richiesta approvazione bg e skills

Ok scheda thror modificata. Per gish questo è il link di riferimento per le skill generali.



isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Ok...opto per la skill Affinità naturale.

Sono Ivannon figlio di Itannon della famiglia Nonn nato,42 primavere fà,nella città-montagna di Thissymoria e cresciuto in una comunità di uomini per i primi 30 anni(più avanti racconterò la mia storia)
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CARATTERISTICHE FISICHE:
Alto 1,38 e peso 65 chilogrammi con un corpo massiccio e muscoloso,lunghi capelli rossi e barba lunga fino al petto rossa con una striatura di bianco, sul labbro superiore una cicatrice che divide in due i lunghi baffi,occhi azzurri e il naso schiacciato.Porta una tunica lunga fino alle ginocchia,pantaloni di lana e stivali da caccia,porta una grossa cintura con appeso il suo bastone da difesa.
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ALLINEAMENTO:
Neutrale buono
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CARATTERE:
Taciturno ,introverso dai modi spicci e concreti,senza fronzoli,diffidente ma pronto a dare la vita per gli amici e per le giuste cause,anche se un po burbero ha un animo gentile e buono.
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LA MIA STORIA:
Sono cresciuto in un piccolo paese di umani, di nome LEAHT allevato da TAM e sua moglie MIRIEL come un figlio e come tale mi sono sempre sentito, nonostante all’età di 10 anni il mio aspetto fisico da nano ha cominciato ad evidenziarsi . Durante gli anni seguenti, nonostante l’amore dei miei genitori adottivi, mi sono sempre sentito un estraneo e mi sono chiesto da dove provenissi, ma mio padre adottivo non ha mai voluto parlarmi delle mie origini. Comunque ho vissuto come i miei coetanei, istruendomi e facendo l’apprendista dal maniscalco del paese. Una volta raggiunta l’età adulta per gli umani , ho rilevato la bottega del mio maestro; prematuramente deceduto. Ho passato la mia vita fino ai 30 anni lavorando e coltivando le mie passioni, che sono:
- l’intagliare il legno per costruire piccoli oggetti e arnesi di uso comune con il coltello regalatomi da mio padre adottivo,
-Addestrare i falchi per cacciare, ed esperto nel seguire le tracce della selvaggina durante le battute di caccia dei Signori del luogo.
- Aiutando lo stalliere del Signore del paese potevo accedere alla stanza dei libri e leggere.
Nella primavera del mio 30° anno di vita ,tornando dalla città vicina dove mi ero recato per un lavoro ,trovai il mio paese devastato da incendi e gli abitanti sterminati .Urlando corro verso casa mia dove trovo mio padre agonizzante. Con le sue ultime forze guardandomi dritto negli occhi dice:” Figliolo devi ascoltare la storia delle tue vere origini!” Morente tra le mie braccia inizia a raccontare: “Mi sei stato affidato da un nano . Lui, che era il tuo vero padre, era fuggito per metterti in salvo, perché la sua città era assediata da delle creature malvagie, il cui unico scopo era distruggere tutti gli abitanti e i loro discendenti . Il tuo vero padre e altri 5 nani hanno cercato di mettere al sicuro i loro figli; durante la fuga lui ha creduto di essere l’unico ad avercela fatta e per la tua sicurezza ha deciso di lasciarti a me, anche se della razza umana, gli ho promesso di crescerti come uno di noi e nessuno avrebbe potuto riconoscerti della razza dei nani. Nel frattempo doveva tornare indietro per difendere la sua antica città-montagna, che era stata costruita faticosamente da tante generazioni di nani suoi antenati. Mi ha raccomandato di non rivelare mai a nessuno e neanche a te la verità per la tua incolumità; il coltellino che ti ho regalato era il suo e anche questo scritto che io non ho mai letto (mi porse un foglio piegato in più parti).” Subito dopo spirò. Dopo aver dato degna sepoltura ai miei genitori adottivi finalmente riesco a leggere il messaggio di mio padre dove ce scritto che sono nato in una antica e famosa città di nome TISSYMORIA da una famiglia d’alto rango nel consiglio cittadino, mio padre si chiamava ITANNON della famiglia NONN e mia madre ELWE, i nomi dei miei antenati ; e delle vaghe indicazioni per raggiungerla . Visto che del paese dove sono cresciuto non era rimasto più niente e nessuno, decido di andare a vedere se il sacrificio del mio vero padre è valso a qualcosa.
