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VALSTAF (CAMBIO RAZZA - MANNARO)

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2015 09:34
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Post: 290
Sesso: Femminile
22/02/2010 20:51

prima role di armi da tiro liv III
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o sono perchè tu sei.
VALSTAF § arene di tiro§ Il tramondo. Dardi infiammati sul cielo limpido versano il sangue degli dei nascosti oltre le nuvole. archi invisibili nascosti oltre quelle nubi di metallo e seta. Un cerchio di fuoco in terra. uno in cielo. Intorno >>
VALSTAF al rettangolo di tiro ardono gia i braceri e le fiaccole della veglia. Eppure la torre è in assetto da guerra. qua e la gruppi di armigeri in esercitazione. su tutto un silenzio qusi irreale, giusto un respiro prima di tuffarsi nella notte.>>
VALSTAF Il crepuscolo si appresta ad allungare le ombre, dai rempti angoli dell'isola cominciano a uscire come veli invisibili, dita ossute di dubbio e di paura e sull'argine... sentinelle silenti sul limite della barriera. Due archi tesi ai bersalgi. >>
VALSTAF sembrano sfidare la tenebra .. venite.. dicono i Gemelli di Vento. Frecce d'argento in mostri senza nome. Vi aspettiamo sussurrano i loro sguardi ai legni e attendono che arrivi il momento della battaglia. 20 passi circa tra loro e il primo>>
VALSTAF cerchio. distanza solita. il cerchio si vede anche senza l'ausilio dei braceri la notte non è ancor del tutto scesa.. e la visibilità è buona. Nessun alito di vento a dar fasdtitio ai dardi. sulla striscia di terra bianca che fa da limite >>
VALSTAF agli archi il russo attende. di circa 45° volto verso dx dando la spalla sx al bersaglio, gamba sx leggermente avanzata, la dx poco dietro aperte per la larghezza delle spalle. tronco eretto, testa al cerchio di legno. il suo nemico. >>
VALSTAF come sempre indossa le protezioni dell'arco rimesse a nuovo dai MDM (http://congregadeimaestrideimestieri.forumfree.it/?t=31224650 ) dagona da dito, parabraccio guanto e pedella , tutto è pronto, l'arco senza nome ne anima ancora, stretto nella>>
VALSTAF sx fermato ad aria dal cappio della dagona. un sospiro a cercare lo sguardo del soldato d'armata prima di incominciare a tirare, cercando in lui la comunione..
ALMIR [Arene di tiro] Tutto è cheto, silenzio che scende come vello che separa quell'arena, quel luogo in cui due anime sono pronte ad affidare parte di esse alla freccia, al vento, artiglio d'acciaio che arroventa la propria essenza fra le ali del >>>>>
ALMIR vento per germogliare di morte e vita in un sol istante annegando nel grembo del fine ultimo. Specchi gemelli che riflettono il loro accecante fulgore, la tenebra più scura, limbo dove il tutto ed il nulla incontrano i loro orizzonti. La mente>>>>
ALMIR tende il braccio all'amico antico, l'istinto. Silenzio e null'altro, niente parole con l'amico Russo, servirebbero a poco poichè ora quel che conta è trovare quella concentrazione, ciò che scioglie lo scocco in un isono di gesta armoniose, arte>>>
ALMIR che viene distillanta a marchio sin dal primo vagito dell'infante, la stessa che i due fratelli d'anima condividono. La mancina serra a morsa l'arco MdM, dono del Russo,(http://congregadeimaestrideimestieri.forumfree.it/?t=39734818). Posto >>>>>
ALMIR sulla linea di tiro, il bersaglio dista circa 20 passi, niente vento che potrebbe influenzare la traettoria della freccia, la visibilità ancora ottima. Postura eretta,i piedi son paralleli fra loro, il sinistro avanti al destro, e>>>>>>>
ALMIR e perpendicolari alla linea di tiro, la loro ampiezza è pari a quella delle spalle, volto e spalla sinistra rivolta al bersaglio. Un lieve movimento al suo fianco gli fa piegare in avanti il volto per poi ruotarlo verso il Cavaliere. Le iridi>>>>>
ALMIR s'incontrano e le parole non servono, un cenno è tutto quello che basta a dar conferma mentre l'altro sguardo è chiaro, anch'ei sembra pronto.
VALSTAF § arena di tiro§ Una linea? basta a fermare la furia? è quasi dolce bere quel vento che si porta con se la notte, fa mordida anche la morte, se mai sarà la fine, avrà il sapore della libertà conquistata, fosse anche per un solo attimo..da bere>>
VALSTAF incollati al calice dell'essere. Uno sguardo. brace ardente e abisso , insondabile voragine di un nero così scuro che pare perdersi.. lento, talmente lento. un riemergere alla vita dal sangue .. la mano che si piega oltre la spalla dx ove si>>
VALSTAF intravede la faretra con i dardi e uno ne prende come stesse concedendo al mondo un altro respiro, uno solo sarebbe comunque poc o troppo a seconda .. per taluni vale quanto uno sputo di getto in faccia per altri un intera vita. >>
VALSTAF quindi andrebbe a alzar l'arco andando a poggiar al punto di incocco la piumata ( ambidestria ) per appoggiar il dardo sul dorso della mano tra pollice e indice sx . un lento e amorevole carezzare delle dita della dritta che la tengono>>
VALSTAF tra indice sopra, e medio e anulare sotto, in nomrla posta non fermano l'asta che è libera di scorrere, ambo le dita piegate leggermente sembra di carezzare i capelli della dama amata , il crine morbido e soffuso un gesto carico di passione>>
VALSTAF e di tenerezza, di forza e di ruggente desiderio ma li ha sol uno scopo.. una goccia di infinito che al cerchio verrà frantumata dal dardo. E come si prepara al dolce desio tira verso di se la corda andando a eseguire una prima pretrazione >>
VALSTAF il respiro del petto lento e regolare. rialza lo sguardo, uno solo ne basta per individuare la preda, il cacciatore ha gia affilato gli artigli.. ingara della belva che osserva la notte continua a scendere.. ( fase 1 / 3 )
ALMIR [ Arene di tiro] (fase 1/3 incocco) La mandritta, ancora distesa mollemente lungo il medesimo fianco stringe a pugno. Un gesto che fa stridere quel guanto posto a protezione delle dita che saranno impegnate. Niente avambraccio, nessun'altro >>>>>
ALMIR ausilio a protezione se non la carne. La mandritta si alza portandosi sin sopra il capo per poi discendere andando ad afferrare la prima freccia, che ora, lascia il suo posto dalla faretra. Osserva la posizione delle piume per incoccare nella>>>>>
ALMIR maniera corretta, una piuma sporgerà alla destra della corda e le altre saranno opposte alla prima quasi parallele alla corda, così da non toccare il corpo dell�arco al momento del rilascio. Va indi a portare la freccia in orizzontale e>>>>>>>
ALMIR parallela al terreno, perpendicolare alla corda andando a poggiare la cocca sulla corda, sul budello. La prima falange dell'indice si posa sopra la cocca ed il medio andrà a porsi sotto la stessa mentre l'anulare, a sua volta, accompagnerà>>>>>
ALMIR sotto il medio, tutte e tre le prime falangi delle dita andranno ad uncinare la corda che sarà perpendicolare ad esse, per poi iniziare una prima leggera trazione, l'arco viene ancora lasciato basso. Inizia la danza rituale di quei gesti che>>>>>
ALMIR diverranno la melodia che s'infrange nell'etere demarcando in un sol istante l'attimo che geme le sue ultime gocce di vita, che ferma il tempo racchiudendo in esso un'intera vita.
VALSTAF § arena di tiro§ Un gesto ripetuto, da secoli, lascia il tempo di una preghiera o forse di un chiedere che l'umana venga in aiuto .. un gesto fermo. equilibrata potenza, ideale bellezza quasi mortalmente perfetta, un gesto che cancella>>
VALSTAF in un grido centinaia e centinaia di anime, quante ne disperde nell'aria quasi fossero servi dell?oscura a reggerne le fila, e sotto la collina delle sorelle risate, risate diaboliche , nelle mani del fato si muovono i dadi e rotolano nella >>
VALSTAF terra secca del campo di teschi.. ne sarà tirato a sorte?.. il braccio che si alza, grida di aquile sulle rapide dle fiume, e nell'aria.. contro una temoesta di forze che nulla sembra riuscire a bloccare , neppure quel gesto preciso, fermo >>
VALSTAF dell'arco che si alza fino all'altezza della spalla e non oltre, una carica a cavallo, rumore sordo di zoccoli lanciati sulla terra battuta dal vento, e poi lo sfavillare dlele lame al sole ,.. presagio di un dopo che non avrà tregua.. >>
VALSTAF quindi un attimo solo attenderebbe prima di portar la corda verso di se al viso mentre di contro un poco di spinta in avanti rdi resistenza il braccio dell'arco farebbe senza tuttavia tenerlo rigido , ancora. artigli affondati nella sabbia della>>
VALSTAF clessidra.. a far scivolare via gli ultimi attimi.. si fermano le dita alla posizione dell'ancoraggio all'angolo della bocca, mentre il gomito dx andrà a rimettersi sulla diagonale obliqua una lama a cascata descritta dal braccio dell'arco >>
VALSTAF dalle spalle in perfetto allineamento, entrambe non alzate ma lasciate rilassate, e va a chiudersi ad angolo fino al suo limite massimo consentito dal blocco che la corda fa al suo cammino verso la morte. E di nuovo aquila affila gli artigli>>
VALSTAF e l'iride dorata del rapace guarda la preda fuggire, ma la sua fredda coscenza non ha timore. Il russo va a inclinare il capo, quanto basta per aver sotto l'iride in un unico punto, cocca, asta punta e .. quel tutto chiamato Nemesi. >>
VALSTAF e socchiude come un fuoco attento l'occhio sx .. tenendo la mira.. dritta al bersaglio ( fase 2 / 3 )
ALMIR [ Arene di tiro] (fase 2/3 mira) I piedi ben sicuri a terra, immoto il tutto, persino ogni emozione viene racchiusa nel suo serraglio inpenetrabile, ghiaccio i lineamenti su cui sotto la pelle arde quel vomito di carne e fuoco, sangue e veleno>>>>
ALMIR che si riverseranno sull'incolpevole bersaglio immolato a vergine sacrificale agli Dei. I piedi sentono il terreno mentre alza il braccio sinistro portandolo appena sotto la linea della spalla medesima facendo in modo che il braccio rimanga>>>>>
ALMIR disteso verso il bersaglio. La presa della mancina salda ma non rigida, così come il braccio medesimo che punta come a graffiare il fine ultimo, quel disco che erigge la propria fierezza, il proprio coraggio, virtù queste di alcune fra le umane>>>
ALMIR genti ma che non sempre sono utili, non sempre vanno a buona sorte. Il gomito sinistro rimarrà leggermente piegato verso l'esterno per evitare la frustata della corda al suo rilascio mentre la mancina spingerà appena verso il bersaglio, allo >>>>>
ALMIR stesso, il gomito destro inizierà la sua lenta corsa a ritroso, il petto si gonfia lentamente a quel gesto inspirando. Movimenti armonici e automatici quelli del mediterraneo che userà i muscoli della schiena in quella trazione lasciando che >>>>>
ALMIR le braccia, le mani, siano solo l'ancora che lega il tutto senza forzare. Lo scricchiolio dei bracci si fonde allo stridio della corda mentre aumenta l'ampiezza della distanza fra corda e mancina. Il capo viene piegato verso destra mentre la >>>>>
ALMIR palpebra sinistra si socchiude per evitare quello scompenso dell'occhio dominante. La cocca viene portata nell'angolo destro delle labbra quindi la pupilla destra si ritroverà sopra la cocca scivolando sulla freccia stessa, sulla punta di essa>>>>
ALMIR per morire al bersaglio.
