Svetlana_Volkov

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Lora.Arbor
00lunedì 30 novembre 2015 00:12
Altezza:175 cm

Occhi: azzurri

Capelli: neri

Descrizione fisica: normale di fisico, lievemente tornito sui bicipiti, sui polpacci e sulle cosce. Niente di troppo visibile o troppo esagerato. Carnagione biancastra, che cozza col nero dei capelli ed il chiaro degli occhi. Un tatuaggio a spada sulla scapola destra, a disegnare una croce (http://i45.tinypic.com/24zbrrn.jpg)

Descrizione Caratteriale: altalenante. Alle volte apatica, poco socievole in linea di massima, ma assolutamente imprevedibile.

Allineamento morale: neutrale malvagio

Terre di Provenienza: Russia




Cosa fa di un essere umano..un essere umano? Il corpo, l'appartenenza ad una massa, ad un credo...un pensiero...una conoscenza....E chi non ha tutto questo, o non si sente parte di un tutto....rimanendo essere umano esteriormente, ma perdendo tutto quello che è il suo essere...il suo vero...essere. Dimenticato, lacerato, sbrindellato dagli eventi....ciò che uno è, si disperde in un mondo che par non essere quello degli altri, un mondo particolare, dove solo tu, stai bene li. Lo comprendi, lo capisci. Tu e nessun altro. Anche esso è un essere umano? O è qualcosa d'altro?

Disumano per gli altri, umano per te. Senza cuore e senza senso, mentre tu, tutto attribuisci.
Si dice che tu sia Russa, di Turow, ma nessuno sa di dove sei originaria.Il tuo cognome, così pomposo e prettamente maschile, Volkov, significa Lupo...i lupi che animano quella terra gelida oltre modo, dove da sempre hai abitato.
Forse una famiglia contadina che non poteva dar sostentamento ad una figlia, o forse l'amore della madre, che decise di darti in adozione, in fasce, ad una famiglia borghese, per garantirti un futuro migliore di quello che ti aspettava in una campagna martoriata. Ma a te non è dato saperlo.
Sai solo che quella madre e quel padre, che ti sono da sempre stati vicini, ti han cresciuta in un ambiente di agi e lussuria. In un paese Cristiano che si avvicendava tra tumulti ed invasioni, fino a quella che a breve, sarà l'ultima, importante, caduta di Kiev sotto influenza mongola.

Istruita, elegante, bella e temibile, come un qualcosa di anomalo che dentro cresce, la tua freddezza superava quella di qualsiasi altra persona. Come se i sentimenti ti fossero distanti, come se solo il legame con i tuoi genitori contasse. E null'altro. Nessun amico, nessun amore, nessun legame.
Una tara, una turbe, una apatia apparentemente innata ed immotivata. Non pazza, non indemoniata, solo generata da un male che pare aver albergato la sua anima pura già nella culla, formando sulla terra, una donna capace di gioire della morte. Soprattutto se provocata da essa stessa.

Tra gli insegnamenti scolastici, la tua fede, la tua religione, ferma e forte, consolava questo tuo essere così isolata agli occhi del mondo. E tu invece, in lei avevi trovato forte ragione di esistere, forte motivazione nel continuare ad istruirti, a leggere, a scrivere, a parlare di libri e di politica, ad imparare le arti della scherma e della difesa, a danzare, a dipingere. Una donna polivalente, cresciuta in una campana di bellezza, ove fuori era solo il nero grigio, lo stesso che dentro, cresceva.

La situazione particolare però non poteva proseguire a lungo. Troppo anomalo il carattere, troppo strana la bambina che cresceva, ed ormai adulta, andava corretta. Non avrebbe altrimenti preso posto in quella società che isola ed emargina.
I genitori,consigliati da alcune figure a loro "amiche", tentarono l'estremo atto nei confronti di quella creatura. Fu chiamato da terre lontane, un giorno di settembre, un esorcista,per liberare il male che impregnava quella ragazza. Per liberare un corpo, che nonostante la fede, si era convnti fosse infestato da chissà quali creature. Se avessero ragione non si sa, ma gli esiti furono peggiori del previsto.
Non solo non andò a buon fine, inutile rituale pieno di parole vuote, ma fece sol crescere nella donna la rabbia, funesta, e la convinzione che quella religione sia sbagliata per come la raccontavano,e che i genitori non l'avessero mai amata per com'era. E che da sola, con il suo essere magnifico e particolare, poteva essere colei che sarebbe sopravvissuta a tutto. Al tempo, alla società che le faceva pena, per quegli orpelli inutili e quella ottusità che manifestava così visibilmente.

