AWRIL

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Awril
00venerdì 12 settembre 2014 16:24
Sid e salve, Chiederei a chi di dovere se gentilmente è possibile approvare il mio BG, riporto qui a tal fine la scheda di Awril. Ringrazio anticipatamente per l’attenzione [SM=g7576]

NOME: Awril
ETA': 16 anni
ALTEZZA: 1,68 m.
PESO: 50 kg
OCCHI: Blu Cobalto
CAPELLI: Lunghi Biondo chiaro

DESCRIZIONE: Ha il volto di un Angelo...due cicatrici dietro la schiena.Ama camminare a piedi nudi o indossare sandali leggeri che allaccia intorno alle caviglie sottili.

ORIGINI: Nata e cresciuta in un piccolo paese del Nord Europa.
SEGNI PARTICOLARI Indossa sempre un mantello rosso.

PASSATO: Sono nata in un bosco…..o meglio la mia casa era in un bosco ai piedi delle montagne in un villaggio di cui non ricordo più il nome e che non c’è più oramai.
Mio padre curava le persone del villaggio vicino..era un druido, e mia madre..? non l’ho mai conosciuta ma mio padre mi ripeteva sempre che lei era un angelo e per questo era volata via in cielo. Da grande ho capito poi che forse era solo morta ma io l’ho sempre immaginata proprio come un angelo ed ho sempre desiderato di diventare come lei, buona e capace di capire il prossimo con un solo sguardo.
Mio padre mi ha insegnato ad amare la natura e a scoprire in essa l’essenza della vita stessa … Io però crescendo ho scoperto di avere la stessa empatia di mia madre ..Ad esempio mi accorgevo subito se qualcuno era più triste del solito, anche se tentava di nascondermelo ..mi bastava osservarlo un poco o ascoltare semplicemente la sua voce. Una volta mio padre rimase sorpreso perché venne a trovarlo un suo amico …non era insolita la sua visita …veniva spesso a trovarci ma quella sera qualcosa lo turbava. Lui non disse niente a mio padre per non farlo preoccupare o spaventare me, che ero ancora una bambina ma io scorsi qualcosa in quello sguardo, il suo timbro di voce non era lo stesso che ricordavo. Appena uscì chiesi a mio padre di raggiungerlo ..C’era qualcosa che lo preoccupava ne ero sicura, avevo solo 8 anni e mio padre scettico fece ciò che gli chiesi solo per rassicurarmi ma quando tornò mi diede un bacio e mi ringraziò. Allora capii di non essermi sbagliata e felice tornai a giocare dimenticando velocemente, come tutti i bambini le preoccupazioni altrui. Crescendo questa mia capacità si è amplificata.

