[BARRINGTON] - Ia Biblioteca

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byronstone
00sabato 1 dicembre 2007 23:42
BIBLIOTECA DI BARRINGTON INGRESSO La Biblioteca è situata presso cittadina di Barrington, posta tra la Torre del Pellegrino e il Palazzo del Governatore. Vi si accede aprendo un pesante portale di legno di rovere. Legno impreziosito da intarsi in rilievo. Al centro di entrambe le ante, si trovano due batacchi di bronzo a forma di stella, posti ad un’altezza tale, che anche creature sotto il metro possano utilizzarlo. GIARDINO Percorrendo l’atrio un tutta la sua estensione, ci si trova innanzi ad una vetrata dalla quale si ammira il giardino della Biblioteca, al centro di esso troneggia una bella fontana, mentre intorno si trovano delle maestose piante, molte querce e frassini. Sotto i quali sono state disposte alcune panche di legno di cedro, ove, chi lo desidera, può accomodarsi e leggere i tomi presi in prestito dalla sala comune. Nelle piccole aiuole, invece sono state impiantate alcune piante officinali, rosmarino, issopo, lavanda, calendule e delle particolari varietà di erica. Poco distate dalle aiuole che sono in tutto quattro poste a contorno della fontana, si trova un’aiuola particolarmente profumata, in quanto in essa sono concentrate molte piante di rosa canina. Poco distante dall’edificio, quasi addossato alla parete di recinzione, si trova una piccola casetta di legno ove sono custoditi gli attrezzi che si usano per curare tal luogo. ATRIO Varcata la soglia si è immessi in un atrio luminoso. Grazie alla presenza di alcune vetrate che consentono inoltre, di ammirare il giardino che sorge oltre di esse e al quale si accede tramite una porta a vetri. Il pavimento dell’atrio così come quello di tutta la struttura, è di freddo marmo scuro. L’atrio è di forma di rettangolare, i quali lati minori si pongono uno ove si trova la porta del giardino e l’altro in quella d’ingresso. Si deve percorrere quasi tutto per trovare sulla sinistra una porta grande, tuttavia meno imponente di quella d’ingresso, l’accesso alla sala comune. Sulla destra invece si trovano le scale che conducono al piano superiore ove si trovano le stanze private di chi si occupa della struttura. Attualmente l’impegno viene assolto dal Cancelliere: Lady Lanyice . SALA COMUNE Ancora nell’atrio si percorrono due gradini e ci si ritrova innanzi una porta di legno scuro. Varcandola si è immessi in un’ampia sala. Neppure la notevole quantità di scaffali che si trovano al suo interno e ordinatamente dislocati in file, riescono a rendere meno imponente. La sala ha un’estensione di circa 20mt per 10mt. Gli scaffali colmi di tomi occupano lo spazio centrale della sala, e tutte le pareti. Appena si apre la porta, innanzi a noi avremo l’unica zona libera da scaffali dove si trovano disposti: alcuni divanetti e delle poltroncine rivestite accuratamente di velluto rosso. Il piccolo salottino viene illuminato da due bifore poco distanti una dall’altra. Poco distante dai divanetti, si trova un tavolo di scuro e lucido legno. Lungo più o meno quattro metri, su ogni lato si trovano, disposte ordinatamente, le sedie che gli avventori potranno occupare per leggere più comodamente i tomi da consultare. Dislocati sulla superficie del tavolo si trovano dei leggii, e di fianco ad essi alcuni fogli di pergamena e l’occorrente per la scrittura. Trovandoci ancora in prossimità della porta d’ingresso della sala comune, sulla nostra sinistra, si trova un armadio, addossato alla parete, entro il quale si trova del materiale utile per la scrittura, ma anche attrezzi di primo soccorso quali bende e soluzione alcolica al bergamotto. Affianco all’armadio si trova una porta, la quale conduce nella cantina. Allontanandoci dalla porta , sulla destra, ove si sviluppa la maggior superficie della sala, si dovranno percorrere alcuni corridoi formati dagli scaffali accostati tra loro. Per poi ritrovarsi in una sorta di zona circoscritta e nella quale si trovano tre scrittoi. Uno scrittoio è di utilizzo del cancelliere, in legno di noce e sul ripiano sono impilati, sovente, alcuni tomi sulle leggi avalonesi e alcune pergamene. Distante dallo scrittoio vi è la parete ove sono addossati degli scaffali anch’essi colmi di tomi. Distanti da quello del cancelliere si trovano due scrittoi destinati ai suoi aiutanti. La sala è molto luminosa nelle ore mattutine, grazie alla luce solare che penetra dalle numerose bifore che si trovano sistemate in altro rispetto ai normali usi architettonici. In quanto se fossero sotto i tre metri sarebbero oscurate dagli stessi scaffali. Durante la sera la sala è illuminata dalle torce che tuttavia, non vengono mai spente.
PIANTINA DELLA SALA COMUNE


SCORCIO DELLA ZONA DIVANETTI,

si può intravvedere sulla sinistra sia l'armadio che la porta della cantina, mentre, sulla destra si vede la teca delle pergamene e uno degli scaffali colmo di tomi.