Messo in una bisaccia le poche cose ritrovate che potessero servirmi mi incammino verso il confine della mia regione, avendo saputo in città che un gruppo di uomini stava intraprendendo un viaggio alla ricerca di un tesoro situato nelle vicinanze della zona dove anche io volevo andare, quindi decido di aggregarmi a loro. Quando li ho raggiunti ho dovuto vincere la loro diffidenza e promettergli che li avrei aiutati nella ricerca del tesoro . Dopo sei anni di ricerca faticosa dove abbiamo dovuto sopportare freddo,fame , varie intemperie ,affrontato pericoli e animali feroci abbiamo perso 3 degli 8 compagni di viaggio e io ho riportato una grave ferita, che mi ha lasciato una cicatrice sul labbro superiore ;finalmente siamo giunti sotto la fantomatica cascata “azzurra” luogo dove si fantasticava fossero nascosti dietro le sue acque incredibili tesori . Dopo aver rischiato la morte nello scalare la cascata, in quel turbinio di acqua, abbiamo trovato il passaggio nascosto per arrivare dietro di essa dove si apre davanti ai nostri occhi una grotta completamente asciutta e sfortunatamente vuota di tesori ma piena di utensili invecchiati dal tempo e ormai inutili. Ormai convinto di aver mantenuto la mia parola, mi accomiato dai miei compagni di viaggio dopo un lungo e caloroso saluto, avviandomi da solo verso la mia meta ormai vicina . Dopo molte settimane di viaggio capisco che il traguardo è ancora lontano, allora decisi di fermarmi nella città più vicina per poter lavorare e così procurarmi il necessario per il resto del viaggio . Sembra che il destino non voglia farmi giungere a TISSYMORIA perché giunto in città trovai gli abitanti bisognosi di un maniscalco che si occupi dei loro arnesi , di ferrare i loro cavalli e costruire aratri per i campi .Decisi di fermarmi ad istruire qualche ragazzo volenteroso per garantire una continuità a questa comunità; l’impegno mi ha rubato più di due anni in cui oltre a lavorare e insegnare il mestiere ho instaurato un ottimo rapporto di amicizia con tutti e con dispiacere decido che è giunta per me l’ora di riprendere il cammino nonostante mi abbiano offerto di rimanere per sempre con loro; accomiatandomi prometto che sarei tornato . Finalmente dopo un anno di viaggio tranquillo dove ho affinato la mia arte di cacciatore giungo ai piedi della famosa citta-montagna di TISSYMORIA . Dopo aver passato diverse ore seguendo le istruzioni contenute nel biglietto lasciatomi da mio padre, finalmente trovo l’entrata tutta distrutta. Con cautela sposto alcune macerie e mi addentro nei meandri di quella che doveva essere una magnifica città e mi si presenta uno spettacolo agghiacciante; tutto sa di desolazione e di morte, non si distingue più nessuna forma è tutto un ammasso di macerie, le alte volte distrutte, si può intuire dal tipo di materiali quale doveva essere lo splendore di questa città. Dopo aver girato in mezzo a quelle macerie vedo anche dei resti di ossa che non riesco a distinguere se sono degli abitanti della città o degli aggressori; ma dalle poche tracce rimaste di armi spezzate e di vari stendardi si intuisce che c’è stata una cruenta battaglia. Desolato decido di avviarmi all’uscita lasciandomi alle spalle questa desolazione non avendo trovato niente che affermi che qualcuno si sia salvato. Al mio orecchio giunge un rumore di passi e incredulo ma speranzoso mi precipito alla sua fonte e trovo nascosto in un antro un nano sporco e tremante che farfuglia tra se frasi senza senso, mi avvicino e cerco di tranquillizzarlo sulle mie intenzioni e lui più rilassato dice “ Ma sei proprio un nano?” Una volta spiegatogli il motivo della mia presenza in quel luogo comincia a raccontare quello che è successo e di come si sia salvato; e che da ormai quasi quarant’anni si nasconde in quel luogo sopravvivendo di espedienti ; ancora preoccupato che qualche malvagio sia nei paraggi. Durante il suo racconto spesso confuso e farfugliante, riesco a capire che oltre a mio padre altri tre sono tornati per difendere la città dopo aver affidato i loro figli a degli abitanti del regno di AVALON . Eccitato da questa informazione decido di andare alla ricerca di questa città e degli altri tre sopravvissuti ;chiedo al nano se vuole venir via con me ma lui si rifiuta di lasciare quel posto allora decido di aiutarlo a trovare una sistemazione migliore . Una volta messo a posto lo sventurato mi avvio alla mia ricerca. Dopo tre anni di viaggio tra false piste e informazioni errate sono finalmente giunto nel regno di AVALON.

