Grendol

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grendol
00mercoledì 28 gennaio 2009 18:01
Porto qui di seguito il BG approvato dal Senato:

NOME: Grendol
NOME COMPLETO: Grendol Galatha
Allineamento: buono
Karma:702

ASPETTO FISICO:
Grendol ha 26 anni. Il suo corpo è atletico, alto e slanciato, con delle spalle larghe e possenti. Il viso è dolce, ma dai lineamenti marcati, contornato da una chioma castana di lugnhi capelli che scendono fino alla spalla e che il sole illumina di biondo. Gli occhi profondi sono del verde intenso e leggermente a mandorla. Il naso soavemente disegnato troneggia su delle labbra piccole e carnose. La barba incolta sembra rivendicare il suo essere uomo.

CARATTERE:
La sua vicenda di vita lo porta ad essere un pò diffidente verso gli sconosciuti: è di fatti timido (caratteristica che si evidenzia con un forte rossore in viso in parecchie situazioni). Grendol è molto introspettivo e ama riflettere sulle cose e sul mondo. Odia chi voglia attirare le attenzioni altrui, anche se un ingrediente del suo essere è un un'effimera dose d'egocentrismo, in forte contrasto con la sua timidezza. Verso gli amici si rivela disponibile e molto dolce. Ama la pace e la quiete interiore, trasformando questo suo piacere in una vera e propria filosofia di vita, non essendo parecchio religioso, anzi, fortemente ateo.

STORIA

Dalla nascita alla prima fanciullezza:

Vastria Thorm, giunse dal Nord, dalle isole della Britannia, e si fermò nella Terra di Roma: arrivò nel profondo Sud di quella penisola, in una terra di usanze greche, dove la civetta era l'animale venerato sin da tempi antichi...qui v'incontrò Sole Galatha, un uomo possidente di una tenuta. In quella terra anche chi si dedicava al lavoro dei campi avea una grande cultura, quasi fosse un dono che i geni regalassero alla nascita.
I due si sposarono secondo le usanze del posto e dopo poco più d'un anno nacque il loro primogenito, Grendol. La vita correva felice e, passati più o meno due anni, arrivò un altro essere in famiglia, la secondogenita: Afra.
Vividi come fogli bianchi scritti di nero, i ricordi di quel tempo galleggiano ancora nel mare dei pensieri dell'uomo. Dai primi passi alle prime parole...i suoi genitori erano molto affettuosi e bendisposti. imparò così a leggere, a scrivere, e durante le feste annuali del raccolto disegnava piccoli scarabocchi con del carboncino, che poi regalava a mamma e papà. Nonostante fosse un piccolo ometto, imparò a prendersi cura della sorellina e con lei passava molto del suo tempo, diventando così molto affiatati.

Tarda fanciullezza e adolescenza:

Grendol crebbe, passarono le primavere e sotto la guida del padre, ora ormai anche suo mentore, imparava ad accudire le bestie e dirigere i campi, mentre le donnne tenevano conto della casa e dei guadagni. Come già detto, suo padre Sole fu anche suo maestro: nel pensiero, nella vita, nell'arco. Nelle ore di luce passavano insieme il loro tempo, or mungendo, or seminando...durante il buio il padre insegnava a Grendol i pensieri dei saggi maestri che la tradizione ellenica aveva riposto nelle loro viscere. A volte sua madre lo interrogava, per aver un'idea di cosa lui e sua sorella stessero davvero apprendendo. Nella loro fase preadolescenziale, in effetti, i due giovani crebbero molto e svilupparono al meglio la loro intelligenza. Istruzione e lavoro dunque caratterizzarono quella fase della vita di Grendol.

Allenamenti di tiro con l'arco:

