L'isola di Avalon

Emerod {verbo del Mare 3}

  • Messaggi
  • (Emerod)
    00 18/02/2009 22:35
    Richiesta appartenenza clan mediterraneo

    Avalon, 18 nion 2009


    Sid Vobis,

    Il mio nome è Emerod Naga Calliope di Avantaris, per gli amici solo Emerod. Io provvengo dal vasto regno di Avantaris che confina a est con le alpi italiche, a nord-est e a nord con i territori occupati dalle popolazioni germaniche e dai barbari, a nord-ovest con le terre dei franchi e a ovest con i territori merovingi e a sudvi è il golfo di Watersean che si apre sul mar mediterraneo.
    Avantaris è una terra rigogliosa, bellissima e immensa che si estende dalla catena montuosa di Asghan perennemente innevata alle lunghe e immense coste sabbiose del famoso golfo di Watersean che si apre sul Mar Mediterraneo. A circa 80 km dalla costa mediterranea si trova la capitale del regno, Avanta, ove dimoravo con i miei genitori nel palazzo reale.

    Spero di essere accolta nel vostro clan essendo io di origini mediterranee.

    Vi ringrazio per la vostra cordiale attenzione.

    Vostra
    Lady Emerod





    LINK BG APPROVATO: isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...





    Emerod Naga Calliope



  • (Emerod)
    00 18/02/2009 22:49
    Richiesta skill Verbo del mare


    OFF// Con la presente sono a richiedere la skill di clan.



    RICHIESTA APPROVAZIONE SKILL VERBO DEL MARE LIV. 1

    LIVELLO 1 L’Umano possiede una notevole capacità introspettiva e riflessiva; questo conferisce al suo animo una calma fuori dal comune. Egli può dunque allontanare dalla propria mente emozioni che turberebbero il suo stato d’animo e la sua riflessività. E’ pertanto difficoltoso controllare o alterare le emozioni del mediterraneo. (nel caso di skil comparata sotterfugio livello 1,2,3 non ha effetto)



    A supporto della richiesta porto due role.



    ROLE N° 01 - Sacro Tor il 04.02.2009 ore 23.30



    EMEROD [sentiero] buio è il cammino che porta al sacro Tor, solo la luna argentea a rischiararne il sentiero. Accanto a lei zampetta come al solito il caro canide a lei fedele... il bellissimo canide di origini russe Arock si chiama. La lady muove il passo spensieratamente verso la sua meta finale che già intravede a meno di 10 metri da lei. Nessuno sembrava esserci in quel luogo. Ad ogni suo passo lungo il sentiero la spada ticchetta al suo fianco mentre il mantello si muove leggermente al soffiare del tiepido zefiro.

    GUYSGARD (sentiero) Greve il passo sullo striato sentiero forse data la stanchezza del giovane consumato dal lavoro pomeridiano accettato. Veste una sottil camicia di lino senza maniche color verdastro, che va ad infilarsi nella brache di pelle scura. Lo scuro panastro ha lasciato posato e ben ripiegato sullo schienale della sedia nella sua stanza, Stanza che è rimasta spoglia dal giorno in cui la sua dama era partita. Chissà dove se mai l'avrebbe veduta un'altra volta... la lucente è ben presente lungo il fianco sinistro. Di certo quella non l'avrebbe mai tradito. I capelli vengon ora sospinti dal vento di Eolo così dispettoso talvolta pare ma ei avrebbe mai potuto avere compagnia migliore nelle dolci sere d'estate. Dinnanzi ei alcuni rumori. Sensi lo mettono allerta per un attimo mentre nella calda notte poco illuminata cercherebbe di mettere a fuoco invano.

    EMEROD [sentiero => dolmen] quella sera si sentiva un po' strana, mille pensieri affollavano la sua mente, ma il suo volto resta fermo immobile immutabile. Nessuna sensazione lasciava trasalire e intravedere sul suo volto. Il sorriso si dipinge sul volto anche se dentro di se c'è tanta preoccupazione e tanti pensieri le vagano nella mente. Un buffetto fa al canide che zampetta accanto a lei. Passo dopo passo finalmente giunge davanti all'entrata del sacro Tor e verbia in direzione del canide con finto sorriso sul volto ''Arock, siamo finalmente arrivati! Vai, corri... divertiti e rilassati'' . Al verbo proferito dalla padrona il canide lasciò il passo e iniziò ad andar a curiosare in giro annusando i nuovi profumi che gli si presentavano al naso. Ora la giovane lady si leva il nero mantello e si dirige verso il centro dei dolmen .

    GUYSGARD (sentiero) Sofferma il passo per poter meglio udire i rumori circostanti, anzi sol davanti ei. ma non solo uno par l'incedere passo. Forse qualche imboscata. Il pensiero lo farebbe allarmare facendogli portare la dritta mano all'elsa della spada. Poi muoverebbe un passo dopo l'altro con delicatezza dovuta mentre il sentiero si apre in prateria e i massi sacri dinnanzi all'improvviso ha.

    EMEROD [dolmen] muove il passo in mezzo ai dolmen e giunta proprio nel mezzo distende il suo mantello nero a terra e prende posizione su di esso, sedendosi a gambe incrociate. Alza gli occhi al cielo stellato per rimira le costellazioni. Il suo volto marmoreo rimane sereno, ma dentro di se ha mille pensieri e mille paure. La giovane lady non ha più notizie dal suo regno da mesi ormai, da quando la guerra era scoppiata. °° Paithan chissà se stai bene, perchè non ti fai più sentire... cosa sta accadendo ad Avantaris... e Antoine sarà ancora vivo...°° si chiede nella sua mente la lady dagli occhi di ghiaccio e dai lunghi capelli corvini. °° ...e mia madre chissà come avrà preso la mia fuga da casa... quanto vorrei sapere ...quanto vorrei avere delle risposte°° pensa la lady senza proferire verbo. Nel suo cuor la malinconia dimora accompagnata da una buona dose di tristezza. Ora poggia gli iridi su Arock per controllar cosa stesse facendo il suo amato canide. Arock zampetta vicino all'entrata del sacro Tor quando si fermò improvvisamente ad annusare l'aria per poi inizia a scodinzolare felice. Forse aveva sentito qualche odore a lui famigliare.

