Edave (CAMBIO RAZZA IN MANNARO)

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EDAVE
00mercoledì 8 ottobre 2008 16:20
Il mio nome è Edave, provengo da Selvamont una cittadina posta sui dolci declivi delle colline ai piedi delle montagne di Carringhton in Irlanda vicino al monte Carrantuohill situato nella contea del Kerry al centro della catena dei Macgillicuddy's Reeks.
Chiedo di entrare nel Clan Nordico avendo ricevuto l'approvazione del mio BG.

Ecco la situazione del mio pg:
KARMA: 1298
SALUTE: 300
MENTE: 242
FORZA: 218

Per quanto concerne la richiesta di skill mi ripormetterlo di farlo quanto prima postando la role necessaria.

Nahmanen
00mercoledì 8 ottobre 2008 18:18
Dia Abar

Benvenuta!
In seguito alla presa visione del tuo BG, e della origine nordica (Irlanda) del tuo pg, posso annunciare che attualmente sei un membro degli Appartenenti del prestigioso Clan Nordico
Per la Skill non ti preoccupare, attendiamo. [SM=g7566]

AMMISSIONE AL CLAN NORDICO: APPROVATA


A presto [SM=g7554]


Re Cervo Bianco )O(
Poeta d’Accademia
Jarl Gaelico del Clan Nordico
Tutor


EDAVE
00mercoledì 15 ottobre 2008 11:00
Dia Abar,
vorrei richiedere la skill sangue freddo livello 1. A tal fine di seguito la rolata svoltasi alla baia.


