EDWIN

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Edwin88
00lunedì 10 marzo 2008 17:25
Approvazione BG e skill di razza
Ecco il mio background:
"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

STORIA:
Edwin Odesseiron, proviene da una famiglia di proprietari terrieri nell’Amn che fa capo al Duca Faran Odesseiron. Il giovane umano non parla volentieri delle sue origini che, anzi, sembrano metterlo in imbarazzo. Egli infatti non ha mai approvato lo stile di vita dei suoi parenti e tanto meno l’idea che qualcuno avesse già scritto e programmato il suo futuro senza interpellarlo. Sin da piccolo Edwin ha sempre dimostrato una grande passione per la natura che circondava le proprietà del padre e si è dedicato per molto tempo allo studio delle varie specie di vegetali che popolavano quelle terre, aiutato anche dai numerosi tomi, riguardanti l’argomento, contenuti nella libreria del padre. La sua vivace intelligenza gli ha così permesso di arrivare senza troppe difficoltà ad una discreta conoscenza degli effetti delle erbe.
Gli anni trascorsi a sgattaiolare tra le mura del maniero di famiglia per sfuggire al controllo di guardie e servitori, che continuamente lo seguivano e accompagnavano togliendogli il respiro, gli hanno mostrato l’altra faccia della vita e hanno fatto nascere in lui il desiderio di costruirsi un’esistenza con le proprie mani basandosi soltanto sulle capacità che la natura gli aveva donato.
Fu così che una sera decise di prendere in mano il proprio destino e di partire, in segreto, nell'oscurità di una notte priva di luna senza prendere con sé alcun denaro ma solamente il nero mantello grazie al quale tante volte era uscito silenziosamente e furtivamente dalle mura del maniero, e un piccolo sacchetto contenente rametti e semi di alcune piante del grande giardino di casa che tanto aveva amato.
Di una cosa però era grato alla sua famiglia e cioè della possibilità che gli era stata data di leggere e studiare i grandi scritti del passato che tanto lo appassionavano. In questo modo è venuto a conoscenza delle splendide e leggendarie terre dell’isola di Avalon e dei territori circostanti e in lui nacque così l’idea di dirigersi in quei luoghi così affascinanti e misteriosi per farne lo scenario della sua nuova vita. Finalmente poteva essere l’artefice del proprio destino.

ASPETTO FISICO:
Giovane ragazzo che ha visto circa 21 inverni, robusto ma slanciato (altezza: 1.80m, peso: 80kg), folti sono i suoi capelli, neri come ebano e occhi di un verde smeraldo molto intenso muove velocemente a scrutare luoghi e persone che incrociano il suo cammino. Una carnagione olivastra gli han donato i lunghi e soleggiati pomeriggi trascorsi nei parchi del maniero.
Segni particolari: una cicatrice appena visibile sotto il mento, segno di una caduta da un grossa quercia sui rami della quale tanto amava intrattenersi.

ALLINEAMENTO & CARATTERE:
Caotico buono.
Edwin è un grande individualista caratterizzato però da una vena di grande intelligenza e indulgenza. Crede in tutte le virtù del bene e della giustizia ma non è incline alle regole e alle leggi, né comprende chi comanda la gente “a bacchetta”. Le sue azioni sono guidate da una morale particolare che, sebbene solitamente persegua giusti obiettivi, non sempre è in armonia col resto della società. Personaggio apparentemente introverso, il giovane fuggitivo è mosso da una grande sete di conoscenza e voglia di apprendere che lo rendono un personaggio certamente determinato, sicuro di sé e voglioso di agire, certo del fatto che ognuno ha nelle mani il proprio futuro. Dai modi gentili e rispettosi ama discorrere tranquillamente con la gente; odia le perdite di tempo e la superbia.
OGGETTI:
Un mantello nero con cappuccio.

Un sacchetto di erbe contenente dei rametti e semi di:
- Alloro
- Melo
- Timo
- Achillea
- Salvia
- Ginepro

Richiesta skill:conoscenze naturali
Attendo il vostro giudizio. Grazie,
Edwin
.delphinia.
00mercoledì 12 marzo 2008 16:03


Background un poco scarno, mi piacerebbe leggere qualcosa di più di tale personaggio, di cui poco si capisce del passato, apparte le sue fuge da chi lo controllava.

Descrivi meglio il tuo apprendere le conoscenze sulla natura, sono certa ne verrà fuori un bg molto più completo.

Prendi spunto dalla descrizione della skill che hai richiesto:

Conoscenze naturali (3 livelli)

il possessore di tale skill è un esperto dei fenomeni naturali, della flora e della fauna della zona. Riconosce generalmente frutti della natura commestibili da quelli non commestibili, i processi naturali della crescita di animali e piante, proprietà particolari di alcuni tipi di erbe.

LIVELLO1 a questo livello il possessore della skill è all’inizio nell’apprendimento dei misteri naturali, riesce ad avere una conoscenza generale della flora e della fauna e a riconoscere cibi naturali commestibili e non commestibili.



BG IN MODIFICA, NON APPROVATO.
Edwin88
00venerdì 14 marzo 2008 19:17
Modifiche al BG
Ecco le modifiche spero vadano bene...

BG
STORIA:
Edwin Odesseiron, proviene da una famiglia di proprietari terrieri nell’Amn, un territorio rigoglioso e prospero le cui coste sono bagnate dalle acque leggendarie del Mediterraneo, mare che diede ispirazione a numerosi poeti e uomini di cultura. A capo di quei meravigliosi territori vi è il duca Faran Odesseiron, il severo padre di Edwin che costantemente si interessò della preparazione culturale dell’unigenito figlio e della sua educazione. Tale interesse era volto a far maturare nel cuore del nobile proprietario terriero la certezza che il figlio potesse degnamente sostituirlo il giorno in cui la fredda mano della Morte sarebbe venuta a richiedere la sua anima. Il giovane umano tuttavia non parla volentieri delle sue origini che, anzi, sembrano metterlo in imbarazzo. Egli infatti non ha mai approvato lo stile di vita dei suoi parenti e tanto meno l’idea che qualcuno avesse già scritto e programmato il suo futuro senza interpellarlo. Sin da piccolo Edwin ha sempre dimostrato una grande passione per la natura che circondava le proprietà del padre e si è dedicato per molto tempo allo studio delle varie specie di vegetali che popolavano quelle terre. Serenamente trascorrevano le giornate del piccolo Edwin che, aiutato dalla madre Helen Odesseiron, donna dotata di grande intelligenza e carisma, approfondiva con passione ed interesse crescente la sua conoscenza dei doni che la natura ha gentilmente offerto a coloro che popolano le sue terre, attingendo anche ai numerosi tomi riguardanti l’argomento di cui la libreria del maniero disponeva. Anche la semplice pratica del riconoscimento di funghi, erbe e frutti commestibili regalava al giovane la sensazione di acquisire la conoscenza di un’arte estremamente nobile e perfetta in quanto basata su una creazione non dell’uomo bensì del divino. Il padre tuttavia non amava che il figlio perdesse tempo in quello che riteneva non essere un apprendimento utile, in quanto non direttamente finalizzato ad incrementare le capacità economico-politiche del figlio che gli avrebbero permesso di diventare un brillante proprietario terriero. L’evento che segnò la vita della famiglia Odesseiron fu la morte di Helen che avvenne quando il figlio aveva ormai raggiunto l’età di 14 anni. La donna morì a causa di una malattia che la destabilizzò notevolmente prima di concederle il riposo eterno. Ogni cura tentata fu vana ed il padre, che non si riprese mai definitivamente dal tragico accaduto, vietò ad Edwin di approfondire lo studio e l’apprendimento di quella nobile arte che tanto amava. Ma ritornare nei grandi giardini botanici e nelle fitte foreste del luogo per il giovane era un modo di riaccostarsi alla madre che, come lui, immensamente aveva amato quei luoghi. Così iniziò a coltivare, in segreto, un proprio orto botanico grazie al quale poté affinare le sue capacità di riconoscere quali prodotti vegetali potevano essere ingeriti o utilizzati per la creazione di infusi e quali invece erano dannosi per l’organismo. La sua pratica rimase segreta agli occhi del padre ma l’infelicità nel cuore di Edwin era crescente a causa della clandestinità in cui era costretto a coltivare la sua propensione. Gli anni trascorsi a sgattaiolare tra le mura del maniero di famiglia per sfuggire al controllo di guardie e servitori, che continuamente lo seguivano e accompagnavano togliendogli il respiro, hanno fatto nascere in lui il desiderio di costruirsi un’esistenza con le proprie mani basandosi soltanto sulle capacità che la natura gli aveva donato. Fu così che una sera decise di prendere in mano il proprio destino e di partire, in segreto, nell'oscurità di una notte priva di luna senza prendere con sé alcun denaro ma solamente il nero mantello grazie al quale tante volte era uscito silenziosamente e furtivamente dalle mura del maniero, e un piccolo sacchetto contenente rametti e semi di alcune piante del grande giardino di casa che tanto aveva amato. Di una cosa però era grato al padre e cioè della possibilità che gli era stata data di leggere e studiare i grandi scritti del passato che tanto lo appassionavano. Fu così che venne a conoscenza delle splendide terre dell’isola di Avalon e dei territori circostanti e in lui nacque l’idea di dirigersi in quei luoghi così affascinanti e misteriosi per farne lo scenario della sua nuova vita. Finalmente poteva essere l’artefice del proprio destino.
ASPETTO FISICO:
Giovane ragazzo che ha visto circa 21 inverni, robusto ma slanciato (altezza: 1.80m, peso: 80kg), folti sono i suoi capelli, neri come ebano e occhi di un verde smeraldo molto intenso muove velocemente a scrutare luoghi e persone che incrociano il suo cammino. Una carnagione olivastra gli han donato i lunghi e soleggiati pomeriggi trascorsi nei parchi del maniero.
Segni particolari: una cicatrice appena visibile sotto il mento, segno di una caduta da un grossa quercia sui rami della quale tanto amava intrattenersi.
ALLINEAMENTO & CARATTERE:
Caotico buono.
Edwin è un grande individualista caratterizzato però da una vena di grande intelligenza e indulgenza. Crede in tutte le virtù del bene e della giustizia ma non è incline alle regole e alle leggi, né comprende chi comanda la gente “a bacchetta”. Le sue azioni sono guidate da una morale particolare che, sebbene solitamente persegua giusti obiettivi, non sempre è in armonia col resto della società. Personaggio apparentemente introverso, il giovane fuggitivo è mosso da una grande sete di conoscenza e voglia di apprendere che lo rendono un personaggio certamente determinato, sicuro di sé e voglioso di agire, certo del fatto che ognuno ha nelle mani il proprio futuro. Dai modi gentili e rispettosi ama discorrere tranquillamente con la gente; odia le perdite di tempo e la superbia.
OGGETTI:
Un mantello nero con cappuccio.
Un sacchetto di erbe contenente dei rametti e semi di:
- Alloro
- Melo
- Timo
- Achillea
- Salvia
- Ginepro

