Astrea {stoicismo 2}

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Astrea@
00domenica 19 ottobre 2008 10:21
La zingara è giunta alla Torre delle Razze ed è salita alla grande Sala dell’Olimpo. Ha indossato gli abiti migliori ed il mantello di Liza, come gesto di buon auspicio per l’esito della missione.
Si avvicina alla bacheca sistemata dal draconiano Trago. Si ferma e trae dalla sacca una semplice pergamena avvolta e legata con un nastrino rosso. Scioglie il nastro e ancora una volta ne rilegge il contenuto, incerta sulla correttezza della forma:

Sid et Mare Asperum,
Il mio nome è Astrea e discendo dalla progenie dei De Masi, vassalli in terra di Sicilia. Nacqui in Messana, la splendida città che si affaccia sullo stretto braccio di mare che divide l’isola dal continente. Per nulla celare al Vostro Giudizio, confesso che nella tarda fanciullezza lasciai la mia terra, ma il mio animo resta tutt’ora profondamente legato alla storia ed alle tradizioni siciliane.
In grazia di tali natali, trovo l’ardire di chiedere di poter far parte del Clan Mediterraneo.
Vi ringrazio per l’attenzione e con rispetto mi accomiato. Astrea.

Bacia la pergamena e con lo stesso nastro rosso la appende alla bacheca. Si copre il capo con il mantello colorato e lo avvolge attorno alle spalle. Un ultimo sguardo alla pergamena, poi rapida si allontana.

//Bg approvato dal senato:
isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
Karma: 1485 Salute: 320 Mente: 332 Forza: 320 Allineamento: Neutrale Puro

//Per ora non faccio richiesta di nessuna Skill di razza non avendo alcuna role da allegare.
Spero di aver formulato la domanda nel modo giusto…… [SM=g8862] Sid Vobis a tutti. Astrea
=Trago=
00giovedì 23 ottobre 2008 17:39
Mare asperum madama,

Di sicuro la vostra richiesta è stata da me visionata e personalmente vi ho già inserito nel nostro registro.

Quando volete sono sempre a vostra disposizione

Trgo Elmerick Basch
Kishan Ishtuk
Primo console dei Mediterranei



//
Domanda di appartenenza al clan approvata
Buon gioco^^...

Come per gli altri PG ti consiglio di scrivere nella sezionei note del tuo avatar l'appartenenza al Clan e mettere accanto a tale scritta il link di questa discussione^^...
Astrea@
00giovedì 23 ottobre 2008 22:20
Mare Asperum,

porgo a Voi, Nobile Trago, i miei più sinceri ringraziamenti.
Astrea De Masi


//GRAZIE !!! [SM=g7576]
Astrea@
00giovedì 7 maggio 2009 18:18
OGGETTO: Richiesta Skill Stoicismo (liv 1)

Essendo giunta a 8969 punti di karma, invio la seguente role per richiedere l'approvazione della skill suddetta.

RIASSUNTO: Astrea ha avuto notizia della presenza di un sacerdote cristiano, Nisio, a Barrington e desidererebbe incontrarlo. Ma essendo da poco entrata nel corpo dei ranger, non le è consentito recarsi sulla terra ferma. Cerca perciò di convincere il mezz’elfo Siagen, che essendo studioso frequenta la città di Barrington e soprattutto la biblioteca, a cercare notizie di Nisio in sua vece e, se lo trova, a consegnargli una missiva. Per ottenere l’aiuto del mezzosangue, la zingarella ricorre alla cortesia ed al fascino femminile e pudico delle fanciulle mediterranee.


Essendo la role piuttosto lunga, evidenzio la parte che mi pare idonea per la richiesta

ASTREA [vicolo->porta locanda] E’ scesa la notte sull’isola. Notte serena, illuminata da una luna ormai quasi al culmine del suo mensile corso. Raggi argentei illuminano la viuzza, ma gli angoli ai lato delle case restano oscuri >>
ASTREA e potrebbero celare, agguati d’ogni sorta. Per questo si affretta la zingara verso la locanda, ove troverà ricovero sicuro e del buon sidro. Indossa gli abiti gitani, con l’ampia gonna del colore scarlatto, la camiciola leggera >>
ASTREA e il corsetto nero a stringere l’esile vita. I piedi, come sempre, sono scalzi e si muovono rapidi sull’acciottolato. Sul capo ha tratto lo scialle, il cui lembo poi ha drappeggiato sulle spalle, celando>>
ASTREA pudicamente il crine. Ad ogni passo ondeggiano le frange dorate. L’insegna della locanda dimostra che è giunta alla meta. Dalla finestra che si affaccia sul vicolo vede trapelare la rossastra luce dell’interno e già>>
ASTREA pregusta l’intima atmosfera della sala di mescita.

SIAGEN {{ Interno - Bancone-->Tavolo}} Dopo qualche attimo finisce finalmente di bere l'intero contenuto del vetreo boccale. La man dritta viene portata a spostare esso in direzione della locandiera in modo che ella capisca che può ritirare il >>
SIAGEN boccale e dopo averlo lavato,conservarlo. Uno sbadiglio vien ora emesso dal giovane mezzosangue..non tanto per il sonno che a dir la verità ne potrebbe pure fare a meno,ma quanto per la noia. Oggi è stata una giornata particolarmente >>
SIAGEN noiosa nella quale non ha neanche studiato abbastanza..sarebbe ora di rimettersi in carreggiata forse. Da quando è giunto qui e dopo aver visitato la biblioteca forse ha abbandonato un pò i suoi studi. Preso da questi pensieri rimane per >>
SIAGEN qualche attimo immobile nello sgabello..poi qualcosa lo ''risveglia''..forse filippa che sta per dare la seconda ordinazione alla dama accanto a lui. Lentamente si alza dallo sgabello,per adesso non ha molta voglia di altro da bere..avrebbe >>
SIAGEN invece proprio voglia di sgranchire un pò le gambe e magari compiere una lunga corsa..ma all'interno del luogo è una cosa alquanto improbabile. Ma forse ci penserà a farlo altrove..nel frattempo preso da questi pensieri decide di sistemarsi>>
SIAGEN in un tavolo vicino il bancone..lentamente lo sguardo ricadrebbe sull'unica donna presente..forse studiare un pò dei suoi comportamenti renderà la serata meno noiosa..o forse sarà solo preso come punto fisso dove perder il suo sguardo e dove>>
SIAGEN far cominciare a vagare la sua fantasia e i suoi pensieri..cosi assorto..poggia il gomito sul ligneo tavolo e comincia a pensare a chissa cosa..

AEDEL [tavolo/locanda] sospira posando la testa al gomito, poggiando a sua volta sul tavolo. Filippa si avvicina a lei e posa il calice di sidro vicino alla giovane. Lei la guarda annoiata. Vorrebbe che ci fosse più vita nella locanda.Scuote appena il >
AEDEL >> capo. quella sera sarebbe stat tutto noioso, a quanto pare...

ASTREA [esterno locanda->ingresso] Si volge, per una rapida occhiata attorno nel vicolo, ma non pare esserci nessuno. Trae la diritta da sotto lo scialle e la appoggia sul battente di ferro. Esercita una leggera spinta>>
ASTREA e la lignea gira sui cardini, con un penoso cigolio. Si apre la sala davanti a lei, illuminata dalla luce fumosa delle torce e del fuoco, che arde allegro nel camino. La zingara abbassa le lunghe ciglia color dell’ebano, per >>
ASTREA abituare le pupille alla più intensa luce dell’interno. Come un sipario, si risollevano poi le palpebre sulla cilestrine color del mare, mentre ella fa il primo passo entro la sala. Dietro ode richiudersi la porta con un leggero tonfo. >>
ASTREA Avanza di un metro nella stanza, percorrendola con un rapido sguardo. Pare insolitamente poco affollata, ci sono infatti solo due avventori al banco.

SIAGEN {{ Interno - Tavolo }} Il silenzio divenuto quasi assordante del loco viene interrotto,oltre che dai normali rumori prodotti periodicamente da filippa,dal cicolio della ligne porta della locanda. Un nuovo avventore evidentemente ha deciso>>
SIAGEN di passare la serata in locanda,proprio come lui e la dama qualche metro avanti a lui. Di questa dama,avendone osservati i movimenti potrebbe capire dalla sua postura,che tra l'altro è identica a quella che ha utilizzato anch'egli fino a qualche>>
SIAGEN istante fa,che la dama forse è annoiata come lui...la locanda forse non è sempre un luogo cosi allegro e ricolmo di gente e avventori come spesso viene descritta. Un sospiro leggermente viene emessa dall mezzelfo per poi leggermente voltare il >>
SIAGEN capo verso la porta che è stata aperta. Il capo quindi viene rialzato dal palmo della tritta e girato di circa 90 gradi..vicino la porta dovrebbe poter vedere la gitana vestita con il suo tipico vestiario..quei vestiti sono familiari..d'altronde>>
SIAGEN non aveva conosciuto parecchie persone..e l'unica zingara che fin ora aveva incontrato era stata Astrea..cosi lentamente percorre con le glaciali iridi il corpo della donna dal basso verso l'alto per incontrare quindi infine il suo viso..come>>
SIAGEN pensava era proprio lei..non sembra averlo riconosciuto o visto forse..chissa..** Sid..Astrea..** Pronuncia quindi verso la donna con voce ferma. Non accenna a cambiar posizione rimane rivolto con il busto verso il bancone e con la testa >>
SIAGEN di 90 gradi in direzione della donna appena entrata...null'altro viene proferito in attesa che le sue supposizioni e la sua memoria venga confermata...

ASTREA [Sala->banco] Leggero è il passo dei piccoli piedi ignudi sul pavimento. Con il sorriso sul volto avanza verso il banco, mentre lo sguardo curioso è rivolto agli avventori . Avvicinandosi li riconosce entrambi: Lady Aedel>>
ASTREA è la dama, che presso il banco sosta con aria indolente, mentre ad un tavolo c’è il mezz’elfo incontrato al tor, lo studioso ….del quale ora le sfugge il nome. ..ah sì …è Siagen..ora l’ha ripescato dalla memoria.>>
ASTREA Lo studioso è più rapido di lei nel riconoscerla e la saluta con tono cortese, ma fermo, tenendo su di lei fisso lo sguardo. “Mare Asperum” verbia allegramente in risposta, tenendo la voce abbastanza alta, affinchè il saluto>>
ASTREA possa essere rivolto a tutti, alla dolce Aedel, al meticcio di studi e alla rubiconda ostessa. Nel contempo avanza verso il banco e lascia scivolare con noncuranza lo scialle sulle spalle, scoprendo il crine >>
ASTREA corvino, raccolto dietro la nuca con un nastro scarlatto, in abbinamento alla gonna dello stesso colore. Giunta al banco, sorridendo ordina a Filippa una coppa di sidro e, mentre attende di essere servita, infila la diritta>>
ASTREA tra le pieghe della gonna, a cercare la tasca in cui tiene pochi denari.