    GUYSGARD (sacra cima/Tor) Avanzerebbe a passo silente. La dolce e calda luce lunare dona quel strano fascino alla notte che sovrasta il ragazzo. Le stelle osservano silenti. Panorama perfetto per dolci coppiette innamorate. Ma la sua è solo una passeggiata sotto la volta celeste. Orione avrebbe lo avrebbe protetto dall'alto come tutti i suoi cari veglian. Il passo nuovamente fermerebbe mentre la mandritta sposterebbe lungo il fianco lasciando la presa sulla fredda elsa. 'Mare asperum lady Emerod poi si avvicinerebbe verso il canide. Fletterebbe le gambe restando sulle punte e busto fletto in avanti per mantener l'equilibrio mentre lo accarezzerebbe sul capo e con un sorriso verbierebbe 'Mare asperum anche a voi Arock'. Poi si porterebbe al fianco della corvina amica sedendosi al di lei fianco portando le gambe al petto che chiuderebbe nelle forti braccia. Capo che volterebbe verso gli avi mentre Eolo accarezza il suo viso 'Cosa fate in una notte come questa tutta sola? Una ragazza come voi potrebbe avere qualsiasi uomo ed invece siete qui tutta sola?' Volterebbe il capo per incrociar le iridi con le sue e sol dopo breve pausa aggiungerebbe 'Qualcosa vi turba in una notte d'estate?'.

    EMEROD [centro dolmen] vede apparir una figura all'entrata dei dolmen e dal suono della voce poté riconoscere il caro amico Guysgard. Arock tutto contento e felice si lascia andare alle dolci carezze fatte da mano mascolina e maschile, era felice di veder il ser amico della sua padrona e di conseguenza anche suo. Ora Arock trotterella accanto al ser. Lady Emerod verbia all'amico con tono tranquillo e sereno ''Sid Vobis, Ser Guysgard. Da tempo non c'incontriamo da soli... come state?''. Rimase un momento in silenzio per poi rispondere alla domanda che le era stata rivolta '' Caro Guy che cosa dovrebbe preoccuparmi? Non vede che sono serena? Mica avete pensato a questo perchè son qui sola con Arock a rimirare il cielo stellato?'' e poi non proferì più parola in attesa del verbo amichevole del ser. Sul volto un sorriso tranquillo e beato. Il suo volto traspirava serenità, ma nel suo cuore la malinconia regnava e mille domande si poneva. Nel suo cuore vi alberga anche la tristezza Il suo cuore piangeva in quanto sentiva la mancanza dei suoi reali genitori, ma nussun sentimento traspariva dalla lady. A prima vista sembrava serena e tranquilla, senza preoccupazioni... che invece c'erano.

    GUYSGARD (Tor)'Nulla posso dire se non che dite il vero. Vi ho sempre veduta in compagnia a dir il vero' Or sorriderebbe cercando di contenere la risata. Forse avrebbe con essa attirato l'attenzione del canide al fianco della sua padrona. 'Scusate il mio brusco atteggiamento dell'altra sera milady... ' imbarazzato aggiungerebbe '... se vi ho ferita dandovi le spalle dovete sapere che non era mia intenzione... ' or aspetta il suo dire.

    EMEROD [centro dolmen] sorride all'amico e verbia in risposta ''Non preoccupatevi caro Guy... Lady Merykara aveva bisogno di voi... anche se debbo dire di averla trovata molto cambiata... cosa le sta succedendo? Sapete qualcosa caro Guy?''. Resta ferma guardando il ser in attesa di sentir eventuali notizie in merito. °° Povera Merykara, se voi state passando quello che sto passando io... la sofferenza e la tristezza anche a voi hanno riempito il cuore...°° pensa lady Emerod. La mancanza della famiglia si faceva sentire e avrebbe voluto piangere per sfogarsi e liberarsi di quel macigno dolorante che le premeva sul cuore, ma lei non poteva piangere... non voleva piangere perchè inadeguato a una spadaccina. Il volto della lady rimane impassibile tranquillo e sorridente nonostante i brutti pensieri che in lei navigano.

    GUYSGARD (Tor) Scuoterebbe il capo a destra e manca 'L'amore perduto ha spezzato il cuore di Merykara...un cuore tenero e caldo e aperto di un tempo che ha subito le pene dell'inferno. Or straziata dal dolore si è chiusa in se stessa...pare una statua marmorea o di cera. Nessun sentimento pare più celar allo sguardo altrui...sembra aver perso le stesse lacrime...povera Mery' verbierebbe in tono flebile.

    EMEROD [ centro dolmen] ascolta il verbo di ser Guysgard e una domanda le sovviene '' Sapete chi sia l'amato della giovane Merykara?... e come sia morto?'' chiede curiosa al ser. Rimane ferma e sorridente ad attender il suo racconto. Intanto dentro di lei pensava °° Povera Merykara... voi avete perso il vostro amore e invece io non ho più sue notizie... siamo nella stessa barca.°° La tristezza dilaga nel cuore e nei pensieri della spadaccina, sentimenti che non dovevano essere palesati, ne resi noti. Lei era divenuta molto schiva e teneva pensieri e sentimenti tutti per se, e poi una spadaccina deve essere forte e coraggiosa non piagnucolosa. °° Devo essere forte non posso continuare a compiangermi! Devo reagire...°° pensa la lady cercando di darsi la carica per scacciare malinconia e tristezza dal suo cuore. Il suo guardo resta tranquillo e il suo volto sereno, intenta a sentir il verbo del ser.

    GUYSGARD (Tor/sentiero)'Conosco molto bene colui che le ha provocato tale taglio nel cuore... a volte fa male tanto da non poter respirare è vero, ma questa è la vita e se non combatti per te stesso e per coloro a cui si vuole bene come si può sopravvivere in questo mondo che posa i suoi piedi su di noi giorno dopo giorno? Aver il sol coraggio di rialzarsi dal tappeto e di affrontare la nuova carica... questo significa poter e voler andare avanti' stringerebbe i pugni a parole profferite. Poi dal suo posto si alzerebbe muovendo alcuni passi, poserebbe la mancina sul fodero percorrendo le sue dolci linee per poi giunger al freddo tocco della gelida elsa. Si volterebbe di profilo verso la sua amica per favellare semplici parole 'La cosa sbagliata è pensare di tener tutto dentro di sé. Senza dar libero sfogo. Ha tante amicizie su cui contare...mare asperum amica mia' concluderebbe solo dopo aver aggiunto 'E di versar lacrime amare non bisogna mai aver timore...' per poi intraprendere il piccolo sentiero che l'avrebbe condotto verso la locanda, indi nelle sue stanze.