Richiedo lo Skill di razza:
­ Conoscenze naturali

Grazie per l'attenzione attendo una tua risposta. Ciao!!
.delphinia.
00sabato 15 marzo 2008 17:02
//



BG APPROVATO.
RICHIESTA SKILL CONOSCENZE NATURALI I° LIV APPROVATA




NB ricordo che la skill è di primo livello quindi la conoscenza in merito è limitata a ciò scritto nella descrizione della stessa( considerando che esistono altri livelli superiori da apprendere della skill)
Edwin88
00sabato 31 maggio 2008 17:04
RICHIESTA NUOVA SKILL:
Chiedo di poter ricevere la skill EMPATIA livello 1.
Posto qui le giocate a sostegno della richiesta, nella prima il mio pg inizia un tentativo di scrutare le intenzioni del visitatore riuscendo a intuirle, nella seconda giocata invece Edwin studiando attentamente le movenze e le espressioni della sua interlocutrice arriva a stabilire con lei un reale contatto empatico.Non è un'abilità che compare quindi da un giorno all'altro ma è il frutto del ripetuto studio del linguaggio del corpo di coloro che si presentano in CdV per commissionare dei veleni!
Grazie per l'attenzione.

GIOCATA 1
YOROITSU [esterno incappucciato] è fuori al portone della casa dei veleni, silente, spera che siano disposti a dar una mano,la mancina esce fuori dal manto e fa per bussare alla casa.... la figura come sempre vestita di nero manto e cappuccio ne coprei lineamenti del viso... sotto il manto celate le due corte ai fianchi e i pugnali da lancio al cosciale alla coscia dx,sotto la nera casacca il corpetto in metallo legero... attende dunque che qualcuno apra mentre di sottecchi si guarda intorno sperando che non passi nessuno a portar guai.

EDWIN [Sala comune] Statuaria e immobile si staglia una figura nella austera e misteriosa sala comune in cui i sapienti maestri e conoscitori della venefica arte trovano rifugio e protezione. I flebili raggi di luna avvolgono il cielo di quella nuova notte posandosi sulla città di Barrington e sui suoi indaffarati abitanti che tra le sue vie rapidamente si districano senza aver nemmeno il tempo di fermarsi per un istante a riflettere sul motivo per cui da tanta foga sono mossi. Dedica invece molto tempo alla riflessione e al pensiero quella figura dagli occhi intensamente verdi che osserva con scarso interesse il cupo cielo cercando di arrivare alla soluzione di un quesito che da alcuni giorni solletica il suo pensiero *Radici di cicuta e mirtilli?* domanda nella mente a sé stesso il giovane mentre il tempo scorre silenzioso sulla sua umana carne d'apprendista desideroso di impegnare tutte le sue energie applicandosi alla venefica arte alla quale ha deciso di dedicare la sua vita.

YOROITSU [portone incappucciato] silent rimane ancora qualche minuto difronte il portone della casa di coloro che custodisconoi segreti dell'arte dei veleni, difficilemte il maestro si è rifugato in veleni o roba simile, ma questa volta non e niente... sbuffa legero e fa spallucce indi prova a vedere se è aperto spingendo con la sx e aprendo qunto basta per sgattaiolare dentro si infila nella casa richiudendo dietro se la porta... il guardo va su quel portone cercando i chiavistelli o le sbarre per chiuderlo non vorrebbe qualche caotico entrasse e lo trovasse lì... mentre per annunciare la sua presenza dice a tono udibile ''C'è nessuno?''

EDWIN [Sala comune] In piedi accanto al tavolo sul quale sono sparsi disordinatamente gli appunti del suo lavoro se ne sta il giovane mediterraneo, fisso all'esterno lo sguardo, ma non vuoto bensì carico di emozioni e pensieri che nella sua mente vorticanti si fanno strada, pensieri che spaziano liberi dalla materia oggetto del suo studio al ricordo del suo arrivo ad Avalon del suo ingresso nella nobile congrega e della vita che prima di allora aveva condotto, gioia e amarezza si alternano continuamente nel riportare alla sfera della coscienza quei frammenti di pensieri da tempo quiescenti nel suo animo. Verrà destato da una voce sconosciuta proveniente dall'ingresso, ed è lì che i passi dell'apprendista verranno indirizzati, successivamente allo sguardo, quando dopo rapidi istanti il giovane avrà finalmente ricacciato anche l'ultimo insistente concetto nei disordinati cassetti della memoria. Ora tutta la sua attenzione andrà a volgere alla figura che si è inoltrata nella venefica dimora in cerca di che cosa o di chi ancora non lo sa ma il suo obiettivo ora è proprio quello di scoprirlo. Muovendo silenzioso i suoi passi dischiuderà le vermiglie labbra per proferire, prima di superare l'arcata centrale della triade di archi, brevi e sottili parole rivolte al nuovo arrivato che ora riesce a intravedere *Venite pure avanti non indugiate*. Questo invito rivolgerà all'incappucciato tendendo la mano verso l'ampia e accogliente sala comune della misteriosa dimora.

YOROITSU [antro incappucciato] volge silente e osserva da sotto il cappuccio il giovane apprendista che gli rivolge saluto... nessuna minaccia par provenir da lui per ora, il guardo dell'ombra rimane per qualche istante in quello dell'apprendista per poi proferire ''Equilibrium!'' Con un leggero inchino del capo ma senza muoversi da vicino il portone ''Avete del tempo da concedermi? sarò breve ve lo assicuro''

EDWIN [Sala comune] Il sorriso sereno e accennato che persiste sul volto del giovane sarà usato come maschera per celare il fendente sguardo indagatore volto verso l'animo di colui che gli sta innanzi. *Venom messere sarò lieto di ascoltare ciò che avrete da dirmi, se volete seguirmi possiamo conversare sedendo sulle comode poltrone presenti in sala* Anche queste gentili parole verranno proferite senza che la mente smetta di indagare insistente su quella misteriosa figura cercando di intuirne gli scopi e le ragioni che l'hanno portata a rivolgersi ai sapienti maestri dell'arte dei veleni...vendetta? generosità? disperazione? necessità di un sollievo seppur momentaneo?...quella congrega gli ha dato l'occasione di venire a contatto con diverse persone ciascuna con una propria identità, ciascuna celante un mistero, e quale mistero celi invece tu oscuro visitatore? quali i tuoi desideri?...questo cerca di scoprire il giovane apprendista mentre attendendo risposta dall'interlocutore mantiene fisso lo sguardo su di lui.

YOROITSU [antro incappucciato] silente rimane ancora il Maestro delle Ombre... il guardo una barriera imperscrutabile, freddo, inespressivo come se nulla appartenesse a lui, addestrato per non mostrar emozione alcuna... di sottecchi si guarda intorno niente pericoli indi annuisce per poi dire ''Andiamo, ma per cortesia, posso star vicino una finestra? sapete i luoghi chiusi mi angustiano'' nessuna emozione particolare o tono particolare nel proprio dire, solo altrettanto cortese quanto quello dell'apprendista.