SIAGEN {{ Interno - Tavolo }}Non si era sbagliato,la donna che aveva riconosciuto era proprio lei. Fiero della sua memoria che grazie all'attento studio che di volta in volta viene attuato su ogni singola persona che incontra,viene tenuto sempre >>
SIAGEN in allenamento...Or il capo accompagnerebbe i movimenti della donna fino al bancone allineando cosi il capo al corpo. Dopo aver fatto ciò e sentito la donna ordinare a Filippa il suo sguardo si sposta nuovamente verso la prima dama,per poi>>
SIAGEN spostarsi nuovamente verso la finestra..e infine verso la sala vuota..Il capo viene riappoggiato nuovamente al palmo della mancina che funge in questo caso da appoggio. La man dritta or viene poggiata sul tavolo cominciando a tamburellare >>
SIAGEN sul tavolo...altro vizio prepotente del mezzosangue...comincia a ripensare alla finestra e all'incontro di ieri..si era proprio divertito tra una sfida e l'altra...e anche all'incontro pericoloso in baia...cosi rimane immerso nei suoi >>
SIAGEN pensieri osservando tutto e niente all'interno della stanza...la noia sta prendendo il possesso del mezzosangue ma ormai sta diventando una routine quotidiana guinti a quest ora...

ASTREA [ banco] Estrae dalla tasca la diritta, con nel palmo le monete per pagare la consumazione e le pone sulla lignea, proprio mentre Filippa le posa davanti la coppa con il dolce sidro. Accarezza la superficie>>
ASTREA della coppa con le dita della diritta poi le stringe attorno ad essa e porta il recipiente alla vermiglia, per assaporarne un lungo sorso. Indi, con la coppa ancora nella mano, si volge verso lady Aedel, ma questa >>
ASTREA pare così immersa nei suoi pensieri, che la zingara preferisce non disturbarla con una conversazione che potrebbe non essere gradita. Allora gira su se stessa, di 180°, rivolgendo il corpo minuto e lo sguardo >>
ASTREA curioso verso la sala, in particolare verso il mezzosangue, che con il capo appoggiato su una mano, con l’altre tamburella sulla lignea con le dita….Si domanda la zingara la motivazione del gesto possa essere l’irritazione>>
ASTREA o l’impazienza. Ma intanto le balena in mente l’idea che potrebbe trovare nel messere valido auxilio per un affare che assai le preme. Per questo volge verso di lui lo sguardo e un sorriso accattivante.
SIAGEN {{ Tavolo }} Continua il movimento che ormai vive di vita propria delle dita sul tavolo..la sua mente in questo momento viaggia attraverso storie passate,idee,curiosità e mille altre cose che risiedono,a volte sopite,nella testa del >>
SIAGEN mezzosangue..non si accorge nemmeno della gitana che si volta verso di lui,forse perche tale movimento non provoca molto rumore..Poi il suo sguardo dopo aver vagato per tutta la sala incontra lo sguardo della donna..dapprima non se ne accorge>>
SIAGEN nemmeno..poi in un secondo momento torna quasi in se..mettendo a fuoco adesso l'immagine della donna e del suo sorriso...''chissa cosa pensa'' si chiede il mezzosangue..sembra abbastanza vicina alla donna di poco prima..forse si conoscono>>
SIAGEN o forse semplicemente è una casualità...or per un momento si concentra sul silenzio del luogo..assurdo trovarsi in locanda con tre presenti più la locandiera e sentir solo il rumore provocato da quest'ultima...''la vita avalonese forse non è >>
SIAGEN poi cosi frenetica e viva come si vuol far credere'' pensa tra se e se mentre ancora rimane posato con lo sguardo sulle labbra della gitana che diventano luogo di perdizione verso tali pensieri..or arresta il movimento della mandritta che >>
SIAGEN batteva sul tavolo...or forse il silenzio si farebbe ancora più assordante..un leggero sorriso viene rivolto quasi in risposta verso Astrea..nulla di più..non capisce bene i comportamenti della donna..è questa è una cosa strana per lui,abituato>>
SIAGEN a captare anche la piu piccola cosa...

ASTREA [ banco->tavolo] Continua il movimento delle dita di messer Siagen sulla lignea, mentre il suo sguardo erra lungo la sala, ma senza fissarsi su nulla in particolare, anzi pare assente, come se la mente vagasse lontano. >>
ASTREA Quando questi par riscuotersi dai suoi pensieri, rivolge a lei lo pupille, divenute improvvisamente penetranti, mentre le vermiglia accennano un sorriso, forse in risposta a quello che lei gli aveva rivolto…oppure per>>
ASTREA semplice cortesia. Non verbia il meticcio, né tanto meno l’invita ad avvicinarsi…ma la zingara lo fa di sua iniziativa e, dopo essersi girata per posare la coppa sulla superficie del banco, si dirige decisa verso>>
ASTREA il tavolo dello studioso, con un sorriso dolce sul volto e un desiderio ben preciso in mente.

SIAGEN {{ Tavolo }} Ancor segue i movimenti della gitana..sembra essersi alzata e che si sta dirigendo proprio verso nella sua direzione..''cosa avrà intenzione di fare?''...''vorrà sedersi?e avere compagnia..ma se cosi fosse perchè non l’ha fatto>>
SIAGEN prima?''...qualche domanda sorge nelle membra del mezzelfo...nessuna parola viene proferita dalla donna e tanto meno viene fatto da lui...lo sguardo si sofferma nuovamente sulle labbra..sembrano sorridere nuovamente..cosi quasi di istinto alza>>
SIAGEN la mancina rimuovendola quindi dal capo e indicando una sedia al tavolo quasi a voler invitare la donna...anche se in realtà è la donna che si sta dirigendo verso di lui..ma tale gesto gli è venuto quasi automatico,forse per una cortesia >>
SIAGEN istintiva..in attesa di conoscere le intenzioni della donna rimane seduto ad osservarla mentre si avvicina..

ASTREA [ tavolo] Ormai è giunta dinnanzi al tavolo ove il mezzosangue è appoggiato. Ora lui le fa segno di sedersi. Annuisce la zingarella, con un sorriso che vorrebbe essere ingenuamente femminile, mentre verbia: >>
ASTREA ”Vi distolgo dai vostri pensieri, messer Siagen? Ho recato con me un piacevolissimo ricordo dei nostri incontri, ma non vorrei esservi di peso.” Intanto però accetta l’invito e si siede al posto indicato dal mezz’elfo.>>
ASTREA Con femminile noncuranza fa scivolare lo scialle dalle spalle, che ora sono coperte solo dalla sottile camiciola bianca, aperta al collo. Poi con un sorriso un po’ impertinente volge il viso da furetto verso il messere>>
ASTREA ”Avete detto di esser uomo di studi…vero?”

SIAGEN {{ Tavolo }} La donna ha accettato la sua richiesta implicita..si è accomodata al suo tavolo..attentamente poggia le iridi glaciali su quelle della donna..adesso sembrerebbero quasi indaganti e penetranti..segno distintivo questo degli occhi>>
SIAGEN del mezzelfo..di uno studioso attento ad ogni minimo particolare..ascolta attentamente le parole della donna e si sofferma adesso nel cambiamento degli occhi della donna..adesso sembrano quasi piu dolci...ma ha qualcosa che gli sfugge come>>
SIAGEN sempre quando parla con lei..questa volta sembra qualcosa di estremamente dolce..ma non capisce cosa..** Non recate alcun disturbo madamme...state tranquilla** proferisce con tono altrettanto gentile verso la donna non distogliendo neanche >>
SIAGEN per un attimo le iridi da quelle della donna ** In mezzo a tanta monotonia..scambiare qualche parola con una donna interessante come voi è senza dubbio piacevole..** sorridendo adesso conscio dell'ignoranza della donna sul perchè è interessante>>
SIAGEN ai suoi occhi..** Comunque sia..si ricordate bene..sono un uomo di studi come si suol dire...** facendo una breve pausa e sorridendo nuovamente verso la donna.

ASTREA [ tavolo] Regge lo sguardo indagatore del suo interlocutore con un’aria limpida e un sorriso da ragazzina. Avverte le iridi glaciali che sembrano volerla trapassare, fino a sondarla dentro, per carpire le sue intenzioni.>>
ASTREA E’ enigmatico come sempre…il meticcio…..ma allo stesso tempo intrigante. …come la maggior parte degli uomini di studi. Ascoltando il suo verbiare gentile, ella gli rivolge un sorriso, sinceramente riconoscente..>>
ASTREA anche per lei la serata era noiosa e incontrare il mezz’elfo è stato un gradevole diversivo; potrebbe inoltre rappresentare una mano amica. Così favella, indulgendo sul tono cantilenante del sud, che sa conferirle un pizzico >>
ASTREA di fascino esotico: “ Davvero vi ringrazio per avermi invitato al vostro tavolo…..Posso avere l’ardire di chiedervi se trascorrendo tante ore nei luoghi di studio avete avuto modi di incontrare altri, >>
ASTREA che come voi siano dediti al sapere?” Sorvola la gitana sul fatto che si è praticamente auto-invitata al tavolo del cavaliere.

SIAGEN {{ Tavolo }} Ascolta attentamente il loquir della dama..adesso lo sguardo indagatore si arresta e si fa più tranquillo..osserva le labbra della dama schiudersi per poi tornare nuovamente agli occhi..ascolta bene..poi quasi un sorriso o meglio >>
SIAGEN una risatina fuoriesce dalle delicate labbra mezzelfiche..proprio quella domanda gli ha rivolto..** Beh se vi riferito alle ore che ho trascorso qui tra l'isola e la terraferma..** facendo una breve pausa e or riprendendo con tono quasi >>
SIAGEN sconsolato ** non ho incontrato nessuno sfortunatamente...e non sono riuscito neanche a trovare qualche oggetto degno di nota da poter stimolare la mia curiosità** ora facendo una pausa più lunga..uno sguardo altrove quasi a distogliere >>
SIAGEN volontariamente l'attenzione di lui e di lei...per poi tornare ad osservarla **Se non fossi cosi tenace forse me ne sarei già tornato verso le mie terre..comincio a battere la fiacca**...facendo una specie di smorfia con le labbra in segno di >>
SIAGEN disappunto dell'attuale situazione..** Anche se probabilmente molte persone,quali i maghi o druidi o sacerdotesse,ho avuto modo di leggere,potrebbero rivelarsi utili al mio scopo...rintracciare una di essa e stabilirvi un contatto è qualcosa>>
SIAGEN di estremamente difficile per un....** fermandosi un attimo per cercare un termine adatto..**diciamo perfetto sconosciuto...** per tornare con gli occhi verso la dama...**ma non voglio annoiarvi con le mie inutili,probabilmente ai vostri >>
SIAGEN occhi,discorsi..** or concentrando la sua attenzione sulla persona che gli sta di fronte...** Ditemi qualcosa di voi piuttosto...** quasi a voler scoprire qualcosa in più sul conto di ella..

ASTREA [ tavolo] E’ confortevole la locanda, profumata d’arrosto e di birra, intima l’atmosfera insolitamente raccolta e silenziosa, piacevole la compagnia. Ascolta il loquir del meticcio e intanto giocherella con una ciocca>>
ASTREA dei bruni capelli della coda, che le ricade sulla spalla destra…E’ un suo vezzo quello di giocherellare con i capelli , inanellandoli tra le dita della diritta. Il favellar elegante la interessa >>
ASTREA “Volete sapere di me?- domanda con una risatina trillante, simile a quella di un folletto-“ non c’è molto di interessante nella vita di una zingara….Non ho averi…non rubo (quello che si sente in giro sono tutte malelingue)”>>
ASTREA –altra risatina allegra-“…bevo assai poco…indica la coppa di sidro quasi colma rimasta sul banco….non sono esigente nel vestire…..e in fondo sono rimasta una fanciulla del sud…” Sorride, abbassando lo sguardo come si addice>>
ASTREA a una giovane sicula di buona famiglia, poi continua:” Ora è il mio turno….vorrei chiedervi una cortesia, che per voi sarebbe poca cosa…e per me sarebbe molto invece…” attende con lo sguardo sul suo interlocutore.

