Guysgard (PG INESISTENTE)

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guysgard
00venerdì 15 agosto 2008 12:34
{ skill verbo del Mare}
sid vobis,
chiedo la domanda di ammissione al clan mediterraneo, pg proveniente dalle valle d'aosta regno di fenis
bg approvato isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=153182&f=153182&idd...
guysgard flechè
=Trago=
00sabato 16 agosto 2008 13:01
Toh! Chi si vede ^^...

RICHIESTA INGRESSO NEL CLAN APPROVATA
guysgard
00domenica 7 dicembre 2008 23:51
Chiedo visione per la skill VERBO DEL MARE grazie.
EMEROD [sentiero] stava passeggiando tranquillamente lungo il sentiero costeggiato dal ruscello con il suo gorgoglio. Da presso Arock seguiva la sua padrona in quella passeggiata notturna che lo alliettava tanto. Passo dopo passo, la giovane lady si avvicinava alla sua magica destinazione: la fonte sacra. In quel luogo la giovane andava spesso in quel luogo per prender contatto con la natura e rilassarsi lontano dalla vita intensa della cittadina fortificata di Avalon. Dopo pochi passi giunse all'entrata della radura della fonte sacra.

GUYSGARD (sentiero)Lievi i passi del giovane ragazzo, batton sul sentiro striato che conduce alla foresta di luce. Il manto scuro posa sulle ampie spalle e cala fin quasi a toccare il terreno, in tutta la sua lunghezza. La lucente è sempre presente al suo fianco. Spada, sua fedele compagna di vita e non solo, diventata da poco ma fondamentale ai suoi scopi. Lama che batte sulla gamba sx, ormai era diventata abitudine del giovane sentirne la presenza, tanto forte a e allo stesso tempo rassicurante. Cupo pare il suo viso, assorto nei suoi pensieri, come questi ultimi erano altrettanto. Capelli che ricadon sulle spalle nella sua lunghezza e che vengon a malapena accarezzati dal lieve respiro che Eolo fa viaggiare nel sacro luogo.

EMEROD [entrata radura] con passo leggiadro, quasi a non voler calpestar con forza l'erba che ricopre il terreno della radura si avvicina alla fonte sacra. Si guarda attorno e vede una pietra. Si leva il scuro mantello dalle spalle e lo appoggia sulmasso ove si mise sedere rimirando la fonte sacra con tutti i riflessi che ne rendevano le movenze quasi argentate.

GUYSGARD (sentiero/radura comune)Sguardo che pose sul terreno fertile della foresta a vedere ove mettere i piedi per non inciampare. La notte scendeva presto e portava con se minacce che nelle ore diurne si potevan evitare con molta più semplicità. Il capo, anch'esso mantiene abbassato un pò per il leggero freddo che potea sentire penetrare nel caldo manto scuro. Pochi passi ancora e sarebbe giunto alla radura. Nella natura circostante nessun rumore in particolare se non quello di vecchi gufi o civette che posavano sui rami di alberi secolari e divini...quelli che lui chiamava i padri della foresta.

EMEROD [fonte] sente di passi sopraggiunger dal sentiero. Volse il volto in cotal direzione ansiosa di veder se c'era qualcuono in arrivo o se era solo la sua immaginazione. Intanto Arock si divertiva a sltellar dietro alle lucciole e a cacciarle in un gioco infinito.

GUYSGARD (radura comune)Piccoli giochi di luce pare vedere dinnanzi ea ei. Un lieve sorriso compare sul bel volto del messere che pare scacciare, anche se per sol un'attimo, i suoi tor,mentosi pensieri. Scuote le spalle riassestando il panastro lungo per poi tenerlo con la dritta e stringerlo al petto. Parole sfuggono quasi al suo controllo, come sospiri nell'eterna ed infinita notte, come una litania crudele ma allo stesso tempo dolce e lenta. Una canzone che le avea insegnato la madre un tempo lontano e che, a volte, s''improvvisava a cantare. Sempre che nessuno vi fosse nei paraggi.

EMEROD [fonte] nota la figura di un cavaliere spuntare dal sentiero, Lo osservò per cercar di capir chi fosse. I lineamenti del messere le parevan familiari. Quando sentì il canto del cavaliere ne riconobbe la voce, era il suo caro amico ser guysgard, indì verbiò a voce medio alta ''Sid Vobis amico! Siete voi Guysgard vero?'' e attese responso.

