ALEXANDRA

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00martedì 25 marzo 2008 15:35
- CAPITOLO I : LA NASCITA

La notte aveva ghermito con le sue tetre braccia l’aere del Loco. Tac. Tac. Tac. Tac. Una Giovine donna avanzava fra le tenebre di quella notte dimenticata dagli dei, sol la fine falce di luna rischiarava, seppur blandamente, il suolo sul quale camminava, la terra del suo esilio, la Cornovaglia, Proprio lei che è figlia delle terre del Cúige Uladh (//Territorio dell’attuale Ulster in Irlanda//) . Freddo, con quel vento che parea ululare la quasi totalità dei suoi osceni segreti che deteneva nella sua impalpabile essenza. Avanzava nella Notte Rhowen, terzogenita d’una famiglia di semplici contadini che da generazioni e generazioni coltivavano le terre dei Mclewans per guadagnar il pane quotidiano. Scappava da quel che pareva un tetro spettro che voleva invadergli la mente… I Ricordi. Reminescenze che le ghermivano l’animo con i loro aguzzi artigli, dilaniandola come una carogna offerta in sacrificio. Giunta l’alba la donna crollò all’ingresso d’una cupa grotta, il ventre ingrossato parea dilaniarsi dagli spasimi delle doglie. Urlò, Gemette e Pianse. Mostrò al mortale mondo il suo osceno dolore e frutto del suo imperdonabile Peccato. E dopo ore di questa incessante dolenza giunse una Giovine mezzelfa di nome Alhana Wright attratta dai suoi guaiti che la condusse, con l’aiuto di servitori, al forte di Crysanies. Fu un travaglio che perdurò giorni e giorni, sin a quando, date alla luce due bambine, Rhowen chiuse gli occhi debilitati con un fievol sospiro °° Donuil… fratello… °° e nulla più disse. Spirò dopo poche ore.

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- CAPITOLO II : L’INFANZIA

°° Alexandra!? Alexandra!? Dove sei Finita? °° Risuonano come dolci melodie d’una arpa i lemmi della giovine Mezzelfa or che avanza nel giardino interno del Niveo Palazzo.

Un passo. Due passi. Tre Passi. Poi la mezzosangue si blocca scuotendo il capo °° Alexandra!?... Alexandra Eleanor Wright So che sei qui, fatti vedere, Subito!!°° sibila, or il tono velato d’una effimera austerità.

** Sono qui Alhana! ** puerile voce s’espande come il cinguettio dei passeri posati sui numerosi alberi in quel grande giardino ** Dietro il cespuglio di Mirtilli! ** poi tutto tace in quell’incantevole loco abbracciato dai candidi raggi del sole che s’eleva in alto nel cielo.

Ridacchia la mezzelfa or che incede intorno all’unico cespuglio °°Ecc… Alexandra! °° Esclama con tono grave or intravedendone la bianca veste °° Cosa ci fate lì sdraiata? Con la Veste candida nuova?! °°.

** Sto disegnando con i gessi… ** sibila la bambina dai lunghi capelli ramati e dagli occhi dal tono denso delle acque d’un oceano or che s’erge seduta trattenendo fra le mani i gessetti colorati.

°° Gessi! Quando e Dove li hai Presi? °°

** Nella Sala Rossa del Casale dei Novizi, mi ci sono nascosta per sentirli parlare di Sigilli magici! ** Esclama la bimba senza ritegno.

°° Al casale dei Novizi? Se mio padre lo sapesse vi metterebbe in punizione! Siete Troppo Piccola!°° Sibila or rigorosa.

** Uff… Io non sono Piccola! Capisco quello che dichiarano! Sarò una carogna in decomposizione quando raggiungerò l’età per diventare apprendista maga! ** Esclama con orgoglio palese la bambina ribelle or mettendo in bocca un’altra piccola fragola presa dal cesto lì accanto.

°° Ed’ i’ear ar’ elenea! Non si dicono simili cose! Dovresti giocare con tua sorella, non ascoltare le lezioni del Custode! °° Scivolan le braccia lungo i fianchi, non è la prima volta che la piccola umana svela la sua smania °° Và subito da lei! Sta per andare al laghetto con la Balia °°

** Al laghetto… A guardare gli stupidi pesci nuotare e fingere di gioire come quell’idiota di mia sorella quando una maledetta rana saltella!? Scordatelo!!! ** Indi lascia ricadere i gessi sulle candide pergamene e facendo appello alla puerile agilità scatta in piedi ed inizia a correre verso l’uscita sparendo oltre la stessa in una manciata di secondi.

°° Eleanor Alexandra Wright! Come osi insultare tua sorella? °° urla con vigore la mezzelfa, ignorando le regole della buona educazione. °° Tornate all'istante qui!°° aggiunge, ma vedendo che la ribelle non riappare s’inchina ad ghermire le pergamene sparse sull’erba dal tono verde brillante. Gli occhi si sgranano ora afferrando l’essenza di quei disegni, che si discostano non poco dai infantili ritratti dei coetanei di Alexandra. Su d’un foglio v’era abbozzato un complesso nodo magico, precisamente elaborato nelle sue curve sinuose. Ma è l’altro a render maggiormente perplessa la Giovine Mezz’elfa: Un pentacolo perfetto, le quali punte son dipinte di Nocciola come la madre terra … Azzurro chiarissimo come il cielo d’estate e l’aere sua essenza… Rosso come le ignee fiamme che divampano nei camini… Blu come le acque profonde d’un torrente... Ed in capo, la punta più eminente lo scontro fra due energici colori, il bianco ed il nero, Lux et Tenebrae. Il tutto avvolto da una perfetta circonferenza dorata ed al centro del pentacolo stesso compare un occhio sfocato, severo. °° Ed’ i’ear ar’ elenea! Il Simbolo dei Maghi Ancestrali di Barrington! °° Esclama Sgomentata, poi si volta, intenzionata a far visionare tali figurazioni al Padre.


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- CAPITOLO III: IL PRINCIPIO DEGLI STUDI

**Dann… ** sibila seccamente la bambina dagli occhi Blu che quasi stava per inciampare nell’orlo della cerulea veste. Un lungo momento permane in silenzio, quasi ad esser certa che il brusio oltre quella porta a cui era poggiata non si sia repentinamente bloccato. No, stanno perseguendo nella loro lezione. Sospira di sollievo per poi riappoggiar curiosamente l’orecchio al pesante portone ed ascoltar le loro magiche discussione che la attraggono così come una falena è sedotta dalle fiamme.

°°Eleanor Alexandra Wright! °° un sibilo soffuso par lacerare di netto l’aere dello spoglio corridoio.

** Alhana… Shhhh! ** mormora a denti stretti in indirizzo della mezzelfa, il tono sconsolato, sa già che la ricondurrà e rilegherà di fretta e furia nelle proprie stanze.

§ Sorellona § un’altra voce si somma a quelle già vigenti nel loco, una voce che par provenire da una piccola e graziosa figura dai corvini capelli raccolti in una treccia.

** Dannazione… ** mormora Alexandra, resa furiosa dalla presenza delle due donne seccatrici. Staccherà il volto dal legno del portone ed osserverà quelle femmine, ennesimo ostacolo che il fato le ha ‘ elargito ’ come supplemento a quelli già effettivi. Ma non fluiranno molti secondi prima che il portone venga spalancato adagio.

“Eleanor Alexandra…” enuncia quietamente il Custode Ancestrale in suo indirizzo, schiudendo maggiormente la soglia. Trattiene fra le braccia un paio di libri rilegati taluni in candida pelle, altri in velluto. Il volto freddo come la più cupa delle notti invernali e velato dall’arroganza tipica della sua razza.

°° Padre, ho tentato di tenerla distante dal Casale ma…°° mormora affranta la mezzosangue.

** Si, Custode… Me ne andrò nelle mie stanze a meditare sul mio gesto impulsivo.. ** sibila con un’effimera espressione crucciata la bambina alzando il capo ad osservare l’alto Elfo.

“Ha visto i Disegni. Questi sono per voi.. ” mormora freddamente or mostrandole i volumi che trattiene fra le braccia. Poi un saettante sguardo indirizzerà alla figlia che nel mentre s’è accostata alla sua figura ed aggiungerà con maggior quiete “Alhana… Prendete i Volumi, sono di Erbologia ed antichi culti, portateglieli nelle sue stanze. E fate in modo che non l’abbia di nuovo fra i miei piedi.” La osserva duramente ed ora, serrando le labbra lascerà che gli arcani insegnamenti diano il loro frutto or legando la mente della figlia mezzosangue a sé ed inviandole un semplice messaggio vocale ||°Oo Così ha voluto… Iselad… oO°||.

** Chi ha visto?!** arresta il verbo per un istante poi addiziona **Davvero? per me? ** Gli occhi di Alexandra paion brillare d’una nuova luce, già smania di poterli sfogliare ed immerger completamente.

°° Certo, Padre. °° mormora or afferrando i tomi ch’egli gli porge ed allontanandosi dal loco in compagnia delle due bambine.


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- CAPITOLO IV : IL GIURAMENTO

“Eleanor Alexandra Wright, palesatevi, così che l’Occhio di Iselad possa sentenziare” Gelidi lemmi vengono enunciati da Devlin in quel grande salone rischiarato sol da rade torce. All’esterno le tenebre reggon i fili d’un cielo privo della sua fedele Regina.

La Glaciale la voce del Custode Ancestrale risuona entro la mente della non più bambina che, sebbene non raggiunta l’età necessaria è stata comunque convocata dall’Occhio. Deglutisce a rilento, ma non per sgomento quando per la gratificazione di quel solenne momento. Gli occhi dal tono delle Acque son velati d’emozione or che avanza verso Iselad, il più antico fra i maghi, i più saggio e detentore d’arcaici poteri. ** Eccomi ** sol questo lemma sgorga dalle sue rosee labbra or ch’avanza verso l’Anziano e s’inchina profondamente, con il volto rivolto verso il pietroso pavimento, non per ossequio quanto per somma venerazione della sua persona.

{ Eleanor Alexandra, Figlia di Rhowen, il Cristallo ha posato su di voi le sue luci, indicandovi quale devota seguace. Il Custode v’ha seguito, impostando i vostri primari studi e rendendo quanto più ostica possibile la vostra ambizione. Se siete Certa di voler proseguire, Giurate! } Riecheggia il verbo dell’Anziano in quel cupo salone.

** Si. ** mormora permanendo nella sua ubicazione, un lungo respiro trae per poi riprender a loquire ** Per il vento che tutto distrugge e carezza. Per le fiamme che ardono i ceppi e dalla qual ceneri nuove piante cresceranno rigogliose. Per le Acque che inondano alloggi e nutrono con dolcezza i campi. Per la terra che sconquassa ciò che vi vige e gli dona stabilità. Per la Luce e la Tenebra che accecano e donano redenzione alle creature. Per tutte queste cose che Danzano flessuosamente sulle Note d’un Equilibrio Ancestrale, Io Giuro, ed offro la mia vita per protegger i loro Segreti e le loro Essenze nell’Arcano Disegno. ** sibila tutto d’un fiato.

{ Così sia.. } S’erge ora in piedi l’Anziano Supremo Conoscitore, le qual spoglie fisiche appaion come quelle d’un vecchio mezz’elfo. I lunghi candidi capelli gli sfiorano quel viso segnato modestamente dal tempo e dalla dedizione al quale s’è votato, il segreto che custodisce. Le mani Ascenderanno a sfiorar il medaglione che cinge il suo esile collo e dalle sue labbra scivoleranno sinuosi dei lemmi { …Devlin vi accompagnerà nei vostri nuovi alloggi. Benvenuta Eleanor Alexandra, Novizia Ancestrale. }


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- CAPITOLO V : LA FUGA E L’AGGUATO

Erano passate sol poche lune da quando Alexandra era entrata entro il casale dei maghi, accompagnata da Devlin l’elfo, che non le rivolse parola, tanto meno la degnò d’un solo sguardo per la durata di quel tragitto, dannato Silvano, padre della mezzosangue che l'ha cresciuta, uomo dedito solo ai suoi studi ed al proprio egocentrismo elfico. Ma ad Alexandra non interessavano le azioni di quel Superbo Istruttore se non le di lui parole che avrebbe ascoltato qualora fosse divenuta Maga Elementalista in futuro.
Da novizia i suoi studi ancora non sfioravano in via pratica la magia, eppure ciò non le dispiaceva. Passava intere giornate rinchiusa entro la sua stanza or nel giardino interno del casale dei Novizi a studiar remote lingue et tomi che iniziavano al linguaggio runico ed al Pozionismo, ma quasi per stizza decise di principiare gli studi della lingua delle terre natie della Madre mai conosciuta, le terre Gaeliche. Aveva appena compiuto 11 anni, meditò spesso l’Apprendista or arcuando cupamente le labbra, poiché i novizi umani non venivano accolti entro quelle mura non prima dei sedici anni, poiché giudicati non poco immaturi per l’Arcana via dei Sapienti.
Ma una Notte senza Luna accadde ciò che nessuno avrebbe mai lontanamente vagheggiato: un esercito s’abbatté sul forte con tutta la sua potenza, data dal numero e dai cupi e dai reietti maghi in esso vigente. Qual più cupo accadimento, ed Alexandra non avendo ancora appreso alcun incanto viene fatta allontanare dai maghi più esperti sulle colline circostanti insieme a dei Servi, alla Gemella ed Alhana. La densa folla che evadeva si dileguò in pochi secondi. Fu l’ultima volta che Alexandra vide la sorella e la nutrice.

“ Cupa è la notte, funeste son le vie, nulla se non approfittar delle dense foschie; Freddo, Freddo cinge la sua pelle, mentre l’aere favella le novelle. Shhh, nulla enunciate per quelle vampate, che si dipartono dalle mura del forte or crepate. Fugge Alexandra, fugge via, in questa mai trascritta e tenebrosa profezia.”



La Notte delle Fiamme

Era una notte, una notte nera,
le due correvano per la brughiera
alta la bruma, la luna celata
da funereo velo la terra ammantata.

Cullava il vento il tetro rumore
Che porta seco ogni uomo che muore,
balugina ancora verso ponente
il riverbero cupo di fiamma insistente.

Non voci, non suoni, non alte grida
Soltanto il silenzio e le sue strida
Alto il gheppio là sopra il monte
Sorveglia distante le infelici onte.

Onte rinate dal cupo pensiero
Di chi l’opera propria volge al nero.
Passi soffusi, cavalli lontani
Corse affannate su sentieri vani.

Fanciulla in fiore, vecchia materna
Arrancan stentate nell’oscurità eterna.
Sussurri spezzati parole scomposte
Si tengono chine, dai cespugli nascoste.

Non vale la cura, non paga il dolore
Contro chi nell’animo custodisce il furore
Non conta l’età o l’alma più pura
Per chi il cuor mutò in armatura.

Treman le labbra le gambe son molli
Nessun risultato portò la fuga tra i colli
Troppo visibile la propria figura
Nel campo argentato di una radura.

Braccia robuste, mani feroci
Ghermiscon le carni in morse atroci
Si serra la presa, ogni sforzo è vano
Per chi da retro è trascinato lontano.

Grida rauche sparse nel vento
Vana ricerca di un divino portento
Unghie che graffian, capelli strappati
Difendon la libertà di cui si è privati

Voce di donna, giovane e bella
Perderai il tuo candore in una cella
Perderai la speranza troverai l’orrore
Coverai in seno odio e rancore.
Sale ora l’alba cerulea e rosa
Si spegne la fiamma, la schiava riposa.


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- CAPITOLO VI : LA SCHIAVA VENDUTA

Sequestrata, Violentata e Torturata per dar sfogo alla ferocia. Uomini e mezz’uomini, almeno una decina da quel che Alexandra aveva scorto quella Nera Notte attraverso il fievol barlume delle torce che brandivano. Avevano preso lei e la giovane sguattera, che l’aveva seguita nel fitto bosco che s’estendeva per miglia e miglia sulle colline limitrofe al Forte, e nel tentativo di quest’ultima di ribellarsi un’affilata lama le recise di netto la giugulare. Alexandra rimase sola, in mano a quegli squilibrati, che non le risparmiarono di rimanere legata al cadavere della serva per tutta la durata della Notte.
Fu svegliata da un violento calcio in pieno ventre, gemette di dolore perché aveva ultimato il suo fiato in una notte di piagnisteo, quieto onde non svegliare i carcerieri che l’avevano imbavagliata ed issata su di un carro, verso una meta che permase ignota per diversi giorni.
Buttata in una vasca gremita d’acqua torbida e sapone scadente, privata delle vesti che la sua tutrice Alhana le aveva donato all’ingresso al Casale dei Novizi ed infine avvolta da una sciatta veste paglierina che parea violare la sacralità dei suoi lineamenti Gaelici e sbattuta dentro un locale gremito di spocchiosi esseri, ubriachi, bavosi. Le vennero i conati di vomito quando capì, ed a stento si trattenne, stava per essere liquidata ad uno di loro!

‘Signori, ecco la perla di oggi…’ sibila un uomo ben vestito alla sinistra di Alexandra, con voce sommessa, che parea dotata di un tetro carisma per tali affari. Breve pausa effettua onde avere la piena attenzione del pubblico ‘Una ragazzina, giovane, docile e sana… dall’aspetto sui 15 o 16 anni. Partiamo da 1000 monete’

° MILLE MONETE?! ° urla con scherno una donna di mezz’età dall’aspetto tutt’altro che piacevole. Grassa quanto un suino pronto ad essere macellato e dei capelli grigi che paiono il manto d’un ratto. ° Esile e pallida com’è muore prima d’arrivare al carro! Avrà 12 anni e Non vale più di 400! ° aggiunge poi, provocando un riso da parte di due ubriaconi posti vicino al bancone.

§ Offro 1050 monete § sibila una quieta voce femminea. Una donna pallida, estremamente truccata, forse più del dovuto, le labbra carnose dipinte d’un bordeaux acceso. Una bella donna tutto sommato, parrebbe un’aristocratica se non fosse che con quella scollata veste, che le celava a stento il seno tutto, mostrasse palesemente d’essere una meretrice.

‘1050 per la signora Arriette. Chi offre di più, per questa giovane sottomessa ? Sarà un’ottima Serva… ’ mormora colui che dirigeva l’asta. Posa or la mano sul mento onde richiamar l’attenzione al viso di Alexandra, ma quest’ultima con una prepotente movenza scuote il volto, quasi fosse stata sfiorata da qualcosa di rivoltante.

° AH! AH! AH! E quella sarebbe Una Sottomessa? ° gracchia nuovamente la donnaccia ch’avea protestato per l’altro importo dato alla ragazzina.

* Saprei io come sottometterla, imbracata ad un letto * urla un ubriaco semi-sdraiato sul bancone provocando le risa dei presenti, per poi tornare a sorseggiar il suo ennesimo boccale di birra.

{1100} mormora una voce gelida, che parea sgorgare da un uomo solitario seduto su d’un tavolo nell’angolo. Una vistosa cicatrice violata un volto abbronzato dai duri lineamenti ed il quale busto è agguantato da un’armatura di metallo.

§ 1250 monete § replica madame Arriette.

{1400 monete} obietta nuovamente il guerriero

‘Oh, Oh, siamo a 1400 per sir Alan! Nessuno offre di più?’

§ 1500 Monete § mormora nuovamente la meretrice or aumentando fievolmente il tono della sua squillante voce.

‘2000 Monete’ Replica infine l’uomo, sogghignando malignamente or che la meretrice s’alza ed abbandona il loco.

‘Affare concluso per 2000 monete, se potete seguirmi sir Alan…’ sibila infine il commerciante di schiavi.


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- CAPITOLO VII : LA PRIGIONIA E L’ENIGMATICO PIANO

°° {{{ Dal diario di Gwen – Una Sguattera del Maniero di Embasts nel Bruges, chiamato anche dai romani Pafus Flandrensis (// in Belgio) }}} °°

[Sotto il letto della donna, Coperto da stracci unti e sfibrati v’è una vecchio e logoro taccuino usato come Diario personale]


*{15 Luis}*

Il padrone è tornato. Finalmente. Ha una donna con sè, come al solito, ma questa volta è diverso. Li ho visti arrivare mentre raccoglievo i cavoli dall’orto e lei era buttata sulla sella e coperta di stracci, legata come un animale da cortile ma Guinifred, che ha strigliato i cavalli, ha sentito le guardie dire che lei è la moglie del padrone. Assurdo. Sembra più una mendicante che una sposa. Del resto nessuna se non disperata sposerebbe quell’animale.


[poche ore dopo...]

Ecco, ecco, avevo ragione, tanti anni passati qui non mi hanno certo non insegnato niente. Sposa ah! Ma quale sposa! Una schiava da letto, spaurita e recalcitrante ecco che cos’è! Nemmeno le sgualdrine accettano più di essere malmenate dal nostro grande ‘Lord’ e così Lui è andato oltre il mare a comprare nuova carne da macello. Poveraccia che schifo, non fosse viscida come una serpe proverei pena per lei.
Sono andata in camera sua, il Lord mi ha chiamata per “fare pulizia” l’ho trovata legata come se la dovessero squartare coperta di sangue e sudore che sputava fiele come un’indemoniata. Gli Dei ci salvino dai demoni che la posseggono. Ho dovuto lavarla... e si che mi tremavano i polsi solo a toccarla, si agitava tutta come se avessi fuoco al posto delle dita, e la sua lingua... Gli Dei ci salvino, mi chiedo come non gliel’abbiano ancora strappata. Comunque l’ho ripulita, mai che io disobbedissi al Lord, gli Dei mi scampino dalla sua ira. L’ho coperta con un telo di lino così che fossero celate le sue vergogne. Chissà quanto sopravviverà.

