Agnor, continua a tagliare, ci penso io'' finendo dunque la mela e preparandosi a fronteggiare una druida isterica. ''Qual'è il problema donna?'' chiede con calma e tranquillità osservando ora anche un'altra Druida al seguito della precedente verso la quale, però>>
DARLIN non sarà così delicato. ''Donna, vuoi le pietruzze? Vattele a prendere se ci riesci. Secondo, siamo come conigli? Forse non sai come sono i conigli e sarebbe il caso che ti mettessi a cercarne qualcuno per capire come sono fatti...non sarebbe nemmeno una cattiva idea sbattertene uno in faccia morto per poi mangiarmelo...'' e lo stomaco gli brontola, fore suscettibile all'idea di>>
DARLIN mangiarsi un coniglio. ''Qui sono io il re, Re Darlin l'Ammazzadraghi, figlio di Dirlin, figlio di Darin signore di Sottoavalon e conquistatore di Nidavellir, nonchè, donnicciola, difensore del vostro ordine come voluto dall'Arcidruida Hurriyya. Io rispndo solo al presente Arcidruido Fasangaard, quindi, moderate i termini!'' Ma non si alza, mantenendo la posizione ''Osservate >>
DARLIN il tronco che è rimasto a terra, laggiù'' dice indicando quello che dell'albero è rimasto ancora fissato al suolo. ''Vi sono degli animali che se lo stanno mangiando, forse non si sarebbe salvato...'' a quanto pare la convivenza coi druidi serve a qualocsa.
LEENHAN (pressi grotte) Allunga un dito inquisitorio verso Agnor ''Tu non tagliare!'' E poi continua a fronteggiare Darlin. Alle parole che spende contro Eadha s'inalbera ancor di più ''Moderate voi i termini innanzi una dama! Lei, non io, ovviamente...'' Ancora non si considera una donna ''E comunque se difendete i Druidi a maggior ragione dovreste difendere il Bosco che è ANCHE casa vostra!'' Si volt
LEENHAN >>
LEENHAN >>verso il tronco. Non è affatto convinta che quegli animaletti possano uccidere un albero ''State sviando il vostro misfatto Sire! Anche perchè questi ANIMALI sono all'interno della corteccia. Non potevate vederli, e quindi avete abbattuto l'albero per il mero gusto di farlo, nonostante la sua giovane età'' La Perry Mason dei Druidi non si ferma innanzi a nulla ''E risponderete si all'Arcidruid
LEENHAN >>del vostro operato, SIRE'' Gli occhi cerulei lo fulminano
AGNOR (Pressi grotta) Alle parole della druida riguardo alla sua cresta lo sguardo del nano si fà di ghiaccio. ''Non sò chi tu sia, umana, ma ti avviso. Parla ancora con quel tono dei miei capelli e ti spunterò le gambe finchè non vedrai il mondo dalla mia stessa altezza.'' sbuffa sonoramente, per poi indicare con un cenno stizzito l'albero a terra ''e se quello non và bene, possiamo sempre >>
AGNOR prenderne un'altro'' ...certo, quello tagliato è già a terra, ma contando il suo abituale umore potrebbe pure essere un'offerta sincera e generosa. Alle parole del Re tace, ritornando verso l'albero a terra e apparantemente ignorando le due druide. Sembrerebbe ritornare a collocarsi un metro lateralmente rispetto al tronco, nella medesima postura che aveva prima che le donne arrivassero, >>
AGNOR con il piede destro avanzato di quaranta centimetri rispetto al sinistro e l'ascia tenuta con la mancina a 1/4 e la destra a metà della lunghezza dell'asta, partendo dal pomolo di bilanciamento. Nuovamente solleva l'arma sopra la testa, mirando il colpo che si accinge a sferrare a circa un metro e venti dall'estremità inferiore dell'albero, tenendendo i muscoli nel prepararsi al >>
AGNOR colpo. [Potenza +2]. Digrigna leggermente i denti mentre mette in tensione le massicce spalle, preparando il movimento che dovrebbe andare a cominciare l'opera di -riduzione- dell'albero abbattuto.
FLORHEXIA [folto bosco/pressi grotta] Si inchina al re dei nani, con un elegante gesto ed un sorrisetto sulle labbra *Onorata di conoscervi sire* Risponde con voce più pacata al termine dell�inchino * Posso assicurarvi che di conigli ne ho visti e cucinati moltissimi, conigli domestici, selvatici, lepri. E lei ho cucinati arrosto, alla cacciatora in salmi, ripieni, in tante di quei modi che>>