GUYSGARD (radura comune/sacra fonte)Passi che silenziosi sfiorana ppena la dolce natura ben curata e protetta dalle creature dei boschi, quali folletti e rangers, forse anche da elfi in generale. Il passo comunque non esita ed è ben diretto verso la sua direzione. Ei sa ben che il posto proferito ove trovar ristoro dopo una bella mangiata da Filippa, era la foresta di luce. E proprio li, vicino la sacra fonte, ei vuole andare. Sedersi sul piccolo masso che dinnanzi ha luogo e nell'oscurità po sentire le dolci acque che scivolano sui muschiosi massi del ruscello ove spesso si potea notare piccoli pesci di svariati colori. Litanìa che cessa all'istante nel momento che ne ode voce femminile. Le gote si coloran di rosso acceso mentre verso ea avanza. Ancor non sa chi trova davanti. Una voce certo ben conosciuta ma che non riusciva a dare un volto, Socchiude gli occhi in piccole fessure che cercan di poter scorgere almeno una parte della figura che presto avrebbe scoperto. Incerto ancor non risponde. Non prima di poter vedere la sua interlocutrice.

EMEROD [fonte] osserva l'amico nel complesso e poi in particolar modo in volto: era il solito Guysgard. Restò lì ferma a osservar il cavaliere in attesa che si avvicinasse

GUYSGARD (radura comune)I sensi cerca di usufruire al meglio delle sue umane capacità. Come detto in precedenza, l'oscurità poteva nasconder diverse insidie. Da sotto il manto la dritta si posa sulla fredda elsa della spada come a carezzarne i bei lineamneti di una fanciulla. Poi la fioca luce della mezza luna fa intravedere il bel viso di lady Emerod. Un sorriso nuovamente compare sul volto del messere che or appena risponde al suo saluto 'Sid et mare asperum milady' accompagnato da un lieve chino del capo. 'Come state? Avete forse delle notizie per me?' or la mancina sfila dal caldo manto per posarla sul di lei finaco e dirle accompagnandola 'Venite con me su quel masso' mentre la destra indica il medesimo masso.

EMEROD [fonte] seduta sul masso sorride all'amico mentre il suo Arock si divertiva nel suo gioco di caccia alle lucciole. La giovine verbia '' Caro amico, oggi sto meglio di ieri ma molti pensieri portan lontano la mia mente. Sapete, inel regno da cui provengo c'è rischio di guerra e oltre a questo problemi con vostro fratello mi tolgon il sonno durante la notte per non dimenticar nuove conoscenze qui ad Avalon. Un elfo ha catturato la mia attenzione. Perdonatemi se ve lo dico così, ma non ho altro modo di dirvelo. Spero di non avervi fatto torto...'' abbassò lo sguardo verso la fonte nella speranza che la stessa le desse una risposta ai suoi dubbi e pensieri. Volse di nuovo lo sguardo verso l'amico e continuò ''Oltre a tutto il caos mi riempie i pensieri. Il Caos dilaga su Avalon e nessuno fa nulla per porvi rimedio. Nessuno! E io...'' si fermò un 'attimo divenendo un po' malinconica ''e io sono nelle mire di una dei suoi adepti. Ser Guysgard, perchè nessuno fa nulla contro il caos?'' e lo guardò in volto, non un'emozione trasaliva dal volto dell'amico. Emerod ne attese il verbo, temeva di averlo ferito con il suo verbiar ardito e senza riverenza nei confronti del giovne cavaliere.

GUYSGARD (masso)Lo sguardo posa per un'attimo su di lei per poi incrociarr lo sguardo e dire prendendole le mani per poter solo verbiare con fil di voce 'Che cosa volete dirmi Emerod...siate più precisa perfavore' ed un lieve soffio di vento accompagna il suo dire.