VALSTAF § arena di tiro§ Grida con me fratello! grida loro in faccia la nostra furia! diglielo che non ci avranno.. diglielo che il loro destino è nelle nostre mani, diglielo.. che siamo le Sentinelle della Barriera sul limite della notte.. Diglielo,>>
VALSTAF cyhe non passeranno. non invaderanno le nostre terre colla loro paura e la loro tenebra! Li scoverò li trascinerò fuori dalle loro tane e li trafiggerò, volgio vedere i miei dardi colmi del loro sangue.. e lo avrò.. promessa al buio>>
VALSTAF detto da un cuore di fuoco a un ciuore di fuoco.. li avremo fratello, te lo prometto. saranno nostri. Archi tesi sibileranno all'unisono nella battaglia per il tempo e lo spazio.. la freccia divide , la freccia unisce, nel suo tendersi >>
VALSTAF la sua stasi che cattura e fa vibrare l'energia del mondo blocca come un talismano arcano ogni cosa anche lui, anche Almir accanto di cui la sua aniuma percepisce la presenza. Insieme nel vento, ancora una volta. gli Archi gemelli sibilano>>
VALSTAF e guai.. a color che vi si trovano in scia... muori.. ombra muori sul mio stelo,.. colto il mio furore non avrai scampo. Il respiro lento e regolare , trattiene un unico attimo come se non volesse neppure con un cenno intenso quel dardo, >>
VALSTAF equoilibrio fragile quello della morte, a volte da a voltre prende.. le dita cominciano a allentare la presa allungandosi in avanti gradualmente facendo così rilasciare la corda di budello.. senza troppo scatto, mentre il braccio dx continua >>
VALSTAF il suo cammino nuova freccia rovesciata e i muscoli delle spalle che rilasciano la sensazione di sforzo e di teso, un respiro trattiene . § skill armi da tiro liv II § mentre il dardo fischia nell'aria arco e arcere , dardo proiettati in avanti
VALSTAF oltre la notte, oltre l'invisibile.. oltre quel sottile limite dell'essere e dello.. sparire? il tonfo sordo e amichevole del dardo. attenderà di udir quella musica di fato e speme prima di abbassar il braccio . Torna a respirare assapora, beve>>
VALSTAF quel momento fino all'ultima goccia come fosse dolce nettare di vita. ( fase 3 / 3 )
ALMIR [Arene di tiro] (Fase 3/3 scocco) La mente è vuota senza nessun pensiero che non sia il bersaglio, i flettenti incurvati sotto l'abbraccio complice della corda che intona la sua melodia, una nenia fatale che presto si diverrà in una spirale >>>>
ALMIR che tutto raccoglie imbrattando le sue dita di tutto ciò che incontra, una tempesta che soffia la sua rabbia affinchè tutto si pieghi così come fa lo schiavo che piega la schiena alle frustate sperando che l'occhio del ciclone non lo sfiori.>>>>>>
ALMIR Una concomitanza di stridii, si scricchiolii, di respiri che hanno il passo dello spettro che viene a mietere il seme. Specchi gemelli che riflettono la loro essenza migliore quei due archi, sibilando gli stessi rumori, intonando la stessa >>>>>>
ALMIR melodia. La tensione è all'apice, il respiro si ferma, non oltre si dovrà tenere la furia, ne andrebbe a discapito la stessa precisione. Un rilascio graduale e costante delle dita che liberano l'inferno, e lo scocco avviene, il falco libra le>>>>>
ALMIR sue ali al vento nutrendosi dello stesso, (Skill armi da tiro liv. 2). Dopo il rilascio la mancina resterà ancora puntata verso il bersaglio mentre il braccio destro proseguirà la sua corsa all'indietro per poi...attendere quel tomfo che >>>>>
ALMIR giunge quasi in concomitanza con l'altro. Quel sordo rumore che da la sicurezza che il bacio della morte ha raggiunto la preda.
VALSTAF § arena di tiro§ le frecce nel bersalgio, la notte è tornata silenziosa sorride il russo portandosi verso l'amico con un breve sorriso.. '' bel colpo Almir! stai migliorando! '' ridacchia tra se mentre adesso andrebbe a avanzare verso il secondo>>
VALSTAF bersalgio. l'ha fatto metter su un palo. a 2 mt da terra. quindi leggermente rialzato rispetto alla loro visuale stavola non hanno linea di tiro..e si avvicina al soldato attendendo che lo segua avanzando nell'arena rettangolare per le >>
VALSTAF - faretra sulle spalle arco stretto nella mancina perpendicolare a copro tenuto in orizzontale mentre cammina a fianco nel mentre che si avvicinano andrebbe a metter la mano dx libera sulla sua spalla manca..'' mi sei mancato fratello.. da quando>>
VALSTAF faretra sulle spalle arco stretto nella mancina perpendicolare a copro tenuto in orizzontale mentre cammina a fianco nel mentre che si avvicinano andrebbe a metter la mano dx libera sulla sua spalla manca..'' mi sei mancato fratello.. da quando>>
VALSTAF hai trovato l'amore ti vedo che di rado.. suppogno che tu sia impegnato in ben altri allenamenti.. '' mezzo sorriso malizioso dal russo non rinuncia al lieve motteggio'' come sta la cara lady? '' chiede mentre or giunge nei pressi del bersalgio..
VALSTAF non si posiziona ancora volto verso almir lo guarda lieto. la sua presenza da forza al'animo turbato del russo, l'aquila dentro se respira allargando le ali riposa, per ora il rapace.. e tende le piume al ranger delle selvagge , vento e aquila.>>
VALSTAF insieme ancora una volta.. tace mentre torna a guardare il bersalgio alto. con sguardo attendo a calcolare l'angolo .
ALMIR [Arena di tiro] Solo ora il braccio manco si abbassa, solo ora che quel rumore ha sentenziato il bersaglio raggiunto. Il respiro torna regolare, lo sguardo all'amico che ironicamente inizia le ostilità, che fra i due, non son mai mancate, >>>>>>>
ALMIR ostilità per modo di dire, poichè tali paion ma che in realtà....approfittano di quella sottile arte del saper dispensare il dire, un dire all'apparenza ostile certo, ma che nasconde dentro se l'ammirazione reciproca, più un modo di prendersi >>>>
ALMIR cura l'uno dell'altro, o di ammettere i meriti dell'uno o dell'altro sotto vie sotterranee, vie che entrambi conoscono, e di cui si servono amichevolmente...'' ho avuto un buon maestro'' ribatte secco al primo dire dell'amico, lo sguardo al >>>>>
ALMIR cavaliere, il tono è altrettanto ironico per poi.... ascoltare con attenzione il resto della favella...'' Amico mio''..mentre scuote appena il capo, la mandritta porta qualche pacca alla mano del cavaliere che gli da qualche pacca..'' di certo >>>
ALMIR l'amore vuole i suoi giusti spazi, ma se pensate di liberarvi di me''..lascia quell'ultimo vocabolo in sospeso, lo allunga, lasciando che risulti sospeso in un chiaro intento..'' sono certo che dopo il morso della battaglia finale''..una lieve >>>
ALMIR pausa che si colora di quel silenzio sceso senza avviso..'' domanderò in quale luogo vi trovate, e pretenderò che mi assegnino al medesimo poichè i dardi, non si fermino mai''..sorride a queste ultime parole, usando apposta quella metafora che >>>
ALMIR li lega indissolubilmente per poi..seguire l'amico ossevando anch'ei il nuovo bersaglio..'' tu sei sempre perfetto''..continua riferendosi al di lui tiro.
VALSTAF § arena di tiro§ ode il rimando mnentre il suo attento non si toglie dal bersalgio '' l'amore è un ottimo bersaglio amico mio, sono lieto che tu ne abbia centrato in pieno il cerchio.. te lo meriti almir ..e ella merita te.quando alla perfezione>>
VALSTAF del tiro si aggiunge quella del gesto, il dardo può solo arrivare a destinazione.. '' sorride'' mi auguro però che tu non arrivi così velocemente..si rischia di briciare dardo cerchio e arco.'' strizza occhio non sa se capisce o meno la battuta>>
VALSTAF ma non ha seguito.. scuote il capo'' sciocchezze amico mio tu mi stai a pari, come sempre d'altronde.. in quanto al liberarsi di te se davvero volessi mi basterebbe incoccare verso di te per farti correre.. ma non lo faccio, o mi toccherà >>
VALSTAF anche consolare la dama afflitta.. e io sono pur sempre cavaliere e non ti ruberei mai la donna'' sorride.. poi il viso va di nuovo verso il cerchio rialzato. '' che te ne pare? bella sfida no?.. ah proposito.. attento a chieder il mio medesimo >
VALSTAF posto.. potresti venir condotto all'inferno... '' quindi si volge. di nuovo verso il cerchio stavola definitivo. lascia sfumare le ultime parole.. di nuovo circa 15 passi dal bersalgio , entrambi rialzati di 2 mt a circa 5 mt tra uno e >>
VALSTAF dall'altro. fissati a dei pali di legno. lo osserva quindi senza metter vreccia andrebbe a rialzare arco si metterebbe all'incirca in linea col palo calcolandole il più preciso possibile pwr quel che notte e fuoco concerne alla vista umana >>
VALSTAF In guerra difficilmente si ha tempo e spazio per calcolare angolo non con la posizione ma almeno mettersi di fronte aiuterebbe forse a averne magiore e migliore visuale.. quindi di nuovo spalla sx al bersalgio gamba sx leggermente avanti >>
VALSTAF avanzata la dx dietro di circa 45° volto verso la sua dx. quindi or ancora alzerebbe l'arco verso il bersalgio senza tuttavia metter la freccia ma per calcolare l'angolo di tiro che dovrà dare al braccio quando andrà a tirare >>
VALSTAF corrispondente forse a un angolo di circa qulche grado sopra il retto. il tronco di nuovo eretto la testa volta al bersalgio, si volta ad almir attendendi che prenda posa prima di tirare di nuovo andranno insieme. sempre.
ALMIR [Arena di tiro] Dopo aver abbassato la mancina che sorregge l�arco ascolta il dire del cavaliere, lo sguardo lo segue e nel viso si palesa un espressione curiosa, come a cercar di capire cosa egli intenda con quel dire. La dritta si porta>>>>>
ALMIR al capo grattando distrattamente lo stesso per poi capire, o perlomeno, gli pare�� pensa che fulgore amico mio�..sorride..� arco freccia e bersaglio che ardono in una sola fiamma cogliendo un istante che si è inseguito per tutta la vita, un >>>>>>
ALMIR sol istante che colma lo spazio vuoto di un esistenza scarna sino a quel momento�.. scuote il capo..� non incoccheresti mai contro un alleato�..continua tralasciando quella loro amicizia, portando quelle parole scherzose oltre la loro amicizia>>>>
ALMIR per poi continuare, sguardo nello sguardo..� la dama in questione non è dama da consolazione, ella ha in se tutta la forza necessaria per abbattere una montagna se serve�.. un sospiro, conosce bene il carattere della magistra, e anche se ella ha>>>
ALMIR sofferto più di ciò che ha meritato, ha sempre trovato la forza per andare avanti..� è una donna speciale�..continua mentre abbassa lo sguardo e i lineamenti diventano dolci per poi..tornare allo sguardo brace del cavaliere..� concordo, bella >>>>>
ALMIR sfida anche se sono certo che il meglio debba ancora giungere�..lasciando che la mandritta si discosti sino a raggiungere la spalla dell�amico elargendo una lieve pacca per poi portare lo sguardo verso i nuovi bersagli. Si porta dunque, insieme >>>
ALMIR all�amico presso la prossima sfida, una distanza di 15 passi è quella da colmare con il prossimo tiro, porta la propria figura in posizione eretta e frontale al palo che sorregge la prossima preda immota, lo sguardo percorre tutto il palo sino>>>>
ALMIR a giungere al bersaglio, calcolando così ad occhio l�angolo, istinto, istinto primordiale, tutto è celato in esso, ogni arciere sente la posizione giusta, sente il bersaglio, la preda, elevandosi a carnefice senza emozioni poiché queste>>>>>>
ALMIR sarebbero la sua stessa fine, nessun tentennamento è ammesso, solo la fredda e gelida macchina assassina è ammessa. Dunque spalla sinistra e sguardo verso il bersaglio, la spalla destra punta nella direzione opposta al bersaglio, i piedi >>>>>>
ALMIR cercano la posizione migliore fermando il loro sentire la terra non appena il mediterraneo, a sua volta, sentirà quell�equilibrio e quella stabilità necessaria, il piede sinistro avanti e parallelo al destro entrambi con la punta perpendicolare>>>>
ALMIR alla linea di tiro mentre la loro ampiezza è pari a quella delle spalle. Ed incalza nuovamente il ritmo silente, la danza regolare di quei gesti ripetuti dagli avi nei tempi senza speme, profondi come quel limbo senza ne inizio ne fine ove il>>>>>
ALMIR tutto è la perfetta simbiosi che verrà alla luce solo nel momento in cui la propria essenza ne farà parte in modo indissolubile, completamente, adagiandosi nell�alcova che dona il bacio freddo, il sonno senza sogni, spremendo come un�arancia >>>>>
ALMIR fradicia la linfa vitale sino a l�ultima goccia.