SIAGEN {{ Tavolo }} Ascolta attentamente ogni singola parola scandita dalla dama..sorride alle sue parole per poi rimaner quasi spiazzato dalla sua richiesta...vorrebbe una cortesia..non se lo aspettava forse..** Certamente...chiedete pure e se >>
SIAGEN potrò esservi utile vi farò tale cortesia..** Or tornando nuovamente a fissarla con lo sguardo indagatore che prende sempre e in ogni caso il sopravvento su qualunque altra cosa quando qualcosa stuzzica il suo interesse e la sua curiosità.>>
SIAGEN attende quindi che la donna esponga ciò che chiede e per saziare la curiosità che gli è nata in corpo dopo tali parole..

ASTREA [ tavolo] Alle parole del mezz’elfo trai un profondo sospiro…cose se si accingesse ad un arduo lavoro…Indi inizia a loquire: “ Una sola persona ebbi cara nell’infanzia….il mio precettore e confessore.>>
ASTREA Negli anni passati a vagare per terre e genti straniere, spesso ho sentito la mancanza di poter aprire il mio cuore a un sacerdote della mia originaria fede. Ma, nelle terre del nord, tale occasione mi vanne a mancare.”>>
ASTREA Tace un attimo, sollevando le cilestrine al volto del cavaliere, indi riprende:”Ho inteso che in città ne fosse arrivato uno, di nome Nisio, e ho sperato di poter ottenere con lui un incontro….invano”>>
ASTREA Ora andare sulla terra ferma per un soldo di cacio di zingarella come me è assai pericoloso. I guardiani mi hanno detto che sono proprio persone di poco conto, specie se indifese, ad essere le più in pericolo…>>
ASTREA Ogni giorno si ritrovano cadaveri…..Ecco vorrei chiedervi se, quando vi recate in biblioteca, vi fosse possibile infornavi si tale sacerdote….affinchè io possa confessarmi.” Sorride…di un timidissimo sorriso.

SIAGEN {{ Tavolo }} Le glaciali iridi rimangono immerse in quelle della donna..sembra quasi catturato dalle parole di essa..perchè di ogni singola parola e ragionamente vuole capirne il significato intimo piu profondo..silente ascolta attentamente>>
SIAGEN la storia che viene narrata dalla dama..che conclude infine dopo alcune pause con un sorriso che potrebbe esser percepito come intimidito..con calma e tono tranquillo quasi a voler rassicurarla e farle tornare la sua solita vena allegra e >>
SIAGEN dolce comincerebbe a proferir ** Certamente...per me non è un grande problema....anche se cosi..senza molte indicazioni circa la sua locazione o simili sarà difficile trovarlo o sapere qualcosa sul suo conto**arresterebbe quindi le parole >>
SIAGEN per qualche secondo per poi ricominciare** ma comunque sarà fatto..vado spesso in biblioteca quindi magari chiedero allo scriba o chi per lui di questo..** soffermandosi un attimo cercando di ricordare e quindi memorizzare e fissare il nome>>
SIAGEN ** Sacerdote Nesio...**...sorridendo or verso la dama..** E se avrò qualche notizia circa la sua persona,e me lo auguro vivamente, verrete prontamente informata...anche se non vi assicuro nulla** tornando ad osservarla con sguardo sereno >>
SIAGEN magari con questa ricerca si sarebbe movimentata un pò la sua vita in fase di stallo in questo periodo...certo avrebbe potuto chiederle di accompagnarlo nella cittadina..ma se la dama ha chiesto ad egli di recarcisi da solo un motivo di >>
SIAGEN fondo ci sarà..supposizioni queste le sue che per ora non trovano risposta ma di cui non si preoccupa al momento..

ASTREA [ tavolo] Annuisce al verbiare del meticcio, ascoltando attenta ogni suo verbo, con aria assai riconoscente. Poi tirando indietro il capelli con un gesto del capo, nuovamente favella: “Ancora un favore>>
ASTREA ho l’ardire di chiedervi”- abbassa la diritta e la infila tra le pieghe della gonna. Quando riappare, la mano regge un piccolo foglio di pergamena piegato-“Se vedete Nisio vi prego di consegnagli>>
ASTREA questa carta, con cui lo esorto ad un incontro.” Porge al cavaliere la pergamena.

SIAGEN {{ Tavolo }} Un nuovo favore viene rivolto in sua direzione..questa volta la domanda è indiretta..non deve solo cercare informazioni su questo sacerdote ma evidentemente anche trovarlo...forse questa ricerca sarà piu difficile del previsto
SIAGEN lo terrà occupato piu del previsto..ma non se ne preoccupa troppo..anzi è soddisfatto di questo..alza la man dritta a prendere la pergamena avanzatagli dalla donna..la afferra con mano sicura e la ripone all'interno della giacca..*certamente>>
SIAGEN Astrea..se troverò il sacerdote gliela consegnerò personalmente** Il contenuto del foglio gli è stato rivelato dalla donna quindi legger essa non è necessario al momento..

ASTREA [ tavolo->uscita] Nel passamano della pergamena, la mano della gitana indulge un attimo si quella sottile del mezz’elfo. Solo un istante..forse il cavaliere nemmeno se ne è accorto>>
ASTREA Indi si alza, raccoglie lo scialle e con esso si copre il capo e le spalle. “Ancora grazie cavaliere”- verbia _-“Sid vobis, cavaliere. La notte vi porti un piacevole riposo e Morfeo vi dono sogni dolcissimi.”>>
ASTREA Con un inchino prende commiato e veloce si avvia verso la porta. Con il solito cigolio la lignea si apre e il buio della notte inghiotte la minuscola figura dalla gonna scarlatta.

SIAGEN {{ Tavolo }} Il lieve contatto,per pochi secondi, tra le mani è appena percettibile per un comune essere mortale..ma per il mezzosangue cosi poco abituato al contatto fisico con persone dell'altro sesso e oltretutto di razza diversa alla sua >>
SIAGEN non passa inosservata..anche se forse non crede di troppa importanza.or vede la donna allontanarsi velocemente..** Sid vobis anche a voi..e una dolce notte anche a voi** pronuncia con tono cordiale e a tratti dolce verso di lei...effettivamente>>
SIAGEN si rende conto solo adesso del tempo che è trascorso dal suo arrivo in locanda..è giunto il momento anche per egli di allontanarsi dal loco..cosi velocemente si alza..un accenno di saluto verso la locandiera che si appresta a rimaner sola >>
SIAGEN come sua abitudine nel loco..per poi aprire la lignea porta e sparire nei vicoli bui cittadini vreso la dimora

Grazie.
ASTREA
tyresian
00giovedì 7 maggio 2009 22:45
STOICISMO
LIVELLO 1 ->L’umano fa sfoggio di una certa galanteria e fierezza, le sue parole possono influenzare positivamente una qualsiasi dama indipendentemente dall’allineamento o un altro personaggio maschile che non gli sia ostile come nella più nota tradizione cortese.

Dunque, prendo in esame alcune frasi che hai scrito nella role:

- Poi con un sorriso un po’ impertinente volge il viso da furetto verso il messere
- Così favella, indulgendo sul tono cantilenante del sud, che sa conferirle un pizzico di fascino esotico
- intanto giocherella con una ciocca dei bruni capelli della coda, che le ricade sulla spalla destra…E’ un suo vezzo quello di giocherellare con i capelli , inanellandoli tra le dita
- “Volete sapere di me?- domanda con una risatina trillante, simile a quella di un folletto

La sensazione è che piuttosto di un uso adeguato del verbo unito ad un portamento fiero, il mezzelfo è stato vittima del tuo fascino, dalle tue movenze, sorrisi, dai gesti che sovente si rivelano armi affilate che la Natura ha donato a voi donne ma che non si addicono al conseguimento di questa skill anche se spesso entrambe le strade conducono al medesimo risultato.

E' un equivoco che commettono in molti la prima volta che tentano questa skill. La role è scorrevole e ben giocata, ottieni il favore del mezzelfo è vero, ma non è stato convinto dalle tue parole o dal tuo portamento fiero, non è così che è stato influenzato a concederti i suoi favori.

Ti chiedo un'altra role, dove vorrei tu mettessi in evidenza il linguaggio forbito e il portamento fiero e convincente che ti permetterà di influenzare positivamente l'interlocutore. Concentrati sul tono con cui proferisci, descrivilo accuratamente, enfatizza poi le parole con gesti che ne sottolineino l'importanza. Pensa anche che avendo superato i 6000 p.ti karma ti spetta il secondo livello, il quale richiede maggior attenzione a questi e altri particolari.

Per adesso:

SKILL STOICISMO LIVELLO 1 NON APPROVATA

Alla prossima, buon gioco.
Astrea@
00giovedì 11 giugno 2009 14:41
OGGETTO: richiesta di skill stoicismo.Purtroppo devi chieder per punteggio il livello 2.

Metto due role.

Sono entrambe molto lunghe, nella prima evidenzio l'ultima parte, quella che interessa.


RIASSUNTO: Tre ranger si incontrano sul sentiero che dalla foresta porta al Tor, sconosciuto a chi non appartiene alla congrega. Due (Valghuen e Astrea) non indossano l’abito di congrega, Ki_iara invece sì ed è nascosta tra il folto della vegetazione. Valghuen e Astrea sospettano reciprocamente e si fronteggiano, cercano ognuno di scoprire chi sia l’altro senza palesare al propria identità.

ASTREA [folto della vegetazione]Si muove la zingara nel folto della vegetazione, ma non è in veste di ranger, né indossa abiti di congrega o porta il volto coperto. Indossa gli abiti gitani, quelli che meglio rappresentano la sua natura ribelle e selvatica. Dalla lunga gonna spuntano i piedi scalzi che si spostano con un certo impaccio tra le frasche e gli arbusti. Il capo porta scoperto e il bruno crine raccolto dietro la nuca e legato con un fiocco rosso. Rosso è pure il corsetto che le stringe l’esile vita, sopra una leggera camiciola di umile stoffa. Cammina solitaria tra gli arbusti come una ragazza in cerca di frutti del sottobosco. E’ indecisa sulla via da prendere, verso il tor o verso la radura?

VALGHUEN (folto->tor)il passo rimane costante, cadenzato al movimento delle braccia..la sua lama legata dietro la schiena solo l'elsa è visibile sopra la spalla sinistral suo sguardo è rivolto verso il cielo. disegnato dalle chiome degli alberi, in costante movimento con il leggero vto che spira...il silenzio attorno a lui VALGHUEN lo circonda è solo mentre i suoi sensi si abbandonano lascandosi cullare dal modo che lo circonda... non percorre un sentiero conosciuto da tutti, anzi il suo percorso è conosciuto solo ai ranger...

ASTREA [folto della vegetazione->sentiero per il tor] La decisione è presa: meglio la magica atmosfera del tor e il suo cielo stellato della birra di Filippa, così lascia il foto della vegetazione, immettendosi nel sentiero che dalla foresta conduce al tor. Ed è allora che lo vede, quel messere che la precede. Strano, il sentiero è noto solo ai ranger e non è percorso dai comuni viandanti. L’indole la porterebbe ad essere indifferente a chi quella strada percorre, ma il dovere di ranger le impone di controllare. Così decide di seguire il messere, alla distanza di 20 mt, ma senza dare troppo nell’occhio, muovendosi come una zingarella che se ne va per i fatti suoi lungo il sentiero.

