grazie per la specifica...
toc toc, è permesso?
piano piano io entro... provo a chieder di nuovo postando di seguito diverse role per la costituzione di un erbario da parte del pg...
FORESTA DI LUCE, POCO PRIMA DEL TRAMONTO
DODAIUX (sentiero)la mediterranea discende il sentiero che dalla cordigliera giunge fin alla foresta, quel tratto è per lei fonte di ricordi, indossa una nera veste lunga fin alle caviglie, porta con se la sacca dove all'interno è riposto l'athame, e molti fogli tra loro piegati, i capelli porta legati in una coda, nessun calzare ai piedi, dopo il lungo periodo passato all'interno della su stanza in locanda ha deciso di riprendere le attività che svolgeva prima di giungere ad avalon, ha avuto modo di riflettere su quale dovesse essere la sua strada su questa terra, quale cammino l'attendeva, così ora si reca alla foresta per iniziare il suo piccolo erbario, sperando che la memoria l'assisti, da molto non esercita tale attività... con questi pensieri fissi nelle mente giunge nei pressi del bosco di betulle e da li ode il rumore dell'acqua del rivo che li intorno scorre, è dunque vicina a realizzare il suo piccolo piano la mediterranea...
DODAIUX (sentiero/b.betulle)ora si ferma la mediterranea, si guarda intorno e nessuno scorge, silente la foresta di voci ma ricca di echi portati dagli animali tra l'altro ben visibili, quelli che osserva son tuti bianchi, chissà quale magia li avrà resi tali, cerca con lo sguardo un posto dove poter poggiare la sua sacca ed iniziare la ricerca, certo questo luogo è ricco di mille piante ben diverso dal bosco da cui proviene dove il mirto cresceva rigolioso, così come i corbezzoli, e le more, ma la natura li non era altrettanto generosa, come suo solito comincia a verbar a se stessa *ecco, quel masso andrà bene, vero?* si dirige quindi verso lo stesso e vi pone la sacca, poi rovista all'interno ed afferra l'athame che le servirà per la sua raccolta...
NARYELDE [sentiero] cammina calma la lady, assaporando la pace del luogo. Respira profondamente, quasi volessa farla sua per sempre. Accanto a lei il fido cane, che mai l'abbandona.
DODAIUX (b.betulle)or si sente pronta, dovrà solo decidere cosa intende raccoglier per prima, la mente cerca di ricordare di quale pianta sia questo il tempo balsamico, e certo non è facile ricondurlo in questi luoghi dove tutto cresce rigogliosamente o forse è più facile di quanto lei crede, potrebbe essere il tempo balsamico per ogni pianta, arbusto, o radice che volesse raccogliere
NARYELDE [sentiero] Osserva gli animali che vivono nel bosco, hanno qualcosa di strano, di fuori luogo... ma si, gli occhi. Chissà cosa sarà mai successo loro. Anche Isgard li guarda incuriosito, certo, lui occhi rossi non ne ha mai visti...
DODAIUX (b. betulle)nonostante questa estate non accenni a finire in queste terre, dovrebbe trovarsi in autunno, la mente le ricorda che è il tempo di raccolta delle radici, dei tuberi ... si, anche la primavera è tempo per quelle piante, ma in primavera di certo non si trova... così, athame alla mano, passeggia avanti ed indietro nei pressi degli alberi e scruta attenta il terreno in cerca di qualche tubero, certa di individuarne presto, le radici in questo periodo dell'anno son più ricche di succo e saranno più utili al suo intento...
NARYELDE [lascia il sentiero] la lady si ricorda del ruscello in cui spesso si è bagnata, e decide di raggiungerlo, per rilassarsi un po' sulle sue sponde.
DODAIUX (b.betulle)la prima cosa che le salta agli occhi è però la presenza di malva, ne sembra pieno il suolo, ottima pianta la malva è un emoliente, un lassativo, e viene usata per i dolori di stomaco, non ricorda la mediterranea con precisione come poterla usare, ma si accinge a raccoglierne un po', quindi si china piegando le sue ginocchia e posando le terga in basso, scava un poco la terra per raccoglierne interamente la pianta, ne prende diversi esemplari, scuote bene la terra rimasta attaccata alle radici, soffiando anche sopra per espellerla, alcune piantine sono anche in fiore, poi si rialza e raggiunge la sacca, ne estra alcuni fogli e tra di essi pone quanto raccolto, lo ripone così nella sacca e riprende ad osservare il terreno intorno a lei...
NARYELDE [b.betulle] S inoltrano nel boschetto, uno di fianco all'altra, come sempre. Poco oltre scorgono una figura, una lady, sembrerebbe, chinata a raccogliere delle erbe.Pensa che le piacerebbe conoscere il loro utilizzo, le sarebbe molto utile. A casa non se n'era mai occupata, altri lo facevano al posto suo.
DODAIUX (b.betulle)china sul terreno, ode dei passi in lieve lontananza, si volta un istante in direzione di quel rumore e le par di scorgere una dama, non ne è sicura, filtra si la luce in quella fitta foresta, ma è l'ora del tramonto e caldi colori riempiono il cielo creando giochi agli occhi, *di certo si avvicinerà non temere* verbia a se stessa, mentre nota aghi di pino nel terreno, e li raccoglie prontamente la mediterranea, si ricorda che la sua maestra le insegnò l'uso degli stessi contro la tosse e la bronchite, certo non era ora il periodo, ma se ben li avesse raccolti potevan esser utili quando l'inverno avrebbe posto le sue mani su quelle terre...
NARYELDE [b.betulle] Si avvicina alla lady, calpestando dei legnetti, in maniera che rumore segnali la sua presenza. Non la vuole certo spaventare, cogliendola di sorpresa.