"CALON [sentiero-spiaggia/mascherato] soffusi passi si muovono lungo un sentiero costeggiato dalla vegetazione,difatti ad ogni alito di vento il suono delle foglie accompagna l'incedere dei due,un ombra dal viso coperto con una pallida maschera che >>
CALON che quest'oggi interpreta un viso pacato...difatti labbra strette che non consento ad estranei di scorgere le originali,mentre le due perle nere palesi ad altri sono....il lungo manto nero cade dalle spalle dello spettro mentre il lugubre >>
CALON cappuccio ne cela il crine,lente parole camuffate dalla maschera sibila lo spettro alla soave donna al suo fianco “vi vedo nervosa”schiette e dure,mentre or i piedi affondano i dorati granelli di sabbia giungendo indi cosi alla spiaggia...un >>>
CALON sole forte crea due ombra alle loro spalle essendo oramai già alto in cielo,esso concede allo spettro ed alla donna di poter scorgere due ombre poco distanti “c'è qualcuno” profera calmo permanendo toni gelidi e duri “speriamo non siano>>
CALON scocciatori”ancor favella alla donna al suo fianco che quest'oggi quasi quanto lui par essere uno spettro....or dunque a tre metri dagli astanti presenti bloccano il proprio passo,mentre braccia congiunge all'altezza del petto permanendo silente >>
CALON mentre i neri cunicoli l'osservano attentamente studiandone forme e volti
EDAVE (sentiero->spiaggia)Cammina insieme a lui, il volto rabbuiato, lo sguardo gelido fisso innanzi a lei, i piedi rumorosamente calpestano il sentiero. Osserva le ombre che egli le indica stringendo le palpebre e cercando di capire se li conosca>>
EDAVE *Si mio caro oggi non è una buona giornata affatto* mormora calando maggiormente il cappuccio sul volto e fermando il passo di fianco a lui con fare noncurante senza osservar i due fermi. *Vogliamo procedere messere* verbia poi a lui rivolta>
EDAVE iniziando a muover verso l'acqua senza proferir saluto alcuno *Il mio umore è tale che preferisco non ascoltar parole da niuno* Poi lentamente avanza e si ferma solo ad aspettar l'amato, ad osservar la sua decisione.
LADNAG [baia/riva] ''eh uh dal sud?'' blatera notando nel suo sguardo quasi inviperito la domanda celata tra le righe di ''non chiedere altro'' tira indietro il suo corpo di qualche passo incerto sul cosa replicare quando nota dai suoi gesti >>>
LADNAG che una sua calzatura è scivolata nell'acqua. con decisione si china sul pontile puntando il suo bastone dentro l'acqua nel tentativo di recuperare la calzatura, sospingendola dal basso verso l'alto, operazione che con un po' di fatica >>>
LADNAG gli riesce, dopo diversi tentativi. mentre si agita nel salvataggio dice ''mad'musel il rigore della vostra terra v'impedisce di chiedere aiuto?''. infine porta a pelo d'acqua quasi la scarpa e con la mano libera, dopo aver poggiato la pipa sul pontile.
FEULALIA {Pontile} – {Non presta attenzione alle nuove presenza sebbene lo sguardo avesse percepito ombre muoversi lontano. Allunga la destra prendendo la bagnata calzatura stringendola per liberarla dall'acqua. °°
FEULALIA °° Sorride suo malgrado e verbia gentilmente la propria gratitudine “Grazie, messere'' Alza quindi il sottile corpo tenendo nelle mani entrambi i calzari e si allontana dall'acqua onde evitare il ripetersi dell'evento. Vicino alla riva ma su terra°
FEULALIA °° asciutta, si appoggia ad un tronco intenta a stringer tra le mani la bagnata stoffa.}
CALON [pontile/mascherato] nota la dama superare i due indi anch'esso muove i propri calzari sulle assi di legno del pontile superando i due senza proferir loro alcun verbo,si limita con iridi buie ad osservar un uomo affaccendato nel recupero di>>
CALON di qualcosa...sguardo breve su di esso prima di scivolare sulla figura al suo fianco,or le nere perle interrogano la sua figura udendone le parole...all'apparenza una dama gentile anche se nelle sue iridi qualcosa cela...forse semplice rabbia >>
CALON repressa o forse solo una supposizione sbagliata,indi distoglie lo sguardo da lei conducendolo nuovamente sulla propria amata alla quale semplice dire dedica “finalmente mi mostrare una parte di voi che mai avevo visto....la rabbia...vedete mio >>
CALON tormento...emanate un’aura oscura..e questo mi alletta” il dire agghiacciante e lo sguardo nonostante sia inespressivo avvolgerà la donna posta al suo fianco...ora ne studia il profilo,perfetto,ed il poco volto che il cappuccio consente>>
CALON alle buie di scrutare è liscio e attraente...cose che mai l'uomo dai mille volti dirà alla sua donna...forse l'orgoglio o semplice vergogna per colei che ancor incede nei labirinti del suo animo per giungere al nero diamante
EDAVE (pontile) L'uomo segue i suoi passi, ella supera i due intenti ma non li degna in alcun modo, poi si sente osservata e al proferir dell'uomo si volta con sguardo gelido e mormora lentamente *Messere vi ringrazio per le vostre parole* poi ti volgi ad>>
EDAVE osservarne la maschera *Vi confesserò che si tratta di una parte di me che solitamente celo ma da quando vi conosco no ho più desideri di nascondermi o camuffare la mia anima con troppa gentilezza* procedi lungo il pontile e allunghi una mano>>
EDAVE a risistemar le rosse ciocche che sfuggono al controllo poi porti la tua attenzione sul lago e lo osservi in silenzio poi favelli guardando innanzi *Forse il nome con cui amate chiamarmi ''Tormento'' si addice a me più di quanto crediate.
LADNAG [baia/riva] voltandosi nel seguire le movenze della dama appena incontrata incrocia altri due individui, di cui uno mascherato. scrolla le spalle nel notare la loro fretta o indifferenza o chissà cosa e procede oltre sorpassandoli andando di >>>
LADNAG nuovo a riva. e più precisamente sul masso su cui era seduto poco fa. si adagia così strofinando lentamente il sedere sul masso ruvido, grattandoselo, non che gli prudesse più di tanto. recupera così il taccuino e principa a legger le pagine >>
LADNAG che lo compongono.
FEULALIA {Riva} – {Neri gli iridi assorbono i raggi che il viso illuminano, profondi pozzi bui celano ciò che il sorriso suggerisce. Intuito ha l'animo l'oscura energia che i gesti e i toni rivelano. Più volte l'adolescente acume aveva scoperto saper °°
