Hindin

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Hindin.
00venerdì 6 marzo 2009 11:07
appartenenza clan nordico
Sid ,chiedo appartenenza al clan nordico ,la mia terra d'origine è Henis Wyren,detto anke LLeyn,regno irlandese della Britannia.

Grazie

isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8343651&#idm...
latis
00martedì 10 marzo 2009 09:07
Dia abar,
Ben arrivato nel clan nordico. Rendete onorei ai vostri fratelli del nord e usate con orgoglio il saluto di clan.

Rowan.16
00lunedì 1 febbraio 2010 15:42
Hindin., 15/01/2010 19.23:

//Salve,richiedo skill di clan sanguefreddo +1 allego role e punteggi: HINDIN Razza: Umano Salute: 400 Forza: 400 Congrega: Avalonesi Mente: 400 Potenza: 0 Carica: Avalonese Resistenza: 0 Agilità: Allineamento: caotico /neutrale Sottorazza: Karma: 17403 Stato di salute: NORMALE Denari trasportati: 200 Lasciapassare: NESSUN LASCIAPASSARE BG approvato§§§Skill Volontà ferrea liv 1 approvata§§§appartenente al clan nordico isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8398... Richiedo skill di clan sanguefreddo +1 allego role : RAAH [vicoli=>piazza/volto scoperto] Anche quest'oggi si dirige al mercato per i quotidiani miseri acquisti che le proprie finanze gli consento. La novità sarà il volto libero da bende, per quanto deforme e deturpata la pelle ha ben bisogno di trovar>> RAAH >> respiro a volte. Cercherà nella complicità delle ombre delle case il riparo necessario per celar il proprio orrido aspetto, mentre a capo chino incede verso il lato occidentale della piazza. Il passo verrà accelerato nel giunger al limitar >> RAAH >> delle ombre lunghe, s'appresta ad attraversar la piazza in piena luce, visibile a chi dovesse aver la sventura d'incrociar il suo cammino. La fontana ora si troverebbe a 5mt dall'obbrobrio, lo sguardo fisso ai propri piedi, testa bassa e via. HINDIN [vicoli>piazza]lantamente la candida mancina della dama scosta dal pallido volto i ribelli capelli ,che qual fiamma al vento ondeggiano morbidi ad ogni suo passo,sospinti dalla lieve brezza >> HINDIN il suono nitido del cadenzato passo accompagna il suo incedere tra le strette viuzze della cittadina,mentre le chiare iridi osservano lievi le consumate mura delle case>> HINDIN dopo breve tempo ella giunge alla piazza,lo sguardo lesto perlustra il luogo portandosi in direzione della fonte,le sagoma di un messere attira ora la sua attenzione,ella accellerando il passo con decisione si porta verso la fonte. RAAH [pressi fontana] Cinque passi copriranno la distanza dal gorgogliante specchio d'acqua, il richiamo di quelle fresche acque divien irrestistibile per colui che, avendo provato sul viso il tormento del fuoco, perennemente sente ardere la pelle >> RAAH >> quasi portasse impressa nell'anima una traccia indelebile di quelle torture. Il passo verrebe quindi arrestato nel giunger in prossimità del bordo, le mani lentamente immerse a coppa appena sotto la superficie, sì da permettere all'acqua >> RAAH >> di colmar la conca creata. Chinato il capo, ora con gesto dal basso verso l'alto, serrando l'angolazione dei gomiti, porterebbe quella frescura ad alleviar il tormento intimo delle proprie carni. Il canto della fonte forse non gli consentirebbe> RAAH >> d'avvedersi del giunger di altrui presenza, ad occhi chiusi godrebbe di quella piacevole sensazione. HINDIN [piazza-fonte]man mano che ella si porta più vicina ,la figura dell'uomo si palesa tra le prime ombre della sera,ella ne osserva incuriosita le movenze>> HINDIN non le pare figura conosciuta ,lo osserva attenta rallentando l'incedere ,mentre egli si china verso la fonte forse a cercar ristoro ,non avvertendo a quanto pare la di lei presenza>> HINDIN ella dunque arrestando il passo poco distante dallo sconosciuto messere verbia add alta voce''Sid a voi