ELVANSHALEE

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ilyth
00venerdì 21 giugno 2013 09:46
Nome completo: Elvanhshalee
Clan di appartenenza: Drow Puri

Carica di Clan:HARL(sono tutti i Drow al servizio della casata, non importa la divinita’ adorata anche se devono portare rispetto a Lolth)
Allineamento: Neutrale Malvagio

Punti Karma: 8133
BG:

Quale vendetta sarebbe meritevole di tale nome, se legato ad essa non vi fosse anche un perverso piacere nell'attuarla? Inizia cosi la mia storia, tra l'odore della terra, umida, fredda ma cosi accogliente da poter esser ben presto definita "casa", e l'odore del sangue, di quelli che morirono prima di potersi innamorare di quei cunicoli. La luce, inutile ricordo di un tempo ormai sepolto dalle ceneri, qualcosa da destinarsi solamente a chi è cosi aggrappato a futili certezze da temere l'ignoto, squallidi esseri quelli che vi trovano ancora conforto, no..io ho sempre amato le ombre, avvolgenti e maledettamente eleganti, dove tutto ciò che vi si cela è un mondo sempre nuovo, e non scontato, come alla luce del sole. Ragni, questi i compagni del mio passato di piccola drow, creature di gran lunga più meritevoli, rispetto ai figli di una Dea creata per gli uomini e per le altre razze deboli. Dicono sia una divinità di luce, cosi benevola da portare pace e serenità sulle terre da Lei governate. Racconti per bambini, favole, la guerra c'è, e sempre ci sarà, anche nelle terre baciate dal loro caldo sole, e illuminate dalla loro pallida luna. Non qui, qui è Lolth a guidare il nostro popolo, madre severa ma senza la quale non vi sarebbe ombra, senza la quale squallore e debolezza regnerebbero contrastando potere e nobiltà. Ricordo mia madre, Kil'AAsheen, che fu sacerdotessa di Lolth, Yathtallar, Alta sacerdotessa che solo a Lei e alla Ilharess aveva di che rispondere. Oscura come una notte senza tempo, sicura e spietata, tanto da godere del rispetto di tutti i membri della casata, al di là del suo fondamentale ruolo religioso. Non fu affidata a lei la mia crescita ed educazione, una cosa comune per noi, non come le inutili razze in cui chi nasce vive con i genitori fino all'età adulta, le ombre chiamano presto a raccolta i loro figli, e solo chi riesce ad assaporarle con bramosia può dirsi meritevole di crescere come un vero Drow. Fui eleganza e ambiguità molto presto, a nessuno fu mai permesso mettere in dubbio la bellezza dei miei tratti, lo splendore della mia pelle scura come il mare in una notte senza luna, a nessuno fu mai permesso di indagare a fondo nei miei occhi, il cui rosso acceso svetta come un tramonto fatto di follia ogni qualvolta una forte emozione mi inebria. A nessuno fu mai permesso di sfiorare i miei capelli, cosi candidi da sembrare filamenti di diamante. Cosi maledettamente perfetta, con il solo intento di migliorare, sempre di più, superbia e indifferenza verso tutto ciò che non fossi IO. Lasciando strascichi di vergogna e limitazioni ad ogni altro essere vivente, non fosse per quei pochi sventurati che per il mio puro piacere, han disceso le scale di una perdizione che inevitabilmente li ha condotti ad un'atroce fine, ma non prima di aver saziato la mia brama di gioco. Perchè è questo che un essere perfetto può e deve fare con chi gli è inferiore, come fosse un trastullo per passare il tempo, da gettare quando la noia prende il sopravvento. Sono cresciuta così, venerando la Dea Ragno, tessendo la sua tela giorno dopo giorno, rispettandola come avrei rispettato solamente me stessa, perchè "me stessa"..è l'unica cosa che per me conta, destinata un giorno a seguire le orme di mia madre, ammaliando e godendo di quelle stesse ombre da cui ha preso forma la mia esistenza. O almeno questo era quello che pensavo avvenisse.