VALSTAF § arena di tiro§ L'abisso ardente color della notte è volto al bersaglio issato su un palo come l'ultima ora di un condannato, lo osserva muto , il viso in leggero soffio di neve mentre ode alle sue spalle il dir del franco, sospira.. appunto.>>
VALSTAF il franco non ha capito quel che vuole dire, pazienza non lo ripete alza le spalle con finta noncuranza, anche se il viso non nasconde un lieve sorriso. si volge verso di lui '' sembri conoscermi bene almir ma se fossi in te non sarei troppo>>
VALSTAF sicuro di aver il di dietro salvo..'' strizza occhio mentre va a risistemarsi al bersaglio cercandone angolo giusto . La furia cieca di un assedio corroso solo di silenzio e della notte, le stelle fersano il loro sangue, Ne avrà da piangere >>
VALSTAF Selene ai suoi veli di pietà Bianca, ne avranno gli uomini di pire da accendere sotto quel medesimo cielo. Che siano vincitori o senza alcuno stemma, non avrà importanza. Le torri continueranno la loro veglia fino all'ennesimo assalto .. fino >>
VALSTAF al loro ennesimo cielo gonfio anch'esso dei fulmini della oro rabbia. E ci piangeranno, lacrime d'acciaio e legno sotto le nostre amate mura, e rimarrà il silenzio a far da sentinella ai nostri corpi spezzati, quando verrà il tempo. E il >>
VALSTAF silenzio ci stenderà su ancora un volta le sue tele, perchè la morte non ha nessuna parola che valga quel che si è perso. di nostro o di avverso ugualmente paiange anhce lo stelo più verde e innocente dell'erba muta.accoglieranno le nostre>>
VALSTAF membra donandoci l loro sudario fresco ci poggeremo sul loro viso umido di misericordia, tutto per avere un attimo, si su quello hanche lui ha ragione, anche il franco, anime imbelle senza terra, ribelle a se stesso e all'amore >>
VALSTAF anche lui ha ragione, pioveranno le nostre accidie, e le nostre rovine cadranno sui nostri prati, tutto per quell'attimo di immenso. Quel colpo da poter poi spezzare ogni cosa come un calice frantumato con un urlo. Morte. Morte dicon le iridi>>
VALSTAF morte il braccio e morte il legno che luccica con quella sua effige argentata, frecce di qualche dio disperso che per tedio si diverte a seminrne nei loro animi. Frecce argentate di oggi e di mai. un sospiro, è sempre ardua l'attesa >>
VALSTAF attesa senza furore, perchè la cosa più ironica è che non saprisce mai il calmo sorriso dal proprio volto. ironia anche se muoio. riderò alla morte si, coll'arco in mano, ma riderò. e con l'arco in mano va a mettersi di fronte al bersalgio>>
VALSTAF 15 passi , tra lui e il cerchio. sollevato di 2 mt da terra. pochi gradi quindi da alzar arco, considerando la sua altezza. un passo indietro rispetto a prima, parallelo al bersaglio gamba sx leggermente più avanti della dx , spalla sx >>
VALSTAF al bersaglio, spalle rilassate tronco eretto ma non rigido. un ennesimo respiro, profondo come la terra, come la sua anima nera..prima di andar a prender la preccia dalla faretra, un altro gesto lentissimo, granelli sganciati dall'anima del tempo>
VALSTAF i secondi che passano sembrano una vita da mangiare quasi con cuore e con la mente fino in fondo. prenderebbe dalla faretra il dardo e andrebbe a chinarsi a poggiarlo perpendicolare all'arco al punto di incocco, mentre l'asta è tenuta ferma>>
VALSTAF dal dorso della mano appoggiata sull'incavo tra pollice e indice sx. quasi un tutt'uno con la cartilagine, le ossa e i muscoli e tendini dela mano. quindi fa ben attenzione a tener bene la cocca nella corda, prima di prender asta tra indice >>
VALSTAF sopra e medio e anulare sotto, entrambi rilassati piegati in modo da tener ferma l'asta ma non stringerla. quindi carezza come fosse amante quel dardo andando a eseguir una prima pretrazione leggera senza sforzar ne i suoi muscoli ne l'arco. >>
VALSTAF andando a gettar un primo sguardo al bersaglio. avrà infin la ragione dell'essere.. ( fase 1 / 3 )
ALMIR [Arena di tiro] (fase 1/3 incocco) Coglie quel gesto delle spalle dell�amico e capisce che forse entrambi hanno parlato di cose differenti, in ogni modo poco importa ora, avranno tempo per continuare la favella..''potrebbe esser divertente''..alza>
ALMIR le sopracciglia mentre lo sguardo si fa furbo..'' l�unico problema potrebbe esser che tu dovresti prendermi in tal modo che non mi possa voltare indietro e ricambiare la cortesia''..continua accompagnando quel dire con un sorriso beffardo per poi
ALMIR zittirsi. Ancora una volta la mandritta si porta sin sopra e il capo e poi giù a raccogliere un�altra freccia, dalla faretra posta alle spalle, che andrà a porre in orizzontale, parallela al terreno e perpendicolare al budello, la cocca viene>>>>>
ALMIR poggiata dunque nel budello eseguendo l�incocco, l�indice della dritta si poggia leggero sulla medesima, così come il medio si pone sotto la stessa sempre leggero il tocco, in fine l�anulare si pone sotto il medio. Un palmo è la distanza>>>>>>>
ALMIR dell�altro punto, in direzione opposta alla cocca sul corpo della freccia, che andrà a posarsi sull�indice ed il pollice della mano manca che sostengono il ligneo, e che vanno a formare quella y data da essi e dal medesimo polso, quest�ultimo >>>>>
ALMIR che andrà tenuto in linea retta con il resto del braccio quando esso sarà disteso, le altre dita si chiudono sul ligneo in modo rilassato, senza sforzi. Effettua dunque una prima e leggera trazione non completa. Lo sguardo resta al bersaglio >>>>>
ALMIR mentre la mente comincia a concentrarsi, ad isolarsi sfumando tutti i contorni e lasciando solo quel bersaglio oggetto del desio. Il respiro è profondo e regolare permettendo così al cuore di rallentare il proprio battito.
VALSTAF § arena di tiro§ Respiri, lenti e regolari mentre or va a riaddrizzare il tronco riportandolo in posizione eretta mentre le gambe leggermente piegate di nuovo si stendono, srotolata òa corda, il boia manca solo all'appello, un accetta di >>
VALSTAF una crudeltà indefinita, un patibolo costruito con le stesse ossa di chi vi ha perso il respiro. e uno stridio, feroce della ruota che gira ad affilare quel seme di morte, come se anche lui dovesse prima del colpo esser redento colla tortura>>
VALSTAF I proclami non servono a niente li, e neppure le preghiere di qualche monaco straccione, croci tumefatte e disciolte in un inferno chiamato guerra eterna, e sopra l'asse ,ritte nel cielo ali di corvi .. precursori di distruzione.. >>
VALSTAF un alzar del braccio che porta la sua scia dietro.. tra la gente qualcuno si segna,, il magister ha già dato la sua accusa nessuna redenzione per lui, nessuna salvezza per quello che sarà. Ogni cosa resta sospesa, non c'è neppure il tempo >>
VALSTAF di bestemmiare contro la sorte spuntando acidità dal ventre del'anima. questa volta non si ferma all'altezza della spalla, no che sia fuovco amico o nemico andrà oltre.. dritto al suo perchè. e supererebbe la linea delle spalle di un paio di >>
VALSTAF gradi circa, quando basta per il suo scopo.. andare trovare la preda, l'aquila si liscia e penne sogghigna e pregusta il pasto.. quindi andrebbe a portar la corda verso il suo viso scostando di poco il gomito dx dal volto per non prender il >>
VALSTAF contraccolpo della corda, dietro la schiena la sensazione dei muscoli delle scapole in tirare ferme e decise senza alcun timore...la corda verrà portata alla posizione dell'ancoraggio all'angolo della bocca qusi volesse bloccarsi in essa >>
VALSTAF poi inclina la testa e cercherebbe sotto iride il centro del bersalgio con cocca e punta della freccia, andando a alzar la mira di un altro mezzo grado , va a mirare all'incirca poco più di un cm ottici sopra il centro esatto del cerchio>>
VALSTAF questo permetterà al tiratore di prender lo stesso il centro senza aver penalità della natura concava dell'occhio. quindi attenderebbe di aver di nuovo a un solo punto un tutt'uno cocca, asta, punta e punto scelto nel bersalgio.. >>
VALSTAF continua a respirare regolarmente, il braccio sx cpon l'arco fa leggero contrafforza alla freccia incoccata spingendo un poco in avanti .. è tutto pronto.. il boia alza la scure che scintilla al sole.. ( fase 2 / 3 )
ALMIR (fase 2/3 mira) Quel bersaglio diviene, alla mente, il normale prolungamento del braccio sinistro. L�indice il medio e l�anulare della dritta uncinano il budello con la loro prima falange per poi alzare il braccio manco portando l�arco verso il>>>>
ALMIR bersaglio, l�altezza del braccio continuerà oltre la linea delle spalle, poco più su, circa un grado e mezzo, il busto viene inclinato leggermente all�indietro muovendosi sul bacino mentre le gambe resteranno salde a terra. La schiena per cui >>>>>
ALMIR risulterà diritta e parallela all�arco seguendone la stessa angolazione poiché, a sua volta, l�arco dovrà essere inclinato verso l�alto di circa un grado e mezzo vista la posizione del bersaglio, nel contempo, inizia la trazione che verrà >>>>>>
ALMIR accompagnata dall�inspirazione, un unico gesto fluido e preciso, senza sprecare secondi preziosi. Il braccio sinistro dunque si stenderà spingendo in direzione del bersaglio, il gomito di esso, a braccio disteso, punterà leggermente verso >>>>>>
ALMIR verso l�esterno per impedire che la corda al suo rilascio tocchi lo stesso compromettendo il tiro oltre che a ferire l�arciere, Il gomito destro che punta nella direzione opposta al bersaglio, continuerà in quella direzione alzandosi verso >>>>>
ALMIR l�alto nel contempo, i muscoli delle spalle muovono quella danza, le braccia e il resto del corpo sarà solo il perno che permette quel bilanciamento di forze, la carrucola che fa scorrere la corda, le scapole si avvicinano, il capo viene >>>>>>
ALMIR inclinato verso destra mentre l�occhio sinistro si socchiuderà per riparare allo scompenso dell�occhio dominante. La trazione si arresterà non appena sarà raggiunto l�allungo individuale, il punto d�ancoraggio, l�indice giungerà nell�angolo >>>>>>
ALMIR nell�angolo destro della bocca, il pollice verrà tenuto basso, e la cocca si fermerà sotto la perpendicolare dell�occhio destro, che a sua volta, scorrerà lungo l�asta, la punta e quel bersaglio. Ancora un lieve spostamento verso l�alto >>>>>
ALMIR indirizzando di circa un centimetro più in alto dal centro del bersaglio. Scricchiolano i bracci dell�arco, stride la corda, in ventre dell�arco si piega su se stesso come un fiore che chiude i suoi petali, e tutto è pronto, pronto il falco a >>>>
ALMIR spiccare il volo, pronti i demoni che fremono rigurgitando vomiti di veleno.
VALSTAF § arena di tiro§ Perfetto, ongi cosa nell'equilibrio del mondo è perfetto, l'aria, l'acqua il vuoto, il vento la terra.. un tutt'uno che ora sfuomano come in un vortice di nulla una spirale di colore che finisce per autoesaurirsi di fronte>>
VALSTAF alla sua foigura nera, ritta sul prato con l'arco teso. mago astrale dominatore dell'essenza, marmorea statua di una sicurezza e una freddezza granitica. Un plotone perfetto, una macchina di morte che attende in linea con le armi tese >>
VALSTAF nell'attesa che arrivi il segno di via, uno squillo di tromba che porrà fine a ogni cosa.. l'attimo che da fuoco al tempo, una vita intera che passa di fronte alle iridi. Discobolo congelato di una forza che annienta, un movimento scagliato >>
VALSTAF con atenea ptecisione benedicendo il sole e il suo dardo che nell'apollineo dono ci mette anche la sua mano. Reacte manus bene ferrum.. e la mano non porta nessuna macchia.. all'alloro corre solo la sua mente e la sua gloria, e nessuna >>
VALSTAF forza ne avrà ragione nessuna, fosse anche la collera del Divino fulmine , anche essa sfiderà nel tempo che avrà. Quel dardo, apre a ogni cosa la sua voragine un abisso, un talismano che risucchia ogni energia, filo d'erba , persino il >>
VALSTAF franco che p accanto a lui viene disitegrato da quell'asta di legno, una bacchetta arcana, che ingigantisce la figura del russo , nuovo davide contro un gigante che ha dalla sua solo la vile esperienza della natura. ma lui, lui ha il fato>>
VALSTAF la sua freccia lo annienterà .. e di quante legioni dispone il dio sole per aiutar quell'umano? L'immortalità è fatta di cenere non di copro.. ma lui non lo è! No.. non lo è lui è ora, e anche l'altro è ora.. ma che sarò dopo non si sa.. >>
VALSTAF dopo che?... silenzio.. lascia al silenzio. e china il capo .. un respiro vale una vita ora. un respiro che porta il russo e prender forza, le dita vanno leggermente a allungarsi in avanti allenantando la presa dalla corda di budello >>
VALSTAF mentre il braccio dx piegato a gomito andrebbe a continuar la sua via andando a rimettersi in linea obliqua diagonale con le spalle e il petto fino al massimo che gli consente la sua natura.. la freccia sibila nell'aria, sciabola affilata >>
VALSTAF taglia il tempo.. la freccia parte e solo allora trattiene il fiato nell'attesa di sentir il tofno del dardo nel cerchio ( skill armi da tiro liv II ) .. ancora qualche attimo sospeso prima di abbassar il braccio dell'arco.. respirando>>
VALSTAF l'aria limpida come acqua fresca.. ( fase 3 / 3 ) ..
ALMIR [Arena di tiro] (fase 3/3 scocco) E Il respiro si ferma, il braccio manco, l�arco e il busto si protendono lievemente verso il bersaglio e la mente si svuota da ogni pensiero, non mira, non guarda né ,la freccia, né l�arco, ma solo ciò che >>>>
ALMIR deve colpire ora, la mente si proietta letteralmente, in quello spazio frapposto fra il soldato e la meta propostasi, disegnando una traiettoria immaginaria necessaria per colpire nel segno, la mente allunga le sue dita invisibili come a toccare>>>
ALMIR e sentire il bersaglio, sino a percepire quella netta è chiara sensazione che si rivelerà all�improvviso e fugace come un lampo, il tutto in pochi istanti. Una sensazione che da il segnale che al rilascio della corda. Un movimento leggero e >>>>>>
ALMIR costante è quello delle dita che ora lasciano la corda scoccando, la freccia inizia la sua corsa verso il bersaglio. (Skill armi da tiro liv. 2) Taglia il vento quell�asta come un�orda di demoni liberi nell�etere, demoni che abbattono i loro >>>>>
ALMIR velenosi e oscuri morsi sulla preda dando la morte nei polmoni che dilaga con confuso lamento, rendendo la carne, le ossa e il sangue un sol fermento di vermi. La mancina abbassa un po� l�arco mentre la mandritta prosegue la sua corsa a ritroso>>>>
ALMIR sino a scivolare mollemente lungo il medesimo fianco, scuotendola, come a rilassarsi, all�oto�ancora quel sordo rumore che giunge inseguendo l�altro, rumori che gli fanno discostare le labbra a lieve sorriso.

