YKARY

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Ghadia
00sabato 22 gennaio 2011 15:46
Nome completo: Ykary d'archess_okram

clan di appartenenza: Puri

Carica di Clan:SARGTLIN della casa (guerrieri comuni della casata, non importa la divinita’ adorata anche se devono portare rispetto a Lolth)allineamento: Neutrale/Malvagio

punti karma: 31494

BG:Accadde nel quarto anno della sua nascita. O giù di lì, ma Ykary era abbastanza certo di essere piccolo all'epoca. Nessuno di era mai dato pena di contarne gli anni, aspettavano solo che crescesse abbastanza per andare all'accademia. Nel sottosuolo di Orbcress, una città sotterranea, dove le casate si contendeva il ruolo di prima della città, di prediletti dalla dea Ragno.
La casata d'archess_okram era la nona all'epoca. Di recente era riuscita a strappare quel posto con una guerra, che l'aveva vista vincitrice. Una guerra nascosta, che aveva portato alla morte della casata Braddish, e allo sterminio dei suoi membri.
Ykary era il primo figlio maschio della famiglia. Prima di lui, la matrona era stata beneficiata da Loth dall'arrivo di sette figlie femmine. Ed ora lui. Era fortunato in un certo senso. Erano in tre alla nascita. Lui era venuto fuori per primo, dunque era stato logico ritenere che fosse stato il primo a formarsi. Poi la sorella gemella. E infine il fratellino. Un ragnetto malaticcio che era subito ucciso, in quanto non sarebbe mai stato capace di sopravvivere...e per poco la stessa sorte non era capitata anche a lui. Aveva gli occhi rossi, come tutti i puri, ma l'occhio sinistro era leggermente più chiaro del destro. Un rosso quasi arancione, e l'occhio non ne voleva sapere di aprirsi. Quando finalmente riuscirono ad apriglierlo, tra le grida del bambino, a quel colore pensarono fosse cieco. La matrona storse il naso. Il primo figlio alle armi. Il secondo alla magia. Il terzo a Lloth. Un guerriero orbo non sarebbe mai servito a nessuno. Fu la sorella a salvarlo.
Nernia. Aveva dieci anni all'epoca. Coprì con la mano l'occhio destro, e avvicinò al sinistro una candela. Il piccolo ne seguiva la luce.
-Ci vede- disse -Guarda....segue la luce della candela. Ed è sano è robusto, ha polmoni forti, matrona.- ella annuì. -Bene, allora lo seguirai tu.- glielo pose in braccio -Hai già iniziato la tua istruzione all'uso delle armi...fanne un buon guerriero- Nernia non ne fu contenta.
Ykary avrebbe imparato subito le leggi del mondo in cui era nato. Capì se ad esempio un particolare giocattolo interessava sia a lui che alla sorellina era meglio rinunciarci, altrimenti Nernia sarebbe piombata su di lui picchiandolo. Le capì subito, e iniziò a metterle in atto.
Vide fin da subito come un nemico il fratello che naque tre anni dopo di lui. Un moccioso sano e forte cui non si faceva scrupolo di sottrarre oggetti con la forza e poi metterli in un posto inaccessibile a lui.
Ed ora...ed ora guardava, in silenzio. L'ennesima nascita della casata. Sapeva a grandi linee cosa sarebbe successo se fosse stato un maschio. Osservava in silenzio dalla porta socchiusa le persone affancendarsi intorno alla matrona. Era un parto difficile, che ormai si protraeva da molte ore. Di nascosto aveva ascoltato la conversazione tra Lhaara, la sorella maggiore, e Shareea, la seconda figlia. -Non ha avuto una gravidanza facile...è vecchia ormai. Se muore, quel posto sarà mio.- l'espressione di Shareea era una di quelle che Ykary conosceva benissimo. La usava sempre circa dieci minuti prima di punirlo. Era l'espressione di chi sta macchinando qualcosa.
Era nascosto dietro la porta socchiusa. Da là poteva vedere le vene bluastre sulla pancia materna, il sangue raggrumato che usciva dal ventre, asciugato con pezze bagnate. Era disgustato e affascinato al tempo stesso. Trattenne a stento un gemito di disgusto, se l'avessero scoperto l'avrebbero accompagnato a calci fino alla sua camera, come promesso da Nernia. Fu l'arrivo del fratellino a farlo sobbalzare. Camminava appena. Ykary alzò la gamba per spingerlo via con un calcio, ma qualcosa lo fermò. Se l'avesse fatto, avrebbe pianto. E se avesse pianto, l'avrebbero scoperto. E se l'avessero scoperto...non voleva nemmeno immaginare. Aveva ancora addosso i segni dell'ultima disubbidienza. Lo prese in braccio e gli tappò la bocca, fuggendo via di corsa fino alla camera destinata al bambino. Lo buttò dentro la stanza e gli mollò uno schiaffo, richiedendo di colpo la porta, prima di tornare ad acquattarsi presso la stanza del parto. Non era ancora nato...o nata. Si tappò le orecchie quando un'urlo fastidioso uscì dalla bocca materna, e finalmente l'essere fu espluso dal suo corpo.