    GUYSGARD (Tor/sentiero)'Conosco molto bene colui che le ha provocato tale taglio nel cuore... a volte fa male tanto da non poter respirare è vero, ma questa è la vita e se non combatti per te stesso e per coloro a cui si vuole bene come si può sopravvivere in questo mondo che posa i suoi piedi su di noi giorno dopo giorno? Aver il sol coraggio di rialzarsi dal tappeto e di affrontare la nuova carica... questo significa poter e voler andare avanti' stringerebbe i pugni a parole profferite. Poi dal suo posto si alzerebbe muovendo alcuni passi, poserebbe la mancina sul fodero percorrendo le sue dolci linee per poi giunger al freddo tocco della gelida elsa. Si volterebbe di profilo verso la sua amica per favellare semplici parole 'La cosa sbagliata è pensare di tener tutto dentro di sé. Senza dar libero sfogo. Ha tante amicizie su cui contare...mare asperum amica mia' concluderebbe solo dopo aver aggiunto 'E di versar lacrime amare non bisogna mai aver timore...' per poi intraprendere il piccolo sentiero che l'avrebbe condotto verso la locanda, indi nelle sue stanze.

    EMEROD [centro dolmen] ascolta distrattamente il verbo di ser Guysgard, dando comunque la palese impressione di seguirlo con attenzione. Poche parole aveva percepito dal suo discorso, ma lo comprese. Aveva ragione, la cara lady Merykara doveva farsi forza e proseguire con la sua vita in queste meravigliose terre. Ser Guysgard trovava sempre buone parole per tutti. Ora lo guarda alzarsi e riprender il sentiero che lo aveva portato fin da lei. ''Sid vobis, Guy... buonanotte e dormiate bene'' verbiò disegnandosi un sorriso allegro sul volto, anche se il suo cuore era ancora cupo. °° Guy ha ragione. Lui ha proferito quelle parole riferite alla cara Merykara... ma per un certo verso si potrebbero applicare anche a me... °° pensa la giovane lady che ora porta gli iridi verso il cielo stellato. Ora sola si sdraia completamente a terra per rimirar meglio le costellazioni e la via lattea. La malinconia e la tristezza ancora albergavano nel suo cuore e guardano le stelle con la mente ne congiunse alcune con una linea immaginaria delineando una sorta di volto che la fece ripensare al caro e dolce Antoine. °° Caro Antoine dove siete e cosa state facendo? Io il mio cuore piange senza di voi accanto a me... perchè arde di puro amore per voi... anche se avete preferito mio padre, il vostro re, a me... il vostro amore.°° pensa la lady continuando a scrutare malinconica il cielo. Una lacrima vorrebbe bagnarle il volto, ma lei dura e tenace non la lascia uscire e così la lacrima non fa capolino nei suoi occhi cerulei. Ora continua a guardar il cielo a chiunque l'avesse vista avrebbe potuto sembrare una giovane lady serena intenta a studiar le costellazioni del manto notturno. Arock ora giunge accanto a lei poggiando il muso stanco sullo stomaco di lei e chiuder gli occhi. La spadaccina porta ora la mano sul capo del canide per accarezzarlo. ''Arock... dolce Arock'' verbia al canide orami addormentato. Ora un vecchio ricordo le appare, un dolce ricordo le lunghe passeggiate fatte con Antoine e i lunghi allenamenti di spada uno affianco all'altro. °° Antoine non sarebbe felice di vedermi così e di saper cosa alberga nel mio cuore... Guy parla proprio come Antoine... si vede che sono fratelli ... fratelli di sangue. °° pensa la lady. I ricordi felici in parte le aveva alleviato il dolore dal cuore e ora il ripensar alle parole dette da Ser Guysgard prima di congedarsi le danno una nuova carica, una nuova forza. °° Basta pensare in negativo... basta sentirmi così..°° ora in lei la tristezza era sparita e la malinconia si accingeva a far i bagagli e lasciar anch'ella il cuore della lady. °° Devo avere speranza e fiducia nel destino e tutto andrà per il meglio°° pensa la lady corvina per darsi una botta di ottimismo che scacci definitivamente la malinconia da lei. Ora il finto sorriso muta in un sorriso sincero mentre il viso marmoreo che non tralasciava passar nessun sentimento della lady si rilassa A chiunque avesse potuto vederla ora non avrebbe trovato differenza rispetto a prima. Solo lei sapeva che ora nel suo cuore era ritornata la pace e la tranquillità. Ora i suoi occhi stanchi e stremati si chiudono e Morfeo la pota con se nel mondo dei sogni.



    ROLE N° 02 - Torre delle razze il 05.02.2009 ore 22.00


    LEPANDIUM (esterno) l’ultima volta che il messere dal mantello color cobalto si era trovato in fronte al portone della torre delle razze, aveva deluso la dama Emerod. Spinse la porta con la mandritta ed entrò nella speranza di ritrovarla e scusarsi.

    EMEROD [strada] muove il passo silente e leggiadro lungo la strada notturna che l'avrebbe condotta in qualche mistico luogo della cittadella fortificata. Vagabonda senza una meta, una destinazione definitiva. La sua mente era libera sgombra da qualsiasi pensiero accanto a lei il suo fedele amico, Arock il canide di origini russe a cui lei tanto tiene. Nota una figura scura andar verso la torre delle razze ed entrarvi. °° Chissà chi è...°° si domanderebbe la lady spadaccina. Ora muoverebbe il passo verso l'alta torre delle razze. Passo dopo passo giunge all'ingresso e l'oltrepassa mentre al suo fianco, ad ogni passo la sua spada ticchetta.

    LEPANDIUM (interno) Un rumore alle sue spalle annuncia che qualcuno è entrato dopo che ei avea richiuso l'uscio. Si volta con calma serafica e la prima cosa di cui s'avvede è il canide dall'espressione imbronciata. Avea avuto fortuna: dama Emerod, la spadaccina dallo sguardo di ghiaccio si era materializzata come u'imago onirica. ''Milady- verbiò sorridendo mentre si inchinava- dobbiamo smetterla di incontrarci così oppure comincerò a pensare che voi e il vostro impagabile animale mi seguiate.

    VEGON [esterno] L'ambigua figura ammantata di rosso, si trova di fronte ad un edificio che ancora non gli era familiare, una torre a lui sconosciuta, si incammina verso di essa quando da lontano scorge due figure entrarvi in tempi differenti, una delle due ha un cane, e Lui ama gli animali, sono le uniche creature che ama davvero. Decide quindi di dirigersi in quel luogo sconosciuto.

    EMEROD [interno torre] avvolta nel mantello nero, con il cappuccio portato sopra alla testa che lascia intraveder l'identità della lady, entra nel loco. Entrando si ritrova dinnanzi un ser, la cui figura e il cui nome le era noto. °° Ancora lui°° pensò la lady nel vederlo. Il viso della dama dagli occhi di ghiaccio era calmo e tranquillo, pareva sereno. Ella verbia con educazione °° Sid vobis Ser Lepandium!'' poi mosse il passo verso le scale.