°*°*°*°*°*°*°*°

*{2 Nion}*

Non un Urlo, non un Gemito, nemmeno una smorfia di dolore su quel volto graffiato e tumefatto dai numerosi ed ennesimi colpi c’ha ricevuto. Che Bambina forte, peccato che sia così dannatamente avvenente da dimostrar d’essere una Donna fatta e Velenosa come la più ispida delle Serpi. Provo ribrezzo a guardarla, sono opera d’un Dio malvagio quelle fattezze. Ma il ventre! Arrotondato. E quella Nausea ed il Conato costante. Che sia Gravida? […]

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*{1 Fearn}*

Quieta. La Strega s’è quietata. Dev’essersi finalmente resa conto che da questa prigione non si sfugge. E’ divenuta il riflesso uno di quei ghiacciai che si scorgono sol nelle vette delle montagne più eminenti. O forse no? che quegli occhi blu come un mare al crepuscolo stiano meditando il più fine dei piani onde devastar tutto come un maremoto? No, forse son solo gli effetti della gestazione che prosegue. Inconcepibile. Povera creatura, mai vorrei essere il figlio della Bestia, Mai!


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*{9 Saille}*

[…] Il padrone ha dato alla ragazza il permesso di muoversi per il maniero e per la foresta attigua. Quella Strega è riuscita ad ammaliare quella Bestia, è riuscita a renderlo suo burattino senza che se accorgesse! Ma cosa vuol fare ora uscendo all'esterno? Dopotutto il prossimo villaggio è a miglia e miglia, ed in quelle condizioni non potrebbe pervenirci. Ella lo sa, eppure oggi è voluta uscire. L’aere all’esterno non potrà che far bene alla creatura, spero che attenui anche il suo veleno. […] Dove sarà finito Ullien? Mi manca quell’Uomo maledetto! Doveva proprio cacciare in quel dannato bosco del Padrone e farsi scoprire così? Spero che i guerrieri-mercenari del Padrone non lo trovino perché se così fosse verrebbe ucciso... Che gli dei siano con Lui.


°*°*°*°*°*°*°*°

*{28 Saille}*

Ho dato ordine alla mia giovane nipote di seguire la Donna, per scoprire ove si recasse ogni giorno. E cosa ho scoperto! Ha stretto “amicizia”con una vecchia. Ma non una vecchia comune! Albeth, quella schifosa strega allontanata come una piaga da tutti. Giunta da poche lune nella nostra terra, di ella si dice che crei pozioni magiche potentissime con le numerosissime erbe che coltiva nei campi intorno alla sua abitazione e che poi le venda ad esseri abietti, dei demoni. Ma forse è solo una povera pazza, seppure spesso del nauseabondo odore par provenire dalle sue stalle, qualcosa di simile a fetori di carogne. Non manca molto al parto. Il mio amore è tornato, è tornato!L’ho nascosto nella mia piccola cella, non posso permettergli di fuggire.


°*°*°*°*°*°*°*°

*{1 Duir}*

E’ nata una creaturina graziosa, una forte ed irrequieta bambina, il padrone l’ha ignorata non appena venuto a conoscenza del sesso della nascitura. Quella bestia ha mormorato una frase ripugnante del tipo “avrei dovuto prenderle a calci il ventre sin a quanto non abortiva, così me la sarei rimontata di prima”. Nauseante Bastardo! Spero che l’unica cosa ch’abbia trasmesso alla figlia sia sol la cupa peluria dei capelli, neri come ali di corvo. Nulla. Null’altro! E la madre, anche lei sta bene e par prendersi cura della Piccola. Ullien è irritato per sua prigionia dentro la mia stanza, ma sono riuscita con astuzia a quietarlo.

°*°*°*°*°*°*°*°

*{5 Coll}*

Quella Strega Meretrice! Sia dannata in eterno il suo spirito! figlia del demonio! E’ Assurdo. Sono Morta. Finita! Quella dannata ragazzina dalle fattezze irlandesi mi ci ha scoperto! Ullien vuole ucciderla con le sue mani, ed io mi maledico, come ha fatto a scoprire il mio segreto? Ch’abbia notato che negli ultimi tempi rubo più cibo dalla dispensa?


[Poche Ore dopo…]

Inconcepibile. Quella strega è venuta ai miei alloggi col fine di ricattarmi! E per di più ciò che mi chiede di fare… Sono inebetita, non posso fare altro che seguire la sua mente malata, altrimenti andrà a dire dei miei furti e del mio amante fuorilegge che nascondo. E cosa mi chiede? Mi chiede di far finta di esser con ella confidente, vuole che parli bene di lei con le altre sguattere e quindi man mano farla apparire come una persona quieta, passiva, inetta e di buon cuore. Inoltre m’ha chiesto dove sono le chiavi per le cantine… Ho i conati sol all’idea. Ma cosa ha in mente quella Strega?

°*°*°*°*°*°*°*°

*{20 Gort}*

La commedia prosegue. Mentitrice suprema, eccola come si può chiamare quella Ragazzina c’ha ormai conquistato tutti con la sua falsa amabilità. Il sangue nordico dopotutto scorre nelle sue vene dalla nascita e sa controllarlo per di più. Eppure… seppur la disprezzassi profondamente ora principio a provare rispetto per la sua mente malata, sono forse malata anch’io? Non lo so, so solo che non ha violato il patto. Ullien è ancora nelle mie stanze. Ed ancora non comprendo cos’abbia in mente quella folle. Da una luna piena ormai ha ripreso a visitar quella strega malefica che abita ai margini del bosco. Ed oggi quando l’ho sentita rientrare nel forte ho udito un tintinnio di vetri, quasi come se nascondesse nella gonna delle boccette, lei s’è accorta del mio sguardo e s’è accostata con un’espressione di passività ed innocuità che mi fece venire i brividi quando dalle labbra sgusciarono gelidi sussurri °° La caraffa di vino… Quando ve lo dirò… Introducete questo liquido… Solo quando ve lo dirò… °° poi ad alta voce abbiamo tutte parlato dei preparativi per la festa che si svolgerà fra pochi giorni. Cos’ha in mente?

°*°*°*°*°*°*°*°

*{8 Pethboc}*

L’ho fatto. Qualsiasi cosa vi fosse in quella boccetta l’ho versata dentro la caraffa. Tremo, Tremo. Che sia veleno? Miei Dei… Morirò, sono condannata!


[Il seguito non è leggibile, son solo delle chiazze d’inchiostro, quasi come se quella carta fosse stata violata da lacrime]

°*°*°*°*°*°*°*°

*{9 Pethboc}*

E’ Ancora vivo! Solo più inasprito del solito ma è vivo. Non sono stata complice d’un omicidio. Che felicità. Non m’ha irritato se non fisicamente il dover trasportare con gli altri servitori le pesanti botti di vino sin alla Cucina per il Pranzo in onore degli Dei. O meglio, di quegli Spocchiosi suoi "Amici" ignobili... Schiavisti, Scellerati, Fuorilegge ed Assassini. Che gli Dei ci proteggano dalla loro malvagità!


[Poche ore dopo]

E’ venuta di nuovo! Ha bussato fiocamente alla porta della mia stanza e mi ha mormorato sol gelidi e rapidi lemmi °° Domani… Non dovete bere il vino, solo gli Ospiti. °° e dalla cupezza e spietatezza riflessa in quegli occhi ho iniziato ad intendere, seppur di sfuggita, quali fossero i suoi Piani…

°*°*°*°*°*°*°*°

*{11 Pethboc}*

Gli Dei li hanno puniti quei sudici schifosi! Li hanno puniti nel giorno in cui si riunivano per i loro lugubri scopi. Tutti, tutti quei bastardi di questa regione del nord. Gremiti si sono di vino, vino Avvelenato!! Abbiamo trovato nascosti nelle tasche interne d’un vestito della ragazzina tutte le boccette di veleno. Astuta. Viscida seppur redentrice di quei sporchi spocchiosi. Quei bastardi ora sono morti, per il veleno, infilzati da delle lance e mostrati in pubblica piazza. Finalmente liberi da quei selvaggi invasori, la terra tornerà nelle mani di chi l’ha coltivata per lustri e lustri, i nostri avi. Ullien è stato proclamato signore di Embasts e presto ci uniremo in catenasse. E la ragazzina, così come la vecchia che dimorava nei margini del bosco sono… Sparite nella Bruma…


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- CAPITOLO VIII : RITORNO ALLE TERRE NATIE ED L'APPELLO DEL FATO


Corse fuori da quel maniero, con la figlia stretta fra le braccia, quasi avesse un fuoco eterno a scorrerle nelle vene. S’avviò celermente Alexandra nella scuderia, dal quale prendendo un cavallo fuggì da quel forte, ignorò perfino le urla dei due soldati lasciati sulle torri di vedetta e la freccia d’uno di loro che le si conficcò nella spalla destra, sol un palese gemito e poi diede un violento colpo di tacco al cavallo per farlo andare più veloce. Passarono ore, poi giorni, e sebbene la febbre s’insinuasse ed espandesse con celerità entro le sue membra non voleva esporre se stessa e la sua bambina a rischio. Via, verso le Montagne innevate, ed oltre.

Bianca la Neve

Bianca la neve, lacrima mia,
brucia la terra nasconde la via.
Scende la cresta la donna ammantata,
vagisce la bimba nella stretta disperata.

Acceca lo sguardo il freddo candore
La pelle s’arrossa d’insano colore.
Scema la vista, si vela, si scioglie
Singhiozza la bimba come dopo le doglie.

Cedon le gambe, si perde la voce,
si muta il respiro in rantolo atroce.
La ragione, l’oblio la inghiotte
Scende il buio come di notte.

Albeth dell’alba, Albeth del veleno
Strano è stringer una bimba al tuo seno.
La serpe si agita nel petto avvizzito
Piccola mano stringe il tuo dito.

Albeth del tempio Oscura Signora
Salva la ragazza che il sapere non ignora.
Le spalle sottili dal tempo piegate
Dal suo lieve peso or son gravate.

Sopra la cresta, oltre a radura
Fin nella spelonca viscida e scura.
Voci soffuse, gocce colate
Pareti di roccia finemente intagliate.

Vesti bigie di rettili ornate,
signore di paludi dimenticate
Accogliete le figlie di Eiru lontana
Che la loro lotta non sia stata vana.



Il fievole rumore che le acque scarsamente agitate forgiano la riporta alla coscienza. °° Cosa? Dove… °° sussurra fiocamente °° D-Dove Sono? °° domanda infine con maggior vigore e nel mentre dischiude gli occhi con atavica lentezza, si sente priva d’ogni vitalità, inebetita forse a causa del laudano.
Una voce nota non tardò a dar una risposta a quelle domande {Siamo su una nave, diretti in Cornovaglia, Alla Montagna Urzas, al mio Tempio}.
Alexandra strinse gli occhi, seppur con scarso vigore °° Albeth… Vostro Tempio… Di quale Tempio parlate?°° domanda la giovine donna e madre con voce fioca.
{Al tempio delle Serpi} Rispose la vecchia venefica nel mentre che s’alzò ed accostò al letto della ferita, un sorriso impercettibile le sfiorò il volto e sebbene fosse cosciente che Alexandra s’era appisolata, perseguì nel suo loquire {Ho avuto una visione, la Serpe voleva che venissi a prendere voi e vostra figlia. Ed a quanto pare vi sono riuscita, la Madre ne sarà soddisfatta}.



Il Viaggio proseguì ed Alexandra seppur a rilento guarì dall’infezione alla spalla destra, passarono diverse notti, dapprima fra le gelide acque e poi fra le ostiche colline e montagne di quelle terre sulle quali Alexandra ha passato la propria infanzia. Giunsero infine innanzi ad un’imponente montagna e lì proseguirono attraverso una lugubre galleria scolpita nella pietra che conduceva niente poco di meno che ad una cava interna sulla quale s’ergeva un enorme tempio. Il tempio delle Sacre Serpi.
Trascorsero Lune e Lune. Alexandra esplorò i luoghi circostanti in compagnia di Albeth, la sapiente delle serpi, aveva il compito d’istruire le novizie nell’arte dell’Erbologia di Base ed alle più esperte le arti arcane per estrarne veleni, antidoti e pozioni rinvigorenti; Erano assai studiose di veleni naturali, ma in maggior misura di quelli animali, come le vipere o altri rettili dalle stesse mortali capacità. Anche Alexandra chiese di poter acquisire maggior conoscenza di quell’arte che la intrigava, seppur la sua massima aspirazione fosse detenere i segreti della Magia.
La Madre acconsentì e Alexandra si dedicò in quei pochi anni completamente agli studi insieme Alle Novizie, lasciando la figlia nelle mani alle Sacerdotesse che la esigevano come tributo per la Serpe, la stessa Serpe che le ha sottratte alla morte con la Visione… Una di loro sarebbe divenuta in futuro, una Vestale. Ed Alexandra acconsentì, sapendo che, qualora avesse sentito il Richiamo, il segnale di quando sarebbe giunta l’ora di Partire ed inseguire il proprio destino, non avrebbe potuto portare la piccola con se. Anche perché non s’avvedeva affatto nel ruolo di madre.
Successe poi una Notte, che Alexandra aprì un tomo nella piccola biblioteca e qualcosa l’interruppe all’improvviso facendo scuotere brutalmente le pagine di quel volume che fra le mani reggeva. Nulla fece la Gaelica se non permanere immobile, statica, paralizzata da quella corrente d’aria che parea trasmetterle arcane sensazioni che neanche lei sapeva interpretare. Un lungo momento Trascorse prima che i vento si quietò e gli occhi s’abbassarono nuovamente sulle pagine aperte “Capitolo 5 - Terre Nord: Barrington”. Ed allora capì Alexandra. Capì che doveva partire. Preparò quindi una sacca con poche vesti, i propri grimori e viveri; s’accostò alla porta della camera della figlia e la dischiuse, nella penombra osservò, con lo sguardo indecifrabile, quell’esile figura dalla corvina e selvaggia chioma giacente sul letto. Un lungo momento trascorse e poi richiuse la stessa, senza alcun altro indugio e si diresse all’uscita del casale ma fu interrotta dalla voce di Albeth che la chiamava °° Alexandra, prima che tu parta, prendi questo. Che la Serpe vigili su di te nel viaggio verso Barrington.°°. La Gaelica afferrò quel ciondolo e lo legò al collo, poi sibilando un flebile e glaciale °° Addio °° Si volse e s’avvio per la sua Meta.
Un Viaggio che proseguì per intere lune, un richiamo che mai s’interruppe sino a quando, in una notte dominata da una Luna Piena giunse infine alla Cittadina di Barrington. E lì il richiamo cessò d’incendiarle l’animo, innanzi ad un massiccio portone, dalla superficie lignea e levigata sul quale v’era una sagoma intagliata che Alexandra con sgomento riconobbe come quella che da piccola schizzava sulle pergamene, Una stella a cinque punte al quale centro vi risiede un fiammeggiante Occhio.



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****************************************


Ricapitolando>

Nome Completo: Alexandra Eleanor Wright

Karma Attuale: 15700

Allineamento: Legale Malvagio

Età Attuale: 27 anni

Paesi Visitati nel tempo: Cornovaglia, Belgio

Lingue Parlate: Norreno, Gaelico (Alexandra impara il Norreno durante la sua permanenza in Belgio, ed apprende il Gaelico durante la sua permanenza al forte di Crysanies, quasi per rendere onore al paese d’origine della madre e che palesemente ricorda le sue stesse fattezze)

Oggetti da approvare: Un medaglione di legno, regalatole dalla Sapiente delle Serpi (//http://img402.imageshack.us/img402/9601/medaglione3tn8.jpg) intagliato da ella stessa a mano e dipinto. Si apre ed all’interno vi è semplicemente una piccola treccia fatta con i capelli, del resto lo spazio è scarsissimo e null’altro vi entrerebbe, né un veleno, né una pozione, neanche una pietra (insomma, lo spazio è grande quanto la falange prossimale del pollice). L’oggetto non ha alcun valore se non ‘affettivo’.

Richiesta Skill: Conoscenze Naturali Liv.1
LIVELLO1 a questo livello il possessore della skill è all’inizio nell’apprendimento dei misteri naturali, riesce ad avere una conoscenza generale della flora e della fauna e a riconoscere cibi naturali commestibili e non commestibili.

Motivazioni Richiesta: Alexandra sin dalla tenera età mostra una inverosimile passione per la magia e tutto ciò che ad ella conduce. Sebbene al forte di Crysanies vi fosse una Gilda di Maghi, Alex era troppo giovane per entrare nel casale dei novizi e principiare gli Studi sull’Ars. Ma poi un giorno Devlin, su ordine del suo Sommo, le porge dei Libri di Erbologia e da lì scatta la scintilla per questa materia arcana. Gli studi di questa materia proseguirono anche dopo l’ammissione al Casale dei Maghi e ripresero dopo lungo tempo quando Conobbe la Vecchia e Venefica Albeth nel Belgio e quando poi quest’ultima la condusse in Cornovaglia fra le Sacerdotesse delle Serpi, una segreta congregazione. Gli studi permangono sempre sulla base dell’Erbologia, ossia la generica conoscenza delle erbe e saper distinguere i commestibili dai non.






Grazie Anticipatamente a chi andrà a leggere tutto il Bg, scusate la prolissità ma sono stata presa dall'ispirazione e non mi sono regolata [SM=g7576] . Bacione Enorme e perdonatemi se solo ora chiedo l’approvazione del bg [SM=g8161] [SM=g8127]
Tristalia.@
00mercoledì 26 marzo 2008 10:26
Posso dire in tutta franchezza che seppur lungo è stato un piacere leggere un bg cosi ben scritto. I miei complimenti. [SM=g7566]

Ricapitolando

BG : APPROVATO

SKILL CONOSCENZE NATURALI LIVELLO 1: APPROVATA


Edit : il pg è in possesso di un medaglione. L’oggetto non ha alcun valore se non ‘affettivo’.
.

Il pg parla il Gaelico ed il Norreno




Buon gioco !!!


mikyy=))
00giovedì 15 maggio 2008 11:47
Allora, facendo dei rapidi conti, poiché ho 17mila Karma avrei 5 step da colmare. Quindi parto in quarta XD con delle richieste e con i link delle giocate. Avverto già da ora che i link sono interni del Forum Maghi e mai postati sul forum master in quanto sono esami, lezioni o incontri in cui si discute di cose alquanto riservate e visibili solo ai maghi (specialmente una). Farò dei riassunti ‘stretti’ e vi invierò i file (quelli che posso…).


- Richiedo Skill Sotterfugio liv.2 (o se possibile liv.3) ))

Segreti e Pianificazioni: maghiancestrali.forumfree.net/?t=25628479

Alexandra s’appresta a mostrare i sotterranei al neo-apprendista Il’ya, discende lungo quella ripida gradinata e ad un tratto viene contattata telepaticamente dalla Consorella. Seguirà un incontro fra i tre, durante il quali oltre la facciata di cortesia, di saluti e presentazioni, le due donne principieranno a discutere/bisticciare mediante la telepatia e Alexandra tenterà di mantenere la facciata d’impassibilità e non far recepire questa discussione intrapresa con la telepatia dall’apprendista.( Non posso dire il contenuto del discorso poiché ‘ estremamente privato ’ ).


Esaminazione Ghadia:
maghiancestrali.forumfree.net/?t=25339550

Durante il secondo atto dell’esaminazione della Drow Ghadia, Alexandra si trasforma in un vecchio mediante l’arte della Metamorfosi, si presenta a lei tentando di calare perfettamente nella parte del vecchio precettore della torre, mentendo ed infine fingendo d’addormentarsi onde tastare l’autocontrollo della Donna. E dopo ch’ella avrà reagito assume, per quanto possibile, un’espressione falsamente addolorata mandando avanti per più possibile quella farsa.

Esaminazione Suulime:
maghiancestrali.forumfree.net/?t=25751742

All’ultimo atto dell’esaminazione della silvana, l’Arcimaga decide, dopo le ultime domande, di presentarsi ad ella come un vecchio, gobbo, dal volto deforme e dal vestiario sudicio di chi abita nel sudiciume dei bassifondi della cittadina. Cerca di modulare il più possibile l’incedere, rendendolo disarmonico e non di meno il loquire palesemente balbettante, una recita quanto più possibile perfetta, facendogli poi una richiesta che non potrà non colpire in pieno il più che popolare, orgoglio elfico.

- Empatia liv.1 ))

Trevor in Torre: maghiancestrali.forumfree.net/?t=27915473

Durante un’accesa discussione con l’Istruttrice, Alexandra studia con estrema attenzione i tratti del volto della donna, volendone ricavare le reali intenzioni e pensieri che dominano nella sua mente. E non solo l’espressione ma ne studia anche le reazioni, soppesa il verbo, l’intonazione e qualsiasi cosa possa dar ad ella dar degli indizi.

Lezione cast: http://maghiancestrali.forumfree.net/?t=26509100

L’Arcimaga si imbatte in un apprendista, che ha un’espressione ed un comportamento alquanto ambiguo e dopo un primo momento, giacché egli non dà responso alle suo quesiti a tal riguardo, ne studia le espressioni, anche tentando di provocare quella facciata apparente di ghiaccio.


- Conoscenze Naturali liv. 2 (+1) ))

Ho due intere giocate dedicate allo studio in un file word ( non le ho mai postate) ve le invio tranquillamente via ffz.


Per quanto riguarda il quinto step, lo metto in panchina per ora XD
THEKORGER
00giovedì 15 maggio 2008 11:56
Re:
mikyy=)), 15/05/2008 11.47:




...................
- Conoscenze Naturali liv. 2 (+1) ))

Ho due intere giocate dedicate allo studio in un file word ( non le ho mai postate) ve le invio tranquillamente via ffz.




Avendo accesso al suddetto forum me ne faccio carico, e le leggerò appena posso. Le altre puoi inviarmele.



mikyy=)), 15/05/2008 11.47:


Per quanto riguarda il quinto step, lo metto in panchina per ora XD





Grazie per avere avuto pietà di noi!

mikyy=))
00giovedì 15 maggio 2008 12:04
THEKORGER, 15/05/2008 11.56:



Grazie per avere avuto pietà di noi!





Ghghghgh, sono 'troppo' buona! [SM=g7576]

File Inviato! A presto! [SM=g7637]
THEKORGER
00mercoledì 4 giugno 2008 22:23
Skill approvate ma solo in parte.

ricapitolo:

Sotterfugio Livello 2 (non 3)
Empatia Livello 1
Conoscenze Naturali Livello 2

di fatto hai skill come se avessi 12000 karma.
Puoi chiedere altri livelli quindi.
Ma abbi pietà.

mikyy=))
00giovedì 27 novembre 2008 12:32
Eccomi qui con una nuova richiesta skill. Giacché il Pg ha superato la soglia dei 22mila avrei circa 3 step da colmare.