NERIEL [esterno-->casa veleni]Notte accompagna una furente Neriel che vaga per la città alla ricerca di quell'ombra che appare e scompare a suo piacimento senza metterla al corrente. ridono le stelle nel cielo mentre la osservano correre tra i vicoli oscuri della città borbottando parole incomprensibili..il pensiero che era stata lasciata indietro ..li a dormire mentre ,colui che per lei ora era un Lurido Lombrico , era andato alla casa dei veleni accende la Fiamma e la porta ad allungare la falcata in quella corsa a perdifiato..imperlato di sudore è il viso arrossato..il cuore ha un battito accellerato tanto che Neriel teme possa esplodere..ma deve raggiungere quella Faccia di Bronzo..non importa se non ha piu fiato..non importa se ad ogni passo potrebbe finire a terra ..dovesse rialzarsi venti volte lo raggiungerà e poi ..poi...nella mente di lei mille torture si dipingono e questo le da la forza di continuare a correre avanti verso l'edificio.

EDWIN [Sala comune]Muove rapido i passi il giovane per mostrare all'ospite il luogo in cui accomodarsi, fermatosi innanzi alla poltrona della sala più vicina alla finestra alzerà il braccio verso il vermiglio arredo invitando con quel gesto l'incappucciato a prendere posto e altrettanto farà lui senza riuscire a far smettere quella macchinosa mente di cui è dotato la quale concentrandosi non desiste dal tentativo di scrutare nei meandri dell'animo di quell'uomo così freddo, così chiuso, avvolto in un oscuro manto quasi a voler proteggere non solo il suo corpo ma anche il suo spirito. Proferirà per primo verbo il mediterraneo consegnando all'aria tiepida della dimora parole dirette e secca seppur cosparse da una nota di rigorosa cordialità *Non ci siamo ancora presentati sire, il mio nome è Edwin e sono un apprendista della congrega dei Maestri dei Veleni, come indicano le vesti che indosso. Ora, giungendo al punto, ditemi cosa vi spinge in questo luogo?* Attenderà paziente di ricevere risposta desiderando quasi che essa arrivi il più tardi possibile nella speranza di avere così il tempo di persistere nel tentativo di scrutare la mente del visitatore.

YOROITSU [sala incappucciato] silente si osserva intorno mentre l'apprendista siede lui si dirige verso una delle finestre aprendola con la mancina, e volgendo poi verso il giovane si appoggerebbe sulla parte interna del davanzale per poi dire ''Avete ragione non ci siamo presentati...'' Una piccola pausa per poi dire ''Ombra... dei ranger di Avalon'' risponde col solito tono che non lascia trasparir emozione alcuna ''Ho bisogno del vostro aiuto... mi servirebbe del veleno per uccidere del veleno per paralizzare e del veleno per causare la morte apparente....'' una piccola pausa per poi dire ''Scusate se vengo così al sodo ma la cittadella per me non è un posto sicuro''

NERIEL [esterno-->casa veleni]corre lungo quei vicoli che la Notte nasconde avvolgendoli nel suo manto di oscurità rendendo difficile l'orientamento della ragazza che non conosce ancor bene il luogo..corre..dritto..poi volta..poi ancora dritto*ci sono è quella*..rallenta il passo e si ferma asciugandosi la fronte con la manica della camicia..*finalmente*pensa riprendendo fiato..poi il silenzio vien squarciato da una sua imprecazione..alzando gli occhi nota un insegna..ma non è quella che cercava..si era sbagliata..persa..portando le mani tra i capelli ribbelli urla ''aaaaa..''battendo un piede a terra furiosa ''vi uccido tonno lesso'' prendendosela con l'ombra dando a lui la colpa di tutto..poi rinizia a correre..Furia..Rabbia.. tinta di un non so che di comico nella sua serale follia si addentra in un vicolo e lo percorre cieca..avrebbe setacciato tutta la cittadina testarda come è pur di non darla vinta...poi quasi incredula alla fine del vicolo trova cio che cercava. Non può sbagliarsi ecco la facciata in muratura con buchi neri in alto che fan da finestre..*è lei*..non rallenta al contrario..aumenta la corsa nello scatto finale..i tre scalini vengono quasi saltati e come caricando il portone si lancierebbe contro questo e tenterebbe di aprirlo mentre entrerebbe in quel modo irruento..rumoroso e poco cortese proprio come l'animo istigato del pirata.

EDWIN [Sala comune]Non è certo sorpreso il giovane di venire a sapere le poche cose già aveva potuto intuire osservando con attenzione i suoi modi...a stupirlo è però una richiesta così cospicua dei prodotti dell'arte di coloro che servendosi di abilità e conoscenza sanno dare forma a quelle sostanze tanto affascinanti quanto terribili note a molti col nome di veleni. Ma cosa può fare il giovane apprendista di fronte ad una richiesta di opere così potenti e complicate, lui che è così lontano da una conoscenza tanto profonda della materia? *Sono spiacente messere ma non è in mio potere darvi informazioni o creare veleni simili a quelli che voi avete richiesto, tuttavia la vostra visita non è stata vana in quanto mi occuperò personalmente di inoltrare la vostra richiesta alla Signora dei Veleni in modo che possiate così discutere della questione con lei. Vi consiglio nel frattempo di consultare la bacheca che trovate all'ingresso così da poter indicare chiaramente alla venefica dama, al momento del vostro incontro, i veleni ai quali siete interessato* Cordiali e sincere sono le parole rivolte dall'apprendista al misterioso ranger, sicuro di aver fatto per lui tutto ciò che è in suo potere; lunghe sono infatti le vie da percorrere per giungere ad un livello di conoscenza e abilità tali da produrre i veleni che l'oscuro visitatore richiede e lui, purtroppo, è solo all'inizio. Mentre giunge alle orecchie la risposta dell'interlocutore un forte rumore giunge alle orecchie del mediterraneo il quale volgerà di scatto lo sguardo alla porta d'ingresso domandandosi quale essere possa aver causato tanto frastuono nel fare il suo ingresso nella venefica dimora.

YOROITSU [sala incappucciato] ascolta le parole dell'apprendista per poi dire ''Mi sei simpatico, e non voglio crearti problemi... quindi aspetterò come mi hai chiesto, ma non ho molto tempo....'' lascia cadere lì la frase per poi dire ''quattro dosi di sombre son disponibili per caso da avere subito?'' poi un fracasso lo fa sobbalzare, le mani van a sguainare le corte ai fianchi opposti, il guardo si porta verso il rumore gli occhi diventan di fuoco e i muscoli si tendono pronti al peggio *che mi abbiano trovato?* attende fermo con respiro che man mano va modulandosi attendendo che si palesi l'autore del fracasso.

NERIEL [ingresso]Con la porta ancora aperta ella rimane nell'ingresso con la schiena lievemente inclinata avanti,le mani sulle ginocchia leggermente piegate,sguardo verso terra..inspira e espira profondamente mentre cerca di riprendere il fiato…piccole gocce di sudore scivolano lungo i lineamenti del viso e finiscono a terra *che razza di corsa,guarda tu che devo fare*pensa mentre il battito del cuore si abbassa verso la normalità..dopo alcuni attimi torna nella sua postura eretta e fiera e solo allora si guarda intorno curiosa urlando ''c'è nessunooooo..iuhuuu''..si avvicina ad una bacheca e legge tra gli annunci..non che le interessi..ma non si puo mai sapere..poi andando sul lato occidentale un grosso baule oltre oltre l'arcata attira l'animo avido del pirata e spinge la ragazza ad avvicinarsi..cosi..tanto per..chissa..chissa cosa contiene..si allarga un sorriso sl suo viso..fischiettando con le mani dietro la schiena..non ruberebe mai..mai..ma voci la
distraggono da qualsiasi intento..tanto il baule non scappa..cosi seguendo la sorgente dei rumore passa l'arcata centrale ed entra nella sala comune.Una ragazza in abiti bizzarri maschili fatti da una camicia ,da una lunga casacca ferma in
vita da un cinturone,da pantaloni fermi negli alti stivali..capelli sciolti ribbelli..viso impertinente e sguardo strafottente come il sorriso che mostra loro mentre accenna solo ''sid..tana per l'ombra''poi avanzando noncurante ''ho interrotto
qualcosa?''

EDWIN [Sala comune]Non perderà la calma il giovane nonostante un primo momento di spaesamento causato dalla singolarità della scena e della nuova invadente arrivata, tuttavia il tutto sta superando il limite della sua sopportazione cosicché dovrà ora calare la maschera della cordialità l'apprendista per giungere ad indossarne una che non è solito adoperare, quella dell'autorità e della freddezza. I suoi occhi andranno a dipingersi di un verde più intenso del solito che andrà a fendere gli sguardi degli astanti. Fermo e sicuro si alzerà in piedi restando immobile come marmorea statua greca finché non andrà a proferire gelide parole ai presenti rivolte *Sono spiacente di non riuscire a soddisfare con la tempestività che speravate le vostre richieste ranger, tuttavia non vi è forse chiaro che questa non è una bottega e io non sono un commesso pronto a soddisfare ogni vostro desiderio, farò ciò che è in mio potere perché riceviate al più presto ciò che desiderate. Questo è quanto* queste le parole volte all'oscuro viaggiatore, solo un respiro separerà queste taglienti frasi da quelle che ora andrà a rivolgere alla nuova arrivata. Sadico il sorriso che andrà a dipingere il volto del mediterraneo quando dischiudendo le labbra lascerà fluttuare nell'aria parole volte alle orecchie della selvaggia; terribilmente tranquillo apparirà ora il suo loquire *Non so quale sia la ragione della vostra presenza qui mia lady, se in questo modo ci si può appellare a voi, ma vi sconsiglierei di proseguire oltre con le vostre irruenti e poco attente movenze in una casa in cui sono prodotti veleni tanto affascinanti e preziosi quanto terribili, alto è il rischio che correte di venire a contatto con qualche venefica sostanza e dubito che le vostre capacità vi permettano di far fronte ad una infezione che anche il guaritore più esperto farebbe fatica ad estirpare, quindi se non vi dispiace siete pregata di allontanarvi e andarvene* Bollenti sono le viscere del giovane ed è la rabbia a scaldarle, rabbia che verrà lentamente placata dai lievi respiri fatti nei successivi attimi di silenzio che seguiranno il termine del suo parlare.