EMEROD [fonte] osserva l'amico che non sembra provar emozioni dinanzi alle parole che ella avea pronunziato poc'anzi. Indì prosegui con il secondo prolema che le creava ansia. Emerod verbiò ''Guysgard, vedere tempo addietro alla locanda ho avuto a che fare con un’adepta del caos e questo ora mi ha puntato, non so il perchè. Un paio d'ore fa ero alla locanda, ma quando ho visto giunger codesta figura con i suoi amici al seguito ho preferito allontanarmi dalla locanda e son venuta qui a cercar pace e ristoro. Il caos rende orribile anche il posto più piacevole come la locanda di Donna Filippa. Ditemi, voi da dove giungete?'' e attese il verbo del ser.

GUYSGARD (masso)Il suo punto focale è concentrato solo dalle sue parole e non dalla domanda che poi pone. Le sue esili mani rilascia mentre si volta pienamente al ruscello puntando le palme lingo il fianco e sulla nuda roccia. Sguardo di fuoco quello delgiovane mediterraneo che scruta la luna che riflessa pare correr lungo le dolci acque. Animo che viene scosso dalle parole della ragazza. Sentimento che pare crescere come il divulgare di un tumore che si espande nell'intero corpo, nei vasi sanguinei del ragazzo mentre i polpasterlli sfregan nervosamente la roccia sottostante, che in altre circostanze avrebbe cercato di strappare al terreno della foresta a costo di ridurre le mani in carne sanguinolenta. Tale era la furia che si celava nel suo io. Furia che avea saputo domare già in passato nel suo incontro con i due drow. Seppur in minoranza ha saputo tener testa a parole e presto, ei sa, che avrebbe dovuto agire. Furia che l'avea calmato nel momento del loro congedo quando gli davano le spalle ed il passo che portava al sentiero dalla cordigliera era bloccato da un mezzelfo. Tutto troppo facile era poterli trafiggere alle spallee potersi forse vendicare di colui che avea posto fine al soffio di vita del minore. Anche questa volta avrebbe agito allo stesso modo cercando di dar contegno al sentimento talvolta risultato impulsivo. Le dita lasciano la presa sulla roccia e lo sguardo rimane fisso sul dolce scorrer del fiumiciattolo. Lo sguardo rimane fermo e una strana calma permane sul suo viso mentre le parole che ripete mentalmente sono 'Stai calmo...non è nulla...cerca di controllarti e con te la tua furia...'. Or appena lo sguardo riposa sulla giovane al suo fianco per dirle 'Emerod capisco il vostro disagio...non è una cosa bella da sentire. Da tempo giro con l'inseparabile...' dice scostando il manto a farle intravedere la lucente lungo il fianco sx '...la notte non è più sicura nelle strade di Avalon'. Parole dette con severa freddezza e calma comune negli ultimi tempi.

EMEROD [fonte/masso] si avvicina all'amico silenzioso. Lo osservò attentamente, nulla faceva travisar il suo volto marmoreo come nulla era provenuto per un po' dalla sua bocca poi sentì la voce del giovine amico verbiar, sagge eran le sue parole, anch'ella doveva procurasi un'arma, così disarmate era un faccile bersaglio del caos. Guardò l'amico e verbiò ''Avete ragione, devo assolutamente a provvedere al mio armamento, altrimenti il caos potrebbe uccidermi come e quando volesse senza che io possa reagire. Morte per mano del caos è sinonimo di morte attroce, di morte violenta. Caro Amico e voi non temete morte atroce per mano loro?'' e attese il verbiar.

GUYSGARD (masso)Annuisce alle parole della fanciulla ed un sorriso le done mentre il mare tempesta nel suo animo appena domato. *Caos...caos...* ancora quella parola, sinonimo di disordine...forse anche follia gli da alla testa. Come un continuo eco nella sua testa rimbalza in ogni parete. Il fuoco divampa come gettar sullo stesso benzina. Ancor una volta l'istinto lo porterebbe ad un piccolo sfogo, magari solo un grido alla volta celeste. Invece le mani stringon le brache di pelle, forte. I denti stringe anch'essi per poi ripetersi 'La calma è la virtù dei forti e se è vero che l'hai prima domata lo farai sempre...è parte di te...ce la puoi fare...'. Le mani or riapre lentamente e sfregan il tessuto delle brache su e giu come a riscaldar la zona. Or si alza dal masso per mettersi dinnanzi ea e dirle con voce controllata 'Io penso che gli Dèi giudicheranno l'operato di ognuno di noi milady...la morte non è soltanto che l'inizio di una nuova vita' posandole poi la palma destra sulla di lei spalla e aggiungere 'Non vi piegate davanti a nulla. Se questo è il mio destino ebbene lo accetterò anche se dovessi andar incontro a morte atroce...non mi piegheranno...mai'. Or lo sguardo è risoluto le iridi van ancor una volta ad incrociar quello di lei.