VALGHUEN (limitare tor)il canto della foresta lentamente si attenua, gli animali notturni pronti per la caccia lontani, forse nel cuore di quella macchia di vegetazione che pochi capiscono, che pochi apprezzono dietro di lui la boscaglia lentamente diventa rada, gli alberi da fitti com'erano si aprono dinanzi al mezzosangue.. la luna alta nel cielo illumina il sentiero che conduce al tor,le stelle ne fanno da contorno riempiendo quel vuoto che altrimenti ci sarebbe. I sensi del mezzelfo ora si svegliano dal torpore che fino a qualche momento prima vivevano..la sua vita si fa più acuta (infravisione) la penombra è più chiara rispetto a una persona normale il suo udito cerca di ascoltare suoni che non appartengono a questo ambiente, dal canto degli usignoli ora dormienti all'alvicola che si nasconde nei cespugli più vicini... nessun suono deve sfuggire non soltanto per la sua incolumità,ma anche per quella della foresta che deve proteggere.

ASTREA [ sentiero per il tor] Il messere continua la sua via, senza mostrare di essersi accorto della di lei presenza. Intorno la foresta mostra il suo volto notturno, misterioso ed affascinate al contempo. Forse anche lo sconosciuto ne subisce il fascino, perché sembra guardarsi attorno. La zingara lo segue e allungando il passo, la distanza che li separa va scemando, riducendosi solo a 10 mt. La sua intenzione è di affiancare lo sconosciuto come per caso e poterlo così vedere in volto e , magari, anche favellare con lui. Forse potrà comprendere come il viandante conosca quel sentiero che solo ai silvestri guardiani dovrebbe esser noto.

VALGHUEN - (limitare della foresta)gli ultimi alberi lasciati alle sue spalle, ora rimane fra i cespugli, i suoi movimenti si fanno più attenti, non più sicuro fino a poco tempo prima, lo sguardo rivolto al terreno a momenti per stare ben attento a non calpestare dei rami secchi che provocherebbero rumori indesiderati (passo felpato). Lentamente le braccia si aprono, le mani trattengono i lembi del mantello per mostrare una tunica dello stesso colore del mantello. il marrone... suoni di passo alle sue spalle, dei suoni che non sono il calpestio ne del cervo ne di nessun abitante della foresta. il primo pensiero è quello di girarsi con la spada sguainata, pronto a difendere o a offendere, la scena si disegna di fronte ai suoi occhi nella sua mente, anche se non conosce l'identità di chi lo segue. pochi conoscono questo tratto di foresta o meglio questo attraversamento fra la foresta e il tor. i cacciatori, i suoi confratelli e forse i contrabbandieri che solo da poco tempo si sono visti in questi luoghi,,, anche se si deve considerare che negli ultimi tempi morte cos strane sono successe..solleva il capo, con un movimento lento, come per annusare quell'aria che lo avvolge, in realtà quel movimento serve solo per liberarsi dal cappuccio che li cela il viso, infatti esso scivola dietro le sue spalle... ora i lineamenti del mezzosangue sono visibili a uno sguardo attento, e forse non umano.. i riccioli del colore della notte cadono sulle sue spalle, le sue iridi verdi si soffermano sulle ombre attorno a lui..decide però di continuare a camminare, cercando però di mantenere l’attenzione su la persona che cammina dietro..

ASTREA [ sentiero per il tor] Volontariamente ha voluto palesare la sua presenza, avrebbe potuto esser furtiva (furtività liv 1), volendolo, ma ha preferito cercare l’incontro faccia a faccia e la possibilità di favellare con lo sconosciuto. Allunga ancora il passo, malgrado la sua falcata sia molto meno ampia di quella del viandante che la precede. Ormai gli è quasi a fianco. Ancora qualche passo e gli è accanto. Ha abbassato il cappuccio, mostrando una chioma di riccioli bruni. Conoscendo l’impulsività dei messeri in quelle terre, preferisce palesarsi in modo che non destare sospetti sulle sue intenzioni, così ella favella a colui che la precede. “Mare Asperum, messere.” Sul posto si ferma, mentre il vento le scompiglia i capelli in una bruna aureola attorno al volto. Attende che il viandante si volti…lo attende col sorriso sulle vermiglia.

KI_IARA // Sentiero per il Tor-volto coperto // Si muove la Perlustratrice, figura ammantata nel nigro manto di congrega, il cappuccio ben alzato a nascondere il biondo crine, la sciarpa a coprire i lineamenti. Dalla penombra che la cappa di stoffa regala, solo le smeraldine potrebbero intravedersi. Si muove a pass sicuri lungo il sentiero che la Madre traccia volta per volta per i suoi Protettori, scostando ogni tanto un arbusto che allunga le fronde come a tentare di rubare una carezza a questa figura che avanza. La mandritta è tenuta sull'elsa della corta che le cinge il fianco, accertandosi che l'arma non faccia rumore, aderendo alla gamba e seguendone i movimenti, il busto inclinato appen in avanti a ridurre la propria sagoma, le ginocchia appena flesse ed i piedi posati al suolo in modo da produrre il meno rumore possibile. Scivolano le iridi, attente, lungo il percorso ed ai lati, alternandosi col terreno. L'oto è teso a captare ogni nota che possa risultare stonata nel perfetto pentagramma di Natura. Si avvia, inconsapevole, nella direzione di quei suoni che, fievoli, potranno a breve giungere ad ella.

VALGHUEN (limitare della foresta)un prato si distende di fronte al mezzosangue, il tor si apre davanti ai suoi occhi, il sentiero che sale verso la cima è a poche decine di metri verso la sua destra. lastre di pietra macchiano quel mare nero di una luce pallida dovuta al riflesso dei raggi lunari. alcun animale in questo luogo sprovvisto di tane per nascondersi, solo qualche rettile e piccoli roditori, qui quando la notte cala, il silenzio diventa padrone incontrastato...ora nessuno c'è, solo lui e la figura che si muove dietro si avvicina fino ad accostarsi, quasi sfiorando il sul mantello che ora svolazza trasportato dal vento.. una voce femminile, il saluto degli uomini definiti mediterranei, la voce sembra leggera, innocua, ma il carattere del mezzelfo non li permette di abbassare la guardia, muove altri due passi, senza ne rallentare ne accelerare vuole sempre mantenere quei due metri che possano essere utili per una possibile difesa.. appena quella distanza (2 mt)verrà coperta il passo si ferma, come d'improvviso si volta, per rimanere sia in silenzio che immobile dinanzi alla lady che sorride tranquillamente.. i suoi sensi si fanno più attenti, cerca alle spalle della donna un qualsiasi suono (udito migliorato), il pensiero di una trappola, ma anche il pensiero che lei (astrea) non deve essere una donna normale, cacciatrice o ranger, non conosce tutti i suoi confratelli.. Le sue iridi verdi si posano su quelle di lei, come il mezzosangue stesse cercando una risposta senza porre una domanda...

ASTREA [ sentiero per il tor] Ormai son giunti al limite della radura, ove i secolari alberi si diradano e cedono il posto al verdeggiante prato che copre la cima del tor. Mentre attende il volgersi del messere, con le cilestrine percorre la vegetazione attorno, ove tutto pare seguire i consueti notturni ritmi. Ma il messere non si volge, ne pare intenzionato a farlo. Poi all’improvviso, quando ormai pensava che non avesse udito il suo saluto, egli si volge e la fissa con penetranti occhi che paiono pietre di giada dall’aria interrogativa. Subito nota i tratti da mezzosangue e l’ampio mantello marrone, che probabilmente cela armi di qualche tipo. Preferisce mettere subito in chiaro le sue pacifiche intenzioni, favellando:” Scusate messere, temo di essermi persa….” Sorride con l’aria sperduta , di fanciulla poco pratica dei posti ed attende la risposta, che spera possa essere l’inizio di una conversazione in cui potrà conoscere di più dello sconosciuto che percorre i sentieri segreti dei ranger . Potrebbe essere un loro nemico animato da malevoli intenti e lei deve capire.

KI_IARA // Sentiero per il Tor - volto coperto // Continua la Ronda, continua ancora il cammino della nordica, l'animo che trova pace solo nel contatto con Lei. Un'ultima barriera dirami separa il folto dal limitare del prato che separa ciò che è Regno incontrastato dei Ranger da ciò che tutti conoscono. Più cauti si fanno i movimenti, mentre una voce femminile sembra levarsi nell'aria tersa della notte. Si aggrotta la fronte, al sentire quel suono. Una certa familiarità .... Si arresterebbe ora l'incedere, il manto che cade a coprirne a figura, avviluppando il corpo nell'ombra. Lenta, la mancina esce dal riparo dele falde, andando a poggiarsi di piatto contro la corteccia di uno dei grandi alberi che crescono lì accanto, quasi che ella ne cerchi il sostegno. Si aguzzerebbero così le iridi, le palpebre leggermente socchiuse, cercando di capire chi vi sia, proprio li davanti a lei, appena oltre la sottile, scura schermaglia.

VALGHUEN (limitare della foresta)il suo giro di perlustrazione, il primo giro da quando è tornato su queste terre, sono passate diverse stagioni, ma i sentieri sono rimasti gli stessi, come gli stessi alberi ne tracciano il percorso, nulla sembra cambiato e forse nulla mai cambierà nel corso della breve vita di un mezzosangue dinanzi alla vita di una quercia o di una pietra.. la mano lentamente scorre sopra la sua spalla sinistra, accarezza l'elsa della sua spada che fuoriesce dal mantello mentre la mano sinistra lungo i fianco a tamburellare con le dita sulle cosce.. ascolta le parola mentre se le ripete nella sua mente (scusate messere temo di essermi persa) soppesa ogni minima parola, il tono e l'aria innocente non crede a nessuna di quelle parole, nessuno può uscire dalla foresta senza le dovute conoscenza. non soltanto per gli animali selvatici o per l'intrigo di rami che disegnano una ragnatela che pochi riescono a superare ma soprattutto per il continuo movimento dei ranger, custodi secolari di questi luoghi, nessuno può passar innosservato, nessuno viene e va senza essere osservato e controllato...un'altro attimo passa senza dire nulla.. per poi andare direttamente al punto... sussurra in un bisbiglio che solo la lady di fronte a lei può ascoltare (non vi siete persa, nessuno si perde nella foresta) una pausa per soffermare l'attenzione sull'ultima parte della frase per proseguire (chi siete?) il tono si alza ora udibile anche a qualche metro d distanza, però non è ne arrabbiato ne minaccioso, ma soltanto diretto.. nel mentre i suoi sensi cercano suoni o movimenti attorno a lui, continua a temere per una trappola.