Una notte mi svegliai di soprassalto feci un incubo credo: udii un ullulato era come una voce, un lamento sembrava ripetesse …. Morte…Sangue …Fuggi parole a me sconosciute allora.
Io ero così spaventata che non riuscii più a dormire e corsi cos’ subito nella stanza di mio padre in lacrime, mi consolò…dicendomi:” è stato solo un brutto sogno ….non devi temere nulla, non ti accadrà niente perché ti proteggerò io a costo della mia vita stessa .!!” Quella notte mi fece un dono .. un mantello Rosso Sangue..Mi disse che era di mia madre, lo aveva lasciato per me.Io mi avvolsi nel mantello e subito mi sentii meglio.
Ricordo ancora bene queste sue parole e il suo viso mentre me le diceva …mio padre è stato sempre molto protettivo nei miei confronti e allora fù così rassicurante che l’indomani non pensai più né a quella notte né a quelle parole udite.
La vita proseguiva tranquilla nel bosco e tutto tacque in quel silenzio che di solito precede le tempeste
…e fù così che un bel giorno venni portata via dalla mia casa e trascinata in luoghi bui e sperduti.
Non vi erano alberi né prati ….nessun cielo sopra di me….dove potermi innalzare….dove invocare aiuto…mi sentivo soffocare ….ho passato anni così senza sapere cosa stesse effettivamente succedendo
aspettando che qualcuno venisse a dirmi qualcosa …nel frattempo crescevo nutrendomi di radici e bevendo l’acqua che scorreva da ruscelli sotterranei . Ero libera di muovermi in quegli oscuri cunicoli, avevo molti libri a disposizione da leggere: unici amici in cui amavo rifugiarmi e da cui ho iimparato molte cose.Stavo ore e ore a leggere …mi sentivo libera in quei momenti ma in realtà ero prigioniera di non so chi.
Infine un giorno, credo al compimento dei miei 16 anni …perché avevo perso la cognizione del tempo…qualcuno finalmente mi parlò manifestandosi a me.
Nella penombra in cui vivevo non riuscivo a vedere chi fosse ma la sua voce era mostruosa ….spaventata, impaurita mi ritrassi cercando pur nell’oscurità di vedere meglio chi avessi davanti ai miei occhi, nel frattempo questo essere disgustoso, che emanava una puzza atroce come di morte addosso, avvicinatosi a me mi prese per un braccio e mi disse: Ascoltami bene ragazzina preparati perché presto ti farò mia…hahaha!!!!”.
Poi rise….rise forte….io non ho ancora mai capito cosa intendesse con quelle parole ….Non conosco nulla della vita fuori e poco ricordo. Mi sentivo sporca e piena di rabbia perché sottratta alla mia famiglia, al mio meraviglioso bosco e l’unica cosa che mi preoccupava era tornare a casa.
Così chiesi di mio padre un giorno e l’essere mi rispose che non dovevo preoccuparmi e che se facevo quello che lui voleva presto sarei tornata nel mio paese …così gli chiesi cosa volesse da me …gli dissi che io non avevo nulla e che non potevo dargli nulla …lo supplicai di lasciarmi andare.
Le lacrime scendevano sul mio volto mentre dicevo queste parole e non riuscivo a fermarle…..volevo tornare a casa …volevo rivedere la luce….ma soprattutto riabbracciare chi amavo.
A nulla valse il mio sfogo perché non ebbi ulteriori spiegazioni quel giorno …non mi restava che sperare nell’aiuto di qualcuno ….questo qualcuno per mia fortuna poi arrivò!!!
Un Lupo dal manto nero fu per me la salvezza ….. c’erano in lui la forza e la passione del fuoco e questo lo portò fino a me. Lo riconobbi … praticamente da quando ero stata fatta prigioniera lui era sempre stato lì vicino a me...Non mi aveva mai abbandonata.
Quando udii da lontano il suo ullulato mi sentii improvvisamente diversa, meno arrendevole, più forte ..c’era una forte empatia tra di noi . Nel buio gridai fortemente e lui mi trovò … mi guidò nella fuga e sgattaiolai fuori ..poi mi indicò un cunicolo, mi fece cenno con il muso di seguirlo senza voltarmi indietro e di aspettarlo poi all’uscita ed io così feci.
Arrivai sfinita fino alla fine e sbucai sotto un grande albero di non so quale luogo …con il corpo ricoperto di fango e di lividi li mi addormentai…Sulla base del suo tronco mi accolse amorevolmente, mi cullò come un padre. Fu così che mi liberai e riuscii a sfuggire a non so quale atroce destino ma fu anche così che non vidi più quel lupo. Era ancora vivo….perché mi aveva salvata?


Il giorno seguente mi svegliai sotto la luce di una splendida alba che mi accecò…con queste domande. Per qualche minuto mi sembrava di aver perso la vista ma poi i miei occhi si riabituarono e allora davanti a me, dopo tanti anni rividi sorgere il sole.
Restai lì nelle vicinanze ed aspettai per giorni il ritorno del Lupo inutilmente….decisi allora di tornare a casa a chiedere aiuto ma dove era casa? Dopo giornate di cammino avvolta nel mio mantello Rosso ero esausta e affamata.. …..Avevo perso tutto. .Mi avvolgevo fortemente al mantello, unico appiglio al mio passato, agli affetti, alla vita. Poi un giorno incontrai una donna che veniva dall’isola di Avalon , restai affascinata dalla sua energia positiva e dai suoi racconti, divise con me il suo cibo.. ascoltò la mia storia dandomi nuova speranza. Mi disse che se avessi avuto bisogno di aiuto sarei potuta recarmi sull’isola ed è lì che mi sono diretta.