FEULALIA °° leggere ciò che il corpo nascondeva dello spirito. Aveva quindi imparato a cogliere i sussurri della mente e ciò aveva permesso lei di sfuggire i pericoli per i lunghi anni in cui aveva vagato solitaria tra le terre. Infila il calzare di già °°
FEULALIA °° asciutto, le mani distratte lisciano la sgualcita gonna mentre lo sguardo non leva dalla giunta coppia. Schiarisce la voce e pronuncia di modo tale d'esser udita “Nella biblioteca vi sono divani su cui poter leggere,messere” °°
FEULALIA °° Sorride quindi posando su di lui lo sguardo. Un lento cenno del capo saluta l'uomo, porge un ultimo sguardo al pontile per poi incamminarsi lungo il sentiero}
CALON [pontile/mascherato] ancora il suo dire accarezza i lobi del giovane dannato che or dipinge il suo volto celato da quella inespressiva maschera con un ghigno...ghigno che naturalmente resterà nascosto a chiunque se no all'animo dello spettro “ero>>
CALON certo del vostro animo oscuro...ho solo aspettato che esso venga fuori da se...però non fate lo sbaglio di usarlo con tutti...vedete le amicizie sono comode a tutti...non fate il mio sbaglio...tormento”indi ancor una volta il guardo dello spettro>>
CALON accarezza i suoi poco visibili lineamenti prima di condurre le proprie nere perle verso le acque del lago dopo però aver assistito alla rozza operazione dell'uomo che poc'anzi pescava scarponi dalle acque....indi ammirando il fletter>>
CALON del sole nelle limpide acque proferisce a tormento “quanto è caduto in basso la baia” dire freddo ed evidentemente riferito all'uomo alle sue spalle per poi udire la donna che proferisce in modo che tutti possano ascoltare...indi proferisce in un>>
CALON sussurro alla donna alla sua dx “evidente paura...ma non le d'ho torto...avevo letto male nelle sue iridi...pensavo fosse una donna scura,mentre si rivela solo una priva di coraggio”altro leggero ghigno “no come voi donna dal nero animo”conclude>>
CALON ancora osservando l'orizzonte
EDAVE (pontile)Il lago che solitamente le dà pace non riesce a tranquilizzare la sua anima che oggi pare attraversato da un nero fiume di rabbia che sta crescendo dentro di lei, che sale inesorabilmente. Conosce le sue reazioni e si augura>>
EDAVE di non aver motivo di sfogare la sensazione che attraversa il suo petto. La presenza dell'uomo vicino a lei è rassicurante, accarezza la parte oscura di lei risvegliandola un pò alla volta forse senza nemmeno accorgersene. Volta il capo verso>>
EDAVE la donna che lesta si allontana e proferisce*Messere la paura è un sentimento che non tutti riescono a sopportare con facilità* poi volge lo sguardo verso l'uomo indicatole dall'amato osservandone la gestualità *Effettivamente la baia ha perso il>>
EDAVE suo fascino* mormori sprezzante per poi riportar lo sguardo al lago che inesorabilmente continua il suo movimento eterno senza mai fermarsi, senza nulla considerare, senza chiedere e dare nulla. Poi ridiscende il silenzio e lei resta immobile.
JHANE §sentiero->baia§par quasi danzare ,la polvere,fra viottoli dimenticati dagli dei..un sassolino che ruzzola anticipando quel ticchettare di un scarpetta d'ambrosia che or fa capolino dalla lunga gonna in pregiata seta bianca..uno.due.tre. i passi-->
JHANE -->che or ora prendono a delinearsi,taciti,sulla soffice sabbia,scolpendo i sinuosi movimenti di un corpo di dea che or ora parea prospettar l'estasi...il nero iride che indugia languido fra un volto di perla,si tanto perfetto,ironico,prezioso,che-
JHANE -->sembra proclamar nel suo modo imperioso.bellezza e volluttà...ed è su un gruppetto di presenti che l'attenzione sorniona della Regina di Barrinton si poserà,in lontananza..troppo distanti per comprenderne la fisionomia..ma cosa importa..son-->
JHANE - -->pur sempre balcchi del solito burattinaio..un sorriso sottile e tentator che va a baciare le morbide labbra della Nera Venere,or che prende a muover passo a loro indirizzo.
LADNAG [baia/riva] adagiato sul masso sorride sentendosi rinfrancato dopo aver strusciato il sedere sul masso. la dama del sud va via raggiungendo il sentiero indicandogli il posto ideale per leggere. ladnag annuisce nella sua direzione e solleva >>>
LADNAG la mano come a volerla salutare, senza però dire niente. il gesto di sollevare il capo per osservare la dama lo fa girare ed osservare i due nuovi arrivati che confabulano poco distanti. ladnag si distende sul masso riscaldato cercando >>>
LADNAG tepore su quella roccia tiepida di sole. sul fianco pone la mano sotto al capo che tramite il gomito fa da perno sul masso tenendo il viso sollevato. il taccuino steso davanti ai suoi occhi tenuto dall'altra mano e le gambe stese. legge.
CALON [pontile/mascherato] ancor le buie iridi osservano il perpetuo ondeggiar delle acque del lago mentre i fini lobi accolgono il dire del tormento al suo dritto fianco,non volta lo sguardo verso ella proferendogli ancor dire freddo “troppo in basso''>
CALON aggiunge donando ora altra occhiata all'uomo che par steso a casa propria su di un masso mentre legge pagine a lui ignote,indi mentre ancor una volta i neri cunicoli conduce sulle limpide onde che alcune imbarcazioni conducono ai piedi del >>
CALON del pontile proferisce “mio tormento,secondo voi osserva solo delle figure...o davvero il primitivo messere saprà leggere?” domanda in tonalità talmente basse che l'uomo non dovrebbe riuscire a percepire...no per paura ma per semplice >>
CALON tranquillità...indi ancor non scorge un ombra che lenta s'avvicina muovendo leggeri passi sui dorati granelli alle proprie spalle,permanendo indi silente portando la pallida maschera ad osservar un punto ove l'isola delle mele dovrebbe >>
CALON sorgere
EDAVE (pontile)Le parole dell'uomo accarezzan i suoi lobi ed ella non può trattener una rauca risata che prorompente esce dalle sue labbra, volge il capo e osserva la scena senza alcuna risposta proferir poi mormora piano*Messere ognuno di noi si>>