ASTREA [ limiti radura] La zingara e il mezzosangue si fronteggiano, sorridente lei, mentre l’espressione di lui pare più enigmatica. “Probabilmente nutre ancora sospetti”- pensa la perlustratrice novella. La sua impressione è confermata dal movimento con cui il mezz’elfo va a cercare l’impugnatura della spada. L’altra mano tamburella sulla cosca con le dita, segno di un certo nervosismo nell’animo del messere. Lo osserva attentamente, soppesando l’espressione del suo volto, che le pare molto tutt’altro che inclina a crederle. Tace in un minaccioso e lungo istante di silenzio, poi favella con voce bassa, ma assai dura di non crederle. Man mano che favella il tono del messere si fa più alto. Si erge la piccola gitana in tutta la figura, mentre favella: “Vi sbagliate messere. Mi sono v-e-r-a-m-e-n-t-e persa. Stavo andando per frutti e sono entrata nel folto della foresta. Sona abituata a girare per boschi e macchie, ma questa è troppo grande ed è anche scesa la sera, poi la notte. Così mi son trovata in questo sentiero. Vi ho scorto e vi ho raggiunto, sperando in un aiuto.” Le cilestrine tiene fieramente fisse sul volto del mezzosangue.

KI_IARA // Limitare Foresta - volto coperto // Immobile, ancora cercherebbe di rimanere Ombra fra le ombre.U n momento di silenzio, seguito da quella domanda (Chi siete?) che avrebbe voglia di porre ella stessa a coloro (ormai sa che sono almeno in due) che stanno più avanti. Si piega appena il capo vero la spalla destra, cercando la concentrazione necessaria per un ascolto più attento dei toni usati. Qualcosa, in quella voce femminile .... Si aggrotta ancora di più la fronte, mentre con piccoli e lenti movimenti il corpo si sposta ancora in avanti. Piuma? Con chi? Non avverte ancora nessuna traccia di pericolo o di tensione nella voce della piccola Gitana, ma continuerebbe il suo legno spostamento in avanti, cercando di non produrre il minimo rumore. Se penserà che vi sia la necessità, lancerà i segnale di congrega, per far sapere alla sorellina che un compagno è nei pressi. In più, è curiosa di vedere come ella si comporta in una tale situazione.

VALGHUEN (limitare della foresta)la mano destra lentamente accarezza sempre l'elsa della lama, anche se ancora non la impugna direttamente, la mano sinistra sempre a giocherellare sulla coscia sx.. la postura del corpo sembra a prima vista innocua, ma in realtà i muscoli della spalla dx sono tesi, pronti a scattare in un unico movimento, per estrarre la sua unica difesa.. le ginocchia impercettibilmente iniziano a flettere, lo sguardo si posa non soltanto sulle iridi di ella, ma ora ne studia sia il vestito che il portamento, senza malizia ma solo per valutare la veridicità della sua frase.. è indeciso su come proseguire credere a delle parole che sembrano assurde, nessuno entrerebbe nella foresta e non disarmato soprattutto. Decide comunque di seguire la lady, decide di fingere... un ultimo sguardo per valutare chi ha veramente davanti... pee poi alzare la mano sinsitra indicando una striscia più chiara , un sentiero non più lontano di una trentina di metri, lastricato di pietra è visibile anche ad occhio nudo. mentre il braccio sinistro si alza sussurra (la si trova la città, siete il sentiero in poco tempo troverete un luogo più consono la vostra persona) (seite=seguite,lla vostra perona=alla vostra persona) i suoi occhi vlgliono essere inespressivi, non sorride ma non ha neanche un volto contratto.. per poi proseguire ora con aria assente almeno in apparenza con un altra frase (state attenta la prossima volta forse non sarete fortunata come questa sera) la pausa si allunga come stesse valutado ora veramente chi si trova di fronte a lui... potrebbe cercare di capire almeno se è un confratello... (state attenta soprattutto la notte nella foresta girono strani animali.. gatti,nibbi, pantere... strani eventi accadono nel fiume ''sottolinea con la voce fiume'' che corre all'interno della foresta) se è una ranger capirà... i mentre i suoi occhi ora si voltano attorno a lui...

ASTREA [ limiti radura] Non teme il mezzosangue. Nascosto sotto il corsetto, come sempre tiene il pugnale gitano, che non grande come quello di congrega, ma può fare ugualmente il suo danno. Non è assolutamente intenzionata ad usarlo, preferisce la forza delle parole a quello delle armi, ma se si vedrà alle strette…Lo osserva, nota che la sta sottoponendo ad un minuzioso esame, con lo sguardo, esame dall’esito ancora incerto. Poi con la mano le indica il sentiero per uscire dalla foresta, forse per metterla alla prova, o forse solo per liberarsi di lei. Il gesto è accompagnato dall’invito di seguire quella strada. L’espressione del mezzosangue è enigmatica, quasi indifferente. Solo il gesto è esplicito. Ne approfitta la gitana per favellare:”Grazie messere. Non è da me smarrirmi…credete…Ma perché considerate questo luogo, così ameno, non consono per me?”- resta un attimo in silenzio, poi riprende- “La notte mi è amica messere, come lo è per tutte le creature selvatiche da voi nominate…Poi con i nibbi…sono veramente amica!” leggera vena ironica nella voce…sta pensando alla consorella e anche agli altri nomi favellati quasi per caso. Poi contrattacca fissando il suo interlocutore: “Ma voi come conoscete questi luoghi, che dite così pericolosi?”

KI_IARA // Limitare Foresta - volto coperto // Ormai le smeraldine possono scivolare sugli astanti, nonostante cerchi di rimanere ancora nell'ombra, aiutata forse dalla tenuta di congrega. Piuma, si ... Ma chi è colui che la fronteggia? Non percepisce pericolo, eppure ... L'attenzione, già posta verso i due attori che occupano la scena principale, è ancora più attirata da quegli accenni che l'uomo porta ... Gatti, pantere, fiume .. Nibbi ... Si arresterebbe il lento movimento, improvviso. Chi è, costui? Come può conoscere questi nomi? Solo un Ranger, potrebbe, ma non lo conosce. Cercherebbe ancora di studiarne il volto, scavando nella memoria per associarlo a qualcuno che abbia già visto, in terraferma, magari, o in Locanda. Ed ancora una volta, sono loro, in particolare Astrea, ad anticipare la domanda ( come conoscete questi luoghi?) Un sorriso ironico si forma al di sotto della sciarpa, subito nascosto, al ''velato'' accenno della gitana alla loro conoscenza. Immobile, rimane ancora ad osservarli, attenta più che mai alle mosse dell'uomo. Forse, se muovesse un passo in avanti anche loro si accorgerebbero della sua presenza, avendo lasciato la protezione dell'albero,ma ancora in ombra.

VALGHUEN (limitare foresta)ascolta in silenzio le parole della lady, non ama i giochi di parole, non ama perdere tempo in questa maniera, deve finire il su giro, stanotte non tornerà all'accampamento, vuole dormire sotto le stelle del tor. il braccio lentamente si abbassa per tornare ad appoggiarsi sulla coscia, la mano destra stringe l'elsa della sua spada, il movimento è diretto ben visibile, sempre con lentezza vuole sguainare quella lama rimasta troppo tempo nel suo fodero. il filo risplende alla poca luce, solo pochi centimetri solo per intimorire, ancora non vuole essere veramente minaccioso,ma solamente concreto... risponde alle parole solo dopo questo movimento (conosco molto di questa foresta, conosco un aquila in particolare che fino alla mia partenza qualche stagione fa volava libera su questa foresta, ora quell'aquila sembra sparita) sottolinea la frase parola per parola, accentuando soprattutto la e parole aquila e la sua partenza come per giustificare una sua assenza... in un secondo momento porta la mano sinistra al collo aprendo il colletto come volesse mostrare una cordicella legata attorno a esso, senza però lasciar intravedere la pietra..non ce più nulla, per stasera ha parlato troppo, p stasera ha mostrato troppo..

ASTREA [ limiti radura] Scorge il movimento della mano: lo sguainare della spada. “A che pro messere? “- verbia con tono deciso,-A che prò sguainare la spada? A che pro macchiare di sangue innocente il sacro suolo dell’isola…il sacro suolo del tor.” Il tono si fa può alto mano a mano che il verbiare procede, ma non stridulo o spaventato, né minaccioso. Solo deciso, mentre la minuta figura si erge diritta e fiera, affatto intimorita. Se occorrerà versare sangue… sangue sarà versato, ma non inutilmente. Ora nota anche l’altro movimento, quello della gemella…il moto automatico dei confratelli che con la pietra si riconoscono, anche in incognito. Ora tutto le pare più chiaro. Lo strano il verbiare del messere, che ha citato, come per caso, i nomi segreti di diversi confratelli. Lo osserva in volto con attenzione, sfruttando la pallida luce lunare. E’ certa di non averlo mai visto al campo. Ma lei è lì da poco tempo…potrebbe trattarsi di un ranger di ritorno da qualche missione in terra ferma o il altre lande addirittura. Il fare spicciativo e distaccato potrebbe proprio essere quello di un ranger. Anche lei porta la mancina verso il laccio che chiude la camicia sotto la gola, mentre favella: “Credete le Aquile stanno a cuore anche a me….anche se purtroppo mi è mancato di vederne il volo d’appresso.”La diritta invece si ferma alla vita, accanto al corsetto, sotto il quale è celato il pugnale.


KI_IARA // Limitare Foresta - volto coperto // Scrolla appena la testa, muovendo due passi decisi in avanti. La cosa è andata troppo avanti, per i suoi gusti. Non le piace quel gesto di sguainare appena di pochi cm la spada. Avanzando, le braccia si portano ad aprire le falde, scostandole dietro le spalle, a liberare la visuale della corta cinta al fianco dx. Peccato che stasera non porta anche la gemella, con se. La dritta si posa con noncuranza sull'elsa della stessa, mentre la voce esce calma, pacata, all'indirizzo d'ei *Io darei retta alla Lady ...* Girerebbe per un attimo il viso verso Astrea, celandolo all'uomo, per farle un occhiolino d'intesa, tornando immediatamente a rivolgersi all'uomo. *Le Aquile si libreranno ancora ...* Se è chi sottintende di essere, dovrebbe capire, altrimenti ... Impercettibilmente si stringerebbe nelle spalle, mentre osserva il movimento della man che si porta all'altezza del collo, li dove ognuno di loro lascia riposare il simbolo che li contraddistingue. Si ferma a circa 4 metri da loro, in posa rilassata, anche se i muscoli cominciano a tendersi per una possibile reazione. Ultimamente, anche la Foresta sembra essere non più quel luogo di Pace ed Armonia che ha conosciuto nella sua venuta ad Avalon. Silente, attenta, ora attende ...

VALGHUEN (limitare della foresta)segue con attenzione le parole della lady che si trova di fronte a lui, ne segue il movimento della mano, rimane immobile fino alla conclusione di quelle parole quando all'improvviso una seconda lady esce dalle teebre anch'essa parla di aquile, anch'essa fa lo stesso gesto, anche lei si muove minacciosa, sembra armata... nel mentre lentamente la sua lama viene rinfoderata, senza ancora parlare distende sia il braccio dx che quello sx lungo i fianchi... un sorriso lentamente compre il volto, un sorriso ora sereno, è fra confratelli o cosi sembra..(il mi chiamo gatto) non dice altro per qualche momento per riprendere il discorso subito dopo, (non vi e non mi conoscete ma questo non è importante) pausa (ora devo andare a finire il mio solito giro, presto ci vedremo dove sapete voi) sottinteso l'accampamento... cerca di memorizzare i due volti, cerca di memorizzare i due portamenti per non essere> ancora tratto in inganno...lentamente si volta senza salutare ne voltarsi, per incamminarsi verso il tor la sua destinazione..

