GHADIA ( PG DEFUNTO - BAN)

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Ghadia
00venerdì 16 maggio 2008 20:43
Nome:Ky’Ghadia / Ghadia della casata Ky'Eshial di Bosco Oscuro, divenuta poi la casata Nhildja e infine attualmente casata Eshial Nhildja

Clan di Appartenenza: Drow Puri

Carica di Clan:ILHARESS (la matrona)

Allineamento: Legale malvagio

Punti Karma: 45778


BG: Fosche le tinte di un mondo fatto di umidità e di oscurità, nel quale non filtra più la luce a me invisa. Accogliente Gea che scacciati ci ha da quel mondo di luce, inghiottendo i nostri corpi agili nel suo ventre dall'odore di terra. E ivi io e la mia tribù drowish, tutti puri, vivevamo. Da poco avevamo deciso di spostarci e avevamo scelto quel luogo nuovo, viaggiando sol nelle ore più tarde e cupe della notte. Ci sembrava perfetto. Subito mettemmo alla prova tutto il nostro gusto estetico. E mentre gli odiati elfi più lontano generavano creazioni belle per migliorare un mondo condannato noi adornavamo il nostro con quanto di piùabbagliante -forse futile- vi fosse, per puro piacere e diletto degli occhi.

Il mio nome completo è Ky’Ghadia che pochi oramai conoscono. Rifuggivo dal contatto col mondo della superficie, con quello degli altri esseri e persino dei miei simili, se non era strettamente necessario. La compagnia che da sempre trovo migliore è una e una soltanto: me stessa. Allenavo il mio corpo per renderlo rapido, e in particolare adatto a combattere con le doppie scimitarre a me dilette, deliziandomi nell'osservare le mie forme che sempre più simili mi parevano alla perfezione. Il corpo snello, un pò minuto ma slanciato, le gambe tornite e le braccia lisce, il colore della pelle come Vetro vulcanico nero e lucente, i capelli come la neve appena caduta. E i miei occhi pallidi, allungati ma grandi le cui pupille donavano riflessi argentei e bagliori rossi come vino mescolato a sangue .

Non apprezzavo quel cambiamento di dimora, avrei preferito rimanere nel mio precedente habitat ma optai per seguirli in quel che si rivelò la nostra rovina. Avrei forse potuto oppormi, in quanto femmina e in alto nella gerarchia,(seppure fossi molto giovane nella concezione del tempo che abbiamo noi drow). Ma non mi sembrava che tali futili problemi mi tangessero, mi era indifferente un luogo o un altro purché fosse di mio gusto. Quasi immediatamente però l’orrore si presentò al varco.

Il primo a subirne le conseguenze fu un elfo oscuro di sesso maschile di nome Har’Ghaun. Un giorno iniziò ad avere strane visioni e ci allarmò tutti quanti. Il suo comportamento mi diede un certo ribrezzo, se proprio devo. Fummo alquanto turbati dal fatto che tra noi ci fosse un tale ‘malato’. Il suo corpo fremeva da spasmi continui e ci fissava come terrorizzato, con grandi occhi, brillanti dalle pupille dilatate e fisse nel vuoto nelle quali non vi erano più riflessi…come fosse morto. Eppure nelle sue membra scorgevo i segni d’una profonda irrequietezza e nella sua voce solo confusione. Tale mancanza di modi mi disgustava…io che da sempre perseguivo una formale bellezza in ogni cosa che mi circondasse. Compito mio fu di porre fine a quella inutile vita e così feci. Utilizzai le due lame, mia arma consueta e prediletta, e incrociandole dinnanzi alla sua gola lo finii. Poi ne disposi il corpo come se dormisse. Per qualche momento tornò il silenzio e l’indifferenza tra noi che tanto bramavo.

Se non che un giorno fu più d’uno a presentare gli stessi sintomi. Il numero di costoro cresceva….e alfine….il male prese forma anche nella mia coscienza. Divenimmo folli. Senza sapere perché. Una tachicardia sfrenata accelerava i nostri battiti, le nostre fauci erano asciutte e uno stato di eccitazione ci inseguiva…come lupi affamati di carne e sangue…Presto fummo preda del furore, che selvaggio e incontrollato desiderava possederci. Tutte le notti attaccavamo di nascosto, nel silenzio delle più buie foreste qualunque essere ci aggradasse uccidere, per puro piacere ma con una frenesia molto forte. Pugnali e frecce volavano nella foresta ogni notte e persino qualcuno di noi ne restò ucciso. Finché non si trattava di me...poco male…

Ogni forma, ogni oggetto innanzi ai miei occhi sembrava esorbitante, immenso. I colori scuri che venivano male assorbiti ci rendevano ancor più folli, e mi sembravano mostruosi i visi dei miei confratelli, tanto erano orribilmente deformi…non potevo sopportare che vedessero il mio allo stesso modo, il mio volto di perfezione. Così iniziai a coprire il volto con una maschera bianca e dalle forme statiche e impenetrabili. Ciò aveva il duplice effetto di celare la mia faccia e di tranquillizzare un poco gli altri drow. Solo le mie argentee rosse pupille in stato di midriasi erano visibili.