YOROITSU [sala incappucciato] le palpebre si assottigliano guardando la donna ''Faremo i conti dopo io e te ora siediti e sta buona!'' categorico e furente il tono verso la dama poi alle parole dell'apprendista reinguaina le spade e volge il capo verso di lui ''Non vorrete farmi bere che non avete scorte di nulla a portata di mano e che devo chieder dispaccio scritto alla regina per l'acquisto?'' ancora non fa peso ai toni del ragazzo che adesso sta iniziando a dar sui nervi

NERIEL [ingresso]Animo dispettoso osserva non tanto l'Ombra che gia conosce ma colui che li dimora..colui che ha volutamente disturbato..colui al quale non si è rivolta con i doverosi manierirismi..porta senza imbarazzo i suoi occhi scuri in quelli verdi di lui studiandolo in ogni movenza..in ogni gesto ..cercando di capire il suo stato d'animo e le sue vere intenzioni (skill empatia liv1)..è divertita la ragazza..lei che non rispetta alcuna legge..lei che non segue i codici morali dei paladini..lei che è Astuzia..Intrigo..gioca d'azzardo con le persone stuzzicandole..non si lascia spaventare dalle sue sottili minaccie ne il fare di lui cosi composto e altrettanto falso può turbare il suo sorriso che rimane ampio.Compie alcuni passi trascurando i comandi di yoro guardandosi intorno poi fermandosi innanzi a lui risponde con tono gentile ..troppo per esser vero..bisbigliando per non farsi udire ''Che caro che siete..vi ringrazio per le vostre premure..farò attenzione non datevi pena per me''poserebbe la mano per alcuni attini sulla spalla di lui annuendo ''siete un caro ragazzo questo tipo..tipaccio..si ''indicando yoro ''questo qui'' facendogli un occhiolino, aspetta che yoro termini di parlare sempre rimanendo accanto a Edwin poi sospira e scuote la testa borbottando tra se e se ''se non avrà nulla non credo andremo via..uff..ho quasi fame..''

EDWIN [Sala comune]Impassibile e per nulla intimorito resterà il giovane a fissare quel ranger così insistentemente arrogante, non verrà smosso dal tono seccato di quest'ultimo anche perché non può fare altro per lui anche volendolo, scivoleranno invece sul suo corpo le stuzzicanti parole della dama ribelle alla quale volge ora la sua attenzione oltre che le sue ironiche parole *Mia cara temo che allora di fame ci morirete...perché anche volendo non posso accedere alle tipologie di veleno che il ranger richiede, ah e tanto per essere chiari non mi preoccupavo per la vostra salute ma per il disagio che può rivelarsi avere un cadavere su questo splendido pavimento* un sorriso amaro sancisce la fine delle parole alla selvaggia rivolte. Andrà quindi ad indirizzare ora il suo verbare ad Ombra *Sono realmente dispiaciuto di non potervi aiutare, tutto ciò che posso fare, come vi ho già detto, è presentare la vostra richiesta alla Signora dei Veleni la quale provvederà in breve tempo a discutere dell'affare con voi* non c'è amarezza in queste parole desidera solo andare a riposare le stanche membra ora il giovane apprendista e si aspetta buonsenso e giudizio da colui che, in quanto ranger, dovrebbe averne in abbondanza nonostante in quella serata ne abbia fatto evidentemente poco sfoggio.


YOROITSU [sala comune incappucciato] rimane qualche istante silente ad osservare l'apprendista per poi dire verso Neriel ''Lascialo stare!'' poi volge gli occhi verso il ragazzo ''Hanno preso se non ucciso una persona a me più cara della vita e scenderei a patti con la nera madre pur di riaverla o vendicarla... quindi ti vengo incontro attendendo, ma l'attesa non sarà più di qualche giorno, perché se è viva non ho tempo da perdere!'' detto ciò con tono pacato e senza astio gli volge le spalle ''Al prossimo incontro allora!'' poi verso Neriel ''A te devo spiegare il concetto di silenzio e di non dare nell'occhio!'' indi inizia a inceder verso l'uscita.

NERIEL [ingresso]Ascolta e abbassa lo sguardo frenando una risata..si diverte la ragazza che legge nei modi di fare di lui..nel suo tono di voce..nella stessa cadenza delle parole il fastidio che Lei e l'ombra causano..ma questo non può che render più allettante la serata per la bizzarra ragazza dall'animo selvaggio e provocatorio. Lo sguardo vaga prima su yoro poi su Edwin.Aspetta che yoro si avii all'uscita ..poi..si avvicinerebbe di piu a Edwin riducendo la distanza porterebbe il suo viso impertinente vicino quello di lui,la mano dx si poserebbe sotto il mento di lui e lo alzerebbe nel tocco fresco e sussurrerebbe ''avete ragione è un peccato sporcare questo pavimento con un morto..avete iun viso molto bello per essere sciupato.. ''infine prenderebbe le distanze donandogli un ultimo affabile quanto malizioso quanto impertinente sorriso ,si volterebbe e seguirebbe Yoro verso l'uscita..giocare con il fuoco..questo fa Neriel..Fiamma di vendetta non può sottrarsi al destino..che sia odiata..che sia punita..che sia insultata..presto sul piatto freddo sarebbe servita...

EDWIN [Sala comune]Vendetta, dolce vendetta...non aveva forse intuito anche questo il giovane apprendista? Terribile è la storia narrata dall'oscuro acquirente ma per nessuna causa, sia essa nobile o disgustosa, si possono infrangere le regole dalla congrega giustamente imposte...cosa accadrebbe infatti se ogni congregante, per di più apprendista, vendesse senza consulto alcuno sostanze tanto potenti e distruttive perché commosso dal racconto di un individuo difficoltoso?...il mondo è pieno di storie difficili ma non è compito di questa congrega risolverle, il suo destino è quello di unire abilità e conoscenza per produrre delle vere e proprie opere d'arte il cui utilizzo non riguarda affatto il loro creatore. A questi pensieri la mente del mediterraneo è volta mentre l'ultimo gesto impertinente gli viene rivolto dalla selvaggia figura alla quale l'apprendista è ormai stanco di volgere l'attenzione. I suoi occhi seguiranno le due figure allontanarsi da quel luogo a lui tanto caro; resterà fermo, immobile fino a quando il portone non verrà chiuso alle spalle dei due curiosi individui per poi volgere i suoi passi verso la porta sorpassando la quale potrà accedere alle scale che portano alle stanze dei congreganti, tornando ad immergersi in un vortice di pensieri certamente più ampio di quello in cui si trovava impeganto prima dell'arrivo di Ombra...

YOROITSU silente esce dalla casa dei veleni, non uno sguardo alla piratessa vien volto... le mani aggiustano leggermente meglio il cappuccio per poi proferire ''Ho da fare, se vuoi seguimi, se no ci si vede al rifugio'' detto ciò prende a inceder nelle stradine diretto altrove.

NERIEL [esterno]uscita fuori nuovamente al freddo e al buio della sera un brivido percorre la sua schiena ma non lo da a vedere al dire di yoro neanche risponde..odio reciproco era tra i due..uniti solo per lo stesso scopo..ritrovare Viriel..se aveva altri affari non era cosa che la interessava..semplicemente volta le spalle e percorre la strada opposta percorsa dall'Ombra.

GIOCATA 2
EDWIN [Casa dei Veleni - sala comune] Dolce soffia la brezza estiva fra le strade della vecchia Barrington, quale gioia sarebbe poter godere di quel meraviglioso soffio che Zefiro gentilmente concede alle creature della terra in serate successive a giornate così calde e soleggiate come quella appena trascorsa. Molti fra le strade passeggiano sereni gustando ogni attimo di questo meraviglioso clima, molti ma non tutti. Fra le austere finestre della dimore dei venefici maestri un occhio attento e curioso potrà intravedere la figura di colui che, ancora all'inizio del suo percorso di conoscenza, siede su una sedia di fronte ad una distesa di pergamene sotto alla quale viene soffocato uno degli ampi tavoli che nella sala comune della Casa dei Veleni sono posti. Il gomito del braccio sinistro appoggiato vicino al bordo del tavolo a sostegno del capo adagiato sulla mancina la quale si intravede appena fra la folta chioma color dell'ebano che adorna il capo dell'apprendista, nella mano destra è tenuta una penna vicino alla quale un calamaio di inchiostro, ormai mezzo vuoto, è posto: questa la posizione con cui Edwin, giovane venefico apprendista, si occupa del gravoso impegno assegnatogli dalla Signora dei Veleni. Scrutano con attenzione gli occhi colorati coi toni dello smeraldo la pergamena donatagli da Niniel sulla quale sono riportati i nomi e i principali effetti delle opere d'arte alle quali l'amore per la conoscenza e l'abilità dei venefici maestri hanno dato vita. Quali fra quelli rispondo al meglio alle richieste fatte dallo scontroso cliente? Questi i pensieri che nella mente del giovane fan capolino mentre il tempo scorre sul suo umano corpo.