ASTREA [ limiti radura->folto] Un confratello esce dal folto, ove forse era già presente come silente guardiano. Verbia ed ella subito riconosce la voce di Nibbio. Voce che invita tutti alla calma. E’ pronta a prenderla in parola,perché ormai ne è certa, il mezzosangue, o è un confratello o comunque è assai prossimo alla congrega. Poi finalmente egli ripone la spada……poi verbia…e butta là quel nome “gatto”….Allora aveva visto giusto!> Al nuovo confratello, conosciuto in così insolito modo , favella. “Sid, messere….dalle più leggera della gitane…leggera come una Piuma….” Si sofferma sull’ultima parola, mentre osserva il mezzosangue allontanarsi. Poi favella a Nibbio: “Intervento provvidenziale il tuo….Ti devo una bevuta da Filippa!...ora torno al campo, perche domani all’alba son di ronda. Equilibruim, Nibbio.” Con un gesto di commiato si dilegua nel folto in direzione del campo.

KI_IARA // Limitare Foresta - volto coperto // Ne ascolta il loquire, parco, e lo osserva mentre si volge lentamente, allontanandosi. Lentamente, la tensione lascia il suo corpo. Un confratello ... Si presenta Piuma, ma non farà altrettanto ella. D'altronde, lo ha fatto la sorellina, per lei. Annuirebbe coon convinzione all'accenno della bevuta in Locanda, per poi volgere un ultimo verbo alle spalle dell'uomo *Certo, ci rivedremo là ... Equilibrium ... Micetto!* No, non resiste, davanti alla serietà del mezzo. E ha come il presentimento he questo la metterà ancora nei guai ... Spera solo che non l'abbia sentita, mentre volge le spalle e riprende la sua Ronda verso il Folto.


SECONDA ROLE:


RIASSUNTO: Schark e Aileen si incontrano al fuoco dopo l’assenza del giovane ranger . Questi è di umore pessimo che scarica su Astrea, con cui si è sempre dimostrato gelido, manifestando il suo disprezzo. Fin da quando è antrata in congrega Schark le ha fatto capire che non la gradisce ed è l'unica consorella che tiene alla distanza, utilizzando il "voi" per rivolgersi a lei e strattandola come un'intrusa. Astrea non si lascia intimidire, anzi gli fa notare la presenza dell’amata, che se ne sta ammutolita in disparte, con il supporto amichevole di Ki_iara.

ASTREA [campo ranger/fuoco] La notte sta scendendo sull’isola, il cielo ormai tinto di grigio trascolora verso un blu più profondo. La luna è già alta e mostra la sua argentea faccia sulla foresta. Presto accanto a lei si accenderà un contorno di stelle, piccole fiaccole, nel cielo notturno. La perlustratrice siede accanto al fuoco. Veste gli abiti di congrega perche è appena tornata da suo giro di ronda. Solo la sciarpa ha abbassato sul collo, scoprendo il volto, stanco ed accaldato, dopo il lungo perlustrare che le ha impegnato l’intera giornata. Ha sollevato le gambe stanche e posato i piedi, con ancora gli stivali calzati, su un ciocco accanto, per dare un poco di ristoro agli arti doloranti. Il capo ha reclinato all’indietro e la palpebre abbassate, ma attento resta l’oto per avvertire rumori che possano indicare pericolo.

SCHARK [campo ranger-pressi fuoco] l'attracco al porticciolo nei pressi della foresta è stato silenzioso e tranquillo,alcuno è riuscito a scorger la silenziosa ombra che or lungo ignoti sentieri silenzioso s'aggira,privo di cappuccio,di sciarpa e d'armi incede schark,colui a tutti noto come l'aspirante maestro dei mestieri,sul volto la solita espressione di marmo,un espressione stanca di chi troppo ha visto ed ha sopportato,spalle scese verso il basso e schiena lievemente ricurva verso avanti, postura degna di colui che enormi fardelli sulle spalle trascina,i passi nonostante la stanchezza permangono silenziosi,alla perfezione la suoletta del nero stivale scivolerà sull'erboso manto stando ben attento ad evitar di incespicare in secchi ramoscelli o ormai morte foglie [passo felpato liv2] l'astro lunare stanotte par esser particolarmente vicino alla perfezione,dato che esso in una quasi perfetta sfera si dipinge su quella scura tela, i suoi raggi pallidi e freddi discenderanno lungo la foresta cosi che essi possano baciar le folte chiome dei fruscianti alberi filtrando con difficoltà sugli ignoti sentieri ove ancor incede il nordico,la chioma baciata fai frastagliati raggi quasi par assumere argentee sfumature,eolo scherzoso stasera giocherà con la sua folta chioma facendola scompigliar disastrosamente...il sentiero oramai par giunto al termine ed il ranger finalmente potrà sentirsi a casa...forse in altre occasione avrebbe sorriso,sorriso che solo casa propria poteva donargli...ma no questa volta...non ora che l'ultimo barlume di felicità gli è stato estirpato con violenza dal suo oramai ghiacciato cuore...a pochi metri dal nordico vi riposa il fuoco ove anche stanotte par ospitar qualcuno in cerca di riposo

AILEEN (campo ranger. pressi tende) non è la solita Aileen. Almeno da qualche giorno. Non riesce a mangiare, non dorme la notte. E i fattori che causano questo sono due. Ben precisi. La partenza di Sharck è in cima alla lista. Non è nemmeno riuscita a salutarlo, e questo la sta far male. Sospira piano, legando i capelli in una treccia che le ricade lungo la schiena. L'altro pensiero, è quella maledetta torre. Com'è che non riesce a togliersela dalla testa? oh, accidenti, basta! Deve riprendere controllo di se stessa. Sospira piano, lisciando la camicia bianca e i semplici pantaloni neri che indossa. Non porta armi, salvo l'ormai onnipresente coltello a punta rientrante, che è nascosto nello stivale destro. Ormai è questione di abitudine. Sospira forte. Vorrebbe che sharck fosse accanto a lei, vorrebbe sentirlo tra le braccia....

ASTREA [campo ranger/fuoco] Le cilestrine restano ancora abbassate, poichè ella non ode suono che possa indurla ad aprire gli occhi. Sospira e già pregustata il piacere del pagliericcio, morbido, accogliente, odoroso di muschio, che l’attende nella tenda. D’altronde non c’è nessun fratello o sorella di congrega con cui favellare un po’ accanto al fuoco, scambiandosi le ultime nuove. Da quando Buio è partito e non risiede più al campo questo sembra più vuoto…e più triste. Per non parlare di Aileen, che poi sembra languire, e aver perso lo spirito vitale che la caratterizzava. Sì, pensa proprio che, appena ne troverà la forza, si alzerà e andrà a dormire.

SCHARK [fuoco]lenti i passi che il giovane ranger condurrà in direzione del fuoco...le iridi di ghiaccio permarranno fisse su quell'ombra che lentamente par prender forma e lineamenti, essa par esser comodamente distesa vicino al fuoco e grazie alla luce che emanata dalle fiammelle bacerà il volto di lei essa verrà riconosciuta come astrea,colei che giorni prima in quella sua “scappatella” al campo si lamentò della pesantezza dei turni “vedo che da quando i vostri turni vi risultavano pesanti or avete pur il tempo di riposare al chiaro di luna”gelide come non mai saranno quelle parole condotte da lui che di animo è privo “alla prossima lamentela mi assicurerò io stesso che veniate punita come la dea comanda”duro quel tono proferito da quel volto immune a sentimenti,le iridi saranno vuote,oramai prive di quel verde scintillante e lievemente velate di un grigio chiaro “spero che questo vi sia chiaro” se pur lui sempre duri siano stati i suoi modi,essi hanno sempre tentato di esser clementi con le nuove arrivate...ma ora sembra esser tutto cambiato.

AILEEN (pressi fuoco) procede, cercando di rimanere all'apparenza tranquilla, cercando di stirare sul viso la preoccupazione (sotterfugio liv 02). Sharck...come accidenti starà, adesso? Starà bene? è pericoloso per lui, starein quel posto. Troppo pericoloso. Tante volte è stata tentata di raggiungerlo, con uno dei suoi travestimenti. Sospira piano. Oh, accidenti! è ranger, sa cavarsela.....allora com'è che non smette un secondo di preoccuparsi per lui? Oh, questi sono i momenti in cui le ci vorrebbe un duello, o un allenamento. Almeno per la stanchezza smette di pensare. Aumenta il passo, diretta al fuoco, le mani che si aprono e chiudono nervosamente, dritte lungo i fianchi...

ASTREA [campo ranger/fuoco] Solleva le palpebre al favellare che le giunge da dietro. Il capo gira in direzione della voce e scorge Buio che è silenziosamente sopraggiunto. Il tono è freddo ed irritato, forse per quanto precedentemente concesso , o , più probabilmente, per lo stress della vita complicata che ora il confratello conduce. “Ah..siete voi! Equilibruim”- verbierebbe -“ Restate tranquillo, fratello, non ho intenzione di chiedere altre concessioni. Ancora vi sono debitrice per quanto mi avete concesso alcuni giorni fa.” Abbassa i piedi che aveva poggiati sul ciocco, perché le pare troppo ineducato. Altro verrebbe chiedere…sulla missione del fratello, ma teme di essere importuna, quindi preferisce tacere. Buoi infatti, le pare stanco e nervoso (empatia liv 1)

KI_IARA //Folto-C.r.->Fuoco-volto coperto// Ultimi i passi che vengono mossi dalla Perlustratrice, ultime le fronde che vengono scostate prima di tornare a posare le smeraldine sul posto che a tutti gli effetti è divenuto la sua casa. Sale la mancina a scosta la sciarpa di congrega che ne cela i lineamenti, lasciando liberi solo gli occhi, seguendo poi il gesto salendo a far scivolare sulle spalle il cappuccio. Scuote la testa, asciando che la lunga treccia in cui ha stretto il crine si porti a destra ed a sinistra, simile ad un movimento di frusta, senza rallentare il passo, dirigendosi verso il Falò. Vengono scostate le falde del manto, a rivelare l'abbigliamento di congrega, e le armi che le cingono i fianchi, due corte Il pugnale è portato dietro la schiena, in vita, l'elsa girata verso destra, pronto ad esser impugnato in caso di necessità. Un sospiro più profondo, ora che può concedersi di rilassasi un poco.

SCHARK [fuoco]uno sguardo che non gli piace...troppo profondo ed inopportuno...indi ogni suo sentimento verrà gelato,ogni espressione nascosta cosi che ogni cosa possa permaner a lei ignota,questo grazie al nordico sangue che gli scorre nelle vene, grazie a quella freddezza che ancor una volta prenderà possesso del suo volto trasformandolo in una lastra di ghiaccio [sangue freddo liv3]ai fini lobi giungeranno le parole della donna... “state tranquillo” ripete nella sua mente,se ora avesse avuto con se una spada sicuramente gliela avrebbe puntata alla gola “se pur me lo avreste chiesto avrei declinato”afferma agghiacciante per poi aggiunger quasi minaccioso “statene certa” breve passo verso di lei cosi che le ombre delle fiammelle possano lentamente risalir le sue vesti giungendo sino al volto “questo non è un campeggio...e farò in modo di farvelo ricordare” ancor affermerà con un filo di voce mentre ai propri lobi sol ora giungeranno nuovi passi provenir da due posizioni differenti

AILEEN (fuoco) voci.....di cui una ben conosciuta.....sharck? Il cuore prende a balzarle in petto, mentre si immobilizza a pochi metri dal fuoco, quasi incapace di credere a ciò che vede. Sharck.....è tornato.....dea......si sente quasi malferma sulle gambe, non riesce a pensare....sharck.....apre la bocca per parlare, ma la richiude, incapace perfino di proferire qualcosa di sensato. ''S....'' sussurra ''Sha...rk....'' dice a mezza voce muovendo due passi esitanti verso il fuoco. Non nota la presenza di Piuma, quasi non entrasse nel suo campo visivo. Sharck.....aspetta, vediamo di capire cosa è successo per non fare la figura della perfetta stupida. sharck è arrabbiato con astrea, sembra (adesso si accorge che c'è anche lei), ma perchè? Oh, ma che glie ne importa? L'importate è che lui sia lì, sano e salvo.....

