//Modifiche richieste effettuate:
1- alla fine mi è stato detto (dai Consiglieri) che avrei potuto essere indiana, ma per evitare altre discussioni, il pg è nato in posto di fantasia, a est.....^^
2- per necessità di quest, come ho già comunicato ai Consiglieri, è necessario che il mio pg "da piccola" sia stata rapita dalle fate. Sulla quest interessata vige una "maledizione" che vorrei sfatare...XD
3- messa skill da BG. Le altre "skill" da alchimista fanno tutte capo a quella. per quanto riguarda le "arti muliebri" cui faccio riferimento nella prima parte, ricordo che le arti domestiche erano impartite a tutte le donne dalle loro parenti, e che affermo di averne appreso più per "osmosi" che per applicazione. ....e a meno che non salti fuori la skill "rifare i letti", o "ricamare o dipingere un fazzoletto" non sono di rilievo, ma solo una pennellata di colore!!^^
4- messa la descrizione fisica e l'allineamento.
5- per quanto riguarda i viaggi del mio pg.... ricordo che ci vogliono 75 giorni di cammino per andare da Vézélay (Francia del nord, circa 150 Km a sud di Parigi) a Santiago de Compostela (ossia 1878 km) e che nel medioevo si impiegavano 2 anni per andare dalla Scozia a Gerusalemme (principalmente a piedi!!), mica i 20 di Ulisse!!!!! ma quella è un'altra storia.....XD
comunque ho modificato un pò anche quella parte.....
Sono nata a Est, dove nasce il sole. infatti è questo il nome che mi hanno dato le fate: colei che è nata dove nasce il sole, Rehetan.
Sono nata a Trichur, nel Keratwah. Mio padre, Narasimha, era un bramino ed uno studioso che ha trasmesso a mio fratello Narayana Pandit e a me le sue conoscenze e la sua passione: i numeri, le lettere e i segni del potere. Mia madre, Lakshmi, era una guaritrice e maestra nel'arte del kalaripayattu e mi chiamò Mira. I miei primi ricordi sono quelli di mia madre che mi insegna alcune posizioni ed a cadere senza farmi male. Le lunghe ore di allenamento hanno scandito la mia infanzia, mentre mi veniva insegnata l'arte in cui eccelleva mia madre. Mia madre ha anche cercato di impartirmi l'educazione delle fanciulle della mia casta, ma le lunghe ore a tessere e a dipingere stoffe, a imparare a condurre la casa o a dedicarmi a qualche altra arte femminile, mi annoiavano terribilmente.
Quando mio padre sentì, da alcuni viaggiatori, che esistevano alcune località, nelle lontane terre dell'ovest, dove si erano formate delle famose scuole, decise di mettersi in viaggio per raggiungerle.
All'epoca ero solo una bimbetta che pensava unicamente a giocare. Ma i miei genitori decisero e così partimmo, lasciando i miei fratelli, già grandi, e la mia terra per questo lungo viaggio. Spesso, per imbrigliare le mie energie, mia madre alla sera insisteva perchè mi allenassi nell'arte del kalaripayattu, cercando di domare il mio corpo, il mio spirito, la mia mente. Cominciammo il viaggio prima via mare, poi risalimmo il Tigri, a Bassora. Qui ci unimmo ad alcune carovane e passammo dalla misteriosa città di Damasco, per raggiungere a Costantinopoli. Ovunque giungessimo, mio padre riusciva a trovare molti dei saggi locali, con i quali discutere, confrontarsi e creare dei legami che ci avrebbero aiutato in caso di bisogno, oppure per tessere "la rete del sapere" per lo scambio delle conoscenze. Da Costantinopoli raggiungemmo Roma, quindi Salerno, Padova, Bologna e Lutetia. In ogni città mio padre cercava la sua Universitas ed i saggi che racchiudeva, assetato dalla sete del sapere. Ricordo con piacere le lunghe discussioni filosofiche e pure tutte le lezioni,che hanno puntellato quei giorni sereni di viaggio insieme ai miei genitori. Il mio spirito si è formato lì, dove sono stati gettati i semi della sete di conoscenza.
Nelle nostre peregrinazioni su al nord, arrivammo ad Avalon, in queste terre, dove saremmo dovuti fermarci poco, prima di riprendere il nostro viaggio. Ma un giorno la vita tranquilla della mia famiglia venne stravolta da un fatto tragico. Qui, sull'Isola, io scomparii: venni rapita dalle fate e vissi per un pò nella Radura Segreta della Foresta di Luce insieme al Piccolo Popolo, ma di questo periodo ho dei ricordi piuttosto confusi. Ricordo una radura lussureggiante, piena di fiori dai colori sgargianti, piante straordinarie, che mi ricordavano quelli della mia terra lontana; ricordo giochi nell'acqua, danze allegrissime, corse a perdifiato.... Ricordo che la radura era piena di fate, esseri lucenti che passavano il tempo a curare la natura: piante, fiori, e perfino gli animali si avvicinavano loro senza timore alcuno! Fu un periodo, che a me parve breve, ma allegro, pieno di gioia e spensierato, finchè...