RAINE (vicoli ->soglia) Pallida la pelle e pallida la luna come eburnea perla nel cielo nero di orrori di Barrington. Brezza che le sfiora la pelle, che non sa donare alla Caotica neppur un istante di pace. Non si placano i pensieri, molti dubbi e nessuna certezza. Così i passi la avvicinano alla Casa dei veleni, non dalla piazza ma dai vicoli passando, l’esperienza di chi conosce meglio le polverose strade luride del calore d’un letto. Infine svolta quella stretta via quasi claustrofobica mentre un respiro traggono le labbra dal cielo. La spada lunga è al suo fianco sx immancabile presenza, così come il simbolo dell’Elite e del Caos in vista bene sul petto spicca orgogliosamente. Sguardo troppo fugace per vedere all’interno e d’altronde suo scopo è entrare, non spiare. Solleva ora la mandritta, bussa una, poi due volte con leggerezza. Attende che le aprano la Valchiria, con ansia, con impazienza e bramosia.

EDWIN [sala comune | tavolo -> ingresso] Non è più tempo di dedicarsi alla meditazione e al ragionamento, attività che l'apprendista tanto ama e privilegia, non è più il momento di ingegnarsi per trovare una soluzione che al meglio soddisfi le richieste che gli sono state sottoposte, un rumore a cui ormai è fin troppo abituato desta il mediterraneo dai suoi pensieri: rumore di nocche che urtano il massiccio portone in noce della dimora, rumore dietro al quale si cela desiderio, speranza, bramosia, passione e, spesso, ardente voglia di vendetta. Si alzerà con calma il giovane mentre andrà a riporre la penna nel nero calamaio dirigendo poi i suoi passi verso il portone d'ingresso, è il silenzio ora a regnare, silenzio leggermente infastidito dal fruscio delle violacee vesti di congrega che l'apprendista fieramente porta. Giungerà quindi Edwin di fronte al portone mentre la destra andrà ad aprire la serratura dietro alla quale un terribile tanto quanto superbo e favoloso sapere viene celato e nutrito, accresciuto giorno dopo giorno grazie al sudore dei componenti di quella venerabile congrega del quale egli ha la fortuna di far parte. L'ultimo pensiero che germoglia nella mente dell'apprendista prima di svelare ai suoi occhi il volto del misterioso visitatore è quello di voler provare ancora una volta a capire quali intenzioni muovano il compratore a recarsi nella venefica dimora nel tentativo di immedesimarsi con la mente e la volontà di colui che della sublime arte della creazione dei veleni ha bisogno.

RAINE (ingresso) Alle spalle si lascia i gradini. I passi risuonano sulla scura pietra della pavimentazione. Gli occhi scorrono ora rapidi sulla bacheca, rapendo i nomi sì suggestivi, un sorriso sulle labbra, solo arte profondamente edotta avrebbe potuto creare una schiera di supporto sì varia e intrigante. Un mondo nuovo per la Valchiria. L’idea le era venuta conoscendo Tinwe e con lei parlando da allora s’è sempre ripromessa di andare assolutamente in quel luogo. Quindi alfine lo sguardo si posa su una figura più interessante rispetto all’arredamento: uno dei maestri dei veleni dovrebbe essere. *Dia abar et Mors Vobis.* saluta. Di solito si annuncia col suo nome, ma non questa sera. Stanotte in segreto è giunta li. Il simbolo del Caos è visibile, ma ritiene fidati quei venefici. Sulle labbra neppure un sorriso e a uno sguardo attento sarà visibile che ella non prova al momento né rabbia, né odio né passione. C’è paura nelle pupille allargate dalla penombra dell’esterno e dall’adrenalina. C’è tremito lieve nelle dita slanciate e affusolate. Le labbra sono pallide, serrate in fondo alla frase tra loro come un bocciolo immaturo, mentre con severità si mantiene salda *Ho bisogno dei vostri servigi.* aggiunge, parlando poco e quando lo fa la voce è un sottile filo, spesso non più d’una ragnatela. La più umana delle emozioni nella oramai meno umana Caotica.

EDWIN [ingresso] Scruta attentamente il volto della dama giunta al suo cospetto soffermandosi sugli occhi e sulle labbra, solo in un secondo momento presterà attenzione al verbo da ella proferito con sottile e lieve tono di voce che così poco si addice a colei che, come danno prova il simbolo che porta e il saluto al giovane rivolto, ai Caotici offre i suoi servigi. Non dischiude ancora le labbra l'apprendista bensì accosta il massiccio portone per poi richiuderlo e volgendosi nuovamente di fronte alla nuova visitatrice cerca di aprire il cuore e la mente per carpire quali sensazioni agitano ora l'animo della donna. Un brivido di paura percorre rapido la schiena del giovane forse una pallida ombra del terrore che ella in quel momento sta provando, quel terrore che le segna lievemente il volto e le movenze, quel terrore che nemmeno le permette di esporsi tanto da proferire il suo nome. Comprende la sua ansia il mediterraneo e per questo motivo non chiederà altre approfondite informazioni alla Caotica si limiterà a consegnare cordialmente all'aria densa della venefica dimora le seguenti parole che raggiungeranno rapide le orecchie della dama *Venom a Voi milady, esponetemi le vostre richieste ed io farò il possibile perché possano essere soddisfatte* una breve pausa per prendere un lieve respiro si frappone nel discorso del giovane il quale proseguirà dicendo *Se volete possiamo accomodarci a discutere sulle comode poltrone della sala comune* Nessun sorriso a solcare il suo viso, nessuna falsa maschera di circostanza verrà calata sul volto del giovane, questa la sua forma di rispetto per la condizione d'animo in cui la Caotica si trova. condizione che spesso ha trovato dimora anche nel suo cuore, ma questa è un'altra storia giovane Edwin, una storia che appartiene ormai a un passato lontano.

RAINE (ingresso->sala comune) Un istante esita. Certo l’unica cosa che vuole è che le dia subito quel che brama e di andarsene via il più velocemente possibile con l’acquisto. Ma non funziona mai così in nessun luogo civile. Segue pertanto il Venefico. Le parole di lui che non contemplano domande sui suoi scopi e identità la tranquillizzano. La Valchiria torna adesso fredda e severa, autocontrollo che la domina. *Volentieri.* acconsente, seguendolo nel corridoio fino alla sala comune dell’arcata centrale. Il luogo dev’essere di studio, somiglia quasi a una biblioteca la casa dei veleni, e nella sala vi sono delle poltrone. Si accomoda su una di esse anche se non si rilassa, resta tesa e nella mancina sorregge dei fogli, nella destra scrive qualcosa rapidamente. Quindi ripiega la pergamena in 4 parti, come un misterioso gioco di segreti. Come se anche le pareti avessero udito e potesse il vento perpetuare memoria di quegli istanti svelando ogni mistero. *Voi vi chiamate? Sono qui perchè…uhm…Beh ecco un giorno lady Tinwe mi disse di questo luogo e del fatto che lei qui si occupava di veleni. Allora ho ricordato, ecco, ho ricordato quel giorno. Ho scritto sul foglio le richieste per voi. Mi domando solo se vi siano grandi effetti collaterali…e…se sia certo che funzionino. Ditemi…come si usa un veleno da inalazione? E uno da ingestione?* se ansia vi è nella sua postura maggiorata è essa nel tono che solo sul finire si placa in silente attesa di ricevere risposte rassicuranti o quantomeno esaurienti.