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22/02/2010 20:53

VALSTAF § arena di tiro§ osserva la freccia di almir colpire all'unisono con la sua il suo bersalgio. ancora una volta un unico pensiro, una mente, una mano, un dardo.. sorride'' un altro bel colpo amico mio. credo che sarei più che utile al re in>>
VALSTAF battaglia .. '' se mai vi sarà continua nella sua mente.. '' Almir, credi che li prenderemo mai quei bastardi? '' tono monotono quasi immobile e freddo del russo come stesse raccontando una battuta di caccia, mentre si avvia verso il 3 bersalgi
VALSTAF '' le frecce le prenderanno i servi, per quelle alte..le altre potremo riprenderle alla fine dell'allenamento..'' ancora calcolatore, impenetrabile nasconde dietro il suo muro di ghiaccio la sua rabbia e delusione§ skill sangue freddo liv III §>>
VALSTAF quella sola frase lansciata a metà lingua soffiata come morso di vipera nell'aria, che però non ha alcun seguoito per lui mentre or si incammina farà in modo almeno ora di non superare il franco che gli cammina accanto. '' il terzo è come il>>
VALSTAF primo..'' dice alzando in direzione della fine dell'arena dove c'è di nuovo il bersalogio piantato. altezza normale linea fatta dai servi a 15 passi circa dal paglione montato sul cavalletto.. '' possiamo se vuoi provare con le balestre >>
VALSTAF ma dovremo tornare indietro a prenderle.. sono laggiu alla linea principale di allenamento. come preferisci.. altrimenti terminiamo con l'arco.. oltre tutto devo parlarti dopo di una cosa personale . '' lo sguardo immobile si ferma or >>
VALSTAF al nuovo ostacolo mentre attende il rimando dell'uomo. prima di incoccare un altra freccia..
ALMIR [Arena di tiro] Si compiace di quel risultato, nonostante il vello oscuro della sera ormai ammanta il tutto, pregio quindi questo, certo....le torce e i bracieri rendono tutto più facile, ma...è indiscutibile che i loro occhi riescono a scovare>>>
ALMIR quei bersagli, facile a vedersi vista la decente luminosità portata appunto da quelle torce, da quei bracieri, ma...trovarne il cuore o poco vicino, non è certo semplice...sorride mentre porta il capo, il volto verso l'amico, accenna silente,>>>>>
ALMIR al momento, lasciandosi cullare da quelle parole che gli danno meriti...'' Valstaf, di certo non mi lamento e devo ammettere che dei miglioramenti ci sono stati ma..''..sospende il dire, inarcando il sopracciglio destro...'' direi che anche il >>>
ALMIR Supremo ha dalla sua una delle migliori frecce che io abbia mai visto all'opera''..segue qualche passo al fianco dell'amico, il capo leggermente chinato verso il basso, lo sguardo segue la terra che scivola lenta sotto i piedi, sotto ogni passo,>>
ALMIR rimane al fianco dell'uomo senza ne restare indietro ne superarlo...'' ma sei sicuro d'esser cosacco?''..all'improvviso, volgendo il capo al cavaliere..'' un Franco, un Bretone, forse..''..continua ora riportando il capo innanzi così come lo >>>>>
ALMIR sguardo mentre di sottecchi cercherebbe di osservarlo di sottecchi, forse per carpirne ilsoprassalto dell'orgoglio a quel dire..'' non so se li prenderemo ma di sicuro non resteremo con le mani in mano''..aggiunge subito dopo come ad interrompere>>
ALMIR quella favella scherzosa precedente. Si ferma in fine ..'' Balestrà?''..gli angoli della bocca si inarcano verso l'alto discostando le labbra a sorriso, e qualche linea, qualche solco sottile segnato dal tempo si intravede in quel viso che par>>>>
ALMIR da bimbo, demarcando invece il chiaro scorrere del tempo, segni di un'età non più acerba, non più vergine al mondo...'' no amico mio, intanto non ho intenzione di tornare indietro e poi....la balestra si avrà i sui pregi ma la rapidità di>>>>>>>>>
ALMIR questo, alzando appena l'arco verso lo sguardo del cavaliere...'' non è da mettere a confronto''...cambia discorso quindi...'' mi hai detto dell'amata, e tu..''..continua..'' cosa mi racconti di nuovo sull'argomento''. Attende dunque, attende >>>>
ALMIR rimando e allo stesso, la mandritta scioglie le sue dita sul corpo di quell'arco, sfiorandone il ligneo.
VALSTAF § arena di tiro§ Il bersaglio non sempore è qualcosa di fisico, ne di.. palesemente raggiungibile da un dardo, a volte il bersalgio è un idea, un fatto una cosa qualunque che possa per noi far la differenza.. il russo osserva
VALSTAF quel bersaglio come fosse questo. non un limite fisico ma uno puramente mentale, forse della sua stessa anima, non deve aver diversa freddezza ne diversa speme a afrontarlo.. a risvegliare il suo attentp è il dir del franco sull'arco..>>
VALSTAF '' si può sempre fare melgio amico mio, ma non per quello sei da buttare sai non darei mai un legno in mano a Stiofan o a gemini.. farebdbero fuori tutta l'armata prima di prender un solo centro.. p quetione di natura amico mio, di istinto, >>
VALSTAF forse di forma stesso.. per capire un arco devi esser arco.. sai cosa dico vero?'' leggero il soffio nell'raia colma del profumo della notte, l'arnea un cerchio di fuoco e silenzio nella magione.. silenzio scandito dalle sue parole. '' amico mio>>
VALSTAF - risponde perfettamente calmo.. - ringrazia che lo sono.. il bretone ti avrebbe tagliato la testa senza pensarci.. il franco.. forse avrebbe riso con celio, ma per quanto mi riguarda sei caduto un po in basso, mi aspettavo ben altro da te >>
VALSTAF in quanto a lingua hai più arte che coi dardi di solito.. è la stanchezza? lady angis ti ha tolto smalto.. '' un breve e distaccato sorriso. per nulla ne colpito ne divertito dal suo dire. '' in quanto al se lo sono o no, lo vedrai quel giorno.>>
VALSTAF e ora se il tuo cervello ha finito di perdersi in inutili congetture sulla mia nascita forse potremo riprender allenamento..'' si volta di nuovo verso il bersalgio ..'' la sola cosa che amo, è morta'' dice. pietre fredde nella notte, >>
VALSTAF le sue parole come fossero flampi di ghiaccio. '' chissà.. la dea è misericordiosa.. quando sarà sarai il primo a saperlo '' continua con quel suo tono calmo e basso..come se la cosa non lo riguardasse. attende che egli si posizioni per andar >>
VALSTAF a far lo stesso e tirar un altra freccia..
ALMIR [Arena di tiro] Resta silente alle parole del Russo, se lo aspettava, lo conosce bene ormai e sa che non resta indietro ad ogni parola, mascherando con quella maschera di ghiaccio ogni emozione, nascondendo pure l'evidenza se ciò serve, cosa che>>>
ALMIR non riesce affatto al mediterraneo, che contorce i lineamenti del volto ad ogni espressione che rispecchio il suo stato d'animo, ed è certo il Franco, che il cosacco ci trovi pure gusto in questo, pur non mostrandolo...''Amico mio, ancora non>>>>>
ALMIR capisco cosa ci leghi''..parte a sua volta all'attacco cercando di trattenere quelle emozioni che tenterebbero di gemere dal viso. Invece lo sa bene cosa li lega, e ciò che ha ora nella mancina ne è palese dimostrazione, quindi scuote il capo>>>>>
ALMIR mentre porta il passo frontale al nuovo bersaglio...'' non lo sai che non si può restare morti dentro?..non lo sai che ciò che è accaduto era ciò che doveva essere? e come tale va preso in considerazione ma poi....bisogna trovare la forza, >>>>>>
ALMIR il coraggio''..sottolinea quell'ultima parola, certo che coglierà nell'orgoglio il russo, che ne ha di coraggio, fin troppo, ne avrebbe da vendere e spartire a destra e a manca, ne avrebbe a sufficienza per sfamare ogni coniglio del luogo, e >>>>>
ALMIR forse oltre, ma non è quello il punto, la chiave di volta è scuotere quella testa dura, e per la Dea lo farà a costo di sbatterci il muso fra le taglienti parole che ne deriveranno..'' cosa credi''..lo sguardo ancora al bersaglio mentre inizia>>>>
ALMIR ad analizzarlo..'' che le pene le hai avute solo tu? basta guardarsi attorno, persino sull'isola felice, ci sono lacrime che vengono versate''..Una reazione forse fin troppo spinta ma che, in ogni caso controlla, forse qualche tempo fa sarebbe>>>>
ALMIR stato persino più aggressivo...'' lasciamo perdere''..in fine mentre pone il piede sinistro avanti al destro, la spalla sinistra al bersaglio mentre la destra punta nella direzione opposta. I piedi vengono posti perpendicolari alla linea di tiro,>
ALMIR e ad una distanza fra essi pari a quella delle spalle, sentono il terreno i piedi ora, andando a cercare la posizione migliore, il baricentro, la stabilità migliore. Lo sguardo a quel bersaglio posto a venti passi, lo osserva cominciando a >>>>>>
ALMIR sentirne la distanza con la mente, poi un respiro profondo, dettato più da quelle parole che a fatica ha rivolto al russo più che per il concentramento vero e proprio. Non tocca altri tasti, non risponde ad altro, resta li ora, silente, lo >>>>>>
ALMIR sguardo al bersaglio.
VALSTAF § arnea di tiro§ Ascolta ancora il dir del franco mentre lo sguardo si punta sul cerchio di legno.'' non mettermi in bocca parole non mie almir, ne intenti mai espressi, '' si volta e ne cerca lo sguardo'' ho solo detto che l'amore è raro almir >>
VALSTAF e sin ora l'unica che ho amato è seppellita a Ierne ma nn ho mai detto che non ne avrò.. - sorride leggero- e quando sarà sarai il primo a saperlo, questo ho detto nulla di più. in quanto all'esser cposacco amico mio, tu mi dici queste cose? >>
VALSTAF uni abituato a non aver altro obbligo o legge nella vita che òla propria coscenza e inclinazione sa bene come cambia la vita.. con quella- indica la casacca.'' da cosacco raderei al suolo quella dannata foresta stanandoli come si fa con gli >>
VALSTAF ti sbagli di groso, e ringraziando , ho smesso di portare il lutto molto tempo fa.. e voglia la dea che tu non debba mai portarlo '' medesimo tono fermo calmo e sereno, niuna inclinazione , tedio rabbia o stanchezza solo il lieve vento del >> VALSTAF insietti ma da cavaliere.. non posso. Perchè non è così che mi devo e mi dovrò comportare..spero di essermi spiegato, se credevi che le mie fossero delle lagne da chi si autocommisera, non ho neppure il tempo per quello ora.. >>
VALSTAF nord nella sua inflessione.'' pensavo tu mi conoscessi melgio almir.. debolezze capitano a tutti, ma crogiolarsi del dolo e portarlo come vessillo non l'ho mai fatto ne mai lo farò..non son tipo..'' or si riporta al bersalgio , di qualche grado>>
VALSTAF volto alla sua dx spalla sx al cerchio , gamba sx leggermente avanzata rispetto alla gemella spalle rilassate, gambe in normal posta senza rigido. la testa dritta al cerchio si piegherebbe in avanti il busto genuflettendosi quasi si inchinasse>>
VALSTAF alla quel Dio di Lengo che ha dato misericordia di libero vento a quei due tra i braceri di un altare notturno, tra le torce di una processione di omaggio e tributo senza alcuna vanità, ma col semplice del diamante grezzo , dell'animo senza >>
VALSTAF fronzoli.. va a mettersi la faretra sulle spalle riandando poi a rialzarsi, e a trarre il dardo dal morbido cuoio andrebbe poi ad appoggiarlo sul punto di incocco sulla corda udendo il piccolo stoccar del suo abbraccio al budello teso>>
VALSTAF prima di andar ad appoggiar asta al dorso della mano sx con l'arco ancora fermato imprigionato tra le sue dita dalla dagona , tra pollice e indice sx adagiato nell'incavo quasi accolto da tendini, muscoli e pelle come fosse parte stessa di essi>
VALSTAF quindi carezza l cavaliar l'amante di quercia innata come passionale desio va a percorrer asta fino alla cocca, breve all'inizio , perpendicolare all'arco. Presa tra indice dx sopra indice e medio sotto tutti piegati a normal posta >>
VALSTAF a regger ma non a tener del tutto fermo il legno. quindi rialza un poco capo verso il bersalgio. di nuovo i 20 passi noti dalla notte grazie ai braceri ed esegue una prima pretrazione portando senza mettervi troppo teso un poco la corda verso>>
VALSTAF se . tutto cancellato il battibecco, le parole del franco ne sente solo la presenza, anima per anima, sangue per sangue, forma per forma. vento nel vento. ( fase 1 / 3)
ALMIR [Arena di tiro](Fase 1/3 incocco) Socchiude le palpebre mentre l�amico lancia le sue parole nell�etere, di getto e in rapida successione, un fiume che rompe gli argini trascinando con se ogni cosa. Riapre le palpebre voltando il capo in >>>>>
ALMIR direzione del Cosacco..� Valstaf ho come l�impressione che tu rinunci a tutto poiché ritieni ciò che è passato il meglio che poteva accaderti, è una mia impressione e vorrei tanto sbagliarmi��una pausa..�In ogni modo so bene cosa sei e chi sei,>>>>
ALMIR conosco il tuo valore e i tuoi valori ma evidentemente tu non mi conosci sino in fondo dunque, visto che non hai esitato a pensare ch�io non abbia capito chi sei, forse le mie parole erano atte ad uno scopo, vedi amico mio... in fondo forse è >>>>>
ALMIR più desiderabile seppellire il tutto in fondo all'anima consci che chi si amava non v'è più, piuttosto...che continuare ad annegare il pensiero su qualcuno che v'è ancora, ma che sai non sarà più per te..'' parole calme, il tono è leggero, >>>>>>
ALMIR quasi sommesso mentre riporta lo sguardo al bersaglio...'' ma poi comprendi che la via ha in serbo altro e tutto passa sciogliendo lentamente tutti i veleni che si porta appresso''..ancora una pausa..'' un uomo nasce fra le mani di una donna, ed >
ALMIR è li che sarebbe giusto morisse, fra le mani di una donna''...Un sottile sorriso increspa le labbra del mediterraneo..'' ma questi in fondo sono solo punti di vista''..finisce tornando con l'attenzione a quel bersaglio che dista 20 passi. Il >>>>>
ALMIR fianco e la spalla sinistra al bersaglio e la spalla destra rivolta nella direzione opposta descrivendo così una linea retta immaginaria che inizia dalla spalla destra per passare alla sinistra e spegnersi sul bersaglio. Assottiglia le >>>>>
ALMIR altre, saranno opposte alla prima in modo da non toccare il corpo dell�arco al rilascio. Va a portare la freccia in orizzontale e parallela al terreno, perpendicolare alla corda poggiando la cocca sulla corda, La prima falange dell'indice si>>>>ALMIR le palpebre cercando di valutare la distanza del bersaglio, intanto la mandritta si porta a cogliere un�altra freccia, ancora un�occhiata alla piumata che viene disposta nel modo esatto e cioè una piuma sporgerà alla destra della corda e le >>>>
ALMIR si posa sopra la cocca ma lievemente, lo stesso il medio che andrà a porsi sotto la stessa mentre l'anulare, a sua volta, accompagnerà sotto il medio, tutte e tre le prime falangi delle dita andranno ad uncinare la corda che sarà perpendicolare>>>>
ALMIR perpendicolare ad esse, per poi iniziare una prima leggera trazione, l'arco viene ancora lasciato basso.