La sua famiglia, da lunghe generazioni, aveva ingrossato con onore le schiere degli arcieri del suo popolo, che assieme agli altri guerrieri, venivano convocati in caso di minacce esterne. Sole, il padre di Grendol, era un ufficiale molto esperto nell'uso dell'arco corto. e presto questa tradizione si sarebbe tramandata anche al suo figliol...
Già all'eta di appena undici anni s'avviò all'apprendistato. Lunghe giornate passate ad imparare a tendere la corda dello strumento sotto la sorveglianza del padre... Egli d'altronde era un ottimo maestro: le prime lezioni le dedicò per l'appunto alla manutenzione dell'arco. Insegnò al piccolo Grendol a tendere, ad ottenere nuove corde dalle pelli degli animali. Di mese in mese gli allenamenti al tiro erano sempre più intensi. Dopo la raccolta dei frutti, ogni giorno inarcava i suoi dardi lignei e li scagliava contro un tronco al di là del campo. Inutile velare gli inziali insuccessi: molti giorni passarono prima che una freccia potesse colpire quel tronco.
Divenne così subito troppo facile tirar contro le cortecce. Suo padre così legò al loro cavallo (che mai il fanciullo imparò a cavalcare) un carro con tre fantocci di paglia sopra. Con la bestia al galoppo Grendol doveva colpire i tre bersagli dritti al cuore: impresa per lui che andava ben oltre le sue capacità di fanciullino. Tuttavia fu costretto dalla durezza del maestro; un giorno, se non erro nel mese di Uath per Avalon, padre e ragazzo andarono nel campo, il sole caldo che già annunciava l'arrivo del grande fuoco estivo. Sole spronò la loro bestia e iniziò il galoppo, in spalla arco e faretra, con dei dardi che non avevano punte affilate, ma avvolti in panni all'estremità. Ogni qualvolta che il ragazzo mancava il bersaglio - bastava che lo colpisse, in petto, in testa o nei polpacci non faceva grande differenza- il padre scagliava le false frecce contro il figlio: ad errore corrispondeva la punizione. Imparò in fretta il giovane, e su questo posso chiamare a testimonianza i numerosi lividi, a volte spessi anche quanto un pugno, cosparsi per tutto il corpo.
Tuttavia molto avea ancora d'apprendere, e ciò che lui conosceva dell'arco erano solo le basi.

Partenza dovuta:

Dunque la pace regnava in quel regno, circondato dal mare caldo e nutrito dal forte vento. Un giorno che il ragazzo s'assentò da casa, all'età di quindici anni, per una commissione in una località marina la terra era calda, come il sole che sempre riscaldava quell'antico popolo. Discendente da Atene e dalla sacra civetta, la sua città era una colonia fiorente: col passare dei secoli non perse tale centralità, per niente dedita alla guerra, ma al contrario alla cultura e alla tranquillità. Tuttavia le forti mura difendevano il palazzo. La pace purtroppo, a volte doveva essere garantita dalla guerra, e quel popolo non si faceva trovare impreparato.
Immaginate un fanciullo che torni a casa verso la famiglia, immaginate un bagliore all'orizzonte che ogni umano sentimento distrugge, immaginate un'intera città come legna da ardere, immaginate gli alberi pacifici bruciati e i sacri frutti perduti, poi immaginate il sangue, immaginate un padre e un dardo in cuore, una madre e la sua testa altrove, una sorella che pende dal tetto come un lume... infine immaginate migliaia di orme di destrieri, un'antica cultura distrutta in un sorgere del sole...
Non aveva più niente e nessuno il ragazzo, così fuggì via. Non portò nulla con sè. Non si soffermò un solo istante in quella terra dissacrata. I sacri boschi d'ulivo inceneriti, le candide mura crolate, ed intorno il deserto e la morte...

Arrivo ad Avalon:

Vagò a piedi per molte terre e per parecchi anni, più d'un decennio per l'esattezza. Si cibava di frutti e ogni tanto una buon anima lo ospitava in casa. Iniziò a compiere piccoli lavori nei luoghi ove giungeva. Non imparò mai a cavalcare, preferiva camminare e sentire la terra che sprofondava sotto i suoi piedi. Piano piano si spinse sempre più a Nord. Incontrò diverse culture durante il suo lungo viaggio. Arrivato un giorno dinnanzi le scogliere del nord, attraversò anche quel lembo di mare. Aveva venticinque estati alle spalle quando arrivò ad Avalon, e qui decise di fermarvi, non come punto d'arrivo, ma come inizio di una nuova vita.
Diverso il sole, diversa la terra, diverso il vento e le nuvole...cresciuto lui.

SKILL RICHIESTA: Esperienza armi da tiro (liv. 1)

//chiedo solo l'appartenenza al clan. Per la skill di razza chiedo pazienza, non avendo ancora nessuna giocata utile in mio favore, grazie mille!
latis
00giovedì 29 gennaio 2009 15:39
// Ciao, la richiesta per il clan deve essere fatta tramite un post on nel quale chiedi di far parte dei nordi, (vedi quelli prima che sono stati accettati).
in una postilla off metti il link della discussione dell'approvazione del tuo bg. Rikmango in attesa
grendol
00giovedì 29 gennaio 2009 16:49
Sid a voi,
chiedo gentilmente di entrare a far parte del vostro clan, essendo stata mia madre delle terre britanniche e da alcuni anni mi trovo qui ormai. Attendo risposte dal Clan.
Sir Grendol

//riporto qui di seguito il link del BG approvato dal Senato: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8279815

Non richiedo per ora nessuna skill, in quanto non sono in possesso di giocate utili. Grazie mille per la vostra pazienza.
latis
00giovedì 29 gennaio 2009 17:07
Dia Abar,
da oggi fate parte del clan nordico che racchiude fra le sue braccia i figli del nord che qui sono giunti.
Ben arrivato.

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