Nonostante la mia via, come quella di molte delle mie sorelle, fosse destinata a Lolth, e a lei soltanto, approfittando di uno dei molti schiavi che la nostra dimora ospitava, imparai ad utilizzare piccole armi. Divertimento unito alla folle sete di sangue. La mia curiosità nacque dal fatto che mi venne donato da uno dei miei amanti, o meglio, da uno dei miei giocattoli, un pugnale di fattura elfica, raccolto chissà dove in chissà quale battaglia il cui esito segnò la fine del suo proprietario. Un dono particolarmente apprezzato, un'arma molto elegante ma al contempo frutto della forgia dei più odiati nemici della mia stirpe, possederlo sapendo che il suo antico proprietario era diventato parte della terra che calpesto e in cui vivo, mi faceva sentire potente, più di quanto non mi sentissi già solo per il fatto d'appartenere a una razza superiore. Ma guardare quell'arma senza conoscer il modo d'usarla a lungo andare era un piacere frustrante, tanto da convincermi a ordinare a uno schiavo di insegnarmi, un vecchio combattente caduto in disgrazie dopo un vano tentativo di difendere il suo villaggio da un saccheggio del mio popolo, tentativo che lo portò non solo alla fine di tutto ciò che era fino a quel momento, ma anche alla fine di quella che era la sua libertà di umano, insignificante essere che insieme ai suoi simili venne portato nel sottosuolo con il bottino. Il fatto che la mia scelta cadde su di lui era data dal fatto che durante quella rappresaglia si era saputo difendere meglio di altri. Offrirgli un'atroce morte in cambio del suo rifiuto fu la giusta ricompensa per far si che accettasse, sapendo benissimo che se anche si fosse opposto al mio ordine, avrebbe costretto un altro a mettere a rischio la propria vita a causa della sua codardia. Quando impugnai per al prima volta quell'arma con uno scopo diverso dalla semplice contemplazione, sentii un fremito d'eccitazione, un oggetto elfico costruito per portare la luce, avrebbe avuto una guida d'ombre e morte. Un pensiero cosi perverso da scendere nella mia anima come dolce miele. "Mostrami come uccidere con questo pugnale" fu un ordine secco, ancor più violento quando lui apprese che per dimostrazione, avrebbe dovuto uccidere uno dei suoi compagni di prigionia. Valeva lo stesso discorso, un suo rifiuto equivaleva, oltre alla sua morte, alla costrizione di un altro a subire il suo destino, e la mia offerta. Lui impugnò l'arma, ricordo ancora il tremore delle sue mani nello stringere il manico sapendo di dover tagliare la gola a un suo simile, mentre i miei occhi osservavano curiosi. Prima dell'azione vera e propria mi mostrò come fare rallentando i movimenti, lacrime scendevano sulle sue guance mentre mi parlava, costretto a trovare nei miei occhi che nel mentre si arrossavano come carboni ardenti, gli occhi di una padrona il cui ordine era legge. L'altro, inginocchiato a terra, sapeva che l'azione successiva sarebbe stata l'ultima che avrebbe visto da vivo. "Avanti..ora mostrami come fare, se esiterai..lui morirà tra atroci sofferenze di fronte ai tuoi occhi..se obbedirai..lui morirà in fretta e senza dolore" Ridevo mentre lui sudava, dovendo scegliere il minore dei mali, sapendo benissimo che la parola di un Drow è vana come il vento di primavera, e che tutto, da un momento all'altro, poteva cambiare in base a ciò che io avrei potuto decidere. Il suo braccio decise per la sua mente, offuscata dal dubbio. Il movimento fu rapido, nella mano destra teneva l'arma. In pochi attimi, dal suo esterno destro verso l'interno, alla sinistra, la lama tagliò l'aria, lasciando sul collo dell'inginocchiato, rivoli di sangue dovuti alla ferita inferta. Non vi furono grida, l'unico rumore fu il tonfo del corpo di quell'uomo nel cadere a terra, primo di vita. Compiaciuta, mi ritrovai ad applaudire al mio schiavo. "Hai scelto bene..ora è il mio turno.." I miei occhi avevano immagazzinato ogni istante di quella scena, e le mie mani bramavano il tocco di quell'arma come un amante innumerevoli volte ha bramato le mie carni. Mi passò il pugnale, ancora caldo del sangue dell'inginocchiato. Tagliai l'aria un paio di volte simulando il colpo che lui mi aveva appena mostrato, movimenti