Voci concitate.
-è un maschio!- di lì a poco sarebbe stato sacrificato. Ykary non era invitato alla cerimonia, ma sapeva che avrebbe trovato un modo per assistervi, magari arrampicato da qualche parte. Era infatti ben più agile di quanto la sua stessa razza non fosse già di natura. Forse perché la sorella sin da quando aveva mosso i primi passi l'aveva costretto a lavori di pulizia più disparati. Aveva imparato ad arrampicarsi sulle statue per pulirle, a salire sopra gli armadi da cui poi non sapeva scendere. Sapeva benissimo che avrebbe trovato un modo per assistervi. Non aveva alcuna intenzione di perdersi la cerimonia.
Fu la gemella a rovinare tutto. Involontariamente per giunta. Come al solito gli arrivò silenziosa alle spalle. Così silenziosa che non l'aveva sentita arrivare. Gli posò una mano sulla spalla per portarlo via. Sapeva, pur essendo così piccola, che Ykary non avrebbe dovuto assistere a quello "spettacolo", e voleva evitare che venisse punito. Altrimenti non avrebbe potuto usarlo per i suoi giochi assurdi. Come vestirlo da femmina, con profonda vergona del bambino, e portarselo in giro per farlo vedere alle sorelle, le cui risate gli scatenavano crisi di panico. A quel contatto il bambino sussultò, e scivolò in avanti, spalancando la porta. -Scu....scusate....- non si alzò in piedi, si mise in ginocchio come si conveniva davanti alla matrona, che però non gradì in quel momento. Lo fece buttare fuori dalla stanza.
-Dai, stai tranquillo- gli disse la sorella quel pomeriggio, mentre gli metteva una tunica femminile. -Farò io in modo che non ti puniscano...però poi mi devi un favore- a quelle parole il bambino avrebbe di gran lunga preferito essere tra le grinfie di Shareea, forse quella che più ci prendeva gusto a punirlo, visto che secondo lei Nernia era troppo dolce nei suoi confronti.
-Sono già ai vostri ordini, malla Jalil- le disse, imitando il cugino quando lo vedeva parlare con le sorelle. -Non vedo che altro posso fare...- la risposta arrivò due secondi dopo. La sorella aveva in mano un'impiastro rosso, e stava per sistemarglierlo sulle labbra. Lo salvò l'intervento di Nernia.
-Lascialo stare, Shishaa- disse -Quello che ha fatto oggi non può essere punito con i tuoi intrugli- ci fu un breve scambio verbale tra le due sorelle. Shishaa era piccola, ma aveva una proprietà di linguaggio già da adulta, esattamente come il fratello. Il bambino colse al volo l'occasione, e si levò di dosso quella ridicola tunica femminile.
In seguito non avrebbe mai dimenticato quell'episodio, così come mai avrebbe dimenticato un certo particolare. La sorella era più grassa del solito. La pancia era tondeggiante. -Avete un bimbo là dentro?- domandò. Sbuffando, Nernia gli disse che non erano fatti suoi. -Se è così Lhaara ti ucciderà...vuole essere lei la prima ad avere un bambino!!!- la verità Ykary l'avrebbe scoperta solo molti mesi più tardi, assistendo di nuovo di nascosto al parto della sorella. Nernia in una visita nel regno di sopra era stata violentata da un mezz'elfo. E quella pancia ne era il frutto...come se non fosse già abbastanza disgustata da quella creature inferiore!!! Ikary invece ne fu contento. Quella creatura non fu mai trattata come uno di loro. Era una mezz'elfa, in tutto e per tutto. Non aveva nulla di Drow. Fu fatta passare come la figlia di un servitore morto, e tutti finsero di crederlo, visto che era la matrona a dirlo. E per Ykary fu un'altro sottoposto...quando si è troppo in basso nella catena alimentare si impara subito a considerare prede i più deboli.
-Oggi vuoi prenderle vero? Ti ho detto che non è così! Sono solo ingrassata-
-Ma una guerriera non deve ingrassare...vi aiuto io se volete, ci alleniamo insieme...possiamo pulire la statua grande, così io mi alleno e voi dimagrite e tornate bella!- stava cercando di ingraziarsela per evitare un punizione troppo dura. Nernia scoppiò a ridere a quel tentativo, e gli passò una mano sulla testa. Temendo che il momento fosse arrivato, Ykary si irrigidì, ma al vedere che non accadeva nulla pensò che forse l'aveva avuta vinta...