EMEROD [fonte/masso] osserva l'amico, era un po' pensieroso, ma nulla traspariva ne dal volto ne dal corpo. Impossibile comprenderne lo stato d'animo. Ascoltò il verbiar corraggioso dell'amico, poi guardò in cielo la luna comprendendo che l'ora se'era fatta tarda. Le sue iridi si incorciaron per un attimo con quelle del messere per poi andar su Arock che Morfeo stava per portar nel mondo dei sogni. Sorrise. Si alzò dal masso recuperando il suo mantello che portò sulle spalle. Lo chiuse con la fibula dorata, alzò il capuccio e poi volgendo nuovamente lo sguardo all'amico verbiò ''Caro amico mio, io ho deciso di far qualcosa per Avalon! Ne sono certa, le mie doti al servizio del bene e una congrega dedita al bene voglio scegliere. Le le vostre parole sagge mi hanno convinto... se devo morire, morirò al servizio del bene e il caos l'avrà dura contro di me!'' negli occhi della giovane uno strano ardore si manifestò. Poi verbiò ''Arock andiamo a dormire!'' e attese che il cane si alzasse da terra, poi all'amico domandò ''venite con noi a dormir alla locanda?''.

GUYSGARD (sacra fonte/sentiero)Annuisce alle sue parole. Lo sguardo questa volta avea visto giusto nella persona che or le parla. Poi ascolta il suo favellare e sorride ampiamente. Forse il sorriso più sincero della serata le concede per poi dirle tra un riso e l'altro 'Io possiedo già una stanza milady...e una dama...ma vi accompagnerò nel tragitto che da qui alla locanda vi separa. la mia spada vi seguirà fino alle legnose scale'. Or il passo muove avanzando al suo fianco e scomparendo nell'oscurità della sera mentre da dietro di loro nuovi e piccoli bagliori si alzavano nei pressi della sacra fonte...


//Se mi dici ancora 'Toh chi si vede...' [SM=g7405]
=Trago=
00venerdì 12 dicembre 2008 18:47
//Buona descrizione dell'arrabbiatura ma non vedo alcuna descrizione di come intedi fare per calmarla... Solo piccolissime frasi striminzite... Che non contrastano, se rileggi bene, la furia che provi ^^...

SKILL VERBO DEL MARE NON APPROVATA
guysgard
00lunedì 6 aprile 2009 23:16
Il vecchio è tornato a richiedere skill verbo del mare lev.1^^
//Anche se incompleta per motivi di pc che spadella (anzi no! S-padellina ahahahah) Alla prox Doda mi uccide^^



GUYSGARD (sentiero)Lasciatosi alle spalle la locanda ove avea consumato il suo buon e caldo pasto si appresta a raggiungere la sacra collina del Tor. Avvolto nel suo caldo manto scuro e vestendo semplici vestiti quale la camicia paglierino e le brache di pelle nera, si appresta a salir il piccolo sentiero che presto si sarebbe aperto in un vasto manto erboso. Quanto tempo non solcava codesto terreno che sprigiona magia al sol avvicinamento nemmeno ei lo sapeva. Man mano che la cima s'avvicina, sente la lieve brezza di Eolo che presto si sarebbe divertito con i suoi capelli lunghi lasciati cadere sulle spalle. Il suo incedere è solo accompagnato della lucente che ticchetta sulla gamba sx ad ogni singol passo.

DODAIUX (sentiero)nudo il passo che posa sul nero selciato che conduce al tor, sciolti i capelli mossi dal vento e dal ritmo del suo andare, la veste verde scuro cade larga sul suo corpo smagrito, il nastro rosso legato in vita riesce a far due giri intorno a lei prima di lasciarsi annodare, le braccia ondeggiano lungo i fianchi, il respiro è controllato, lo sguardo sembra posarsi sulla natura che rigogliosa trionfa in quel luogo, la mente immersa in mille pensieri... avanza apparentemente sorridente, di fronte a lei una figura colpisce ora la sua attenzione, affretta quindi il suo passo cercando di raggiungerla.

