Eccomi di nuovo... Karma attuale 28500.
Facendo rapidi calcoli risulta che ho ancora ben tre step liberi, ma ne chiedo solo due per adesso.
Richiesta Skill: Conoscenze Religiose lvl.1
1° Role: [ Biblioteca ] § [ ...Di Destini e Divinità ]
Riassunto Breve: Alexandra studia dei tomi religiosi in biblioteca in "compagnia" di Nyce.
2° Role: [ sacerdotesse - tempio ] Prima visita alexandra
Riassunto Breve: Alexandra si reca al Tempio per le visite durante la sua gestazione, durante queste apprende diverse cose sulla Dea, sulle sue vestali ed i 'poteri' che custodiscono.
Il contenuto di queste giocate è un pò scarno, ma spero bastino per il 1° livello... Se volete posto anche le altre visite, del resto potrebbero essere ritenute valide.. Almeno spero! ^^
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Richiesta Skill: Agilità lvl.1
<< 1° Role >>
Riassunto Breve: Alexandra si allena a camminare sugli scogli della baia, non senza difficoltà.
KHENDER [sentiero => baia / ammantato / incappucciato] passi silenziosi si ripetono leggeri sul polverso sentiero che porta dalla caotica cittadina alla baia, l'apprendista avanza sicuro sotto il corvino manto la grigia veste degli ancestrali è >>>
KHENDER celata alla altrui vista, l'astro notturno irradia le tenebre con argentei raggi che illuminano il cammino della creatura di luce la cui formidabile vista lo guida sicuro in questa calda notte. Orfano della fedele mancil e dei pugnali da lancio >>
KHENDER seco porta solo il pugnale che gli è stato donato unitamente al l'aureo pentacolo ed alla grigia veste il giorno del suo ingresso tra gli ancestrali.
ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Sottile la falce di luna, che sembra sempre più assottigliarsi in un malevolo ghigno, lucente e freddo come la lama di pugnali argentei, come quelli usati nei mistici rituali. L?ampio cappuccio carezzan i pallidi lineamenti dell?Arcimaga, bianchi come la superficie lunare, non sembrerebbero esser stati mai sfiorati dalla luce solare, ma del resto, cosa v?aspettavate dai un?Ancestrale? Oscilla il velluto di seta porpora, lambito dai flebili sospiri notturni, che con se recano i fruscii delle fronde ed i canti delle creature ch?or si risvegliano e s?ergono in volo, o s?acquattano fra fili d?erba e rocce in attesa di scattar verso l?inconscia preda. Non indossa i soliti abiti, non vi sono ampie gonne rosse o cobalto a celar le lunghe gambe, no, stanotte ha deciso d?indossar una nera veste comoda, ch?utilizza per gli allenamenti, laddove i drappi di lungo tessuto non son altro ch?un ostacolo, per altro superfluo; ampi spacchi laterali, che dipartono dai fianchi e raggiungono le caviglie, sotto questo pratico ? e quasi esotico si direbbe ? abito dei pantaloni di pelle agguantano le gambe, nere come gli stivali che ne celano l?estremità inferiore. Alla cintola è appeso un pugnale sulla sx, pochi centimetri avanti ad un esile borsellino, contenente forse non più d?un centinaio di monete, mentre a destra si potrebbero scorgere tre boccette alchemiche, fialette che all?altrui sguardo potrebbero sembrar piene di sidro od altra miscela alcolica, come son abituati a fare i nordici, m?invero è ben altro. ]]
KHENDER [baia | ammantato / incappucciato] quando la terra lascia il posto al soffice arenile ed il profumo delle acque copre il tanfo che proviene dal bosco alla destra del sentiero, la creatura di luce arresta il suo incedere per controllare se >>>
KHENDER altri avventori, al suo pari, hanno pensato di raggiungere quel luogo in questa calda notte estiva. Le inquietanti forme delle rovine della guarnigione disegnano ombre scure sulla sabbia non molto lontano da dove si trova ora l?areldar, >>>
KHENDER quando l?ombra di una creatura che avanza la dove le acque si congiungo alla terra ne attira l?attenzione. La mandritta, sotto il corvino manto, corre ad abbracciare l?elsa della lama che alla cintura porta e con forza lo cinge.
ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Gli scogli son lucenti, madidi d?acqua, sicuramente scivolosi, ma l?ancestrale non si fermerebbe innanzi a quest?ostacolo. La gamba destra vien erta, piegandosi verso l?alto, sin quando il piede non raggiunge la medesima altezza del masso, alto quasi quanto il ginocchio dell?arcimaga. Tac. La nera e spessa calzatura vien posta sullo scoglio, una posizione ferma, sicura giacché è quasi pianeggiante quella superficie scivolosa, quindi potrebbe esser più semplice salirvi, forse anche camminarvi; il busto si piega in avanti, portando innanzi il baricentro di quel flessuoso corpo nordico e, con una spinta verso l?alto, tenterebbe d?ergersi sullo scoglio, mantenendo morbido il suo corpo, eppur deciso e stabile, come un albero le quali radici s?insinuano nel caldo ventre della terra madre, raggiungendone il nucleo pulsante. Tac. Così s?erge infine il Corvo, allargando a malapena le braccia per tentar di mantenersi in equilibrio sullo scoglio, viscido e poroso, ma quest?ultima caratteristica gioca a tuo favore giacché ti permette di non scivolare a terra in pochi istanti. E? chiara la lotta d?equilibrio, proprio come quella che grava costantemente sulle sue esili spalle, gracili solo nell?apparenza che donano quelle carni, poiché la mente e lo spirito ch?è custodito in esse, sono le più crudeli e potenti delle armi. ]]
WRIL [baia-spiaggia] giunto infine sulla riva si ferma e con lo sguardo inizia a scrutare verso l'orizzonte non trovando la barca e neanche il traghettatore.Sbuffa un poco poi decide di sedersi sulla morbida sabbia e provare ad aspettare paziente>>
WRIL >>Certo la notte è d'incanto ma lui sembra essere lì solo.. fino a quando non vede spuntare poco lontana l?imbarcazione che attendeva.Una strana sensazione lo pervase all?improvviso mentre si sollevò rapidamente in piedi>>
WRIL >>Gli era parso di vedere qualcos?altro muoversi ai piedi della barca ..presso la riva.