E la notte tutti soffrivamo di ideorrea, nella nostra mente s’accavallavano e si compenetravano i pensieri a flusso continuo, affollando la mente. Sognavamo sempre di essere potenziali vittime di omicidi…avevamo ancor maggiore odio verso ogni fonte d luce, al culmine della già nostra fotofobia. Grida penetranti e ululati smorzavano il placido languore dell’oscurità. Un piccolo esercito di assassini dai volti statuari e marmorei, questo eravamo.

Un giorno, la bocca ancora asciutta come spesso accadeva, perennemente assetata, a passi lievissimi, mi incamminavo verso il sotterraneo fiume d’acqua da cui ci approvvigionavamo, ma da un lato che non avevo mai esplorato. E la rivelazione si fece strada a miei occhi. Scorsi delle foglie lanceolate nell’acqua, le seguii con lo sguardo finché il mio acuto senso dell’olfatto non mi rimandò un odore disgustoso…e all’origine di questo, silenziosa, scoprii cos’era a darci le allucinazioni, a renderci tanto vicina a una lucida follia. Non conoscevo molte piante, ma quella si. Atropa belladonna. Il nome della parca che recide il filo della vita dei mortali accompagnato a un così galante altro nome. E solo una certa lieve resistenza al suo veleno tipica nostra e probabilmente il fatto che le foglie fossero disciolta in tanti litri d’acqua mi salvava da morte per avvelenamento.

Tornai indietro per privare me e tutti di quell’acqua dannata che ci aveva maledetto…ma la follia del mio clan era ormai al termine. Scontratisi tra loro nella foresta…nessuno era sopravvissuto. Si erano estinti da soli. Rimasi indifferente di fronte a tanta stupidità e odiavo quel luogo e ogni creatura vi facesse parte. Non provavo certo quel sentimento a me sconosciuto che è l’amore per i miei consimili e parirazza, eppure vi ero legata. Mi allontanai da quel luogo che non sapeva più darmi nulla, che mi era inutile(ed io non sopporto ciò che è inutile e per di più non mi dà piacere) e dopo lungo errare giunsi fino ad Avalon. Ora ero ai margini del mondo, ma anche ero narcisisticamente fiera di me stessa per aver scoperto tutto. Ero felice di essere l’unica sopravvissuta.

Ma il mio volto……era ancora certamente orrendo, lo sapevo. Deforme, osceno…non tolsi mai la maschera. La cambiai spesse volte nel buio ove nessuno poteva vedermi e dove non vi erano riflessi per scorgere la mia immagine.
Ancor oggi non sopporto di vedere il mio viso, NESSUNO ne conosce le fattezze e mai potrete rimirare altro che i miei occhi che prima furon folli e ora savi, gelidi, implacabili. Se qualcuno osasse togliermela morrebbe presto sotto la mia furia, oppure impazzirei ancora, chi può dirlo? Se la maschera cadesse diverrei furia inarrestabile, la nuova Scilla?
Impossibile a dirsi.
Solo che al di là delle mie fisime senz’altro il mio viso è superbamente creato per incantare, per esser perfezione allo stato puro. Bellissimo certo e degno d’una dea….eppure lo celerò sempre nell’intima persuasione che scoprendolo la follia possa tornare a tormentarmi peggiore di com’era quando tutto era iniziato e non indossavamo la maschera a proteggerci da noi stessi.

Riesco ad essere piuttosto diplomatica se lo voglio.
Ogni mio gesto è estremamente accurato, ricercato per raggiungere l’apice dell’eleganza, ogni posa studiata e ben precisa. Persino nell’uccidere ero solita comporre i cadaveri in artistiche e macabre pose.
Detesto ogni forma di vita tranne me stessa eppure se sono costretta in mezzo ad altre creature non sopporto d’essere ignorata. Sono verso tutti diffidente e la maschera è anche nella ma voce, nelle mie pose, sul mio cuore poggiata oltre che sul viso.


Descrizione Fisica: Ancor oggi non sopporto di vedere il mio viso, NESSUNO ne conosce le fattezze e mai potrete rimirare altro che i miei occhi che prima furon folli e ora savi, gelidi, implacabili. Se qualcuno osasse togliermela morrebbe presto sotto la mia furia, oppure impazzirei ancora, chi può dirlo? Se la maschera cadesse diverrei furia inarrestabile, la nuova Scilla?
Impossibile a dirsi. Solo che al di là delle mie fisime senz’altro il mio viso è superbamente creato per incantare, per esser perfezione allo stato puro. Bellissimo certo e degno d’una dea….eppure lo celerò sempre nell’intima persuasione che scoprendolo la follia possa tornare a tormentarmi peggiore di com’era quando tutto era iniziato e non indossavamo la maschera a proteggerci da noi stessi. Il corpo snello, un pò minuto ma slanciato, le gambe tornite e le braccia lisce, il colore della pelle come Vetro vulcanico nero e lucente, i capelli come la neve appena caduta. E i miei occhi pallidi, allungati ma grandi le cui pupille donano riflessi argentei e bagliori rossi come vino mescolato a sangue.