GUYSGARD (sentiero/cima)Di nulla si accorge. Troppi pensieri affolan la sua mente mentre a capo chino e occhi fissi sul terreno mentiene, e ancor pochi metri e sarebbe giunto in cima al sacro Tor. Or la salita conclude e lo sguardo alza all'orizzonte limpido e privo di nuvole. Eolo gioca scherzoso scompigliandogli i capelli mentre ei il passo or sofferma un'istante. Troppi ricordi alcuni belli altri meno corrono come le pagine di un tomo nella sua testa. Scaccia quei pensieri con un semplice sorriso continuando ad avanzare verso i massi disposti in circolo.

DODAIUX (sentiero/cima)il passo più veloce quasi una corsa, ilrespiro si fa affanno, la forza non è più la stessa provata nel fisico ma più nella mente... supera il bosco di meli che nell'aria regala odore acre e dolciastro dei frutti, vorrebeb fermarsi e raccogliere un frutto, ma la figura davanti a lei le ricorda il suo amico guysgard, uno dei molti che da tanto non vede... così continua, da li a poco raggiungerà la vetta, già spuntano all'orizzonte le punte dei monoliti, quel posto che era un amico per la mediterranea... eccola la cima, il busto si piega in avanti, le mani su posano sulle coscie, le ginocchia si piegano poco, recupera il respiro mentre verbia ''GUYSGARD!'' alto il tono della voce, quasi un urlo ''cos'è siete diventato uno stambecco?''

GUYSGARD (cima/sacro Tor)Incedere che continua nel suo fiero, ritrovato, portamento degli ultimi giorni dopo il suo ritorno. Una voce, o per meglio dire un'urlo, giunge al suo udito. Si volta quasi di scatto come se quel suono lo mettesse in allarme. Vociferare che non sente da un bel pò e che sul momento non collega a nessuna figura se non fosse per i lineamenti che or vede. Sorride nel rivederla mentre verso ea avanza, mentre flessa pare riprender fiato. La mandritta poserebbe sulla di lei spalla e la mancina l'aiuterebbe a sollevarsi prendendole la mano. Subito nota la veste che ricade quasi come se avesse perso qualche taglia di troppo. Il viso smunto quasi da non riconoscerla. Ma son pensieri i suoi che forse avrebbe chiesto risposte nel lor loquire mentre si limita al sol rispondere alla precedente domanda per poi riformularne un'altra 'Gli stambecchi dalle mie parti son la reincarnazione degli Dei amica mia...piuttosto voi come state? E' da molto che non vi vedo...' or le iridi abbassa sul terreno fertile mentre accompagnandola mano nella mano sollevata all'altezza del busto avanzan insieme verso i monoliti '...delle voci giravan su di voi, anche se poche conferme ho mai avuto...' spera che ea intuisce cosa il ragazzo intendeva.

DODAIUX (cima/tor)scosta la mano che l'amico tende verso di lei ''non ho bisogno di nulla guysgard, che fine avete fatto?'' continua mentre si solleva di nuovo ritta e fiera e prende a camminare insieme all'uomo verso il sacro cerchio ''non mi vedete ... son stata via per un po'... ma non osservatemi così, mi da fastidio, se avete tempo vi racconterò la mia avventura... o forse ne siete a conoscenza e volete interrogarmi anche voi?'' la mandritta si solleva a scostare una ciocca di capelli che ricade sul viso ''pare sia diventato diletto di molti in questi ultimi giorni''.