    LEPANDIUM (interno)la dama pareva indifferente al loro incontro, di sicuro ella era in collera con il bardo per la misteriosa sparizione dell'ultima volta. Persino il cane non mostrava il minimo interesse nei suoi confronti e mentre si incamminava dietro ad ella favellò ''mia signora, siete forse in collera con me?Vi ho in alcun modo offesa?''.

    EMEROD [scale => terrazza torre] muove ora il passo per salir le scale ante ceduta dal suo canide. Verbia la spadaccina al ser ''No ser, tutto a posto e per l'altra sera non importa... avevo un altro impegno... tranquillo tutto va bene!'' e sorride al messere. Dentro di se, accanto a quel ser non si sentiva a suo agio. Non sa bene per quale motivo ma il suo istinto le diceva di non fidarsi. Il suo cuore batteva un po' più forte forse per le scale o forse per la presenza del messere che alle sue spalle la seguiva per giunger alla terrazza della torre.

    LEPANDIUM (Scale) rassicurato dalle parole della dama,il bardo continuò la sua ascesa lungo le scale, era sollevato dal sapere che la dama non avea trovato scortese lo suo comportamento. mentre saliva non potea fare a meno di notare l'imponenza della costruzione che, come ogni volta, lo sbalordiva. Frattanto i suoi occhi erano fissi sull'elegante figura che saliva davanti a lui e il rumore della spada che risuonava ad ogni passo echeggiava nell'enorme tromba delle scale.

    EMEROD [Terrazza della torre] ora la lady si leva il cappuccio liberando la sua chioma corvina raggruppata in una lunga treccia. Attendeva il giungere di Ser Lepandium. Il suo volto marmoreo lasciava trasparire solo tranquillità e serenità. Sorride la lady. Dentro di lei però non è così tranquilla come fa apparire all'esterno. Quel ser che abita nei pressi del bosco oscuro, dimora dei drow non la fa sentire molto sicura.

    LEPANDIUM (Terrazza) giunge ei infine alla terrazza trova la dama affacciata. La bestia che le sta accanto, accucciata sonnecchia ed ei si rivolge con fare rispettoso alla dama per chiamarla:''mia signora..''.

    VEGON – off// scusate ero caduto

    VEGON [scale] La curiosità del Rosso, deve essere sedata, non può combatterci, è più forte di lui, quindi, anche se a debita distanza, visto che ancora nessuno si è accorto di lui, decide di seguire i due, anzi i tre sale lentamente, muovendosi come suo solito fare, facendo poco rumore e molta attenzione a dove mette i piedi. Dubita che il cane non si accorga della sua presenza, ma se è attento può avvicinarsi tanto da sentire i loro discorsi senza essere visto.

    LEPANDIUM (terrazza) ''Mia signora molto avrei da dirvi e in molti modi vorrei narrare la vostra bellezza ma purtroppo un impegno urgente mi sovviene, auspico un incontro più propizio mia dama''Così facendo il ser a passo spedito si inoltra giù er le scale.

    VEGON [porta/terrazza] eccolo arrivato in cima a quelle scale, lì si ferma, le due figure sono davanti a lui, in fondo al terrazzo, sembrano parlare, può sentirli, ma d'un tratto, quello che sembra un uomo si volge verso di lui e gli passa accanto come se non lo avesse visto.

    EMEROD [merli/terrazzo] ascolta il verbo di Ser Lepandium che poi velocemente il suo piede porta giù per le scale. Ora verbia per educazione ''Sid vobis Ser Lepandium''. Muovendo lo sguardo verso le scale nota una figura, ma non ne riconosce le fattezze. rimane in attesa di veder chi le si parasse d'innanzi. Non si meraviglierebbe nel veder un Drow. Il volto rimane tranquillo ma nella sua mente mille domande senza risposta scorrono in merito al ser appena andato via. Non riusciva a fidarsi di lui.

    VEGON [terrazzo] ormai visibilmente scoperto, il rosso avanza ormai senza indugiare, verso la dama col cane, avanza col suo passo lento ma sicuro, un andatura che a prima vista sembrerebbe claudicante, e pian piano si avvicina a quella dama.

    EMEROD [terrazza] osserva l'essere dalle orecchie a punta avvicinarsi, non riesce a distinguerlo bene con il buio notturno. Potrebbe essere un Drow o un elfo. Il suo cuore inizia a battere forte per la tensione. °° Deve essere un Drow! Forse avevo ragione su Ser Lepandium… oppure questo è solo un caso? °° pensa la lady tra se. L'agitazione dentro di lei aumenta inesorabilmente, diventa forte, molto forte. Porterebbe la mano all'elsa della spada per estrarla, ma non lo fa, anche se l'agitazione in lei è tanta. Rimane ferma immobile. Le mani consorte continua a tenere sulle gambe in bella vista. Sul suo volto un sorriso dolce è dipinto. Sprizza tranquillità e serenità da tutti i pori... anche se dentro di lei non è così. Ora muove cautamente le vermiglia e con tono pacato e tranquillo verbia '' Sid vobis messere. Chi siete?'' e attese risposta. La domanda sarebbe servita alla lady per capire chi avesse davanti e come comportarsi con il ser.

    VEGON [terrazza] L'elfo in rosso guarda il cane, si abbassa non degnando la padrona di un solo sguardo, lascia che l'animale annusi la sua mano e poi esclama '' Vegon!Io sono Vegon, e voi?siete lady...?'' lasciando in sospeso la frase per la donna.

    EMEROD [terrazza] osserva il messere che accanto ad Arock si abbassa. Non è ancora riuscita a vedere di che razza fosse la figura dalle orecchie a punta. L'agitazione nel suo cuore, dentro di lei, nella sua mente è tanta. Se potesse sguainerebbe la spada, ma non può ... non deve. °° Devo calmarmi... devo calmarmi... °° ripete nella sua mente a se stessa, riuscendo a scacciar solo una piccola parte di quella sgradevole sensazione che aveva in lei. Il suo volto non lasciva trasparire i sentimenti che vagavano dentro la lady. Il suo volto marmoreo era tranquillo. Ora che l'agitazione era in parte scesa con tono pacato e tranquillo verbia °° io sono nota come la spadaccina dagli occhi di ghiaccio, potete chiamarmi Emerod Ser Vegon.'' Rimase in attesa di poter vedere il volto del messere. Intanto il cuore in gola le batteva forte, dopo aver verbiato le sue parole. Forse era stata incauta a rivelar il suo nome, visto che non conosceva il messere davanti a lei.