FLORHEXIA i nordici di quassù nemmeno immaginano. *prosegue con una ironia neppure troppo velata * Immagino che abbiate quindi ricevuto dall�arcidruido Fasangaard l�autorizzazione ad abbattere questo albero, che, per giunta ed aggravio, è un giovane albero. Ma perdonate, dimenticavo le buone maniere, il mio nome è Florhexia degl�Innocenti, per servirvi.* Si volge poi al nano>>
FLORHEXIA dai capelli arancioni. * Perdonate messere, sto imparando a controllare la mia lingua, ma non sempre ci riesco. * aggiunge poi cercando di rendere più dolce la sua voce * Spero che non abbiate intenzione di abbattere altri alberi. IL bosco delle driadi è un luogo in cui la natura è incontaminata, protetta.*
DARLIN (pressi grotta) Mentre la donna elenca i metodi di cottura di quegli animali il sire esprime la sua partecipazione con un'espressione estatica, con la bocca a culo di gallina e occhi sgranati. Della bavetta scende dalle labbra e ci vorrà un pò prima che torni normale. ''Non ho avutro l'autorizzazione di Fasangaard, diciamo che quanto sto facendo è anche per il vostor bene. Qua sotto...''>>
DARLIN e batte un piede a terra ''si nasconde un esercito nemico, con questa legna voglio creare degli avamposti per evitare che queste orde barbare si infrangano contro i muri della bella Dimora dei Ghiacci che, per l'appunto, ho pulito e arredato io quando fu scoperta...'' volendo puntualizzare su quanto abbia fatto per loro. Al solito, un egocentrismo senza fine.
DARLIN
DARLIN ''E comunque no, questo albero ci basta, almeno per adesso.'' E osserva Agnor come per intimargli di non smettere.
LEENHAN (pressi grotte) Si sposta con due ampie falcate, ponendosi tra l'albero ed il nano, già pronto a colpire il tronco ''Ho detto fermatevi....non udite?'' Il fatto di essere stata ignorata le è piu insostenibile dell'abbattimento stesso. Le braccia restano piegate sui fianchi, mentre tamburella con le dita sull'esile vita. Lo sguardo si sposta poi su Darlin ''Voi avete contribuito alla realizzazion
LEENHAN >
LEENHAN >>della nostra dimora? E come pensate che possa servire usare del legno per proteggere qualcosa che è celato ad umano sguardo? Non rischiate di evidenziare la sua ubicazione con questa idea pacchiana?'' Il tono si ammansisce appena, ma le osservazioni restano mordaci ed acute. Agnor potrà decidere se abbattere la Druida o meno, lei sembra concentrata su altro.
AGNOR (Pressi Grotte) Trovandosi di fronte la Druida il nano tira un'occhiata al Re, restando per qualche attimo immobile. Poi riporta lo sguardo sulla donna, aggrottando le folte sopracciglia arancioni e, per un attimo, dare l'impressione di stare per sferrare il colpo. I muscoli si tendono ancora, pronti ad essere utilizzati per colpire e ben evidenti visto il torace nudo del nano, solcato >>
AGNOR solo da tatuaggi scarlatti e cicatrici... [potenza lv 2] ..ma alla fine si rilassano, con un sonoro sbuffo, mentre il nano abbassa l'arma guardando un pò male la druida. Quando le parla, il tono è seccato. ''Ormai è a terra...ma se preferite che ne troviamo un'altro, possiamo farlo.'' indica con un cenno del capo la foresta alla sua destra, inclinando la testa per un attimo da quel >>
AGNOR lato e lasciando che la cresta oscilli un tantino.
FLORHEXIA [folto bosco/pressi grotta] Non le sfugge l�aria estasiata dipinta nel volto del sire dei nani, mentre lei gli elenca i vari modi in cui si può cucinare un coniglio. Le parrebbe di intendere che sua maestà è una buona forchetta oltre che un Ammazzadraghi, come si è lui steso definito (empatia liv 1). Poi udendo le parole riguardanti le orde barbariche ha un fremito, che non>>