DODAIUX (b. betulle)anche gli aghi di pino pose tra i fogli e poi mise nella sacca, nel frattempo rumore di legni fu più nitido a rivelarla la vicinanza dell'altra dama, si voltà verso di lei sorridendo *sid vobis milady* ed inchino disegnò nell'aria non le sembrò persona conosciuta prima e quindi continuò a parlare *mi chiamo dodaiux, semplicemente dodaiux, milady e voi?*
NARYELDE Sorride alla lady, grata per la sua cortesia. ''sid vobis, milady.'' Si inchina educatamente. ''Io sono Naryelde, e questi'' indica il cane ''E' il mio compagno Isgard.'' esita un attimo.... poi si fa coraggio e chiede ''State raccogliendo erbe medicali?''
DODAIUX (b.betulle)nota solo in quell'istante il canide della dama, la mancina batte sulla sua coscia a volerlo avvicinare ed un poco si china sperando che lo stesso risponda al suo richiamo *è un piacere conoscervi lady naryelde, si, cerco di raccoglier piante officinali, vorrei farmi un piccolo erbario, un tempo quando ero nelle mie terre era un'attività quasi quotidiana la raccolta delle piante per me, se la memoria non mi inganna dovrei saper preparare anche pozioni, ma è un po' che non mi diletto in quest'arte, e voi?* disse osservandola da come siete vestita non mi sembrate dedita a raccoglier arbusti, ma di certo l'abito spesso inganna verbiò divertita
NARYELDE Sospira. ''Direi che fino a qualche tempo fa sono stata dedita a ben poco....'' Isgard intanto si avvicin alla nuova amica, annusandola con attenzione. ''Poi ho preso delle decisioni che mihanno portata a dovermi arrangiare da sola.'' sembra riflettere. ''Pensa di vivere in un posto dove il compito di quasi tutti e di occuparsi di te....'' Sorride. ''Ma ora è tutto diverso, grazie al cielo. Comunque no, non conosco l'uso delle erbe, altri lo avevano appreso alpopsto mio. Ma mi farebbe piacere allargare le mie conoscienze in questo campo.''
DODAIUX (b.betulle)*nata da nobil stirpe* verbia sorridendo *non so se questo sia vero o meno, ma ne avete l'aspetto e il portamento, e non da tutti è il coraggio di mettersi in gioco e rinunciar agli agi, sovente anzi sembriamo portati a raggiunger tale condizione* l'osserva silente, alta più di lei in comune hanno il colore dei capelli, e forse il sangue nobile, ma lei non ama ricordare i suoi natali, è cresciuta nei boschi perché figlia indesiderata, immersa per un attimo in questi pensieri, scuote il capo e poi riprende a parlare *allora non vi dispiace aiutarmi nella mia raccolta? presto farà buio e dovrò sospendere la mia ricerca, voi ditemi pure quanto notate, poi vi spiegherò se sarà pianta utile o meno, sperando che la memoria mi assista*
NARYELDE ''Avete notato bene, milady, ma una gabbia, per quanto dorata, è sempre una gabbia.'' Sorride tra se e sè... ''Credo che ognuno di noi abbia i suoi sogni, io non ho fatto altro che rincorrere il mio.'' Indica poi il cane con un cenno del capo, ''Lei invece, non si sa pee quale motivo, ha deciso di seguire me''. Si china ad osservare le erbe. ''Vi aiuto volentieri nella vostra cernita. Mi piacerebbe mi insegnaste qualcosa... se posso osare...''
DODAIUX (b. betulle)il vostro cane è splendido, e loro più delle umane razze riconoscono chi è meritevole di rispetto e fiducia, quindi non abbiat e dubbi in proposito, in quanto a me, spero di potervi insegnare qualcosa* poi solleva lo sguardo verso il cielo, ma temo dovremo continuare la nostra ricerca in un altro momento, se vi fa piacere potremmo accordarci sul quando, per ora* e lesta si abbassa a raccogliere una pianta dai violacei fiori *accontentatevi di questa* verbia sollevandola e scuotendola per eliminar la terra *il suo nome è erba trinità, o almeno così la mia maestra mi ha detto appellarsi, dalle sue foglie è possibile ricavarne un infuso utile alle reni e al fegato* poi altri fogli prende e ripone la stessa nel mezzo e infine nella sacca. *prenderò la via del ritorno, verrete con me?* e silente attende risposta
NARYELDE ''Non sapete che gioia mi date. Quale sarebbe la vostra disponibilità?'' Risponde, tutto d'un fiato. Poi se ne rende conto, e spera di non essere stata troppo irruente.
DODAIUX (b.betulle/sentiero)*credo di recarmi nuovamente domani in tarda mattinata in questo luogo che ho trovato rigoglioso e ben adatto al mio scopo* risponde solerte mentre la sacca chiude e pone e tiene nella mancina, la veste nera poi sistema e prende a camminar verso il sentiero *mi farebbe piacere non svolgere tale compito da sola, mi piace la compagnia milady* sorride apertamente, poi piano accarezza il cane e verbia *verrete con me in locanda? mi è sopraggiunto un certo languorino*
NARYELDE ''Nel tardo pomeriggio non potete mai? purtroppo di giorno mi è impossibile in setttimana.'' Sospira, dispiaciuta.
DODAIUX (sentiero)*nel tardo pomeriggio se vi farà piacere cercherò di esservi ma dovremo munirci di torce che non sarà facile proseguir raccolta al buio* le parla mentre si allontana, sperando che la dama la segui *non temete ci sarò, ed ora milady mi rincresce ma devo congedarmi da voi, è stato un onore conoscervi*
NARYELDE ''Vi sarò immensamente riconoscente, milady, a presto!''
LOCANDA TARDA SERATA
DODAIUX (vicoli/esterno)ha fatto alcuni giri la mediterranea prima di recarsi alla locanda e far ritorno nella sua stanza, abbastanza soddisfatta per aver intrapreso il suo intento ma non per il punto in cui ora si trova, il passo è comunque deciso, il volto sorridente, tre sole piante contiene la sua sacca, ma tutto sommato lo considera un buon inizio. ha ora di fronte la porta della locanda, decisa e soddisfatta si ferma di fronte alla stessa, respirando profondamente, ora a dire il vero spera non vi sia nessuno all'interno, chiederà del latte per taita e del sidro per lei da consumare in stanza, ha fretta di catalogare e sistemare quanto ha raccolto alla foresta di luce...
