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Elowin [Mezzelfo]

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2016 19:28
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Post: 2
Età: 38
Sesso: Femminile
17/07/2016 23:17

Nome Completo: Elowin Wilya

Provenienza: Nord America

Anni: 23 umani, 92 elfici

Aspetto: Capelli Ramati, Occhi Ambra, 1.75 cm x 57 Kg. Cicatrice interno avambraccio sinistro, che parte dal polso e arriva al gomito.

Lingue Parlate: Comune e base Elfico, non bene, meglio letto/scritto che parlato.

Allineamento: Caotico Buono

Skill Richiesta: ARMI DA TIRO +1

Animale da Bg: Mellon ("Amico" in elfico) Un gatto maschio dal manto rosso tigrato e bianco sotto il mento, sulla pancia, sulla fine della zampe e della coda, con occhi verdi. Dal carattere indipendente. di circa due anni di età.
Immagine Mellon

Storia:

Hen Wilya (Occhio del Cielo) così si chiamava la madre elfica che non ho mai conosciuto. Una reggente del lontano e fiorente bosco della stirpe degli elfi silvani Wilya (Cielo). Situato nell'odierno Nord America. Lei che fiera e bellissima si è sempre dimostrata rigorosa nelle scelte, è caduta per amore, l'amore per un guerriero del nord, che l'ha amata e abbandonata, prima di scoprire che fosse incinta di me, perchè costretto ad andare in guerra, dove ha trovato la fine della propria vita.

Così dopo avermi partorito l'elfa non ha fatto altro che abbandonarmi al limitare del bosco stesso, in una cesta avvolta in una coperta, con ricamato sopra il simbolo dei Wilya, ovvero una stella sopra una fiamma danzante, a rapprensentare il fulgore del cielo.

Di mia madre ho preso il colore ambra degli occhi, la pelle delicata e l'ossatura esile, oltre ovviamente le classiche orecchie a punta, una specie di maledizione, per chi non è elfo puro. I capelli ramati, sono invece la fusione del crine cenere dell'elfa, con il capello rosso di mio padre, da cui ho preso probabilmente la predisposizione al combattimento, e forse anche il carattere ribelle e sempre alla ricerca di nuove avventure.

Come so tutte queste cose?
Perchè me le ha raccontate colui che mi ha salvata, un guerriero ramingo, che dopo diverse battaglie alle spalle, ha deciso di girovagare proprio nei pressi di quel bosco, per diventare un solitario cacciatore finalmente libero da duelli ed esercito, ed invece si è ritrovato quella cesta tra le braccia e me come figlia.

Tutte queste cose me le ha raccontate, molti anni dopo, quando ormai ero una mezza nel pieno dell'adolescenza e lui un uomo di più di novant'anni, sul punto di morire, lì nel letto mi ha raccontato la mia storia, mi ha dato un'identità e mi ha lasciato in mano il mio destino, oltre i molti insegnamenti che in quegli anni trascorsi insieme mi ha trasmesso. Da quel giorno non ero più soltanto Elowin, ma ero Elowin Wilya, in parte figlia del cielo, in parte dell'umanità.

Ser Greyson, quello che fu mio padre adottivo, e che ho amato come un padre vero, mi ha insegnato tutto sul come vivere in una foresta, su come trovare l'armonia con la natura e gli esseri viventi che la abitano, con il mutare delle stagioni. Mi ha insegnato a cavalcare e ovviamente a difendermi, ma anche ad attaccare quando strettamente necessario. Le armi da tiro sono le mie predilette, arco, pugnali da lancio, fionda, cerbottana, piccole o grandi, è con loro che in genere prediligo l'arte del duello. Anche se in genere la mia vita non è stata sicuramente all'insegna di scontri aperti o a caccia di guai, più che altro ci siamo sempre mossi da una foresta all'altra, girando come nomadi, ed è proprio questa sete di viaggi che mi ha portato ad Avalon.

Ma ovviamente alcune occasioni sono capitate, in particolare porto ancora la grossa cicatrice lasciatami dall'accetta usata da un'orco, che mi ha trafitto l'avambraccio destro internamente, dalla zona del polso al gomito, ed è stata l'occasione che ha dimostrato che ero pronta per cavarmerla finalmente da sola, che non ero più una bambina, ma che ero capace ad usare le armi nel modo giusto, certo ne sono uscita con una ferita, ma l'orco è morto ed io ho continuato la mia vita, con un segno che non amo mostrare, ma di cui sono fiera.