FLORHEXIA riesce a nascondere. *Barbari? Qui? Vicini?* domanda con apprensione * Perché minacciano l�isola? Questo è un luogo dedicato alla Dea ed all�Equilibrio. Non è posto di ricchezze. Di solito è l�oro ad attirare i barbari.* Vedendo ser Darlin battere il piede a terra, gli chiede stupita: *Ma non siete voi, popolo di Sottoavalon, che vivete sotto terra? * Si accorge che la>>
FLORHEXIA piccola volpe è ancora arrabbiata, su di lei la parola barbari non ha fatto tutto l�effetto che ha esercitato sull�italica. La piccola volpe non ha mai visto le orde barbariche in azione, per sua fortuna. Udendo le parole del nano che sta lavorando di muscoli ed ascia sul tronco abbattuto, si affretta a girarsi verso di lui e rispondergli con un sorriso accattivante: *Sono certa che>>
FLORHEXIA un abile taglialegna come voi saprà fare in modo che uno solo albero sia sufficiente.*
LEENHAN (pressi grotta) All'inzio si lascia distrarre dalle chiacchere del sire e di Eadha sui fantomatici nemici. Forse sarà la sua giovane età, forse l'illusione che la Dea puo' arginare ogni cosa, ma non sembra particolarmente angosciata. Agnor demorde e non la accetta, ma probabilmente si evita noie con Fasangaard che non avrebbe apprezzato il gesto ''Se vi avvicinate ad un altro albero vi salto >>
LEENHAN >addosso...'' gli ringhia. E non scherza. Sarebbe assai interessata sul proseguo della questione nemici sotterranei se il suo ascoltare non si fermasse all'improvviso su una frase ''DOVE VOLETE INFILARE I PALI???'' La voce si alza a tal punto che l'accento irlandese prende il sopravvento e due stormi d'uccelli scappano spaventati. Sposta il passo verso di lui, e se Flo non interverrà forse non >
LEENHAN >>si limiterà a fronteggiarlo con lo sguardo.
AGNOR (Pressi grotta) Alle parole di Leenhan il nano si ritrova a sorridere, con un che di piuttosto ironico ''immagino che qualche umano si starebbe già precipitando verso un albero, visto il genere di ''minaccia'' che poni.. '' Non dice altro, volgendo lo sguardo su Florhexia ''Volevamo Già farcene bastare uno, finchè non siete arrivate a farci ritardare.'' sbuffa, seccato, restandosene poi a >>
AGNOR guardare lo spettacolo di un'irlandese infuriata. Trattiene una risata piuttosto cupa, per poi volgersi verso il tronco e sollevare per la terza volta l'ascia...piede destro più avanti del sinistro di quaranta centimetri e ascia tenuta come in precedenza. Cercherebbe di dare il colpo, stavolta, senza prepararsi oltre e senza aspettare, sollevando l'ascia sopra la testa e riabbassandola >>
AGNOR in fretta, per farla cadere perpendicolarmente al tronco a circa un metro e dieci dall'estremità inferiore..e non dare l'occasione a Leenhan di frapporsi un'altra volta. Sembra che il Sire abbia trovato un buon diversivo e, non potendo abbattere anche le due assieme agl'alberi per ragioni di cortesia, è sicuramente la soluzione migliore.
AGNOR - >> [Potenza lv 2]
FLORHEXIA [folto bosco/pressi grotta] *Allora, a quel che dite, voi e le vostre genti sarebbero dei difensori anche per le fortezza dei ghiacci. Ignoravo che ribollisse tanto le situazione nel sottosuolo di Avalon.* si volge verso la sua giovane compagna e con la mano destra le afferra il polso con dolce determinazione, fermandola. *Su su, calmatevi Beth! Questi gentilnani non intendevano>>
FLORHEXIA offendervi* lancia uno sguardo che vorrebbe essere di intesa al re Darlin* Bisogna riconoscere che noi siamo balzate loro addosso come due poiane. Forse ci siamo scaldate troppo. E� possibile che questi messeri abbiano agito mossi da intenzioni non cattive. *cerca di esprimersi con diplomazia per non suscitare la reazione della focosa piccola volpe. *>>
FLORHEXIA Forse voi non sapete cosa siano le irruzioni dei barbari, per vostra fortuna. In ogni caso, piccola, voi rischiate molto più di me. Le mia tante primavere mi mettono al riparo dai loro luridi appetiti, ma voi siete un fiorellino selvatico sin troppo allettante. Per un solo albero il bosco non ne risentirà, o per lo meno una guerra sarebbe assi peggiore. Parleremo all�arcidruido>>