messere...'' attendendo dunque che egli si volga per rimirane i tratti. RAAH [fontana] E' l'ora del giorno che volge al tramonto, le ombre delle case come artigli s'allungano verso la piazza, mentre riflessi scarlatti pennellano i contorni di quello scorcio di vita nella cittadina caotica. Or femminea voce giunge dalle >> RAAH >> terga a offrir il suo saluto al folle obbrobrio. Come statua di sale per un istante interminabile s'immobilizzerebbe colui che porta per nome il verso prodotto dal gracchiar dei corvi, indeciso sul da farsi. Poi lentamente, facendo da perno >> RAAH >> sul piede sinistro si volterebbe di 180° in senso orario, portando le proprie celesti iridi a scoprir l'immagine della dama che lo ha salutato e a palesar ad ella la propria mostruosa figura. ''Sid vobis'' verbierebbe in risposta, pronto come >> RAAH >> d'abitudine ad affrontar lo scoramento , lo sgomento, la sorpresa e l'orrore che nel prossimo provoca la visione del suo viso. HINDIN [piazza-fonte]silente ella rimane in attesa,le celesti ora attente mirano la figura del messere che dopo aver per poco esitato,lentamente si volge>> HINDIN mostrandosi a lei,le celesti iridi osservano il volto dell'uomo deturpato palesemente dal fuoco,mentre il cuor d'ella accellera ora il battito,cercando di non mostrar l'amara sorpresa ,mantenendo un'espressione che non tradisca emozioni>> HINDIN lo sguardo ora cerca quello dell'uomo,indi ella a bassa voce verbia''perdonate messere...forse vi disturbo...non era mia intenzione..'' poi portandosi vicina alla fonte attende il rimando d'egli. RAAH [fontana] Si osservano per un istante immoto i due. La dama parrebbe un raggio sfuggito al sole di quel rosso tramonto, lunga chioma infuocata a incorniciar due occhi di cielo. Serra con forza i pugni l'obbrobrio per placar la rabbia o forse >> RAAH >> la vergogna chissà...visioni di simil beltà nel proprio intimo lo fan sentir indegno di calcar il suole della stessa terra, la follia di cui è schiavo si cela in agguato dietro lo sguardo penetrante che a ella rivolgerebbe. ''Perché mai >> RAAH >> dovreste disturbarmi, questo luogo credo sia liberamente frequentabile da chicchessia. E poi se non disturba voi il fascino che il fato mi ha donato...'' Indugerebbe in quello sguardo in verità forse inquietante, forse scorgendo un lieve e >> RAAH >> naturale imbarazzo nella dama. Per ora non ostenta con orgoglio e superbia la propria beltà e, comunque, ei è al momento disarmato, non dovrebbe correre immediati pericoli. La follia tuttavia è tale in quanto incontrollabile, se la rossa >> RAAH >> dovesse indugiar in atteggiamenti altezzosi potrebbe rischiare di scatenar il mostro, oggi o in futuro, prima o poi entrerà in possesso di una lama. HINDIN [piazza-fonte]le celesti iridi spaziano per pochi attimi in quell'azzurro intenso che è lo sguardo d'egli,mentre tutto intorno par d'improvviso tacere >> HINDIN più nulla ella ode neppur il gorgogliare delle fresche acque,solo mille interrogativi riguardo a quell'uomo pervadono ora repentini la sua mente>> HINDIN nulla tradirebbe ora il suo volto ella mantenendosi fredda e distante continua ad osservare l'uomo mentre attenta ne ascolta il verbo >> HINDIN poi ella a bassa voce verbia''messere ...non vi ho mai visto prima dora...venite da lontano?'' poi distoglie lo sguerdo portandolo ad osservar la fonte. RAAH [fontana] Un ghigno si disegnerebbe sul deturpato volto donando alla dama la vista di una giallognola e irregolare dentatura. Ella cetamente non può saper della scia di sangue che ha segnato il cammino del folle obbrobrio. Vittime che la >> RAAH >> eguagliavano per beltà, forse dotate di maggior vanità e questa è la fortuna di quest'oggi della fulva lady. ''Credo che se mi aveste visto vi ricordereste certo di me...no, non ci siamo mai incontrati prima