E' così dopo tanto vagare, dopo che sono rimasta sola al mondo, finalmente ho raggiunto l'Isola di Avalon e forse sono pronta a fermarmi, a trovare una via da seguire, qualcosa per cui credere e lottare, dimostrando le mie abilità.
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Post: 38
Città: ROMA
Età: 29
Sesso: Femminile
18/07/2016 17:02

Ciao e benvenuta! [SM=g8900]
Ci sono un paio di punti da modificare prima di poterti approvare il bg:

1) le terre di provenienza di Elowin, che non possono corrispondere al Nord America visto il periodo storico in cui è ambientato il gioco. Va benissimo l'idea di un regno elfico ma se proprio vuoi localizzarlo dovresti farlo nelle terre conosciute all'epoca, ossia grossomodo l'Europa e le varie terre vicine al Mediterraneo.

2) la descrizione della skill richiesta, che dovrebbe essere ampliata perchè essa possa essere accordata. Andrebbero rimossi anche i riferimenti alla skill Cavalcare: Elowin avrà modo d'imparare tutto in On. [SM=g8119]

Se poi ti andasse di aggiungere anche due righe sull'apprendimento dei rudimenti dell'elfico, motivandolo, sarebbe perfetto. [SM=g7566]




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Post: 2
Età: 38
Sesso: Femminile
18/07/2016 19:19

Aggiornamento Bg Elowin [Mezzelfo]
Ciao,
grazie mille del benvenuto e delle dritte, ho modificato il bg seguendo tutte le tue indicazioni, ti metto le parti nuove in modo sottolineato così le vedi bene nel testo. Spero che ora vada bene *_*

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Nome Completo: Elowin Wilya

Provenienza: Nord Europa Danimarca

Anni: 23 umani, 92 elfici

Aspetto: Capelli Ramati, Occhi Ambra, 1.75 cm x 57 Kg. Cicatrice interno avambraccio sinistro, che parte dal polso e arriva al gomito.

Lingue Parlate: Comune e base Elfico, non bene, meglio letto/scritto che parlato.

Allineamento: Caotico Buono

Skill Richiesta: ARMI DA TIRO +1

Animale da Bg: Mellon ("Amico" in elfico) Un gatto maschio dal manto rosso tigrato e bianco sotto il mento, sulla pancia, sulla fine della zampe e della coda, con occhi verdi. Dal carattere indipendente. di circa due anni di età.
Immagine:Mellon

Storia:

Hen Wilya (Occhio del Cielo) così si chiamava la madre elfica che non ho mai conosciuto. Una reggente del lontano e fiorente bosco della stirpe degli elfi silvani Wilya (Cielo). Situato nell'odierno Nord Europa (oggi sarebbe la zona della Danimarca). Lei che fiera e bellissima si è sempre dimostrata rigorosa nelle scelte, è caduta per amore, l'amore per un guerriero del nord, che l'ha amata e abbandonata, prima di scoprire che fosse incinta di me, perchè costretto ad andare in guerra, dove ha trovato la fine della propria vita.

Così dopo avermi partorito l'elfa non ha fatto altro che abbandonarmi al limitare del bosco stesso, in una cesta avvolta in una coperta, con ricamato sopra il simbolo dei Wilya, ovvero una stella sopra una fiamma danzante, a rappresentare il fulgore del cielo.

Di mia madre ho preso il colore ambra degli occhi, la pelle delicata e l'ossatura esile, oltre ovviamente le classiche orecchie a punta, una specie di maledizione, per chi non è elfo puro. I capelli ramati, sono invece la fusione del crine cenere dell'elfa, con il capello rosso di mio padre, da cui ho preso probabilmente la predisposizione al combattimento, e forse anche il carattere ribelle e sempre alla ricerca di nuove avventure.

Come so tutte queste cose?
Perchè me le ha raccontate colui che mi ha salvata, un guerriero ramingo, che dopo diverse battaglie alle spalle, ha deciso di girovagare proprio nei pressi di quel bosco, per diventare un solitario cacciatore finalmente libero da duelli ed esercito, ed invece si è ritrovato quella cesta tra le braccia e me come figlia.

Tutte queste cose me le ha raccontate, molti anni dopo, quando ormai ero una mezza nel pieno dell'adolescenza e lui un uomo di più di novant'anni, sul punto di morire, lì nel letto mi ha raccontato la mia storia, mi ha dato un'identità e mi ha lasciato in mano il mio destino, oltre i molti insegnamenti che in quegli anni trascorsi insieme mi ha trasmesso. Da quel giorno non ero più soltanto Elowin, ma ero Elowin Wilya, in parte figlia del cielo, in parte dell'umanità.