EDAVE comporta come desidera* indi prosegui *e poi dipende dalle origini* e continua a ridere fissando le smeraldine sulle acque che oggi attiano i tuoi pensieri con il loro fluire. Ti lasci quasi trasportar da loro e non ti accorgi dei movimenti alle>>
EDAVE spalle.
JHANE §sentiero->baia§ancora pochi metri la separano dal gruppetto di astanti nel loco..eleganti i veli della bianca veste che carezzano le lunghe gambe,mentre le affusolate mani guantate di candido pizzo,raccolgono i lembi dell'aristocratica
JHANE -->lasciandola fluttuare in infinite pieghe sugli orli.vanesia come una Sposa che si prova l'abito per la prima volta,or lascerà con gesto si naturale che una mano passi fra i lughi capelli scarlatti,lasciandoli ricader in dolce scompiglio sulla --
JHANE ->schiena tutta,e palesando quindi quel volto di bambola cui è stato strappato via il sorriso..*ma quanti coraggiosi vi sono quest'oggi in baia...*loquirà con voce si alta da poter esser udita,seppur il verbo par rivolto piu a se stessa che ad -->
JHANE -->altri...*coraggiosi..oppure solo stupidi..che non comprendono il rischio di camminar su terre appartenenti ai cavalieri del caos...*gioca la piccola Duval..or guardandosi intorno con fare vagamente sospetto,quasi si accertasse che non vi fosse--
JHANE -->caotico alcuno nelle vicinanze..
LADNAG [baia/riva] sfoglia avidamente le pagine incurante del tempo che passa, dell'intorpidirsi del suo corpo, del vento che gli scompiglia i capelli, delle presenze circostanti. la concentrazione è alta, non ode altro che le parole lette ripetute>>>
LADNAG nella sua mente.
CALON [pontile/mascherato] mentre le nere perle ancor spiano le acque quasi volessero percepir cosa sotto di esse mentre la dama alla sua dx deride l'uomo forse troppo poco intelligente per accorgersi che esso è il protagonista del loro dire...o forse
CALON troppo preso dalla lettura del suo volume...il dannato spettro si volta sol all'udir u dire candido che provengono dalle labbra di una dama appena giunta...il volto lento dirige verso essa lasciando indi che essa possa scorgere la propria pallida>>
CALON maschera circondata dalla nera stoffa del cappuccio...indi i neri cunicoli interrogano il volto di bambola della dama udendone il dire,indi semplici parole dirige ad essa “forse avete ragione dama...che stolti che siamo a permaner in tale loco....>
CALON dovete perdonare la mia persona che mi porta a notare che anche voi calpestate suolo caotico...indi domanda mi vien spontanea...siete una coraggiosa o una semplice stolta?” indi sguardo riconduce su tormento proferendogli con solite tonalità >>>
CALON dure e spesso agghiaccianti “tormento...vedete all'uomo analfabeta si aggiunge una nuova paladina” leggero ghigno sempre celato da quella cella di ceramica che avvolge con volto inespressivo i propri lineamenti
EDAVE (pontile)Una voce alle tue spalle, lentamente volti il capo e il tuo sguardo si posa su un volto di donna e i tuoi lobi odon attraverso la stoffa del cappucio il suo favellar, dal tuo viso non traspare emozione alcuna e i tuoi >>
EDAVE occhi permangon gelidi al suo dire. Sposti le smerandine sull'uomo concentrato nella lettura e sogghigni verso di lui scuotendo le spalle in segni di noncuranza alle parole del mascherato. Ascolta le parole che come un soffio gelido lascian>>
EDAVE le labbra dell'uomo e ti avvicini lenta al bordo del pontile per poi sederti ad osservar le acque.
JHANE Un primo sguardo verrà elemosinato verso colui che,sdraiato,legge noncurante della situazione...la scarpetta di destra che or confugace movimeto,solleverà dei granelli di sabbia,nel tentativo di tirarli proprio sul libro che par aver assorbvito –
JHANE -->la completa attenzione del maleducato ser...nessuna parola però verrà proferita in accompagnamento di tale fare...lo sguardo invece volgerà da prima sulla dama chr non aver lingua pr rispondere,poi sul ser mascherato a lei dinanzi...un ghigno->
JHANE -->sottile e tentatore nell'osservre in ogni dettaglio l'affascinante mascherap che porta per poi decidere dare spago al di lui loquir...*io messere,vivo in questa cittadina,e seppur vi sia stato l'avvento del caos,ho deciso di rimanere...sono -->
JHANE -->succobe del caos..non potrei mai andar contro a quel credo,anche se solo per paura..*una breve pausam mentre improvvisa parole ed espressioni in quel gioco un po' perverso...*ma voi invece...voi siete prezzante del pericolo..passeggiate su -->
JHANE -->queste terre irrispettoso verso le leggi che il caos ha portato..non si può celare il volto nella cittadina di barrington..un caotico vi punirebbe per questo.eppure,r voi parrebbe non essere un problema....*
PHEBE |sentiero->baia| L' espressione corrugata da un sole, che prepotente invade il volto della dama dalle vermiglie chiome che con dolci passi si appresta a raggiungere la baia. I lembi delle candide vesti sono raccolte in ambo le mani, che fluttuano>>
PHEBE >>ondeggiano, mossi dalla tipida brezza. Il corpetto, aderente alle fattezze perfette della dama, mostrano vicino ai rotondeggianti seni, le effigi di adepta del suo unico credo: il caos. I sandali, affondano nel tepore della sabbia della baia. >>
PHEBE >>La dama si accorge di non esser sola. Socchiude le palpebre leggermente a cusa del sole che pervade le sue pupille, scorgendo poco lontano una figura molto familiare dalle fulgide chiome e dallo sguardo penetrante e nero,(Lady DIscordia) >>
PHEBE >>pensa subito la venere, quando ad un tratto le pupille si spostano sul suo corpo, all'avida ricerca delle effigi, senza alcun risultato,(forse Lady DIscordia non vuole farsi riconoscere). Con passo deciso si avvia verso la sua signora.
CALON [pontile/mascherato] il duro sguardo segue le movenze della donna appena giunta osservandone i suoi movimenti provocatori verso l'uomo immerso nella lettura,per poi seguir i passi che conducono tormento all'estremità del pontile ove or siede,sono>>
CALON però i propri lobi ad accoglier nuovo verbo provenir da quelle sottili labbra di porcellana,indi lieve sogghigno ancor dipinge le vermiglia celate dalla propria pallida maschera ove un dire gelido emana “vedete...secondo il vostro dire voi siete >>