ASTREA [campo ranger/fuoco] Solleva le cilestrine al gelido volto di Buio, mentre favella con voce cortese ma ferma: “Lo so per certo che questo non è un campeggio, ma un accampamento militare. E’ non ho intenzione di essere qui per una villeggiatura, ma per dare il mio, anche se piccolo, contributo. Ancora vi ringrazio per il favore che mi concedeste, ma di grazia, questo non significa che dobbiate considerarmi una scansafatiche di qui agli anni a venire.” Non c’è arroganza nel tono. Solo fermezza e fierezza. Aggiunge:”Spero di avere presto modo di convincervi del contrario.” E’ presa dal favellare e dallo spiegare le proprie ragioni, che solo dopo si accorge che anche Vento è giunta al fuoco. Si volge verso di lei ….il volto di Vento esprime tutta la gioia e l’apprensione insieme , la gioia di rivedere l’amato….l’apprensione per la sua salute. Ode altri passi avvicinarsi decisi, si volge in quella direzione e scorge anche Nibbio, di ritorno dalla perlustrazione, che si sta avvicinando. Le sorride favellando: “Equilibrium….ti devo sempre quella bevuta, sorellina!”- il verbiar si riferisce all’avventura vissuta assieme qualche sera innanzi. Ora il fuoco si è animato, come ai bei vecchi tempi.

KI_IARA // C.r - Fuoco // Ancora poca la distanza ormai che la separa dal Falò. Già può cominciare a vedere che alcune persone sono li riunite. Si allarga il sorriso che sempre le piega le rosee ogni volta che torna qui. E' di animo più sereno, ormai, la tempesta sembra essersi quietata.. Chissà se finalmente riuscirà ad incontrare Vento ... Si corruga appena la fronte, ripensando al messaggio che ancora non è riuscita a recapitarle ... Si stringerebbe così leggermente nelle spalle, continuando ad avvicinarsi al cerchio di luce che le fiamme proiettano intorno ai ciocchi. Scivolano le iridi per includere i presenti. Buio, Piuma, Vento .... Soddisfatta, annuisce al saluto di Astrea, sollevando la dritta e proferendo *Equilibrium!* con un tono tornato quasi quello di una volta. *Bevuta? Certo che me lo ricordo....* Strizzerebbe poi l'occhio alla ragazza, volgendo il viso verso Buio *Bentornato, fratellino!* ed a Vento, un ulteriore sorriso.

SCHARK [fuoco]il guardo non si scosterà dalla figura di piuma,glaciali le iridi che piomberanno su di lei e che mai la lasceranno quasi volessero freddarla [sangue freddo liv3] “io non valuto la gente a secondo dei favori che gli concedo ma a secondo di quello che vedo”sibila quelle parole che svelte andranno a perdersi in quei freddi soffi di vento provenienti da nord “come vi valuto non è affar vostro...voi limitatevi a cambiar la mia opinione che vi assicuro e meno di zero” poco importa se or sembrerà duro o altro a colei che lentamente par perdere sempre più fiducia...e sol ora che sarà ella a voltarsi in direzione delle nuove giunte che si accorgerà della loro presenza...una è aileen,ed è qui che il cuore perde di battito andandosi quasi a fermare del tutto...non una parola alla donna bensì il volto verrà voltato in direzione di nibbio alla quale verrà rivolto inespressivo saluto “equilibrium nibbio” saluto seguito da appena pochi attimi di silenzio “c'è poco da dar il benvenuto...dato che sono prossimo ad una nuova partenza”proferirà a colei che par esser oramai l'unica degna della sua fiducia e di quel briciolo d'affetto che ancor è capace di donare

AILEEN (fuoco) non ode nulla ormai.....sharck....è tornato. Le parole delle sorelle paiono quasi passare via, come lavate dal fiume. Sharck la sta ignorando. Di questo ne è certa. Rimane immobile, gli occhi verdi sgranati mentre un paio di passi indietro vengono mossi. Dea.....era questo il dolore che ricordava di aver sentito così bene un tempo? Un lama che entra nel petto...com'è che adesso pare sentire la stessa, identica sensazione? vuoto sotto di se, come si aprisse una voragine ai suoi piedi. Stringe forte i pugni, mentre gli occhi verdi lo guardano ancora, in uno sguardo di infinita tristezza. La mano destra viene posata sul petto, mentre lo sguardo si abbassa su di essa, come se si aspettasse, da un momento all'altro, di sanguinare. Dea....questo dolore è troppo forte, non lo sopporto! Scuote appena la testa, scioccata. Non parla, non dice una parola. Tace, come se un urlo muto provenisse dal suo petto.

ASTREA [c. r./fuoco] Risponde al sorriso all’ammiccamento di Nibbio con lo stesso rapido gesto d’intesa, con aria volutamente indifferente. Solo un attimo di giocosa intesa con la consorella, si rivolge di nuovo a Buio e favella con tono cortese, ma fermo: “Ritengo che possediate troppi pochi elementi per potere formulare un giudizio….Voi siete mio superiore, è quindi vostro diritto e vostro dovere trarre i dovuti giudizi sulle reclute a voi sottoposte. E vi reputo troppo giusto e troppo abile nel vostro compito per dimenticare l’equilibrio in tali giudizi.” Molto altro vorrebbe aggiungere, ma scorge Vento e intuisce il suo bisogno di stare con Schark, per questo preferisce lasciare perdere le sue ragioni perché il confratello possa rivolgersi ad Aileen.

KI_IARA //C.r. - Fuoco // Strana l scena che le si presenta agli occhi: Buio che fronteggia Astrea (o è il contrario?), Aieen che è immobile, una mano sul petto ... Ancora tensioni al Campo? Uno sbuffo sfugge dalle labbra, mentre si avvicina ad uno dei lignei sedili che circondano il Fuoco. Lancerebbe un'ultima occhiata ad ognuno di loro, prima di lasciarsi scivolare a terra, poggiando la schiena contro uno di essi, incrociando le gambe. Lascerebbe libera la testa di portarsi per un momento all'indietro, per sciogliere a tensione dei muscoli delle spalle, poggiando i palmi delle gemella sulle cosce, prima di riportare l'attenzione al discorso che i due si stanno scambiando, cercando di non perdere d'occhio anche Vento.

SCHARK [fuoco]quasi di riflesso le iridi ancor una volta si porteranno su aileen...nei suoi occhi si legge la sofferenza e la solitudine di chi par aver perso qualcosa di importante [empatia liv1] ma questo non è nulla...nulla in confronto a quello che or lui sta provando...oramai girovaga come un dannato senza ne anima ne cuore...ogni qual volta la guarda nella testa gli rimbombano quelle parole che ogni qual volta sol le pensa gli fanno male,ferite più profonde di quelle di cui or porta le le cicatrici,ferite ancora aperte dalle quali incessantemente sangue sorga...saranno le parole di piuma a ricondurre in lei la completa attenzione,udendone cosi il dire “la mancanza di elementi a mia disposizione di certo per voi non è un bene... dato che quei pochi che posseggo fanno si che io abbia una valutazione negativa di voi”neppure il tu darà a colei che ha sempre tenuto le distanze a differenza delle altre consorelle “naturalmente toccherà a voi stabilir l'equilibrio nella mia valutazione,a voi il portar il bilanciere a formar una perfetta retta tra i suoi piatti cosi che possa esser soddisfatto di voi”altro passo se pur stavolta fatto a ritroso “non ho mai amato ritenermi un superiore dato che come voi difendo sottoposto a cariche superiori...ma a me come a tutti gli altri il valutarvi...”lascerà cadere l'argomento nella speranza che esso sia concluso li...non vuole altre discussioni dato che quelle che fino ad ora sorregge non son poche,indi si
SCHARK //difendo l'equilibrio sottoposto a cariche superiori... >>
volgerà nuovamente verso Nibbio alla quale proferirà “evidente che non è stato riferito ciò da me richiesto”proferisce agghiacciante verso di lei “poco conta”aggiungerà quasi seccato “fatto sta che ho una missione da proporti”

AILEEN (fuoco) si morderebbe piano il labbro inferiore. Continua a ignorarla....continua.....scuote forte la testa, girando le spalle al fuoco, forse per nascondere le lacrime che già le rigano il viso, calde contro le guance mentre un dolore crescente le attanaglia il petto, quasi a tratti. La destra viene alzata, per asciugare il viso, mentre un paio di passi vengono fatti per allontanarla dalla luce del fuoco, nel buio consolante che nasconde le lacrime. Cosa deve fare? Perchè si sente così persa, accidenti? Persa.....alza quasi la testa verso la luna. Dove deve andare, cosa deve fare? Cosa, accidenti, se non un paio di passi che la allontanino ancora di più dal fuoco. Via.....lontano.....eppure non riesce a muovere altri passi, per andare via....

ASTREA [c. r./fuoco] Vede Nibbio che scorre con lo sguardo i loro volti con espressione interrogativa e anche un po’ seccata….tutti hanno bisogno di ritrovare la calma del campo che sembra essersi smarrita. Le scoccia discutere con Buio, specie quelle rare volte in cui torna al campo. Ma le fa male che si parli di lei come una indolente solo per aver chiesto un solo permesso una sola volta. Però questo ha poca importanza nella tensione del momento. Quello che più la irrita è che nessuno si renda conto di ciò che il volto e tutto il corpo di Aileen esprime. Ed è così che nuovamente, con determinazione, si rivolge a Buio, anche se lui sembra già aver volto altrove, a Nibbio, la sua attenzione. Ed è così che, usando per la prima volta quel registro confidenziale e quel “tu” che il confratello le aveva spesso rimproverato di non utilizzare nel rivolgersi a lui, favella: “Buio, c’e Vento, non l’hai vista?” Poche, semplici, scarne parole, ma che spera siano sufficienti, per richiamare l’attenzione del fratello su colei che è rimasta in attesa per tutto il tempo.

KI_IARA // C.r - Fuoco // Si volge il viso della nordica a donar piena attenzione a Buio, cercando di fissare le smeraldine nelle sue, parlando in tono pacato *Buio ... N, non sono riuscita a riferire il tuo messaggio ...* Una piccola pausa, andando a studiarne ancora il volto, senza palesare nessuna emozione *Non ne ho avuto il modo* Tono scevro di scusanti, quello che sta usando. Si puntellerebbe poi con la dritta al terreno, per recuperare eretta postura, muovendo alcuni passi verso Vento, arrivando al suo fianco, per sussurrarle all'orecchio *E' arrabbiato, è vero ... ma perchè era preoccupato ... Per te, testona! Non lo hai salutato e....* Lascerebbe poi la frase a metà, senza finirla, sperando di averle fatto capire il sentimento che il messaggio dovrebbe trasmettere *Vai a lui, adesso!* Le ultime parole sarebbero seguite da una piccola spinta impressa alle spalle della ragazza, con l'intento di frle muovere un paio di passi in avanti e verso il confratello. Teste dure, tutti e due, anzi, tutti e tre, contando anche Astrea. Seguirebbe poi l'evolversi della situazione. Non ha mancato di sentire quell'accenoad una missione .... Chissà cosa vorrà dire ... Ma la curiosità, per il momento, andrà accantonata.