VALSTAF § arena di tiro§ Come carezza di zephiro la voce di almir al suo fianco, che arriva all'oto del russo, scivolando tra il crine corvino e la mente persa e concentrata su quel che deve , non risponde al franco. non ancora. Druidica energia >>
VALSTAF disciplina dell'equilibrio o più semplicemente l'arcere che diventa arco e null'altro attorno a lui ha importanza c'è solo il suo legno.. la sua freccia e il bersalgio deve esser così,, guardarsi indietro? tentar di raccattar cuscini di fumo a>>
VALSTAF mani nude , come fare tamburi di pietra con un semplice sogno per scolpire il suono.. come tentar di conquistare un regno gia caduto.. e non conviene mai ricucire a corda se si spacca.. melgio si, meglio a quel punto averla nuova..>>
VALSTAF e tentare lanci con la speranza che il tempo on arrivi a prender anche quella di illusione. piuttosto che voltarsi e veder nebbia e nebbia, su quello può capire il franco, e la sua espressione.. dalla notte il sentieri arde, postulanti >>
VALSTAF alla ricerca del proprio inferno o forse, angeli in lenta ,arcia a raccoglier ossa e anime dal grigio e perduto mondo della terra per metter in mano un altra candela e avanzare ancora verso quella campana , verso il suono eterno delle arpe che>>
VALSTAF canta odi dolci, o forse è solo il trillo dei campanelli della peste, e becchi di corvi sul muso degli avvoltoi delgi uomini, raccoglitori, spazzini dell'umanità , con le loro vesti spoerche della nostra peste , per una moneta ti daranno >>
VALSTAF un carro, un campanello da suonare per avvisare gli altri, che mai abbiano il passaggio a te! non si debbano mai contaminare col tuo degrado d'anima.. un suono di campanelli di monatti si.. forse sarebbe solo quello più che 'ultimo cammino>>
VALSTAF fino al golgota che ci aspetta a croci rovesciate abbattute dal vento e dai nostri errori. un canto di morte, suonato a mille fiati, e tamburi, il suo braccio che si alza fino all'altezza della spalla e non oltre, mentre nel suo salir viene>>
VALSTAF portato a contrappasso un poco indietro il peso, quindi la mano dx tira la corda verso il viso, i muscoli della schiena si tirano le spalle sempre rilassate ,come macchina perfetta tengono lo sforzo § resistenza liv I § mentre il gomito dx si >>
VALSTAF porta a staccarsi dalla mano sx dell'arco e a portarsi fino a piegarsi al suo massimo consentito , mentre la corda vien portata al punto dell'ancoraggio all'angolo della bocca , il gomito sarà invece a continuar idealmente di punta >>
VALSTAF la diasgonale obliqua delle spalle del petto che dal braccio dell'arco rende il russo perno, chiave di volta di una catapulta pronta a scoccare.. quindi la testa si inclina in avanti quanto basta per aver sotto iride in uno ponta asta cocca e>>
VALSTAF bersalgio.. al centro mira. rapace ardente, aquila di ghiaccio e fuoco sfida la notte ancora una volta .. °° siamo noi°° unica lacrima d'argento caduna nella mente. certezza scolpita d'eterno come i dolmen.. °°° dammi la mano del cuore ranger>>
VALSTAF no.. dammi la mano del'arco..e allora e solo allora se lo vorrai saremo °°° ( fase 2 / 3 ) ..
ALMIR [Arena di tiro]Niente rimando, ne era certo, ma sa anche che il discorso non finisce li e presto l�esattore chiederà il conto. Ed è ancora silenzio quello che si appropria della mente che ripercorre quei gesto che presto si paleseranno ancora >>>>
ALMIR una volta, solo quei gesti continuano ora a esser padroni della mente, null�altro e non quell�intento, la meta, il fine ultimo, il resto�scivola tedioso e mollemente nel baratro del nulla, si sfuma di colori senza tono che si annacquano >>>>>
ALMIR sbiancando sino a divenire trasparenti, inutili. Un lungo respiro e subito dopo un altro, la concentrazione sale mentre ora alza il braccio sinistro portandolo nella linea della spalla medesima, facendo in modo che il braccio rimanga disteso >>>>
ALMIR verso il bersaglio, il ventre del ligneo che guarda l'arciere e il dorso dello stesso guarda il bersaglio. Una presa salda ma non rigida, in quanto la rigidità o la troppa forza impressa dalla mancina, che impugna il ligneo, andrebbero a >>>>>>>
ALMIR gravare sulla precisione e del tiro stesso, il gomito sinistro rimarrà leggermente piegato puntando verso l'esterno per non incorrere nella frustata della corda al rilascio, poiché questo non solo devierebbe la traiettoria della freccia, ma >>>>>
ALMIR ferirebbe lo stesso braccio proteso verso il bersaglio. Inizia il movimento del gomito destro a ritroso mentre l'avambraccio e della mandritta medesime seguono quel movimento verso la direzione opposta al bersaglio. Lieve la pressione delle>>>>>>>
ALMIR braccia all'inizio, che aumenta man mano che si tende la corda ma mai con sforzo poiché sono i muscoli della schiena a condurre quei movimenti. Lo scricchiolio dei bracci del ligneo si fondono con lo stridolio della corda, intonando quella >>>>>
ALMIR melodia che è l'anima di un arciere. Lento prosegue quel movimento piegando il capo leggermente verso destra, e allo stesso, socchiude la palpebra sinistra per evitare quello scompenso che da l�occhio dominante. L�indice della dritta raggiunge>>>>
ALMIR quindi l�angolo destro delle labbra mentre le penne passano all'altezza dello zigomo medesimo, la pupilla destra andrà a trovarsi sopra la cocca, perpendicolare ad essa. Giunge quasi all'apice ora la tensione della corda, allo stesso, le scapole>>>
ALMIR si comprimono accompagnando quel movimento, la punta del gomito destro punta nella direzione opposta al bersaglio e lo stesso gomito si porta sopra la linea della spalla destra. Fissa intensamente il punto da colpire, come a sentirlo, per >>>>>>
ALMIR per entrare in comunicazione con il bersaglio, come a toccarlo con le dita della mente. (Fase 2/3 mira)
VALSTAF § arena di tiro§ Sono ciò che rimane di questa battaglia di silenzio, sono ciò che è stato risparmiato dal crudele assalto delle vostre illazioni, persino questa notte, credete che sia mia? credete che possa da vero essermi di diverso? io sono>>
VALSTAF quello che porto, e ora quel che porto è il volto di un disperso che rimane come un aurago a guardare il relitto affondare, galleggiare su un cielo che non da mai nessuna risposta. la spiaggia è nulla, è nulla il mare e nulla dietro di me >>
VALSTAF sarà ricordato se non questo peso che porto, su questa riva e in questo momento, sono sentinella di un passato che si ricordi, di un armata che è ora solo un mucchio di ricordi e le spade sono ancora troppo poco rovinate perchè io debba >>
VALSTAF lasciare anche quelle al fato coem ho fatto con me . Ma se scelgiessi un attimo, in cui poter restare in eterno, dei o dee che chiedete a me un desio innato, sarebbe null'altro che questo, esser qui, sul limite della notte, con in mano>>
VALSTAF la mia vita stracciata in pochi frammenti, e vedere tutto il resto scorrere di fronte a me sapendo che quel che il viaggio porterà loro, per chi rimane sulla nave sarà fprse più crudele e più selvaggio della tempesta che ho avuto io.. >>
VALSTAF che uscirà dieci ne manderò indietro, ongi stella ccenderò sul velluto oscuro delle notti, ogni torcia brucerò come torri assediate le loro dimore.. fin al mattino. quando l'astro mi darà tregua..ma ora. ora è notte.. quindi lasciatemi vegliare>>VALSTAF ma mi piace stare qui a guardare il confine, mi piace osservare il limite tra nulla e tutto, che fosse qui il portale causa di tutti i mali di questa terra mille e mille , prometeo dimenticato ne lancerei di frecce a notte , e per ogni bestia >>
VALSTAF con le mie frecce di niente sullìargine dell'incubo, sulla porta della tenebra. lasciatemi vegliare.. e lasciate che mostri a quei demoni che l'uomo è vivo.. un arco teso. un dardo incoccato non durano che un secondoi ma dei o dee che siete>>
VALSTAF pagherei oro per viver una vita in quel momento.. che importa ora che le mie dita si allungano rilasciando la corda? cosa credete che guardi oltre l'invisibile? se non la vostra fine... la mia.. nel giardino di Rhiannon...In un movimento >>
VALSTAF impercettibile all'inizio le dita si allentano come dando risposta a quella domanda .. gradualmente e mentre le dita si portano in avanti il gomito continua la sua via dietro andando a scriver ancora un poco quella linea inscirtta dalle spalle >
VALSTAF fin dove stavolta umana natura consente. ma quel che conta davvero è di fronte non dietro.. di fronte a lui è la vita. di fronte il bersalgio e l'arco.. come non lo vedi almir? è la la mia vita e in la io vado.. con lei.. con la mia freccia>>
VALSTAF quale che sia la fine avanti andrò non dietro... la freccia nell'aria, dolce musica il suo sibilo all'oto del russo e più ancora lo è il tonfo della freccia sul bersalgio ( skill armi da tiro liv II ) un attimo di fiato tenuro.. prima di tornar>>
VALSTAF a vivere.. a passato giudizio del dio della notte.. forse avrà anche fato buono..( fase 3 / 3 ) ... solo allora si volge al franco '' il bersalgio è avanti almir, anche per me.. mai dietro.. '' sussurra al vento senza neppure voltarsi.. >>
VALSTAF '' la morte è un tumulo verde.. null'altro che un tumulo verde. ma o prima o poi anche quella terra tornerà a vivere.. la dea conosce gli esiti.. anche il mio.'' verbierà sempre a basso tono una volta che anche la freccia di almir >>
VALSTAF ha raggiunto il paglione.'' posso solo vivere e accettare quel che mi viene dato. ma se avessi dietro di me il melgio non tirerei altri frecce e non ho alcuna intenzione di asciare a te tutti i bersalgi..'' sorride..
