BRANDON [ASSENTE]

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Sleiv
00giovedì 1 settembre 2011 12:03
Antico

Brandon Allen

Sangue: Antico

Doni del sangue predominanti: Entrambe

Figlio di Iris.

Skill Comuni: /

Skill di Razza: Dominio 4,Tenebra 4,Veggenza 4,Intinto 4,Vigore 4,Celerità 4.

Mutaforma d'instinto 3:

Forma di fuga: /

Forma di combattimento: /


BG UMANO:

E’ strano notare come tutto sia diverso ora. Come molte domande che prima mi ponevo mi sembrino adesso inutili,non mi interessa aver risposta, in sostanza ho tutto il tempo per trovarle io da solo le risposte che cerco.
Quando la pioggia mi bagna non sento freddo..ne tanto meno mi preoccupo di ammalarmi anche queste non sono più questioni che mi riguardano,adesso guardo dall’alto ogni cosa, d’altro canto che problemi posso avere io che occupo il gradino più alto nella catena alimentare?.
Al giorno ho dovuto in sostanza rinunciare,si il sole e la sua luce non sono miei alleati anzi è meglio dire che sono per me tra i più pericolosi nemici, ma non mi interessa aver perso questa possibilità perché nel computo delle cose sono più i vantaggi rispetto agli svantaggi il mio corpo è in grado di far cose che nemmeno osavo immaginare…..prima…e le tenebre non sono poi così male, anzi sono decisamente ottime alleate.

Non è trascorso molto tempo da quando LEI mi fece dono dell’immortalità sono relativamente giovane se si considerano i tempi di noi “fratelli”, così amiamo chiamarci fra noi, ma il sangue che scorre nelle mie vene è decisamente potente, poiché estremamente potente era mia madre.
Eppure il mio passato mi sembra lontano millenni, di tanto in tanto vedo frammenti, che cerco di rimettere assieme. No di certo per nostalgia dei tempi in cui il sole potevo tranquillamente vedere,soltanto perché ho tanto tempo ne ho tantissimo e non c’è persona che ritengo degna di condividerlo in parte con me, si, una in realtà ci fu, ma questa è un’altra storia ciò che conta è ADESSO.

Megres, Elenoire, Elizabeth. Questi tre nomi in particolare segnarono le mie vicende umane. Il loro ricordo mi è tornato gradualmente e soltanto oggi sono in grado di riunire i tasselli di quella grottesca trama che il destino aveva in serbo per me.
Il tutto mi pare degno di una delle migliori rappresentazioni teatrali, in cui io sono il primo attore,d’altro canto non potrebbe essere altrimenti…già la vanità…è decisamente il mio peccato preferito…ma torniamo alla mia storia,ultimamente ho il vizio di dilungarmi,sempre per via del tempo che assume ormai un significato relativo nella mia esistenza.

Megres era mio fratello, ma non era solo questo, lui per me era tutto,da lui appresi molte cose , plasmò il mio carattere secondo principi di virtù e onore che io adesso RINNEGO, mi addestrò nel combattimento valorizzando le mie naturali doti di guerriero….

Elenoire. Ci fu un tempo in cui conobbi la gioia il desiderio la passione tutti quei sentimenti umani che a quanto loro dicono rendono la vita degna di esser vissuta.
Poveri sciocchi.
Lei era una poetessa, non seppi resistere al suo sguardo che ancora riesco a tratti a vedere nelle interminabili notti, quel suo sorriso,quella sua melodiosa voce…

Elizabeth. Fu lei che diede inizio a quell’insieme di reazioni che portarono al tragico epilogo della mie vicende umane. Era follemente innamorata di Megres, ma questo amore non era corrisposto.

Megres. Raggiunti i 18 anni mi volle al suo fianco nell’ordine dei cavalieri preposti alla difesa della mia cittadina natia (Hamson-Inghilterra). Per lui e con lui combattei molte campagne. Uniti. Vicini. Fratelli.

Elenoire. Prima di partire per una campagna decisamente rischiosa che vedeva coinvolto l’ordine di cavalieri a cui avevo giurato leltà, le feci due promesse le dissi che le avrei mantenute. La prima è che sarei tornato da lei sano e salvo. La seconda è che l’avrei sposata. Non riuscii a mantenerle entrambe.

Elizabeth. Quando io e Megres partimmo in quella che con molte probabilità poteva esser la nostra ultima avventura di cavalieri, lei decise di giocar l’ultima carta,se non poteva ottenere l’amore di mio fratello con il suo corteggiamento, avrebbe trovato un’altra via.
La maga.
Il filtro d’amore.
L’eterno legame che poteva sciogliersi solo con la morte..