DODAIUX (sala/bancone)sospinge dunque la porta subito alle narici giungono i profumi di quanto cucinato, ed ella sorride, nell'intera giornata ha mangiato una sola mela, avanza d'un passo, e poi richiude la porta, si guarda intorno e nessuno scorge, si fa dunque avanti verso il bancone, cercando con la coda dell'occhio la presenza della locandiera, le mani posa sul pianale del bancone, le punte dei piedi solleva e sbircia dietro, ancora nessuno, quindi verba *sid mamma filippa, ci siete?* e in attesa di risposta più non parla
STIOFAN [esterno/locanda] la porta di legno chiusa davanti lui appare, or il soldato guarda il legbno dinanzi ad i di lui occhi, il manto che dimosttra che ei indossa i fregi d'armata sono ben visibili come la mano destra che or salda sull'elsa si posa si muove innanzi la porta mentre or poggia prima la sinistra per poter entrar dentro, a veder chei si adagiasse all'interno, se le oscure figure bivaccassero ancora sulla sacra isola , la detsra sospinge il legno mente il piè sinistro lo porta verso dentro, nulla nota che non sia regolare, sol la schiena di donna nota al bancone, che dialoga pacificam,ente con la locadiera, lontana la compgnia della pinta mentre lo sguardo va a fissar il dipinto della dolce lullaby, un passo ancor ei si porterà a verbiar agli astanti *sid et virtus* direbbe con tono secco e deciso, per poi abbandonarsi alla lingua originaria direbbe ]e dia abar alla gente del nord se ve ne fosse*sorride ora, il turno di ronda volge a termine ed ei finalmente potra portarsi presso il suo alloggio per dar alle sue membra l'adeguato riposo, sornione il guerriero, in quanto la pace regna sull'isola, ma allerto lo spirto, prondo a calar le viscere di che ad essa attente, da giorni si aggira per i sacri luoghi dell'isola, dopo che ad esso notizia giunse per via che creature oscure e caotiche in quei meandri si aggirano, nulla in cotraruio, purcxhè si rispetti la terra che si calca
DODAIUX (bancone)la locandiera giunge e tra loro inizia un allegro colloquio, le deve star simpatica la mediterranea foss'anche perché sovente con ella si ferma a parlare, sta per ordinare quando voce giunge alle sue spalle, voce nota che da molto non udiva a dire il vero, lentamente il capo volge verso il nuovo entrato e sorridendo verbia *sid vobis ser stiofan, è molto che non ci incontriamo* osserva poi l'uomo che ha di fronte restando silente per qualche istante, sempre prova ammirazione quando l'osserva ed è certa che questo non dipende solo dallo stemma che porta *purtroppo non posso risponder al vostro nordico saluto, di altra provenienza è la mia persona, spero non me ne vorrete per questo* verbia divertita *stavo per ordinare mi farete l'onore di farmi compagnia?*, la sacca stringe ora e l'osserva sorridente, del resto è spesso insonne la mediterranea e qualche ora in più di attesa non cambierà certo la natura di quanto in essa è contenuto
STIOFAN [banco] l'odore del malto par lo tenterebbe, ma gravosi impegi lo attendono, vorrebbe bere con quella donna che cela qualcosa che carpisce la sua attenzione, porta ora la sinstra sul banco tamburellando con le dita, mentre osserva i di lei occhi il capo par squotere mentre poi andrebbe ad ella verbiare. *milady spero domanio sera di bere dal malto con voi,* or il manto par portarsi deciso oltre le spalle mentre china il capo prima verso ellla, poi verso filippa con la quale china il capo poi unsorriso volge a quest'ultima, mentre la mano va a batter sul legno, dinuovo alla lady verbierebbe * saro qui domani, perdonatemi* poi si volta e deciso si porta verso l'esterno, dove armigeni in tenuta si trovano,il passo scorre sul pavimento i legno mentre i tacchi batterebbero su di essso, alla porta ora giunge , volgerebbe di nuovo lo sguardo alla donna prioma di sparire nei vicoli colorati dalla notte, per render servizio alla reggente ed oblazione alla armata ed al al suo comandante, mentre ai merli delle torri un fischi indirizzerebbe come a richiamar a se frey il suo falco
DODAIUX (bancone)ferma la mediterranea resta, dispiaciuta nell'udir quelle parole, un poco ella si adombra, ma sorriso volge verso l'uomo *allora domani vi attendo, ma state attento che a dispetto della mia figura, il malto mi piace e reggo bene* il tono divertito dalle sue stesse parole *sid ser stiofan, a domani sera* l'ultima frase raggiunge l'uomo sulla porta, poi ella si volta ed ordina a filippa la ciotola di latte per taita ed un bicchiere di sidro per lei, la birra è bevanda che va bevuta in compagnia questo ella pensa, resta in attesa che la locandiera torni con la sua ordinazione così da potersi recare in stanza...
DODAIUX (bancone/scale)giunge la locandiera portando laciotola di latte ed il boccale di sidro su di un vassoio di legno, lo afferra la mediterranea ringraziando con un cenno del capo la locandiera, poi si appresta a raggiunger le scale, posa il sinistro piede sul primo gradino, si ferma e verso la donna (filippa) verbia *sid milady e grazie di tutto, siete sempre gentile con me, si è sentito taita nel meriggio o è stato buono?* la donna risponde con un gesto della mandritta che la invita a non preoccuparsi mentre riprende la via delle cucine, riprende allora a salir i gradini, lentamente, facendo ben attenzione che nulla si versi...
DODAIUX (stanza)è ora di fronte la porta, il vassoio tiene con la mandritta menre la mancina inizia ad aprir la porta, ed ecco che subito taita va a graffiar la porta *si, si son giunta e porto qualcosa per te, ma fai piano gattone* sussurra verso chi si trova nella sua stanza, poi si volta e con le terga spinge la porta, afferrando nuovamente il vassoio con tutt'e due le mani, è ora dentro e con una piccola spinta del piede sinistro la porta richiude, posa il vassoio sul davanzale della finestra che lesta raggiunge, ed in terra pone la ciotola di latte per taita *ecco piccolino, questo è per te* si strofina il gatto sulle sue gambe prima di iniziare a bere il latte...