FLORHEXIA di questo incontro e lui saprà quale via seguire.* cerca di convincerla restare ferma, mentre ancora la tiene per il polso.
DARLIN (pressi grotta) Sbuffa grattandosi poi la testa forforosa. ''Oh meno male, una donna che non ha le mestruazioni che gli danno alla testa!'' Sbotta sapendo bene come sono irascibili le donne in certi periodi del mese. ''I tuoi problemi tieniteli per te già mi basta mia moglie con la gravidanza...non ho intenzione di udire altri strilli di donne...maledizione...'' sturandosi ora anche le cerumose
DARLIN orecchie. ''Il vostro signore sa bene che non farò mai nulla che vada contro la vostra congrega o il vostro credo, se lo faccio è perchè penso anche a voi. Ovviamente dovrò parlare con lui in merito alla difesa della Fortezza dei Ghiacci, per il mo,mento questa legna serve per Sottoavalon'' e con sguardo di sfida osserva le due donne, soprattutto Leenhan...
LEENHAN (pressi grotta) La presa di Eadha ferma la fanciulla, e le sue parole l'ammansiscono, cosi come calmerebbero un animale selvatico ''I pali...'' protesta con un tono piu pacato. Quando la dama le racconta dei barbari lei sgrana gli occhi ''E perchè vorrebbero me? Io non sembro mica una damigella....'' Insomma, ancora non è sbocciata del tutto, anche se la veste inizia a stringerle sul petto, da >
LEENHAN >>quando si nutre con regolarità. Alle parole del nano un rossore le incendia le gote ''Come osate parlare di questi argomenti intimi, villano!'' Agnor inizia a sezionare il tronco, ma la cosa sembra ormai non interessarla piu. Adesso lo sguardo infuriato è tutto per il sire dei nani ''Risponderete all'Arcidruido per i vostri modi e termini....sarete anche un abile guerriero, ma siete un perfett
LEENHAN >>zoticone!'' Il tono si alza ancora, ma resta ferma accanto alla consorella.
AGNOR (Pressi Grotta) E mentre le due furie si scagliano contro il sire, il nano trova una certa qual pace nel suo lavoro. Risolleva l'ascia, stavolta, tendendo maggiormente i muscoli e sfruttando meglio il bilanciamento dell'arma per sferrare un fendente in corrispondenza di dove ha già colpito, per poi togliere la lama dal tronco facendo leva con la mancina in corrispondenza del >>
AGNOR pomo di bilanciamento dell'arma. [potenza lv 2] Sembra davvero non star più badando alle due donne, arrivando perfino a canticchiare qualcosa di indecifrabile e dal suono piuttosto metallico, in nanico. Una canzone su quant'è bello il lavoro manuale, tipica della sua fortezza..e su quanta birra si guadagni il bravo nano lavoratore.
FLORHEXIA [folto bosco/pressi grotta] Lancia a Darlin uno sguardo eloquente e sbotta. *Certo che voi gente di Sottoavalon siete dei veri signori per finezza di linguaggio!* sospira e prosegue con aria compita *Però, sire Ammazzadraghi, avete preso dal bosco di SopraAvalon il il legname per difendere il vostro SottoAvalon. Mi sembrerebbe che come minimo dobbiate un debito>>
FLORHEXIA di riconoscenza verso questo bosco che vi ha offerto, senza che neppure abbiate chiesto il permesso in modo formale, il legname per poter difendere il vostro regno e le vostre genti. Un debito di riconoscenza che potreste pagare al momento del bisogno, se ci fosse il bisogno di difendere la fortezza dei ghiacci, la Dea ce ne scampi! Posso contare, anzi possiamo contare >>
FLORHEXIA noi tutti druidi, sul vostro aiuto di riconoscenza e riferire di esso a Fasangaard?* domanda fissando intensamente il re dei nani. Volge poi lentamente lo sguardo verso la piccola volpe, le iridi castane si posano su di lei con dolcezza materna. *Proprio le vostre forme appena sbocciate e la vostra innocenza vi rendono più appetibile agli occhi dei barbari. *