EDWIN [ingresso -> sala comune] Dirige rapido i suoi passi il giovane verso le vermiglie e soffici poltrone della sala comune dove finalmente è libero di sprofondare dopo aver educatamente atteso l'accomodarsi della dama. Presta ora ascolto alle parole da ella rivoltegli senza far calare la sua attenzione nei confronti degli occhi e delle movenze di ella. Tensione celata dietro ad uno strenuo tentativo di mantenere l'austero controllo di cui certamente è dotata, questo caratterizza il loquire della dama alla quale ora le parole del giovane vengono indirizzate, parole che recano la sfumatura di una grande gioia che nasce dalla possibilità di fare uso delle numerose nozioni apprese nel corso delle lezioni di apprendistato con la saggia tutrice Demeter, una gioia parzialmente oscurata dietro al tono severo e professionale che l'apprendista si sforza di mantenere *Il mio nome è Edwin, apprendista di questa nobile congrega, posso dirvi che la risposta alla vostra domanda è semplice e sarò lieto di illustrarvela: un veleno da inalazione deve essere assunto dalla vittima tramite inspirazione dello stesso dalle vie aeree, alcuni veleni possono avere diversa efficacia se assunti attraverso il naso oppure attraverso la cavità buccale. Un veleno da ingestione invece può essere da ingestione liquida o solida e nel primo caso il tempo di latenza del veleno è solitamente minore, veleni di questo tipo hanno effetto solo se ingeriti e possono essere somministrati alla vittima celati in altri cibi o bevande che ella andrà poi ad ingerire. Effetti collaterali si hanno nel caso di veleni benefici e sono solitamente opposti a quelli portati dall'assunzione del veleno, essi variano a seconda della tipologia e della potenza del preparato.* Trae un sospiro soddisfatto il giovane apprendista che prosegue ora più lentamente *Spero di essere stato sufficientemente esauriente* conclude ora il discorso lasciando che un sorriso solchi lo scuro volto mentre un pensiero fa ora capolino nella sua mente venendo poi rapidamente allontanato dopo essere stato espresso *Tinwe? Forse una consorella che non ho ancora avuto modo di conoscere?*.

RAINE (sala comune) Cela dietro un educato sgranarsi degli occhi color notte la Valchiria lo stupore. Quel messere, Edwin appare davvero sapere il fatto suo. Dunque immediatamente parte della tensione si scioglie con il dissiparsi dei dubbi data dalla sua illuminante saggezza. Lo sciibile viene riversato nella sua mente, cerca di ricordarlo. Delle molte creature incontrate e delle tante congreghe di Barrington non credeva di poter trovare una che la soddisfacesse. In realtà ora comprende come mai il suo Maestro, Macstar, avesse rapporti simili a una alleanza con lady Tinwe. *E’ tutto molto chiaro ora…*non ringrazia la caotica, non è nella sua indole. Severa e spesso feroce, raramente stupita come ora però. *Sì, è una vostra congregata.* chiosa con semplicità. *So poco di lei e di voi, giacché la mia via è la spada, le lame e talvolta la parola. Ma di nozioni so poco, dunque confido in voi. Ditemi quando potrò avere ciò che ho chiesto, se è per voi possibile, e potrò lasciarvi ai vostri studi* conclude, nonostante un’occhiata attorno le risvegli un nostalgico desiderio di restare li dentro, sebbene non vi sia mai stata in precedenza.

EDWIN [sala comune] Non sono certo gentili né troppo educati i modi usati dalla Caotica nel rivolgersi a lui, tuttavia non sono disprezzati dal giovane apprendista al quale paiono fin troppo eccessivi i complimenti rivoltigli dalla donna riguardo alla sua conoscenza della materia. Celando la sua soddisfazione nel profondo dell'animo andrà a proferire parole colorate coi toni della freddezza e della serietà, non suscitate da animo malvagio, del quale il giovane non è per nulla dotato, bensì dal tentativo di mantenere un distaccato contegno dalla donna le cui sensazioni di tanto in tanto sembrano riflettersi lievemente e pacatamente nel suo animo. *Purtroppo non mi è dato sapere i tempi di preparazione dei veleni che avete richiesto anche se posso informarmi e mandarvi una missiva in modo che possiate venire a ritirarli quando saranno ultimati, nel caso in cui vi siano ancora delle scorte di questi veleni potrebbero essere vostri tra qualche giorno, ovviamente dopo pagamento* Una pausa farà ora l'apprendista per prendere fiato e lasciare che un sorriso introduca il seguito del suo discorso *In questo caso avrò però bisogno di sapere il vostro nome milady* Chiude ora le vermiglie labbra il mediterraneo mentre attende paziente la risposta della dama comodamente seduto sulla vermiglia poltrona della venefica e accogliente dimora.

RAINE (sala comune->uscita)Un bagliore di sospetto nel suo sguardo si insinua. Ma accettabile le pare la richiesta. D’altronde in ogni caso non v’è scampo per chi sarà vittima dell’uso, né possibilità di riparo tranne quella dell’istinto. *Ser Edwin, il mio nome è Raine, Elite del Caos.* si presenta, e dietro al viso di ingenua fanciulla l’espressione è di profonda indole, gli occhi di chi sa concedere alla morte parecchie anime.Gli occhi d’ella cercano i suoi, ora quel che palesa è soltanto il proprio orgoglio, una sorta di saldezza interiore e sicurezza di sé, è il riecheggiare del Caos nella sua voce che glielo infonde. Non si cela praticamente mai sebbene presto le occorrerà farlo con tutte le forze e gli stratagemmi di cui dispone in più d’una occasione. *Attenderò la vostra missiva con ansia* risponde, aggiungendo con uno sguardo di malizia e complicità, un sorriso tentatore sulle labbra divenute scarlatte di calore che s’irrora sulle guance *Lunghi giorni… e piacevoli notti Ser Edwin…* prima di lasciare che i suoi passi la conducano fuori di li, con un moto dei fianchi sensuale e leggero, per tornare nell’ombra della notte trapuntata di stelle.

EDWIN [sala comune -> stanze] Un sorriso si dipinge sul viso del giovane mentre con gli occhi segue la curiosa dama dal comportamento insolito. Si alzerà ora statuario l'apprendista andando a raccogliere la pergamena lasciata dalla Caotica sulla poltrona sulla quale sono riportati gli ordini delle venefiche opere di cui necessita. La terrà stretta nella mano destra mentre con passo calmo e silenzioso si dirigerà verso la porta dietro alla quale sono celate le scale che recano alle stanze dei congreganti. Farà uscire ora da sotto le vesti violacee un piccolo oggetto che resterà nascosto da indiscreti sguardi grazie all'uso del quale il giovane farà scattare la serratura della porta fino a quel momento rimasta chiusa. Oltrepassato l'uscio andrà a richiudere la lignea guardiana alla sue spalle richiudendo la serratura e dirigendosi infine verso la sua stanza mentre con velato gesto andrà a riporre il piccolo dono di Niniel sotto le sue vesti lasciando che i pensieri suscitati da quell'incontro vortichino veloci senza controllo nella sua vivace mente d'apprendista.
.delphinia.
00domenica 1 giugno 2008 16:36
Ad oggi hai 3200 karma circa, lo scatto è ogni 3000 karma e considerando che a 500 si può far approvare il bg, dobbiamo attendere il raggiungimento dei 3500; Purtroppo è l'iter.
Ti chiederei di farmi presente il raggiungimento del'obbiettivo per la richiesta appena accadrà.

Grazie.
Edwin88
00giovedì 12 giugno 2008 11:18
Richiesta nuova skill (bis)
Raggiunti i 3500 karma ripresento la richiesta per la nuova skill Empatia livello 1. Le giocate che giustificano tale richiesta sono già state riportate nella mia richiesta precedente a quelle aggiungo anche la seguente giocata:

RAINE (Sentiero->ingresso) La Valchiria procede ora verso la Casa dei veleni. La missiva parla chiaro, il materiale è pronto e infatti ella oltre al corpetto di acciaio e alla spada lunga al fianco sx porta con sè una bisaccia a tracolla sotto al manto nero come pece. Li dentro potrà custodire quel che ha ordinato, pezzi di stoffa pronti per ogni necessità a separare tra loro i preparati. Un sospiro le sfugge dalle labbra. Quell'amaro veleno è la cosa più dolce che le sia capitata dalla scomparsa dell'Inquisitore. I passi sono veloci, ma il corpo flessuoso a ogni passo viene sfiorato dal vento, la testa è alta e composta, il simbolo del Caos sul suo petto in vista. Giunta alla soglia è ora, busserà alla porta con tocchi dolci ma decisi, simili all'ondeggiare dei suoi fianchi.

EDWIN [Sala comune] Tiepide pennellate di caldi colori vengono gettate dai raggi del Sole ormai morente sull'affollata città di Berrington e sui suoi misteriosi abitanti arrivando anche a filtrare dalle finestre dell'austera dimora di coloro che, per amore della materia a cui han deciso di dedicare la loro vita, sono disposti perfino a contaminare l'essenza del loro essere. Si tingerà così di rosso e arancione l'affascinante Sala comune dove un uomo vestito di violacee vesti se ne sta seduto su una delle lignee sedie lì presenti in atteggiamento di impaziente attesa. Poggiati sul tavolo di fronte a lui due piccoli sacchetti di cuoio, due di pelle conciata, un'ampolla di vetro rosso e tre fialette di vetro brunito dal tappo smaltato di nero, contenitori di creazioni tanto sublimi quanto pericolose la cui potenza pare oltrepassare l'involucro in cui sono racchiuse. Attenti sono i sensi del giovane pronto a cogliere qualunque rumore o segno che indichi l'arrivo di colei che attende con tanta ansia, una spilla a forma di germoglio e del colore delle viole ha appeso accanto al petto, vicino al cuore che rapido batte, unico segno tangibile dell'emozione provata dall'erborista per la sua prima vendita. Ed ecco che finalmente il suono tanto atteso giunge alle suo orecchie, quel suono che tanto ama sentire, quel suono inconfondibile di dure nocche che battono contro un massiccio portone in legno di noce. Si alzerà quindi con cautela senza essere troppo precipitoso il mediterraneo volgendo il suo avanzare verso il portone oltre il quale sa già chi attende impaziente di fare il suo ingresso nell'accogliente dimora dei venefici maestri. *Venom Raine, accomodatevi prego, vi stavo aspettando* Queste le parole rivolte alla dama che innanzi a lui sosta una volta aperto il portone, un sorriso le rivolge gentile per poi scostarsi dall'ingresso così da permettere alla dama di entrare.