DODAIUX (stanza)osserva da vicino la finestra la stanza, indecisa su dove sistemare il suo erbario, sceglie poi il tavolo posto accanto al letto e la mensola che è sopra lo stesso, quindi si reca sul letto, pone la sacca e prende i fogli che contengono le piante raccolte nel tardo meriggio, si dirige al tavolo, sposta la seggiola e si siede, la matita è sopra il tavolo in bella vista, ci vorrà poco a dire il vero per iniziare la sua opera, i primi fogli contengono la malva, intere piantine con tanto di radici e fiori, bene le pone in un sacchetto, scrivendo sopra quanto vi depone, mentre un esemplare lascia tra i fogli scrivendone dettagliatamente l'uso: decotto dell'intera pianta contro i gonfiori, infuso delle foglie come depurativo osserva bene il suo operato, e si appresta al secondo gruppo di fogli, contengono l'erba trinità, non pensava certo che l'avrebbe trovata, ma la foresta di luce le ha fatto un vero dono ponendola sul suo cammino. anche questa è stata ben raccolta sorride soddisfatta, mentre afferra un altro sacchetto sistemandovi le piante, e come prima una ne lascia per il suo erbario, in bella grafia scrive: erba trinità: infuso delle foglie utile per reni e fegato... posa la matita e si stropiccia gli occhi, lenta si stiracchia poi la schiena *taita, mi ritengo fortunata ad averne trovate solo tre, sento una stanchezza... e tu come stai gatto pigrone? ti manca la tua mamma?* il gatto con un balzo salta sul letto e col nasino all'insù pare la osservi, lei sorride e riprende il suo lavoro. restano solo gli aghi di pino, altro sacchetto a contenerne la maggioranza mentre qualcuno sistema tra i fogli, e scrive la sua descrizione. aghi di pino: utili per tosse e bronchite... ora i fogli pone sul tavolo ed i sacchetti sulla mensola... *ecco fatto taita, non ci resta che andare a dormire, domani verrai con me e proseguirò la mia raccolta*... soddisfatta la mediterranea può godersi il riposo
TOR – SERA DOPO, RACCOLTA D'AGRIFOGLIO
NARYELDE [sentiero] la lady sale in groppa al suo cavallo verso il tor. E' avvolta nel suo mantello, ma lascia il viso scoperto, affinchè lo zeforo, che ella adora, lo accarezzi, sfiorandola appena. Porta con se alcune torce, come indicato dalla sua maestra. Accanto a lei, come sempre, il fido cane. Oramai sono una sol cosa, loro due.
NARYELDE [cima de tor] raggiunge in breve tempo il luogo prestabilitoper l'incontro. Smonta dal nero destriero, che lascia libero a pascolare. Nell'attesa si perde a contemolare il firmamento, lasciando che i suoi sensi entrino in contatto con la sacralità di quel posto. Sente la dea, tutt'intorno... vorrebbe perdersi nel suo abbraccio pieno d'amore. Osserva la luna. La stessa che rimirava per ore quando era fanciulla, dalla finestra della sua camera. La stessa con cui si confidava, alla quale innalzava le sue preghiere. Quanti sogni le aveva raccontato... Ora forse la stava guardando da lassù, mentre era ad un passo dl realizzarli...
DODAIUX (sentiero)di nero vestita la mediterranea, nudi i piedi, la sacca nella mancina porta dove ha messo tutto l'occorrente per la sua raccolta, l'athame, la matita, i fogli, ed anche i sacchetti, spera di svolgere tutto il lavoro li, così da non dover poi tornare su quanto ha fatto. sale lungo il sentiero, il contatto con le nere pietre le solletica l'anima, la fa sentir parte di quella natura più che mai, mentre avanza pone il naso all'insù a riempir le nari ed i polmoni di quel soave profumo che il vento innalza, nera come non mai la volta, e nella mandritta porta una torcia la mediterranea, si chiede se la dama della sera precedente abbia ricevuto la missiva e sia giunta sul loco prima di lei...
NARYELDE [tor] si desta dai suoi sogni, e incomincia a preparare le torce, accendendole ad una ad una, e conficcandole nel terreno. Poi si guarda intorno, osservando il risultato con aria soddisfatta. Isgard si avvia lungo il sentiero, quasi avesse sentito giungere qualcuno. Forse... lady Dodaiux?
DODAIUX (sentiero/cima)una luce improvvisa le sembra illumini la cima, mentre si trova nei pressi del piccolo bosco di meli, e si appresta a sorpassarlo, quasi al trotto sembra venirle incontro il canide di quella dama, sorride e pensa 'dunque è giunta' la immagina intenta ad accendere fiaccole e si chiede se mai qualcuno dalla cittadella o dal tempio pensi ad un incendio al tor, quindi avanza ancora un poco, con l'intento di avvisarla che basteranno due fiaccole e dovranno tornare lungo il sentiero dove ha già individuato quanto le occorre
NARYELDE [tor] improvvisamente la viene agli occhi un'immagine. La sala delle feste illuminata a giorno. Suo padre e sua madre seduti al posto d'onore, dame e cavalieri che danzano. Lord G... No. La scaccia velocemente, e incomincia a guardare per terra, tra le erbe, cercando quantomeno di coglierne le differenze. E la cosa è facile, data la frande varietà.
DODAIUX (cima)vede la dama assorta nei pensieri, o almeno così le sembra, solleva la mancina e le fa un cenno di saluto, si porta vicino a lei quel tanto che basta per esser udita e non dover urlare *sid lady naryelde, vi recherò dispiacere se vi chiedo di lasciar accesa una sola torcia e seguirmi verso il sentiero?* la sacca sospesa in aria per seguire il gesto di saluto le sembra troppo vuota, e sorride non vedendo l'ora di riempirla...