    VEGON [terrazza] al sentir quelle parole, l'elfo sorride, e lentamente si alza ''spadaccina dagli occhi di ghiaccio ''sussurra debolmente,poi sempre sorridendo, ma con un sopracciglio leggermente arcuato continua'' devo forse considerarla una minaccia mylady'' allora il suo sorriso si fa più ampio un sorriso quasi sarcastico. Per lui gli umani sono un libro aperto, non gli è mai chiaro quando scherzino, quando siano seri o quando facciano vere e proprie minacce, allora apre di botto il mantello, mostrando il completo nero che lo avvolge e sottintendendo l'assenza di armi su di lui.

    EMEROD [terrazza] osserva il gesto del messere volto a mostrarle che era innocuo, disarmato. Nonostante questo gesto la lady non si fida. Ancor non vede il volto del ser, ancor non riesce a distinguere la sua razza. Il cuore sente pulsargli velocemente in gola. L’agitazione torna ad aumentare. °° Non sembra un drow... e anche se lo fosse? Devo calmarmi ... devo assolutamente calmarmi°° pensa la lady riuscendo ad abbassare, di poco, il livello dell'agitazione che in lei dimora. °° Non ha armi con se e quindi non devo preoccuparmi... che sia innocuo costui? Oppure è una stratagemma per ingannarmi… Apparterrà al bene o al male?°° il dubbio che il messere potesse essere un cavaliere del caos le fa nuovamente aumentare l'agitazione. Il volto rimane tranquillo e sereno. Ora con voce pacata verbia ''No, Ser Vegon... non è una minaccia. Scusata la mia miopia, ma al buio non vedo bene come voi, qual è la vostra razza?'' La domanda l’aveva posta per trovar risposta a uno dei dubbi che nella sua mente da un po' vagava.

    VEGON [terrazza] il sorriso dell'elfo si fa allora di scherno,°°come è possibile che non si riconosca un elfo, ma strani questi umani, inferiori in tutto°° “Lady, io sono un elfo, almeno così mi dicono'' la risata è stridula, non la riesce a trattenere ''scusate mylady, pensavo...Quante altre razze hanno orecchie come le mie?'' così dicendo si rivolse al cane, ''come si chiama questo bell'animale?''

    EMEROD [terrazza] °° Elfo...°° pensa la lady che ora si alza dal suo posto a sedere e si avvicina di un paio di passi al Ser per poterlo meglio guardare sotto i raggi della luna che illuminavano la terrazza della torre. °°Sì è un elfo°° pensa. L'agitazione dentro di lei inizia a scemare e il cuore riprende il suo posto rallentando le pulsazioni L'agitazione che ormai scemava fino a scomparire quasi del tutto, lasciava posto alla diffidenza. Con sorriso allegro e volto apparentemente tranquillo verbia ''Lui è Arock, il mio fedele Arock... sapete è stato addestrato come cane da guerra da un generale! È un buon animale Perdonatemi, ma non sapete che oltre agli elfi ci sono i Drow?... Si… sono anche loro elfi, ma di un ramo genealogico ben diverso dal vostro. Voi siete buono e i drow per natura no... o mi sbaglio?'' La voce era pacata e la domanda posta era per trovar risposte altre domande, agli altri dubbi, che in lei vagavano. °° Calma e sangue freddo°° pensava tra se la lady.

    VEGON [terrazza] l'elfo si gira verso la donna mentre carezza il cane dolcemente°°mica male per un umana°° poi si rivolge al cane ''Arock, addestrato da un generale addirittura, ma tu sei buono vero?'' si volta verso la padrona sorridendo ''Mio padre era un drow, o meglio il mio papà putativo, ma comunque non so rispondere alla sua domanda mylady, ho fatto tanto male, che davvero non so se posso essere ancora un buono o meno '' l'elfo abbassa la testa, e il suo volto è di nuovo una maschera di cera mentre accarezza il cane.

    EMEROD [terrazza] °° non lo sa... buono o cattivo... bene o male... non lo sa°° pensa la spadaccina dagli occhi di ghiaccio. La diffidenza verso l'elfo inizia a crescere e con lei il timore di aver commesso errore a rivelare il suo nome. Angoscia ora a farsi largo in lei. °° No! devo stare tranquilla... sono ad Avalon... santo cielo!°° pensò per darsi coraggio e l'angoscia fu stroncata sul nascere, mentre la diffidenza resta in lei in compagnia del timore crescente. Ora con volto marmoreo e tranquillo, rilassato e sereno, verbia ''Avete fatto del male? Tanto male? An vala! Mana cartel Heru Vegon?'' mescolando la lingua umana alla lingua elfica.

    VEGON [terrazza]l'elfo si volta verso la dama inclinando leggermente il capo''mylady, ho partecipato a molte battaglie, tante guerre,e molte famiglie hanno pianto i loro cari, ma se vi chiedete se il male che faccio, che ho fatto sia gratuito vi sbagliate'' le parole dell'elfo escono senza esitazione alcuna, il suo volto resta impassibile, ma poi si apre in un sorriso a mezza bocca''non farei mai del male alla padrona di questo bel cagnone''.

    EMEROD [terrazza] ascolta il verbo dell'elfo. °° Sembra sincero...°° pensa la lady °° Ora devo mantenermi clama°° pensa ancora tra se. Il timore nei confronti del messere inizia a diminuire così come la diffidenza, anche se questa ancora non l'abbandona… troppe figure oscure vagano per Avalon con scopi oscuri. Il volto rimane serenamente tranquillo e verbia di nuovo all'elfo °° Umel ñwalca, cendanye lenya hendi'' //TRAD. Non sei cattivo, lo leggo nei tuoi occhi FINE TRAD.// Ora attende la reazione dell'elfo. In lei ora la prudenza ha preso posto assieme alla diffidenza. cerca di trovar risposte al suo dubbio °° Mi posso fidare di ser Vegon o no?°°, questa domanda nella sua mente vagava.

    VEGON [terrazza] Ormai stufo delle parole dell'umana, l'elfo si volta a guardare il panorama ''La madre terra, un luogo paragonabile al paradiso deturpato da assurde costruzioni...'' scuote il capo in segno di disapprovazione''voi vedete in me? nei miei occhi?non lo credo plausibile.'' così dicendo l'elfo rimira pensieroso la città silente.