CALON un adepta e secondo il mio io sono il re di berrinthon...chiamatemi pur diffidente ma non è mia abitudine credere a semplici parole”indi interroga ancor con lo sguardo la sua figura..anche se essa fosse una caotica di certo non avrebbe portato>>
CALON lo sguardo del dannato conduce nuovamente all'amata “tormento...attenta..potresti cadere...o esser spinta giù”una muta risatina diabolica sotto a quella pallida prigione ,mentre or una nuova ombra porta i suoi passi nella loro direzione
EDAVE (pontile) Lascia che le gambe ballino nel vuoto e posa le mancine a dx e sn vicino al corpo chinando il capo ad osservar il movimento sotto di lei. Le parole della donna giungon ai suoi lobi ed ella decide di voltar il capo per osservarla>>
EDAVE per osservarne il volto e le aggraziate movenze, non può trattaner una risata alle parole dell'amato e sibilare *Sicuramente sareste voi a farmi cadere messere* e lentamente si rialza e si gira verso l'uomo ad osservar la donna>>
EDAVE che ora giunge di lontano con le vermiglie chiome illuminate dal sole del mattino. Poi verso l'uomo mormori piano *La vostra maschera desta sempre curiosità e tutti vorrebbero vedere il vostro volto ma ciò* e volge le smeraldine verso la donna>>
EDAVE *non a tutti è concesso* poi resti e sorridi lentamente allungando una mano verso il suo braccio e posandovi con grazia la candida.
CRISWAL dagli alberi si intravide una figura avvicinarsi, il volto coperto dal cappuccio del mantello grigio che indossava. si avvicinava a grandi passi veloci alle due figure che scorgeva in lontantanza e che diventavano sempre più nitide. >>
CRISWAL era stanco della solitudine. da giorni, mesi non aveva alcuna compagnia. aveva anche dimenticato cosa volesse dire avere degli amici
JHANE Alle parole di Calon un sopracciglio si inarca appena...* è ovvio messere che io potrei dirvi di esser chiunque..ma non è questo che ho fatto..* or raccogliendo con tranquillità i lunghi capelli scarlatti e lasciandoli ricadere su di un spalla,-->
JHANE -->scoprendo l'opposta...*messere io non ho mai affermato di far part del caos,ma solo di esserne sottomessa,considerando che quella congrega non da molte altre possibilità....*loquirà or abassando appena il tono quasi avesse timore di esser -->
JHANE -->ascoltata da chi non apprezzerebbe tale affermazione...*chi siete,e perchè tenete quella maschera non ha molta importanza..il fatto è che esiste una legge che vieta di coprire il volto..e voi,questa legge,non la rispettate....*sol ora -->
JHANE -->elemosinerà sguardo verso Edave..*spero che siate al corrente dei rischi che correte,facendo di testa vostra....*
PHEBE |Baia| I passi giungono rapiadi alle figure notate pochi istanti prima, divenendo sempre piu nitide, ad ogni centimetro guadagnato dalla dama. l osguardo attento ed impeccabile della Lady osserva l' intrlocutore di Lady Discordia, un messere>>
PHEBE >> che poteva esser schiacciato in qualsiasi momento dalla Sposa del Ductor; un divertente spettacolo al quale non arebbe mai rinunciato per nulla al mondo. Sorride volgendo le iridi alla Dama dalle scarlatte chiome * mors in voi, Lady Jhane* Un >>
PHEBE >>sorriso complice impercettibile agli occhi dell'interlocutore ingnaro, invade le labbra della venere dalle iridi smeraldine.
CALON [pontile/mascherato] con lente movenze ancor volta il capo verso l'amata che lenta s'alza portando la sua candida sotto il proprio braccio,ne ode il dire ed un soffuso sorriso si
CALON completamente gradito dal dannato...or indi ancor le parole proferite dalla piccola bambola di porcellana intinta in un abito perlaceo quasi pare una novizia sposa “scusate se forse o frainteso il vostro dire...ma noto che voi non siete da >>
CALON da meno...io non mi vieto di scoprirmi il viso...vi ho semplicemente detto che esso e la maschera che indosso....” indi lieve sguardo all'amata alla quale or profera “come da voi detto cosa cela questa maschera è visto da pochi..”indi ancor lo >>
CALON lo sguardo alla pallida donna (jhane) “ma tormento intendeva come maschera lo scrigno che avvolge il mio cuore no quello che cela il mio viso” indi una l'ombra soffusa che poc'anzi incedeva verso essi oramai giunge proclamando saluto al dannato >>
CALON noto,indi la propria attenzione porta ad essa proferendo in sua direzione “appunto...sid et vobis a voi che giungete” indi rinnovato sguardo posa sulla pallida dama “quindi lady jhane...vedo che il vostro dire non è del tutto fasullo” conclude >>
CALON portandosi lievemente più vicino all'amata mentre la scimitarra lungo il fianco dx riposa ed il pugnale nella cintola sul fianco sx ancor giace
EDAVE (pontile) Sposti la mano lentamente dal braccio dell'uomo, e con calma sollevi le gemelle ad abbassar il cappuccio liberando le rosse chiome, ascolti il saluto della donna or giunta con impassibilità permanendo immobile, dal tuo volto nulla>>
EDAVE traspare, le parole che lui proferisce son già di spiegazione e tu nulla devi aggiungere che già non sia stato detto. La donna dalla vermiglie chiome giuge infine e favelli *Sid* volgendo le smeraldine verso di lei per poi riportar l'attenzione>>
EDAVE su Lady Jhane e sullo sguardo a te donato che poco sfiora la tua anima. Un sorriso lieve si apre sul tuo volto e permane solo un secondo il tempo necessario acciocchè il tuo nordico volto ritrovi la sua gelida posa.
JHANE sol ora ode quel saluto...si volta lentamente prima di incontrare on lo sguardo la sua bella allieva,phebe..un sorriso sottile e tentatore prima di raccogliere ambe due i lemi della gonna e fare ciò che solo al Suo Signore Valarmath,fin ora era -->
JHANE -->stato concesso.inchinarsi. un inchino profondo e rispettoso che volge verso l'adepta.* Sid Mia Signora....*loquirà or evitando di guardarla in volto,trascinando palese sottomissione...ancora pochi attimi,un veloce batter di ciglia e la realtà->
JHANE ->torna a specchiarsi nell abisso dei suoi occhi..ancora lo sguardo verrà volto verso Calon..tornando in eretta postura e muovendo passi quanto bastano per travarsi a lui dinanzi..alla distanza di un respiro i due corpi,che or orsi sfiorano appena-