C’è un segreto racchiuso in me…nel mio destino è lui che mi ha guidato fin’ora ..fino a qui nel lungo cammino..


Allineamento: Caotico Neutrale

Skill: Vorrei richiedere se è possibile la skill relativa a EMPATIA.

Attuale situazione punteggi pg:
Salute 400
Forza 400
Mente 400
Karma 551
Fehrer
00sabato 13 settembre 2014 11:26
Prima di passare all'approvazione del BG, ti chiedo la cortesia di raddrizzare qualche punto:

- Cerca di ampliare la parte della storia relativa al rapimento: non si comprende bene in che modo Awril venga portata via dalla sua casa.
Non influisce sulla bontà del background, ma renderebbe la stesura dello stesso più chiara e scorrevole;

- Ricorda che neppure il livello massimo di Affinità Naturali (l'unica abilità che richiama buone conoscenze del mondo animale) concederebbe a un umano "una forte empatia" con un lupo. Il primo potrebbe far intuire al secondo di non essere una minaccia, ma nulla di più. Mi rendo conto che eliminare totalmente questa parte vorrebbe dire pregiudicare la storia che hai scritto, quindi limitati a considerare il salvatore come una sorta di "spirito", una rivelazione che consenta ad Awril di fuggire, un sogno. Siamo pur sempre ad Avalon, e un po' di fantasia non nuocerà a nessuno. Tienilo a mente qualora volessi approfondire questo legame in On. Mi affido al tuo buonsenso.

Nel frattempo:

BG NON APPROVATO, IN ATTESA DI (MINIME) MODIFICHE
Awril
00mercoledì 17 settembre 2014 18:43
NUOVA Versione BG Post MIGLIORAMENTI
Ringrazio per gli Ottimi Suggerimenti..Spero di averli afferrati nel modo Corretto. Riporto di seguito solo il BG del mio Personaggio rivisitato ..Incrocio le dita e BUONA LETTURA [SM=g8905]

PASSATO: Sono nata in un bosco…..o meglio la mia casa era in un bosco ai piedi delle montagne in un villaggio di cui non ricordo più il nome e che non c’è più oramai.
Mio padre curava le persone del villaggio ..era un druido, e mia madre..? non l’ho mai conosciuta ma lui mi ripeteva sempre che lei era un angelo e per questo era volata via in cielo. Da grande ho capito poi che forse era solo morta ma io l’ho sempre immaginata proprio come un angelo ed ho sempre desiderato di diventare come lei, buona e capace di capire il prossimo con un solo sguardo.
Mio padre mi ha insegnato ad amare la natura e a scoprire in essa l’essenza della vita stessa … Io però crescendo ho scoperto di avere la stessa empatia di mia madre ..Ad esempio mi accorgevo subito se qualcuno era più triste del solito, anche se tentava di nascondermelo ..mi bastava osservarlo un poco o ascoltare semplicemente la sua voce. Una volta mio padre rimase sorpreso perché venne a trovarlo un suo amico …non era insolita la sua visita, veniva spesso a trovarci ma quella sera qualcosa lo turbava. Lui non disse niente a mio padre per non farlo preoccupare o spaventare me, che ero ancora una bambina ma io scorsi qualcosa in quello sguardo, il suo timbro di voce non era lo stesso che ricordavo anche se mi sorrideva come sempre. Appena uscì chiesi a mio padre di raggiungerlo ..C’era qualcosa che lo preoccupava ne ero sicura, avevo solo 8 anni e lui scettico fece ciò che gli chiesi solo per rassicurarmi ma quando tornò mi diede un bacio e mi ringraziò. Allora capii di non essermi sbagliata e felice tornai a giocare dimenticando velocemente, come tutti i bambini le preoccupazioni altrui. Crescendo questa mia capacità si è amplificata.