KHENDER [baia => scogli | ammantato / incappucciato] per qualche istante osserva la creatura innalzarsi sulle pietre che proteggono la terraferma dalle acque, alfine quando raggiunge la sommità di uno dei massi allarga entrambe le braccia >>>
KHENDER flettendo ulteriormente in avanti busto al fine di abbassare ulteriormente il baricentro. Tali comportamenti certamente non sono messaggeri di velleità aggressive, decide quindi di avvicinarsi per meglio scorgere chi preferisce >>>
KHENDER avanzare su di un viscido sentiero piuttosto che affondare i propri passi sul soffice arenile - ma evidentemente non tutti la pensano come lui - incede sicuro e silente, sino a giungere a pochi metri dagli scogli, ora che si trova non lontano >>>
KHENDER dalla misteriosa creatura, si rammarica del fatto che il mantello che l'avvolge non fornisce alcun indizio preciso, annusando l'aria prova a vedere se l'olfatto gli fornisce qualche informazione, un aroma dolce invade il senso della creatura >>>
KHENDER di luce, *acacia* realizza tra se e se, *una dama dunque*. Contemporaneamente la mandritta lascia l'elsa del pugnale per poggiarsi sull'umida superficie di una roccia al fine di saggiarne la scivolosità, indi il piede destro si solleva da terra >>
KHENDER per posarsi su di una protuberanza rocciosa a circa mezzo metro da terra, facendo così flettere il relativo ginocchio, da quella posizione, facendo forza sul piede destro i muscoli si flettono e come una corda d'arco lasciata dopo essere prima >>>
KHENDER stata tesa, il corpo dell'elfo salirebbe rapido verso l'alto per atterrare sulla superficie piana di uno scoglio a circa un metro e mezzo di altezza dal suolo, il piede sinistro poggerebbe prima di quello destro, il ginocchio sinistro si >>>
KHENDER piegerebbe leggeremente per assorbire l'inerzia del movimento e tornerebbe ritto solo dopo che il piede destro, a sua voltra avrebbe toccato terra. {agilità + 4}. Da quella posizione si avvederebbe anche di un'altra creatura diretta verso gli >>>>
KHENDER scogli.
ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Il busto permane chinato in avanti, così non solo d?abbassar il baricentro, ma di far divenire il corpo perpendicolare alla superficie del masso, poiché se fosse flesso troppo in avanti cadrebbe, nella direzione opposta ? certamente ? i piedi perderebbero la presa, poiché sottoposti ad una forza non ben equilibrata dal busto della nordica ed i glutei, in pochi istanti, toccherebbero la dura ed umida superficie del masso. No, non hai nessuna intenzione di rovinar la veste e fare ruzzoloni; le braccia permarrebbero ben schiuse, come nere ali di Corvo che battono per mantenersi ben il equilibrio nell?impalpabile manto notturno. Sol quando l?equilibrio principierà ad esser più spesso, ovvero quando la nordica maga smetterà d?oscillar a destra e manca, il piede sinistro verrebbe erto con lentezza, una movenza morbida ? giacché il busto deve permaner statico, duro come marmo e nel contempo spostarsi appena sulla gamba destra, così che il chiodo dell?eterea bilancia di quel corpo abbia come unica base la gamba destra, tenterebbe quindi di porre in avanti il piede sinistro, pochi centimetri invero [[//30 cm ]] così che quella stabilità precedentemente ottenuta non oscilli, e di seguito venga drasticamente infranta. Il busto vien spostato in avanti, senza tuttavia esser flesso in avanti, permanendo invece ben flesso e verticale rispetto alla superficie di quel masso viscido, saturo di muschi. Tac. Il piede vien posto sullo scoglio, ed il movimento del busto vien effettuato a rilento, così che la posizione del piede sinistro possa esser ben ponderata ? se poco stabile lo sposterebbe più indietro -; starebbe per porre un altro passo, quando flebili fruscii verrebbero avvertiti dal suo udito. Qualcuno si sta avvicinando. Il capo si piegherebbe indietro di qualche grado, permettendo al corvo d?esaminar tacitamente il volto dello sconosciuto che gli si para innanzi? La densa oscurità notturna non le permette di riconoscerlo, suo malgrado. }} Chi siete? {{ Proferisce con un flebil sussurro. Glaciale. Schietta. Perfetta perfino in quella posizione ? ed impresa - tutt?altro che nobile. }}
WRIL [Baia spiaggia] Continuò a fissare in quel punto ma probabilmente la stanchezza iniziava a farsi sentire mentre le membra ricadevano a terra sul soffice manto di sabbia?così in sogno gli apparve [laggiù] un animale marino >>
WRIL >>davvero terribile, che si innalzava al di sopra delle acque, la cui testa sormontava l? albero maestro della nave dove lui era . Aveva un muso lungo e appuntito, e sfiatava come una balena>>
WRIL >>, aveva pinne lunghe e larghe, e il suo corpo era come coperto da pelle coriacea, attorcigliato su se stesso e dalla pelle raggrinzita; inoltre, nella parte inferiore aveva la forma di un serpente>>
WRIL >>e quando scese di nuovo sott'acqua, si lanciò all'indietro, e facendo questo, sollevò la coda sopra l'acqua, lunga quanto una nave intera dal suo corpo. Wril si agitava nel sonno turbolento che lo aveva rapito nella notte.
ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Sarcastico l?apprendista, è ben palese che non ha ancora ben inteso qual è la sua posizione, nel più basso scalino gerarchico; il volto dell?Arcimaga si tingerà di nordica freddezza, come un dipinto eseguito con i più superbi acquarelli su d?una preziosa e superba tela bianca §§ Sangue Freddo lvl.3 §§ rendendo ancor più ostica l?ascesa della fiamma dell?ira su quel volto che sembra esser stato scolpito nei preziosi marmi mediterranei. ]] Vedete di non prendervi troppe libertà, elfo? O vi mostrerò quant?è complesso saltellar evitando sfere o lingue di fuoco. [[ Le palpebre s?accostano, sembra che perfino lo sguardo s?affila, come i mormorii che freddi e finemente ponderati ? forse troppo per risultar una comune persona ? che sgorgano dall?eterna sorgente fiammeggiante di quelle labbra tinte di cremisi. ]] Ma non credete che perderò tempo a chiamar un cerusico, ?caro? falco argenteo. [[ Aggiunge poi, rincarando la dose precedentemente offerta al giovane apprendista; tenterebbe di permanere statica nella sua posizione, sol il capo s?è mosso al proferir dell?elfo, di certo è una movenza ininfluente giacché il resto delle flessuose membra dovrebbero esser ben salde sulla loro ubicazione. ]]
KHENDER una parte di lui, gli consente di non palesare lo stato d'animo di quel momento ... immobile resta per brevi istanti, mentre la mente cerca di trovare una mossa che gli consenta di uscire da quella scomoda posizione in cui si è cacciato >>>
KHENDER ''non mi aspettavo certamente di trovare una via senza ostacoli ed in discesa'' replica infine ''ma quanta fatica sprecata nel selezionarli, ... se poi li arrostite così in fretta ... i vostri apprendisti'' avrebbe potuto evitare di specificarlo >
KHENDER sapeva che era inutile ma così sapeva di dar maggiore forza al suo pensiero ... ''comunque se volete sentirvi dire che vi muovete su quelle rocce viscide ed umide come ... come uno stambecco, non sarò certo io a ferirvi nel vostro ego ...'' >>>
KHENDER le gemelle porta a cingere i lembi del cappuccio e con un gesto deciso ed aggrazziato al contempo lo fa scendere alle proprie spalle liberando la dorata chioma ribelle che mossa dalla brezza comincia a danzare nel vento ''inoltre non credo >>>
KHENDER siate a vostro agio in questa condizione di luce, se proprio volete rischiare l'osso del collo permettetemi di illuminare a dovere dove poggiate i vostre passi'' tono fiero, parole decise, sa di essere nel giusto, sa che la consorella sta >>>
KHENDER sfidando la sorte in quel gioco pericoloso al quale nessuno la obbliga a partecipare, ''vi esorto a smettere, ... se volete migliorare il vostro equilibrio, conosco una serie di esercizi ... senza correre inutili rischi'' una breve pausa ''vi >>>
KHENDER imploro, siate ragionevole ... altrimenti che mi inizierà e mi guiderà nel difficile cammino della conoscenza ?''.
ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Quell?essere ti sta trattando alla stregua d?un infante? Ma chi crede d?essere? Osservar ei riporta alla mente dell?Ancestrale i ricordi dello strafottente silvano, il padre di colei che t?ha allevato, ch?anche tu ritenevi tale. ]] Elfo, state osando più di quanto v?è permesso. Inoltre sto su d?una roccia alta poco meno della vostra testa, ma ben concentrata di materia. [[ Sembra volerlo provocare volutamente con quella frase sottile, una provocazione non molto esposta, forse col fine di punzecchiar ancor maggiormente l?animo superbo dell?elfo. ]] Se volete imparar qualcosa, della via della conoscenza, vi consiglio di frenar la vostra lingua impudente. [[ Aggiunge poi, con un sottile ed impalpabile velo di sarcasmo, sembra proprio che l?Arendal abbia cagionato l?ira del Corvo, che da interi cicli lunari non lasciava che dalle proprie labbra serpeggiassero provocazioni o velate minacce. ]] Se avete qualcosa da dire fatelo senza derider - fra le righe - ciò che vado compiendo, o da me non avrete neanche il mantello e guanti che solitamente porgo ai servi quando valico il portone della Fortezza. [[ Ultima di proferir verbo in indirizzo dell?elfo, or poggiando con maggior attenzione il piede sinistro su quella viscida superficie, sol quando s?assicurerà che sia ben statico e non a rischio di scivolamento, porrebbe su d?esso il baricentro ed il peso del suo flessuoso corpo, ergendo il piede destro e portandolo con lentezza accanto al gemello, a distanza d?appena una mano, o poco più; il busto permarrebbe ben fermo e flesso, senza mutar la propria inclinazione, a meno che la superficie non richieda ciò per rimaner ben perpendicolare ad essa. ]] ?Ed ad un Apprendista, che nemmeno sa usare la telepatia ancestrale, dubito fortemente che sia ?consono? un simile atteggiamento.
KHENDER [baia / scogli | ammantato / incappucciato] se qualcosa ha imparato degli esseri umani, ed in particolare di quelli di sesso femminile, era la loro dannata ed insensata cocciutaggine, che li portava a negare l?evidenza malgrado >>>
KHENDER fossero loro i primi a rendersi conto di essere in torto. Il freddo raziocinio della creatura di luce faticava ad accettare tali situazioni, specie tra gli eletti, ma l?animo umano, che può eccellere in alcuni campi spesso denota profonde >>>
KHENDER lacune altrove. Il di lei verbo sarebbe scivolato sull'elfo come l'acqua di un fiume sotto un ponte che lo sovrasta, si era imposto di non replicare di non avventurarsi in una disfida che lo avrebbe visto perdente in partenza, ma le ultime >>>
KHENDER che aveva udito lo avevano ferito, come si permetteva l'arcimaga a canzonarlo, proprio lei che doveva assisterlo e guidarlo nell'apprendimento dell'ars ... fece un respiro profondo e con lo sguardo glaciale, senza nulla proferire, il tronco ben >>
KHENDER ritto, così come il capo, le braccia sotto il mantello perpendicolari al corpo, decise di avvicinarsi alla sorella di congrega, passi leggeri i suoi che parean ignorare quanto fosse viscida la superficie su cui si appoggiavano, ogni qual volta >>>
KHENDER un piede toccava terra, una piccola flessione del ginocchio avrebbe mantenuto un perfetto equilibrio ed un saldo appoggio. Si sarebbe quindi trovato frontalmente rispetto all'arcimaga, le avrebbe afferrato con decisione e con grazia entrambe >>>
KHENDER le mani, aumentando in tal modo i punti di appoggio e, flettendo leggermente il capo verso il basso, fissandola intensamente negli occhi, le avrebbe replicato ''il vostro compito è insegnare, il mio è apprendere, per poter diventare al più >>>
KHENDER un aiuto alla congrega e non un peso, come nella mia situazione attuale ... vi esorto ad insegnarmi, se sono stato ritenuto degno mettetemi in condizione di dimostrare che chi mi ha scelto era nel giusto ... sarò onorato di essere un vostro >>>
KHENDER allievo, shalafi, e di non deludervi ...''.
ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Il volto permarrebbe statico in quell?espressione glaciale, intinta splendidamente di impassibilità, sembra che del ghiaccio nordico vi sia lascivamente colato sopra, rendendo ferma e distaccata quell?espressione. ]] Cosa sapete della Telepatia? Voi Elfi possedete una simile capacità, m?anche noi ancestrali, e la nostra è ben più spessa ed ampia. Come m?inviereste un messaggio entro la mia mente? Quali sono le fasi che si devono susseguire? [[ Domanda, mantenendo il proprio tono distaccato e freddo, per nulla toccato da quell?improvviso contatto fisico, sembrerebbe quasi che l?elfo abbia toccato non un essere fatto di carne e fiato, ma una bambola inespressiva foggiata nella pregiata maiolica. Se l?elfo arretrasse d?almeno un passo, l?Arcimaga perseguirebbe ad avanzare, evitando di far leva sul quel contatto che facilita l?avanzar e l?allenamento al qual voleva sottoporsi in solitario, così da riacquistar una certa agilità, persa con la gravidanza prolungata; perciò decide d?ergere i gomiti, portandoli paralleli al suolo e foggiando una lunga linea sinuosa che diparte dalla curvatura nobile del collo e raggiunge la spalla, per poi proseguir sino al braccio pallido, celato dalla manica del nero corpetto di quella pratica veste. La motivazione di quest?ultima movenza è semplicemente il voler mantenere un equilibrio, proprio come l?asta della bilancia ha i suoi due bracci, che trattengon i piattelli dorati, l?asta ovviamente dev?essere il suo corpo, sottile, delicato e compatto. Tac. Un altro passo, il piede destro avanzerebbe [[//40 cm]] e verrebbe posto sullo scivoloso suolo, ch?or diviene amorfo, quindi dovrebbe esser più semplice trovarvi il giusto appoggio sul suolo, non fosse ch?il muschio sembra raddoppiar il suo spessore, rendendo più ardua la sua impresa. Il piede destro tasterebbe appena il suolo, palpandone - attraverso la calzatura ? la stabilità, e sol quand?avrà la certezza di ciò vi porrebbe il peso ed il baricentro del proprio corpo, che sembrerebbe star per compier un altro passo in avanti. Un complesso gioco di equilibrio, di baricentro del corpo e busto, di coordinazione dei passi con quello del fletter del corpo gaelico, complesso per l?Ancestrale, non adatta a queste abilità meramente fisiche, ma che sembra desiderar, a qualsiasi costo, apprenderle. ]]
KHENDER [baia / scogli | ammantato / incappucciato] non ostacolerebbe il gesto dell?arcimaga, anzi scioglierebbe la presa lasciando di nuovo libere le di lei gemelle, quindi scorta una roccia non distante, un metro e mezzo circa alla >>>
KHENDER di lui destra e sopraelevata di circa un metro rispetto alla sua attuale posizione, arretrerebbe cauto tenendosi di fronte l?ancestrale fino alla stessa, indi con un lieve saltello, le gambe lo spingerebbero verso l?alto leggermente >>>
KHENDER all?indietro fino a ritrovarvisi seduto. Da quella posizione osserverebbe i movimenti dell'umana, indi, mantendo fisso lo sguardo sulla dama, farebbe scendere uno scuro sipario sui pensieri che si libravano nella di lui mente e, una volta che >>>
KHENDER solo il nulla avesse albergato in lei, si sarebbe concentrato sull'immagine del viso dell'ancestrale, e trovata la frequenza del di lei intelletto la mente dell'areldar avrebbe trasmesso alcune parole che avrebbero risuonato nel cervello >>>
KHENDER dell'umana [skill di razza doti telepatiche] **invero si, conosco la telepatia, ma non credo che, quella che conosco, abbia nulla a che fare con l'ars** replicando alla precedente domanda **permettetemi un consiglio, prima di cimentarvi con >>>
KHENDER queste superfici, se fossi in voi, mi allenerei a mantenere l'equilibrio cambiando repentinamente posizione ... mi assicurerei però che la superficie su cui mi alleno sia sufficientemente aderente**.
ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ La sua mente viene pervasa da flebili mormorii, ben delineati, celermente comprende che sta usando quell?abilità insita del suo sangue elfico, e non quella ancestrale. ]] Dovete fare vuoto nella vostra mente, tentando di delineare un messaggio telepatico, di comprimerlo e renderlo ben spesso, ma fate attenzione poiché un errore nella strutturazione del pensiero porta al sovrapporsi di parole od al completo scombinamento del messaggio. Dopodiché dovete farlo dipartire dalla vostra mente? [[ Proferisce, muovendo flebilmente le labbra, tinte d?una lieve tonalità cremisi, non percepibile ? almeno crede ? ai blandi raggi lunari, ridotti a cagion della sottile falce che troneggia sulla volta celeste; il cappuccio vien scosso dalla flebile brezza notturna, fresca e piacevole per l?Arcimaga, almeno risulterebbe così abbigliata com?è, giacché l?abito cela totalmente le sue membra, se non una parte del collo e le mani stesse, altrimenti non sarebbe altro ch?una ombra della notte. Il piede sinistro raggiunge il gemello, ponendosi sulla stessa linea ma a due piedi di distanza, per dar modo alla Gaelica di porre in maniera equilibrata il peso sulle proprie gambe, ed anche per coordinarsi meglio con i futuri passi, or il busto tornerebbe eretto, poiché la superficie di quello scoglio risulterebbe piatta, parallela al suolo renoso della baia. Sol dopo aver terminato tal azione il Corvo tenterebbe di lasciar ch?ogni pensiero e percezione esterna fluisca via, fuori quella mente, fuori da quel corpo fatto di carne, sangue e fuoco eterno, lasciando che l?oblio ed il silenzio s?impossessino totalmente d?essa; in quel vuoto pondererebbe un pensiero, affinandolo e scolpendolo con abile maestria, comprimendolo alfine ed inviandolo nel nucleo della mente dell?Apprendista, come un artiglio freddo e minaccioso che s?arena nella sua mente, legandola alla propria per brevi attimi. §§ Skill: Telepatia lvl. 5 §§ ]]°.O,o. § ... avvolgendo con fermezza la mente del tuo interlocutore, dovete esser ferreo in ciò, altrimenti potrebbe non udir alcunché. § o.O.°.