- Richiesta Skill Empatia Liv. 2 ( Incremento +1 )


Il Nero corvo e la Bianca figlia di Eriu

RIASSUNTO: Aewen, seguendo il consiglio che le viene dato mediante missiva dall’Arcimaga, si reca presso la Fortezza Ancestrale, nella speranza di riuscire a chiarire i dubbi che son nati in lei. Durante la lunga conversazione il Corvo studia innumerevoli volte il volto della ragazzina, così da poter riuscire a compredere maggiormente il suo animo e non di meno i desideri.

- Le altre giocate sono nella sezione protetta del Forum Maghi e/o mai postate sul Forum Master, ve le invio con un messaggio privato.


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} . AGGIUNTE OBBLIGATORIE AL BG . {

{ { § ♣ ASPETTO FISICO ♣ § } } Lunghi Capelli dal tono Biondo-Rame. Come magma incandescente quella superba chioma scende in morbide ed eleganti onde lungo l’esile schiena, sin a sfiorar quasi i fianchi; Una Chioma che spesso vien ghermita in signorili acconciature, tali da farla apparire come la più nobile e degna discendente della stirpe dei Wright. Occhi Blu, profondi come le acque dei mari del nord, due gemme rare, zaffiri ineguagliabili e d’inestimabile valore capaci di mettere in soggezione. Alta 1,75 m, fisico longilineo, pallido viso dai lineamenti gaelici, - seppur si denoti la delicatezza tipica dei mediterranei, probabilmente ereditata da suo padre - a malapena sfiorati dai raggi solari in tutti gli anni trascorsi ad approfondire la sua conoscenza arcana; labbra turgide, spesso velate d’una lieve tinta carminio, così da elevar maggiormente il pallore di quella vellutata pelle e la tonalità profonda di quegli zaffiri che dimorano sui candidi troni degli occhi, densi di conoscenza e depravazione che di rado vien palesata. Donna dotata d’una bellezza particolare, inimitabili quei colori e quei tratti perfetti, una statua scolpita dal più abile degli scultori fra le lande conosciute.

[[ SEGNI PARTICOLARI ]] Ha un piccolo Tatuaggio Scarlatto al lato esterno del seno destro: un pentacolo, nel qual intimo v’è una Rosa di Pruno ( nodo celtico --> utenti.lycos.it/Trisk/pruno.jpg) ; ogni punta di stella del pentagramma possiede una runa diversa. Ogni discendente del Ducato dei Wright, che siano di spirito o di sangue, è protetto da quest’arcano simbolo.



Per ora è tutto, a presto! [SM=g7543]


Alex. [SM=g8091]



EDIT: Ho aggiunto la descrizione fisica / segni particolari. :P

Ambrosya0
00giovedì 27 novembre 2008 20:43
PER LA SKILL:

Si, skill approvata perchè nella giocata anche se è una sola l'hai usata molte volte e in modo corretto per il secondo livello.
Non è una skill semplice (come non è sempre semplice trovare player che ruolano così bene le espressioni e stati d'animo).

SULLE AGGIUNTE:




[[ SEGNI PARTICOLARI ]] Ha un piccolo Tatuaggio Scarlatto al lato esterno del seno destro: un pentacolo, nel qual intimo v’è una Rosa di Pruno ( nodo celtico --> utenti.lycos.it/Trisk/pruno.jpg) ; ogni punta di stella del pentagramma possiede una runa diversa. Ogni discendente del Ducato dei Wright, che siano di spirito o di sangue, è protetto da quest’arcano simbolo.



Uhm la dicitura dell'ultima frase può fuorviare. Di fatto si tratta solo di un tatuaggio senza poteri. Però se scrivi che ogni membro che lo possiede viene protetto dal simbolo sembri conferirgli un potere...

Quindi per una questione di forma scrivi qualcosa come:

"A ogni discendente del Ducato dei Wright, che siano di spirito o di sangue, possiede quest’arcano simbolo che viene fatto a mò di protezione."

Il senso cambia molto^^ Da una parte c'è un potere che sembra avere e dall'altra una credenza e una superstizione che però sappiamo (master con idee balzane permettendo ! [SM=g7574] ) che non ne ha.


SKILL EMPATIA LIV.2 APPROVATA

RIASSUMENDO:

Sotterfugio Livello 2
Empatia Livello 2
Conoscenze Naturali Livello 2

ASPETTO FISICO+SEGNI PARTICOLARI: IN MODIFICA



mikyy=))
00giovedì 27 novembre 2008 21:28
Ahahah, ovvio che è una credenza ([SM=g8075])


} . AGGIUNTE OBBLIGATORIE AL BG . {

{ { § ♣ ASPETTO FISICO ♣ § } } Lunghi Capelli dal tono Biondo-Rame. Come magma incandescente quella superba chioma scende in morbide ed eleganti onde lungo l’esile schiena, sin a sfiorar quasi i fianchi; Una Chioma che spesso vien ghermita in signorili acconciature, tali da farla apparire come la più nobile e degna discendente della stirpe dei Wright. Occhi Blu, profondi come le acque dei mari del nord, due gemme rare, zaffiri ineguagliabili e d’inestimabile valore capaci di mettere in soggezione. Alta 1,75 m, fisico longilineo, pallido viso dai lineamenti gaelici, - seppur si denoti la delicatezza tipica dei mediterranei, probabilmente ereditata da suo padre - a malapena sfiorati dai raggi solari in tutti gli anni trascorsi ad approfondire la sua conoscenza arcana; labbra turgide, spesso velate d’una lieve tinta carminio, così da elevar maggiormente il pallore di quella vellutata pelle e la tonalità profonda di quegli zaffiri che dimorano sui candidi troni degli occhi, densi di conoscenza e depravazione che di rado vien palesata. Donna dotata d’una bellezza particolare, inimitabili quei colori e quei tratti perfetti, una statua scolpita dal più abile degli scultori fra le lande conosciute.

[[ SEGNI PARTICOLARI ]] Ha un piccolo Tatuaggio Scarlatto al lato esterno del seno destro: un pentacolo, nel qual intimo v’è una Rosa di Pruno ( nodo celtico --> utenti.lycos.it/Trisk/pruno.jpg) ; ogni punta di stella del pentagramma possiede una runa diversa. Ogni discendente del Ducato dei Wright, che siano di spirito o di sangue, è protetto da quest’arcano simbolo (trattasi unicamente di una credenza familiare, in realtà il tatuaggio non possiede alcuna magia di protezione o simile).




Ora và meglio, Boss? [SM=g7574] [SM=g8909]
Ambrosya0
00giovedì 27 novembre 2008 21:34

(trattasi unicamente di una credenza familiare, in realtà il tatuaggio non possiede alcuna magia di protezione o simile).




Quale eleganza! Quante forbite parole!


N.B. Come l'avevo detto io era meglio oh!

ASPETTO FISICO+SEGNI PARTICOLARI APPROVATI^^
mikyy=))
00venerdì 20 febbraio 2009 23:40
Eccomi qua, dopo tanto tempo! [SM=g8127]

Dunque, karma attuale oltre 24500, ho liberi diversi step... Ma ne chiedo uno solo, per adesso.

- Richiesta Skill Sotterfugio Liv. 3 (+1)

Porto a carico 8 role ( quattro di menzogna + quattro di contraffazione documenti e timbri ), che spedirò prontamente via MP per non intasare troppo questa discussione.

Attendo il vostro via libera... [SM=g7566]

Alex. [SM=g7543]
.delphinia.
00domenica 22 febbraio 2009 17:37

RIASSUMENDO:

bg approvato
Sotterfugio Livello 3 APPROVATA
Empatia Livello 2
Conoscenze Naturali Livello 2

ASPETTO FISICO+SEGNI PARTICOLARI presenti
TERRE DI APPARTENENZE : terre del Cúige Ulad ( ATTUALE IRLANDA)




SCHEDA GIOCO AGGIORNATA



mikyy=))
00martedì 24 febbraio 2009 12:32
Io ce provo..

KARMA ATTUALE: 24624

Sebbene io sia un pò indecisa sul postare questa richiesta...voglio tentare ugualmente. Richiedo quindi la Skill Cavalcare Lvl 1.



Cavalcare (3 livelli)

il possessore di tale skill è in grado di destreggiarsi meglio del normale al dorso di una cavalcatura, riuscendo a portare a termine con esito positivo anche manovre delicate che senza tale skill non riuscirebbe a compiere.

LIVELLO1 a questo livello il possessore della skill è all’inizio nell’apprendimento dell’arte del cavalcare, potrà portare tranquillamente il cavallo al galoppo su terreni consoni (non rocciosi) anche portando dietro di sé un passeggero.



I Role che vi propongo sono i seguenti:

Mamma Rospa Torna a Casa * Il Ritorno della Yeti *

{Piazza - Baia } Slán go fóill, Réaltóg bán


Su entrambe i role porto con me dei passeggero, spero d'aver ruolato il tutto correttamente e che venga ritenuto idoneo ai fini dell'approvazione, altrimenti appena mi è possibile posterò nuove giocate.


Alex.
_Aaron_
00giovedì 26 febbraio 2009 15:40
RIASSUMENDO:

Bg approvato
Sotterfugio Livello 3
Empatia Livello 2
Conoscenze Naturali Livello 2

Cavalcare Livello 1 , APPROVATA.

ASPETTO + SEGNI PARTICOLARI: Presenti.
TERRE DI ORIGINE: terre del Cúige Ulad ( ATTUALE IRLANDA)




SCHEDA GIOCO AGGIORNATA


mikyy=))
00domenica 12 aprile 2009 16:38
io ce provo =P

KARMA ATTUALE: 25872

Abilità richiesta: RESISTENZA LVL. 1

Non sò se il role che vi sto per proporre è bastevole, ma si tratta comunque di un gdr assai impegnativo, ossia quello dove Alexandra si trova ad affrontare il parto gemellare; il travaglio risulta gravoso, anche perchè la seconda delle due bambine non si è girata nel ventre ed è dovuta uscire con i piedini(/'codina' ghgh), cosa che ha quasi condotto Alex sull'orlo del "collasso/trapasso" ( ci si moriva spesso all'epoca ), quindi lo sforzo non è stato certamente 'esiguo'.

Ecco la giocata:

Il Cigno e la Tigre


...A presto!!! [SM=g7543]
Rowan.16
00giovedì 16 aprile 2009 14:34
Salve mia cara!
Direi che per il primo livello questa giocata va più che bene!

Bg approvato
Sotterfugio Liv 3 approvata
Empatia Liv 2 approvata
Conoscenze Naturali Liv 2 approvata
Skill resistenza Liv 1 approvata
Cavalcare Liv 1 approvata

ASPETTO + SEGNI PARTICOLARI: Presenti.
TERRE DI APPARTENEZA: terre del Cúige Ulad ( ATTUALE IRLANDA)




SCHEDA GIOCO AGGIORNATA


mikyy=))
00martedì 7 luglio 2009 17:03
Eccomi di nuovo... Karma attuale 28500.

Facendo rapidi calcoli risulta che ho ancora ben tre step liberi, ma ne chiedo solo due per adesso.


Richiesta Skill: Conoscenze Religiose lvl.1


1° Role: [ Biblioteca ] § [ ...Di Destini e Divinità ]

Riassunto Breve:
Alexandra studia dei tomi religiosi in biblioteca in "compagnia" di Nyce.

2° Role: [ sacerdotesse - tempio ] Prima visita alexandra

Riassunto Breve:
Alexandra si reca al Tempio per le visite durante la sua gestazione, durante queste apprende diverse cose sulla Dea, sulle sue vestali ed i 'poteri' che custodiscono.

Il contenuto di queste giocate è un pò scarno, ma spero bastino per il 1° livello... Se volete posto anche le altre visite, del resto potrebbero essere ritenute valide.. Almeno spero! ^^ [SM=g8071]


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Richiesta Skill: Agilità lvl.1



<< 1° Role >>

Riassunto Breve: Alexandra si allena a camminare sugli scogli della baia, non senza difficoltà.


KHENDER [sentiero => baia / ammantato / incappucciato] passi silenziosi si ripetono leggeri sul polverso sentiero che porta dalla caotica cittadina alla baia, l'apprendista avanza sicuro sotto il corvino manto la grigia veste degli ancestrali è >>>
KHENDER celata alla altrui vista, l'astro notturno irradia le tenebre con argentei raggi che illuminano il cammino della creatura di luce la cui formidabile vista lo guida sicuro in questa calda notte. Orfano della fedele mancil e dei pugnali da lancio >>
KHENDER seco porta solo il pugnale che gli è stato donato unitamente al l'aureo pentacolo ed alla grigia veste il giorno del suo ingresso tra gli ancestrali.


ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Sottile la falce di luna, che sembra sempre più assottigliarsi in un malevolo ghigno, lucente e freddo come la lama di pugnali argentei, come quelli usati nei mistici rituali. L?ampio cappuccio carezzan i pallidi lineamenti dell?Arcimaga, bianchi come la superficie lunare, non sembrerebbero esser stati mai sfiorati dalla luce solare, ma del resto, cosa v?aspettavate dai un?Ancestrale? Oscilla il velluto di seta porpora, lambito dai flebili sospiri notturni, che con se recano i fruscii delle fronde ed i canti delle creature ch?or si risvegliano e s?ergono in volo, o s?acquattano fra fili d?erba e rocce in attesa di scattar verso l?inconscia preda. Non indossa i soliti abiti, non vi sono ampie gonne rosse o cobalto a celar le lunghe gambe, no, stanotte ha deciso d?indossar una nera veste comoda, ch?utilizza per gli allenamenti, laddove i drappi di lungo tessuto non son altro ch?un ostacolo, per altro superfluo; ampi spacchi laterali, che dipartono dai fianchi e raggiungono le caviglie, sotto questo pratico ? e quasi esotico si direbbe ? abito dei pantaloni di pelle agguantano le gambe, nere come gli stivali che ne celano l?estremità inferiore. Alla cintola è appeso un pugnale sulla sx, pochi centimetri avanti ad un esile borsellino, contenente forse non più d?un centinaio di monete, mentre a destra si potrebbero scorgere tre boccette alchemiche, fialette che all?altrui sguardo potrebbero sembrar piene di sidro od altra miscela alcolica, come son abituati a fare i nordici, m?invero è ben altro. ]]


KHENDER [baia | ammantato / incappucciato] quando la terra lascia il posto al soffice arenile ed il profumo delle acque copre il tanfo che proviene dal bosco alla destra del sentiero, la creatura di luce arresta il suo incedere per controllare se >>>
KHENDER altri avventori, al suo pari, hanno pensato di raggiungere quel luogo in questa calda notte estiva. Le inquietanti forme delle rovine della guarnigione disegnano ombre scure sulla sabbia non molto lontano da dove si trova ora l?areldar, >>>
KHENDER quando l?ombra di una creatura che avanza la dove le acque si congiungo alla terra ne attira l?attenzione. La mandritta, sotto il corvino manto, corre ad abbracciare l?elsa della lama che alla cintura porta e con forza lo cinge.


ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Gli scogli son lucenti, madidi d?acqua, sicuramente scivolosi, ma l?ancestrale non si fermerebbe innanzi a quest?ostacolo. La gamba destra vien erta, piegandosi verso l?alto, sin quando il piede non raggiunge la medesima altezza del masso, alto quasi quanto il ginocchio dell?arcimaga. Tac. La nera e spessa calzatura vien posta sullo scoglio, una posizione ferma, sicura giacché è quasi pianeggiante quella superficie scivolosa, quindi potrebbe esser più semplice salirvi, forse anche camminarvi; il busto si piega in avanti, portando innanzi il baricentro di quel flessuoso corpo nordico e, con una spinta verso l?alto, tenterebbe d?ergersi sullo scoglio, mantenendo morbido il suo corpo, eppur deciso e stabile, come un albero le quali radici s?insinuano nel caldo ventre della terra madre, raggiungendone il nucleo pulsante. Tac. Così s?erge infine il Corvo, allargando a malapena le braccia per tentar di mantenersi in equilibrio sullo scoglio, viscido e poroso, ma quest?ultima caratteristica gioca a tuo favore giacché ti permette di non scivolare a terra in pochi istanti. E? chiara la lotta d?equilibrio, proprio come quella che grava costantemente sulle sue esili spalle, gracili solo nell?apparenza che donano quelle carni, poiché la mente e lo spirito ch?è custodito in esse, sono le più crudeli e potenti delle armi. ]]


WRIL [baia-spiaggia] giunto infine sulla riva si ferma e con lo sguardo inizia a scrutare verso l'orizzonte non trovando la barca e neanche il traghettatore.Sbuffa un poco poi decide di sedersi sulla morbida sabbia e provare ad aspettare paziente>>
WRIL >>Certo la notte è d'incanto ma lui sembra essere lì solo.. fino a quando non vede spuntare poco lontana l?imbarcazione che attendeva.Una strana sensazione lo pervase all?improvviso mentre si sollevò rapidamente in piedi>>
WRIL >>Gli era parso di vedere qualcos?altro muoversi ai piedi della barca ..presso la riva.


KHENDER [baia => scogli | ammantato / incappucciato] per qualche istante osserva la creatura innalzarsi sulle pietre che proteggono la terraferma dalle acque, alfine quando raggiunge la sommità di uno dei massi allarga entrambe le braccia >>>
KHENDER flettendo ulteriormente in avanti busto al fine di abbassare ulteriormente il baricentro. Tali comportamenti certamente non sono messaggeri di velleità aggressive, decide quindi di avvicinarsi per meglio scorgere chi preferisce >>>
KHENDER avanzare su di un viscido sentiero piuttosto che affondare i propri passi sul soffice arenile - ma evidentemente non tutti la pensano come lui - incede sicuro e silente, sino a giungere a pochi metri dagli scogli, ora che si trova non lontano >>>
KHENDER dalla misteriosa creatura, si rammarica del fatto che il mantello che l'avvolge non fornisce alcun indizio preciso, annusando l'aria prova a vedere se l'olfatto gli fornisce qualche informazione, un aroma dolce invade il senso della creatura >>>
KHENDER di luce, *acacia* realizza tra se e se, *una dama dunque*. Contemporaneamente la mandritta lascia l'elsa del pugnale per poggiarsi sull'umida superficie di una roccia al fine di saggiarne la scivolosità, indi il piede destro si solleva da terra >>
KHENDER per posarsi su di una protuberanza rocciosa a circa mezzo metro da terra, facendo così flettere il relativo ginocchio, da quella posizione, facendo forza sul piede destro i muscoli si flettono e come una corda d'arco lasciata dopo essere prima >>>
KHENDER stata tesa, il corpo dell'elfo salirebbe rapido verso l'alto per atterrare sulla superficie piana di uno scoglio a circa un metro e mezzo di altezza dal suolo, il piede sinistro poggerebbe prima di quello destro, il ginocchio sinistro si >>>
KHENDER piegerebbe leggeremente per assorbire l'inerzia del movimento e tornerebbe ritto solo dopo che il piede destro, a sua voltra avrebbe toccato terra. {agilità + 4}. Da quella posizione si avvederebbe anche di un'altra creatura diretta verso gli >>>>
KHENDER scogli.


ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Il busto permane chinato in avanti, così non solo d?abbassar il baricentro, ma di far divenire il corpo perpendicolare alla superficie del masso, poiché se fosse flesso troppo in avanti cadrebbe, nella direzione opposta ? certamente ? i piedi perderebbero la presa, poiché sottoposti ad una forza non ben equilibrata dal busto della nordica ed i glutei, in pochi istanti, toccherebbero la dura ed umida superficie del masso. No, non hai nessuna intenzione di rovinar la veste e fare ruzzoloni; le braccia permarrebbero ben schiuse, come nere ali di Corvo che battono per mantenersi ben il equilibrio nell?impalpabile manto notturno. Sol quando l?equilibrio principierà ad esser più spesso, ovvero quando la nordica maga smetterà d?oscillar a destra e manca, il piede sinistro verrebbe erto con lentezza, una movenza morbida ? giacché il busto deve permaner statico, duro come marmo e nel contempo spostarsi appena sulla gamba destra, così che il chiodo dell?eterea bilancia di quel corpo abbia come unica base la gamba destra, tenterebbe quindi di porre in avanti il piede sinistro, pochi centimetri invero [[//30 cm ]] così che quella stabilità precedentemente ottenuta non oscilli, e di seguito venga drasticamente infranta. Il busto vien spostato in avanti, senza tuttavia esser flesso in avanti, permanendo invece ben flesso e verticale rispetto alla superficie di quel masso viscido, saturo di muschi. Tac. Il piede vien posto sullo scoglio, ed il movimento del busto vien effettuato a rilento, così che la posizione del piede sinistro possa esser ben ponderata ? se poco stabile lo sposterebbe più indietro -; starebbe per porre un altro passo, quando flebili fruscii verrebbero avvertiti dal suo udito. Qualcuno si sta avvicinando. Il capo si piegherebbe indietro di qualche grado, permettendo al corvo d?esaminar tacitamente il volto dello sconosciuto che gli si para innanzi? La densa oscurità notturna non le permette di riconoscerlo, suo malgrado. }} Chi siete? {{ Proferisce con un flebil sussurro. Glaciale. Schietta. Perfetta perfino in quella posizione ? ed impresa - tutt?altro che nobile. }}


WRIL [Baia spiaggia] Continuò a fissare in quel punto ma probabilmente la stanchezza iniziava a farsi sentire mentre le membra ricadevano a terra sul soffice manto di sabbia?così in sogno gli apparve [laggiù] un animale marino >>
WRIL >>davvero terribile, che si innalzava al di sopra delle acque, la cui testa sormontava l? albero maestro della nave dove lui era . Aveva un muso lungo e appuntito, e sfiatava come una balena>>
WRIL >>, aveva pinne lunghe e larghe, e il suo corpo era come coperto da pelle coriacea, attorcigliato su se stesso e dalla pelle raggrinzita; inoltre, nella parte inferiore aveva la forma di un serpente>>
WRIL >>e quando scese di nuovo sott'acqua, si lanciò all'indietro, e facendo questo, sollevò la coda sopra l'acqua, lunga quanto una nave intera dal suo corpo. Wril si agitava nel sonno turbolento che lo aveva rapito nella notte.


ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Sarcastico l?apprendista, è ben palese che non ha ancora ben inteso qual è la sua posizione, nel più basso scalino gerarchico; il volto dell?Arcimaga si tingerà di nordica freddezza, come un dipinto eseguito con i più superbi acquarelli su d?una preziosa e superba tela bianca §§ Sangue Freddo lvl.3 §§ rendendo ancor più ostica l?ascesa della fiamma dell?ira su quel volto che sembra esser stato scolpito nei preziosi marmi mediterranei. ]] Vedete di non prendervi troppe libertà, elfo? O vi mostrerò quant?è complesso saltellar evitando sfere o lingue di fuoco. [[ Le palpebre s?accostano, sembra che perfino lo sguardo s?affila, come i mormorii che freddi e finemente ponderati ? forse troppo per risultar una comune persona ? che sgorgano dall?eterna sorgente fiammeggiante di quelle labbra tinte di cremisi. ]] Ma non credete che perderò tempo a chiamar un cerusico, ?caro? falco argenteo. [[ Aggiunge poi, rincarando la dose precedentemente offerta al giovane apprendista; tenterebbe di permanere statica nella sua posizione, sol il capo s?è mosso al proferir dell?elfo, di certo è una movenza ininfluente giacché il resto delle flessuose membra dovrebbero esser ben salde sulla loro ubicazione. ]]


KHENDER una parte di lui, gli consente di non palesare lo stato d'animo di quel momento ... immobile resta per brevi istanti, mentre la mente cerca di trovare una mossa che gli consenta di uscire da quella scomoda posizione in cui si è cacciato >>>
KHENDER ''non mi aspettavo certamente di trovare una via senza ostacoli ed in discesa'' replica infine ''ma quanta fatica sprecata nel selezionarli, ... se poi li arrostite così in fretta ... i vostri apprendisti'' avrebbe potuto evitare di specificarlo >
KHENDER sapeva che era inutile ma così sapeva di dar maggiore forza al suo pensiero ... ''comunque se volete sentirvi dire che vi muovete su quelle rocce viscide ed umide come ... come uno stambecco, non sarò certo io a ferirvi nel vostro ego ...'' >>>
KHENDER le gemelle porta a cingere i lembi del cappuccio e con un gesto deciso ed aggrazziato al contempo lo fa scendere alle proprie spalle liberando la dorata chioma ribelle che mossa dalla brezza comincia a danzare nel vento ''inoltre non credo >>>
KHENDER siate a vostro agio in questa condizione di luce, se proprio volete rischiare l'osso del collo permettetemi di illuminare a dovere dove poggiate i vostre passi'' tono fiero, parole decise, sa di essere nel giusto, sa che la consorella sta >>>
KHENDER sfidando la sorte in quel gioco pericoloso al quale nessuno la obbliga a partecipare, ''vi esorto a smettere, ... se volete migliorare il vostro equilibrio, conosco una serie di esercizi ... senza correre inutili rischi'' una breve pausa ''vi >>>
KHENDER imploro, siate ragionevole ... altrimenti che mi inizierà e mi guiderà nel difficile cammino della conoscenza ?''.


ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Quell?essere ti sta trattando alla stregua d?un infante? Ma chi crede d?essere? Osservar ei riporta alla mente dell?Ancestrale i ricordi dello strafottente silvano, il padre di colei che t?ha allevato, ch?anche tu ritenevi tale. ]] Elfo, state osando più di quanto v?è permesso. Inoltre sto su d?una roccia alta poco meno della vostra testa, ma ben concentrata di materia. [[ Sembra volerlo provocare volutamente con quella frase sottile, una provocazione non molto esposta, forse col fine di punzecchiar ancor maggiormente l?animo superbo dell?elfo. ]] Se volete imparar qualcosa, della via della conoscenza, vi consiglio di frenar la vostra lingua impudente. [[ Aggiunge poi, con un sottile ed impalpabile velo di sarcasmo, sembra proprio che l?Arendal abbia cagionato l?ira del Corvo, che da interi cicli lunari non lasciava che dalle proprie labbra serpeggiassero provocazioni o velate minacce. ]] Se avete qualcosa da dire fatelo senza derider - fra le righe - ciò che vado compiendo, o da me non avrete neanche il mantello e guanti che solitamente porgo ai servi quando valico il portone della Fortezza. [[ Ultima di proferir verbo in indirizzo dell?elfo, or poggiando con maggior attenzione il piede sinistro su quella viscida superficie, sol quando s?assicurerà che sia ben statico e non a rischio di scivolamento, porrebbe su d?esso il baricentro ed il peso del suo flessuoso corpo, ergendo il piede destro e portandolo con lentezza accanto al gemello, a distanza d?appena una mano, o poco più; il busto permarrebbe ben fermo e flesso, senza mutar la propria inclinazione, a meno che la superficie non richieda ciò per rimaner ben perpendicolare ad essa. ]] ?Ed ad un Apprendista, che nemmeno sa usare la telepatia ancestrale, dubito fortemente che sia ?consono? un simile atteggiamento.


KHENDER [baia / scogli | ammantato / incappucciato] se qualcosa ha imparato degli esseri umani, ed in particolare di quelli di sesso femminile, era la loro dannata ed insensata cocciutaggine, che li portava a negare l?evidenza malgrado >>>
KHENDER fossero loro i primi a rendersi conto di essere in torto. Il freddo raziocinio della creatura di luce faticava ad accettare tali situazioni, specie tra gli eletti, ma l?animo umano, che può eccellere in alcuni campi spesso denota profonde >>>
KHENDER lacune altrove. Il di lei verbo sarebbe scivolato sull'elfo come l'acqua di un fiume sotto un ponte che lo sovrasta, si era imposto di non replicare di non avventurarsi in una disfida che lo avrebbe visto perdente in partenza, ma le ultime >>>
KHENDER che aveva udito lo avevano ferito, come si permetteva l'arcimaga a canzonarlo, proprio lei che doveva assisterlo e guidarlo nell'apprendimento dell'ars ... fece un respiro profondo e con lo sguardo glaciale, senza nulla proferire, il tronco ben >>
KHENDER ritto, così come il capo, le braccia sotto il mantello perpendicolari al corpo, decise di avvicinarsi alla sorella di congrega, passi leggeri i suoi che parean ignorare quanto fosse viscida la superficie su cui si appoggiavano, ogni qual volta >>>
KHENDER un piede toccava terra, una piccola flessione del ginocchio avrebbe mantenuto un perfetto equilibrio ed un saldo appoggio. Si sarebbe quindi trovato frontalmente rispetto all'arcimaga, le avrebbe afferrato con decisione e con grazia entrambe >>>
KHENDER le mani, aumentando in tal modo i punti di appoggio e, flettendo leggermente il capo verso il basso, fissandola intensamente negli occhi, le avrebbe replicato ''il vostro compito è insegnare, il mio è apprendere, per poter diventare al più >>>
KHENDER un aiuto alla congrega e non un peso, come nella mia situazione attuale ... vi esorto ad insegnarmi, se sono stato ritenuto degno mettetemi in condizione di dimostrare che chi mi ha scelto era nel giusto ... sarò onorato di essere un vostro >>>
KHENDER allievo, shalafi, e di non deludervi ...''.


ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Il volto permarrebbe statico in quell?espressione glaciale, intinta splendidamente di impassibilità, sembra che del ghiaccio nordico vi sia lascivamente colato sopra, rendendo ferma e distaccata quell?espressione. ]] Cosa sapete della Telepatia? Voi Elfi possedete una simile capacità, m?anche noi ancestrali, e la nostra è ben più spessa ed ampia. Come m?inviereste un messaggio entro la mia mente? Quali sono le fasi che si devono susseguire? [[ Domanda, mantenendo il proprio tono distaccato e freddo, per nulla toccato da quell?improvviso contatto fisico, sembrerebbe quasi che l?elfo abbia toccato non un essere fatto di carne e fiato, ma una bambola inespressiva foggiata nella pregiata maiolica. Se l?elfo arretrasse d?almeno un passo, l?Arcimaga perseguirebbe ad avanzare, evitando di far leva sul quel contatto che facilita l?avanzar e l?allenamento al qual voleva sottoporsi in solitario, così da riacquistar una certa agilità, persa con la gravidanza prolungata; perciò decide d?ergere i gomiti, portandoli paralleli al suolo e foggiando una lunga linea sinuosa che diparte dalla curvatura nobile del collo e raggiunge la spalla, per poi proseguir sino al braccio pallido, celato dalla manica del nero corpetto di quella pratica veste. La motivazione di quest?ultima movenza è semplicemente il voler mantenere un equilibrio, proprio come l?asta della bilancia ha i suoi due bracci, che trattengon i piattelli dorati, l?asta ovviamente dev?essere il suo corpo, sottile, delicato e compatto. Tac. Un altro passo, il piede destro avanzerebbe [[//40 cm]] e verrebbe posto sullo scivoloso suolo, ch?or diviene amorfo, quindi dovrebbe esser più semplice trovarvi il giusto appoggio sul suolo, non fosse ch?il muschio sembra raddoppiar il suo spessore, rendendo più ardua la sua impresa. Il piede destro tasterebbe appena il suolo, palpandone - attraverso la calzatura ? la stabilità, e sol quand?avrà la certezza di ciò vi porrebbe il peso ed il baricentro del proprio corpo, che sembrerebbe star per compier un altro passo in avanti. Un complesso gioco di equilibrio, di baricentro del corpo e busto, di coordinazione dei passi con quello del fletter del corpo gaelico, complesso per l?Ancestrale, non adatta a queste abilità meramente fisiche, ma che sembra desiderar, a qualsiasi costo, apprenderle. ]]


KHENDER [baia / scogli | ammantato / incappucciato] non ostacolerebbe il gesto dell?arcimaga, anzi scioglierebbe la presa lasciando di nuovo libere le di lei gemelle, quindi scorta una roccia non distante, un metro e mezzo circa alla >>>
KHENDER di lui destra e sopraelevata di circa un metro rispetto alla sua attuale posizione, arretrerebbe cauto tenendosi di fronte l?ancestrale fino alla stessa, indi con un lieve saltello, le gambe lo spingerebbero verso l?alto leggermente >>>
KHENDER all?indietro fino a ritrovarvisi seduto. Da quella posizione osserverebbe i movimenti dell'umana, indi, mantendo fisso lo sguardo sulla dama, farebbe scendere uno scuro sipario sui pensieri che si libravano nella di lui mente e, una volta che >>>
KHENDER solo il nulla avesse albergato in lei, si sarebbe concentrato sull'immagine del viso dell'ancestrale, e trovata la frequenza del di lei intelletto la mente dell'areldar avrebbe trasmesso alcune parole che avrebbero risuonato nel cervello >>>
KHENDER dell'umana [skill di razza doti telepatiche] **invero si, conosco la telepatia, ma non credo che, quella che conosco, abbia nulla a che fare con l'ars** replicando alla precedente domanda **permettetemi un consiglio, prima di cimentarvi con >>>
KHENDER queste superfici, se fossi in voi, mi allenerei a mantenere l'equilibrio cambiando repentinamente posizione ... mi assicurerei però che la superficie su cui mi alleno sia sufficientemente aderente**.


ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ La sua mente viene pervasa da flebili mormorii, ben delineati, celermente comprende che sta usando quell?abilità insita del suo sangue elfico, e non quella ancestrale. ]] Dovete fare vuoto nella vostra mente, tentando di delineare un messaggio telepatico, di comprimerlo e renderlo ben spesso, ma fate attenzione poiché un errore nella strutturazione del pensiero porta al sovrapporsi di parole od al completo scombinamento del messaggio. Dopodiché dovete farlo dipartire dalla vostra mente? [[ Proferisce, muovendo flebilmente le labbra, tinte d?una lieve tonalità cremisi, non percepibile ? almeno crede ? ai blandi raggi lunari, ridotti a cagion della sottile falce che troneggia sulla volta celeste; il cappuccio vien scosso dalla flebile brezza notturna, fresca e piacevole per l?Arcimaga, almeno risulterebbe così abbigliata com?è, giacché l?abito cela totalmente le sue membra, se non una parte del collo e le mani stesse, altrimenti non sarebbe altro ch?una ombra della notte. Il piede sinistro raggiunge il gemello, ponendosi sulla stessa linea ma a due piedi di distanza, per dar modo alla Gaelica di porre in maniera equilibrata il peso sulle proprie gambe, ed anche per coordinarsi meglio con i futuri passi, or il busto tornerebbe eretto, poiché la superficie di quello scoglio risulterebbe piatta, parallela al suolo renoso della baia. Sol dopo aver terminato tal azione il Corvo tenterebbe di lasciar ch?ogni pensiero e percezione esterna fluisca via, fuori quella mente, fuori da quel corpo fatto di carne, sangue e fuoco eterno, lasciando che l?oblio ed il silenzio s?impossessino totalmente d?essa; in quel vuoto pondererebbe un pensiero, affinandolo e scolpendolo con abile maestria, comprimendolo alfine ed inviandolo nel nucleo della mente dell?Apprendista, come un artiglio freddo e minaccioso che s?arena nella sua mente, legandola alla propria per brevi attimi. §§ Skill: Telepatia lvl. 5 §§ ]]°.O,o. § ... avvolgendo con fermezza la mente del tuo interlocutore, dovete esser ferreo in ciò, altrimenti potrebbe non udir alcunché. § o.O.°.


KHENDER [baia / scogli | ammantato / incappucciato] osserverebbe i movimenti della Gaelica, movimenti ancor pieni di timore, movimenti lenti, che denotano insicurezza nei propri mezzi, le parole invece sono proferite decise, piene di forza, senza >>>
KHENDER incertezza alcuna ... e mentre cerca di mettere in pratica gli insegnamenti appena ricevuti una strana sensazione gli pervade la mente, è profondamente diverso da ciò che gli è congenito, è una sensazione più intensa le parole rimbombano >>>
KHENDER con maggiore forza nella sua mente. Con un cenno del capo comunica di aver compreso e di accingersi a provare. Prima di tutto proverebbe a regolare il proprio respiro, rallentandone le frequenza, indi cercherebbe di fare il vuoto all'interno >>>
KHENDER della propria mente, quando il nulla vi regnerebbe incontrastato, un pensiero verrebbe prima solo abbozzato, poi sempre più affinato fino ad essere reso chiaro quasi fosse scolpito nella pietra, verrebbe ora compresso, come sempre di più >>>
KHENDER e quando la compressione è tale da non poter più immaginare altre manipolazioni, fisserebbe l'arcimaga e cercherebbe di collocarlo all'interno del nuclo della di lei mente che come un amo nel ventre di un pesce lega la povera creatura al >>>
KHENDER suo carnefice, parimenti, per qualche breve istante le menti dei due ancestrali si troverebbero indissolubilmente legate §§ Skill: Telepatia lvl. 1 §§ >>>
KHENDER - Ti sussurra - !! § ... mio shalafi, scoprite il vostro volto, permettete al vostro allievo di contemplarne la beltà ... § !!


ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ ?m..o sh..laf? sc..pr..t.. i.. v..str.. v?lto.. p..rm..ttet.. ..l v..str.. all..vo? d.. c..nte..mpl..rn.. l.. b..ltà.? questo il mormorio che sgorgherebbe entro la mente dell?ancestrale, che avvolta dal chiarore blando della bianca signora perseguirebbe ad avanzar sugli scogli, or con maggior agiatezza, forse per gli allenamenti c?ha già effettuato in precedenza su superfici similmente scivolose, seppur non a tale livello. }} Non adesso. {{ Risponderebbe il Corvo, quasi come se riuscisse a carpir l?essenzialità del messaggio telepatico inviatale. }} Dovete comprimerlo maggiormente.. Dovete dargli più spessore. {{ Aggiunge, or arrestando il proprio incedere ed osservando il volto dell?Apprendista. La sua natura elfica probabilmente si fa beffe della sua umana e scarsa destrezza, punto che sembra bruciare nell?animo del Corvo, detesta sentirsi ?inferiore?, perfino sul piano fisico. }}


KHENDER [Scogli - Baia || Ammantato ? Incappucciato] Osserverebbe l?umana continuare a zampettare instabile sulla superficie viscida ed insidiosa degli scogli e nel contempo replicare alla sua richiesta che le aveva >>>
KHENDER inviato telepaticamente, o almeno quello era stato il di lui intento. Se per un istante si era illuso di esser riuscito a dominare la nuova tecnica le successive parole dell?arcimaga avevano dissolto ogni suo dubbio in proposito, >>>
KHENDER aveva fallito, non un disastro evidentemente, ma pur sempre un fallimento, e nulla più di un fallimento innervosisce un elfo. Prima di tentare nuovamente si ripeté tra sé e sé ciò che gli era stato consigliato di fare, un profondo >>>
KHENDER respiro e la mente cominciò a svuotarsi da tutti i pensieri, gli occhi vennero socchiusi al fine di evitare distrazioni di sorta e far si che la concentrazione fosse massima, ora che la propria mente sia come una lavagna completamente >>>
KHENDER pulita, nera completamente nera, con un gesso candido come la neve andrebbe a scriverci sopra le parole che vorrebbe inviare telepaticamente all?ancestrale, le lettere si leverebbero quindi dalla scura superficie e comincerebbero >>>
KHENDER ad assumere una forma tridimensionale, come se ciascuna di loro fosse stata scolpita nel marmo, ora che il messaggio sarebbe ben comprensibile, comincerebbe la fase della compressione, le lettere si andrebbero a >>>
KHENDER posizionare alla medesima altezza e alla medesima distanza l?una dall?altra, indi la prima e l?ultima lettera della frase si andrebbero ad unire formando un anello composto dalle lettere del messaggio, questo anello inizierebbe a ruotare su >>>
KHENDER Ti sussurra - § ... fate attenzione avanti a voi ... sembra molto scivoloso §


ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Stavolta il messaggio telepatico sembrerebbe esser più spesso, tanto che l?Ancestrale si meraviglierebbe per la capacità di miglioramento dell?elfo apprendista, ma del resto la magia è nella linfa che scorre nel suo corpo, così come lo era dell?attuale istruttrice di magia. ]] Per stasera basta allenarsi. Se incontrerete degli apprendisti, od altri ancestrali, allenatevi con loro, così da perfezionar la vostra telepatia. [[ Sussurra, evitando di porre il piede, avvolto dallo spesso e comodo stivale, sullo scoglio post?innanzi ad ea, scivoloso giacché posto più in basso e madido d?umidità e d?acqua. ]] Tornerò alla Fortezza. Arcane Imperia vobis, Falco. [[ Sussurrerebbe all?apprendista, or scendendo dallo scoglio e lasciando ch?infine gli stivali affondino nella dorata sabbia, ben più accoglienti degli scogli sul quale si dislocava poch?innanzi. Indi accosterebbe i lembi dell?elegante mantello, lasciando che celi la veste e le pallide mani, muovendo i passi lungo il sentiero che conduce alla caotica e decadente cittadina. ]]


[...]



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<< 2° Role >>

Riassunto Breve: Alexandra si allena nuovamente a camminare sugli scogli, utilizzando un bastone per mantenersi in equilibrio { questo in teoria è il primo role, scusa se l'ho messo per secondo =P, alla fine l'ho tagliato per ovvi motivi }.


AEWEN {{ -> Baia }} Piccoli passi scalzi. La stagione che si avvicina all’estate lo permette, ed ecco che l’albina ha preso al volto quell’occasione per liberarsi dei calzari, invero –secondo lei- abbastanza scomodi. Sente il dolce canto delle onde°°
AEWEN che si infrangono sulla battigia. La ode, sì, quella nenia, e si lascia cullare dalla stessa, mentre lo sguardo di leva per osservare il paesaggio che la circonda. Deglutisce appena, muovendo distrattamente i suoi passi sulla rena°°
AEWEN bagnata dalla rugiada mattutina, ancor non del tutto evaporata. Si ferma, dunque, osservando le onde che, cadenzate da un ritmo tutto loro, se ne vanno innanzi ed indietro, scurendo la sabbia che compone la battigia.


ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ E’ fresca la brezza mattutina, che tenta d’insinuarsi fra i lembi della veste dell’Ancestrale, non riuscendoci tuttavia, essendo abbigliata in maniera del tutto anomala: una veste nera di velluto di seta l’avvolge completamente, braccia e busto, dividendosi all’altezza dei fianchi, laddove ampi spacchi, che sfiorano a malapena le caviglie, son avvolti da lucide brache di lucida pelle. Le mani trattengono il bastone, la sua arma prediletta, che detiene sull’estremità superiore una sfera in fluorite, ghermita da artigli di quarzo rutilato intrecciati ad una resistente lega metallica; sulla cintola v’è un borsellino, contenente le sue alchemiche pozioni, un lucente pugnale, pronto ad essere estratto nel momento del bisogno, ed infine un borsellino, contenente poche centinaia di denari. Il manto porpora avvolge le sue membra, ma non il capo, libero d’esser sfiorato dai raggi dell’astro, non ancora ostili per la sua pelle; osserva gli scogli, avvicinandosi lentamente, probabilmente l’allenamento della scorsa notte non l’ha soddisfatta e vuole ritentare ad ergersi su d’essi, beffandosi dei muschi che la rendono scivolosa ed apparentemente impraticabile. ]]


AEWEN {{ Battigia -> Scogli }} Le braccia son abbandonate lungo i fianchi, le mani serrate a pugno, il silenzio vige su quelle labbra pallide e screpolate; le labbra di una bambina bianca che par non aver nemmeno più tempo per se stessa. Per°°
AEWEN qualche carezza o qualche ludico svago infantile. Questa è Cassandra, la Novizia. Il rancore l’ha presa, il silenzio l’ha appagata in una tal maniera... ed il verbo sol la sazia quando è di Conoscenza intriso. Distrutto il suo animo? No, esso°°
AEWEN vive nella Fenice di Cristallo, figlia dell’Ancestral Stirpe. Avanzando man mano verso la scogliera scorge una figura ammantata, elegante, regale; la piccola albina sembra non esser nulla a confronto d’ella. Ma nulla dice, ne si nulla si°°
AEWEN lamenta. Di qualche passo s’avvicina, forse incuriosita, cercando di scorgerne con maggior integrità la figura. L’iridi vitree della ragazzina si fanno come due lame fredde di ghiaccio, intenta in quell’osservazione meticolosa. Indi un minimo°°
AEWEN dettaglio scorge: il crine della dama, simil alle fiamme come colore e come andamento. Ramati quei capelli. Inarca un pallido e quasi inesistente sopracciglio, approssimandosi ancor di qualche passo. Le par d’aver identificato l’imago°°
AEWEN ma ancor non si fida di quella sua così fragile vista. Tac tac tac. Si ferman dunque i suoi passi, non troppo vicini ma nemmeno troppo distanti dalla figura osservata sin da prima.


ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ S’erge il piede destro andando poi a solcar, col nero stivale, la superficie scivolosa ed amorfa dello scoglio c’ha innanzi, tastando dapprima la stabilità dello stesso, dopodiché facendo leva su d’esso e sul bastone s’ergerebbe sul masso, la qual superficie è inclinata, e la portano a chinar in avanti il busto, così che sia perpendicolare ad essa e quindi il suo peso sia giustamente distribuito sulle gambe. Non sembrerebbe essersi accorta della Fenica, che sembrerebbe – come lei – esser stata attratta dal richiamo del lago, dalle onde che s’infrangono sull’umida battigia, pregna della liquida essenza del lago, nonostante sia amante e schiava del fuoco che rappresenta. Tac. La punta metallica del bastone vien posata sullo scoglio, dando un ulteriore punto d’appoggio all’Arcimaga. ]]


AEWEN {{ Battigia | Scogli }} Anche l’albina indossa un mantello, ma la cappa di stoffa non le cinge il volto, così che quei suoi pallidi lineamenti son ben visibili, questa libertà di non usufruir del cappuccio del manto è sol perché il sole, pur°°
AEWEN tiepido e primaverile, saltuari mante si nasconde dietro le nubi, rendendo il suo calore meno intenso e, perciò, meno duro per la nivea pelle di quella ragazzina. Deglutisce, attendendo. Ma attendendo cosa? Forse nemmeno lei lo sa.°°
AEWEN Il suono delle onde vien allontanato, si estranea dalla sua mente, lo relega lontano, in modo da concentrarsi con maggior fermezza sull’immagine presso la scogliera. Le onde paion divenute una nenia lontana e persino il cadenzato suono°°
AEWEN prodotto dal bastone dell’Arcimanga par essersi affievolito, essendo che la concentrazione della piccola albina è riversata sulla presenza dell’Arcimaga piuttosto che sull’esterno, da cui cerca di estraniarsi. Medita in silenzio, colei che a°°
AEWEN poca distanza vige parrebbe proprio esser il Nero Corvo.


ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ Oscilla il manto, or lambito da una brezza che sembra essersi inspessita, forse a cagion del fatto che il sole è celato dall’ennesima bigia nuvola, che sembra preannunciar un temporale all’unisono coi tuoni che s’odono in lontananza. Lo stesso posto, a distanza di diverse lune piene, non è vero Fenice? Eppur dovrebbe esser proprio lì che vi siete incontrate, quando una possibilità ti fu elargita, dandoti modo di principiar un nuovo cammino. Forse nella Mente dell’Ancestrale son questi i pensieri che s’ergono e frammischiano, come posti in un immenso oceano fatto di magma e lingue di fuoco, il cui moto sembrerebbe quieto, almeno per ora. Dei flebili fruscii giungerebbero all’udito del Corvo, facendole muover il capo in indirizzo della figura che l’ha cagionati, non le ci vorranno che pochi istanti per riconoscer l’Apprendista, la nivea fenice di cristallo della medesima stirpe al quale appartiene anch’ea. Siete legate da questo, indubbiamente, forse anche da qualcos’altro d’ancora non abbastanza definito. Osserverebbe la lunga e nivea chioma, libera d’esser lambita dai radi raggi solari, saltuariamente celati dal manto – cotonoso? – di nuvole, ma le labbra permarrebbero accostate, ma sol quelle, poiché tenterebbe di far vuoto nella sua mente, di lasciar che tutto sfugga via, come acqua che guizza dalla sorgente primeva, come un quadro che non tollera altro colore, lasciando che scivoli via dalla sua superficie senza infangarne il prezioso disegno. Lascerebbe che il silenzio imperi nella sua mente, infranto pochi istanti dopo da un sottile e ponderato pensiero che dipartirebbe dal nucleo della sua mente, andando ad artigliar istantaneamente lo spirito dell’Apprendista. §§ Skill: Telepatia lvl. 5 §§ ]] ° [[ °.o.O. Arcane Imperia, Cassandra. .O.o.°. ]]


AEWEN {{ Battigia | Scogli }} Il crine pallido e sfibrato dell’albina vien carezzato dalla brezza tiepida eppur non malevola per la sua pelle, così sottile che parrebbe di carta leggerissima e fragile, che si possa crapar ad un solo tocco. Un piccolo°°
AEWEN fiore ella, un fiore fragile eppur incredibilmente raro. Alzando lo sguardo ancor sulla figura del Corvo ricorda, l’albina, di quel tempo che fu... ma che influenzò il presente molto più di qualsiasi altro fatto. Deglutisce, concentrandosi su°°
AEWEN quel pensiero fino a non udir che una lieve latenza delle onde e della brezza, presenti eppur non è la mente della bianca ragazzina si di esse concentrata. Congiunge le mani all’altezza del ventre, lo sguardo fisso a terra, mentre sol sui suoi°°
AEWEN è la sua applicazione. Ed ecco che l’Arcimaga il suo sguardo posa sulla novizia, silenzio sulle labbra dell’albina, mentre lo sguardo vitreo e quasi trasparente va a ricercare quello di zaffiro della Dama di Kenaz. La nota, la vede, la guarda.°°
AEWEN Permane, -e chissà per quale motivo- senza muover ancor un passo in direzione della donna dalla ramata chioma, quasi parrebbe essersi persa di nuovo nel mare dei suoi pensieri, la ragazzina pallida. Dunque la sua concentrazione°°
AEWEN tutto si faccia più leggero, in modo da accoglier lemma trasparente ma non certo inesistente. Un lieve fremito le corre lungo la schiena, ma subito si raddrizza, spazzando via quel sentor. Annuisce, alzando il capo, dunque, plasmando la°° AEWEN andrebbe presto a sciamare su quel vuoto che, forse per istinto, nella sua mente ha ricercato, accogliendo le favelle fatte di pensiero del Corvo. Respira silenziosamente, ancor non molto esperta in quell’arte ch’è la telepatia, lasciando che°°
AEWEN sua mente e la sua concentrazione in modo da fornir debita risposta al Corvo, sgombera tutto... tutto si fa più leggero, vola via, vola via il pensiero... {{ Telepatia I Liv. - Prova }}
AEWEN Ti sussurra - }} Arcane imperia Vobis, Dama di Kenaz... {{ fragile il messaggio, appena udibile e malandato.


ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ Il corpo ruoterebbe in senso orario, andandosi a volger in modo tale da poter osservare l’apprendista senza dover piegar il capo in suo indirizzo; movenze lente, ponderate, poiché ben più complesse di porre i passi sugli scogli. La sua mente vien pervasa da lievi fruscii, non è comprensibile il contenuto di quel tentativo, discreto poiché la giovane non si dovrebbe esser mai allenata in quest’arte. ]] Svuotate la vostra mente quando fate questi tentativi e delineate il pensiero come se lo proferiste dalle vostre stesse labbra, dovete esser più decisa nell’atto con cui me lo indir irizzate. Guardatemi negli occhi, vi faciliterà il tutto. [[ Mormora ora, schiudendo stavolta le labbra e non facendo uso dell’abilità innata per ogni ancestrale, ma a cui serve il dovuto allenamento per affinar la stessa. ]]


AEWEN {{ Battigia | Scogli }} In un primo momento non sa se quel pensiero è giunto a destinazione, attraversando quei ponti che le manti collegano, che conducono favelle leggere e, per l’oto, inesistenti. Dunque permane ancor qualche attimo°°
AEWEN concentrata, cercando di capir se quell’esperimento –se così si può definire- sia andato a buon fine. Attende, attende senza lasciar che la concentrazione l’abbandoni, osserva le onde, eppur il loro suono è lieve e par lontano... sol nella°°
AEWEN mente della giovane novizia v’è quella presenza dal ramato crine e dalle zaffiree mire. Dunque obbedisce all’Arcimaga, pria appena socchiude le palpebre, per dunque lasciar che la luce lieve del sole le carezzi le iridi d’un color così tenue°°
AEWEN che parrebbe acqua ghiacciata. Fissa come punto di riferimento le mire della donna, della Dama di Kenaz, lasciando che tutto ciò che la circonda, sfumi in un nonnulla. Una colombella vola prossima a loro, fischiettando gaia; ma di quel°°
AEWEN sua fare l’albina coglie ben poco, estraniandosi dalla realtà per concentrarsi nel miglior dei modi. Son svanite le onde ed il lor canto? E’ svanita la colombella? Svanito l’ottavato richiamo dei tuoni lontani? ..no. La concentrazione è or sol°°
AEWEN più forte e tutto par essersi fermato in una bolla di sapone. Sgombra la mente, la lascia libera e leggera, come la brezza frasca dell’inverno d’Eiru. Fremon le pallide ciglia, in quel silenzio fatto di nulla. {{ Telepatia I Liv. – Prova }}
AEWEN Ti sussurra - {{ Così...? }} dimanda lieve.


ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ Ed ecco ch’in pochi attimi la mente vien nuovamente pervasa dai fruscii, ma stavolta sembrano essersi inspessiti e delle lettere, ma non parole, son ben percettibili nella mente dell’Arcimaga: “C…sì…”. Ha detto “così” od era una parola più lunga e strutturata? Forse è vera la prima opzione, poiché pensieri troppo lunghi son più complessi da foggiare, almeno al principio. ]] Meglio, Cassandra. Ma proseguite coi tentativi, dovrete allenarvi a lungo per raggiunger la perfezione. [[ Risponde or alla fenice. Il corpo permane immobile, quasi fosse scolpito nel candido marmo, questo per agevolar i tentativi di telepatia dell’apprendista, poiché l’arcimaga ben sa ch’il contatto visivo è, in principio, la miglior ‘via’. ]]


AEWEN {{ Battigia | Scogli }} Quel limbo di concentrazione non viene sfalsato, non viene distrutto ne vien lasciato in balia della realtà e del suo canto. I suoni che dall’esterno provengono rimango meno fitti, come se attorno all’albina vi°°
AEWEN fosse una teca di sonno, come se Morfeo avesse disteso il suo manto a lambir l’aere. Allo sguardo dell’albina appena si palesa il buio quando le iridi vengon abbassate appena, in modo che le ciglia pallide e senza alcun colore possan°°
AEWEN appena sfiorare le nivee gote. Il verbo dell’Arcimaga le giunge compiuto, certo, anche se molto più distante di quanto non possa esser realmente. Tutto ciò poiché la ragazzina par essersi chiusa in se stessa, lasciando che il suo pensiero°°
AEWEN si espanda, come fan anche le concentriche onde che si dipingono sull’acqua allor che un sasso vien lanciato. Allor, sentendo quella quiete scivolarle nelle vene assieme al sangue, aprirebbe gli occhi, fissando le zaffiree iridi dell’Arcimanga,°°
AEWEN in modo da aver e mantener in contatto visivo con ea. Racimola la concentrazione, spaziando nell’aere alla ricerca del pensiero dell’Arcimanga, al quale di appiglierebbe come persona che non ha intenzione d’abbandonar la presa,°°
AEWEN forse per timore di precipitare in buio ben peggiore. Ma il timor vien scacciato e la Fenice posa la sua concentrazione, lasciando che pensiero sgorghi dalla sua mente, conducendolo e dirigendolo attentamente, senza che nulla possa°°
AEWEN bloccar la sua avanzata. {{ Telepatia I Liv. – Prova }}
AEWEN Ti sussurra - {{ Non è... timor... attender lungo tempo... 'parare... }} (Non è mio timore attender lungo tempo per imparare )


ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ Ed eccolo, l’ennesimo tentativo, tuttavia stavolta è più spesso, correttamente delineato seppur qualche parola sia stata ingurgitata dall’aeree che le disgiunge. ]] Migliorate a vista d’occhio, Fenice; ma ora ditemi, come lancereste un incanto? Quali fasi sono essenziali secondo voi? [[ Domanda l’ancestrale, volendo sfiorar anche un altro intricato argomento, forse quello che può apparir più allettante per un’apprendista, sulle quali spalle gravano innumerevoli studi, così da foggiar una spessa base per la loro formazione; non attende che la nivea ragazzina le dia un bastevole responso, poiché di certo dovrà pensarci diligentemente prima di proferir nuove favelle, quindi, facendo attenzione, ruoterebbe il corpo in senso antiorario d’almeno 45°, portandosi alla posizione originaria di quando s’era erta sullo scoglio. Tac. Il corto tacco dello stivale sx vien poggiato sul viscoso scoglio che le si para innanzi, poco più alto di quello ove è or posta, la base d’appoggio è minima, adatta per un sol piede. Dopo aver testato la sicurezza dell’appoggio porrebbe il bastone sopra un masso distante pochi centimetri da quello ove il piede destro è poggiato e quindi, con una spinta sicura, ma non troppo veemente onde evitar di scivolare e ferirsi sui porosi ed amorfi scogli, si spinge in avanti, andando prima a pareggiar il piede sinistro – senza tuttavia porre il piede sullo scoglio, anche perché non v’è un’adeguata base d’appoggio - quindi avanzerebbe ancor, portandosi infine sul masso posto innanzi ed a poca distanza da quello ove si mantiene in equilibrio (//40 cm). ]]


AEWEN {{ Battigia | Scogli }} Sssst... senti la quiete? Senti che tutto par esser più lontano, che tutto sia spazi distanti ed indeterminati, interminabili ed inafferrabili. Quando percepisce che tutto il pensiero l’ha abbandonata, verso il°°
AEWEN Nero Corvo dirigendosi, socchiude ancor le palpebre, appena, previo non perder la dovuta concentrazione che, secondo dopo secondo, rinnova silente, estraniandosi. Dunque riapre gli occhi, seguendo il consiglio che pria le venne dato dalla°°
AEWEN stessa. Dunque abbandona appena quello stato, ponendo la propria attenzione verso le parole dell’Arcimaga che –invero- suscitano in lei una certa curiosità. Inarca dapprima un sopracciglio, attenendo che il ire sia completo, pria di°°
AEWEN rispondere come è suo buon dover fare. }} Lanciar un incanto? {[ ripete appena, quasi sussurrando, mentre le iridi brillano nel profondo di un nonsoché di strano }} Anzitutto credo che si abbisogni d’una dovuta concentrazione, lasciando°°
AEWEN che da tutto ci si estranei, ponendo solo l’attenzione sull’ipotetico bersaglio. {{ Allor una breve pausa, si umetta le labbra pallide e screpolate, la ragazzina bianca, perdendosi per qualche attimo in concentrazione e scavando a fondo nei°°
AEWEN propri pensieri. }} Inoltre bisogna aver buona conoscenza e comprensione dell’incanto che si intende effettuare... altrimenti, -penso e temo- ci si potrebbe ferir con le proprie, stesse, armi. {{ Detto ciò lascerebbe che nuovamente cali il°°
AEWEN silenzio, attendendo il dire del Corvo, qualunque esso possa essere.


ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ La mano destra ancor ghermisce con sicurezza il ligneo bastone dalla punta – inferiore – avvolta di metallo e che custodisce nel suo intimo una lama affilata, sul quale v’è inciso il nome della runa che la rappresenta, sia lei che i membri della gilda a cui appartiene. La lunga chioma biondo-rame, raccolta sul capo da fermagli e quant’altro fosse necessario per trattenerla ben posta in quella pettinatura austera, che sembra indurir quel volto fatto di nordico ghiaccio; ascolterebbe il favellar della consorella e, nel mentre, avanzerebbe d’altri due passi, facendo or maggiore attenzione poiché lo scoglio che và solcando è sottile ed acuminato – almeno così parrebbe – ed è maggiormente scivoloso dei precedenti, questo poiché essendo posto più in basso dei precedenti è maggiormente pregno d’acqua e di muschi. ]] Perché secondo te bisogna concentrarsi? Per come avete pronunciato, il vostro eventuale tentativo sarebbe nullo. [[ Una breve pausa porrebbe, così che la giovane possa meditar su quando le sue labbra tinte di cremisi sgorgano. ]] Vi concentrereste… E poi? Ogni incanto ha metodologie e sfumature diverse, ma tutte seguono determinate fasi. Qual è la fonte del potere d’un mago ancestrale? E non parlo di studi teorici eseguiti su dei tomi, c’è qualcos’altro, Cassandra…

[....]





_Aaron_
00martedì 7 luglio 2009 18:17
RIASSUMENDO:

Bg approvato
Sotterfugio Liv 3 approvata
Empatia Liv 2 approvata
Conoscenze Naturali Liv 2 approvata
Skill resistenza Liv 1 approvata
Cavalcare Liv 1 approvata

ASPETTO + SEGNI PARTICOLARI: Presenti.
TERRE DI APPARTENEZA: terre del Cúige Ulad ( ATTUALE IRLANDA)



SKILL CONOSCENZE RELIGIOSE LIV I APPROVATA
SKILL AGILITA' LIV I APPROVATA



SCHEDA GIOCO AGGIORNATA
mikyy=))
00venerdì 25 dicembre 2009 02:35
Eccomi qua.


Karma Attuale oltre 32500. Dovrei avere, credo, almeno tre step liberi. Ma ne utilizzo soltanto uno stavolta =P.

Richiesta Skill Conoscenze Religiose lvl.2 {+1}

A dimostrazione porto i seguenti 4 Role, alcuni li riporto interi, altri frammentati perchè son poche le azioni che posson esser ritenute interessanti ai fini dell'approvazione della Skill.


<< 1° Role >>

Riassunto Breve: Alexandra, recatasi alla Biblioteca, si mette a leggere un tomo di carattere religioso e concernente i culti/miti dell'Est. La sua lettura però vien interrotta dal dialogo con una dama presente.


ANTAIR {.Est biblioteca.}hai appena oltrepassato il Palazzo, mentre la tua ombra si palesa prima di te sul freddo suolo. Sollevi leggermente il viso e ormai quel percorso lo conosci a memoria. Vedi già la biblioteca, mentre non fai per nulla attenzione alle innumerevoli persone che ti passano accanto. Stringi nella mano destra il libro sulle rune, lo stesso che oggi riconsegnerai al bibliotecario. Tiri su ,mentre cammini l'orlo del tuo abito, che come seta pare accompagnarti. Il freddo vento di Barrington non ti vieta di rimanere concentrata su qualsiasi cosa, tutti quei pensieri che si affollano nella tua testolina, ma pare che tu abbia una metodica teoria per sfogliarli tutti. Cammini ora un pò più >>> svelta, mentre già scruti il pesante portone di rovere ...Sei silente come i tuoi passi, come i tuoi inafferrabili desideri. Ora ti avvicini ...ti fermi. Volgi il capo dietro di te...come per assicurarti che nessuno ti abbia seguito. Questo è quello che hai promesso, a chi ha deciso di ospitarti nella locanda. E tu sei guardinga...furtiva..come manto nero..quasi invisibile. Ora porti l'esile mano a spingere il portone …


ALEXANDRA {{ Sala Lettura - Scaffali }} § [[ Il sole s’erge alto, nel ceruleo cielo, adorno di plumbee nubi che s’inseguono con moti quieti or spediti, celando saltuariamente l’Astro ed impedendo ai raggi solari di lambire la madre terra e di sfidare le rade ombre ch’imperano negli stretti vicoli. E’ sommesso il chiarore che s’insinua nella sala lettura, attraverso le poche finestre poste nel loco, intiepidito dal calore emanato dal focolare ove con costanza arde il fuoco, alimentato dal legname che vien, ogni tanto, aggiunto dai servitori che vi dimorano. Si muove, il corvo, fra gli scaffali che adornano ed impreziosiscono quella sala, più di quanto non farebbero quadri con cornici d’oro, candelabri d’argento o qualsiasi altro arredo superfluo; questo è forse l’unico loco, dopo la fortezza, in cui ha piacer di recarsi, sebbene non sia che una briciola se raffrontata all’estesa biblioteca della fortezza, eppur detiene tomi che certamente l’attraggono. Non è forse questa la ragione che il fato, quest’oggi, l’ha condotta qui? La mano destra scivola lungo la pila di tomi dello scaffale, con una tale finezza che solitamente s’elargisce ai frutti del proprio grembo. Ma non lo son forse anche i libri, ed anche la conoscenza, la qual brama in lei mai verrà saziata? I passi rallentano, sin ad inibirsi totalmente, perfino la mano si blocca, come se si fosse pietrificata sfiorando la copertina d’uno spesso tomo rilegato in pelle castana, un volume trattante “le tredici case di Bisanzio”, un compendio religioso, che di certo l’ha attratta. ]]


ANTAIR {.corridoio/sala comune.}spingi delicatamente il portone, ma non basta a non far rumore, poiché questo scatta provocando quel fastidioso rumore di cardini. Corrucci il viso, con un'espressione quasi antipatica. Oltrepassi la soglia mentre il portone si richiude automatico dietro di te. Pare che da lì qualcuno abbia deciso di non farti più uscire. Ma è l'unica posto in cui passi le ore, perché ami il silenzio, la solitudine. Ami i tuoi pensieri,e le tue domande.. le risposte che lì dentro ora vai cercando. Sembri sempre più magra, forse più stanca, del solito. Su quel viso ofelico, così bianco, dentro quegli occhi di ghiaccio che paiono non consumarsi mai mentre scorrono righe infinite parole, di manoscritti ingialliti e archiviati dentro quello che per te, è l'unico patrimonio librario che ti è concesso di usare. Cammini, portando i passi precisi e silenziosi sempre più portati all'interno della struttura.. continuerai crederci Antair? Continuerai a sacrificare la tua giovane età per quelle consocene che la maggior parte della gente reputa sciocchezze, o forse ti hanno già giudicato con estremo scetticismo?. Un veloce gesto della mano porta via, quasi scacciandolo quel pensiero, sei arrivata dove non pensavi di arrivare. E' già stato un fatto straordinario essere giunta qui, ora lo sai che non ti fermerai. Ora ecco, la porta dal legno scuro, quel confine sottile tra il silenzio della conoscenza e l'ordinarietà della quotidianità. Ancor porti la mano sinistra a spinge quell'unico ostacolo..Poi entrai all'interno di una sala che pare avere oggi qualcuno . Sbirci ma subito abbassi gli occhi..mentre ti conduci sicura nello spazio vuoto dello scaffale da cui hai preso il libro sulle rune.