CANTINA

Si accede passando dalla sala comune, la chiave della cantina la possiede solo il cancelliere.
Le scale che conducono verso il basso sono assai erte, e la cantina si sviluppa per quasi tutta la superficie della sala comune, tuttavia è poco utilizzato tutto lo spazio che raramente si riesce a illuminare nel modo dovuto.



PRIMO PIANO


BIBLIOTECA DEI PREZIOSI TOMI

Tornando nell’atrio si può percorrere la scala [ solo coloro che si prendono cura della Biblioteca possono accedervi] e dopo aver percorso due rampe di scale, si accede al primo piano ove si trova un pianerottolo assai ampio, dove si aprono due porte, una che conduce all’interno di un corridoio ove si trovano le celle . L’altra invece è una biblioteca privata, molto più ridotta come dimensioni rispetto a quella della sala comune, ove si trovano custoditi i tomo preziosi. Accessibili a pochissime persone e solo previa autorizzazione che può esser concessa solo da Lady Lanyice.
In questa sala nascosto da un arazzo si trova una piccola rientranza di un metro di altezza e uno di profondità, custodita da una porta di legno massiccio rinforzata con del ferro battuto, che altro non è che un nascondiglio segrego per i documenti di particolare importanza, e che per nessuna ragione chi non è diretto interessato ne può scrutare il contenuto.

CELLE

Le celle sono delle piccole stanze fornite di un giaciglio confortevole, una armadio, uno scrittoio, alcune mensole affisse alle pareti e, delle cinghie fissate con dei chiodi alle pareti per porvi, incastrate in esse le pergamene.
Ogni cella viene illuminata da una finestra, e sul piano ligneo dello scrittoio si trovano le lampade a olio atte all’illuminazione notturna.


SECONDO PIANO


MAGAZZINO

Non aprendo nessuna delle due porte che si aprono nel pianerottolo del primo piano, possiamo proseguire il percorso per salire in cima alla torre, e percorrere altre due rampe di scale per ritrovarci così nel secondo piano.
Magazzino e archivio si trovano in questa parte della torre.
Il magazzino è organizzato con armadi che custodiscono oltre al materiale per la pulizia anche eventuale biancheria pulita e coperte.


ARCHIVIO

L’archivio invece è organizzato con scaffali e si trovano sistemati in essi tutti i documenti che ormai risultano in disuso, e che tuttavia non si possono eliminare.

TERZO PIANO

ATTICO DELLA TORRE

Ultime tre rampe di scale conducono alla parte più suggestiva della struttura, destinata ad essere aperta, e tuttavia murata in parte e impreziosita da vetrate multicolore, che consentono una totale illuminazione. Si accede ad essa, lasciando l’ultimo gradino della scala, e una grande sala si apre innanzi ai nostri occhi, Luminosa con qualunque tempo, grazie ai vetri che anche con poca luce riescono a infondere colore.
Pendono dal soffitto alcuni fili ove sono stati imprigionati dei piccoli cristalli, che titillati dalla perenne e quasi magica brezza che sovente, s'insinua dalle fenditure, diffondono una lieve e soave melodia.
Unica variante che si trova rispetto alle sale trovate nei piani inferiori, sono le imponenti colonne che si trovano equidistanti tra loro.
Tuttavia ognuna di esse è differente dall’altra, sia per immagini in esse rappresentate che per il colore che varia, dal bianco calcaree, al rosso trachite, al nero ossidiana, al grigio scisto,
Ogni colonna ha un’immagine in rilievo come detto precedentemente, differente per ciascuna.
Quella bianca, possiede una penna d’oca nell’atto di esser intinta nel calamaio.
Quella grigia, ha come immagine di riferimento un tomo aperto sulle pagine centrali equamente diviso.
Quella nera invece ha un albero con una folta chioma e possenti radici.
Quella rossa invece ha un particolare segno, un drago nell’atto di sollevarsi in volo.

Dislocati all’interno dell’ampia sala si trovano dei bracieri che nelle giornate più fredde sono colmati di tizzoni ardenti.

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