Età:
Superiore a 18000 : veterano (LIVELLO 3)



Caratteristiche di razza:


Metri percorribili in un round: 7 (veterano)[8 con skill corsa liv.2]
Forza: -1
Resistenza: 0
Agilità: +2
Sensi sviluppati: Udito, Vista, Olfatto (giovane, adulto, veterano)
Bonus taglia: 0 (giovane, adulto, veterano)


Capacità singolari:

Bonus:

- RESISTENZA MAGICA: LIVELLO 3 30 % possibilità di resistere
- INFRAVISIONE: LIVELLO 3 visibilità 20 metri
- PASSO SILENTE
- MUOVERSI NELL’OSCURITA’
- ARACNOFONIA

Malus:

- ODIO ATAVICO
- VISTA SENSIBILE
- UDITO SENSIBILE
- AMBIZIONE
- DIFFICOLTÀ A COMPRENDERE LA DIVERSITà
- PERDITA DI AGILITÀ E VELOCITÀ PER USO DI ARMI PESANTI

Incanti di razza:

- FUOCO FATUO:
- GLOBO DI TENEBRA
- MOVIMENTI DEL RAGNO
- RAGNATELA

- FUOCO FATUO:

DROW VETERANO (Superiore a 18000 P/K): Il drow, avendo acquisito capacità magiche maturate col tempo, riesce ad eseguire gli incanti con minor concentrazione (un turno in meno) a patto di non venire minimamente disturbato. Può comunque scegliere di eseguire le magie nei turni stabiliti, resistendo a distrazioni quali agenti atmosferici, rumori, fracasso...
LIVELLO 3: massimo tre bersagli, distanza 15 metri. Concentrazione 1 round, durata 5 round L'azione è sempre comunque sotto giudizio del Master (insindacabile) il quale può renderla nulla per cause e/o eventi esterni o inerenti all'azione stessa. Costo: 25 punti mente


- GLOBO DI TENEBRA

DROW VETERANO (Superiore a 18000 P/K): Il drow, avendo acquisito capacità magiche maturate col tempo, riesce ad eseguire gli incanti con minor concentrazione [dunque in 1 turno] a patto di non venire disturbato. Può comunque scegliere di eseguire le magie nei turni stabiliti, resistendo a distrazioni quali agenti atmosferici, rumori, fracasso...(SKILL valida solo di NOTTE PER I PURI)

La zona di oscurità può essere creata fino a 15m di distanza dal drow che lo lancia [dimensione zona di tenebra in ambienti chiusi 9x9m], dura 5 turni, altresì possono essere creati globi di tenebra [sempre di 3m di diametro ciascuno] su bersagli multipli fino ad un massimo di tre bersagli. L'azione è sempre comunque sotto giudizio del Master (insindacabile) il quale può renderla nulla per cause o/e eventi esterni o inerenti all'azione stessa. Costo: 20 punti mente

- MOVIMENTI DEL RAGNO

DROW VETERANO (Superiore a 18000 P/K): il drow, avendo ormai maturato nel tempo e affinato con l’esperienza la propria dote, con 1 turno di concentrazione, grazie alle sue doti di magia innata proprie di razza, riesce ad utilizzare i "Movimenti del Ragno" per 5 round.

LIVELLO 3: Concentrazione 1 round, durata 5 round Costo: 25 punti mente

- RAGNATELA

DROW VETERANO (Superiore a 18000 P/K): il drow riesce a tendere una ragnatela in un raggio di 15 metri in tutte le direzioni [dimensione della ragnatela 9x9m] da dove si trova, dopo essersi concentrato per 1 turno. Altresì può creare una sorta di bozzolo imprigionante su di un massimo di tre bersagli. Durata della ragnatela, fino a quando non viene distrutta. Costo: 30 punti mente e 1 turno di riposo necessario dopo l’incanto.





Skills:

Furtività liv.3
Sotterfugio liv.3
Agilità liv.5 (Base 2 + 3 step)
Corsa liv.2
Esperienza armi da tiro liv.1
volontà ferrea 2
conoscenze naturali 1


Equipaggiamento:


- Piwafwi:Sia i Drow Puri che i Drow Rinnegati di giorno devono indossare un mantello speciale di nome Piwafwi, senza di esso i Drow bruceranno alla luce, in qualsiasi luogo si trovino. Tale mantello gli viene consegnato alla nascita.Il manufatto è in grado non solo di non far penetrare i raggi luminosi, ma anche di non permettere al calore corporeo di fuoriuscire, rendendo il drow invisibile alla Infravisione.

- Frusta degli MdM: congregadeimaestrideimestieri.forumfree.net/?t=30458541

- Aphoteca MdM: congregadeimaestrideimestieri.forumfree.net/?t=31924765

- Scheda Contrabbandieri: contrabbandieri.forumfree.net/?t=41905611

- Specchio Parlante: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7218578

-Cristallo rosso: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8520773

- Veleni: Neivin 2x - Fissatore debole per armi 1x-Clotho 1x - Veritas 3x

Congrega: isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
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