Come se un velo coprisse occhi e mente, prese il crocefisso che il prete portò, e senza una parola od un gemito, ma sol con un increspar di labbra, lo conficcò nella gola del sant'uomo. Gioiva nel sentire come è morbida la carne, e caldo il sangue. I genitori, in panico, scapparono. Lei, invece, guardava semplicemente dimenarsi l'uomo. Che con occhi sbarrati, cercava di togliersi la santa croce dalla gola, mentre l'aria, non più pura, filtrava da spazi non naturali. La guardava gorgoliando. Mentre lei, soave, dalla carne biancastra ed i capelli neri come la morte stessa, osservava quella scena con quegli occhi blu come il mare, immobile, respirando regolare. Nulla vi era se non lei, e il rumore del prete. Niente altro l'avrebbe disturbata, o fatta distogliere.

Secondi eterni.

Riprese a muoversi solo dopo che il corpo esanime cadde. Lo guardo appena, mentre intraprese la via da quella casa. La decisione definitiva di andare per la sua via. Un abito, pochi denari, ed una strada da percorrere con se stessa. L morte, silente, da allora ha governato la sua vita. Quella sua inspiegabile apatia, quella totale indifferenza. Fuori dal suo paese, dopo quello che era successo, l'uccidere ancora rimaneva facile compito. La sua bellezza aiutava in questo lavoro mercenario che le piaceva, mentre erano soldi e piacere nel sangue. E tutto il resto....è il nulla.

Sveltana Volkov...detta La Lupa....



RICHIESTA SKILL:

Volontà ferrea
il possessore di questa skill possiede un animo ed uno spirito temprati, che gli consentono di mantenere alta la propria concentrazione ed integra la propria sanità mentale anche in casi in cui normalmente eventi circostanti potrebbero interferire con la meditazione o la concentrazione. 

LIVELLO 1: a questo livello la volontà del possessore della skill è in grado di resistere a piccoli interventi dall’esterno (rumori normali, una persona che gli dà a parlare, un cavallo che passa al galoppo). Inoltre offre una certa resistenza agli effetti di charme / paura (10 %) 
Fehrer
00martedì 1 dicembre 2015 09:40
Ti posso chiedere di ridurre la violenza della scena clou? A te scegliere il modo con cui nasconderai l'evidenza e la sensibilità con la quale ci farai comunque comprendere il tutto, ma senza riferimenti tanto espliciti. Manca inoltre un vero e proprio paragrafo riservato alla skill che domandi.

Grazie :)
Lora.Arbor
00giovedì 7 gennaio 2016 21:37
Altezza:175 cm
Occhi: azzurri
Capelli: neri

Descrizione fisica: normale di fisico, lievemente tornito sui bicipiti, sui polpacci e sulle cosce. Niente di troppo visibile o troppo esagerato. Carnagione biancastra, che cozza col nero dei capelli ed il chiaro degli occhi. Un tatuaggio a spada sulla scapola destra, a disegnare una croce (http://i45.tinypic.com/24zbrrn.jpg)

Descrizione Caratteriale: altalenante. Alle volte apatica, poco socievole in linea di massima, ma assolutamente imprevedibile.

Allineamento morale: neutrale malvagio

Terre di Provenienza: Russia




Cosa fa di un essere umano..un essere umano? Il corpo, l'appartenenza ad una massa, ad un credo...un pensiero...una conoscenza....E chi non ha tutto questo, o non si sente parte di un tutto....rimanendo essere umano esteriormente, ma perdendo tutto quello che è il suo essere...il suo vero...essere. Dimenticato, lacerato, sbrindellato dagli eventi....ciò che uno è, si disperde in un mondo che par non essere quello degli altri, un mondo particolare, dove solo tu, stai bene li. Lo comprendi, lo capisci. Tu e nessun altro. Anche esso è un essere umano? O è qualcosa d'altro?

Disumano per gli altri, umano per te. Senza cuore e senza senso, mentre tu, tutto attribuisci.
Si dice che tu sia Russa, di Turow, ma nessuno sa di dove sei originaria.Il tuo cognome, così pomposo e prettamente maschile, Volkov, significa Lupo...i lupi che animano quella terra gelida oltre modo, dove da sempre hai abitato.
Forse una famiglia contadina che non poteva dar sostentamento ad una figlia, o forse l'amore della madre, che decise di darti in adozione, in fasce, ad una famiglia borghese, per garantirti un futuro migliore di quello che ti aspettava in una campagna martoriata. Ma a te non è dato saperlo.
Sai solo che quella madre e quel padre, che ti sono da sempre stati vicini, ti han cresciuta in un ambiente di agi e lussuria. In un paese Cristiano che si avvicendava tra tumulti ed invasioni, fino a quella che a breve, sarà l'ultima, importante, caduta di Kiev sotto influenza mongola.