d'ora.'' schernendosi e giocando >> RAAH >> con le parole e con la dama. ''Da dove vengo non ha importanza alcuna e temo non sia affar vostro; dove vado, questo soltanto conta. Ma non credo d'eser una compagnia così piacevole da indurvi ad accompagnarmi, né oggi, né per la vita. E poi >> RAAH >> chi può mai dir quanto tempo la vita potrà regalarci ancora.'' Enigmatiche parole difficilmente comprensibili alla dama, che celano un avvertimento sottile riguardo ai rischi da ella corsi nell'avvicinar quel folle individuo. HINDIN [piazza-fonte]il verbiare deciso dell'uomo giunge ora di rimando,ella con espressione serena riporta a lui lo sguardo ,l'iridi incontrano nuovamente quelle d'egli HINDIN il tono del suo dire volutamente forzato tradisce il disagio che egli prova,ella mantenendo un innato sangue freddo osserva ora l'uomo per nulla impressionata>> HINDIN nè dal suo orrido aspetto nè dalle sue parole che paio ora assumere tono di velata minaccia,indi imponendosi notevole autocontrollo>> HINDIN ella siporta dinnanzi all'uomo,poi sollevando lo sguardo e guardandolo in volto ella verbia''messere mi dispiace per voi ...poichè ciò che leggo nel vostro volto può solo parlarmi di dolore....ma sappiate che non sono impressionata dal vostro >> HINDIN aspetto...solo mi dispiace per ciò che vi è accaduto''rimane poi silente. RAAH [fontana=>mercato] La dama par esser dotata del coraggio degli incoscenti, potrebbe aver a che pentirsene in un futuro molto prossimo. Or gli si rivolge con una sicurezza che farebbe meglio a non avere, ma la sventurata certo non è a conoscenza>> RAAH >> della follia dell'obbrobrio. '' Mia cara lady...non vi trovate di fronte a un cane bagnato, abbandonato ed affamato, tenete pure per voi la vostra pietà, io son fiero d'esser ciò che sono. Un orrendo recipiente contenente forte e ottimo vino. >> RAAH >> Troppe eleganti caraffe ho incontrato lingo il cammino che alla prova dei fatti han dimostrato di contener aceto. Si sono infrante al contatto di quest'obbrobrio, in mille scarlatti pezzetti. '' Uno sguardo di fuoco rivolgerebbe alla dama, >> RAAH >> ben ben farle comprendere quelle parole. ''E' tempo che questo cane bagnato prosegua per far compere, le bancarella stan sfollando. Se volete aver la bontà di rivelarmi il vostro nome così ch'io possa imprimerlo nella memoria...il mio è Raah, >> RAAH >> quando sentirete il richiamo di un corvo pensate a me. '' Detto questo spingerebbe passo verso il mercato, tendendo l'orecchio ad ascoltar il nome che fors'ella avrà l'ardire di rivelargli. HINDIN [piazza-fonte]parole fredde glaciali sgorgano ora da quella bocca martoriata ,palesando il dolore d'un animo martoriato ancor più delle carni a cui appartiene>> HINDIN ella mantenedo espressione gelida affronta lo sguardo infuocato che egli le volge e indifferente verbia di rimando al suo dire''Hindin è il mio nome messere....>> HINDIN e son certa che lo rammenterete..come io rammenterò di certo il vostro...''nulla aggiunge mentre le celesti iridi lo osservano scomparire lesto tra le ombre della sera. RAAH [=>mercato] Già di spalle sol che il destro braccio leverebbe in segno di saluto e d'aver inteso. Quel nome verrà impresso a fuoco nella memoria del folle, chissà se la fulva lady un domani rimpiangerà quell'incontro, quel suo atteggiamento e RAAH >> quel suo imprudente ardire. Un domani molto prossimo sarà armato il folle obbrobrio e allora...allora guai a superba beltà, i sorrisi e le risa si tramuteranno in pianto e stridor di denti. attendo aprovazione ,grazie.

Rowan.16
00lunedì 1 febbraio 2010 15:42
Valstaf, 16/01/2010 11.46:

// Buona role. mancherebbe un po di materiale ma dato che è un primo livello va bene anche cosi per quel che mi riguarda.


SKILL SANGUE FREDDO LIV I APPROVATO

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