lenti con cui volevo prendere confidenza con quell'oggetto, godendo del sangue che dalla lama era colato sul manico, e quindi sulle mie mani, scaldando la mia pelle d'ossidiana. "Guardami..e giudica il mio apprendimento" fu il mio nuovo ordine, ero pronta a muovere seriamente il pugnale ora, lui mi guardava, io stringevo forte il manico nella mano destra, io lo guardavo, lui tremava, io spostavo il braccio verso l'esterno alla mia destra, rapida come il volo di un falco poi, verso l'interno alla mia sinistra, ruotando il busto in quel movimento tanto da trovarmi voltata di profilo quando il suo sangue schizzando mi imbrattò il volto. Solo il tonfo del suo corpo a terra annunciava che il mio apprendimento era andato a buon fine. Tornai a guardarlo, cadde prima sulle ginocchia, portando le mani al collo, con ancora un soffio di vita dentro sè, mi guardava, lo guardavo, i suoi occhi erano vetri sempre più opachi, la sua bocca spalancata, incredulo e agghiacciato. Gli sorrisi, con una dolcezza che mai a nessun altro avrei dedicato, ironica. "Lezione perfetta..Maestro". E pulendomi il viso dalle ombre del suo sangue, con le mani lo guardai mentre le sue sofferenze smettevano di esistere.
Fu invece in una notte silenziosa che tutto mutò, inesorabilmente. Forse un traditore, forse più di uno, forse spinti dai bagliori di monete e pregiati oggetti di valore, condussero un manipolo di nani lungo i cunicoli. Piccoli inutili esseri, mossi dal sciocco intento di reimpossessarsi di ciò di cui ci eravamo impadroniti saccheggiando il loro villaggio, tempo prima. Ma peggiori, quei drow che han venduto loro stessi e la casata intera per denaro, barattando la loro Dea con le futili promesse di quei vermi striscianti. Che Lolth possa tramutarli in bestie immonde, perchè è l'unica fine che per loro potrei immaginare. Aiutati dai traditori i nani riuscirono ad intrufolarsi nelle zone più interne delle grotte, distrussero il Tempio dedicato alla Dea, profanando e sporcando con le loro sudicie esistenze il luogo di maggior importanza per tutti noi. Odio..e rabbia..non per le vittime, perchè ogni essere che muore, forse l'ha meritato, ma per il modo bieco in cui l'inutilità è riuscita a infiltrarsi in qualcosa di perfetto. Crollando il Tempio, buona parte delle grotte cedettero sotto il peso della roccia che franava, il cuore del nostro mondo era perduto. Lo stridere delle armi, lame contro le volgari asce dei nani, continuò per giorni, un assedio che vide vittime da entrambe le parti. Le prime ad essere attaccate, furono le Sacerdotesse, tra cui mia madre, poichè il culto è il cuore di tutto, anche se l'ignoranza nanica non avrebbe mai potuto comprenderlo se non aiutata da chi si è macchiato di tradimento. Nessuno avrebbe potuto salvarsi restando li, ma cio che più conta è che IO non avrei potuto salvarmi restando li. Come poteva Lolth permettere che una sua figlia prediletta venisse annientata da membri di una razza inferiore? Armata solamente di un pugnale, cercai la fuga tra i mille corpi posti sulla mia strada, nani, drow, ogni cosa che avesse respiro, sarebbe caduta sotto la mia lama. Sangue..morte..e buio. Mossa dall'odio e dalla brama di morte, feci diverse vittime, muovendo il pugnale rapidamente, conficcandolo nei punti lasciati scoperti dalle armature dei nani. Le mie mani erano lo specchio di tutto il sangue versato, sangue che non è mai bastato a saziare la mia sete. Fuori mi attendeva un mondo fatto in prevalenza di luce, e avvolta dal mantello, lasciai i cunicoli ritrovando una volta fuori, il disgusto dell'aria aperta. Seguire l'istinto mi avrebbe portata fuori dalla foresta, destinata a chissa quali terre, a chissa quale futuro. Ma ciò che si è non si cancella, ciò che finisce è perduto ma ciò che rimane è immortale, io voglio essere immortale, io voglio vendetta..io voglio il potere, sono una figlia di Lolth, e grazie a lei, porterò un velo di morte e distruzione laddove il mio passo verrà ostacolato.