GUYSGARD (sacro Tor)Avanza verso i massi posti in circolo e voltandosi posa la schiena contro uno di questi. Lasciandosi scivolare sulle gambe si comoderebbe sul terreno piegando le gambe che porterebbe al petto e che abbraccerebbe con le braccia. Ode le parole dell'amica che paion uscire quasi velenose. Quant'era cambiata in questo periodo di assenza si chiederebbe. Che cosa le avevano fatto? Eppure anch'ei stesso era cambiato. Un nuovo fuoco avrebbe ripreso ad ardere nel nobile cuore del cavaliere stato fin troppo buono verso gli estranei. Voci passano nella sua mente. Le parole della maestra che era venuta a conoscenza che Dodaiux era stata rapita, e poi una missiva da ser Azhael che annunciava che era stata imprigionata e che richiedevan un riscatto alla quale ei stesso aveva partecipato. Null'altro. Ma ciò che bastava per irritare il tuo animo che avrebbe per sempre preso difesa delle persone più deboli. La giusta causa. La giusta via. Le mani istintivamente porterebbe lungo il fianco a contatto con il suolo sacro. Contraendole le stringerebbe talvolta strappando alcuni piccoli fili d'erba mentre i pensieri si fanno più frequenti come le domande in lui e tutto ciò che a lei volge son parole ed un sorriso a mascherare il suo stato d'animo mentre rispondi al suo sorriso 'Sedete qui al mio fianco e raccontatemi pure perfavore...' battendo la palma dx sul terreno al suo fianco '...talvolta le parole fra più persone vengon mal recepite e poche cose sfocate conosco di voi' Accogliendo la sua richiesta precedente non la fissa negli occhi ma in un punto indefinito dinnanzi ove si trovan, ove il sentiero del ritorno iniziava. 'Lady Serafin mi ha parlato che siete stata rapita null'altro conosco milady...' aspettando il suo verbo.

DODAIUX (tor)piano si abbassa, portandosi a sedere con le gambe incrociate di fronte al suo amico, le mani sistemano la veste,l'osserva e l'ascolta sorridente, un sorriso spento che nasconde i suoi reali pensieri... gli occhi non brillano come una volta ''Serafin? anche lei? a quanto pare la mia assenza è stata oggetto di molte conversazioni... peccato che a nessuna abbia potuto partecipare'' vorrebbe gridare e chiedere di smetterla di ricordarle quanto le è accaduto, ma stringe la veste tra le mani, quasi volesse asciugare un sudore che non esiste, non sembrerebbe un gesto per scacciare la rabbia che prova... ''azhael vi ha contattato guysgard? lo avete visto? o tra voi solo uno scambio di missive?, non lo vedo dal giorno in cui ho fatto ritorno su queste terre...'' continua con voce allegra intenta a non far trasparire cosa prova (verbo del mare 2) liberano le mani la stoffa per posarsi sul suo volto, mentre i gomiti si posano sulle ginocchia ed il busto si pone in avanti ''suvvia chiedete pure, voi non avete tono di interrogatorio, non indossate divise, e se mal non ricordo mi siete amico, chiedete pure''.

GUYSGARD (sacro Tor)Ode le sue parole, amare come se dovesse liberarsi di qualcosa. Ei stesso sa che talvolta l'unica maniera era sfogarsi con qualcuno. Eppure nell'animo del ragazzo divampan ancor le fiamme del suo fuoco. *Che cosa diavolo mi nascondete amica mia* penserebbe tra se or voltandosi verso di lei mentre proferisce 'Azhael non l'ho mai veduto Dodaiux ma so che conosce lady Serafin di cui mi fido moltissimo. Dal giovane sol una missiva ho ricevuto null'altro e nessun'altra cosa'. Scostando dei piccoli cioffi che il vento avea portato alla sua fronte continuerebbe sorridendo nonostante tutto e chiedendo 'Che cosa vi è successo in tutto questo tempo? Perchè tanti interrogatori amica mia? Cosa voglion le persone da voi?'. Attendendo il suo favellare ma ignorando la risposta alla sua domanda che ei avrebbe ritenuto scontata.

DODAIUX (tor)''mi vedete uguale guy? o almeno voi vi siete accorto di come sono diventata? a volte mi chiedo se gli altri se ne accorgano e facciano finta di non vedere'' il tono allegro ben nasconde la delusione che prova ancora una volta, solleva le spalle in un gesto quasi impercettibile ''sono stata ospite dei caotici guysgard, questo mi è accaduto, voi sapete come sono vero? ditemi che sapete che non permetterei mai che nessuno possa subire un torto...'' osserva dritto negli occhi l'amico l'unico che per la prima volta da quando è stata liberata non le parla con tono accusatorio, un sorriso amaro quello della mediterranea ora...