ALEXANDRA {{ Sala Lettura | Scaffali --> Poltroncina }} § [[ Il volume scorre, ghermito dalla cerea mano destra, da quell’artiglio che con delicatezza tira indietro il frutto del suo interesse, portandoselo al petto, ove sotto lo spesso mantello nero di velluto v’è una veste blu zaffiro dalle fattezze semplici, ma impreziosita da una cintura argentea e dalla morbida pelliccia puntata sulla scollatura e sull’estremità maniche. Si intravedrebbe un pugnale – dalle fattezze comuni -, appeso alla sinistra della cinta, così come alla destra si può quasi scorger un esile borsello di velluto contenente certamente dei denari ed anche due fiale, ben allacciate alla cintura stessa; invero non abbisogna d’armi come stiletti o bastoni, ne possiede una più energica e letale, ben celata dietro quell’esteriorità friabile di cerea nobildonna nordica. Una maschera perfetta. L’eco, che raggiunge il suo udito, le preavvisa già che non resterà sola a lungo in quella sala lettura; una melodia che vien celermente fiancheggiato dal metallico strepito dei cardini del portone d’ingresso. Il cappuccio del mantello vien accompagnato, dalla mano sinistra, lungo quelle esili spalle, rivelando così un viso altrettanto pallido, sul quale troneggiano due occhi freddi, blu come le acque dei mari del nord, due pozze immense, senza forma e senza confini, densi di sapere. I lunghi capelli d’una chiara sfumatura biondo-rame son raccolti alla sommità del capo in un’elaborata pettinatura dal quale neanche una ciocca sfugge. Avanza, l’Ancestrale, in pochi attimi uscirebbe da quello stretto corridoio delimitato dai robusti ed alti scaffali, indirizzando i suoi passi alle poltroncine post’innanzi al caminetto. Osserverebbe sol di sfuggita la giovine c’ha fatto il suo ingresso nella sala lettura, un’occhiata breve, ma intensa, come se in quei pochi granelli di tempo volesse violarne in volto e le carni, cercando di carpirne le intenzioni, in ‘apparenza’ più che ovvie. ]] Dia Abar. [[ Proferisce il Corvo, senza rivelare il saluto che non le appartiene nel sangue, bensì nello spirito… Profondamente. Totalmente. ]]


ANTAIR {.sala lettura/ scaffale.}ti accorgi subito della donna che è presente nella sala. Fai quasi finta di non vederla, ma in realtà la guardi bene con la coda dell'occhio. Avvolta da un mantello nero che parrebbe velluto. Non puoi non notare che è diversa dagli altri abitudinari frequentatori della biblioteca stessa. Quasi ti desta quell'imago, ti porta a guardarla di più, nel silenzio ti attrae, ti incuriosisce, ma qualcosa non ti rassicura . Continui allo stesso tempo ad indirizzarti verso lo scaffale che è padrone del libro ti cui ti sei appropriata per giorni. Respiri, quasi in modo silenzioso, come non voler provocare il benché minimo rumore. Ti porti davanti allo scaffale, mentre ti volgi con il capo ancora verso quella imago che mostra un viso sconosciuto ma particolare, forse più attento e preciso nello sguardo. Occhi che per un attimo, veloce, fulmineo, ti senti addosso. Ti porge il suo saluto. Conosci la lingua in cui quest'ultimo viene proferito e tu rispondi, porgendole non solo il verso ma interamente i tuoi occhi a lei, come per approfittare di quel momento per rubarle qualsiasi suo dettaglio °° Dia is Muire dhuit .°° Poi ti riporti a quello scaffale ..ti sollevi e quasi come un cigno nero ti allunghi, sottile, delicata, ma con un marchio di forza che non si lacera davanti a nulla. Una forza che ti è padrona nell'anima, nel sangue..il fuoco che di te ancora non conosci. Accompagni il libro al suo posto, lasciando che le tue dita ne sfiorino pelungo il dorso della copertina. Sai che ne avrai nuovamente bisogno, sai che sarà lì, quasi ad attenderti. Ora, rimani col viso sollevato, alla ricerca di qualcosa che possa colmare il tuo desiderio la tua sete di conoscenza, la tua innanta curiosità, forse?. Mentre ancora porti la vista sulla donna seduta sulla poltroncina..con un pesantissimo tomo tra le mani..Ti chiedi che cosa mai ci sia scritto su un tomo così antico. Ricominci a muoverti dal fondo dello scaffale, con il naso sollevato per poter leggere tutti i titoli incisi sui dorsi, rilegati nelle più varie pelli e materiali. Poi con il dito indice segui quelli alla tua altezza, stai borbottando[…]

ALEXANDRA {{ Sala Lettura | Poltroncina }} § [[ Si lascia accogliere dallo scranno posto innanzi al focolare, il tomo vien poggiato sulle gambe, fasciate dall’ampia veste zaffiro di pregiato velluto di seta. Un manoscritto vetusto, si può ben scorgere la sua antichità scrutandone lo spessore delle pagine, intaccato dal tempo che gli ha elargito una sfumatura dorata molto intensa; la mano destra lo schiude, infine, rivelando i segreti in esso celati agli occhi blu dell’Arcimaga. La favella che sfugge dalle labbra della giovine, in una nordica lingua di sua conoscenza, non lascia più alcun dubbio sulle sue origini, già ben palesi invero nei suoi lineamenti. Non proferirà altro, del resto v’è forse qualcos’altro da aggiungere? No. **… Bisanzio e le terre intorno ad essa fossero divise e flagellate da continue battaglie, un giorno un angelo, Namaah, gettò il suo sguardo sulla terra e si invaghì di una donna. Molte volte…**. Parole. Frasi. Intere pagine vengono divorate da quei sapienti e bramosi occhi, smaniosi come quelli d’un corvo non ancor sazio delle carni di cui s’è sinora sfamato, un corvo ch’ancora solca il nero manto del cielo alla ricerca d’un altro corpo esanime sul quale posarsi. ]]


ANTAIR {.sala lettura/scaffale/potroncina.}Ancora borbotti. Sol dopo un attimo ti accorgi che lo fai, lo sai che lo fai, allora ti controlli. Alzi solo un sopracciglio, per rimproverarti, e questo è quanto. Ti volgi ancora verso la donna, con quei tuoi occhi azzurri, talmente chiari che paiono due blocchi di ghiaccio, e paiono inchiodare tutto quello che osservano, come falchi nel cielo azzurro che afferrano la preda su cui si posano. La tua natura curiosa, forse spregiudicata ti portano ad avvicinarti di più alla donna seduta, ma intenta, concentrata come nessuno mai hai visto. Si, forse solo Greydan si perdeva in quelle ore di studio e di conoscenza, ma nessun altro.. Ma forse è lui che ora hai in mente.. perché ti avvicini di più. Non perderai questa occasione di capire chi ella sia, perché è fuori di dubbio che non può essere una normale lettrice. Allora ci provi, non ti poni il problema il disturbarla...ti preoccupi, come sempre di te, della tua innata voglia di chiedere, di sapere. Ti sei già cacciata nei guai per questa tua indole, ma è il carattere e sai che non cambierai. Così con voce sottile, mentre il nero del tuo abito si fa strada verso di lei, ora lì ti fermi ancora la guardi, poi solo dopo un secondo, un veloce attimo...principi a favellare quello che vuoi sapere °° Scusate milady, ma, non posso fare a meno di notare il tomo che state leggendo, credo sia antico data la forma, e le pagine ingiallite...°° poi ti soffermi e ti metti quasi accostata a lei per avere una migliore panoramica del testo °° e ora che lo guardo meglio...credo che anche dalla stile dei caratteri e dalla loro incisione, il copista potrebbe essere stato padrone di queste pagine forse prima del mille...ma non vorrei sbagliarmi..°° Ecco, il tuo peccato, il tuo profondo peccato..Ti riporti davanti a lei..come chi attende di sapere, e non vuole altro.


ALEXANDRA {{ Sala Lettura | Poltroncina }} § [[ **…Namaah non accettò e decise di lasciare il mondo celeste per scendere sulla terra, in quelle ove abitava la sua dama, furono in dodici a seguirlo poichè fedeli alla sua causa: Cassiel era l'angelo soprannominato "Il Protettore", già da alcuni culti di quelle terre era adorato con l'appellativo di "Apostata", era l'angelo incaricato di proteggere Namaah e per fedeltà alla promessa fatta lo segui anche sulla terra. Tipico di chi in seguito seguirà le orme di Cassiel sarà di portare i capelli lunghi chiusi in una coda alta e di portare sempre seco tre armi. **. Prosegue quella lettura, costante, intensa, come se ad ogni rigo s’insinuasse perfino nello spirito stesso del manoscritto, osservando tutto con occhi nuovi, con occhi diversi da quelli dei comuni mortali, forse è per questo che in così pochi anni ha accumulato un quantitativo di sapere così abnorme che nessun’altro umano riuscirebbe mai ad assorbir in una manciata di vite, interamente donate allo studio. Questo è uno dei doni delle Quattro, che quando hanno distrutto le catene che mantenevano arginata la sua mente, gli hanno donato questa facoltà, di leggere ed apprendere con maggior celerità, sii da assorbir tutte le nozioni che fanno d’assestata base allo spirito ancestrale. D’un tratto, la giovane donna che le si è seduta accanto, le rivolge parola. Se solo volesse, il corvo, sarebbe capace d’ignorarla appieno e perseguir nell’atto di leggere il volume, senza alcuna nota di rallentamento. Ma non lo fa. ]] Sì. Dev’essere precedente all’anno mille. Ma se desiderate una valutazione più attenta dovrete porre questo quesito ai conoscitori arcani, le loro estimazioni sono eccelse. [[ Questo vien proferito, con tono sussurrato e garbato, alla nordica dama. Ma null’altro vien aggiunto, giacché sarebbe superfluo. Indi lo sguardo nuovamente cala sul tomo, lasciandosi avvolger totalmente da esso. ** Kushiel invece era "Il Vendicatore", egli non condivise mai il modo di agire del creatore di tutte le cose e colse al volo la crociata di Namaah per scendere sulla terra ed avere la possibilità di combattere sfamando così il suo desiderio di sangue. **. ]]


ANTAIR {.sala lettura/poltroncina.}annuisci, ma è troppo poco quella risposta. Tu vuoi sapere di più, vuoi sapere tutto. Però non osi, o forse temporeggi, quando ritorni silente di fronte allo scaffale..ancora guardi i libri, ma in realtà non li stai guardando affatto, stai pensando al tomo antico, alle incisioni, forse arabe, e a quale sia mai il suo contenuto. Arricci le labbra, in un'espressione evidentemente infastidita, troppo. °°Ma perché accanirsi su quel tomo, Antair, ve ne sono altri, perché ora ti sei fissata su quello che lei sta già leggendo..?°° pensi, e ripensi, ma quando parte una tua idea, non è quasi possibile fermarti. °° Ma è il tomo o lei stessa che ti incuriosisce? °° ancora pensieri dialoganti che come fili di seta scendono invisibili sul pavimento della biblioteca. Nascondi qualsiasi tuo nervosismo sotto il sangue freddo [liv 1.], ma è una dura prova. Prendi un libro , rilegato di cuoio rosso, con un titolo alquanto inadatto per te Ma, non è quello che ti interessa ora, mentre ti porti silente sulla poltroncina davanti la sua. La guardi, mentre porti il libro sulle gambe, lo apri, e leggi il titolo sulla prima pagina..Ma lo sguardo si fa fortemente altalenante tra il tuo libro e il tomo di lei, e lei stessa. Porti un leggero schiarimento della gola...Mentre batti ritmico il piede destro sul suolo, lo fai apposta? Ma per ora fai finta di nulla, resisterai ...?Mentre leggi e pari anche interessata.


ALEXANDRA {{ Sala Lettura | Poltroncina }} § [[ **…Camael che affascinato dal mare rimase, scelse di seguire Namaah per poter così vivere nel luogo che più preferiva. Egli infatti si mischiò con i “popoli del mare” aiutandoli a costruire solide barche per solcare le distese d'acqua più ampie, fu infatti soprannominato da tutti "Spirito dei Flutti" …**. Riprende l’arcana lettura, altre stille vengono assorbite, quasi fosse un’arida spugna che, posta in un deserto sconfinato, si satura delle gocce di pioggia che discendono nelle rare notti dal cielo. La sapienza è per un ancestrale un’oasi, un rifugio, una salvezza dall’inettitudine. ** Helzar, "L'anima Perfetta", si dice che egli fosse un grande saggio; decise di seguire Namaah per poter da vicino studiare i comportamenti degli umani. Egli, rimasto affascinato dalla fragilità di quelle vite e dal breve, ma intenso lo corso, vi dedicò tutto se stesso nello studiare ciò che essi apprendevano sulla vita. **. Il capo s’erge un attimo, per distendere e stirarsi con qualche lento ed elegante movimento, di certo divorare quel tomo col capo modestamente chino dato ch’è poggiato sulle gambe è molesto per il collo e le membra tutte. Ma non si lamenta l’Ancestrale. Con la coda dell’occhio, in quest’istante d’interruzione, andrebbe ad indagare sulla giovane nordica, osservandone per pochi attimi il volto, per poi abbassar lo sguardo sul tomo che và analizzando, come se volesse scoprire l’argomento che ne tratta. Non che ne sia realmente interessata, probabilmente è un libro dai contenuti meri e semplici. ]]


ANTAIR {.sala lettura/poltroncina.}un poema epico, antico, scritto da autore latino..conosci l'opera, e la sua storia. Ma rimani lì con gli occhi, per lunghi istanti..quando ancora i tuoi respiri sono invisibili, e profondi, silenti, sottili. Il quel tuo coro così magro, a malapena si intravede il movimento del petto. Non ti curi moto del libro, ma hai quella strana voglia di chiedere di che parla, cosa racconta il tomo. Sollevi il viso, mentre lei pare aver finito la lettura...Ti mordi quasi il labbro, sei oscillante non sai che fare..Ma quando mai hai pensato a non seguire il tuo impulso, e il tuo istinto.? La scruti, mentre anche lei sembra buttare un occhio veloce ma più indifferente sul libro che hai preso a caso, lo hai preso solo per stare lì e cercare di aprire un dialogo.. °°Allora, milady, di che cosa tratta questo tomo antico..°° sbotti, con tanto di tono sicuro e convinto, solido su quelle role e su quella richiesta. Di sicuro penserà che sei sfacciata, forse impudente..ma che ti importa? Non ti sei mai creata problemi di questo tipo, non inizierai ora. Stai fera con il volto, sicuro dentro quello di lei, che ti attrae senza sapere nemmeno perché, e la tua posizione è rigida, ma sei presente a te stessa, solo perchè è la tua mente che vuole sapere, che vuole ricevere...Quasi tiri un respiro di sollievo, dopo aver posto la domanda. Ti porti lenta ad appoggiare ora la schiena alla poltroncina di velluto rosso, in modo molto più rilassato. Attendi ora..speri che lei..parli.


ALEXANDRA {{ Sala Lettura | Poltroncina }} § [[ Un poema antico. E’ questo ciò che và leggendo la giovane nordica, che sembra intercettare il tuo sguardo – forse perché andava esaminando superficialmente il suo tomo? -, atto a scrutar i suo viso ed il volume aperto sulle sue gambe. Delle parole le vengono indirizzate. Un quesito, esposto con un impeto che di certo non t’aspettavi, non avendola provocata. ]] E’ un manoscritto religioso, parla delle Tredici Case di Bisanzio. [[ Spiega, brevemente. Una breve pausa, lasciando che le ultime note sfuggite dalle sue cremisi labbra si diradino nell’ampia sala, come inghiottiti dalla quiete che vi troneggia, come un despota. ]] Ma fra gli scaffali vi sono volumi ben più interessanti. [[ Aggiunge con un flebile mormorio, un sussurro a malapena udibile. Sì, è vero, ci sono tomi ch’in lei cagionerebbero maggior coinvolgimento, ovvero tutto ciò che tocca le materie arcane ma, com’è ovvio che sia, ciò ch’è racchiuso nei volumi arcani di quel loco non è nulla in confronto a ciò che è custodito gelosamente nella Fortezza. Detto ciò il capo nuovamente vien chinato sul manoscritto, riprendendo ad assorbir nuove asserzioni, catturandone l’essenza, lo spirito. ** Cahetel, "Il Musicante" che tra tutti gli angeli era il più portato per tessere melodie; desideroso di aver allievi a cui insegnar la sua arte, con Namaah scese per poterlo allietare con i suoi canti.**. ** Lahelel, "Tessitore di vite, poichè portato per la coltivazione di erbe medicinali, ma anche di veleni, cercò di curare quelle malattie che molte morti e molti lutti avean dato ai mortali: alcune volte riuscì nel suo intento, altre fallì...ma molta felicità gli diede vedere che una cospicua schiera di mortali si era interessata alle sue arti.**]]


ANTAIR {.sala lettura/poltroncina.}ancora annuisci a quelle parole, quando ti nasce spontaneo un sorriso. Lei ti sembra la persona più interessante che tu abbia incontrato sull'isola. Ora hai capito, la tematica è propria del tomo antico, Poi ti volgi con gli occhi verso gli scaffali, quando lei ancora favella di volumi interessanti. Pensi che anche a lei puoi chiedere quello che hai già chiesto in passato sempre nello stesso loco. Riprendi parola, sai perfettamente che la stai disturbando, anzi molto di più, la stai infastidendo...ma ricominci con quel tuo chiedere, quel tuo voler assolutamente sapere..°° vedete, il libro che ho appena posato a quello scaffale, parla di rune..°° Po ti alzi e sollevi un lembo del tuo abito sciogliendo il sacchettino che sempre porti con te. Le dita si muovono agili su quel nastro che apre lo stesso..mentre sul palmo della mano fuoriescono alcune delle venticinque rune che esso contiene.. °°queste pietre rappresentano il mio iniziale apprendimento nel mondo arcano..°° una nota di fermezza portano quelle parole. Ora ti risiedi con le rune sul palmo della mano e continui...°° ora, sono arrivata qui credendo che questa terra abbia qualcosa in serbo per me..ma...°° e ti interrompi, perché non hai quasi trovato nulla, e nemmeno sull'isola che possa profondamente interessarti...°° se qui non vi è nulla...per me, tornerò da dove sono venuta..°° Non sai perché le hai detto queste cose, eppure lei ti sembra più vicino a Greydan, di qualsiasi altro...Sospiri, mentre le verdi pietre sembrano essere presenti più che mai..ora che ancora non le sai leggere hanno forse un messaggio per te.


ALEXANDRA {{ Sala Lettura | Poltroncina }} § [[ **…Hayuya, detto anche "Anima del Bosco" poiché di lui non si ebbero molte notizie dopo che discese sulla terra con gli altri suoi compagni. Egli infatti scompari nei folti boschi che alcune lande di quelle terre coprivano, grande amante era infatti della natura e dei suoi prodigi. **. Ancora nuove essenze vengono deglutite dalla sua sapiente mente, delle sabbie mobili che tutto ritraggono, senza mai riempire il vuoto che in esse sussistono. Non c’è mai fine. Nuove favelle sbocciano dalle labbra della nordica, che stavolta sembra carpire per davvero la tua attenzione, come s’avesse ghermito e tratto il giusto filo della trama, una fibra che non si spezza. ]] Rune, eh? E così siete interessata allo studio dell’antico idioma? Od anche di altro? [[ Quesiti spontanei s’ergono nel tiepido aeree della sala lettura, delle domande ch’il corvo – di certo – non può far a meno di porre. Che sia lei la dama di cui le ha parlato Nyce in quel loco? Sì, probabile. Arretra con la schiena, lasciandosi accogliere dal comodo schienale, non china lo sguardo sul tomo, stavolta, poiché forse se n’è schiuso un altro, impalpabile, proprio accanto a lei. ]]


ANTAIR {.sala lettura/poltroncina.}solo ora escono più veri i lineamenti di quel tuo viso ancora giovane, acerbo. Cade ora qualsiasi velo, qualsiasi pilastro...una voce dentro di te ti porta a dire ancora a quella donna che più di altre ti ha destato . °° Sono stata allieva di un mago precettore, il suo nome è Greydan, lui mi ha iniziato alle conoscenze arcane, ma...non ha finito il lavoro..°° E da giorni pensi se sia stato giusto arrivare così lontano per cosa, poi? Ma continui mentre le dita della mano destra muovono delicatamente le rune, facendo attenzione che nessuna di quelle posate sul palmo cada a terra °° Ora, so che il mio maestro è un tipo enigmatico, non mi ha detto nulla..solo parole su una certa e leggendaria isola di Avalon..sono cosciente più di altri di essere arrivata in questa terra...e mi riferisco all'isola..direi sacra, o di più leggendaria, ma non credo affatto che essa possa offrirmi qualcosa.°° In realtà non sai davvero che fartene dell'isola delle mele, e dei suoi abitanti pieni di effigi e armi, talmente incolti e bassi culturalmente che ti avvilisce sapere che forse il tuo maestro si è sbagliato. Ora sollevi di nuovo le azzurine dentro gli occhi chiari d lei..°° Voi sapete dirmi qualcosa in più. del perché mi hanno arrivare fino a qua..per poi non trovare praticamente nulla...mi sembrate conosciate molte cose, forse non sto sbagliando a rivolgermi a voi..°° e ti riporti presente a se stessa, in quella posizione , dove solo gli occhi e poi la tua mente assorbiranno og minima nota e significato delle parole che lei proferirà.