Scheda di gish definitivamente approvata ed inserita nella sezione. Nel bg di ivannon manca invece la richiesta skill, attendo che venga postata per completare anche la tua scheda.

come da sua richiesta aggiungo gli skills al mio personaggio:

- AMBIDESTRIA
livello 1

- ESPERIENZA ARMI DA GUERRA PESANTI
livello 1

- INFRAVISIONI
livello 1 visibilità 10 metri

allora l'infravisione è un abilità di razza che si acquisisce automaticamente, mentre se non hai ancora raggiunto i 3000 pt karma puoi scegliere solo una skill,ricorda che uno step skill si guadagna ad ogni 3000 pt karma guadagnati.


X GISH:Purtoppo a causa di una svista clamorosa ho dimenticato che i nani non possono acquisire la skill affinità naturale quindi ti invito a sostituirla con un altra,grazie.

Chiedo scusa per la mia disattenzione,
ecco la mia richiesta.

ESPERIENZA ARMI DA GUERRA PESANTI
livello 1

allora cambio in Volontà ferrea, e se non è possibile, in Resistenza da +2(base) a +3

Ok scheda gish modificata con l'aggiunta della skill resistenza e scheda di ivannon regolarmente compilata ed inserita tra le altre. Ci vediamo in ON!

BG

Esiston luoghi in cui tutti i nani vivono ancora orgogliosamente e pacificamente, ciascuno nella propria cittadella, chi nel cuore delle montagne, a scavare i metalli preziosi, e chi nelle grandi fenditure delle rocce, a forgiare splendide armi e rari gioielli. Quando di tanto in tanto esplode una nuova guerra, qualche nano parte per difendere la sua terra, il suo re o la sua famiglia, mentre la maggior parte di loro resta in difesa, a curarsi di donne e bambini. Femli nacque in tempo di pace, in una cittadina di mille nani, chiamata Stern-Vigh. Popolazione fiera, coraggiosa, dedita alla forgia e protetta dalla circostante zona collinare, brulla e impervia, nascosta da grotte e fortificazioni. Venne alla luce da mamma Groen, nana robusta, pragmatica e determinata, e Fretborg, nano scontroso e un po' cocciuto. A volte eccessivamente nervoso ma onesto e d'animo gentile, era uno dei più apprezzati e elogiati fabbri locali. La nostra piccola ebbe una buona e assennata educazione, e la sua giovinezza passò lieta: come tutte le giovani nane del suo popolo pensò a imparare a cucinare, a dar qualche colpo di mazza e a costruire monili e piccoli attrezzi, che la aiutassero in cucina o nei lavoretti domestici. Suo padre la portava spesso alla birreria, dove la faceva ridere raccntandole aneddoti e storie antiche con gli amici più intimi. Ma non solo. La teneva spesso con se lunghi pomeriggi, nel cuore della montagna, per raccontarle la storia della fondazione della città, dei suoi mitici, coraggiosi avi che la avevano difesa dai nemici molti lustri prima, durante la Grande Guerra. I profondi occhi neri del nano brillavano a rimembrar le Antiche Gesta. Femli ascoltava, imparava e nel frattempo cresceva. Era l'ultima femmina di tre sorelle, già sposate a onorati e onesti nani della città. Quando venne anche per lei il momento di sceglier marito, i suoi genitori, che le avevano messo da parte una più che dignitosa dote, la chiamarono e le chiesero se avesse delle preferenze, giacchè credevano che fosse meglio interpellarla prima di decider per lei colui che avessero ritenuto più adatto. I problemi iniziarono proprio qui. Femli non aveva nessuna intenzione di sposarsi. Stava troppo bene da sola, e ovviamente suo padre non la capiva. Nano vecchio stampo e tutto d'un pezzo, insisteva col dire che una nana senza marito è come un incudine senza martello: non serve a niente. Dopo mesi di discussioni, imprecazioni, porte rotte e pentole che volavano per casa, i genitori della giovane presero la fatale decisione... “Figlia, abbiamo provato a farti ragionare, ma tu non vuoi sentire ragioni e nessuno vuole vederti infelice. Sappi che non possiamo più temporeggiare. In città ci sono troppi giovani e onesti nani che vedono in questo tuo atteggiamento una mancanza di considerazione verso le loro famiglie. Tu sei bella e forte, e poi sei nostra figlia, accipicchia. Quindi posso capire che tu sia, come dire, un buon partito per ogni nano in età da moglie! Quindi, figlia mia: và. Và in giro per il mondo, giacchè tu sai badare a te stessa. Tieni alti il nome e la reputazione dei nani e della tua città. Poi, quando avrai trovato il nano per te o quando vorrai sposare uno dei nostri concittadini, torna pure qui. Nessuno ti caccerà e io passerò a filo d'ascia chiunque si permetta, ora o in futuro, a parlar male di te o di noi. Se ti dicessi di restare, per te sarebbe un continuo doverti giustificare. E per me sarebbe imbarazzante spiegare come mai... Bhè si insomma come mai mia figlia non sposi uno dei nostri nani! Allora preferisco che tu faccia la tua vita. Và e stà tranquilla. Ti scriveremo. Ma non tardare più di un centinaio di lune, mi raccomando”. Il buon senso di un vecchio nano sublimò quindi l'onore con l'amore. E forse anche con lo zampino di mamma nana, questa vicenda che si sarebbe potuta trasformare in un dramma divenne un momento lieto per Femli e diede inizio al suo viaggio. Per questo ella ora è in giro. Di tanto in tanto ritorna a casa, e spesso manda alla famiglia dei regali dalle terre che visita. Si mantiene costruendo piccoli arnesi e cucinando, anche saltuariamente: è bravissima sopratutto a cucinare all'aperto, e a costruire basi e aggeggi per posar le pentole e conservar la brace. Non le mancate di rispetto, perchè è fiera e orgogliosa. Pensa soprattutto a lei e alle persone a cui vuol bene. Si preoccupa poco degli altri, pur rispettando ogni essere vivente e avendo in odio le ingiustizie e le prevaricazioni gratuite. Ama la birra nanica, ovviamente, e gli alcolici in genere. Ammira le belle armi, oltre che, naturalmente, la buona cucina e i metalli preziosi.