NARYELDE [tor] Sente una voce che la saluta e si volta: la sua maestra è arrivata. ''Sid vobis, milady. Che piacere vedervi... Ho atteso con ansia questo momento: ci ho pensato tutto il giorno.'' Si guarda intorno perplessa. ''Forse ho esagerato un po' con la luce...'' Arrossisce di vergogna, come una scolaretta. ''Fate strada, vi seguirò''
DODAIUX (cima/sentiero)*non temete, ma dobbiamo muoverci non staremo ferme in un sol punto e poi, la maggior parte delle piante che ci occorre cresce lungo il sentiero, basteranno la torcia che ho con me* e mentre verbia piano la solleva *e un'altra che terrete voi* poi la osserva in silenzio per qualche istante *spero di non deludervi e che la dea mi guidi* verbia divertita *orsù, siete pronta? dobbiamo riprendere il sentiero*
NARYELDE [tor]Spegne le torce, tranne una, che tiene per sè, le raccoglie e le ripone nella loro sacca, che carica sul dorso del cavalo. Poi, tenendo il destriero per le redini, si avvia lungo il sentiero, al seguito della lady. Isgard intanto corre [sentiero] indietro divertito da questa nuova avventura notturna. Verbia: ''Posso dimandar come avete appreso l'uso delle erbe?''
DODAIUX (cima/sentiero)osserva naryelde spegner le torce, e sistemarle sul cavallo, e poi insieme si spostano verso il sentiero *ho vissuto per molti anni in un bosco nella mia terra, un'isola nel mar mediterraneo, ero in compagnia di una donna saggia che molte arti conosceva, tra cui quella di curare e guarire, e spesso mi portava con se a raccoglier le piante, i funghi, a volte andavamo anche in cerca di pietre e cristalli, parlava poco ma da lei ho appreso molto, il cerchio della vita per lei si è chiuso quando ancora molto avevo da imparare* sorride, mentre camminando raggiunge il Sentiero ed il bosco di meli, ma una piccola goccia dal sapore salato fuoriesce dai suoi occhi e va a posarsi sulle sue labbra, delicato pensiero che alla sua maestra regala... *ed ora eccomi qui dopo tanto tempo a ripetere quelle operazioni che erano quasi quotidianee* si guarda intorno, punta una pietra un po' più piatta delle altre e vi posa sopra la sacca *penso che potremo iniziare da qui*
NARYELDE [sentiero]Osserva la lacrima rigare il volto di Dodaiux e si rammarica di averla rattristata. ''Siete stata fortunata, mia signora. Ben pochi si sonpresi la briga di insegnar qualcosa di utile a me... Era come se dessero per scontato che tanto non mi sarebbe mai servito.'' Ripensa un attimo alla sua educazione, agli infiniti pomeriggi trascorsi al castello. ''Leggere, scrivere, far di conto. Ma soprattutto hanno cercato invano di inculcarmi l'arte della danza e del canto.'' Si passa una mano tra i lunghi capelli. ''Mia madre tentò di farmi prendere l'ago in mano. Ma fui una pesima allieva. Io avevo già trovato ed eletto un maestro, e la sua arma non era un ago.'' Si ferma ad osservare incuriosita la pietra, e la sua vegetazione. ''Ma ora torniamo a noi..
DODAIUX (sentiero)la torcia infila in terra vicino alla roccia su cui ha posato la sacca, nella stessa poi inizia a frugare, ne estra prima la matita che si infila dietro l'orecchio destro, poi le mani ripone nella sacca, ne estrae l'athame ed alcuni fogli *sapete, anchea me ha insegnato il canto, ed anche la poesia, mi ha insegnato ad amare ciò che osservo intorno a me, ed ho scoperto di saper disegnare, in quanto al ricamo, bè gli unici aghi che le mie mani hanno toccato son serviti per ricucire tagli*, sorride, parla e si dirige verso le rocce *ecco, venite questo è agrifoglio, e dobbiamo star bene attente o le nostre mani ne usciranno sanguinanti* solleva piano il lato destro della sua nera veste e lo avvolge intorno alla mancina, poi si china, tende i fogli con la mancina verso la dama sperando che li prenda, mentre l'athame tiene con la mandritta
NARYELDE [sentiero] posa la sua torcia accanto a quella della lady e la osserva prepararsi al lavoro. Si da della stupida per non essersi procurata di che scrivere. Allunga la mano per prendere i fogli che la maestra le sta porgendo. ''Questo lo conosco, veniva utilizzato come addobbo invernale, ma non ne conosco altro utilizzo'' arrossisce nuovamente, vergognandosi della sua ignoranza, poi, come per giustificarsi, agfgiunge: ''sapete, a me veniva insegnato solo quello che poteca essere utile ad una brava moglie, padrona di casa e reg.... e re...'' la parola le muore tra le labbra, spera che la lady non l'abbia sentita. In tal caso seve inventarsi qualcosa.
DODAIUX (sentiero)sorride la mediterranea ad udire quelle parole, osserva le piantine ci sono foglie ben mature ma altre giovani dovrà star attenta a non rovinare la pianta, dovrà raccoglierne le foglie mature, le radici ed un po' di corteccia. si appresta quindi con l'athame e le mani a raccogliere le foglie, e poi le pone in terra, solleva delicatamente le foglie attenta a non pungersi e con l'athame ne toglie qualche pezzo di corteccia, poi l'athame posa in terra e con le mani prende a scavare intorno a più piantine per tagliarne parti di radici da più di una in modo da non danneggiare le piante, poi le radici scrolla per eliminare la terra e verso le stesse soffia per completare l'operazione *passatemi i fogli gentilmente e se potete, nella sacca troverete dei sacchetti, ne occorrono tre, una per ogni parte dell'agrifoglio, che...* prende a ridere sotto i baffi *al momento vi confesso non mi viene in mente a cosa possa servire, ma ci penserò e tempo che voi tornate prometto che ve lo dirò, mi sforzerò di riportarlo alla mia memoria*...