RAINE (interno) Stavolta gli occhi non vagano nel luogo quando la porta viene schiusa. Sono fissi e fermi ombreggiati dalle ciglia scure, occhi colore degli abissi oceanici, statici sul volto del ser che le apre. Un cenno della testa poi, nel rispetto che nutre verso il venefico. *Sid et Mors, Edwin. Eccomi qui, in risposta alla vostra missiva. Il sole volge a morire e voi invece ancora intento nell'uffizio. Encomiabile davvero...si direbbe non abbiate una lady a casa ad attendervi!* lo stuzzica con soave ironia, un sorriso dolce su un viso fresco e chiaro di fanciulla sedicenne, ingannevole...giacché dietro quella bellezza si nasconde un'anima profondamente imbevuta di veleno caotico, potente per l'anima come i veleni di Edwin lo sono per i corpi. E nel sangue della succube il potere del vampiro a rendere il viso eterno e immutabile nel tempo che segni non lascia su lei. Tornando poi nuovamente seria. *Ma forse...* sussurra ma acciocché sia a lui udibile *La vostra casa è questa...*intrisa di miele la voce, dolcezza celata dietro un corpo che elegante e al tempo stesso femminile ma avvezzo alle lame. Osserva i tratti del viso dell'altro, il suo petto che si alza e abbassa ricercando di congiungere i segni di quell'emozione che intensa lo smuove, cercando una correlazione tra le sue emozioni e l'aspetto. Chiude dietro di se la porta, prendendo nota mentale del simbolo sul petto di Edwin. *Emozionato? Mai quanto me...* tenta, per sondarne la reazione.

EDWIN [Ingresso] Un sorriso spontaneo e beffardo si dipinge ora sul giovane volto dell'erborista, sorriso di chi sente scoperto pur avendo tentato di celare il suo animo. Non sarà tuttavia turbato da quest'affermazione della dama, anzi, ora che tutte le carte sono state scoperte è molto più a suo agio. Si sofferma un attimo a sondare con gli occhi color dello smeraldo il volto della donna tentando di capire quanto fossero veritiere le sue parole. *Ebbene si milady, sono emozionato come lo siete voi ma questo non mi farà certo perdere la lucidità che questo importante scambio richiede* Nessuna nota sgarbata nella voce, gentile e rispettoso, sebbene lievemente ironico, apparirà il suo loquire. Una pausa per vagliare un'ultima volta gli occhi della caotica prima di proseguire il colloquio abbandonando all'aria della sera le seguenti parole *Ma ora sbrighiamoci a terminare il nostro scambio immagino che entrambi abbiamo altre importanti faccende da sbrigare prima che la notte getti il suo nero manto anche su questa bella giornata* Sorride nuovamente il giovane ora mosso da una grande eccitazione per l'avvicinarsi del cruciale momento. Si volta rapido muovendo i passi verso la sala comune e, mentre compie quest'azione, dischiude di nuovo le labbra rivolgendosi alla cliente *Se ora volete seguirmi vi consegnerò i prodotti da voi richiesti. In tutto sono 970 denari* Professionale si fa ora il tono del giovane, freddo e distaccato così come deve essere, così come l'importanza della situazione richiede. Muoverà quindi i suoi passi verso la sala comune dove su uno dei bellissimi tavoli posti ad arredarla si trovano, racchiuse nei loro involucri, le sublimi creazioni nate dalla conoscenza e dall'abilità dei nobili componenti di quelli congrega di cui lui orgogliosamente è riuscito ad entrare a farne parte.

RAINE (->sala comune) Quell'emozione appare essere così simile a quella sua di quando era adepta, tali da consentirle di riconoscere nella nota della voce e nello sguardo del ser le sue emozioni. Ricorda e ripercorre i particolari, soffermandosi per alcuni istanti. Giungono le parole ai veleni, le creazioni che tanto ha atteso. *Ecco a voi allora...* asserisce prendendo nel palmo i denari tolti dalla bisaccia, contandoli per sicurezza. Quindi con concretezza li rinfila nella sacchetta che va a porgere al Venefico, seguendolo con passi decisi e veloci nella sala comune. La mano sembra ansiosa, così come quella di Edwin forse sarà. Movimenti scattanti, non meno armonici ma più rapidi, come guidati da una brama segreta. Gli occhi restano fissi in quelli verdi del venefico durante il suo discorso, e se lui concederà sufficiente attenzione vedrà l'ansiosa emozione nei suoi occhi. Come specchi di mondi simili i loro animi. E alle parole che egli compostamente va a proferire. Poi lo seguono verso la sala comune ed egli noterà il barlume che li illumina quando lei cercherà con lo sguardo la merce. Solenni le parole di lui, il momento è importante lo sente. Apprezza quel tono, che sembra nuovamente padrone della situazione rotto il ghiaccio iniziale. Voce che guida l'Elite verso la creazione dei venefici, voce che la accompagna con ferma gentilezza.Quasi sorpresa da tanta efficienza.Non ci saranno parole spese in tale apprezzamento ma attende in piedi e in silenzio. Attende altre parole e il frutto dei suoi desideri.Il viso serio e la pelle sericea appena rosea di piacere.

EDWIN [Sala comune] Indugia ora di fronte al tavolo su cui sono adagiate le preziose composizioni lasciando per un momento che i suoi occhi ne assaporino ancora una volta l'immagine. Volgerà quindi lo sguardo verso la dama notando che i di lei occhi, come lo erano stati i suoi un attimo prima, sono rapiti, catturati, stregati dalla vista degli oggetti del suo desiderio...può ora percepire la crescente bramosia che incalzante si fa strada nell'animo della caotica, così intensa che quasi travolge perfino lui. Allungherà dunque la mano l'erborista per prendere la piccola sacca contenente il prezzo della creazione di quei piccoli capolavori, un pegno il cui unico scopo è quello di permettere ai venefici maestri di proseguire nella paziente coltivazione dell'attraente arte di cui sono i custodi. *Vi ringrazio Raine, ecco a voi* Le parole del venefico andranno perciò a svegliare la dama dall'etereo stato nel quale la vista dei veleni l'aveva condotta, cosicché potrà ora ricevere i prodotti richiesti che le vengono porti dalle calde mani del mediterraneo, il quale volge ora alla dama un sincero sorriso seguito da un impercettibile sospiro di sollievo.

RAINE Li osserva con amorevolezza quasi, sfiorandoli con le mani. Molti progetti in mente...controlla per scrupolo...in due piccoli sacchetti di cuoio ci sono 2 dosi di Primosonno da inalazione e sempre da inalazione altri due sacchetti di pelle conciata con due veleni di Veritas. Un De Marsia, crudele forse come la mano che saprà usarlo e uno che la fa sorridere...tre fialette contenenti il Camaleontick black. Poi le parole escono quasi solenni, rare. *Grazie.* asserisce solo, parole sulle sue labbra rare come neve estiva. *Ancora dovrò chiedervi un favore e un preparato. Un veleno letale e a rapido effetto...se potrete farmelo avere, avvisatemi via missiva* aggiunge ancora. *Devo nuovamente andare....* afferma riponendo con delicatezza nella bisaccia i veleni, agili le mani dalle dita affusolate ma con piccoli segni causati dall'incendio alla bettola ancor visibili *A presto...Sid et Mors* saluta il Venefico attendendo suo congedo e verbo prima di allontanarsi.

EDWIN [sala comune] Sorride il giovane nel vedere i gesti e le espressioni che la dama offre ai suoi occhi, dall'analisi dei quali riesce a scorgere una vena di grande soddisfazione e allo stesso tempo una pallida diffidenza che spinge la caotica a controllare un'ultima volta gli agognati oggetti da poco acquistati. *Riferirò il vostro ordine ai membri esperti della congrega e vi comunicherò se e quando la vostra richiesta potrà essere soddisfatta. Nel frattempo vi saluto milady, avrete presto mie notizie. Venom* Con queste parole si congeda il giovane dalla figura con cui tante emozioni ha condiviso e, mentre si volta verso la porta oltrepassata la quale è possibile accedere alle scale che conducono alle stanze dei congreganti, freneticamente analizza nella sua vivace mente tutti i passaggi di quella vendita, dal primo incontro fatto con la caotica. Si è conclusa la prima vendita di questo giovane erborista ma in cuor suo egli è certo che sicuramente non sarà l'ultima, questo è solo l'inizio di un lungo percorso che lo condurrà verso il compimento del suo destino, attraverso incontri e circostanze come quella che si è appena conclusa.