-Con Shasheea non funzioneranno questi tentativi. è già abbastanza arrabbiata perché la matrona è sopravvissuta- un bimbo di un'altra razza sarebbe scoppiato a piangere all'idea di finire tra le mani del suo incubo peggiore. Lui no. Sapeva benissimo che le lacrime avrebbero solo aumentato la sua punizione, dunque continuò per tutto il tempo ad adulare Nernia, nel tentativo di farsi punire da lei. Con Nernia sapeva che sarebbe stato spedito a pulire tutte le statue del palazzo, lavoro che l'avrebbe lasciato stremato e con le ossa rotte, ma almeno non dolorante.
Fu per colpa di Shaseea che non potè assistere al sacrificio. Aveva giurato che l'avrebbe spellato vivo se si fosse anche solo avvicinato, e aveva piazzato un numero sufficiente di guardie per tenerlo lontano. Nemmeno la sua agilità riuscì stavolta ad aiutarlo....e a farne le spese della sua rabbia fu come al solito il fratello minore. Aveva convinto finalmente Shishaa che Haryko era perfetto per interpretare una bimba. Era facile convincere le Jalil, almeno quelle piccole. Bastava adularle. E con la sorella bastò decantarne la bellezza abbastanza a lungo. Si faceva tormentare da lei in quel modo solo quando aveva bisogno di un grosso favore. Shishaa aveva un buon rapporto con Shaseea, e fungeva alle volte da rete per le punizioni che la maggiore cercava di imporgli.
Un paio di anni passarono in fretta, e Ykary crebbe abbastanza da far capire alle sorelle e alla madre che era perfetto per diventare un guerriero. Un bambino robusto, che non piangeva quando lo si puniva, abbastanza ubbidiente di solito e rispettoso con le Jalil e con i Jaluk di rango superiore....ovvero tutti, a parte il fratello, cui col tempo stava imparando ad addossare le colpe della gran parte dei suoi guai. Aveva un buon rapporto con Sishaa, che addirittura un giorno arrivò a regalargli un ciondolo di legno. -Con questo siamo legati...io ti difenderò, ma tu farai esattamente quello che ti dico io- Ykary non commentò.
La sua intelligenza singolare infastidiva però qualcuno. In particolare suo cugino Arkady. La matrona era molto orgogliosa di lui. Ne prospettava il futuro come un possibile comandante dell'esercito, se si fosse distinto all'accademia. Scalzando Arkady, manco a dirlo. La matrona però voleva mettere in quel posto così importante qualcuno che fosse parte della famiglia...e qualcuno che sapesse qual'è il posto di un Jaluk. Qualità che non appartevano al cugino.
Capitò tutto troppo in fretta. Arkady lo convinse a seguirlo nei cunicoli. Lo portò nella terra di sopra, di cui il bambino aveva solo sentito parlare. Ne stimolò la curiosità, e lo convinse dicendo che quello era il volere della matrona. Voleva ucciderlo strappandogli il piwafwi alla luce del sole. Fu uno degli strani animaletti che abitano il sottosuolo a salvargli la pelle. Saltò addosso ad Arkady, che riuscì a scappare ferito e ansimante, mentre Ykary, in preda alla paura, fuggiva verso l'alto. Verso la luce. L'odiata luce del giorno.
Aveva solo sette anni. Ed era solo. Si rifugiò in una grotta, e viaggiò solo di notte per alcuni mesi, procurandosi cibo come poteva. Alle volte qualcuno gli si avvicinava, ma scoperto che era un drow scappava, temendo che parenti più grandi di lui fossero lì per attaccare. Ykary rubava il cibo dalle case e scappava. Riuscì così a sopravvivere, mentre cercava in ogni grotta il modo per tornare a casa. Si copriva meglio che poteva, per evitare sia che la luce lo bruciasse, sia che qualcuno potesse ucciderlo. Un giorno che un vecchio, superando la diffidenza cercò di aiutarlo e di prenderlo in braccio, Ykary lo morse e scappo insultandolo in drowish. Non sapeva altra lingua che quella, e si rifiutava categoricamente di imparare l'orrida e impura lingua degli umani. Era certissimo che se l'avesse fatto Lloth l'avrebbe ucciso all'istante. La dea ragno cui credeva di aver fatto qualcosa. Ogni minuto, ogni istante si domandava cosa avesse fatto a Lloth per meritarsi un simile castigo!!! Scacciato dalla sua terra...che aveva fatto di così blasfemo? Se lo domandava ogni istante, ogni volta che aveva fame o sete, ogni volta che qualcuno tentava di aggredirlo. I rivvil erano strani ai suoi occhi...le donne alle volte erano sottomesse agli uomini!!! Non aveva mai sentito parlare di queste usanze...forse era per questo che vivevano così male, perché non seguivano Lloth. E il suo disgusto nei loro confronti aumentò. Camminava e viaggiava da solo, rischiando mille volte di morire, e mille volte si salvò per pura fortuna. Finché non sbarcò, nascosto nella stiva di una nave, su una terra strana. Barrington.