NARYELDE [sentiero] osserva con silenziosa attenzione le veloci ed agili mani della dama, che lavorano sicure attorno alle piantine. Quasi le mani di un cerusiaco. Poi passa i fogli, come richiesto, e cerca nella sacca i sacchetti. Ne prende tre e li consegna alla dama. ''mi è bastato osservare con quale maestria avete lavorato attorno alle piantine” risponde, ''questa è stata la mia prima lezione. Come con la spada: prima impari a prenderla in mano, poi ad usarla. Se avrete la pazienza di sopportare ancora la mia presenza, ci sarà modo di apprendere tutto.'' Sorride, piena di gratitudine.
DODAIUX (sentiero)*ricordo, ricordo solo che serve contro la febbre e i malanni della cattiva stagione, eh milady questa sera finiremo così, sarebbe meglio raccogliere le piante durante il mattino, subito dopo che la brina abbia lasciato le stesse* prende quanto raccolto e lo sistema nei sacchetti, radunandoli poi insieme, poi un pezzo per ogni parte pone tra i fogli, e li chiude, e sopra con la matita scrive: agrifoglio influenza, si solleva e tutto ripone nella sacca, sistema la veste ed afferra la torcia *io torno in locanda milady, mi farete compagnia? vi farò recapitare una mia missiva quando tornerò a raccoglier piante se vi fa piacere*
NARYELDE [sentiero]si appresta a discendere, insieme alla dama. Richiama a sè il cane ed il cavallo. ''Mi fareste un piacere immenso, non sapete quanto. Ora però non posso accompagnarvi, si è fatto tardiormai. Ma vi cercherò di nuovo, se non vi dispiace'' saluta la dama con un inchino, sperando in cuor suo di poter continuare quelle lezioni
DODAIUX (sentiero)insieme alla dama prende la via che discende verso la cordigliera, per poi separarsi dalla dama e dirigersi verso la locanda *molto volentieri milady, raccoglier piante, chiacchierare e far la vostra conoscenza approfonditamente sarà un piacere per me* il vento porta lontano le parole, e la notte nasconderà alla vista la mediterranea, che con un forte soffio spegne la fiaccola prendendo ad osservar la volta
NARYELDE ''Sid vobis, allora, e apresto!'' D'istinto l'abbraccia, e poi si allontana nella notte.
RACCOLTA CICUTA
DODAIUX (sentiero)è notte quando la mediterranea giunge sul sentiero che conduce al tor, di nero vestita mantello e veste, nudi i piedi, capelli legati dal rosso nastro, cesta in vimini, sacchetti di lino, athame, matita e fogli, spera che questa notte le sia d'aiuto, è uscita la notte come faceva nel suo bosco in cerca di piantine di cicuta, sperando di trovarle in un piccolo spiazzo nascosto tra il bosco di meli... quella pianta le serve per il suo erbario, e forse le servirà in futuro, come sempre al contatto con la fredda pietra prova un brivido quasi d'estasi, è sola e spera non giunga nessuno...
DODAIUX (sentiero)deciso il suo passo, la luce è poca, ma sempre di notte ne andava in cerca come le aveva insegnato la sua maestra, i suoi occhi la riconsocerebbero tra mille quella piantina, continua ad avanzare fino a raggiungere il piccolo bosco, i profumi son così piacevoli, dolce il vento che li trasporta e che sente carezzarle la pelle, devia ora addentrandosi un poco, attento lo sguardo verso il basso, felice la sua espressione quando nota l'erbacee piantine alte circa un metro subito ne riconosce il fusto striato e ramoso, i fiori che ad ombrello si sporgono, e li di fronte si ferma, posa il cesto in terra sorridente e soddisfatta, dovrà stare molto attenta a non stropicciarla, ne ricorda ancora lo sgradevole odore della prima volta in cui commise quell'errore...
DODAIUX (piccola radura)sembra strano alla mediterranea vedere in quel periodo dell'anno la cicuta in fiore, davvero questo luogo sembra toccato da mano divina, e contenta solleva un poco il mantello dal lato sinistro avvolgendone con la stoffa la mano sinistra, poi dalla ceste l'athame prende per reciderne alcune foglie e dei frutti, un esemplare di foglie ed uno di frutti andrà tra i fogli mentre foglie e frutti in maggior quantità andranno a riempire i sacchetti, sa quella pianta è tossica e tutte le precauzioni prende, ma ne conosce la forza curativa se ben dosata, non sa invece come prepararla per l'uso, lo ha visto fare, e di certo si preoccuperà di imparare come ripetere quanto ha solo visto...
DODAIUX (piccola radura)taglia foglie dal basso, quelle più grandi e carnose, una ne pone tra i fogli, e quattro in un sacchetto, poi ne preleva altre più giovani, una tra fogli pone insieme a quella più grande, e solo due mette in un altro sacchetto, attenta poi la dama si guarda intorno, nessun rumore ode, nessuno a quell'ora della notte è sul tor, nessuno raggiunge il sentiero, e riprende il suo lavoro, passa ora alla corolla, una piccola parte ne stacca e tra i fogli pone, e la restante parte pone in un sacchetto, poi lentamente ripone i sacchetti nella cesta, pulisce l'athame tra i fili d'erba, e poi lo passa su una roccia, prima da un lato e poi dall'altro, lo struscia poi sul mantello, ed infine lo ripone nella cesta, sembra soddisfatta la mediterranea, ma non ha ancora finito...
DODAIUX (piccola radura)afferra un foglio, prende la matita, si mette in ginocchio posando il foglio su una roccia abbastanza piatta ed inizia a scrivere ''cicuta: si usa in gocce, pomata, cataplasmi. è tossica, ma utile per nevralgie, epilessia, tetano, tosse canina, ulcere'', poi si alza il foglio pone fra gli altri che contengono parti della pianta e tutto ripone nella cesta, riprende il suo cammino verso il sentiero...