DESCRIZIONE FISICA
Altezza: 1,50 - Peso: 38 Kg - Occhi: Lilla - Capelli: Bianchi con striature argentate
Lingua:Drowish



Età:

Giovane (livello 1) Fino a 8999 karma


Caratteristiche di razza:


Metri percorribili in un round: 6
Forza: -1
Resistenza: 0
Agilità: +2
Sensi sviluppati: Udito, Vista, Olfatto (giovane, adulto, veterano)
Bonus taglia: 0 (giovane, adulto, veterano)


Capacità singolari:


Bonus:

- RESISTENZA MAGICA: LIVELLO 1 10 % possibilità di resistere
- SCUROVISIONE 18 MT
- PASSO SILENTE
- MUOVERSI NELL’OSCURITA’

Malus:

- ODIO ATAVICO
- VISTA SENSIBILE
- UDITO SENSIBILE
- AMBIZIONE
- DIFFICOLTÀ A COMPRENDERE LA DIVERSITà
- PERDITA DI AGILITÀ E VELOCITÀ PER USO DI ARMI PESANTI

Incanti di razza:

- FUOCO FATUO
- GLOBO DI TENEBRA
- MOVIMENTI DEL RAGNO
- RAGNATELA

Descrizione incanti


Fuoco fatuo:
Questo incantesimo di bassa potenza consiste nel lanciare su un obiettivo (animato o non) una getto triangolare di fiamme porpora. Queste fiamme si posano sul soggetto e se questo viene colpito, verrà avvolto senza causargli danni diretti. La durata dell'incantesimo è di 3 turni (2 per i nani) dopo i quali il fuoco svanisce. L'intensità delle fiamme è bassa e pertanto non acceca i i soggetti non sensibili alla luce. Un soggetto colpito da questa magia subirà però degli svantaggi quali:
- sarà estremamente visibile e pertanto i colpi sferrati su di lui avranno molte più possibilità di andare a segno. Inoltre coloro che sono colpiti da questo getto di fiamme magico non avranno benefici da incantesimi o abilità che comportano una loro sparizione (del genere invisibilità, nascondersi fra le ombre e simili) perché anche se la loro figura scomparirà i loro contorni saranno sempre avvolti dal fuoco porpora rendendoli visibili. Anche nascondersi non serve a molto se è fatto in maniera approssimativa e dietro nascondigli di poco più grandi di colui che si nasconde.
- andrà in preda al panico per 1 turno (questa durata del panico è per esseri con un intelligenza pari o superiore agli umani). Nel caso l'intelligenza del bersaglio sia inferiore a quella di un umano (come un goblin o un orco ad esempio) la durata del panico sarà di 2 turni, mentre se il bersaglio colpito teme particolarmente il fuoco (vampiri, qualunque altro essere, ad esempio: esseri del genere vegetale come driadi e treant, mostri non morti senzienti come wraith, lich, esseri del genere acqua e ghiaccio come frost worm, golem di ghiaccio o elementari d'acqua e altri nemici che in genere temono il fuoco) la durata del panico sarà di 3 turni.
I nani a causa della loro naturale impermeabilità nei confronti delle magie non entrano in panico ma subiranno un leggero stato confusionale per un turno.

DROW GIOVANE (Fino a 8999 P/K): il drow, dopo 2 turni di concentrazione, grazie alle sue doti di magia innata proprie della razza elfica, riesce a lanciare l’incanto "fuoco fatuo" che arriva fino a 3 metri dal drow che lo esegue. La durata dell'incantesimo è di 3 turni (2 per i nani) (SKILL valida solo di NOTTE PER I PURI)


GLOBO DI TENEBRA
Questo incantesimo consiste nel far apparire una zona di oscurità in un luogo prescelto. Essa può essere creata o in una zona (ed in questo caso resterà lì finché non ne finisce l'effetto o non viene annullato da un incantesimo dissolvi magie) oppure su di un bersaglio, mirando ad esempio alla testa di un nemico (ed in questo caso le tenebre si sposteranno col bersaglio e l’effetto dell’incanto sarà rimosso solo allo scadere dell'effetto, o da un incantesimo dissolvi magie o dall'entrata in una zona di non magia). In tale zona di tenebra non si può vedere in nessun modo né con visioni speciali come infravisione o scurovisione, né con altri tipi di visione magica. Nessuna creatura di nessun piano può vedere in questa zona di oscurità assoluta e nemmeno chi ha lanciato l’incanto. Tuttavia gli altri sensi funzionano normalmente nei confronti di questa zona buia.Chiaramente, fin tanto che una persona si trova all’interno di tali tenebre magiche, (che essa sia all'interno di essa oppure sia oltre l'osservatore con le tenebre frapposte nel mezzo) non potrà essere soggetta ad incantesimi che richiedono il contatto visivo né potranno essere eseguiti tiri mirati verso di essa.