GUYSGARD (sacro Tor)Ascolta attentamente le sue parole talvolta incrociando lo sguardo con quello di lei. 'Non vi vedo uguale affatto. Vi vedo come dire...' attende non sapendo quale aggettivo fosse più adatto '...smunta, deperita...come chi ha subito le piaghe dell'inferno...'. Rabbia è ciò che proverebbe. Semplicemente la follia lo avrebbe portato in passato ad un gesto impulsivo come quello che detterebbe la mancina se si posasse sull'elsa al fianco sx per impugnarla. Momenti passerebbe mentre come un turbine immagini passano nella sua mente. Scaccia l'ennesimo fantasma facendo invece scivolar la mano nuovamente sul terreno, beandosi della freschezza dell'erba e del piacevole solletico che essa produce sul palmo, sorride perciò genuinamente. Noterebbe un sorriso tirato dell'amica verso la quale si protrae con flessione del busto e con la dritta che cercherebbe un suo seppur leggero contatto verbierebbe a rincuorarla 'Non vi do alcun torto amica mia. Voi non avete alcuna colpa' or il viso di lei cerca e il poter specchiarsi nei suoi occhi per sorriderle nascondendo l'amarezza che le persone che lo circandan spesso provan 'L'importante è che siate qui con noi, nuovamente al nostro fianco...or se volete ditemi pure cosa volevano da voi e cosa vi hanno fatto' ritraendo la mano e portandosi in posizione indiana incrociando le gambe e posando i gomiti sulle ginocchia attenderebbe.



//Grazie per la notevole (ahah) attenzione... [SM=g7574]
tyresian
00martedì 7 aprile 2009 00:34

Rabbia è ciò che proverebbe. Semplicemente la follia lo avrebbe portato in passato ad un gesto impulsivo come quello che detterebbe la mancina se si posasse sull'elsa al fianco sx per impugnarla. Momenti passerebbero mentre come un turbine immagini passano nella sua mente. Scaccia l'ennesimo fantasma facendo invece scivolar la mano nuovamente sul terreno, beandosi della freschezza dell'erba e del piacevole solletico che essa produce sul palmo, sorride perciò genuinamente.



Semplice ma efficace esempio di autocontrollo e ricerca della calma. Con piccoli semplici gesti riesci ad allontanare dal tuo animo la "follia" in questo caso. Bene, al prossimo step.

SKILL VERBO DEL MARE LIV 1 APPROVATA

Secondo le nuove disposizioni, e avendo 13658 p.ti karma, procedo con ufficializzarti il terzo livello della skill, con la convinzione (anche perchè controllerò [SM=g9141] ) che saprai usare al meglio sia il livello due, sia il tre che qui sotto ti riporto:

LIVELLO 2 -> L'umano mantiene i bonus del precedente livello, in più acquisisce la capacità di focalizzare i propri pensieri e la propria concentrazione in una data impresa mentale fino al punto da rendere i procedimenti logico intuitivi del mediterraneo superiori a chiunque altro: egli giunge prima di chiunque altro a conclusioni deduttive, termina con velocità e accuratezza compiti legati a capacità mentali. La sua mente inquisitiva e l’abitudine a porsi continue domande è tale da rendere difficile ingannare il mediterraneo in questione. . (nel caso di skil comparata sotterfugio livello 2,3 non ha effetto)


LIVELLO 3 -> La profondità di pensiero dell’umano e la sua introspezione nelle questioni spirituali e non, hanno portato una certa pace nel suo animo e un ottimo autocontrollo. Il controllo o l’alterazione emotiva sull'umano è ora altamente improbabile eccetto che nel caso dei più forti poteri. Oltre al vantaggio precedente ora il mediterraneo non solo è raggirabile con estrema difficoltà ma se riesce a instaurare un dialogo con il suo interlocutore riesce a comprenderne le vere emozioni e intenzioni riguardo agli argomenti di cui lo porta a disquisire conducendo i pensieri del suo interlocutore dal profondo dell’animo fino a farli affiorare (necessita di un buon ruolaggio - nel caso di skil comparata sotterfugio livello 3 non ha effetto)

Con la speranza che tu abbia letto e capito quanto sopra,

SKILL VERBO DEL MARE LIVELLO 3 UFFICIALIZZATA
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