DODAIUX (sentiero)supera il bosco di meli la mediterranea, e scende soddisfatta il sentiero gli occhi solleva al cielo, poi fischio emettono le sue labbra e sarah richiama, giungerà presto a volteggiar sopra di lei, ama quel posto quell'animale forse quanto e più di quanto lo ami lei... ed eccola infatti giungere, sarà la sua compagna verso la locanda..
DODAIUX (sentiero/cittadella)sarah sopra di lei volteggia, nella cesta porta quanto cercava, aria soddisfatta, passo leggero, è nera la volta, nero il mantello, piccola falce nel cielo selene dona, solo il nastro rosso il vento sembra muovere, ombra or diventa tra le ombre la mediterranea mentre si avvia verso la cittadella..
TOR -MELISSA E PUNTURE DI INSETTO
EDAVE (sentiero) Sale l'erto sentiero verso il cerchio delle pietre, il corpo avvolto dal nero manto, il cappuccio a coprire le chiome che libere scenderebbero sulle spalle. I passi sono veloci e vivaci e le smeraldine oggi brillano felici la vicenda avvenuta non è dimenticata ma per il momento la mente vaga in altre direzioni verso altri pensieri. L'isola delle mele è bellissima in questo periodo e lei ha voglia di sentire lo zefiro accarezzarle le gote e scompigliarle i capelli.
DODAIUX (sentiero)torna al tor la mediterranea di nero vestita, senza il mantello, nudi i piedi, cadono sulle sue spalle i neri capelli, porta con se taita stretto al petto, per la sua passeggiata pomeridiana ...
EDAVE (sentiero->cima) A passi veloci risale il sentiero quasi incespicando tanto è la fretta di arrivare, si guarda intorno e con gli occhi accarezza gli alberi, li abbraccia con lo sguardo quasi li volesse abbracciare. Si ferma, appoggia un piede su un sasso a lato del sentiero solleva le braccia e posa le mani sui fianchi lasciando che i gomiti allarghino il mantello come se fossero ali di pipistrello, fa un lungo respiro, le guance arrossate e poi riprEnde rapida l'ascesa ed ecco di fronte a lei spuntare il sacro cerchio, le dormienti pietre che osservano il mondo dall'alto. Si ferma, le osserva, le accarezza con le mani, chiude gli occhi e le ascolta, sente il lago lontano, sente il vento che soffia leggero poi apre gli occhi ed entra nel cerchio e rimane in piedi in mezzo come a volersi fondere con le pietre che da secoli restano immutate e immutabili.
DODAIUX (sentiero)con la luce del giorno la mediterranea par non cogliere tutti gli aspetti che aveva scorto la passata notte, e sorride a questo pensiero, di fronte a lei un'ombra lontana lungo il sentiero sale, non ne riconosce il proprietario, ma di certo sarà un suo conoscente a giudicar da quanto la vede fare, svolazzar attraverso un mantello, strano che quella strampalata idea non sia a lei venuta *piccolo taita, chissà se potessi parlare cosa racconteresti alla tua padroncina quando da me verrà a reclamarti* verbia divertita verso il gatto, poi il busto pone verso il basso, le braccia allarga e lascia che taita vada solo lungo il sentiero quando si trova ad aver superato da poco il bosco di meli, solo le vette dei dolmen da li ammira, ed impaziente affretta il suo passo
EDAVE (cima) Spinta da uno strano desiderio chiudi gli occhi e allarghi di nuovo le braccia lasciando che il vento giochi con il manto e poi sotovoce inizia a canticchiare una nenia che la tua septa ti ha insegnato quando eri piccola. La pace si cala su di te man mano che vorticosamente inizi a girare ma poi ti fermi improvvisamente e resti lì impalata con gli occhi chiusi ad ascoltar il silenzio.
DODAIUX (cima)taita allegro passeggia, corre e salta, lo osserva inseguire un insetto, e lui con il nasino all'insù lo cerca, zampetta anteriore sinistra muove nell'aria cercando di afferrarlo, poi piano sulle zampe posteriori si alza e con entrambi le anteriori cerca di afferrarlo e colpirlo alternativamente, il flebile vento solleva fili d'erba che distraggono il gatto ed inizia a rincorrerli... sorride allegra la mediterranea mentre l'osserva e continua ad avanzare, la dama è ora vicina, ne riconosce il tono di voce che nenia all'aria regala... *edave, edave, leggiadra fanciulla, allegra amica, che anche quest'oggi la dea ti benedica* canticchia motivetto appena inventato la mediterranea, poi le braccia al cielo solleva, in aria le ondeggia a destra e poi a sinistra quasi fossero canne mosse dal vento, il busto lascia che segui il loro andare, canticchiando più volte lo stesso motivo, in attesa che l'amica si giri a guardare...
EDAVE (cima) Una voce prorompe dal silenzio canticchiando, non apre nemmeno gli occhi ma favella sorridendo *Mia cara amica siete giunta speravo di incontrarvi* e poi ti volti verso di lei che si muove dondolando e canticchiando *Mia cara come siete intonata* le mormori avvicinandoti, alzia le mani e le poni sulle sue braccia cercando di fermare l'ondeggiare * vi prego mi pare di essere su una barca in mezzo al lago con un pescatore ubriaco fermatevi* e poi ridi apertamente.
DODAIUX (cima)le braccia le ferma l'amica e lei ne ride divertita *a dire il vero cominciavo a sentir male alla pancia, speravo proprio in voi per farmi fermare* le braccia ripone verso il basso e poi piano riprende a parlare *mi cercavate milady? e per quale, astruso ed arcano motivo?* inchino pone verso la dama mentre quelle parole pronuncia, con gli occhi un solo attimo non molla il giocar di taita, attenta che non si perda o la sua amica ankh le taglierà la testa
EDAVE (cima) Lascia le braccia di Doda e con le mancine abbassa il cappuccio, con la mano destra smuove le fulve chiome e poi cerca un posto dove sedersi, individua un masso e vi si siede *Volevo solo sapere come stavate* le mormori guardandola e poi dato che conosco le vostre doti avrei bisogno di chiedervi di aiutarmi* lentamente sollevi il pantalone della gamba destra e mostri una puntua di insetto sul polpaccio *Vedete sono stata punta giorni fa e il prurito è tale che non riesco a resistere* e ciò detto inizia a grattarti furiosamente...*Vi prego se mi volete un pò di bene curatemi* le dici maliziosamente facendole l'occhiolino * mi hanno detto che le vostre erbe fanno miracoli*.
