Slange
00martedì 3 febbraio 2009 16:58
{Esistono due versioni della seguente ballata. Una è una copia scritta di recente e reperibile nella biblioteca assieme ad altre canzoni popolari. L' altra è custodita nella sezione privata ed è l' originale manoscritto, ad opera di Maseeri. Il testo è dedicato al fu Lord dei vampiri, Raven.}
Narra la leggenda che in queste terre strane
Un individuo apparve, dalle fattezze umane
Il volto sfigurato, invero da paura
Suggeriva a tutti quanti la sua natura oscura
Laggiù nella foresta prese la sua dimora
A nessuno è dato sapere se ci sia tutt’ora
Girava indisturbato dopo il tramonto cupo
Prendeva le fattezze di un nero e forte lupo
Coloro che, sventura!, incrociavano i suoi occhi
Dell’ora della morte sentivano i rintocchi
Compagna di bagordi, era la dama Morte
Chiunque l’incontrasse segnata avea la sorte
Nella nebbia egli celava la sua natura insana
Gli occhi senza pietà, neppure per la dama
Con morti ed uccisioni scoccarono le ore
Di quel losco figuro, amante del terrore
Vampiri d’ogni dove si unirono agguerriti
Seguirono Lord Raven, Signore degli Juliti
Lungo e sanguinoso fu il tempo del suo Regno
Nessuno come lui ha mai lasciato il segno
In polvere è tornato ora che Dama Morte
Stufa del suo amante, ha deciso la sua sorte.