Una notte mi svegliai di soprassalto feci un incubo credo: udii un ullulato era come una voce, un lamento sembrava ripetesse …. Morte…Sangue …Fuggi parole a me sconosciute allora.
Io ero così spaventata che non riuscii più a dormire e corsi così subito nella stanza di mio padre in lacrime, mi consolò…dicendomi:” è stato solo un brutto sogno ….non devi temere nulla, non ti accadrà niente perché ti proteggerò io a costo della mia vita stessa .!!” Quella notte mi fece un dono .. un mantello Rosso Sangue..Mi disse che era di mia madre, lo aveva lasciato per me.Io mi avvolsi nel mantello e subito mi sentii meglio.
Ricordo ancora bene queste sue parole e il suo viso mentre me le diceva …mio padre è stato sempre molto protettivo nei miei confronti e allora fù così rassicurante che l’indomani non pensai più né a quella notte né a quelle parole udite.
La vita proseguiva tranquilla nel bosco e tutto tacque in quel silenzio che di solito precede le tempeste e fù così che un bel giorno venni portata via dalla mia casa e trascinata in luoghi bui e sperduti. Era una bella giornata, ricordo..Avevo solo 7 anni, il cielo era limpido ed io ero uscita come al solito a raccogliere fiori per fare ghirlande da mettere poi sulla nostra tavola, così avevo detto a mio padre per avere una scusa e sgattaiolare fuori invece a leggere libri per me ancora proibiti. Non mi ero allontanata troppo da casa.. lui voleva tenermi d’occhio sempre e avevo nascosto i libri sotto il mio mantello Rosso. Mi accingevo a leggere una storia che parlava di cavalieri e di strani sortilegi quando ad un tratto un improvvisa folata di vento mi imprigionò trascinandomi via con se in un vortice scuro. Fù un istante e subito dopo mi ritrovai gettata, come sputata fuori dalle spire di un serpente enorme e invisibile, in un luogo buio.
Non vi erano alberi né prati ….nessun cielo sopra di me….dove potermi innalzare….dove invocare aiuto…mi sentivo soffocare ….ho passato anni così senza sapere cosa stesse effettivamente succedendo,
aspettando che qualcuno venisse a dirmi qualcosa …nel frattempo crescevo nutrendomi di radici e bevendo l’acqua che scorreva da ruscelli sotterranei . Ero libera di muovermi in quegli oscuri cunicoli, dove la luce arrivava appena dalle piccole fessure che si aprivano tra le rocce, avevo molti libri a disposizione da leggere: unici amici in cui amavo rifugiarmi e da cui ho imparato molte cose. Stavo ore e ore a leggere …mi sentivo libera in quei momenti ma in realtà ero prigioniera di non so chi.
Infine un giorno, credo al compimento dei miei 16 anni …perché avevo perso la cognizione del tempo…qualcuno finalmente mi parlò manifestandosi a me.
Nella penombra in cui vivevo non riuscivo a vedere bene chi fosse ma la sua voce era mostruosa ….spaventata, impaurita mi ritrassi cercando pur nell’oscurità di vedere meglio chi avessi davanti ai miei occhi, nel frattempo questo essere disgustoso, che emanava una puzza atroce come di morte addosso, avvicinatosi a me mi prese per un braccio e mi disse: Ascoltami bene ragazzina preparati perché presto ti farò mia…hahaha!!!!”.
Poi rise….rise forte….io non ho ancora mai capito cosa intendesse con quelle parole ….Non conosco nulla della vita fuori e poco ricordo. Mi sentivo sporca e piena di rabbia perché sottratta alla mia famiglia, al mio meraviglioso bosco e l’unica cosa che mi preoccupava era tornare a casa.
Così chiesi di mio padre un giorno e l’essere mi rispose che non dovevo preoccuparmi e che se facevo quello che lui voleva presto sarei tornata nel mio paese …così gli chiesi cosa volesse da me …gli dissi che io non avevo nulla e che non potevo dargli nulla …lo supplicai di lasciarmi andare.
Le lacrime scendevano sul mio volto mentre dicevo queste parole e non riuscivo a fermarle…..volevo tornare a casa …volevo rivedere la luce….ma soprattutto riabbracciare chi amavo.
A nulla valse il mio sfogo perché non ebbi ulteriori spiegazioni quel giorno …non mi restava che sperare nell’aiuto di qualcuno ….questo qualcuno per mia fortuna poi arrivò!!!
Venne da me una notte in sogno…Un Lupo dal manto bianco, almeno così sembrava, fu per me la salvezza ….. c’erano in lui la forza e la passione del fuoco, correva verso di me …Si fermò d’un tratto indicandomi una via... di seguirlo. Lo riconobbi … praticamente da quando ero stata fatta prigioniera lui mi era apparso in sogno, come per starmi vicino e darmi coraggio ...Non mi aveva mai abbandonata a quell’oscurità.
Quando mi svegliai riuscii a sentire ancora il suo ullulato .. mi sentii improvvisamente diversa, meno arrendevole, più forte . . Nel buio gridai per fsrmi coraggio e iniziai a correre velocemente come guidata da un istinto animale di sopravvivenza … che mi portò fuori .
Arrivai sfinita, con le gambe che mi tremavano per l'andrenalina, fino alla fine e sbucai sotto un grande albero di non so quale luogo …con il corpo ricoperto di fango e di lividi li, stremata mi addormentai … Sulla base del suo tronco mi accolse amorevolmente, mi cullò come un padre. Fu così che mi liberai e riuscii a sfuggire a non so quale atroce destino ma fu anche così che non vidi più quel lupo nei miei sogni. Io però ero tornata alla vita …