Descrizione fisica:
Fisico asciutto, temprato dall'allenamento cui è stato sottoposto fin dalla nascita.

IN ITINERE SUBISCE MODIFICAZIONI VISTO CHE IL PG CRESCE
Aggiornamento misure ed età in base al karma:

Età: 16 anni
Altezza: 165 cm
Peso: 45- 50 chili
Occhi: rossi. Il sinistro risulta leggermente più chiaro del destro
Capelli: bianchi, lunghi fino a metà schiena.
Segni particoli: cicatrice che "taglia" l'orecchio verticalmente

Altro: Gradevole il volto di questo adolescente drow, più alto del normale, o meglio, che ha raggiunto la massima statura dei drow. Fisico fortificato dagli allenamenti, magro e forte, agile. Tratti duri, come se fossero stati "tagliati".

Carattere: Ubbidiente con le Jalil, sadico e malvagio con chi è sotto di lui. Ambizioso, arrogante. Ha il vizio di giocare con una moneta, che passa e ripassa tra le mani.
Sa benissimo quali siano le leggi, e si sforza di rispettarle, pur essendo assediato da un'insaziabile curiosità che alle volte lo ficca nei guai.
Parla molto bene il comune, ed è anche capace di scriverlo.
Ha una classificazione tutta sua dei rivvil, che comprende i rivvil-schiavi (il 90%) i rivvil utili, come i medici, e i rivvil di livello superiore, come considera quelli appartenenti al caos, che si sforza di sopportare. Dimostra una sorta di "rispetto" solo per alcuni rivvil, quelli che lui ritiene superiori agli altri, ma comunque inferiori ai drow.
Fedelissimo al caos, ma anche (ovviamente) alla casata, e questo alle volte è oggetto in lui di manie omicide incentrate su qualsiasi caprio espiatorio gli capiti dinanzi.
Non parla molto, e quando lo fa è solo per dire lo strettamente necessario, come dimostra durante le ronde con i caotici in cui si limita a dire quattro parole in croce.
Maniacale interesse dimostra per i gatti, il suo sogno segreto infatti è di vivisezionarne uno per capire come sono fatti. Stessa cosa ovviamente farebbe per i rivvil, o per qualsiasi altro "animale" si trovi dinanzi.