JHANE ->se le verrà concesso la destra mano guantata di bianco pizzo,andrà a sfiorare il petto di lui..salendo or imitando piccoli passetti con i popastrelli dell indice e del medio,sino a giungere a sfiorare la di lui maschera,sopra il mento...-->
JHANE -->un solo sguardo verrà scoccato verso Edave,quasi a sfidarla...ed ecco che il volto si aebbe appena a quello di lui,mormorando peccaminosa..*ed io,posso avere l'onore di guardarvi in volto?.....*
PHEBE |baia| La postura eretta della dama, le conferisce un aspetto ancora più slanciato e composto. Segue i movimenti di Lady Jhane con il capo in tutto il loro splendore. In cuor suo sente di aver infranto le regole, ma per la sua signora,era>>
PHEBE >>disposta a ben altri sacrifici. Un sorriso tirato le pervase le vermiglie. Le iridi vermiglie si spostano con molta grazia inizialmente sul corpo del messere, scrutandolo in tutta la sua forma, puntanto lo sguardo sulla maschera, osservandola >>
PHEBE >>in tutte le sue forme; per poi spostarsi verso la dama dallo sguardo quasi intimorito, cosi tanto da stringere il braccio del suo messere. Osserva la scena con aria incuriosita, ma distaccata.
CALON [pontile/mascherato] lenti passi della pallida dama che si portano alla distanza di un sospiro da lui,or le sue coperte dita passeggiano sul proprio petto giungendo cosi alla maschera....anche se essa con un fulmineo movimento tenterebbe di >>
CALON di scostarla tale azione non verrebbe concessa,perche le maschere fatturate dai MdM sono legate con saldo nodo alla sulla parte inferiore del capo....ed esso e coperto dal nigro cappuccio...indi risponde alla donna con solite tonalità dure >>
CALON dure “vi ripeto che pur scoprendo tale volto non vedrete che la medesima maschera....quindi vi prego di distoglier la vostra attenzione da essa”indi piccolo passo indietro prima di donar sguardo all'amata “tale onore..come voi lo chiamate”>>
CALON proferisce all'apparente sposa nonostante il suo sguardo posasse su tormento “nemmeno alla mia compagna ho concesso...quindi spero voi mi perdoniate” indi il guardo or passerebbe su colei che intinto sul seno porterebbe le caotiche affigi >>
CALON “mi duole non esser degno di un vostro saluto...mancanza di attenzione...infinita maleducazione..o semplicemente non mi ritenete degno si esso...oscura ombra....qual modo devo chiamarvi non conoscendo il vostro nome” proferisce or a colei che>>
CALON che le nere vesti di caotica indossa
EDAVE (pontile) Osservi la scena con estrema calma, non mostrerai alcuna reazione alla provocazione della donna che cerca di guardare in volto Calon. E nemmeno darai peso a colei a cui si è inchinata limitandoti ad osservarla. I tuoi piedi son>>
EDAVE ben fermi al loro posto e la tua faccia è come coperta da una maschera. La donna è fulminea e aggraziata nelle sue movenze e tu apprezzi il suo coraggio e il suo ardore. Sorridendo enigmatica ascolti le parole dell'uomo dai mille volti>>
EDAVE e lentamente ti risistemi le pieghe del manto. Poi fissi il tuo sguardo sull'altra presenza di cui non conosci alcunchè, la osservi da capo a piedi per poi distoglier lo sguardo e riportarlo sulla bellissima donna che ora è vicina a voi>>
EDAVE e che finalmente tu riesci ad osservar.
JHANE sbufferà appena la Regina di Barrington alle parole del ser...indi si scosterà da Ei con fare pigro quanto sornione..*Non vi azzardate mai piu,messere,a dubitare dell'educazione di un Caotico...se l'Adepta qui presente non ha ritenuto opportuno -->
JHANE -->svelarvi il suo nome,dovete solo dar colpa a voi stesso che a quanto pae non siete stato ritenuto abbatanza interessante...*loquirà or in difesa della propria allieva..le nere iridi che si sano ancora su Edave...accennand ora un peccaminoso -->
JHANE -->svelarvi il suo nome,dovete solo dar colpa a voi stesso che a quanto pae non siete stato ritenuto abbatanza interessante...*loquirà or in difesa della propria allieva..le nere iridi che si sano ancora su Edave...accennand ora un peccaminoso -->
JHANE -->quanto tentatore sorriso..*se nemmeno voi avete potuto vederlo in volto..suppongo che non siate molto passionale come coppia...sono davver dispiaciutap er voi...*accennando or una civettuola risatina che prontamente verrà celata dall -->
JHANE -->aristocratico gesto della destra,che rà a coprire le vermiglie labbra..risata che però si scioglie ben presto in espressione si severa quanto austera...follia.follia.follia,mentre la nera venere nha piu voglia di giocare.*Voi forse non avete-->
JHANE ->compreso...non vi sto chiedendo di togliervi la mascherà....*or sorridendo appena,mentre cononcuranza andrà a slacciare i primi nodi del bustino,svelando un ciondolo che raffigurano le effigi dell'Apocalisse.*io ve lo sto ordsinando.*
PHEBE Una risatina divertita pervaderà le vermiglie dell'adepta, che con la mancina, andrà subito a nasconderle. Le iridi si soffermano sulle labbra velenose della sua Signora; la dama dalle smeraldine iridi alzerà leggermente il sopracciglio destro>>
PHEBE >>con sguardo colmo di frivola malizia, per poi volgersi ai due poveri malcapitati con tono cnazonatore *scusate se non vi ho degnato della mia presenza, ma attendevo una vostra galantreia, dato che...* si sofferma per contenere un sorriso degno>>
PHEBE >>della sua congrega *di solito, i personaggi più insignifacanti...* fa cenno con la testa verso i due innamorati * tendono a mascherare la loro inaguatezza con pomposi e galanti saluti, mentre voi...* Punta i loro occhi con aria disgustata, >>
PHEBE >>*Pensate forse di essere miei pari?* Le vermilgie sono mordicchiate sai denti marmorei della venere, che focalizza la sua attenzione nelle iridi della giovane morbosamente attaccata ala braccio del suo amato.
CALON [pontile/mascherato] attentamente il dannato accoglie le parole della piccola bambola perlacea che adesso par andar in difesa della caotica “vedete lady jhane, prima vi inchinate alla dama per poi difenderla...quasi mi fate sospettare di voi,se >>