DARLIN (pressi grotta) Osserva Florhexia alla quale verbia: ''Ho già un patto con voi Druidi. Voi mi deste i territori immensi dei sotterranei di Avalon e io promisi di difendervi a costo della vita, direi che è sufficiente questo. Se un solo Druido verrà toccato da un nemico sarò io stesso a fulminarlo, parola mia...'' Poi osserva Leenhan sbottando in una risata: ''Costei? Acida com'è nessuno se >>
DARLIN la prenderebbe, io stesso avrei paura! Che mi prenda un colpo! Agnor! Hai sentito? Questa donna sarebbe appetibile!AHAHAHAHAH'' ridendo a crepapelle, quasi capitolando all'indietro per mettersi le mani sul pancione e contenerlo a causa delle grosse risate.
LEENHAN (pressi grotta) I Druidi si fanno difendere da questi zoticoni? Ma non hanno i Ranger? Sono certamente piu raffinati ed educati. Paragonare Heward a Darlin è come confrontare un cerbiatto con un rospo. L'ultimo scherno poi, è un vero colpo di grazia. Il viso le diventa paonazzo. Sa bene che non è appetibile. Troppo magra, troppo mascolina, troppo irlandese....ma sentirselo spiattellare in >>
LEENHAN >faccia cosi, da qual coso piccolo, è inamissibile ''Come osate? Acida io? Io NON DEVO e NON VOGLIO essere presa da nessuno. Ma per chi m'avete presa?'' Avanza di un passo, ma il polso, ancora nella mano di Eadha, la blocca ''Quando saliranno i barbari, spero che la Dea aiuti il vostro popolo e l'isola, ma non mi addolorerò troppo se vi infileranno un palo....non vi dico dove... Dovesse >>
LEENHAN >>offedersi lo Sventratore!'' E' furibonda.
AGNOR (Pressi Grotta) Alle parole del Re il nano si stà già preparando a sferrare il colpo seguente sull'ormai indebolito tronco. I piedi vengono meglio piantati sul terreno che intanto ha ceduto un pò sotto al suo peso e l'ascia viene nuovamente sollevata dietro la sua schiena. Ridacchia con un che di tetro, il nano, sentendo le parole del Re e quelle dell'irlandese. Non si volta neppure >>
AGNOR a guardarla, restando a dedicarsi al suo lavoro ''Certo che ha un bel carattere, per essere un'omuncola senza neanche un pelo.'' ridacchia ancora un attimo, emettendo un suono cupo e profondo, per poi accingersi a sferrare il colpo. Nuovamente il braccio destro viene usato come fulcro, la mancina abbassata come contrappeso e il peso dell'arma usato assieme alla forza delle braccia per rendere >>
AGNOR il colpo il più violento possibile. Meno colpi saranno necessari a rompere l'albero, più materiale resterà disponibile per lavorarlo. Il nano lo sà bene. [Potenza lv 2]
FLORHEXIA [folto bosco/pressi grotta] osserva Darlin con calma e con altrettanta flemma risponde: *Vedete, sire, non tutti apprezzano solo il montone arrosto o il maialino allo spiedo, per certi palati anche il brodo di carni bianche e e gli asparagi in agrodolce possono essere una prelibatezza che voi parrebbe cibo per ammalati. Forse certe grazie sono a troppo lontane dal vostro canone>>
FLORHEXIA di bellezza nanesca, per cui il vostro giudizio non è aggettivo.* Allarga il braccio libero, con l�atra mano tiene ancora il polso della piccola volpe e si volge a lei. *Saranno un po� diretti nel linguaggio ma dovete ammettere che maneggiano la scure con grande maestria, mia piccola. In ogni caso mi pare che il loro sire ragioni a modo. Nei contenuti, non nella forma! * precisa e>>
FLORHEXIA continua* Non mi pare il caso di scaldarsi tanto. Non saranno certo questi gentinani a darvi fastidio, ma se è vero quello che ha detto il sire, il pericolo ci sarà per tutti sull�isola, quindi, mia piccola volpe focosa, meglio avere genti amiche piuttosto che nemiche, indipendentemente dall�eleganza del loro verbiare. Quello che conta è la loro lealtà, non la finezza nel dire.*>>
FLORHEXIA Alle parole dell�altro nano, la strattona leggermente, sperando che non ricominci ad arrabbiarsi. *Si è fatto tardi, Beth. Penso sia ora di tornare al rifugio* le suggerisce.