KHENDER [baia / scogli | ammantato / incappucciato] osserverebbe i movimenti della Gaelica, movimenti ancor pieni di timore, movimenti lenti, che denotano insicurezza nei propri mezzi, le parole invece sono proferite decise, piene di forza, senza >>>
KHENDER incertezza alcuna ... e mentre cerca di mettere in pratica gli insegnamenti appena ricevuti una strana sensazione gli pervade la mente, è profondamente diverso da ciò che gli è congenito, è una sensazione più intensa le parole rimbombano >>>
KHENDER con maggiore forza nella sua mente. Con un cenno del capo comunica di aver compreso e di accingersi a provare. Prima di tutto proverebbe a regolare il proprio respiro, rallentandone le frequenza, indi cercherebbe di fare il vuoto all'interno >>>
KHENDER della propria mente, quando il nulla vi regnerebbe incontrastato, un pensiero verrebbe prima solo abbozzato, poi sempre più affinato fino ad essere reso chiaro quasi fosse scolpito nella pietra, verrebbe ora compresso, come sempre di più >>>
KHENDER e quando la compressione è tale da non poter più immaginare altre manipolazioni, fisserebbe l'arcimaga e cercherebbe di collocarlo all'interno del nuclo della di lei mente che come un amo nel ventre di un pesce lega la povera creatura al >>>
KHENDER suo carnefice, parimenti, per qualche breve istante le menti dei due ancestrali si troverebbero indissolubilmente legate §§ Skill: Telepatia lvl. 1 §§ >>>
KHENDER - Ti sussurra - !! § ... mio shalafi, scoprite il vostro volto, permettete al vostro allievo di contemplarne la beltà ... § !!
ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ ?m..o sh..laf? sc..pr..t.. i.. v..str.. v?lto.. p..rm..ttet.. ..l v..str.. all..vo? d.. c..nte..mpl..rn.. l.. b..ltà.? questo il mormorio che sgorgherebbe entro la mente dell?ancestrale, che avvolta dal chiarore blando della bianca signora perseguirebbe ad avanzar sugli scogli, or con maggior agiatezza, forse per gli allenamenti c?ha già effettuato in precedenza su superfici similmente scivolose, seppur non a tale livello. }} Non adesso. {{ Risponderebbe il Corvo, quasi come se riuscisse a carpir l?essenzialità del messaggio telepatico inviatale. }} Dovete comprimerlo maggiormente.. Dovete dargli più spessore. {{ Aggiunge, or arrestando il proprio incedere ed osservando il volto dell?Apprendista. La sua natura elfica probabilmente si fa beffe della sua umana e scarsa destrezza, punto che sembra bruciare nell?animo del Corvo, detesta sentirsi ?inferiore?, perfino sul piano fisico. }}
KHENDER [Scogli - Baia || Ammantato ? Incappucciato] Osserverebbe l?umana continuare a zampettare instabile sulla superficie viscida ed insidiosa degli scogli e nel contempo replicare alla sua richiesta che le aveva >>>
KHENDER inviato telepaticamente, o almeno quello era stato il di lui intento. Se per un istante si era illuso di esser riuscito a dominare la nuova tecnica le successive parole dell?arcimaga avevano dissolto ogni suo dubbio in proposito, >>>
KHENDER aveva fallito, non un disastro evidentemente, ma pur sempre un fallimento, e nulla più di un fallimento innervosisce un elfo. Prima di tentare nuovamente si ripeté tra sé e sé ciò che gli era stato consigliato di fare, un profondo >>>
KHENDER respiro e la mente cominciò a svuotarsi da tutti i pensieri, gli occhi vennero socchiusi al fine di evitare distrazioni di sorta e far si che la concentrazione fosse massima, ora che la propria mente sia come una lavagna completamente >>>
KHENDER pulita, nera completamente nera, con un gesso candido come la neve andrebbe a scriverci sopra le parole che vorrebbe inviare telepaticamente all?ancestrale, le lettere si leverebbero quindi dalla scura superficie e comincerebbero >>>
KHENDER ad assumere una forma tridimensionale, come se ciascuna di loro fosse stata scolpita nel marmo, ora che il messaggio sarebbe ben comprensibile, comincerebbe la fase della compressione, le lettere si andrebbero a >>>
KHENDER posizionare alla medesima altezza e alla medesima distanza l?una dall?altra, indi la prima e l?ultima lettera della frase si andrebbero ad unire formando un anello composto dalle lettere del messaggio, questo anello inizierebbe a ruotare su >>>
KHENDER Ti sussurra - § ... fate attenzione avanti a voi ... sembra molto scivoloso §
ALEXANDRA {{ Scogli - Baia || Ammantata - Incappucciata }} § [[ Stavolta il messaggio telepatico sembrerebbe esser più spesso, tanto che l?Ancestrale si meraviglierebbe per la capacità di miglioramento dell?elfo apprendista, ma del resto la magia è nella linfa che scorre nel suo corpo, così come lo era dell?attuale istruttrice di magia. ]] Per stasera basta allenarsi. Se incontrerete degli apprendisti, od altri ancestrali, allenatevi con loro, così da perfezionar la vostra telepatia. [[ Sussurra, evitando di porre il piede, avvolto dallo spesso e comodo stivale, sullo scoglio post?innanzi ad ea, scivoloso giacché posto più in basso e madido d?umidità e d?acqua. ]] Tornerò alla Fortezza. Arcane Imperia vobis, Falco. [[ Sussurrerebbe all?apprendista, or scendendo dallo scoglio e lasciando ch?infine gli stivali affondino nella dorata sabbia, ben più accoglienti degli scogli sul quale si dislocava poch?innanzi. Indi accosterebbe i lembi dell?elegante mantello, lasciando che celi la veste e le pallide mani, muovendo i passi lungo il sentiero che conduce alla caotica e decadente cittadina. ]]
[...]
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<< 2° Role >>
Riassunto Breve: Alexandra si allena nuovamente a camminare sugli scogli, utilizzando un bastone per mantenersi in equilibrio
{ questo in teoria è il primo role, scusa se l'ho messo per secondo =P, alla fine l'ho tagliato per ovvi motivi }.
AEWEN {{ -> Baia }} Piccoli passi scalzi. La stagione che si avvicina all’estate lo permette, ed ecco che l’albina ha preso al volto quell’occasione per liberarsi dei calzari, invero –secondo lei- abbastanza scomodi. Sente il dolce canto delle onde°°
AEWEN che si infrangono sulla battigia. La ode, sì, quella nenia, e si lascia cullare dalla stessa, mentre lo sguardo di leva per osservare il paesaggio che la circonda. Deglutisce appena, muovendo distrattamente i suoi passi sulla rena°°
AEWEN bagnata dalla rugiada mattutina, ancor non del tutto evaporata. Si ferma, dunque, osservando le onde che, cadenzate da un ritmo tutto loro, se ne vanno innanzi ed indietro, scurendo la sabbia che compone la battigia.
ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ E’ fresca la brezza mattutina, che tenta d’insinuarsi fra i lembi della veste dell’Ancestrale, non riuscendoci tuttavia, essendo abbigliata in maniera del tutto anomala: una veste nera di velluto di seta l’avvolge completamente, braccia e busto, dividendosi all’altezza dei fianchi, laddove ampi spacchi, che sfiorano a malapena le caviglie, son avvolti da lucide brache di lucida pelle. Le mani trattengono il bastone, la sua arma prediletta, che detiene sull’estremità superiore una sfera in fluorite, ghermita da artigli di quarzo rutilato intrecciati ad una resistente lega metallica; sulla cintola v’è un borsellino, contenente le sue alchemiche pozioni, un lucente pugnale, pronto ad essere estratto nel momento del bisogno, ed infine un borsellino, contenente poche centinaia di denari. Il manto porpora avvolge le sue membra, ma non il capo, libero d’esser sfiorato dai raggi dell’astro, non ancora ostili per la sua pelle; osserva gli scogli, avvicinandosi lentamente, probabilmente l’allenamento della scorsa notte non l’ha soddisfatta e vuole ritentare ad ergersi su d’essi, beffandosi dei muschi che la rendono scivolosa ed apparentemente impraticabile. ]]
AEWEN {{ Battigia -> Scogli }} Le braccia son abbandonate lungo i fianchi, le mani serrate a pugno, il silenzio vige su quelle labbra pallide e screpolate; le labbra di una bambina bianca che par non aver nemmeno più tempo per se stessa. Per°°
AEWEN qualche carezza o qualche ludico svago infantile. Questa è Cassandra, la Novizia. Il rancore l’ha presa, il silenzio l’ha appagata in una tal maniera... ed il verbo sol la sazia quando è di Conoscenza intriso. Distrutto il suo animo? No, esso°°
AEWEN vive nella Fenice di Cristallo, figlia dell’Ancestral Stirpe. Avanzando man mano verso la scogliera scorge una figura ammantata, elegante, regale; la piccola albina sembra non esser nulla a confronto d’ella. Ma nulla dice, ne si nulla si°°
AEWEN lamenta. Di qualche passo s’avvicina, forse incuriosita, cercando di scorgerne con maggior integrità la figura. L’iridi vitree della ragazzina si fanno come due lame fredde di ghiaccio, intenta in quell’osservazione meticolosa. Indi un minimo°°
AEWEN dettaglio scorge: il crine della dama, simil alle fiamme come colore e come andamento. Ramati quei capelli. Inarca un pallido e quasi inesistente sopracciglio, approssimandosi ancor di qualche passo. Le par d’aver identificato l’imago°°
AEWEN ma ancor non si fida di quella sua così fragile vista. Tac tac tac. Si ferman dunque i suoi passi, non troppo vicini ma nemmeno troppo distanti dalla figura osservata sin da prima.
ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ S’erge il piede destro andando poi a solcar, col nero stivale, la superficie scivolosa ed amorfa dello scoglio c’ha innanzi, tastando dapprima la stabilità dello stesso, dopodiché facendo leva su d’esso e sul bastone s’ergerebbe sul masso, la qual superficie è inclinata, e la portano a chinar in avanti il busto, così che sia perpendicolare ad essa e quindi il suo peso sia giustamente distribuito sulle gambe. Non sembrerebbe essersi accorta della Fenica, che sembrerebbe – come lei – esser stata attratta dal richiamo del lago, dalle onde che s’infrangono sull’umida battigia, pregna della liquida essenza del lago, nonostante sia amante e schiava del fuoco che rappresenta. Tac. La punta metallica del bastone vien posata sullo scoglio, dando un ulteriore punto d’appoggio all’Arcimaga. ]]
AEWEN {{ Battigia | Scogli }} Anche l’albina indossa un mantello, ma la cappa di stoffa non le cinge il volto, così che quei suoi pallidi lineamenti son ben visibili, questa libertà di non usufruir del cappuccio del manto è sol perché il sole, pur°°
AEWEN tiepido e primaverile, saltuari mante si nasconde dietro le nubi, rendendo il suo calore meno intenso e, perciò, meno duro per la nivea pelle di quella ragazzina. Deglutisce, attendendo. Ma attendendo cosa? Forse nemmeno lei lo sa.°°
AEWEN Il suono delle onde vien allontanato, si estranea dalla sua mente, lo relega lontano, in modo da concentrarsi con maggior fermezza sull’immagine presso la scogliera. Le onde paion divenute una nenia lontana e persino il cadenzato suono°°
AEWEN prodotto dal bastone dell’Arcimanga par essersi affievolito, essendo che la concentrazione della piccola albina è riversata sulla presenza dell’Arcimaga piuttosto che sull’esterno, da cui cerca di estraniarsi. Medita in silenzio, colei che a°°
AEWEN poca distanza vige parrebbe proprio esser il Nero Corvo.
ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ Oscilla il manto, or lambito da una brezza che sembra essersi inspessita, forse a cagion del fatto che il sole è celato dall’ennesima bigia nuvola, che sembra preannunciar un temporale all’unisono coi tuoni che s’odono in lontananza. Lo stesso posto, a distanza di diverse lune piene, non è vero Fenice? Eppur dovrebbe esser proprio lì che vi siete incontrate, quando una possibilità ti fu elargita, dandoti modo di principiar un nuovo cammino. Forse nella Mente dell’Ancestrale son questi i pensieri che s’ergono e frammischiano, come posti in un immenso oceano fatto di magma e lingue di fuoco, il cui moto sembrerebbe quieto, almeno per ora. Dei flebili fruscii giungerebbero all’udito del Corvo, facendole muover il capo in indirizzo della figura che l’ha cagionati, non le ci vorranno che pochi istanti per riconoscer l’Apprendista, la nivea fenice di cristallo della medesima stirpe al quale appartiene anch’ea. Siete legate da questo, indubbiamente, forse anche da qualcos’altro d’ancora non abbastanza definito. Osserverebbe la lunga e nivea chioma, libera d’esser lambita dai radi raggi solari, saltuariamente celati dal manto – cotonoso? – di nuvole, ma le labbra permarrebbero accostate, ma sol quelle, poiché tenterebbe di far vuoto nella sua mente, di lasciar che tutto sfugga via, come acqua che guizza dalla sorgente primeva, come un quadro che non tollera altro colore, lasciando che scivoli via dalla sua superficie senza infangarne il prezioso disegno. Lascerebbe che il silenzio imperi nella sua mente, infranto pochi istanti dopo da un sottile e ponderato pensiero che dipartirebbe dal nucleo della sua mente, andando ad artigliar istantaneamente lo spirito dell’Apprendista. §§ Skill: Telepatia lvl. 5 §§ ]] ° [[ °.o.O. Arcane Imperia, Cassandra. .O.o.°. ]]
AEWEN {{ Battigia | Scogli }} Il crine pallido e sfibrato dell’albina vien carezzato dalla brezza tiepida eppur non malevola per la sua pelle, così sottile che parrebbe di carta leggerissima e fragile, che si possa crapar ad un solo tocco. Un piccolo°°
AEWEN fiore ella, un fiore fragile eppur incredibilmente raro. Alzando lo sguardo ancor sulla figura del Corvo ricorda, l’albina, di quel tempo che fu... ma che influenzò il presente molto più di qualsiasi altro fatto. Deglutisce, concentrandosi su°°
AEWEN quel pensiero fino a non udir che una lieve latenza delle onde e della brezza, presenti eppur non è la mente della bianca ragazzina si di esse concentrata. Congiunge le mani all’altezza del ventre, lo sguardo fisso a terra, mentre sol sui suoi°°
AEWEN è la sua applicazione. Ed ecco che l’Arcimaga il suo sguardo posa sulla novizia, silenzio sulle labbra dell’albina, mentre lo sguardo vitreo e quasi trasparente va a ricercare quello di zaffiro della Dama di Kenaz. La nota, la vede, la guarda.°°
AEWEN Permane, -e chissà per quale motivo- senza muover ancor un passo in direzione della donna dalla ramata chioma, quasi parrebbe essersi persa di nuovo nel mare dei suoi pensieri, la ragazzina pallida. Dunque la sua concentrazione°°
AEWEN tutto si faccia più leggero, in modo da accoglier lemma trasparente ma non certo inesistente. Un lieve fremito le corre lungo la schiena, ma subito si raddrizza, spazzando via quel sentor. Annuisce, alzando il capo, dunque, plasmando la°° AEWEN andrebbe presto a sciamare su quel vuoto che, forse per istinto, nella sua mente ha ricercato, accogliendo le favelle fatte di pensiero del Corvo. Respira silenziosamente, ancor non molto esperta in quell’arte ch’è la telepatia, lasciando che°°
AEWEN sua mente e la sua concentrazione in modo da fornir debita risposta al Corvo, sgombera tutto... tutto si fa più leggero, vola via, vola via il pensiero... {{ Telepatia I Liv. - Prova }}
AEWEN Ti sussurra - }} Arcane imperia Vobis, Dama di Kenaz... {{ fragile il messaggio, appena udibile e malandato.
ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ Il corpo ruoterebbe in senso orario, andandosi a volger in modo tale da poter osservare l’apprendista senza dover piegar il capo in suo indirizzo; movenze lente, ponderate, poiché ben più complesse di porre i passi sugli scogli. La sua mente vien pervasa da lievi fruscii, non è comprensibile il contenuto di quel tentativo, discreto poiché la giovane non si dovrebbe esser mai allenata in quest’arte. ]] Svuotate la vostra mente quando fate questi tentativi e delineate il pensiero come se lo proferiste dalle vostre stesse labbra, dovete esser più decisa nell’atto con cui me lo indir irizzate. Guardatemi negli occhi, vi faciliterà il tutto. [[ Mormora ora, schiudendo stavolta le labbra e non facendo uso dell’abilità innata per ogni ancestrale, ma a cui serve il dovuto allenamento per affinar la stessa. ]]
AEWEN {{ Battigia | Scogli }} In un primo momento non sa se quel pensiero è giunto a destinazione, attraversando quei ponti che le manti collegano, che conducono favelle leggere e, per l’oto, inesistenti. Dunque permane ancor qualche attimo°°
AEWEN concentrata, cercando di capir se quell’esperimento –se così si può definire- sia andato a buon fine. Attende, attende senza lasciar che la concentrazione l’abbandoni, osserva le onde, eppur il loro suono è lieve e par lontano... sol nella°°
AEWEN mente della giovane novizia v’è quella presenza dal ramato crine e dalle zaffiree mire. Dunque obbedisce all’Arcimaga, pria appena socchiude le palpebre, per dunque lasciar che la luce lieve del sole le carezzi le iridi d’un color così tenue°°
AEWEN che parrebbe acqua ghiacciata. Fissa come punto di riferimento le mire della donna, della Dama di Kenaz, lasciando che tutto ciò che la circonda, sfumi in un nonnulla. Una colombella vola prossima a loro, fischiettando gaia; ma di quel°°
AEWEN sua fare l’albina coglie ben poco, estraniandosi dalla realtà per concentrarsi nel miglior dei modi. Son svanite le onde ed il lor canto? E’ svanita la colombella? Svanito l’ottavato richiamo dei tuoni lontani? ..no. La concentrazione è or sol°°
AEWEN più forte e tutto par essersi fermato in una bolla di sapone. Sgombra la mente, la lascia libera e leggera, come la brezza frasca dell’inverno d’Eiru. Fremon le pallide ciglia, in quel silenzio fatto di nulla. {{ Telepatia I Liv. – Prova }}
AEWEN Ti sussurra - {{ Così...? }} dimanda lieve.
ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ Ed ecco ch’in pochi attimi la mente vien nuovamente pervasa dai fruscii, ma stavolta sembrano essersi inspessiti e delle lettere, ma non parole, son ben percettibili nella mente dell’Arcimaga: “C…sì…”. Ha detto “così” od era una parola più lunga e strutturata? Forse è vera la prima opzione, poiché pensieri troppo lunghi son più complessi da foggiare, almeno al principio. ]] Meglio, Cassandra. Ma proseguite coi tentativi, dovrete allenarvi a lungo per raggiunger la perfezione. [[ Risponde or alla fenice. Il corpo permane immobile, quasi fosse scolpito nel candido marmo, questo per agevolar i tentativi di telepatia dell’apprendista, poiché l’arcimaga ben sa ch’il contatto visivo è, in principio, la miglior ‘via’. ]]
AEWEN {{ Battigia | Scogli }} Quel limbo di concentrazione non viene sfalsato, non viene distrutto ne vien lasciato in balia della realtà e del suo canto. I suoni che dall’esterno provengono rimango meno fitti, come se attorno all’albina vi°°
AEWEN fosse una teca di sonno, come se Morfeo avesse disteso il suo manto a lambir l’aere. Allo sguardo dell’albina appena si palesa il buio quando le iridi vengon abbassate appena, in modo che le ciglia pallide e senza alcun colore possan°°
AEWEN appena sfiorare le nivee gote. Il verbo dell’Arcimaga le giunge compiuto, certo, anche se molto più distante di quanto non possa esser realmente. Tutto ciò poiché la ragazzina par essersi chiusa in se stessa, lasciando che il suo pensiero°°
AEWEN si espanda, come fan anche le concentriche onde che si dipingono sull’acqua allor che un sasso vien lanciato. Allor, sentendo quella quiete scivolarle nelle vene assieme al sangue, aprirebbe gli occhi, fissando le zaffiree iridi dell’Arcimanga,°°
AEWEN in modo da aver e mantener in contatto visivo con ea. Racimola la concentrazione, spaziando nell’aere alla ricerca del pensiero dell’Arcimanga, al quale di appiglierebbe come persona che non ha intenzione d’abbandonar la presa,°°
AEWEN forse per timore di precipitare in buio ben peggiore. Ma il timor vien scacciato e la Fenice posa la sua concentrazione, lasciando che pensiero sgorghi dalla sua mente, conducendolo e dirigendolo attentamente, senza che nulla possa°°
AEWEN bloccar la sua avanzata. {{ Telepatia I Liv. – Prova }}
AEWEN Ti sussurra - {{ Non è... timor... attender lungo tempo... 'parare... }} (Non è mio timore attender lungo tempo per imparare )
ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ Ed eccolo, l’ennesimo tentativo, tuttavia stavolta è più spesso, correttamente delineato seppur qualche parola sia stata ingurgitata dall’aeree che le disgiunge. ]] Migliorate a vista d’occhio, Fenice; ma ora ditemi, come lancereste un incanto? Quali fasi sono essenziali secondo voi? [[ Domanda l’ancestrale, volendo sfiorar anche un altro intricato argomento, forse quello che può apparir più allettante per un’apprendista, sulle quali spalle gravano innumerevoli studi, così da foggiar una spessa base per la loro formazione; non attende che la nivea ragazzina le dia un bastevole responso, poiché di certo dovrà pensarci diligentemente prima di proferir nuove favelle, quindi, facendo attenzione, ruoterebbe il corpo in senso antiorario d’almeno 45°, portandosi alla posizione originaria di quando s’era erta sullo scoglio. Tac. Il corto tacco dello stivale sx vien poggiato sul viscoso scoglio che le si para innanzi, poco più alto di quello ove è or posta, la base d’appoggio è minima, adatta per un sol piede. Dopo aver testato la sicurezza dell’appoggio porrebbe il bastone sopra un masso distante pochi centimetri da quello ove il piede destro è poggiato e quindi, con una spinta sicura, ma non troppo veemente onde evitar di scivolare e ferirsi sui porosi ed amorfi scogli, si spinge in avanti, andando prima a pareggiar il piede sinistro – senza tuttavia porre il piede sullo scoglio, anche perché non v’è un’adeguata base d’appoggio - quindi avanzerebbe ancor, portandosi infine sul masso posto innanzi ed a poca distanza da quello ove si mantiene in equilibrio (//40 cm). ]]
AEWEN {{ Battigia | Scogli }} Sssst... senti la quiete? Senti che tutto par esser più lontano, che tutto sia spazi distanti ed indeterminati, interminabili ed inafferrabili. Quando percepisce che tutto il pensiero l’ha abbandonata, verso il°°
AEWEN Nero Corvo dirigendosi, socchiude ancor le palpebre, appena, previo non perder la dovuta concentrazione che, secondo dopo secondo, rinnova silente, estraniandosi. Dunque riapre gli occhi, seguendo il consiglio che pria le venne dato dalla°°
AEWEN stessa. Dunque abbandona appena quello stato, ponendo la propria attenzione verso le parole dell’Arcimaga che –invero- suscitano in lei una certa curiosità. Inarca dapprima un sopracciglio, attenendo che il ire sia completo, pria di°°
AEWEN rispondere come è suo buon dover fare. }} Lanciar un incanto? {[ ripete appena, quasi sussurrando, mentre le iridi brillano nel profondo di un nonsoché di strano }} Anzitutto credo che si abbisogni d’una dovuta concentrazione, lasciando°°
AEWEN che da tutto ci si estranei, ponendo solo l’attenzione sull’ipotetico bersaglio. {{ Allor una breve pausa, si umetta le labbra pallide e screpolate, la ragazzina bianca, perdendosi per qualche attimo in concentrazione e scavando a fondo nei°°
AEWEN propri pensieri. }} Inoltre bisogna aver buona conoscenza e comprensione dell’incanto che si intende effettuare... altrimenti, -penso e temo- ci si potrebbe ferir con le proprie, stesse, armi. {{ Detto ciò lascerebbe che nuovamente cali il°°
AEWEN silenzio, attendendo il dire del Corvo, qualunque esso possa essere.
ALEXANDRA {{ Scogliera – Baia || ° Ammantata ° }} § [[ La mano destra ancor ghermisce con sicurezza il ligneo bastone dalla punta – inferiore – avvolta di metallo e che custodisce nel suo intimo una lama affilata, sul quale v’è inciso il nome della runa che la rappresenta, sia lei che i membri della gilda a cui appartiene. La lunga chioma biondo-rame, raccolta sul capo da fermagli e quant’altro fosse necessario per trattenerla ben posta in quella pettinatura austera, che sembra indurir quel volto fatto di nordico ghiaccio; ascolterebbe il favellar della consorella e, nel mentre, avanzerebbe d’altri due passi, facendo or maggiore attenzione poiché lo scoglio che và solcando è sottile ed acuminato – almeno così parrebbe – ed è maggiormente scivoloso dei precedenti, questo poiché essendo posto più in basso dei precedenti è maggiormente pregno d’acqua e di muschi. ]] Perché secondo te bisogna concentrarsi? Per come avete pronunciato, il vostro eventuale tentativo sarebbe nullo. [[ Una breve pausa porrebbe, così che la giovane possa meditar su quando le sue labbra tinte di cremisi sgorgano. ]] Vi concentrereste… E poi? Ogni incanto ha metodologie e sfumature diverse, ma tutte seguono determinate fasi. Qual è la fonte del potere d’un mago ancestrale? E non parlo di studi teorici eseguiti su dei tomi, c’è qualcos’altro, Cassandra…
[....]