CALON vi inchinate et evidente segno di sottomissione...ma se osate proteggerla...bhe segno di superiorità...mai avrei permesso a mio sottoposto di proferir verbo in mia difesa” indi le parole del dannato anticipano il movimento della donna che or >>
CALON proclama un ordine mostrando le apocalisse effigi “finalmente vi scoprite per quello che siete...ma vedete” lenti passi verso ella “io posso quasi dire che vi cercavo” si ferma a breve distanza da lei osservandole perle nere che spazio si fanno>>
CALON sul pallido volto “mio sogno è poter vestire quelle effigi”sorriso maligno mentre le braccia si congiungono all'altezza del petto “vedete signora dell'apocalisse...sono certa che voi potiate schiacciarmi in un sol movimento....ma son anche certo >>
CALON che voi potiate decidere se io....potessi essere caotico o meno...indi vi chiedo ancor una volta la grazia di lasciar il mio viso avvolto in un fievole mistero...per poi poter concedere solo a voi dopo la mia signora la grazie di osservarlo...ma >>
CALON grazie di osservarlo anche se di grazie nulla nascone...ma scoprirmi il viso adesso mi porterebbe divenir palese a tutti....per meglio spiegarmi...come potrei io poter muover passo sull'isola delle mele se qualcuno adesso vedesse il mio volto?..>>
CALON ...mentre se tale restasse coperto...quando voi mi e se degnerete me di indossare tale effigi...potrei io camminare indisturbato per nome vostro su tale suolo...sapete come me che non fidarsi e meglio” indi lieve sguardo all'adepta “mai mi >>
CALON sognerei di esser vostro pari”lascia cadere la frase mentre nuovamente osserva l'apocalisse
EDAVE (pontile)Or le smeraldine riportan l'attenzione sulle effigi che la donna porta al petto e sul loro significato oscuro. Si limita a sollevar un sopracciglio alle parole di Lady Jhane ma rimane impassibile alla provocazione. Spesso il silenzio>>
EDAVE è un'arma a doppio taglio ma oggi ha deciso che tale sarà il suo atteggiamento quasi superbo. Lascia che sia Calon a discuter con la Lady, ella ha un rango che lei rispetta. Si volge verso la caotica lentemente sorridendole *Milady* favella>>
EDAVE con voce calma *Perdonate il mio ardire nel non presentarmi a voi* poi con piccolo cenno del capo mimi un inchino *non intendevo arrecarvi offesa alcuna* poi ti volgi verso lady Jhane il medesimo movimento e riporti la schiena eretta>>
EDAVE *Io son donna di poche parole* favelli ancora *lascio che altri parlino*. e poi permani freddamente immobile in silenzio con le mani lungo il corpo.
JHANE osserva il fare della dama,con fare leggermente innervosito...*milady se alzerete nuovamente un sopracciglio verso di me,sarò io stessa a strapparvi gli occhi si da non darvi più modo di farlo.*spezzerà or tale macabra quanto indignata -->
JHANE -->affermazione,per poi volgere ovamente lo sguardo verso Calon..ne ascolta il di lui loquir..ancora pochi secondo attenderà prima di proferir risposta..*se io vi ordino di togliere maschera,voi me la gettate ai piedi..non è certo un buon inizio JHANE ->venir meno ad un ordine..qualsiasi spiegazione voi diate...*or ancora una pausa,mentre ravviverà i lunghi capelli in un gesto elegante della mano..*ma sia come Voi desiderate..prenderò in considerzione la vostra richiesta..ma non vi aspettate-->
JHANE --che potrete eseguire un esame a volto coperto....*lo sguardo che or scivola su Phebe ghignanfo appena mentre le fa cenno di andarsene...*vi manderò una missiva per accordarci sul giorno dell'esame..quel giorno portate un dono per il caos....*lo->
JHANE -->sguardo che or scivola per solo pochi attimi su Edave....*...sarebbe gradevole,avere una nuova Schiava......* lascerà or cadere la frase,certa che Calon la capirà in tutta la sua perfidia..indi darà le spalle ai due prendendo a muover passo-->
JHANE -->verso il sentiero*Discordia in Voi...* sa che Phebe la seguirà-
PHEBE Le braccia conserte al petto, le fulgide smeraldine fisse sul messere; lo osserva con aria di sufficenza, un ultima volta. Per poi sentire il loquir della sua Signora, che con un cenno la invita ad andarsene. QUalche parola, poi Lady dalle iridi>>
PHEBE >>corvine, si incammina verso il sentiero; un'occasione più unica che rara per l' adepta, che seguirà la sua maestaìra, dopo aver verbiato per l'ultima volta con il messere mascherato *Scusate la mia troppa crtesia messer,* verbia, porgendo la>>
PHEBE >>destra affusolata e dalle unghie ben curate, *ll mio nome è Lady Phebe* Sorride un pò stizzita *adesso di grazia, che altra frivola moina devo fare prima di estirpare il vostro?*
CALON [pontile/mascherato]osserva la pallida bambola minacciar la propria donna,il dannato non può far a meno di sogghignar...il sogghigno fortunatamente è ben celato dalla pallida maschera ed esso veloce scompare quando il verbiar dell'apocalisse “mai>>
CALON mi son aspettato nulla dalla vita indi non temete..il giorno in cui sarò sotto le vostre vigili iridi sarò con viso scoperto,sperando che in seguito mi concederete l'onore di poter vestire le vostre stesse effigi”indi lieve sguardo all'amata al>>
CALON susseguir delle parole della pallida dama “il dono lo porterò ma state certo che la mia signora sarà degna di ben altri incarichi...e non certo di una schiava....sid et vobis a voi lady jhane” indi lieve sguardo alla donna che la segue “saluti >>
CALON anche a voi lady phebe...molti mi chiamano per ovvi motivi l'uomo dai mille volti”si limita a verbiar prima di prendere la mano dell'amata sussurrandogli “andiamo anche noi...siete stata bravissima”sorride prima di scomparire nell'opposto sentiero
EDAVE Ascolti il verbiar della donna ma oramai il tuo volto è una pallida e gelida maschera che non può esser scalfitta da alcuna frase, ti lasci prender per mano e poi con sorriso ironico in merito al dono atteggi il tuo volto. Guardi la donna>>
EDAVE allontanarsi e lieve inchino le volgi con il capo poi ti lasci trascinar via da lui allontanandoti e poi mormori sol che lui possa sentire *Grazie mio caro lo so*.
PHEBE Sorride ad un omuncolo troppo presuntoso, Raccolglie i lembi delle vesti e con incedere delicato ma deciso si allontana verso la sua signora."