Megres. Trionfammo, la battaglia contro ogni pronostico fu da noi vinta ci distinguemmo sul campo, eravamo in prima linea, e fummo tra quelli che non arretrarono,fummo si molto bravi nessuno metteva in dubbio le nostre qualità guerriere. Ma fummo anche fortunati, sulla via del ritorno pensai, se avessi saputo ciò che poi sarebbe successo sicuramente non avrei parlato di FORTUNA.

Eleonore. Lei era li. Il sole stava lentamente tramontando, ma mi aspettava, quando mi riabbracciò mi disse che non aveva dubbi sul fatto che sarei tornato da lei, ma il fatto che me lo disse con il volto rigato dalle lacrime mi fece pensare ad una amabile bugia.

Elizabeth. Studiò il modo per fare bere il filtro a mio fratello, e vi riuscì. Le cose però, come molto spesso accade, non vanno necessariamente nel modo in cui si spera che vadano.

Megres. Eravamo ad un ricevimento dato in onore di noi che facemmo ritorno dalla battaglia,ad un tratto si allontanò in compagnia di Elizabeth…andavano verso l’ampio terrazzo della nobile tenuta dei Mason, quella che affaccia su uno dei più bei giardini…oserei dire dell’Inghilterra…e credetemi ho visto molte cose.
Elizabeth gli diede in mano un piccolo contenitore chiedendogli di bere,era un infuso preparato con le sue mani per dar lui il benvenuto così gli disse.

Eleonore. Le dissi che avrei mantenuto entrambe le promesse, glielo dissi quella sera al ricevimento dei Mason. Lei finse di non ricordare quale fosse la mia seconda promessa, ma si trattava di un’altra amabile bugia, la gioia che lessi nei suoi occhi me lo fece comprendere. Quella gioia non fui più in grado di rivederla in altre persone. Mi disse che doveva dare subito la notizia al mio caro fratello e corse euforica verso quel terrazzo dove lui poco prima si era diretto in compagnia di Elizabeth.
Lo chiamò per nome..contenta..felice

Elizabeth. Non poteva preveder che nell’istante fatale e decisivo lo sguardo di Megres non raggiungesse i suoi occhi.

Megres. Bevve da quel filtro ciò che credeva esser l’infuso preparato per accoglierne il ritorno…poi sentì il suo nome chiamato da una voce che riconobbe e da cui promanava gioia e allegria.
La guardò.
Era bellissima pensò.
Ne era innamorato,come mai gli capitò durante la sua vita.

Seguirono diversi fatti di cui non ho memoria per poi ritrovarmi di fronte al ricordo di una scena che invece è impressa nella mia mente come un qualcosa di inciso direttamente su di essa.

Vedo a terra il corpo di Eleonore. Indossa la mia armatura, so che è lei perché chinato in ginocchio sul suo corpo esanime c’è mio fratello con in mano l’elmo che celava il suo volto incorniciato da lunghi capelli d’oro. ESATTAMENTE COME I MIEI.
Si ora ricordo lo avevo sfidato a mortale duello,dopo che capii che lui cercava di rubare ciò che di più caro al mondo per me c’era.
Sei stata una sciocca Eleonore, fingerti me, per evitare che il duello si tenesse e morire…. si morire.
Non posso fare nulla….non posso riportarti indietro …….. sto urlando…..sono vuoto…l’odio si so cosa vuol dire adesso anche questo mi hai insegnato Megres..e sarà il tuo ultimo insegnamento.

Eleonore. La vedo distesa a terra è priva di vita.

Megres. E’ chinato vicino a lei…il volto rigato dalle lacrime…l’effetto dell’incantesimo d’amore è spezzato…cerca di parlarmi…ma solo un rantolo gutturale è in grado di emettere.
La mia spada lo trafigge al petto trapassandolo da parte a parte.
Fratricidio uno dei crimini più ignobili.

Elizabeth. Non riusciva a convivere con quel peso. Si sentiva colpevole. Come se avesse di fatto lei ucciso Eleonore e mio fratello le persone per me più care. Trovò il modo di raggiungermi prima che abbandonassi per sempre le mie terre.
Mi raccontò tutto.
Ritenni che non era a me che doveva delle spiegazioni ma a loro.
Decisi dunque di darle il modo di raggiungerli, e il mezzo per raggiungerli fu nuovamente la mia spada che si bagnò del suo sangue.


Si ricordo in effetti qcosa del mio passato,ma adesso non conta più, troppe cose sono successe…..adesso sono il signore delle della notte,adesso mi nutro della vitae di coloro che un tempo erano miei pari.
Tanto mi basta, non ho bisogno di altri…IO SONO TUTTO Ciò CHE PER ME E’ NECESSARIO.



EDIT: ULTIMO KARMA RISCONTRATO: 27.000

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