    NIAR (torre delle razze) dopo una mezza serata passata a cercare invano qualcuno che le confermi che non sia solo un sogno essere ritornata ad Avalon, si dirige annoiata alla terrazza, se non altro per poter ammirare un vasto paesaggio. Dopo aver percorso la scalinata giunge alla terrazza della torre. Ora respirando a pieni polmoni il freddo pungente della sera, salta sulla balaustra con un balzo elfico e allargando le braccia fa come per gettarsi nel vuoto.

    EMEROD [terrazza] osserva l'atteggiamento dell'elfo, un atteggiamento ostile. Un atteggiamento tipico di un elfo. Lo osserva e ne ascolta il verbo. Nel suo cuore la diffidenza continua ad esser presente. Ora verbia '' Questo è quello che in voi io leggo Ser Vegon. A mio ardire, reputo che voi siate buono. Il passato conta poco, conta il vostro futuro in Avalon ora.'' Volge poi lo sguardo al cielo stellato. La luna aveva orami oltrepassato la metà del cielo. Ora riporta gli occhi sull'elfo. Nota sulla balaustra una lady sconosciuta, ma non le presta più di tanta attenzione. La diffidenza ormai era scomparsa e il viso ora era veramente sereno e tranquillo. Ora verbia il suo saluto al nuovo amico trovato, se così lo poteva definire. Ora muove le vermiglia verbiando con tono melodico '' Ser Vegon, l'ora è tarda. E' ora di coricarsi per me. e' stato un piacere conoscervi, spero di rincontravi presto. Buonanotte! Sid vobis.'' Ora muove avvicina dosi al suo cane.

    NIAR (torre delle razze) spicca ora un salto nel vuoto giungendo poi a terra senza farsi male e andandosene dal luogo.

    VEGON [terrazza] °°il mio futuro in Avalon..°° l'elfo si allontana dalla donna a testa bassa, sembra non aver'udito le sue parole, poi di scatto si volta, col viso duro come pietra, sid mylady tenta di dire, ma le uniche parole che fuoriescono dalla sua bocca sono ''non c'è futuro in Avalon, non per i mortali'' allontanandosi lentamente, dirigendosi alle scale.

    EMEROD [terrazza] con un gesto invia l'ordine ad Arock e lui presto in piedi inizia a scender le scale. Ode il verbo di ser Vegon. °° Elfi...i soliti elfi°° pensa tra se senza dar troppo peso al tono usato dall'elfo. Ora con passo veloce segue Arock giù per le scale e una volta fuori dal luogo, alla locanda si dirige per andar a riposare. Sempre se quella notte fosse riuscita a dormire, visto i tanti dubbi che in lei vagavano. Non riusciva a comprendere a pieno l’atteggiamento di ser Vegon. La diffidenza verso quell’elfo, apparentemente buono, era tanta.





    Emerod Naga Calliope


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    =Trago=
    Post: 187
    Città: FIRENZE
    Età: 44
    Sesso: Maschile
    00 23/02/2009 20:35
    CENSIMENTO NEL CLAN EFFETTUATO
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    tyresian
    Post: 142
    Città: LIVORNO
    Età: 42
    Sesso: Maschile
    00 23/02/2009 21:41
    Dunque,
    nelle role che hai presentato mancano dei particolari fondamentali per il conseguimento della skill;

    LIVELLO 1 L’Umano possiede una notevole capacità introspettiva e riflessiva; questo conferisce al suo animo una calma fuori dal comune. Egli può dunque allontanare dalla propria mente emozioni che turberebbero il suo stato d’animo e la sua riflessività. E’ pertanto difficoltoso controllare o alterare le emozioni del mediterraneo. (nel caso di skil comparata sotterfugio livello 1,2,3 non ha effetto)

    Dici che sebbene il tuo animo è agitato, il tuo volto rimane sereno e tranquillo. Ma come fai? Per quale motivo riesci a rimanere serena?
    Il tuo animo sebbene la situazione non sia delle migliori deve rimanere calmo e sereno, scacciare dubbi e timori che potrebbero turbarti e quindi risultare leggibili sul tuo volto.
    Descrivi in che modo riesci a controllarti, non limitarti a dire che lo fai.

    SKILL VERBO DEL MARE LIV 1 NON APPROVATA

    °Tyresian Alidor vur Diamath°
    Ini Wer Dastudr Di Vucot Si Tepoha Frivin Wer Treskri
    °Vice Console del Clan Mediterraneo°
  • (Emerod)
    00 07/03/2009 14:31

    RICHIESTA SKILL VERBO DEL MARE LIV. 1

    OFF// Sono qui a postare una nuova role per ottenere l'approvazione della Skill da me richiesta. Ho cercato di attenermi alle indicazioni datemi. Spero che possa andare bene qst volta. Grazie per la cortese attenzione.




    Situazione:
    La sera precedente la giovane lady era rientrata in locanda con il volto triste. Prende posto al bancone accanto all'amico Danniud, con il quale tenta di confidarsi. Il giovane messere di tutta risposta la sorprende con un bacio sulle vermiglia. Ecco ora che il destino fa rincontrare i due giovani presso la baia.



    ROLE DEL 27.02.2009 ORE 22.30 PRESSO LA BAIA




    DANNIUD percorrendo lentamente il sentiero arriva alla baia,il manto di pelle marrone sulle spalle e il cappuccio copre il suo capo, si vedono solo gli occhi di color verde, volto affilato gli da una aria di animale selvatico, barba incolta,muove passo il freddo della sera , il gelo della neve e nel’aria , le impronte disegnano nella neve delle strane forme , i suoi passi oro lo conducono sino a lambire la riva del’lago.

    EMEROD [sentiero] muove lesto il leggiero passo lungo il sentiero che da Barrington portava al piccolo molo del barcaiolo. Avvolta nel suo mantello nero, con il cappuccio levato sopra la testa che lasciava riconoscibili i lineamenti della lady, si muoveva cautamente nella nebbia, che più che nebbia era leggera foschia. Era giunta a Barrington per svolger delle commissioni che le aveva richiesto Donna Filippa. Solitaria è la lady questa sera, il dolce fedele amico a quattro zampe aveva lasciato nella sicura fortezza di Avalon. La lunga lucente era la sua sola compagna, questa sera.

    DANNIUD qualche fiocco di neve viene portato dal vento , la sera e gelida , si vede a l’orizzonte l’isola delle mele come una meta per trascorrere la sera al caldo , ora i suoi passi lo conducono verso il pontile.