Istruita, elegante, bella e temibile, come un qualcosa di anomalo che dentro cresce, la tua freddezza superava quella di qualsiasi altra persona. Come se i sentimenti ti fossero distanti, come se solo il legame con i tuoi genitori contasse. E null'altro. Nessun amico, nessun amore, nessun legame.
Una tara, una turbe, una apatia apparentemente innata ed immotivata. Non pazza, non indemoniata, solo generata da un male che pare aver albergato la sua anima pura già nella culla, formando sulla terra, una donna capace di gioire della morte. Soprattutto se provocata da essa stessa.


Tra gli insegnamenti scolastici, la tua fede, la tua religione, ferma e forte, consolava questo tuo essere così isolata agli occhi del mondo. E tu invece, in lei avevi trovato forte ragione di esistere, forte motivazione nel continuare ad istruirti, a leggere, a scrivere, a parlare di libri e di politica, ad imparare le arti della scherma e della difesa, a danzare, a dipingere. Una donna polivalente, cresciuta in una campana di bellezza, ove fuori era solo il nero grigio, lo stesso che dentro, cresceva.

La scherma e la danza ti insegnano a sottostare alla gerarchia, ad eseguire ordini e comandi, molto spesso senza capirne la motivazione, ma solo eseguendo. Talvolta invece, con domande, cercando di capire quello che induce chi comanda a fare quella scelta. La cosa che più le piace, è combattere, dilettarsi con le armi, e li, ad occhi chiusi, gli esercizi propedeutici le insegnano ad isolarsi. Cercare di capire dove l'avversario rimane, senza aprire gli occhi, ma sol con l'udito, o con il tatto. Cercare di isolare se stessa dai rumori esterni, una voce, un qualcosa che cade nella sala, sol sentendo la voce guida, e talvolta, nemmeno quella. Ogni volta che con una arma veniva ferito l'avversario, era un sorriso che gli veniva strappato. Non ci si riusciva a capire della motivazione per il quale questa splendida giovine fosse così. Apatica, triste, melanconica, e al contempo quasi sadica.

La situazione particolare però non poteva proseguire a lungo. Troppo anomalo il carattere, troppo strana la bambina che cresceva, ed ormai adulta, andava corretta. Non avrebbe altrimenti preso posto in quella società che isola ed emargina.
I genitori,consigliati da alcune figure a loro "amiche", tentarono l'estremo atto nei confronti di quella creatura. Fu chiamato da terre lontane, un giorno di settembre, un esorcista,per liberare il male che impregnava quella ragazza. Per liberare un corpo, che nonostante la fede, si era convnti fosse infestato da chissà quali creature. Se avessero ragione non si sa, ma gli esiti furono peggiori del previsto.
Non solo non andò a buon fine, inutile rituale pieno di parole vuote, ma fece sol crescere nella donna la rabbia, funesta, e la convinzione che quella religione sia sbagliata per come la raccontavano,e che i genitori non l'avessero mai amata per com'era. E che da sola, con il suo essere magnifico e particolare, poteva essere colei che sarebbe sopravvissuta a tutto. Al tempo, alla società che le faceva pena, per quegli orpelli inutili e quella ottusità che manifestava così visibilmente.

Il contrasto tra la religione e la spada, qualcosa che ella sente legata, a doppio filo,a giorni alterni. Ed ecco quindi a decisione definitiva di andare per la sua via. Un abito, pochi denari, ed una strada da percorrere con se stessa. L morte, silente, da allora ha governato la sua vita. Quella sua inspiegabile apatia, quella totale indifferenza. Fuori dal suo paese, dopo quello che era successo, l'uccidere ancora rimaneva facile compito. La sua bellezza aiutava in questo lavoro mercenario che le piaceva, mentre erano soldi e piacere nel sangue. E tutto il resto....è il nulla.

Sveltana Volkov...detta La Lupa....



RICHIESTA SKILL:
Volontà ferrea
il possessore di questa skill possiede un animo ed uno spirito temprati, che gli consentono di mantenere alta la propria concentrazione ed integra la propria sanità mentale anche in casi in cui normalmente eventi circostanti potrebbero interferire con la meditazione o la concentrazione. 

LIVELLO 1: a questo livello la volontà del possessore della skill è in grado di resistere a piccoli interventi dall’esterno (rumori normali, una persona che gli dà a parlare, un cavallo che passa al galoppo). Inoltre offre una certa resistenza agli effetti di charme / paura (10 %) 
Fehrer
00venerdì 15 gennaio 2016 14:37
Scusa ancora per l'attesa [SM=g8071]


Sveltana Volkov
Descrizione Fisica: Presente
Allineamento: Neutrale Malvagio
Terra di provenienza: Russia [CENSIRSI NEL CLAN NORDICO]

Skill da bg: Volontà I

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