DROW GIOVANE (Fino a 8999 P/K): il drow riesce ad eseguire il “globo di tenebre” in un raggio di 5 metri in tutte le direzioni [dimensione zona di tenebra in ambienti chiusi 3x3m] da dove si trova, dopo essersi concentrato per 3 turni. Altresì può creare un globo 3m di diametro su di un bersaglio. Durata della zona/globo di tenebra 3 turni. (SKILL valida solo di NOTTE PER I PURI)

MOVIMENTI DEL RAGNO
Questo incantesimo permette a chi lo riceve [solo il drow] di scalare le pareti, spostarsi su superfici verticali o camminare sui soffitti esattamente come un ragno. La creatura che subisce l’effetto deve avere le mani e i piedi ben appoggiati sulla superficie, senza tenere niente in mano. L’individuo si arrampica a metà del suo normale movimento e non può trasportare con sé persone o oggetti particolarmente ingombranti.

DROW GIOVANE (Fino a 8999 P/K): il drow, dopo 3 turni di concentrazione, grazie alle sue doti di magia innata proprie di razza, riesce ad utilizzare i "Movimenti del Ragno" per 3 round.

RAGNATELA
Questo incantesimo crea un ammasso di fili appiccicosi molto resistenti che compare entro una distanza variabile dal drow in base alla sua anzianità, che può essere lanciato per rendere impraticabile un ambiente quale una stanza, piuttosto che un tunnel, o stesa tra alcuni alberi etc etc…atta a imprigionare tutti coloro che vi sono al suo interno o che vi cadano dentro e ostacolando coloro che tentano di attraversare tale l’area. Se lanciata in una zona priva di appigli, i fili della ragnatela si afflosciano a terra (imprigionando comunque le creature presenti nell’area d’effetto), viceversa fanno presa sugli appigli circostanti (come muri, rovi, alberi, tende, ecc.). Ovviamente, date le dimensioni della ragnatela, essa è totalmente inutile contro esseri di dimensioni enormi o superiori [vedi Draghi], che riescono a liberarsi dai filamenti appiccicosi impiegando semplicemente un turno.
In alternativa il drow può lanciare la ragnatela contro un bersaglio, formando attorno a questo una sorta di involucro detto Bozzolo, molto più compatto e resistente della ragnatela.
La ragnatela persiste fin quando non viene distrutta. La tela è abbastanza resistente da sostenere il peso dei minuti Drow, che sono anche gli unici esseri a non rimanerne imprigionati e a potervi camminare sopra. Altresì la tela è molto resistente, tanto da rivelarsi difficile da distruggere con mezzi diversi dal fuoco.
Nella Tabella sottostante viene mostrato come la ragnatela e il bozzolo abbiano resistenza proporzionata alla forza di chi vi è imprigionato. Al termine dei turni la creatura che vi è rimasta intrappolata si libererà.
(Ad esempio un umano con forza pari a 0 resta imprigionato nella ragnatela ad area per 2 turni e nel bozzolo per 6 turni)

Essendo la tela del bozzolo più concentrata rispetto a quella ad area, i tempi per liberarsi sono quasi doppi.




DROW GIOVANE (Fino a 8999 P/K): il drow riesce a tendere una ragnatela in un raggio di 5 metri in tutte le direzioni [dimensione della ragnatela 3x3m] da dove si trova, dopo essersi concentrato per 3 turni. Altresì può creare una sorta di bozzolo imprigionante su di un bersaglio. Durata della ragnatela, fino a quando non viene distrutta.

Skill:
skill esperienza armi da guerra leggere +1
Skill Sotterfugio lv.2


Equipaggiamento:

- Piwafwi:Sia i Drow Puri che i Drow Rinnegati di giorno devono indossare un mantello speciale di nome Piwafwi, senza di esso i Drow bruceranno alla luce, in qualsiasi luogo si trovino. Tale mantello gli viene consegnato alla nascita.Il manufatto è in grado non solo di non far penetrare i raggi luminosi, ma anche di non permettere al calore corporeo di fuoriuscire, rendendo il drow invisibile alla Infravisione.
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