Superiore a 18000 : veterano (LIVELLO 3)



Caratteristiche di razza:


Metri percorribili in un round: 6 (veterano)
Forza: -1
Resistenza: 0
Agilità: +2
Sensi sviluppati: Udito, Vista, Olfatto (giovane, adulto, veterano)
Bonus taglia: 0 (giovane, adulto, veterano)


Capacità singolari:

Bonus:

- RESISTENZA MAGICA: LIVELLO 3 30 % possibilità di resistere
- INFRAVISIONE: LIVELLO 3 visibilità 20 metri
- PASSO SILENTE
- MUOVERSI NELL’OSCURITA’
- ARACNOFONIA

Malus:

- ODIO ATAVICO
- VISTA SENSIBILE
- UDITO SENSIBILE
- AMBIZIONE
- DIFFICOLTÀ A COMPRENDERE LA DIVERSITà
- PERDITA DI AGILITÀ E VELOCITÀ PER USO DI ARMI PESANTI

Incanti di razza:

- FUOCO FATUO:
- GLOBO DI TENEBRA
- MOVIMENTI DEL RAGNO
- RAGNATELA
- FUOCO FATUO:

DROW VETERANO (Superiore a 18000 P/K): Il drow, avendo acquisito capacità magiche maturate col tempo, riesce ad eseguire gli incanti con minor concentrazione (un turno in meno) a patto di non venire minimamente disturbato. Può comunque scegliere di eseguire le magie nei turni stabiliti, resistendo a distrazioni quali agenti atmosferici, rumori, fracasso...
LIVELLO 3: massimo tre bersagli, distanza 15 metri. Concentrazione 1 round, durata 5 round L'azione è sempre comunque sotto giudizio del Master (insindacabile) il quale può renderla nulla per cause e/o eventi esterni o inerenti all'azione stessa. Costo: 25 punti mente


- GLOBO DI TENEBRA

DROW VETERANO (Superiore a 18000 P/K): Il drow, avendo acquisito capacità magiche maturate col tempo, riesce ad eseguire gli incanti con minor concentrazione [dunque in 1 turno] a patto di non venire disturbato. Può comunque scegliere di eseguire le magie nei turni stabiliti, resistendo a distrazioni quali agenti atmosferici, rumori, fracasso...(SKILL valida solo di NOTTE PER I PURI)

La zona di oscurità può essere creata fino a 15m di distanza dal drow che lo lancia [dimensione zona di tenebra in ambienti chiusi 9x9m], dura 5 turni, altresì possono essere creati globi di tenebra [sempre di 3m di diametro ciascuno] su bersagli multipli fino ad un massimo di tre bersagli. L'azione è sempre comunque sotto giudizio del Master (insindacabile) il quale può renderla nulla per cause o/e eventi esterni o inerenti all'azione stessa. Costo: 20 punti mente

- MOVIMENTI DEL RAGNO

DROW VETERANO (Superiore a 18000 P/K): il drow, avendo ormai maturato nel tempo e affinato con l’esperienza la propria dote, con 1 turno di concentrazione, grazie alle sue doti di magia innata proprie di razza, riesce ad utilizzare i "Movimenti del Ragno" per 5 round.

LIVELLO 3: Concentrazione 1 round, durata 5 round Costo: 25 punti mente

- RAGNATELA

DROW VETERANO (Superiore a 18000 P/K): il drow riesce a tendere una ragnatela in un raggio di 15 metri in tutte le direzioni [dimensione della ragnatela 9x9m] da dove si trova, dopo essersi concentrato per 1 turno. Altresì può creare una sorta di bozzolo imprigionante su di un massimo di tre bersagli. Durata della ragnatela, fino a quando non viene distrutta. Costo: 30 punti mente e 1 turno di riposo necessario dopo l’incanto.


SKILL APPRESE
Potenza: +2
Resistenza: +1
Agilità: +5 (2 punti base + 3 scatti acquisiti)
Ambidestria +2
corsa +3

Equipaggiamento:

- Piwafwi:Sia i Drow Puri che i Drow Rinnegati di giorno devono indossare un mantello speciale di nome Piwafwi, senza di esso i Drow bruceranno alla luce, in qualsiasi luogo si trovino. Tale mantello gli viene consegnato alla nascita.Il manufatto è in grado non solo di non far penetrare i raggi luminosi, ma anche di non permettere al calore corporeo di fuoriuscire, rendendo il drow invisibile alla Infravisione.

SCHEDA MDM
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