ALEXANDRA {{ Sala Lettura --> Uscita }} § [[ Un… Mago? Le labbra del corvo s’increspan in un sorriso cupo, enigmatico, carico di sfaccettature. Le favelle della giovane sembrano esser sincere, cristalline come acqua di fonte, ma ciò non dà per scontato che il suo maestro sia stato realmente un mago, forse era un sapiente nomato tale dalla gente, chissà. Non la stupisce che l’abbia inviata ad Avalon, del resto l’esistenza degli Ancestrali può esser arrivata sin a lui, o forse l’ha inviata per qualche altra ragione? Chissà. ]] Comprendo. Ma credo che il vostro precettore forse non intendesse proprio l’Isola. [[ Proferisce alla giovane, or osservandola dritta negli occhi. Le parole dell’Arcimaga son enigmatiche, intrise d’una segretezza che probabilmente la nordica non può ancora intendere totalmente. ]] Ora è tempo ch’io torni alla mia Dimora. [[ Aggiunge poi, afferrando il prezioso manoscritto e ponendolo sulla poltroncina, quindi s’erge in piedi, in tutta la sua nordica statura. ]] …Lungo la terza fila di scaffali a destra, in basso, c’è un tomo che, a differenza degli altri, non possiede alcuna iscrizione all’esterno. Dovreste provare a leggerlo… Forse v’interesserà. [[ Non aggiungerà favelle d’accomiato. Né di Clan, né di Congrega. Semplicemente le donerà un cenno, col capo, per salutarla. Chissà che non la riveda, presto, in un loco c’ha come soglia un portone massiccio, di cupo legno, sul quale v’è intagliato un pentacolo con in grembo un occhio fiammeggiante. Ma non è tempo di quesiti o di pensieri. Il sole sta per discender oltre le elevate vette nordiche, presto l’ombra della notte calerà sulla landa. Le mani afferrano il cappuccio del nero mantello, ergendolo sul capo, così che non sia più visibile. Indi si volta, muovendo i primi passi, che in pochi istanti la porteranno all’esterno della Biblioteca, ove si miscelerà fra le innumerevoli presenze ch’ancor affollano la piazza. ]]


ANTAIR {.sala lettura/poltroncina.}ancora corrucci il viso in quella solita espressione di chi sta elaborando, sta ponderando, forse bilanciando tutto. °° Non l'isola..?°° quasi favelli ma è basso il tono della voce. La notte sta calando mentre lei ti suggerisce qualcosa, un tomo sul terzo scaffale in basso a destra, memorizzi tutto..La vedi rimettersi su il cappuccio del mantello e salutarti con un solo cenno del capo. La osservi e ripensi a qualcosa.. mentre già scompare fuori dalla sala e dalla biblioteca. Sai che è tardi, sai che devi tornare sull'isola..qualcuno ti aspetta..Ma invece farai altro. Passerai altro tempo dentro quella sala, con quel buio, con quella poca e fievole luce..mentre l'aria fredda ti trapasserà come una lama..ma avrai molto da leggere questa notte.




<< 2° Role >>

Riassunto Breve: Alexandra, in biblioteca, termina la lettura concernente i miti/culti dell'Est, lasciata in sospeso poche notti prima.


ALEXANDRA {{ Sala Lettura - Poltroncine }} § [[ Da diverse ore te ne stai lì, Nero Corvo, sfiorata dal chiaror di quelle fiamme ch'innumerevoli volte hai visto sbocciare, come rose dai petali porpora, dalle tue pallide mani affusolate. I lunghi capelli biondo-rame, preziosi e rari come l'oro rosso, son raccolti in un'elegante crocchia alla sommità del capo, perfetti e ben pettinati, privi d'addobbi se non qualche forcina d'oro ed opali di fuoco. Il capo è chino, su quel tomo dischiuso sulle sue gambe, fasciate da un'elegante veste dai velluto di seta dalla trama dorata e preziosa, che fà da splendido contrasto al tessuto nero cucito sugli orli della scollatura, delle maniche ed a metà braccio. Gli occhi blu, come i preziosi zaffiri, seguono le parole trascritte, con eleganza, su quel tomo dalle pagine fiocamente ingiallite lungo i bordi esterni. "Yerathel che istruì i mortali sulla costruzione di solide abitazioni e di marchingegni utili per rendere i terreni aridi, fertili. Fu da tutti amato, e per questo molti decisero di chiamarlo "Il Caritatevole"." nozioni interessanti, che la stanno infondendo, gradualmente, dei miti del profondo est, mai esplorato ma di cui ambisce ad approfondirne anche l'aspetto religioso, giacché l'arcano risiede già nella tua astuta mente. "Semieliah, che tra tutti si distinse per il suo desidero di insegnare l'arte della scrittura ai bambini. Paziente e silenzioso fu anche il più quieto di tutti, egli era dai suoi compagni chiamato "L'Ascoltatore" ." Nomi su nomi, ancora altri tre ne mancano, per completare il numero totali delle case e dei fedeli che seguirono Namaah. Il fuoco persegue a scoppiettare nel caminetto, ove la legna ravvivata pochi minuti prima da un servitore della dimora, aperta a coloro che bramano la conoscenza; per un attimo il capo vien erto, lo sguardo indirizzato a quelle sensuali fiamme che s'intrecciano, come corpi d'amanti durante i riti di Beltane, quando il fuoco tocca con intensità le terre mortali. ]]


ALEXANDRA {{ Sala Lettura - Poltroncine }} § [[ Sorella. Signora. Figlia. Questo è il Corvo per quelle eterne fiamme con cui ha intrecciato un profondo legame, diversi lustri prima. Un sorriso enigmatico incornicia le labbra ed il volto pallido della gaelica, un'espressione poi inghiottita dal gelo e dall'impassibilità, nel mentre il capo vien nuovamente chinato su quel tomo, ch'ambisce a terminare stavolta, giacché l'ultima è stata interrotta da una dama bramosa di conoscenza che, probabilmente, busserà alla soglia arcana, prima o poi. "Neuhel, tra tutti il più giovane che spese tutta la sua vita viaggiando di terra in terra, conoscendo ogni volta nuove culture che gli diedero la possibilità di espandere il suo sapere, egli era infatti "Il Ramingo"." un nuovo nome, un nuovo essere dispensatore di conoscenza sulla terra, almeno dal punto di vista di questo culto dell'Est. " Damabiah invece si occupò di mettere ordine nelle terre poichè solo la legge del più forte vigea; creò un primo organico che permise di regolare i conti senza ricorrere sempre alle armi, questo gli valse l'appellativo di "Il Giusto"." Il giusto o il sapiente. Il pallido indice sfiora, infine, la levigata superficie della pergamena, lambendo le lettere che compongon le frasi, eseguite con del cupo inchiostro, ed accompagnando l'attenta lettura del Corvo. " Umabel, "Il Leggiadro", era considerato uno dei più meravigliosi angeli del cielo; a differenza dei compagni amava destreggiarsi in acrobazie o pericolosi giochi di agilità. Insegnò la sua arte ai bambini di cui tanto amava il sorriso." Ed ecco infine l'ultimo dei dodici che seguirono l'angelo. Le pallide dita, giunte al termine di quel foglio ghermiscon l'angolo della nivea pagina, girandola e lasciando che la sua mente sia sommersa, ancora una volta, d'arcaico sapere. "...Al creatore di tutte le cose questa insurrezione non piacque molto, infatti tolse agli angeli la loro immortalità gettandoli così tra le braccia di Morte. Le creature del cielo sono facilmente vittima di malattie per cui nessuna difesa hanno e più facilmente sentono la vecchiaia...". Respiri e silenzi si susseguono, le ombre vacillano, fremono con lascivia. L'aeree del loco, denso d'aromi piacevoli per il suo olfatto e fresco, giacché perfino quel caminetto, perennemente acceso, non riesce ad intiepidir quella sala lettura. ]]


ALEXANDRA {{ Sala Lettura - Poltroncine | --> Altrove }} § [[ "...Kushiel, preso da un morbo che le membra intorpidiva, scelse di morire in combattimento, quando si accorse che la vittima fuggiva via veloce si gettò contro un orda di babari che il suo sangue versarono sulla terra. Il secondo a morire fu Neuhel, il suo corpo fu trovato ai confini delle terre di Bisanzio...freddo e rigido...". Un'altra pagina vien girata, con un fruscio lieve, lasciando che l'ingordo sguardo anneghi fra le eleganti lettere or infine svelate, come portate alla luce delle fiamme. "...Umabel si spense durante uno dei suoi tanti giochi: cadde da una grande altezza e non più difeso dalla sua immortalità morì per un violento colpo alla testa. Lahelel invece durante la distillazione di un antidoto entrò in contatto con il veleno che passando attraverso la pelle lo uccise subitaneamente. Yerathel morì seppellito dal crollo di un muro che stava tentando di aggiustare..." La fine. La rovina. La vendetta ch'alcuno sbocco lascia a coloro che violan le antiche leggi, ribellandosi ai propri padri. Un'altra pagina vien girata, nozioni vengon assorbite dal suo spirito, ove un'ardente bramosia la spinge costantemente verso il sapere, verso la completezza, come fosse un'eterna fiamma che non abbisogna di ceppi o di sostanze alcoliche per alimentarne le sinuose lingue, tanto sensuali quanto brutali. "...Semeliah morì ascoltando le voci dei suoi bambini che intorno a lui si strinserò quando svenne durante una delle sue lezioni, simil sorte toccò a Damabiah che si spense durante un'udienza. Cahetel morì accompagnato dalla sua musica, conscio di star perdendo il suo filo della vita domandò ai suoi allievi di suonare per lui un'ultima volta: spirò col sorriso, felice della sua vita...." ]]


ALEXANDRA {{ Sala Lettura - Poltroncine }} § [[ "...Camael fu invece inghiottito dal mare che tanto amava, durante una tempesta; finì in acqua e non sapendo nuotare annegò, il suo corpo non fu mai ritrovato, come mai fu ritrovato il corpo di Hauya, alcuni dicono che sia stato divorato dalle fiere dei boschi, altri che sia diventato un’ albero. Helzar nel suo letto si spense, ormai vecchio, la sapienza aveva tenuto il corpo forte e saldo finchè non avea completato i suoi studi...". Un profondo respiro gremisce il petto del Corvo, appena celato dal profondo scollo della dorata veste, riempendolo d'aria, totalmente. L'ultima pagina vien voltata, la fine del manoscritto raggiunta, poche le parole vergate su tal foglio, tali che raggiungon sol la metà dello stesso. "...Namaah si spense in giovane età a causa della peste, ma non prima di aver dato all'amata consorte la gioia di un figlio, Cassiel vegliò sulla tomba del padrone per giorni finchè non fu proprio la fame e la sete a privarlo della vita. Da qui ha inizio la storia delle tredici caste, in ognuna di essere si collocheranno gli abitanti delle terre di Bisanzio, ognuno di essi, si dirà, sarà stato scelto da uno dei tredici per un preciso progetto.". Il tomo vien così chiuso, con un tonfo flebile ma che sembra riecheggiar in quel tacito salone, così come il fruscio del velluto di quella veste lungo la poltroncina, i passi rintoccanti dei tacchi degli stivali, lo scorrer dello spesso manoscritto sullo scaffale ove giaceva sin poche ore prima ed infine, dopo lunghi istanti, tutto tace... Come se nessuno avesse mai giaciuto lì, su quella comoda poltroncina, avvolta dal tepore del caminetto. ]]



<< 3° Role >>

Riassunto Breve: "Stupita" dalla reazione di Ghadia con il mercante mezzo-drow, Alexandra fà delle domande alla Drow riguardo la loro società ed il significato della parola "Ilharess", scoprendo molte cose interessanti.

Link Giocata: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7775005&tid=0c129bf954287791ad6ed29d85e0577c795671956e79667d8cbb4509...


[Leggere il Proseguo Automastering posto alla fine della Discussione]



<< 4° Role >>

Riassunto Breve: Alexandra e Ghadia s'incontrano nei laboratori, mentre preparano le misture che diverranno alla fine delle pozioni alchemiche, disquisiscono di diverse importanti componenti della società Drowish ( la purezza del sangue e dei lineamenti, le stalattiti, la superiorità delle femmine ).

Commento: Non sò se questa giocata è attinente, ma essendo la società drowish strettamente annessa al loro culto direi che qualcosa 'potrebbe' valere ai fini dell'approvazione Skill. Vedete voi XD


[...]


ALEXANDRA {{ Laboratorio Alchemico | Innanzi Bancone }} § [[ La mano sinistra s’erge andando a carezzar il ventre protuberante, sempre più turgido e pesante, manca poco, eppur più di quanto s’aspettasse, ma sol nell’intimo animo, imperscrutabile >>
ALEXANDRA dall’altri occhio inesperto, sol lì le sembran così tardivi i tempi. ]] Arcane Imperia, Ghadia. [[ Mormora il Corvo, infrangendo volutamente i pensieri che concernono la gravidanza e mantenendo erti sol quelli che son relativi al suo ruolo, >>
ALEXANDRA alla sua scelta, alla sua stessa vita. ]] Stavo preparando l’alchemica pozione d’Invisibilità, vi và di spalleggiarmi? [[ Le domanda, or volgendo il capo in suo indirizzo ed agguantandone le esili membra – più agili di quanto l’apparenza dia a >>
ALEXANDRA vedere – ed il volto, celato dalla solita maschera. ]] … Un giorno sarete capace di svilupparle voi stessa, d’apprender ogni sfumatura dell’Alchimia, dei suoi passaggi e strumentazione. E’ un’arte estremamente complessa, ma col tempo e >>
ALEXANDRA l’esperienza riuscirete ad orientarvi adeguatamente. [[ Aggiunge poi, afferrando la boccetta dal vetro tinto di uno smalto borgogna e la schiude, rivelando il suo contenuto farinoso e dalla sfumatura castana. ]] Codesta si noma polvere >>
ALEXANDRA d’unicorno, in realtà si tratta di polvere di pure stalattiti sotterranee.


GHADIA {Fucina Alchemica} Resta un pò irritata da quel vapore che le annebbia la visuale confondendola, prima di passare a una visione normale che le consenta di vedere un pò meglio in quel luogo. Parimenti non si muove, mai lo farebbe in un posto che >>
GHADIA non conosca perfettamente senza potersi guardare attorno nella sua consueta allerta. Davanti a lei le sembra di vedere una Rothe....uno di quei bovini del sottosuolo. Poi scopre che è solo il ventre rigonfio dell'Arcimaga, la quale sembra >>
GHADIA nascondere un'ottimo rito di fertilità da qualche parte. Si augura solo non sia stato l'unico maschio bazzicante quei luoghi...era un moccioso ma non si sa mai. Tuttavia evita di lusingare Alexandra paragonandola a una Rothe, non sapendo se >>
GHADIA gradirebbe tante attenzioni al suo interessante stato. Si guarda attorno riuscendo finalmente a comprendere. Finalmente adattatasi a parte di quel luogo e vedendo un pò meglio ascolta le indicazioni di Alexandra che sta lavorando a una delle>>
GHADIA pozioni, l'Invisibilità. Osserva con le sopracciglia sottili che sotto la maschera conferiscono agli occhi un'espressione turbata. Polvere di Stalattiti...noooooo....''Oh...un prezioso mobilio fatto in frantumi....che atrocità....perchè mai?'' >>
GHADIA domanda con un tono che ha un che di disperato immaginandosi qualcuno che prende a martellate la sua stanza per farne una ancor per lei inutile polvere di unicorno. Tuttavia cercando di riscuotersi aggiunge ''Sono qui per affiancarvi nella Fucina>>
GHADIA per assistervi meglio che potrò. Cercherò di apprendere quanto più posso An'kin.'' le dice.


ALEXANDRA {{ Laboratorio Alchemico | Innanzi Bancone }} § [[ China la boccetta, facendo discender nella beuta una quantità ben nota di polverina bruna, lei non abbisogna di misurare con precisione, l’esperienza le ha fatto dono d’aver un buon occhio per >>
ALEXANDRA le quantità in quanto non ha fatto altro per anni ed anni, forse lustri addirittura. ]] Mobilio? [[ Interroga la matrona, il tono sembrerebbe incredulo, ma invero è soprattutto incuriosito da quanto enunciato dall’oscura creatura c’ha forgiato >>
ALEXANDRA con le sue mani. ]] Addizionata all’altra miscela nella boccetta violetta ha il compito d’ispessire l’aura e farla scorrer sul proprio corpo, in modo tale da celarla all’altrui sguardo. Mentr’invece le due erbe donano trasparenza alla >>
ALEXANDRA colorazione dell’aura stessa, in modo tale che il soggetto divenga perfettamente invisibile… Ovviamente dopo averle infuse di pura Ars. [[ Conclude infine, afferrando la seconda boccetta e facendo scorrer nella beuta una buona parte del >>
ALEXANDRA contenuto fatto da un’esile polverina composta da granelli nivei e cupi, oltre che da alcuni frammenti d’ erba essiccata ed opportunamente sminuzzata. ]]


GHADIA {Fucina Alchemica-Bancone} Passi accortila conducono al fianco sinistro dell'Ancestrale. Con gli occhi rossi come il Diamante Scarlatto che è segue la polvere color castagna scorrere verso il fondo della beuta che sorregge il Nero Corvo, >>
GHADIA la osserva pesata e misurata da occhi che bene sanno calcolare giungere lì e venire accompagnata da un secondo composto. L'Ancestrale appare sorpresa da quella notizia tanto che sbotta con fare altezzoso fissandola come guarderebbe un troll di >>
GHADIA montagna ''Beh ovvio perchè voi non capite la sopraffina arte! La suprema forma di architettura del nostro reame. Nella cittadina della Casata Ky'Eshial del sottosuolo, la Mia Casata, le stalattiti sono un elemento fondamentale...non capisco >>
GHADIA proprio come facciate voi rivvil....voi umani...vi è estranea...create solo brutte stamberghe. La Fortezza è forse un pò migliore ma non ci siamo....forse dovrei mandare qualche misero jaluk a conferire con i maestri dei mestieri...ma non mi >>
GHADIA aspetto che capirebbero tali finezze...'' fa agitando per aria la mano destra con un'aria un pò snob. ''Magari posso regalare alle tue jalil piccole quando le avrai messe al mondo una culla di stalagmite...vedrai che la gradiranno. Sempre se non >>
GHADIA hai provveduto altrimenti...'' asserisce guardandola speranzosa. Osserva ogni polvere e miscela che viene mescolata, finalmente tacendo prende nota mentalmente dello scopo di ognuna delle componenti che infusa d'Ars può originare >>


ALEXANDRA {{ Laboratorio Alchemico | Innanzi Bancone }} § [[ Osserva la consorella nel mentre pronuncia la sua favella, concernente direttamente il senso artistico che la sua razza detiene – ben differente da quella della sua, ovviamente -, tuttavia >>
ALEXANDRA come alchemica studiosa non può che commentar con voce sottile. ]] Posso comprender invece la bellezza delle stalattiti e stalagmiti nella vostra razza, abitando nel sottosuolo pondero che sia un segno distintivo dell’antichità della casata o >>
ALEXANDRA erro nella mia deduzione? Esse necessitano di anni se non millenni per ergersi or discender dal soffitto, è forse definito come segno di nobiltà oltre che ornamentale? [[ Pone questo quesito alla discepola, seppur sia sbocciato spontaneamente >>
ALEXANDRA dalle cremisi labbra dell’Ancestrale; una conclusione ‘impulsiva’, che non è riuscita a tacere sebbene non ve ne fosse il bisogno di trattenerlo entro sé. ]] Per la culla invero ho già provveduto, ed anche a ciò ch’è strettamente necessario >>
ALEXANDRA alle due bambine che verranno al mondo, presto... [[ “…Spero”. Aggiungeresti mentalmente giacché la tua schiena, le tue gambe e le membra tutte soffrono del peso di quel ventre. Dolenze al quale non era certo abituata, ma avrebbe dovuto >>
ALEXANDRA intuirlo sin dal principio, ma, nonostante ciò, l’arcimaga s’accosta alla fornace ancestrale andando a ghermir dapprima una ferrea pinza di modeste dimensioni e quindi, aiutandosi con essa, ghermirà il contenitore di ceramica contenente della >>
ALEXANDRA pura acqua piovana messa lì per raggiunger il punto d’ebollizione. ]] Prendete una beuta - dal fondo tondeggiante – dalle ante dello scaffale dietro di voi, la riconoscerete perché è imbrunita nell’estremità inferiore. Fatto ciò riempitela sin a >
ALEXANDRA metà di liquido alcoolico, è dentro il bottiglione posto sul bancone alla vostra sinistra. [[ Mormora infine all’artiglio ancestrale, ponendo quanto tratteneva, con la ferrea pinza, sul bancone centrale. ]]


GHADIA {Fucina Alchemica} Le pone delle domande che suonano con delicato interesse la maga che serba in grembo due future femmine. Gli occhi della drow si posano sul suo volto mentre parla cercandone lo sguardo, incuriosita da quella naturale >>
GHADIA inclinazione di ogni ancestrale di scoprire di più. Tanto che risponde ''Il vostro ragionamento è senza dubbio un'ottima analisi. La mia razza bada molto ai canoni estetici. Si può intuire la potenza di una casata dal numero e dalla magnificienza>>
GHADIA delle stalagmiti e stalattiti che ne ornano la grotta. E', come avete argutamente intuito, un simbolo di nobiltà. Così come la lunghezza dei capelli, mentre dalla purezza dei lineamenti e delle fattezze si determina la purezza del sangue. >>
GHADIA Anch'essa importante...non avevo mai visto capelli di colore rosso prima. Noi elfi oscuri conserviamo rigidi tratti ai quali attenersi. Sembra che la vostra Ars sia penetrata persino nel vostro corpo, se io non sapessi già che...in un certo qual>>
GHADIA modo così è.'' sussurra, rievocando il regno del buio profondo, la terra dell'oscurità, il mondo sotto il mondo, mentre sulle sue labbra nere attraverso la maschera un sorriso si espande, uno dei rari sorrisi che sembrano quasi un >>
GHADIA ghigno candido. ''Che riti avete eseguito per la fertilità? Devo dire che sono stati ben riusciti...ben due dalhar....e jalilen...femmine...'' la interroga con un sogghigno malizioso. Si volta poi per non esagerare con le domande, per evitare >>
GHADIA d'essere redarguita nell'accingersi a eseguire quel che ci si attende da lei, metodicamente aprendo l'anta del mobile indicato...in legno che è invece pressochè unico e raro nel sottosuolo mentre sopra abbonda. Afferrerà così nella destra mano >>
GHADIA la beuta brunita, mentre con la sinistra allunga il braccio ad afferrare il corpo di un bottiglione del quale verserà l'alcool empiendo per metà la beuta che terrà sospesa alla portata di Alexandra in attesa di altre istruzioni.