    EMEROD [Sentiero => pontile] muove il passo veloce. Ecco, ora inizia a intravedere il pontile. °° Speriamo che il barcaiolo sia qui... e non come l'ultima volta che ho dovuto attenderlo per ore °° pensa nella sua mente la giovane spadaccina. Un po' di nervosismo si palesa in lei, a tal pensiero. Non ama molto dover attendere il barcaiolo, quando si trova nelle lande insicure e desolate di Barrington. Fa un paio di sospiri la giovane lady per controllar le sue sensazioni, cercando di sopprimere quel leggero nervosismo che in lei si era palesato. Ecco ora, il viso tornar quasi sereno. Pensa tra se, ottimista, °° Sicuramente se non è già lì... il barcaiolo non tarderà ad arrivare°°. A tal pensiero sul volto mediterraneo, ora calmo e tranquillo, si disegna un dolce sorriso. Giunge ora all'inizio del pontile e come preventivato il barcaiolo non c'era. Toccava attendere il suo arrivo. Nota nella nebbia una figura dai maschili, ma non riesce a distinguere chi sia. L'ansia ora cerca d'impadronirsi della giovane, visto che chiunque poteva celarsi in tal figura, con buone o cattive intenzioni. Il timore inizia a fargli battere il cuore più forte. Porta la dritta sul pomolo dell'elsa della lunga lucente che penzola legata al cinturone nero che cinge la lady in vita. °° La mia lama sarà più che sufficiente per difendermi...°° pensa la lady. Il sentir il freddo metallo nella sua mano la tranquillizza, dandole più sicurezza. Aveva buona esperienza con la lunga lucente, maturata durante molti anni di intensivo addestramento e studio. Ora attende cautamente l'avvicinarsi della figura.

    DANNIUD muovendo passo sul pontile si ode il cigolio delle assi , le barche attraccate ondeggiano al movimento delle onde, dei passi leggeri nella neve destano i suoi sensi, sono passi di lady, lentamente volge lo sguardo verso la figura che sta giungendo , scosta il cappuccio mostrando il viso , riconosce l’esile figura che sta giungendo é lady Emerod. Un leggero calore invade il suo animo , ora fermo sul ponti attende l’arrivo della lady.

    EMEROD [pontile] muove il passo cautamente lungo il pontile. Poggia la mano sul pomolo della sua lucente, la cui presenza al suo fianco le infonde sicurezza e tranquillità. Si ferma a poco più di 1,5 metri dalla figura maschile a cui verbia il suo saluto ''Sid Vobis messere... anche voi attendete il ritorno del barcaiolo?''. Evita di far comprendere al messere sconosciuto la sua appartenenza al clan Mediterraneo.

    DANNIUD con un gesto della mano sinistra scosta il cappuccio mostrando il suo viso e verbi “ capisco il gelido della sera , ma pensavo che mi avevate riconosciuto, lady Emerod “. Un inchino per salutarla, poi verbi “sid a voi cercavo il barcaiolo, ma qui non vi è nessuno! Stavo pensando quasi di prendere… diciamo in prestito… una barca di queste e recarmi a Avalon. Voi che ne pensate ? non sono un buon marinaio , ma due colpi di remi li so tirare “.

    EMEROD [pontile] ''Siete voi Ser Danniud... non vi avevo riconosciuto.'' Ora la lady, rasserenata al vedere il volto del caro amico Ser Danniud, libera dalla presa della mano sinistra il pomolo della lucente. Serena in volto verbia in risposta '' Siete sicuro di essere in grado di remare? Oppure è maglio spostarci più in là... lungo la spiaggia... nell'attesa del ritorno del barcaiolo?''.

    DANNIUD un sospiro poi verbi “ guardate che voi già siete venuta in barca con me , e il guscio di noce che ci ha condotto a l’isola , era in uno stato un po’ peggio di queste “ ora si guarda intorno non vede nessuno , con un salto scende nella barca li accanto poi stende la mano desta verso la lady e verbi “ prego salite , e vi condurrò sino in capo al mondo , prego non temiate “ attende che la lady si avvicini.

    EMEROD [pontile => barca] ripensando a quella volta, nel piccolo guscio di noce verso Avalon, sentì lo stomaco aggrovigliarsi. Sentì una sensazione di nausea. Quella volta le acque del lago erano mosse, la piccola imbarcazione ondeggiava troppo e un leggero malessere l'aveva colta. Respira un paio di volte, in modo cadenzato senza far notar nulla al messere, riuscendo così a reprimere quella brutta sensazione, che stava tentando di impadronirsi di lei al pensiero del nefasto ricordo passato. °° Questa volta la barca è più grande... il lago è calmo… il breve viaggio andrà bene...°° pensa tra se la lady per tranquillizzarsi ancor di più. Sorride al caro Ser Danniud, così dolce e gentile con lei. Muove il passo verso la barca e appoggiandosi alla mano del ser, sale nell'imbarcazione, prendendo posto davanti al messere. La giovane spadaccina è serena e scherzosamente verbia '' Danniud, mi raccomando... non fattimi brutti scherzi...'' e scoppia in una risata liberatoria.

    DANNIUD ora fa accomodare la lady e scioglie la cima, con due colpi di remi iniziano a dirigersi verso l’isolo e verbi “ Arock dove lo avete lasciato ? “. Ora volge lo sguardo verso l’isola per rendersi conto se la direzione è esatta, volge lo sguardo verso il molo, ora rivolgendosi nuovamente a Emerod verbi “ cosa vi era accaduto l’atra sera alla locanda eravate triste. Cosa o chi vi ha turbato? “.

    EMEROD [barca] ''Arock è con Donna Filippa... ormai quei due sono inseparabili...'' Sorride la lady, ma poi al sentire la domanda del ser che le riporta alla mente l’incontro precedente alla locanda, sente in lei pervadere un sentimento paragonabile a tristezza misto imbarazzo. Volge lo sguardo rattristato verso le acque scure del lago, su cui scivola candidamente la piccola barca. Le acque scure riflettono l’immagine triste e imbarazzata della giovane spadaccina. Chiude ella gli occhi momentaneamente, per poi riaprirli cercando di allontanar da se la tristezza. Volge lo sguardo verso la riva dell'isola delle mele cercando un ricordo felice. °° L'altra sera...°° pensa la lady, tornando con la mente al ricordo del bacio che il ser le aveva appioppato all'improvviso sulle sue vermiglia. Il pensiero di quel dolce bacio l’aiutò a ritrova la serenità iniziale. °° Credo che posso confidarmi con messer Danniud...°° si dice la lady nella sua mente. Ora, riacquisita la tranquillità, riporta lo sguardo ceruleo sul Ser che davanti a lei sta remando. Fissa i suoi cristallini in quelli di lui. Lo sguardo del giovane la rassicura ancor di più e inizia il suo verbo ''Lontananza da casa... la guerra che divampa nel mio regno... Il mio caro precettore Ser Paithan... i miei cari... A volte la nostalgia porta a esser tristi...'' proferendo quelle parole inizia a sentire il suo cuore, più leggere, liberato dal peso che lo affliggeva in quei giorni. Spiegando al ser il motivo che la sera precedente l’aveva resa trista, il suo cuore aveva ritrovato la pace dei sensi. Ora più sicura domanda '' E il bacio dell'altra sera? Come mai quel gesto? Forse vi piaccio?''.