ALMIR [Arena di tiro] I flettenti incurvati, chini su se stessi, sotto l'abbraccio complice della corda che intona quel lamento antico e viscerale, melodia per un arciere, una nenia fatale che presto si trasformerà in un vortice rapido e deciso, >>>>>
ALMIR un'onda che tutto travolge portando con se frammenti di ricordi e speranze negate. Niuna espressione si palesa al volto dell'arciere, un volto senza tempo ne emozione. Il respiro si arresta per lasciar spazio alla freccia che deve partire dalla>>>>
ALMIR sede. Un lieve movimento come ad avvicinare il braccio sinistro, proteso verso il bersaglio, un istante che da il via al rilascio della corda, uniformemente e lentamente, sino a liberarla ed essa spingerà la freccia, con quella forza >>>>>>>
ALMIR forza incamerata, verso la meta. Scocca ora,(Skill armi da tiro liv.2) e un sibilo nasce da quella figura immota, tutto è in accordo, tutto è armonia, immota figura così, né senza forze né fiato, scheggia acuminata da che conduce lontano, ove >>>>>
ALMIR nessuna orma di un qualsiasi Dio riluce. Dopo il rilascio continuerà il movimento del braccio destro all'indietro sino a portarlo parallelo al corpo rilassando i muscoli, la mancina manterrà ancora il ligneo, poco più basso dalla linea delle >>>>>
ALMIR spalle, rimarrà tale sino a che l'oto non catturerà quel sordo rumore che il dardo produce all'ingresso con il bersaglio. Due tonfi, uno abbracciato all'altro, in rapida successione.Il respiro torna normale. (Fase 3/3 scocco) Solo allora, le >>>>>
ALMIR parole del Russo giungono all'oto del Franco che annuisce comprendendo appieno. Sorride mentre volge il capo all'amico, lo sguardo ricercherebbe quello del cavaliere..'' Sai..penso che queste due meraviglie''..facendo scivolare lo sguardo fugace>>
ALMIR sui lignei...'' si insomma, sarebbe un peccato non dargli un nome proprio, penso di debbano discostare da quella parola che accomuna tutti''..riferendosi alla parola arco, troppo generica per due esemplari identici eppur unici..'' che ne pensi''
VALSTAF § arena di tiro§ Notte contro notte le iridi si volgono al paglione di almir osservandone il toccar del suo dardo, quasi all'unisono col suo, si volge or il russo a ricercar del soldato sguardo e attento. . ne ode il verbo sorride'' ne sei sicuro>
VALSTAF ? Per un bardo celta è l'arpa che sussurra al bardo i nome quando lo spirito della lignea diventa uno col quello del bardo.. dare un nome prima del tempo per loro è come perder definitivamente la sua essenza. Dare un nome a un arco>>
VALSTAF significa essere in lui.. se questo è ciò che vuoi, così sia.. ma non ho la pretesa di esser nel tuo.. come non posso esser nel tuo cuore o nella tua mente. e tu nella mia. Questo legno ha unito le notre vite in una.. ricordi quella sera? >>
VALSTAF allora pensai di esser fortunato ad aver incontrato un amico come te almir, non sono ne perfetto ne migliore di te ma ho bisogno che tu abbia fiducia in me, come io in te, per quel che sono.. io ti conosco e tu conosci me..'' dice riferendosi al>>
VALSTAF discorso di prima..'' ma nulla è uguale sempre.. anche avalon è diversa e anche io..se davvero vuoi che abbiano nome nostro, che diventino legati, fa che sia perchè noi lo siamo.. lascio decidere a te. '' tace e torna a guardar il bersalgio.
ALMIR [Arena di tiro] Flette le gambe, piega le ginocchia, mettendosi tranquillamente seduto sulla terra, la mancina poggia il ligneo sulle gambe mentre la dritta passa le dita sul corpo dell'arco, lo sguardo luccica nell'osservarlo, nel mentre, le >>>>>
ALMIR parole dell'amico giungono all'oto, piega il capo verso l'alto andando ad incrociare lo sguardo del russo...'' penso che un nome se lo meritino proprio perchè sono unici e portano in loro il seme della nostra amicizia''..schietto e sincero come>>>
ALMIR un bambino che ammette senza troppo indugio e sfacciatamente di aver rubato la marmellata..'' io ho fiducia in te, ma questo penso tu non abbia bisogno di sentirlo, lo sai perfettamente che metterei nelle tue mani la mia stessa vita, senza >>>>>>>
ALMIR indugio alcuno''..abbassa quindi lo sguardo, solo un istante, per poi tornare all'amico..'' il mio dire non era riguardo alla fiducia che non nutro in te, bensì a che la tua anima sembra un graffiata da demoni, il tuo cuore sembra portare ancora>>
ALMIR il pesante fardello di qualcosa di immenso...che comprendo''..ultime due parole quasi sussurrate ma ben udibili all'amico vista la distanza...'' ma come al solito ho esagerato''...scuote lento il capo mentre qualche ricciolo ribelle s'impossessa>>
ALMIR degli zigomi..'' io dico che i nomi, proprio a riguardo della nostra amicizia vanno scelti insieme''..sorride ancora, un sorriso più disteso ora mentre attende rimando seduto letterarmente a terra, senza troppo ritegno, gli onori, le buone>>>>>>>
ALMIR maniere non fanno parte di un soldato, tranne che in determinate circostanze, avrebbe chiesto l'ingresso nella gilda dei cavalieri altrimenti, cosa che ei non è.
VALSTAF § arena di tiro§ Quando a unire non è solo un pezzo di lengo e corda animale può starci anche quello, un seder nell'erba umida delle arene senza che tempo, spazio o allenamento stesso abbiano più nessuna importanza. ancnh'egli andebbe a poggiar >>
VALSTAF il ginocchio dx mettendosi come se dovesse tirar a una lepre '' ecco un ottimo angolo di tiro.. '' sorride .. per poi andar a sciglier la dagona dal medio sx e liberando l'arco si siede sull'erba poggiando il ligneo sulle sue gambe>>
VALSTAF parallelo al suo corpo. ode ancor il dire del rager'' almir , fin dall'inizio ti ho apprezzato perchè sei uno che parla sempre chiaro e non ti ho certo mai contestato nulla che tu abbia detto per quel motivo. anzi al contrario.. preferisco >>
VALSTAF il tuo esser sincero che molta altra menzogna che vedo in giro..e credimi preferisco mille volte che mi sia rimproverato qualcosa in viso piuttosto che aver lodi e non meritarle..'' la mano va a cercar la sua spalla. '' tu mi conosci almir.. >>
VALSTAF e sai che quel che porto, non è un fardello , ne un dubbio nel quale crogiolarsi come fosse una tinozza di acqua calda.. perchè poi a uscire il freddo è doppio. quel che ho è la mia natura almir. Non mi aspetto che tu comprenda ma..>>
VALSTAF vorrei che tu provassi. sono cosacco, nato libero e cresciuto libero.. ma ora sono in qualche modo in gabbia, ero un aquila abituata a voli senza meta sul fiume e sulla steppa..padrona del vento e di tutto, di niente .. senza alcun peso >>
VALSTAF nell'anima. ma poi tutto è cambiato, e ora la mia natua di cosacco deve esser subordinata a questa casacca, è come metter le catene a un rapace si dibatte si dibatte e cerca di liberarsi.. questo porto.. questo percepisci quando mi vedi >>
VALSTAF diverso.. irrequieto come mi ha definito angis.. tra i miei confratelli il solo che lo capisca è Laranzu, quindi non mi aspetto che tu sappia quel che dico prendimi pure per pazzo ma è così, e tu mi capisci.. io so. non sarai rapace, non sarai>>
VALSTAF di cielo, ma sei di vento, questo ci ha unito. Tu sei di vento, ti ricordi come ti chiamavo all'inizio? Ranger ribelle delle selvagge terre.. - ride lui stesso al ricordo.. - lo sei ancora ma tu hai imparato a metter la tua libertà e la tua>>
VALSTAF legge a servizio di avalon come me, ma a volte dentro di me l'aquila torna ad agitarsi.. poi si quieta ,ma si agita.. e fa vibrare l'anima torna a farmi male. Sono io almir e sarò sempre così. a volte il rapace in me dorme o sta tranquillo>>
VALSTAF a volte torna a urlare.. e quando urla fa male, fa molto male al cuore.. e io soffro, e nessun codice nessuna disciplina nessuna ..legge potrà mai ucciderla quell'aquila. è questo che vedi almir .. solo questo.. non sono mai stato un vile>>
VALSTAF ma quando l'aquila piange devo esser solo per farla tornare calma.. per controllarla e domarmi impedendomi di commettere errori fatali che potrebbero metter a repentaglio non solo me ma anche chi mi sta accanto..per questo lotto, con me stesso>>
VALSTAF quindi scusami se a volte non sembro io.. e mi capita di dire o fare cose che no farei mai a te..''
ALMIR [Arena di tiro] Lo sguardo color terra è attento, attento ad ogni parola che sfocia dalle labbra dell'amico, ai lineamenti che accompagnano quelle parole, e lo riconosce eccome, eccolo l'amico che conosce, anche se quello di prima è lo stesso >>>>>
ALMIR e anche quello conosce, non due parti distinte, ma mille e mille sfaccettature che ne compongono quell'essere, ed è certo che tante ancora non le conosce, come il cavaliere non può conoscere affondo nemmeno l'amico che ha innanzi. Non >>>>>>>
ALMIR basterebbero mille vite per conoscere completamente qualcuno, ci sarà sempre qualcosa che sfuggirà e che mai potrà esser colta da qualcuno...'' comprendo ciò che dici''..annuendo..'' so bene a cosa ti riferisci, lo ero anch'io libero, se così si >
ALMIR potrà mai affermare con certezza, volte la vera libertà la si incontra dove invece parrebbero catene, ma la mia parola discosta, al momento, dall'esser medesima alla tua, io ho altro e tu lo sai''..chiaro il riferimento ad Angis..'' penso che>>>>
ALMIR quando avrai ciò che manca completerai il tuo cerchio, e allora...il resto sfumerà, come quando ti prepari al tiro, ma di una cosa sono sorpreso amico mio''...i lineamenti si fanno curiosi, bramanti di sapere, di conoscere qualcosa che non gli >>>
ALMIR torna ora..'' come ha fatto la vostra aquila a farsi imbrigliare, a farsi tagliare le ali''..domanda sincero, senza nessuno scherno, senza secondi fini...'' ah...ti dico subito io facevo già quello che faccio ora in armata, certo..luoghi, genti>>>
ALMIR e modi differenti, ma l'essenza non cambia, amico mio, non si è mai liberi, si nasce già in gabbia, mai si è veramente liberi, la libertà è un'illusione della mente che si reca nell'alcova del desio, dell'essere convinta che lo sia, pensaci >>>>>
ALMIR bene, quando nasci dipendi, non sei libero, lo stesso crescendo, c'è sempre qualcuno che ti guida, persino un Re non è libero, non ha nessuno che gli impone cosa fare, ma sarà schiavo della sua stessa gabbia d'oro''..non aggiunge altro dopo >>>>>>
ALMIR averlo spinto spudoratamente fra le braccia di un Amore da trovare al più presto, non si risolverà sicuramente la questione libertà...ma le prospettive cambiano, tutto par più leggero, non vi sarà più tempo e anzi....sembrerà che esso scorra>>>>>
ALMIR fin troppo in fretta.
VALSTAF § arena di tiro§ Ancota ascolta il russo, nella notte il discorso filosofico di almir sulla libertà e sul potere, sorride tristemente il cavalier mentre attende ch'egli termini prima di continuar rimando. scuote il capo'' vedi? non capisci..>>
VALSTAF non mi aspettavo che tu lo facerssi non del tutto, non ho mia parlato di libertà esterna almir, sono stato soldato anche io, e ho combattuto, e ucciso e obbedito come faccio ora.. non sono catene esterne che legano.. '' lo sguarda di sbieco- >>
VALSTAF '' a quali ti riferisci al fatto che ho sposato una donna o al fatto che sono diventato cavaliere? per il primo.. tu non hai conosciuto Maire altrimenti saresti della mia stessa opinione, era molto simile a qualcuna, tranne che non era una grandama
VALSTAF ma quando ci si scelgie almir sai quanto me che non avviene fuori ma .. dentro.. - la mano allunga a toccare il cuore del franco nasdcosto dietro la casacca -'' quando cominci a vivere quasi col fiato sospeso ogni attimo. bevendotene tutto>>>
VALSTAF quel che ti porta goccia per goccia. questo credo sia stato tra me e lei, era una ribelle anche , figlia di clan figlia.. del capo, ma era ribelle quanto te e me messi insieme, testarda, forte, energica ma allo stesso tempo fragile..>>
VALSTAF e io mi innamorai della sua fragilità. - sorride senza dolo guardando l'amico '' per la seconda.. beh ci sono catene che sembrano tali .. non è il codice o il dover obbedie che mi pesa almir dovrest saperlo.. e l'incontro con J ha dato>>
VALSTAF senso alla mia via.. gli ha dato una via per così dirre, le mie catene non sono esterne o dovute a leggi umane.. inoltre Lady dankeij è degna di esser servita, come lord Guybrush, sono integri e puri e non è facile esserlo.. puoi>>
VALSTAF dire almir che nella tua vita hai servito chi era limpido e dengo di esserlo? sai la mia gente in russia dice, anche un porco vestito di seta pare un principe, salvo poi rivelarsi al'odore.. .'' strizza occhio sorridendo .'' il resto è nelle>>
VALSTAF mani della dea, il mio futuro dico.. non posso ne volgio tentare di capirlo o di cercarlo perchè esso è con me ed in me.. quando sarà il suo tempo se sarà nei suoi piani tornerò anche ad amare'' sospira..'' tu non sei cosacco>>
VALSTAF non mi aspetto che tu la pensi come noi sulla libertà.. dimmi amico mio ti sembra ancoa che io abbia abbandonato la mia natura?'' quindi guarda l'arco.. '' un nome è un'essenza.. e la mia la conosco bene.. io sono Aquila. così sarà lui. '' >>
ALMIR [Arena di tiro] Sorride di gusto a quel detto russo mentre porta la mandritta sulla spalla dell'amico...'' mi piace questo detto''..annuisce convinto mentre poi la mancina afferra il ligneo e si rialza. Porta il ligneo alle spalle quindi volge >>>VALSTAF tace lasciando al franco l'anima dell'arco che regge..