ALEXANDRA {{ Laboratorio Alchemico | Innanzi Bancone }} § [[ Molto ferrei son i canoni degli elfi oscuri, e forse sol ora che l’artiglio le espone le generalità della società drowish, granitica sia dal punto di vista individuale che collettivo; Il capo >>
ALEXANDRA dell’Arcimaga s’inclina, lasciando che i lunghi capelli ramati carezzino la schiena ed i fianchi ammorbiditi dalla gravidanza in corso. Pone sul bancone la pinza metallica ed afferra una pezzuola di velluto spessa, che in pochi attimi utilizzerà>>
ALEXANDRA onde rimuovere il coperchio dal contenitore di maiolica e lasciar che il valore emanato dal liquido surriscaldato s’elevi e diradi nell’aeree circostante; fatto ciò l’arcimaga afferra la vitrea boccetta contenente l’erba essiccata e, dopo averla >
ALEXANDRA dischiusa, utilizzerà una spatola onde lasciar scivolare nel recipiente di porcellana una quantità specifica di erba. ]] Nessun rito, ve l’assicuro. Noi umani abbiamo una vita più breve, è vero, tuttavia siamo molto più prolifici di quanto non >>
ALEXANDRA siano altre razze… Alcune famiglie hanno anche una dozzina di discendenti fra femmine e maschi. [[ Sussurra alla propria discepola, lanciandole una breve occhiata per poi tornar ad osservar le erbe poste entro il contenitore, che vengon poi >>
ALEXANDRA miscelate con la spatola vitrea che l’ancestrale ghermisce con la destra. ]] Ponete adesso il pallone con all’interno l’alcool su quell’oggetto metallico ch’è posto sotto alla strumentazione che ho montato, è un sostegno per far si che la >>
ALEXANDRA boccetta non cada durante il quale raccogliamo l’essenza della pianta. [[ Pone una breve pausa per poi proseguir a favellar con voce sottile. ]] E’ uno degli innumerevoli processi che vengon utilizzati nell’alchimia… Vi sono essenze estremamente>>
ALEXANDRA sensibili al calore e, utilizzando quest’apparecchiatura e l’alcool stesso, non vengono danneggiate e quanto ricaviamo è privo quindi d’impurità. [[ Spiega i processi alchemici che s’apprestano ad eseguire, con minuziosa e sapiente attenzione>>
ALEXANDRA che sol un ancestrale può porre. ]] Mentr’invece ciò che ho appena fatto è un mero infuso, che carpisce non una singola essenza ma molte che andranno a perfezionare la pozione alchemica… Non utilizziamo il processo di estrazione poiché alcune >>
ALEXANDRA di queste sostanze estratte, seppur non siano utili ai fini della pozione stessa, rimangono neutre, quindi non sono definibili vere e proprie impurità giacché non arreca danno alla miscela ultima. [[ Termina quindi, volgendosi in indirizzo della>>
ALEXANDRA matrona ed approssimandosi alla sua figura, giacché deve afferrar una beuta dallo scaffale posto dietro d’ella un vitreo imbutino e delle pezzuole di lino candide, pulite, perfette. ]]


[...]
Merios
00venerdì 25 dicembre 2009 02:52
Co-o-o-mplimenti.
Vado a riassumere:

RIASSUMENDO:

Bg approvato
Sotterfugio Liv 3 approvata
Empatia Liv 2 approvata
Conoscenze Naturali Liv 2 approvata
Skill resistenza Liv 1 approvata
Cavalcare Liv 1 approvata
Conoscenze Religiose liv 2 APPROVATA
Agilità liv 1 approvata.

ASPETTO + SEGNI PARTICOLARI: Presenti.
TERRE DI APPARTENEZA: terre del Cúige Ulad ( ATTUALE IRLANDA)






EDIT: Scheda di gioco aggiornata
mikyy=))
00sabato 26 febbraio 2011 16:11
Richiesta Skill Resistenza lvl.2
Motivazioni: Alexandra è una maga ancestrale, spesso si trova in situazioni dove non è certo la capacità oratoria, detta anche diplomazia di mago, non basta per sedare gli animi. Spesso si ritrova perciò costretta ad utilizzar i suoi poteri magici, molto potenti e molto esigenti dal punto di vista d'energie; infatti, ogni volta che lancia un incantesimo, rimane ghermita per un lungo round dalla spossatezza ch'esso reca con sé, trascinandosela per molti round a seguito. Negli anni dovrebbe, perciò, aver sviluppato una notevole resistenza fisica agli sforzi, sia diventando madre, sia castando e richiamando a sé il potere delle Gocce. Nella giocata che porto, qui sotto, Alexandra è sottoposta ad una crudele tortura, ovvero quella di provar sulla sua pelle l'orrore ed il dolore d'esser divorata dalle fiamme, come se fosse arsa viva come una strega. Sente il dolore propagarsi per il collo, dapprima sull'epidermide, poi pulsando, sbranando, dilaniando le carni in profondità fino alle ossa. Durante questi quasi 3 round di tortura cerca di resistere al dolore, per non mostrarlo, per non perdere il controllo di sé stessa e rimaner passiva a quell'ignominioso Demone. Anzi, ad un certo punto cerca di resister, di rimaner ferma, al punto tale da tentare di prendere perfino il coltello, in un tentativo estremo di protegger la sua vita.

I round di resistenza son pochi, ma li descrivo molto approfonditamente, spero sia bastevole!

Link Giocata Masterata: [ Quest 7s] La Seconda


In caso dovrei avere alcuni allenamenti magosi, ed anche, credo, altre giocate dove fà degli sforzi prolungati. Dovrei mettermi alla ricerca della giocata perduta.

Rimango in attesa del verdetto!
EDAVE
00lunedì 28 febbraio 2011 11:35
RIASSUMENDO:

Bg approvato
Sotterfugio Liv 3 approvata
Empatia Liv 2 approvata
Conoscenze Naturali Liv 2 approvata
Skill resistenza Liv 1 approvata
Cavalcare Liv 1 approvata
Conoscenze Religiose liv 2 APPROVATA
Agilità liv 1 approvata.
SKILL RESISTENZA LIVELLO 2 APPROVATA

ASPETTO + SEGNI PARTICOLARI: Presenti.
TERRE DI APPARTENENZA: terre del Cúige Ulad ( ATTUALE IRLANDA)

SCHEDA GIOCO AGGIORNATA
mikyy=))
00mercoledì 30 marzo 2011 17:45
Aggiornamento Descrizione Fisica.


L'ho aggiornato, senza fare chissà quali cambiamenti.. Giusto in termini descrittivi. Per lo più l'ho rifatta perchè Alexandra ha un nuovo meta-tatuaggio corvoso. [SM=g7574] [SM=g7557]


Capelli: Biondo-Rame Chiaro. Lunghi e Lisci.

Occhi: Blu Zaffiro.

Altezza: 1,79 mt.

Peso: 54 Kg.

[[. § ♣ ASPETTO FISICO ♣ § .]]

[[. Lunghi capelli, dal colore delle vive fiamme, scendono sin oltre la vita, lisci e lucenti come fili di seta. Di rado, tuttavia, la Regina dei Corvi lascia libera la sua chioma, preferendo raccoglierla in acconciature semplici ed austere oppure eleganti ed estremamente elaborate, perciò degne del sangue nobile che scorre nelle sue vene, in base alle circostanze. Gli occhi sono d'un blu denso, magnetico e profondo, come le acque dei mari del nord, oltre che lucenti e preziosi come gli zaffiri, scuri al punto tale che di notte posson apparire neri come la pece. Son occhi rari, son gli occhi dei Wright. La Signora del Fuoco ha quasi 29 anni, seppur ne dimostri una manciata di meno, ed è alta 1,79 mt per 54 kg di peso. Fisico longineo, molto femminile ed ammorbidito non solo dalla sua età matura, m'anche dalle gravidanze passate, che sembran averla resa perfino più bella nei suoi lineamenti gaelici che son ingentiliti, forse, dal sangue mediterraneo ereditato dal Padre, che ea non ha mai conosciuto. Il viso è piuttosto pallido, bianco quasi come marmo, privo ancora di rughe, non essendo quasi mai stato sfiorato dai raggi del sole dato il molto tempo che trascorre nelle profondità della sua dimora, la Fortezza Ancestrale, uscendo sol a notte inoltrata. Le labbra son turgide, morbide e piene come pesche mature, spesso vengon velate da una lieve tinta carminio or cremisi, delicata e nobile, che non ha nulla a che vedere con le tinture forti e metalliche degne delle sgualdrine che batton sulle strade. La bellezza della Regina dei Corvi è assai particolare, fra zaffiri ed oro rosso, fra candore ed oblio. Uno straordinario ed inimitabile equilibrio di colori. .]]

[[. § ♣ SEGNI PARTICOLARI ♣ § .]]


[[. §§ CICATRICE §§ Ha una cicatrice sulla schiena, lato sinistro, alla medesima altezza del seno e del cuore. Fu una freccia, tanti anni prima, a cagionargliela. E' lunga 6 centimetri e leggermente obliqua. .]]
[[. §§ TATUAGGIO AL SENO §§ Come ogni degna figlia del nobile Ducato dei Wright, la Regina dei Corvi ha un tatuaggio scarlatto, al lato esterno del seno sinistro, il lato del cuore, del centro pulsante dell'anima. Il tatuaggio è d'un rosso molto intenso e simboleggia un pentacolo,nel qual intimo v'è un nodo celtico (una rosa di pruno), ogni punta del pentacolo racchiude in sé una diversa e significativa runa (Kenaz, Othila, Gebo, Uruz, Teiwaz). Il pentacolo è circondato da un sinuoso cerchio doppio ed intrecciato. Ogni discendente del Ducato dei Wright, che siano di spirito o di sangue, è protetto da quest’arcano simbolo sin dalla tenera età, è una tradizione segretissima, nessuno ne è a conoscenza se non i membri stessi del Casato. §§ Immagine Tatuaggio: i54.tinypic.com/33cw3ew.jpg §§ .]]
[[. §§ TATUAGGIO SULLA SCHIENA §§ Il 3 di Fearn del 1129 D.C. si è fatta incidere (dalle tatuatrici arabe) un grande tatuaggio, nero, che occupa tutta la schiena. Il tatuaggio è composto da più parti assemblate in un unico disegno, capace di racchiudere in sé innumerevoli significati che hanno molto valore per l’Arcimaga. Le grandi ali nere vogliono rappresentare quelle dei Corvi (che son emblemi di potenti divinità di guerra, di sapienza, di magia.. Fra cui Odino ed i suoi caduti prescelti, Bran, Branwen, le Morrigan, Lugh, Tulugaukuk, Nantosuelta ed anche molte divinità greche), m’anche quelle delle Valchirie che i nordici si tatuano, spesso – se son abbastanza dotti da conoscerne il significato -, a mo di ‘protezione’ sul loro corpo. Le ali occupano buona parte delle spalle, tutte e due scapole per la precisione, scendendo giù sin a coprire il costato, dove ricadono in quattro linee verticali parallele sin al fondoschiena, che custodiscono nel loro intimo la parola “Hrafnagudh” trascritta in una lingua magica, di SOLA conoscenza dei Maghi Ancestrali… Detto anche Hrafnaguþ ( o Hrafnaguð, Hrafnagvþ, Hrafnagvð o Hrafnagvd a seconda dei manoscritti ), Hrafnagudh significa “Dio dei Corvi” ed è uno dei più potenti epiteti detenuti da Óðinn ( noto come Odino) perché è sempre accompagnato dai corvi Huginn e Muninn, i quali ogni giorno volano intorno la terra e poi tornano a riferirgli ogni notizia che essi hanno visto e sentito. Nel centro delle Ali v’è un altro tatuaggio, composto da Tre Corvi, intrecciati con dei nodi celtici molto potenti e significativi (protezioni elementari, dalla sventura, etc) che trattengono/custodiscono nei loro artigli un Triskell. A rivestir questa autorevole triade di Corvi ed Emblema Sacro centrale v’è una scritta, in lingua runica, che significa, in lingua gaelica: “Saol na saol, Tús go deireadh. Tá muid beo, Go deo.” (“Nei secoli dei Secoli, iniziando alla Fine. Siamo vivi, per sempre”.). Il triskell è invece un potente emblema ternario, con innumerevoli valori: i tre cerchi dell’essere Ceugant, Gwynwydd ed Abred (terra, acqua e cielo) che si riuniscono nel fuoco centrale. La triplice manifestazione del dio, ovvero forza, saggezza ed amore. Il passato, presente e futuro. Fasi solari del giorno. La Dea nei suoi tre Aspetti. La Triplice manifestazione dell’uomo e le sue età. La Triplice specializzazione della Dea Brigit. Ed infine è simbolo della trinità femminile Morrigan-Macha-Boadb e maschile Ogma-Lugh-Dagda. - § Link Giocata del tatuaggio: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9705165 § - § Link immagine tatuaggio: i52.tinypic.com/15z0g1w.jpg § - .]]
==leia==
00mercoledì 30 marzo 2011 18:00
MODIFICHE APPROVATE
Buon gioco.
mikyy=))
00mercoledì 25 maggio 2011 19:02
Eccomi qua a riempire lo step dei 32500 pnt karma (gli altri tre me li tengo da parte ancora).

Richiesta skill EMPATIA LVL.3 (+1)

Motivazioni: Da sempre Alexandra, sia in razza sia in congrega, si trova alle prese con ogni genere di persona. L'abilità di studiare i volti le è comoda, la considera un'arma più che una semplice capacità, infatti durante gli esami d'ammissione degli aspiranti maghi (che non posto per ragioni di segretezza dei contenuti, ma sono tante!) le è d'aiuto per comprendere quali sono i sentimenti e le intenzioni reali di coloro che si presentano a lei per essere giudicati, cercando di scoprire chi è realmente bramoso di servire l'equilibrio o chi vuole sfruttare solamente la gilda, insomma, è una cosa che le è molto utile, al pari dell'ars. Inoltre non si fida facilmente delle persone e perciò spesso (o meglio quasi sempre) le studia, cercando di capire se può fidarsi o meno, o se c'è traccia di menzogna o semi-verità nelle loro parole, od ancora più semplicemente per tastarne al meglio il carattere (e non solo). Spero sia adeguata come motivazione, eheheh. (lo dico io poi ahah).


Giocate:

1) Qui Alex conosce Thyara, che vaga per la baia. Cerca di capire, dai suoi comportamenti, se recita una parte o s'è sincera, soprattutto quando dice di non ricordarsi da dove viene, scoprendo insieme a lei ch'è affetta da una temporanea(?) amnesia.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9792143

2) In questa giocata incontra Ahrlya, per la consegna di un tomo religioso, scavando a fondo riesce a comprendere che dietro quell'apparenza forte e determinata c'è un fiore fragile e puro.

queenofthecrow.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

3) Ithilbor raggiunge la Fortezza, per parlare con un mago, ma quando scoprirà che è Alexandra, sua madre, ad attenderla, rimarrà sconvolta. La Maga s'accorgerà di questo cambiamento repentino.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9618412

4) Qui la Prima lady incontra il signore degli elfi, per parlargli del suo progetto. Studierà il suo volto, nel mentre che glielo espone, per cercare di capire se approva o meno, in modo tale da sfruttar al meglio le sue capacità oratorie per convincerlo.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9728864



Spero siano bastevoli, soprattutto la prima è molto ben descritta. Purtroppo non posso postare gli esami degli aspiranti maghi, altrimenti di materiale ne avrei molto e più ben descritto. Ditemi voi, altrimenti porterò un'altra giocata prossimamente.
EDAVE
00mercoledì 25 maggio 2011 20:47
Lette le giocate e le considero bastanti così come le motivazioni, conosco anche le giocate in qualità di esaminatore degli ancestrali quindi

Bg approvato
Sotterfugio Liv 3 approvata
Empatia Liv 3 approvata
Conoscenze Naturali Liv 2 approvata
Skill resistenza Liv 1 approvata
Cavalcare Liv 1 approvata
Conoscenze Religiose liv 2 APPROVATA
Agilità liv 1 approvata.
SKILL RESISTENZA LIVELLO 2 APPROVATA

ASPETTO + SEGNI PARTICOLARI: Presenti.
TERRE DI APPARTENENZA: terre del Cúige Ulad ( ATTUALE IRLANDA)


SCHEDA GIOCO AGGIORNATA

accidenti ora non le si potrà nascondere più nulla maledetta mamma corva [SM=g8891]
mikyy=))
00martedì 28 giugno 2011 18:46
Eccomi qua a riempire lo step dei 35000 pnt karma stavolta. Porto 4 giocate, 2 postate sul forum maghi in una cartella in cui i moderatori delle razze (se hanno un account forumfree) potrebbero venir rapidamente abilitati (ho creato una sezione apposita!), e 2 postate sul forum master.


Richiesta skill: Conoscenze Religiose lvl.3 (+1)


Motivazioni: Alexandra ha da sempre la passione per lo studio, soprattutto per le conoscenze naturali e per gli antichi culti, con cui spesso si trova intrecciata (vedasi ad esempio la quest Alamrok, dove scopre che si tratta di una creatura oscura intrecciata ad un culto antichissimo, oppure la Quest dei Portali, legati proprio all'Egitto). Negli ultimi mesi, anche molto prima del sonno, s'è concentrata soprattutto sulle numerose religioni della razza umana al di fuori di quella avalonese. Ha studiato l'edda poetica, con trasporto - essendo dopotutto una nordica di nome e di fatto -, e con altrettanta passione s'è immersa nella cultura e religione Egizia.


Nota: In alcune giocate non ho ruolato di studiare dal libro, perchè è un pò noioso e ripetitivo, ma come il moderatore potrà vedere nella giocata n°2 e n°3 Alexandra ha parlato della religione egizia (e non solo) riassumento quanto ha studiato in quei giorni, in poche parole volevo trovare un modo meno tedioso e più naturale (tradotto una bellissima disquisizione filosofica con due splendidi pg) per studiare ed aumentare il grado delle conoscenze senza dovermi obbligare a far role standard di studio.


Giocata n°1 ) [ Quest Labirinto ] - { . Misteri . }

Giocata n°2 ) [ Fortezza Ancestrale ] - { . Di Fiori di Loto, Dee Celtiche e Whisky . }

Giocata n°3-4 ) { . Incontro in Arena . } & { . Serata di Studio . }
Nivienne
00martedì 28 giugno 2011 21:31
Bene, direi più che buona l'argomentazione ed anche le giocate portate a supporto -comprensive di quelle sul forum degli ancestrali-

Quindi:

Bg approvato

Sotterfugio Liv 3 approvata
Empatia Liv 3 approvata
Conoscenze Naturali Liv 2 approvata
Resistenza Liv 2 approvata
Cavalcare Liv 1 approvata
Agilità liv 1 approvata

Conoscenze Religiose liv 3 APPROVATA

ASPETTO + SEGNI PARTICOLARI: Presenti.
TERRE DI APPARTENENZA: terre del Cúige Ulad ( ATTUALE IRLANDA)


mikyy=))
00lunedì 26 dicembre 2011 15:05
Richieste Skill: Agilità lvl.2 (+1) e Furtività lvl.1 (Step dei 37500 e 40000 karma)

Giocata Masterata:

La pergamena di Arthur Lewis [QUEST SD]


Motivazioni: Date le sue origini di Artiglio Alexandra sà bene che per essere un ottimo mago guerriero si devono unire le abilità magiche a quelle fisiche. In questo caso l'avere buoni riflessi e coordinazione nei movimenti, in una situazione di palese difficoltà, può essere determinante, soprattutto a distanza ravvicinata (proprio com'è accaduto nella giocata che ho portato a giustificare la richiesta) o per salvare la propria vita e/o di qualche alleato, laddove bisogna agire in gran fretta senza perder tempo. In quanto alla Furtività, invece, ne ha saggiato più volte la potenzialità in quanto, muovendosi più silenziosamente e nascondendosi al meglio dall'altrui occhio, ha la possibilità di valutare le circostanze in cui si ritrova e decidere come muoversi, oppure di celare la sua presenza all'udito più fine fino all'ultimo (nel role cerca di muoversi silenziosamente per non farsi 'sentire' dal goblin, così da poter raggiungere una distanza di sicurezza ed eventualmente castargli addosso), dopotutto un mago necessita molto per castare un incanto, perciò spesso conciliare quest'abilità all'arte magica può esser decisamente molto utile.

Spero di esser stata esaustiva! [SM=g7520]

==leia==
00giovedì 29 dicembre 2011 13:38
Con un role solo, per quanto masterato, posso approvare solo una skill. Fra le due propendo per agilità. Per cui:

Bg approvato

Sotterfugio Liv 3 approvata
Empatia Liv 3 approvata
Conoscenze Naturali Liv 2 approvata
Resistenza Liv 2 approvata
Cavalcare Liv 1 approvata
Agilità liv 2 approvata
Conoscenze Religiose liv 3 approvata

ASPETTO + SEGNI PARTICOLARI: Presenti.
TERRE DI APPARTENENZA: terre del Cúige Ulad ( ATTUALE IRLANDA)


Furtività in attesa di materiale.


Scheda in gioco aggiornata.
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