Il giorno seguente mi svegliai sotto la luce di una splendida alba che mi accecò…con questa sensazione meravigliosa di libertà. Per qualche minuto mi sembrava di aver perso la vista ma poi i miei occhi si riabituarono e allora davanti a me, dopo tanti anni rividi sorgere il sole. Decisi allora di tornare a casa a chiedere aiuto ma dove era casa? Dopo giornate di cammino avvolta nel mio mantello Rosso ero esausta e affamata.. …..Avevo perso tutto. .Mi avvolgevo fortemente al mantello, unico appiglio al mio passato, agli affetti, alla vita. Poi un giorno incontrai una donna che veniva dall’isola di Avalon , restai affascinata dalla sua energia positiva e dai suoi racconti, divise con me il suo cibo.. ascoltò la mia storia dandomi nuova speranza. Mi disse che se avessi avuto bisogno di aiuto sarei potuta recarmi sull’isola ed è lì che mi sono diretta.

C’è un SEGRETO racchiuso in me…nel mio destino è lui che mi ha guidato fin’ora ..fino a qui nel lungo cammino..

RINGRAZIO CALLISTA che ha creato L'Immagine splendida dell'Avatar di AWRIL :
dl.dropboxusercontent.com/u/83202527/Ava/avatarAwril.gif
Fehrer
00domenica 21 settembre 2014 21:18
Pardon per l'attesa.
Ti sei presa qualche licenza poetica, ma per me è tutto ok. L'unica cosa che potresti pensare di fare (più per precisione tua, on game parlando, che per pignoleria mia) è specificare per benino la provenienza, che è molto vaga.

Nel frattempo, comunque:

BG APPROVATO
DESCRIZIONE FISICA: PRESENTE
TERRE DI PROVENIENZA: PRESENTI ["NORD EUROPA"] | CENSIRSI NEL CLAN NORDICO
ALLINEAMENTO: CAOTICO NEUTRALE
SKILL EMPATIA I APPROVATA


Presto un moderatore t'aggiornerà la scheda.
Buon gioco!

EDIT EDAVE: SCHEDA GIOCO AGGIORNATA
Awril
00lunedì 22 settembre 2014 15:20
Grazie Mille ...
In ON Farò del mio meglio per dare Notizie circa il Luogo d'origine di Awril [SM=g8905]

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