ALMIR il capo all'amico...'' sai cosa amico mio, per una cosa o per l'altra abbiamo la capacità di parlare della stessa cosa ma in modo differente''..sorride ancora..'' questo ci porta a pensare che l'altro non comprenda, ed è normale....vedi...'' morde
ALMIR il labbro superiore ..'' non intendevo certo l'aquila che sta all'esterno, quella che si palesa, perchè credimi quell'essere si nota nel tuo sguardo, ma lo spirito, ciò che abbiamo dentro, in ogni caso ho compreso il tuo dire, riguardo a Marie>>>>
ALMIR ..'' pronuncia quel nome con rispetto, un tono leggero..'' ha lasciato in te più di quel che pensi, ognuno lascia traccia di se dentro un altro se fra questi v'è una catena, e non intendo solo esclusivamente amorosa, è hai ragione riguardo a ciò>>
ALMIR che affermi sul cammino di cui non c'è dato sapere, solo la Dea stringe fra le sue mani quella chiave di volta, solo ella sa cosa è giusto per noi, solo ella sa cosa fare, sa sempre cosa fare, a noi mortali non resta che affidarci al suo volere>>>
ALMIR cercando di fare del nostro meglio''..ferma il dire, lo sguardo ancora all'amico..'' questo si chiamerà Mahpiya''...sorride ..'' amico mio devo lasciare questa piacevole conversazione ma prima che ne dici se ci rivedessimo per un altro tiro, in >>
ALMIR pieno giorno questa volta, parlo di 50 o 60 passi di distanza, per dare sfogo a questi monili''..finisce in attesa di rimando, dopo di che..porterà il passo verso il Palazzo.
VALSTAF §arene di tiro§ L'iride nella notte cerca il suo sguardo in quel dire sembra aver paura di ripetere la sua vita in parole troppo coperte , sorride. '' Maire - corregge il nome detto salvo poi scrollar spalla dell'amico come a dir non importa>>
VALSTAF '' tu che parli di dea.. mi deludi sai almir da ateo miscredente stai diventando fervente quanto me tra un po mi inviterai alla tua catenasse senza che io abbia neppure il tempo di capire che è successo.. - strizza occhio- vedi? questo è l'amore>>
VALSTAF almir...e ne sono lieto per te. '' la notte riporta verbi antiìchi spiriti forse richiamati alla vitam da quei braceri dalle torce e dai loro discorsi, come nenie sconosciute di sciamani che cantano al mondo che non si vede..'' appunto...>>
VALSTAF la mia vita è nelle sue mani, sarà ciò che deve essere.. per tutti.'' sembra adagiarsi l'aquila dentro in quelle parole adaguiarsi a una nuova calma abbandonandosial vento.. per ora la corrente è passata può godersi il volo..'' Iolain avrà. >>
VALSTAF com'è scritto in me . '' annuisce al suo dire'' ovvio sono archi potenti voglio vedere fino a dove arrivano, ma per farlo mio caro amico dovremo trovarci di giorno, fammi sapere quanto i tuoi doveri te lo consentono.. lo faremo. '' sorride andando
VALSTAF a alzarsi per tornar arco e faretra i spalla alla magione.. '' la dea ti accompagni amico mio, '' ultime parole dette di verbo leggero come il vento della notte prima di tornar alla dimora

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22/02/2010 20:57

II° link di armi da tiro liv III
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EMIRYS {cortile -->arena di tiro}passi metodici e quasi parrebbero lenti quelli che compie la caotica novizia. Arco e frecce a tracolla. Luna quasi piena.La sua ombra si allunga quasi incantata da un qualcosa sul suolo. Stasera ha voglia di distendersi >
EMIRYS di non pensare a cosa le aspetta. Ora che la sua vita sembra di nuovo appesa ad un filo. Marea che muta che scombussola tti i piani del destino. Passi ancora menre l'acciotolato cortile gracchia quasi sotto i suoi stivali. Andrà a >>>
EMIRYS tirare qualcuna delle sue frecce, verso un mnemico che ancora non consoce. Forse non conoscerà mai. Forse lo distruggerà. Poi gli occhi della ordica si abituano a tutta quella oscurità. Respira regolare ora che il varco dell'arena >>>
EMIRYS andrebbe a superare.
VALSTAF § arene di tiro§ Braceri. ardono ai lati per erimetro come un fiume di fuoco. fari dissennat indicano la via nella notte incerta, illuminando quasi a giorno il perimetro dei besagli. un notte fresca e leggera , senza vento a disturbare >>
VALSTAF gli allenamenti dei cavalieri. Un respiro, dalla terra. Un attimo di pace stellata , uno scrigno d'argento sotto le stelle che regala un attimo di riposo e di ristoro dopo le mille passate a vagare in veglia.. quasi cercassero, quasi>>
VALSTAF aspettassero nemici , spettri invisibili nascosti come demoni in ogni angolo, anche nella mente degli stessi novizi .. Non c'è riposo per il russo, neppure stasera anche se l'attività di tiro non è tra le più pesanti, lo rilassa , lo scarica>>
VALSTAF lo iuta a tenere smpre alza la concentrazione.. al pari degli esercizi druidici imparati a Ierne.. svuotano la mente riempiono lo spirito. L'arco gemello, savannah luccica con la sua effige d'argento, luccica come lo sguardo del russo >>
VALSTAF (http://congregadeimaestrideimestieri.forumfree.it/?t=36783802 ) uno solo ne esiste uguale.. due frecce lo stesso bersalgio.. sulla linea bianca di ghiaia che fa da posizine limite di tiro osserva la struttura dei flettenti..controllando>>
VALSTAF che nonvi siano usure prima di cominciar allenamento..
EMIRYS {arena di tiro}in quell'oscurità il volto della novizia non si potrebbe decifrare nella sa espressione. Un pò triste, forse sconfitta da qualcosa. Ha paura che il suo destino si sbilanci dalla parte errata della barricata. Potrebbe accadere?>>>
EMIRYS Tutto pare trasfomarsi, soprattutto quei suoi pensieri. Sarà forte di se stessa, di quello che è?. Mentre varca la soglia, già l'occhio si porta sui bersagli. Sorride nel guardarli. Corpi inanimati. Ma che si muovono nella fantasia quando la sua>>>
EMIRYS corda è tesa. Non ci mette poi molto ad accorgersi che Valstaf è anch'egli lì nell'arena. Sorpresa e rincuorata anche, forse per sapere che non passerà la notte a sola..forse perchè nel russo ora vede un complice.Dividono un segreto. >>>
EMIRYS °° Onore a voi Valstaf, questa sera mi terrete compagnia in un tiro che pensavo già solitario.°° E parla mentre si avvicina di più. Ma un sorriso vero e sincero è quello che gli regala..Aspetta il dire del confratello ..poi si toglie l'arco >>>>
EMIRYS da tracolla..
VALSTAF § arene§ Un ottima fatturanon c'è che dire, mastro tartalion h fatto davvero un buon lavoro.. sorride tra se mente or comincerebbe a posizionarsi.. di 90° a dx volto, spalla sx al bersaglio, piede sx avanti, il dx dietro. leggermente in>>
VALSTAF diagonale rispetto all'altro. farera sulle spalle andrebbe a cominciare quando una voce lo attira verso l'entrata delle arene. La vede avvicinarsi e non favella fino a che non è a distanza che premette di non urlare..'' sid et honor Emirys >>
VALSTAF venite pure.. sarà un piacere allenarmi con voi stasera. di solito faccio sempre da solo anche io tranne almir nessuno apprezza le doti dei legni.. '' favella sereno calmo e basso il tono, niun accenno alla su confessione. attende che si>>
VALSTAF posizioni.. '' bersagli separati preferite? '' chiede mentre or la ossrva..
EMIRYS {arena di tiro}si porta solo di pochi passi più vicino a lui ora si distanzierebbero all'incirca 10 mt. Gli sorride ancora mentre tiene l'arco impugnato con la sx. °°Preferisco bersagli separati, fratello..°° poi si volge verso di lui >>>
EMIRYS completamente mostrando il viso e quasi ridacchiando gli favella parole che paiono serene me una notte d'estate°° Capisco ..gli arceri sono rari in questa terra..°° Poi comincerebbe a prepararsi posizionando il suo corpo verso un bersaglio >>>
EMIRYS che sarebbe distante da lei una trentina di metri all'incirca. Ha una sguardo talmente serio che la si potrebbe ben vedere concentrata. Quando il suo respiro è regolare e tutto di lei parrebbe modificarsi. Estraerebbe una frecce con la dx >>>
EMIRYS portandola dietro la schiena e le dita come una piuma afferrerebbero il suo proiettile . Morbido il piumaggio che vorrebbe forse esprimere molto di più di quello. Ora impugnato l'arco di tasso con la sx, inconcherebbe la freccia con la dx, >>>
EMIRYS mentre le dita si affusolano e si distanziano seguendo lo stesso rito di sempre. Il dito indice con la prima falange sulla corda sopra la cocca, medio e anulare sotto la cocca ma facendo come sempre attenzione di non toccarla. Si porterebbe >>>
EMIRYS a divaricare le gambe mentre porterebbe la spalla sx completamente al bersaglio. Piedi divaricati e il busto è eretto. Tutto il suo corpo parrebbe coinvolto..come qualcosa che inizia come un cilo e dura quel tempo che deve durare. >>>
EMIRYS Porterà già a controllare che i piedi e le spalle seguano la stessa linea..Solo quando si sentirà perfettamente in postura inizierà un leggerissimo movimento di pretrazione [ 1/3].
VALSTAF +§ arene di tiro§ Annuisce al suo. quindi torna a guardar i cerchi di legno. Circa 20 mt tra loro e i bersagli di legno. Per un attimo chiude gli occhi, prendendo forza e concentrazione..togliendo dalla mente ogni cosa che non sia quel cerchio>>
VALSTAF solo in mezzo ala radura, controlla solo che la cnsorella sia a debia distanza di sicurezza e che dietro di lui, oltre i due metri non vi sia nessuno. Quindi andrebbe a osservar la donna inoccare senza uso delle potezioni, ognuno ha suo stile, >>
VALSTAF e lui preferice ancor usare il minimo che gli serve.Andrebbe quindi a indossar prima la dagona un pccio al pollice sx prima di impugnar l'arco alla mancina, ala dx ha la predella semplice pezzo di cuoio legato da un cappio al medi dx>>
VALSTAF per evitar che la mano si usuri a contatto con la corda. non gli serve parabraccio, fortunatamente i bracciali celti che ha agli avambracci fanno a quel caso. Si riposiziona quindi nella demesima di prima, gamba sx avanti , dx leggermente >>
VALSTAF discostata, spalla sx al bersaglio di 90° volto a dx sta leggermentein diagonale rispetto a esso, per via dell'occhio umano non piatto. andrebbe quindi a prender la freccia dalla faretra mpugnandola con la dx prima di andar a chiuder>>
VALSTAF la dagona all'indice sx per tener fermo l'arco dopo il tiro. quindi appoggerebbe un estremità del legno a terra e poterebbe la cocca al punto di incocco.. tenendola tra indice sopra e medi e anulare sotto.. una carezza, come un amante di legno>
VALSTAF su quell'asta andando a percorrerla tutta, fino alla fine.. per poi tirar verso di se un poco la corda eseguendo una prima pretrazione..( fase 1 / 3 )
EMIRYS {arena di tiro}ed è un attimo quando lo sguardo le cade sulle protezione di cuoi che ha sempre sugli avambracci. Una rosa astratta, quanto tempo è passato da quei giorni in Irlanda..Non sa..Ma ora con la postura pronta e tutto il lato sx del >>>
EMIRYS suo corpo che guarda il bersaglio, inizierebbe il movimento di trazione che porterà il braccio del suo arco a tendersi. Continuando a sollevare l'arco questo verrà portato perpendicolare al terreno, quando la corda sente già diventare >>>
EMIRYS un puntone rigido contro la sua spalla. Aprirebbe lentamente i muscoli pettorali e quelli dorsali, tutto insieme, tutto come fosse l'ultimo respiro..di sempre. Ora guarda lontano la nordica verso un nemico che non conosce. Quando la corda >>>
EMIRYS piano a tendersi e le tre dita sulla cocca si terrebbero distanziate, e ancora controlleebbe il suo corpo, e il gomito del braccio della corda che non sia basso, ma piuttosto un pò più sopra la linea della spalla. Respiro che si porta>>>
EMIRYS a prendere tutto di lei. Quando la mano dx è ormai pienamente in traenza e possiede ogni respiro di quella corda..la condurrà ancora piano fino al suo punto di rilascio.Vicino alla sua guancia.[2/3
GIANPHER [cortile/arena di tiro] Passa tra i fuochi dei bivacchi esterni l'esperto, lo sguardo tranquillo indugia sui volti degli armigeri, chi al cambio chi a metter mano alla fiasca di sidro, cerca di tastar con l'iridi il morale di quell'uomini >>
GIANPHER che per cagion e dovere sacrificano vita all'ideale alto.Manda lievi cenni di saluto a chi con lui incrocia lo sguardo, mentre s'idirizza all'arena di tiro.Non porta manto, e il pesante acciaio dello spadone riposa nella sapienti mani di >>
GIANPHER Vormousser per esser sempre pronto alla bisogna.Da tergo alla spalla dx spunta l'impiumaggio di 5 frecce ben disposte in faretra e il budello dell'arco preme al petto inguainato nel corpetto di congrega ove la luce di selene accarezza la >>
GIANPHER cara effige di congrega.Il lieve zephir scompiglia il ribelle crine e piacevole sfiora il volto. Ormai pochi metri ancora deve percorrere per giungere a destinazione, e già le sagome di confratelli, di spalle ed intenti al tiro può vedere>>
GIANPHER insilenzio raggiungerebbe il loco, distanziandosi da essi e ponendosi inannzi ad uno dei bersagli liberi, 20 m avanti, nulla dirà per non distoglier loro concentrazione.