Ser Greyson, quello che fu mio padre adottivo, e che ho amato come un padre vero, mi ha insegnato tutto sul come vivere in una foresta, su come trovare l'armonia con la natura e gli esseri viventi che la abitano, con il mutare delle stagioni. Mi ha insegnato ovviamente a difendermi, ma anche ad attaccare quando strettamente necessario. Le armi da tiro sono le mie predilette, arco, pugnali da lancio, fionda, cerbottana, piccole o grandi, è con loro che in genere prediligo l'arte del duello. Anche se in genere la mia vita non è stata sicuramente all'insegna di scontri aperti o a caccia di guai, più che altro ci siamo sempre mossi da una foresta all'altra, girando come nomadi, ed è proprio questa sete di viaggi che mi ha portato ad Avalon.

Proprio questo continuo spostarsi mi ha permesso di venire a contatto con molte culture, tra cui gli stessi elfi, non della stirpe Wilya, ma di tante altre ed è per questo che fin da bambina, Greyson ha sempre unito agli insegnamenti della lingua e tradizione comune (scritta e parlata), anche quella elfica. Peccato che non sia mai diventata la mia lingua preferita, forse anche perché in qualche punto del mio essere ho amato e odiato quella madre che mi ha abbandonato. Così ho certo imparato a scriverla e leggerla, ma con il parlato non sono mai stata davvero fluente.

In cosa sono davvero brava invece è il tirare con l’arco e in genere con tutte le armi da tiro, come menzionato già precedentemente, sin da quando ero bambina, mi divertivo a giocare con la piccola cerbottana e balestra leggera che Greyson portava con sé, se inizialmente erano solo giochi mossi dalla curiosità ben presto si sono trasformati in veri e propri allenamenti. E’ infatti poco prima di entrare nella fase di adolescente, che ho iniziato a fare prove di tiro, ad esercitarmi costantemente, imparando cosa vuol dire precisione, sacrificio, sforzo, ma anche soddisfazione. Certo inizialmente erano più le disfatte, il dolore alle dita, i calli sulle mani e i piccoli tagli sulla pelle ad arrivare maggiormente, ma poi sono arrivate anche le vittorie, quando facevo un centro cercando di prendere il centro di un bersaglio, quando riuscivo a tirare mentre correvo e non solo da ferma.

Così con il tempo l’arco lungo e i pugnali da lancio sono diventati i miei fidati compagni.

Ricordo ancora che un giorno, ho lasciato presto il posto dove ci eravamo accampanti e sono andata in una radura, posta vicino ad un laghetto, lì ho trovato un bel albero pieno di mele, era altissimo ed imponente e così ho deciso di provare a raccoglierle, non salendo su l’albero stesso ma cercando di colpire le mele con la freccia, per infilzarle e farle cadere. Il gioco mi ha talmente preso la mano, che alla sera Greyson mi è venuto a cercare preoccupato, e ovviamente mi sono presa una bella ramanzina, per non averlo avvertito che sarei rientrata tardi, ma poi ci siamo fatti anche una bella scorpacciata di mele per diversi giorni.

Oltre a situazioni piacevoli dove ho messo in pratica la mia arte bellica, è capitato anche qualche scontro davvero poco piacevole,
in particolare porto ancora la grossa cicatrice lasciatami dall'accetta usata da un orco, che mi ha trafitto l'avambraccio destro internamente, dalla zona del polso al gomito, ed è stata l'occasione che ha dimostrato che ero pronta per cavarmela finalmente da sola, che non ero più una bambina, ma che ero capace ad usare le armi nel modo giusto, certo ne sono uscita con una ferita, ma l'orco è morto trafitto nel collo da parte a parte proprio grazie allo scoccare di una mia freccia, ed io così ho continuato la mia vita, con un segno che non amo mostrare, ma di cui sono fiera.

E' così dopo tanto vagare, dopo che sono rimasta sola al mondo, finalmente ho raggiunto l'Isola di Avalon e forse sono pronta a fermarmi, a trovare una via da seguire, qualcosa per cui credere e lottare, dimostrando le mie abilità.
OFFLINE
Post: 38
Città: ROMA
Età: 29
Sesso: Femminile
18/07/2016 19:28

Così è perfetto, brava!

BG APPROVATO
SKILL ESPERIENZA ARMI DA LANCIO LIV.1
IL PG CONOSCE LE BASI DELLA LINGUA ELFICA


Buon gioco! [SM=g8080]




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