// richiesta skill: Artigianato o qualcosa che mi dia la possibilità di "costruire", manipolare, intagliare con un po' più di facilità e competenza del "normale"? Si può?

Grazie ciao

Bg approvato, per quanto riguarda la richiesta skill ahimè la questione dell'artigianato per i nani era ed è in fase di stand-by per un limite indeterminato di tempo. Perciò ti invito a scegliere un'altra skill tra quelle presenti nell'elenco che si adatti al background su riportato.

//Ciao!
Ok per il BG, mi spiace che non si possa far nulla per la skill.
Avrei pensato a ESPERIENZA ARMI DA RISSA; vista la STORIA del pg, la mia nana dovrebbe aver visto forgiare e usare da suo padre molti pugnali, spade, piccole e grandi armi. E potrei aggiungere che ha imparato, sempre da lui, ad usare questi simpaticissimi oggetti. Seppur in modo non perfetto.... Darebbe forse maggiore coerenza.

Aspetto notizie^^

Grazie
Ciaooo

Daccordo skill approvata, a breve inserisco la scheda nel forum e modifico l'avatar del pg.

PS. Ne approfitto per certificare che avendo raggiunto i 42.000 pt karma spendo il pt skill acquisito per ottenere il liv.3 della skill esperienza in armi da rissa.

Back in action... più o meno...
Dopo circa un mese di assenza dovrei tornare a ruolare!!
Inatnto ho raggiunto i 15.000 punti karma e mi prendere un altro punto forza - per andare così a +4 tra base e apprese...

Stavolta oltre alla forgia posso vantare anche un bel po' di collaborazione per i lavori alla bettola... che sudate!! XD

ciao!

Richiesta approvata, modifico scheda sul forum e su avalon quanto prima.

Avendo raggiunto la fatidica quota di 45.000 pt(mamma mia che vecchietto che sono diventato XD) certifico l'acquisizione del primo livello della skill: volontà ferrea.

Aspetto fisico:
Età: 95 anni.
Fisico: Alto 1,40 m. Occhi verdi. Barba castana.
Robusto, con braccia e gambe pelose. Ama gli esercizi fisici e tenersi in forma continuamente spiegando così i muscoli ben visibili delle braccia. La barba spesso tiene legata con una o due trecce.