Anche per le motivazioni di richiesta di questa skill rimando al mio post precedente.
Attendendo risposta vi ringrazio per l'attenzione.
.delphinia.
00giovedì 12 giugno 2008 16:51


RIASSUMENDO:


RICHIESTA SKILL CONOSCENZE NATURALI I° LIV APPROVATA
RICHIESTA SKILL EMPATIA I° LIV APPROVATA



Un appunto:
la skill empatia fornisce elementi al pg per capire le intenzioni dell'interlocutore (leggere bene le varie descrizioni dei livelli) ma non certamente i pensieri o legami empatici ( come quelli delle sacerdotesse.Attenzione quindi nel ruolare bene i prossimi scatti onde evitare errori di role.
Edwin88
00sabato 8 novembre 2008 23:07
Richiesta nuova skill
//Scrivo per richiedere l'approvazione della skill DIPLOMAZIA liv.1
La mia richiesta è giustificata dal fatto che Edwin, in qualità di Maestro dei Veleni, si è trovato molte volte in situazioni in cui l'uso della parola per calmare gli animi è risultato essere fondamentale. La giocata più significativa è già stata postata nella richiesta di skill per Empatia liv.1. In quell'occasione Edwin col solo uso della parola riesce a calmare il ranger e la donna e a convincerli ad allontanarsi.

Inoltre Edwin possiede già la skill di congrega Ascendente :
Il personaggio, abituato a contrattare e a relazionarsi con le diverse razze nel vendere i veleni, riesce ad indurre verso di sè un certo rispetto attraverso allusioni e giri di parole riguardanti i veleni stessi.
Deve trovarsi nella casa dei Veleni, dimostrarsi sicuro e parlare per almeno due round prima di avere qualsiasi effetto sul comportamento di chi gli si para davanti, alludendo ai veleni e alle spiacevoli conseguenze che potrebbero derivarne, facendo così leva sulla relativa ignoranza dell'interlocutore riguardo le sue capacità.
Questo può permettergli di:
- cercare di dissuadere una persona dall'attaccarlo nella Casa dei Veleni;
- invitare qualcuno ad allontanarsi dalla Casa dei Veleni;
- cercare di sedare una rissa o di riportare una persona alla calma nella Casa dei Veleni.
Per ovvi motivi questa skill non ha effetto su creature che non comprendano la lingua comune (animali....).
Livello 2: funziona su due personaggii.

Questo denota già una certa abilità nell'uso della parola da parte del personaggio.

Grazie per l'attenzione.
.delphinia.
00giovedì 13 novembre 2008 17:03
// Devi ancora gestire bene la possibilità di avere la skill DIPLOMAZIA. Direi che l'unica parte in cui leggo tale possibilità è la seguente:



(...)EDWIN [Sala comune]Non perderà la calma il giovane nonostante un primo momento di spaesamento causato dalla singolarità della scena e della nuova invadente arrivata, tuttavia il tutto sta superando il limite della sua sopportazione cosicché dovrà ora calare la maschera della cordialità l'apprendista per giungere ad indossarne una che non è solito adoperare, quella dell'autorità e della freddezza. I suoi occhi andranno a dipingersi di un verde più intenso del solito che andrà a fendere gli sguardi degli astanti. Fermo e sicuro si alzerà in piedi restando immobile come marmorea statua greca finché non andrà a proferire gelide parole ai presenti rivolte *Sono spiacente di non riuscire a soddisfare con la tempestività che speravate le vostre richieste ranger, tuttavia non vi è forse chiaro che questa non è una bottega e io non sono un commesso pronto a soddisfare ogni vostro desiderio, farò ciò che è in mio potere perché riceviate al più presto ciò che desiderate. Questo è quanto* queste le parole volte all'oscuro viaggiatore, solo un respiro separerà queste taglienti frasi da quelle che ora andrà a rivolgere alla nuova arrivata. Sadico il sorriso che andrà a dipingere il volto del mediterraneo quando dischiudendo le labbra lascerà fluttuare nell'aria parole volte alle orecchie della selvaggia; terribilmente tranquillo apparirà ora il suo loquire *Non so quale sia la ragione della vostra presenza qui mia lady, se in questo modo ci si può appellare a voi, ma vi sconsiglierei di proseguire oltre con le vostre irruenti e poco attente movenze in una casa in cui sono prodotti veleni tanto affascinanti e preziosi quanto terribili, alto è il rischio che correte di venire a contatto con qualche venefica sostanza e dubito che le vostre capacità vi permettano di far fronte ad una infezione che anche il guaritore più esperto farebbe fatica ad estirpare, quindi se non vi dispiace siete pregata di allontanarvi e andarvene* Bollenti sono le viscere del giovane ed è la rabbia a scaldarle, rabbia che verrà lentamente placata dai lievi respiri fatti nei successivi attimi di silenzio che seguiranno il termine del suo parlare. (...)



Considerato anche la skill di congrega cosi come hai portato come elemento per la richiesta direi di poterla approvare a patto che tu riesca a ruolarla sempre meglio rispetto alla parte che ti ho incollato.
Sono più specifica, se tu ruoli che non puoi fare una determinata cosa, la persona che gioca con te ovviamente non può che andare via, quindi tu in realtà non hai effettuato nessuna opera di convincimento [SM=g7566]


la skill è la seguente:
Diplomazia (3 livelli)

il possessore di questa skill è dotato di un ottimo carisma e riesce tramite il linguaggio a calmare gli animi o ad ottenere delle concessioni che in mancanza di tale skill risulterebbe più complicato avere (ad esempio incontrare un’autorità).

LIVELLO1 a questo livello il possessore della skill è al principio nell’apprendimento dell’abilità del linguaggio, riesce ad avere una presa superficiale sull’attenzione degli astanti ed è in grado di far desistere una persona dal compiere un atto rischioso o nocivo. (quello poi dipende dal punto di vista di chi usa la skill)


Devi attenerti a ciò scritto nella sua descrizione e per i prossimi livelli di essa come per le altre, portare come " prove" role più impegnati visto che saranno skill di livello superiore.

RIASSUMENDO:


BG APPROVATO


RICHIESTA SKILL CONOSCENZE NATURALI I° LIV APPROVATA
RICHIESTA SKILL EMPATIA I° LIV APPROVATA
RICHIESTA SKILL DIPLOMAZIA I° LIV APPROVATA







Edwin88
00mercoledì 26 novembre 2014 15:05
Skill conoscenze naturali livello 2
//Vi scrivo per richiedere l'implementazione della skill Conoscenze Naturali dal livello 1 al livello 2. Giustificano tale richiesta il ruolo svolto da Edwin all'interno dei MdV e le skill che possiede e che riporto brevemente:

Giardiniere - Confratello amante della flora, ha scelto la via della botanica alla quale ha deciso di dedicarsi; custode del Giardino dei Veleni, è esperto nella coltivazione di piante velenose che riesce a maneggiare alla perfezione.
E' una fonte di conoscenza riguardo tutto ciò che concerne i vegetali utilizzabili per veleni ed antidoti; è in costante ricerca di nuove piante da utilizzare, e spesso organizza e guida spedizioni alla ricerca di particolari e rare specie, per poterle poi coltivare nel giardino.
Servendosi dell'uso e della lavorazione particolare delle piante che conosce alla perfezione, può produrre veleni sintetici come fossero naturali.
Conoscenza delle erbe venefiche
Il confratello studia e apprende le caratteristiche e gli usi delle erbe utilizzabili nella creazione di veleni ed antidoti.
Livello 3 Erbe comuni + erbe rare (probabilità 75%)
Erbe comuni
Il personaggio apprende, prima sui libri e poi nella pratica, l'aspetto, l'utilizzo e le proprietà delle piante più comuni, ovvero quelle presenti normalmente nei territori Avalonesi e quelle coltivate dalla congrega.
Erbe rare
Il personaggio ha appreso l'esistenza e le particolarità di erbe rare che non ha mai visto od utilizzato prima. Potrà, se le vede, cercare di riconoscerle e ricordarne gli effetti con diverse probabilità.
Botanica venefica
Il personaggio sà come coltivare in modo non pericoloso per sè e per gli altri le piante velenose, come maneggiarle e come farle crescere al meglio, in modo che mantengano le loro proprietà anche al di fuori dal loro ambiente naturale.
E' inoltre in grado di prendersi cura in modo molto approssimativo di qualunque tipo di pianta non sia utilizzata nella creazione di veleni ed antidoti.
Livello 2 Il personaggio ha imparato sia dallo studio che dall'esperienza diretta il modo di coltivare al meglio anche piante rare e particolari che potrebbe non aver mai visto prima.

Mi sembra quindi che la cura del Giardino dei MdV e la compilazione dell'Erbario della congrega permettano di attribuire al PG la skill conoscenze naturali LIVELLO2: a questo livello il possessore della skill è a buon punto nell’apprendimento dei misteri naturali, riesce ad avere una conoscenza sufficiente della flora e della fauna e a riconoscere erbe curative e piante o animali da cui potrà essere ricavato del veleno (la skill non comprende la conoscenza del procedimento per ricavarne veleni o antidoti)


Grazie per l'attenzione
Ardia.
00giovedì 27 novembre 2014 08:59
Le skill non si richiedono più in questa sezione, ma in questa, per tutte le razze:

isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/a/797081/APPROVAZIONE-SKILL/carte...
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