Nahmanen
00sabato 18 ottobre 2008 19:25
Ho letto attentamente la role dove vedo che descrivi bene le espressioni nordiche per un primo livello, quindi:

SKILL SANGUE FREDDO (LIV.1): APPROVATA

Alla prossima!
[SM=g7566]


Re Cervo Bianco )O(
Poeta d’Accademia
Jarl Gaelico del Clan Nordico
Tutor


EDAVE
00mercoledì 11 febbraio 2009 09:19
Avendo raggiunto e superato la soglia dei 6000 punti di karma, secondo quanto previsto dalle nuove regole (se non ho capito male... [SM=g7574]) chiedo cortesemente l'approvazione per avere il II livello della skill di sangue freddo.
Nel caso in cui avessi capito male [SM=g8075] ho già un paio di roling pronti a giustificare tale richiesta.
Grazie.

latis
00sabato 14 febbraio 2009 08:24
Le regole sono quelle ^_^

SKILL SANGUE FREDDO LIV. 2: APPROVATA PER RAGGIUNGIMENTO PUNTI KARMA

Buon role


EDAVE
00venerdì 11 settembre 2009 10:55
Avendo raggiunto la soglia dei 12000 punti chiedo con la presente l'approvazione della skill sangue freddo livello III per raggiungimento punteggio karma previsto.
Grazie.

stiofan.
00venerdì 11 settembre 2009 21:22
Skill di clan SANGUE FREDDO Liv III approvata per arggiungimento Karma

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