DARLIN (pressi grotta) ''La fedeltà non si mette in discussione mia signora, darò la vita per voi, questo è certo!'' Aggiunge tornando serio e compassato, non lesinando sguardi ad Agnor. ''Quanto ti manca Grengi?'' apostrofandolo nella propria lingua natia. ''Si sarà il caso che andiate e se l'Arcidruido avrà qualcosa da rimproverarmi, vorrà dire che farò in modo di fargli avere >>
DARLIN del buon sidro, come piace a lui. Conosco bene la vostra guida, come egli conosce me, quindi sono inutili tante scenate da donne!'' Tornando ora con l'attenzione verso Agnor, rimanendo così in silenzio.
LEENHAN (pressi grotte-folto) Non è del tutto convinta delle parole di Eadha, ma non la disobbedirà. E' come una madre per lei. Resterà in silenzio, tanto per non inveire ancora, e seguirà la donna verso il folto, non senza aver prima lanciato uno sguardo in cagnesco anche ad Agnor. Questi nani villani e presuntuosi. Loro difendere l'Isola? La Dea salverà Avalon. E con questa candida ed ingenua >>
LEENHAN >>convinzione, considererà terminata la discussione....almeno per adesso ;-)
AGNOR (Pressi Grotte) spezzato quel tratto di tronco, il nano appoggia l'ascia a terra, chinandosi e piegando le gambe per afferrare il tratto da un metro e dieci di legno che ha appena tagliato. Trasportare tutto quella sera è un'utopia, ma almeno un pezzo... Andrebbe a caricarselo sulla spalla sinistra, tenendolo cinto col braccio corrispondente per premerlo contro la spalla. Il peso >>
AGNOR lo sbilancia un pò, ma è chiaro che se avesse trasportato quel legno in qualsiasi altro modo non avrebbe potuto allungare la destra per recuperare l'ascia..per quanto l'operazione possa essere più faticosa così. [potenza lv2]. Si mette poi in piedi, ondeggiando per un'istante prima di volgersi verso il Re e gl'altri due e parlare, però, soltanto al Re ''Andiamo, Sire? Con quelle due che >>
AGNOR non fanno che parlare non riesco nemmeno a sentire i miei pensieri.'' parla in nanico, chiaramente. Volge poi lo sguardo su Leenhan, sorridendo un tantino mentre si allontana guardando male entrambi.
FLORHEXIA [pressi grotta->folto] Saluta i nani anche per la piccola Beth, ancora troppo arrabbiata per farlo. *Se non ci fossero le donne con le loro scenate, come dite, le stirpi farebbero assi presto ad estinguersi, prode sovrano, e non solo quella umana. E se i maschi ponessero un po� più di attenzione alla parole delle donne, queste non sarebbero costrette ad alzare tanto>>
FLORHEXIA il tono della loro voce, per farsi ascoltare* risponde con tono pacato * E� stato un piacere conoscervi, sire del Sottoavalon, poteremo il vostro saluto all�arcidruido. Che la dea conceda ad entrambi un sereno riposo.* Si appresta seguirla verso il folto della vegetazione, augurandosi che la tigna non le metta il fuoco ai piedi, facendola correre più del solito.
DARLIN (grotta) ''Bah...voi donne dovreste pensare solo a stare zitte, fare figli e ad ubbidire agli uomini, niente di più'' borbotta, alzandosi e afferrando anche lui un ciocco. Presto anche altri Nani accorrono per aiutare il sire e lo Sventratore e portare tutto a Sottoavalon. ''Venite Nani, tutti a tavola, beviamo birra!''.




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28/01/2014 00:08

Richiesta skill potenza Lv 4

Gli scavi della Via Sotterranea

Agnor, SventraTroll.

"Quando il tuo più grande desiderio è la morte, la tua peggiore paura è non riuscire a ottenerla"
OFFLINE
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Città: MILANO
Età: 37
Sesso: Maschile
28/01/2014 00:10

Sta bene Potenza +4 APPROVATA

Scheda aggiornata





OFFLINE
Post: 67
Città: NAPOLI
Età: 32
Sesso: Maschile
26/11/2014 15:48

Esperienza armi da guerra pesanti liv 1 approvata.


"Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

"Affrontali e assaggerai le loro asce,
ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


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