    DANNIUD ora un leggero imbarazzo gli si disegna in volto, avrebbe preferito affrontare una dozzina di uomini armati , che rispondere a quella domanda un sorriso poi verbi “ Emerod perchè mi dite questo? Come potete pensare che non potete piacermi… il mio gesto lo so è stato un po’ ardito, forse vi dovevo prima chiedere se vi potevo baciare, ma certi gesti non si chiedono… ma si fanno… anche se non si sa cosa potrebbe accadere. Voi cosa ne pensate ? “

    EMEROD [barca] non è molto chiara la risposta del messere, che si muta in domanda. Sente in lei uno strano nervosismo che inizia a mutarsi in agitazione. Quella domanda, così posta poteva voler dire tutto e niente. Sente il suo cuore iniziar a batter forte in gola e un calore da esso inizia a pervaderla nel suo più profondo intimo. Non sa cosa dire o rispondere, l'agitazione inizia a crescere. Ecco ora passargli per la mente vecchie parole che le furono dette dal suo caro precettore elfico Ser Paithan °° Emerod, aprire il proprio cuore non è mai cosa sbagliata... proferir il proprio pensiero ad amico fidato non è mai errore... un buon amico resterà sempre vostro amico... se altro sentimento non vi unisce. E’ giusto esser diffidenti verso gli altri e anche schivi, ma non sempre… Valutate tutto attentamente e se la situazione ve lo permette proferite il vostro pensiero senza timore alcuno.°°. Ser Paithan aveva sempre una frase giusta per ogni cosa e i suoi consigli le avevano sempre portato bene. Non aveva nulla da perdere ad aprire il suo cuore al messere che le stava davanti, che le aveva palesato i sentimenti da lui provati. Grazie alle care parole che risuonarono nella sua mente, riuscirono a calmarla. Il cuore iniziò a batter normalmente al suo posto. Chiude un attimo gli occhi e con un leggero sospiro riprende la padronanza dei suoi sentimenti reprimendo così l’agitazione che in lei era nata. Ora serena verbia la risposta che il Ser tanto attendeva '' Danniud... devo essere sincera... mi avete dolcemente sorpreso con il vostro gesto... e dire che non mi ero mai accorta di nulla... con quel gesto avete detto praticamente tutto e altro fiato direi che non serve sprecare... la risposta che posso intuire dalle vostre parole è che vate profondo interesse verso di me... correggetemi se mi sbaglio.'' e sorride in attesa di ascoltar il verbo del messer rematore.

    DANNIUD (barca/lago) ormai giunti quasi a l’isola, con un salto scende in acqua e spinge la barca sulla riva , gli stende le braccia , prendendola per la vita e sollevandola , e poi posandola sulla riva a l’asciutto o lei e tra le sue braccia lentamente avvicina le labbra alle sue baciandola intensamente, poi verbi “ un gesto vale più di tante parole, ora andiamo alla locanda dove potremmo rifocillarci “

    EMEROD [barca => riva di Avalon] la piccola barca tocca ora le sponde dell'isola di Avalon, dopo un lungo silenzio che era calato tra i due. Vede il messere scender in acqua per spinger la barca verso la riva. Quando la prua tocco la terra, la lady si levò in piedi per scendere a terra. Il caro Ser Danniud allungò le mani cingendola alla vita, aiutandola così a scender dalla barca senza bagnarsi nemmeno un lembo del corpo. Toccato con i piedi il solido terreno, si sente stretta in vita, stretta ancor più vicina all'uomo. Il cuore le batte forte, l'emozione assieme all'agitazione iniziano a crescere in lei, vorrebbe divincolarsi dalla stretta dal messere, ma posò i suoi iridi su quelli di lui. Lo sguardo dolce e calmo del messere la rassicurò. L'agitazione scomparve e lasciando posto solo alla serenità. Ecco le vermiglia di lui che toccano le vermiglia di lei. Al verbo del giovane la lady non proferisce parola, visto che ora le parole non avevano senso di esser pronunciate in tale circostanza. Ora assieme al messere s'incammina verso la locanda, affidando la sua mano sinistra alla di lui mano.






    Emerod Naga Calliope

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    tyresian
    Post: 142
    Città: LIVORNO
    Età: 42
    Sesso: Maschile
    00 07/03/2009 16:40
    Piacevoli e corrette descrizioni.

    SKILL VERBO DEL MARE LIV 1 APPROVATA

    °Tyresian Alidor vur Diamath°
    Ini Wer Dastudr Di Vucot Si Tepoha Frivin Wer Treskri
    °Vice Console del Clan Mediterraneo°
  • (Emerod)
    00 10/05/2009 14:34
    Richiesta di approvazione Skill Verbo del Mare Liv. II

    OFF//

    Sid Vobis Primo console Ser Targo,

    Avvendo raggiunto i 6075 pt Karma sono a richiedere l'approvazione del secondo livello della Skill Verbo del Mare.

    In attesa di vostra risposta, pongo cordiali saluti.




    Emerod Naga Calliope
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    tyresian
    Post: 142
    Città: LIVORNO
    Età: 42
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2009 14:45
    Perfetto,

    SKILL VERBO DEL MARE LIV 2 UFFICIALIZZATA

    Buon gioco, al prossimo step.

    °Tyresian Alidor vur Diamath°
    Ini Wer Dastudr Di Vucot Si Tepoha Frivin Wer Treskri
    °Vice Console del Clan Mediterraneo°
  • (Emerod)
    00 06/02/2010 03:22
    //ciao ho passato lo step del 12.000 punti karma quidni sono qui a chiedere la skill verbo del mare livello 3 grazie mille ^^

    Felice di esser una mediterranea ^^
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    tyresian
    Post: 142
    Città: LIVORNO
    Età: 42
    Sesso: Maschile
    00 06/02/2010 12:57
    //Tutto in regola, brava!


    SKILL VERBO DEL MARE LIVELLO 3 UFFICIALIZZATA

    Buon gioco allora!

    °Tyresian Alidor vur Diamath°
    Ini Wer Dastudr Di Vucot Si Tepoha Frivin Wer Treskri
    °Vice Console del Clan Mediterraneo°