DODAIUX (cima)la osserva sollevare il pantalone, e rimane un poco stupita nell'udir tali parole, pensava nessuno sapesse della sua passione per le erbe, ma poi prende a parlare non facendo caso a questo piccolo particolare... *sembrano punture di zanzare, siete stato il loro cibo, a quanto vedo... rimedi... rimedi... ne conosco due, uno vi sembrerà forse strano* sospesa nell'aria la frase rimane, mentre la bocca ella un poco storce, pensando a quanto potesse prenderla per pazza... incrocia al petto le braccia, poi mandritta solleva e pone sul viso, mentre l'indice della stessa inizia a batter un poco sulla guancia... *mentre intorno mi guardo per veder se trovo qualche piantina di melissa... promettetimi di non prendermi per folle, e far quanto mi appresto a dirvi?*
EDAVE (cima) Mentre ti fai osservar dall'amica non smetti di grattarti *Farò come mi dite* le favelli *purchè impediate a queste punture di prudere in codesto modo così fastidioso* poi ti imponi dismetterla e poni le gemelle in grembo stringendole fra loro *Io poi non vi prenderò per pazza per ciò che state dicendo...*poi taci e sogghigni *io lo so che siete già pazza di vostro a prescindere ahahaha* e poni una mano sulla bocca per nasconderti le labbra increscate dal sorriso.
DODAIUX (cima)prende a camminar la dama osservando bene quanto ha intorno *mi domando sempre se avrà effetto strofinare le foglie di melissa, nel caso dovessi trovarla, sulle vostre punture, eh, si lo so, mi son rassegnata quasi a passar per folle, ma non lo sono* verbia divertita *comunque, sia, ridete pure* piantina le sembra di aver trovato, si accuccia ad essa di fronte, e ne coglie alcune foglie dal basso, iniziando a sfregarle *diciamo che male non vi farà... dovreste strusciare i vostri ramati capelli sulle punture, par che il sebo che contengano aiuti a lenire il prurito, ora non so se per vero o per suggestione, posso assicurarvi che con me ha funzionato*, passi muove verso la sua direzione, mentre le foglie continua a strofinare...
EDAVE (Sasso) Ascolta rapita l'amica e poi solleva le mani verso i capelli *Se lo dite voi e non vi prendete gioco di me lo farò* Accavalli quindi la gamba sollevando quello co le punture chini il capo e afferri una ciocca di riccioli rossi poi inizia a passar con forza le punte sulla parte che prude sperando che il consiglio dell'amica sia valido, al momento ancor non senti miglioramento ma sicuramente ci vorrà un pò perchè faccia effetto quindi continui a fare quanto ti è stato detto. Ti viene da ridere ad immaginar qualcuno che salendo al Tor veda la scena....e immagini le facce dei viandati che passano di lì.
DODAIUX (cima)*a dire il vero ad osservarvi vien da ridere anche a me, par lo stesso rimedio funzioni anche contro l'ortica, ma ecco tenete, strofinate questo sulle punture, ne sentite il profumo? sa d'agrume, nella mia terra la melissa è chiamata anche altro modo: erba limoncina mi pare, ed è utile per molte cose, molte davvero, e quindi, se non vi dispiace ne andrò a cogliere qualche rametto per il mio erbario* attende che prenda quanto le porge per muoversi...
EDAVE (cima) Allunghi le mani verso quanto ti porge Dodaiux e come da suo invito annusi il profumo che promana *Avete ragione, ora che ci penso mi pare che anche mia madre utilizzasse tal erba d'estate per il medesimo uso* poi abbassi le mani e inizia pian piano a spalmare l'impasto con moto circolare stendendo l'erba limoncina su tutta la parte interessata, poi alzi le mani a coppa verso il naso e aspiri deliziata il profumo *Che buon odore, anche se non dovesse fare l'effetto sperato almenomi lascerà il corpo profumatissimo poi infili una mano nella tasca delle nere brache e tiri fuori un candido fazzoletto, lo pieghi e lo leghi alla gamba per tenere ferme le erbe e per non sporcarti. Poi con le mani riabbassi la braca a coprir il tutto e favelli verso Doda che cerca in giro *Io non conosco molto bene le erbe ma se mi mostrate cosa cercate forse potrò aiutarvi.*
DODAIUX (cima)*la riconoscerete senz'altro dal profumo, basta toccarla perché si diffonda nell'aria, è una piantina verde, con tante foglie, ma ne prenderò solo un rametto, mentre ridiscendo il sentiero, se non vi dispiace* poi piano si volta in cerca di taita ed inizia a chiamarlo facendo battere la lingua tra i denti con la bocca semichiusa, ed esso solerte vicino a lei compare *scusatemi, ma devo andare, tornate con me? e ...* parole sospende per qualche istante mentre la dama osserva *a dirla tutta ho ripreso a raccoglier erbe, se vi fa piacere farmi compagnia vi farò sapere quando ne andrò alla ricerca*
EDAVE Cima->sentiero) Vi seguo amica il vostro rimedio è ottimo avanzate che io seguo i vostri passi e ti affianchi a lei lungo la discesa
DODAIUX (cima/sentiero)*felice che abbiate accettato, e felice d'esservi stata d'aiuto* poi piano si china ed il gatto afferra e tiene in braccio, e prende la via del sentiero che le condurrà alla cittadella, mentre sulla via raccoglie un rametto di melissa per il suo piccolo erbario...
non ho finito, metto il link di un gdr in un automastering (seguito di uno con master erebo) dove dodaiux presta le prime cure a viral...
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7790062
ringrazio fin d'ora perché la cosa è un po' lunga
ed ora... fiduciosa attendo