Mi chiamo Darlin Sono figlio di Dirlin IV, figlio di Darin III, figlio di Izmal I signori di Zirakzigil. Fin da piccolo ebbi un’educazione regale, un’educazione da principe. Imparai prestissimo la lingua degli avi e la lingua elfica che nonostante fosse stata bandita da tempo tra la nostra gente era pur sempre una lingua che era utile imparare poiché i commerci con i Primogeniti portavano sempre dei buoni guadagni e loro commerciavano solo con gente che conosceva il loro idioma.
Sono secondogenito di cinque figli. Come tradizione vuole, raggiunta l’età giusta una volta completati i primi studi iniziai col lavoro delle miniere, occupazione che mi sarei dovuto portare dietro tutta la vita e successivamente mi sarebbe stata insegnata l’arte della guerra.
Il mio maestro Barzabul, comandante supremo dell’esercito di mio padre mi insegnò ad utilizzare armi pesanti, come asce bipenne, mazze ferrate, mazzafionde. Inoltre partecipai ad un buon numero di battaglie contro bestie degli abissi quali Goblin o Orchi e che mettevano a repentaglio la sicurezza dei nostri confini.
La mia vita procedeva tranquilla; a 60 anni mi sposai con una principessa chiamata Bronda, una bella Nana barbuta e poco più alta di me. Avemmo un figlio, Dunstan del quale ero orgogliosissimo.
Avevo in mente di addestrarlo e istruirlo io stesso, ma quando raggiunse l’età giusta per ricevere tali insegnamenti, io fui convocato dal consiglio dei saggi per una missione di estrema importanza.
Un drago emerso da una grotta che stavamo scavando per ricavarne del mithril ha iniziato a distruggere alcune nostri territori e uno dei nostri più gloriosi guerrieri, Arzog III fu ucciso. Io fui messo a capo di una spedizione di venti guerrieri e ci dirigemmo verso il picco dove questo drago era apparso. Quando arrivammo la vi combattemmo e io fui a dargli il colpo di grazia.
Riportata la testa al cospetto degli anziani tutti mi acclamarono Ammazzadraghi e fui orgoglioso di questo mio titolo. Successivamente, passati altri anni, affinché non accadessero più eventi come la comparsa del drago, io fui inviato nelle terre limitrofe per cercare altri mostri da uccidere…Fui così inviato in molti luoghi e perfino ai confini del mondo conosciuto fu costretto ad andare.
Il destino, forse, mi condusse presso una città a me sconosciuta, una città di uomini che molti chiamavano Barrington…

Chiedo approvazione BG e skill Esperienza armi da guerra pesanti...grazie...

anzi pardon età 211...

L'altezza di un nano non può superare il metro e quaranta,inoltre mi pare eccessiva l'età inserita considerando lo sviluppo del background, in pratica dopo il matrimonio il tuo nano avrebbe viaggiato 151 anni quasi ininterrottamente, mi sembra eccessivo. Credo che un'età più verosimile a questo punto sarebbe 90-100 anni. Per il resto bg e skill approvati.

Morak,figlio di Balgak,Figlio di Balim.Nasce 112 anni fa in una regione montuosa,situata nel Regno di Krothdor..Era il figlio di un generale dell’esercito nanica,quindi,già dall’infanzia,venne addestrato nell’uso delle armi e nell’arte della guerra.Raggiunti i sessant’anni,acquisì il ruolo di ufficiale nell’esercito e partì in una spedizione contro le tribù degli orchi.In questa guerra,Balgak,suo padre,morì ed al ritorno Morak,ricevette l’incarico di primo capoguerra del regno.Una gloriosa e lucente carriera militare a quel punto iniziò per il nano,che ottenne numerosi successi,fino a divenire uno dei più stimati capoguerra di Krothdor.
Tutto pareva andare per il meglio,quando però,un nano,Bdvin,tradì il regno alleandosi con i seguaci di Abbathor,a quel punto scoppiò una guerra civile inaspettata,che lo dilaniò dall’interno.Alla fine ben poco rimaneva delle cittadelle naniche ed i sopravvissuti,decisero di cercare asilo presso altre zone.Morak quindi vagò,come un avventuriero.Senza stabile dimora,viaggiava tutto il giorno con lo scopo di prestare servizi armati a chi lo richiedeva e liberare i villaggi da briganti,orchi,duergar e via dicendo.Tale stile di vita,fece si che il suo fisico,già allenato per via del suo passato,venne irrobustito maggiormente,infatti con sé il nano portava sempre un grande equipaggiamento.Alla fine,stremato e senza forze,si accasciò in un bosco nei pressi di Barrington,un gruppo di banditi lo spogliò di tutti i suoi averi credutolo morto.Dopo ore,un cane arrivò da Morak e leccandolo lo svegliò..il nano gliene fu grato e continuò il suo cammino,giungendo a Barrington,dove trovò riposo.Da qui poi si diresse sull’Isola di Avalon,iniziando una nuova vita.

ASPETTO:Biondo,la barba di solito raccolta in treccine,a volte anche i capelli.L'altezza è 1.20,ha 123 anni

skill richiesta:Potenza +2(il +1 è di razza)

Il bg mi era stato approvato in passato,ma in seguito al mio ritorno su Avalon,ho preferito modificare la storia