SCHARK [fuoco]il nordico accoglierà le parole di nibbio con indifferenza “poco conta”ripete alla sorellina mentre il guardo quasi con violenza di staglierà su astrea che decide di fargli notare la presenza dell'amata “ancora son capace di veder con i miei occhi”incalza a colei che ancor innanzi a lui siede lasciando che in successione di tal parole non vi resti altro che palpabile silenzio...il ranger spera che nibbio che or si è avvicinata ad aileen gli spighi le reali motivazioni per cui il suo animo è irato ed il cuore completamente distrutto

AILEEN (fuoco) tace....le parole di Nibbio le giungono alle orecchie. Arrabbiato. Si, sa che Sharck è molto arrabbiato con lei, lo sa. Le è bastato vedere il suo atteggiamento, Si morde forte il labbro inferiore, mentre un sussurro viene diretto alla sorella ''da lui.....?'' domanda o consiglio? Nemmeno lei lo sa. Comprende solo quello che prova, quello che la fa piangere come un bambina, davanti a tutti. Per fortuna Ki_iara non dovrebbe riuscire a vederla, e astrea è troppo lontana. Il braccio destro viene alzato, per asciugare gli occhi, e poi voltare il viso verso di lui ''Se hai qualcosa da dire, dimmelo'' dice gelida in direzione di Shark, stringendo forte i pugni la voce mantenuta a forza, per non farla incrinare. ''Lo so benissimo che sei arrabbiato con me, non serve che me lo mandi a dire da altri. E non prenderla con Nibbio o con Piuma'' ancora fredda è la voce, sebbene forse appena incrinata mentre agili passi vengono rivolti verso di lui. Deve essere arrabbiata. Deve sentirsi arrabbiata. Oh, accidenti....non ci riesce. L'unico sentimento che prova adesso è solo il dolore. Un profondo dolore al petto sopra il cuore. Uno sguardo a Nibbio, che intanto se ne va velocemente, quasi scomparendo. Stringe forte gli occhi, cercando di mutare lo sguardo in un qualcosa che gli faccia ccapire quello che prova. ''Oh, accidenti!'' direbbe fredda. ''scusami....'' sussurra piano, in modo che solo la senta. Solo una parola, semplicissima, quasi sputata fuori. Chi conosce aileen, sa che cosa vuol dire, visto che lei per principio non chiede mai scusa nemmeno quando ha torto...

ASTREA [c. r./fuoco] Buio e Vento forse non se ne avvedono , ma le due consorella (lei e Ki_iara) stanno preoccupandosi per il loro modo di comportarsi…Dovrebbero corrersi incontro ed abbracciarsi. Invece… l’uno è di umore pessimo….l’altra solo ora inizia a parlare e nasconde il dolore, sotto la copertura della rabbia. Allora nuovamente si volge al confratello, che la è vicino e che cercherebbe di far ragionare, favellando con tono pacato, per non irritalo ulteriormente: “Sono certa che sei in grado di vedere perfettamente con i tuoi occhi…che per altro sono occhi da ranger ai quali nulla sfugge….”- fa una breve pausa-“ma a volte gli occhi, sotto il pungolo dell’orgoglio, si rifiutano di vedere ciò che ad altre pupille appare che evidente... Aileen ti aspetta” Probabilmente questo verbiare le costerà caro, se ben conosce il temperamento del superiore… ma le pare inutile e assurdo che i due amanti sprechino così il breve tempo che Buio può trascorrere al campo.

SCHARK [fuoco]quasi tuonano le parole di aileen,e quasi di scatto il capo volgerà verso l'amata che or par finalmente prendere parola “a nibbio il compito di riportarti le mie parole...solo perche non sapevo se fossi tonato o meno dalla terra ferma... e dato che tu non c'eri...avrei preferito farti sapere con che animo andavo sulla terra ferma” i pugni vengon serrati cosi che l'ira si concentrasse in essi senza esporsi nei lineamenti [sangue freddo liv3] “volevo che sapessi che me ne andavo privo d'animo e di cuore...mi hai strappato il sorriso e lo hai gettato in pasto ai lupi”ancora le iridi la osserveranno “cosa ho mi chiedi???...bene...sono arrabbiato perche quel giorno preferisti il voler partire alle nostre nozze...se pur dopo ti facesti fermare da nienor...sono arrabbiato perche la notte prima che io partissi...ai preferito il sonno a me...sono arrabbiato perche mai hai saputo dirmi il motivo di queste vicende...MAI...forse hai paura di dirmi perche mi rifiutasti...o perche preferivi partire”passo verso di lei “volevi partire...avevi una voglia matta di farlo...e su questo posso pure passare...dato che il motivo sembra esser pure a te ignoto...ma spiegami perche quella notte...ai preferito addormentarti...oramai mi rifiuti...sarà che il tuo amore affievolisce???...o perche??? dammi una risposta una volta per tutte”solo ora un occhiata a piuma...occhiata che deve bastargli come risposta...almeno per ora

AILEEN (fuoco) sospira a quelle parole, che la colpiscono in pieno, come un lampo gelido. ''Io.....'' direbbe appena ''io....'' scuote forte la testa, per recuperare la parola. ''Non lo so nemmeno perché quel giorno volevo partire...:'' quasi grida, adesso ''Non lo so, non lo saprò mai. So solo che da quando sono tornata c'è questa cosa che mi assilla, ho degli incubi'' ormai ha perso la freddezza nel parlare, e la voce quasi si incrina. ''Ma io voglio sposarti'' dice ancora ''Per quanto riguarda quella notte, mi ero appena ripresa da un incubo, in cui...'' la voce quasi si spezza, adesso. Deglutisce piano, cercando di recuparare la voce ''in cui c'eri tu, in bilico vicino a un burrone'' ''Ero terrorizzata, anche per quella missione che dovevi fare. Lo sono ancora. Non passa giorno in cui non mi domando se sei vivo, e sono sempre tentata di venire da te!'' dice ancora mentre i pugni stretti vengono abbandonati lungo i fianchi. ''Non....non riuscivo a pensare. Volevo solo sentirti accanto, dormire col tuo respiro vicino'' ancora parla, le parole che escono dolci dalle labbra. ''Per quanto riguarda il mio amore..' ''quello non è mai afflievolito. Non è una candela, ma è come....come questo fuoco'' dice indicando il fuoco ''grande, che non si spegne mai.....'' dice ancora, guardandolo

ASTREA [c. r./fuoco ] Tutta la rabbia ed il risentimento di Schark sono finalmente venuti fuori. Finalmente emergono i veri sentimenti e le ragioni son messe sul tavolo, interrompendo la quadriglia di false motivazioni e inutile verbiare, ballata sino ad ora. Sono rancori che lei non conosce e che nemmeno la riguardano, sono rancori privati dei due amanti. Rancori rimasti per troppo tempo ad avvelenare l’animo e che devono essere chiariti. Si volge a Buio e favella con calma: “Fratello, inizia il nuovo turno di ronda. Toccherebbe a te. Ma ora ci sono altre questioni , urgenti, che richiedono la tua presenza al campo. Mi concedi di andare al tuo posto a perlustrare?…. sempre che ti fidi!”-il tono è pacato, con appena un impercettibile punta di ironia, non vuole irritare l’ombroso superiore-“In fondo ti devo un favore!” Ella veramente spera che il ranger accetti e passi la notte con Aileen presso il fuoco o nella tenda… Dove vogliono…però insieme.

SCHARK [fuoco]il guardo ancora impassibile permarrà sulla sua amata che finalmente cala quel velo di rabbia e freddezza di cui era coperta cominciando a parlare apertamente...da quando è tornata dalla terra ferma brama la torre oscura...cosa ci sarà li dentro???...lo deve scoprire cosi che lei possa smetter di soffrire “anche io ancora voglio sposarti”proferisce in un soffio che quasi par abbandonare quella freddezza che il suo cuore oramai possiede da giorni...in tutto quel freddo che internamente lo sovrasta par presentarsi un piccolo barlume di una felicità oramai persa...qualcosa di caldo che lento gli sale dalle interiora fino a posarsi sulle labbra...un sorriso...le labbra quasi a difficoltà si incresperanno formando quell'espressione che oramai mancava da giorni...troppi giorni...altro passo verso di lei,seguito immediatamente da uno nuovo ed un altro ancora,finchè il ranger non possa trovarsi ad un solo metro da lei “sono felice di rivederti”afferma prima che si lasci andare in un caloroso abbraccio,abbraccio profondo e caldo che solo ad aileen avrebbe mai potuto donarlo “è finalmente ora che il vento cominci a tuonar nelle notti buie”afferma al suo lobo scocciandole un bacio sulla fronte per poi volgersi a nibbio...finalmente assume un comportamento consono ai ranger...ottimo spirito di sacrificio dato che sul suo volto si legge la stanchezza della dura giornata “la fiducia è una cosa difficile da prendere,ma molto facile da perdere...vedi di non deludermi”affermerà facendosi scappare un occhiolino per poi volgersi nuovamente verso aileen “penso che la terra ferma possa aspettarmi un giorno o due”afferma intenzionato a ritardare la sua partenza .

AILEEN (fuoco) ascolta le sue parole, quasi stupendosi poi di quell'abbraccio, che tanto calore riesce a darle. Si scioglie tra le sue braccia, circondadolo con le sue. Ormai è come se quella ferita venisse curata, come se u balsamo dolce e rinfrescante cadesse sulle ferite, togliendo il dolore. ''Sharck....'' direbbe in un soffio ''Promettimi che tornerai vivo...'' dice nascondendo il volto nel suo petto, quasi appoggiandosi a lui ''ti amo....non posso pensare nemmeno per un istante di perderti.....'' dice ancora, alzando piano gli occhi lucidi verso di lui.

ASTREA [c. r./fuoco ->margini campo] Si alza in piedi e Volgendosi a Buio favella convinta: “Stanne certo….Non ti deluderò! “ Poi ad entrambi i litigiosi fidanzati, che finalmente sembrano aver ritrovato l’intesa, favella un sorridente: “Equilibrium”. Non aggiunge altro per non interrompere la magia del loro momento . Solleva la sciarpa, che aveva abbassato alla gola, a coprire il volto e si avvia verso il margine del campo. Di lì entrerà nel folto della vegetazione.

Grazie.
tyresian
00venerdì 12 giugno 2009 01:41
Bene, rispetto all'ultima volta sei riuscita a seguire abbondantemente le linee guida necessarie al raggiungimento della skill, bastava una role, comunque due meglio [SM=g7566] .
Pertanto:

SKILL STOICISMO LIVELLO 1 APPROVATA
PASSAGGIO A LIVELLO 2 PER SOGLIA KARMA RAGGIUNTA UFFICIALIZZATA

Al prossimo step, buon gioco.
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