Un giorno la fata Dono-del-Cielo mi convinse ad assaggiare un frutto lucente (//il frutto dell'oblio). Me lo ricordo appena.... lei insisteva molto per farmelo mangiare, ma ero troppo attratta dai giochi e dalle danze con le fate per mangiarlo, ed una parte di quel frutto delizioso non l'ho mangiata..... in seguito Dono-del-Cielo ha cercato di riportarmi alla cittadina, facendomi ritrovare da lady Tea, che mi portò alla dimora druidica. I druidi cercarono i miei genitori, ma scoprirono che, sconvolti dalla mia scomparsa e dalle lunghe quanto inconcludenti ricerche, erano ripartiti verso la loro casa, a Trichur.
Così mi rimisi in viaggio. Stavolta ero sola, i miei erano partiti per l'India molte lune prima. Ho dovuto ingegnarmi, ma seguendo la "Rete del Sapere" di mio padre a ritroso, sono riuscita a raggiungere la costa, dove grazie all'aiuto di un conoscente di mio padre, sono riuscita ad imbarcarmi e ad arrivare ad Alessandria, dove ebbi la gioia di trovare i miei genitori a casa del maestro Jabir e di Yar. Yar, dalla pelle di luna e dallo sguardo fiero e cupo, la cui capigliatura e carnagione dichiaravano la sua provenienza dall'Europa del Nord. Era la giovane moglie e allieva del saggio e canuto studioso Jabir. Essendo praticamente coetanee ed entrambe assetate di sapere e conoscenza, diventammo amiche e compagne di studi. Vissi con loro per qualche anno. Lei, Yar, non ha memoria di parte della sua vita precedente al rapimento che la portò lontana dai luoghi che conosceva. Ella mi raccontò storie terribili della sua prigionia, delle lunghe ore di marcia e della sua vita di schiava, prima di essere donata al vecchio studioso, che la liberò facendone la sua sposa e la sua aiutante. Io le raccontai dei miei viaggi e delle terre che avevo visitato, ma quello che ci ha unite, come e più di due sorelle, era il trascorrere molto tempo a studiare le stelle, la storia, le scienze. Adesso è una mia grande amica, ed insieme abbiamo unito i nostri destini nella conoscenza. Ma questo non è stato solo un viaggio fisico: come mio padre apprezzo la speculazione del pensiero e mi sto dedicando allo studio delle pietre, dei numeri e delle forze che governano il mondo. Attualmente mi affascina il potere delle calamite: sto cercando di capire come si genera in una pietra, la forza che attrae o respinge metalli. Yar invece, ha il dono naturale di conoscere le erbe ed i loro usi. Insieme studiamo il mondo ed il suo funzionamento, ampliando il nostro bagaglio di conoscenze.
Tuttavia il mio spirito è troppo inquieto per restare a casa, aspettare che mio padre mi scelga un marito per allevar figlioli! Salutai i miei che ripartivano per l'India, ma non andai con loro: la mia irrequietezza mi ha fatto di nuovo riprendere il cammino. Non fa per me quanto vorrebbero i miei genitori: accasarmi e tirare su una schiera di bimbi. No, proprio no! Dover obbedire ciecamente al marito impostomi dalla mia famiglia? Ma proprio no! Sono una donna forte, che vuole essere attiva nella scelta del proprio destino e non una spettatrice o la schiava di qualcuno. Sentivo di dover prendere tra le mie mani la mia stessa vita, costruire me stessa in un nuovo mondo. Così ne ho parlato ai miei, che hanno compreso, ed ho ripreso i miei viaggi, quelli dell'intelletto e quelli fisici. Con profusione di lacrime ho salutato i miei genitori, colui che è stato per un po' il mio Maestro, Jabir, e la sua giovane sposa, che mi è più cara di una sorella!!
Ho studiato con molti maestri, che mi hanno edotta su molti argomenti e con i quali ho affrontato studi disparati ed interessantissimi.
Mi sono imbarcata su una nave mercantile diretta in Europa riprendendo il mio peregrinare.... Non sono più la ragazzina spaurita che si nascondeva dietro ai genitori del viaggio di andata. Così come le fate mi hanno cambiato il nome, così il mio spirito è stato forgiato dalle avversità, dalla fatica, dalla lunghezza del viaggio. Così, sentendo che qualcosa mi legava ancora in qualche luogo lontano, ripresi il mio vagabondare per ricercare questo qualcosa... che però non so ancora identificare!
Il mio viaggio è stato lungo, a volte sulle maglie della "Rete" tessuta da mio padre, altre volte ho tessuto io qualche nuova maglia! nelle mie peregrinazioni mi sono aggregata a carovane di mercanti, o a gruppi di persone che si riunivano con la necessità di viaggiare e assoldavano dei soldati per ottenere la protezione necessaria a percorrere in relativa sicurezza lunghi tragitti. Non sempre il viaggio è stato sicuro, ma la mia buona stella mi ha protetta.
SKILL DA BG: Conoscenze arcane liv 1
ALLINEAMENTO: NEUTRALE PURO
DESCRIZIONE: esile e filiforme, alta 1,58, capelli neri, occhi grigio scuro sempre sottolineati dal khol, frangiati da lunghe ciglia, portamento flessuoso ed aggraziato.