VALSTAF § arene di tiro§ un Respiro. dalla terra , simil a una carezza di vento, un silenzio piumato sceso dentro di lui. immobile una goccia i acqua che scend nell'intro.. e suona nel buio.. un respiro. è n mosaico ricomposto , un trattener il tempo>>
VALSTAF il caciator rallenta gli ultimi movimenti prima del colpo, per far che la prea, assapori come tutta quei piccoli inespressivi istanti. Percepisce una presenza ma non i volta, come quel cacciatore il russo va a alzare le braccia>>
VALSTAF portando l'arco fino all'altezza delle spalle non oltre. lasciando i delotidi presi ma non rigidi il braccio che tien il legno è fermo. solo dopo la corda porta fino al viso portando la cocca alla posizione dell'ancoraggio all'angolo della bocca>>
VALSTAF quasi volesse bloccarvi a uncino le dita mentre il braccio dx va via via a diminuir l'angolo andando a piegarsi fino al massimo consentito e riportandosi in quella retta che forma il braccio dell'arco e l'asse del petto e delle spalle>>
VALSTAF e andando porsi dietro. Poi socchiuderebbe l'occhi sx dominante e inclinerebbe la testa quanto basta per veder sotto iride un unico puntodritto, cocca, puntadel dardo e centro del bersalgio, un unico fermo , l'attimo che precede il tiro ..>>
VALSTAF ( fase 2 / 3 )
EMIRYS {arena di tiro}non si accorge di nulla in quel momento, in quella arena c'è solo un nemico, quel bersaglio che è lontano da lei..ora. Continua il respiro regolare mentre ancora leggermente porta la corda in trazione fino a tenderla >>>
EMIRYS completamente. E' un attimo, tutto parrebbe rimanere in sospeso. Chiuderebbe l'occhio sx, lontano dalla frecce. Si permetterebbe di mettere a fuoco. Ma chi è ora il tuo nemico chi guardi oltre quel bersaglio?. Poi ancora rimarrebbe ma a guardarla >
EMIRYS benesi potrebbe ora notare un lieve spostamento del tronco in avanti. Idealmente è la nordica che si avvicina a quel nemico. Ed è in quel momento che si lascia andare, un tutt'unocon il suo arco. E' lei il dardo, la freccia che di lì a poco >>>
EMIRYS verrà scagliata. Così una volta sicura di aver raggiunto il punto di rilascio la corda della nordica, non più trattenuta scatta in avanti, ed è solo in quel momento che tratterà il respiro..La mano dx rilascerà il proiettile ..Non vi sarà>>>
EMIRYS altro rumore di un colpo tonfo.[3/3]
GIANPHER [arena tiro]Si ferma, stimando la distanza frapposta tra liu e il bersaglio.La mano dx andrebbe alle terga, sollevandosi al di sopra del capo che lieve s'inclina a mancina pe agevolar la presa della dritta all'estremità superiore del flessore>>
GIANPHER dell'arco che verrebbe così tolto dalla sua posizione di trasporto per essere ben presto impugnato dalla mano mancina.Il braccio sx disteso lungo il fianco omologo, l'arco che forma perpendicolare con l'asse del corpo.Si china quindi quasi >>
GIANPHER accosciandosi, la mano dx andrebbe verso terra a raccogliere un pugno di rena e rialzatosi la farebbe precipitare al suolo, mentre l'iridi seguirebbero l'andar lieve col vento per apprezzarne direzione e forza. La mente già pronta >>
GIANPHER cerca di focalizzare adesso solo il bersaglio, mentre cerca giusta postura.Il piede sx sopravanza il dx, s'aprono le gambe in un compasso acuto, il tronco ruota lieve da dx a sx di 30°, sempre tenendo frontale il bersaglio.La mano dx segue>>
GIANPHER il movimento dal basso al'alto ed alle terga sin all'impiumaggio di una freccia che ben salda verrebbe afferata da pollice indice e medio dx e poi sfilata dalla faretra con movimento fluido e veloce.Il braccio manco sale, l'arco portato >>
GIANPHER parallelo al terreno il budello rivolto verso l'alto,accoglierebbe l'incocco della freccia ed il fusto vicino la punta l'indice della sx, che come guida sicura trova appoggio.Lieve ora il baccio dx si ritrae, pretensionando il budello, >>
GIANPHER il braccio sx si stira in avanti, impugnatura ancora all'altezza del bacino verso terra. (1/3).
VALSTAF § a d t § Una clessidra che si infrange, produce un gran boato nel silenzio dell'io, ogni granello d'oro sarebb gia qualcosa poterne avere solo uno in mano e fermarlo , recuperarlo sul serio.. quello che perdi..ma non si torna indietro>>
VALSTAF e neppure un dardo renderà a te e al nemico quel che hai avuto prima.. è solo un attimo .. la freccia tesa sull'arco ancestrale talismano sembra ingigantireil russo inglobando tutta l'energia di quella notte, di quei braceri ardenti >>
VALSTAF di quelle effigi che scintillano come diamanti degli animi che le portano, stelle cadute che rifulgono a dissipare il buio, le loro spade, i loro cuori, le loro mani tese sugli archi, quel trio sembra sfidarli i demoni.. venite dicono le punte>>
VALSTAF delle frecce, venite a prenderla l'isola.. se ci riuscite.. noi siamo pronti. vi aspettiamo. come delle sentinelle sul limite del giorno, perfar tacere quei sussurri . dita sottili e scheletriche la paura si insinua nei cuori del popolo >
VALSTAF il dubbio corrode acciaio fuso le anime dei cavalieri.. che dovrebbero difenderla.. ma le punte sono ferme gli archi tesi. e cancellano il resto. in una macchia fusa monocolore. Ogni cosa accanto a lui diventa sabbia del mare e scivola via>>
VALSTAF poi come la marea si rtira le dita cominciano a rilasciare la corda senza far troppo di scatto.. ma gradiualmente allentano la presa mentre si allungano in avanti e il gomito prosegue nella sua linea oltre le spalle traccindone la fine.. >>
VALSTAF un sibilo nell'aria. la freccia taglia la tenebra.. trattiene il respiro. § skill armi da tiro liv II § attenderebbe di udir il familiare tonfo prima di riabbassare il braccio.. godendosi fino all'ultimo quel momento.
VALSTAF ( fse 3 / 3 )
EMIRYS {arena di tiro}ritorna a respirare,mentre piano abbasso l'arco di tasso,lavoro perfetto degli Mdm, regalo prezioso per te. No, ora scende di nuovo qualcosa nella sua mente. Quel sangue, per un attimo se ne era dimenticata. Ora l'arco e la >>>
EMIRYS freccia hanno terminato la loro magia. Ora ritorni presente a se stessa, ora di nuovo sa che domani dovrà tornare a fare i conti con se stessa. Poi si volge verso dx e solo ora si accorgerebbe della figura di Gianpher, anch'egli intento >>>
EMIRYS a tirare. Annuirebbe col capo in maniera invisibile a lui. Poi a sx si volge un altro Cavaliere..lei nel mezzo. Sorride nel vederla precisione e la bravura del russo. Dovrà rubargli tutti i segreti sulla loro arma ..Chissà se Valstaf >>>
EMIRYS guardandola non si ricorderà solo del gesto che ha compiuto..Spera di no, spera che in lei veda altro e di più. Poi attende che lui rilasci la freccia, e quel rumore susseguente che taglia l'aria lo si potrebbe percepire per la seconda volta >>>
EMIRYS in quella notte piena di stelle. E di una Luna che vorrebbe proteggerli nel suo manto. Forse è così che deve essere...Attende non favella. Quel momento non lo dimenticherà.
GIANPHER [arena tiro]Con movimento sicuro la mno manca si stringerebbe al riser, il braccio sx alzandosi sin all'altezza della spalla manca eserciterbbe al riser un spinta in avanti contrapposta alla trazione energica del braccio dx, il cui gomito >>
GIANPHER ora a sesto acuto veloce si porta a tergo verso l'esterno a dx.Il movimento sincrono delle due braccia dal basso verso l'alto ben attente a non perdere l'attimo di trazione massima per cui il braccio sx si distenderebbe per intero unica linea >>
GIANPHER con la spalla mancina, l'arco perpendicolare al terreno, i flettenti che docili si piegano alla trazione esercitata.Sull'indice della mano sx quasi sente il metallo della punta del dardo, mentre la mano dx porta il budello a baciar le labbra >>
GIANPHER del britannico, la freccia ora par unire la linea immaginaria che separa la punta accuminata dal bersaglio sperato.(2/3)
VALSTAF § a d t § Respira, dopo il tiro.. rimae la calma e l pace. si volta ora. alla sua sx una figua oltre la dama, non favlla ma nella mente un lieve sussurro.. °° Lamhdann..Mò dearthàir..°° sorride senza dir nulla quindi annuisce alla dama >>
VALSTAF facendole un lieve inchino di incoraggiamento col capo prima di andar a riprender dalla faretra un altra freccia.. l'iride brace osserva ancora una volta il cerchio di legno.. il primo nemico sei tu stesso.. gli era stato detto.Quanta fatica>>
VALSTAF per tener l'aquila dentro di lui ferma, per non farle lanciar quel gridoche lo porta a perder senno e pace. il silenzio intorno a loro è alto, le fronde della foresta lontana, a torre dei cavalieri alle loro spalle vigila inquieta sul lago >>
VALSTAF chiude di nuovo gli occhi godendosi quel momento, poi uno sfavillio nel riprender con la mano dx un dard dalla faretra alle sue spalle. Un breve cenno a Emirys accanto a lui, non han bisogno di parole , non quella sera. ancora una volta>>.
VALSTAF la sensazione del legno dell'asta sotto le dia, quasi stesse carezzano i capelli di una dama bella e selvaggia, indoma e fiera come le rapidedel fiume padre, come il mare sulle scogliere grigie a picco sulla fortezza. un respiro. >>
VALSTAF la cocca appoggia alla striscia che sulla corda segna il punto. quindi modella a se come un vasaio le piume prima il legno poi, e farebbe scorrere sulle nocche il legno lucido del dardo, tra indice e anulare e medio dx piegati in normal posa >>
VALSTAF mentre l'asta e appoggiata per far da sostegno sulla pelle tra adduttore e adduttore breve del pollice facendoli scivolare sul dorso della cartilagine e del dito. eseguirebbe or una prima pretrazioe portando un poco verso di se la corda >>
VALSTAF uno sguardo al bersaglio.. ( fase 1 / 3 )
EMIRYS {arena di tiro}ancora si prepara in posizione, in quelli che sono i ripetitivi movimenti del tirar di arco. Poi capisce e la danza continua, armonica e senza sosta. Un'altra freccia va a sfilare la dx nella faretra alle sue spalle. >>
EMIRYS In tutto quel sacro silenzio. Le tre dita si raccolgono distanziate sotto la cocca, morbide, ne controlla il movimento. Rimette il suo corpo in posizione, piedi divaricati distanti 30 cm circa, busto eretto, piedi e spalle larghe allo stesso >>>
EMIRYS modo. Si taglia il suo busto sul lato sx del bersaglio. Sorride per un attimo, chissà quale pensieor che le è appena passato . Ma si concentra, attenta. Poggerebbe il dardo nel punto preciso di incocco sulla corda, manterebbe salda >>>
EMIRYS l'impugnatura dell'arco stringendolo tra pollice e indice mentre controllerebbe anche il polso, quest'ultimo tenuto in linea retta con il resto del braccio. [1/3].
GIANPHER [arena tiro]Trae un profondo respiro che trattiene al petto, l'occhio mancino si chiude mentre il destro inquadra punta della freccia e bersaglio.Nessun fremito, l'attimo coglie sapendo che quello è il momento che separa ogni combattente dal >>
GIANPHER vivere o soccombere. S'aprono le tre dita della man dritta all'incocco, come saetta parte il dardo verso il bersaglio mentre il respiro ne accompagna il fulmineo cammino.Fermo resta in postura, ancor freme il legno nella mano mancina e >>
GIANPHER il budello (3/3) (esperienza armi da tiro +1) che già il braccio dx corre nuovamente alla faretra, si chiudono le dita sfilando una nuova freccia, e l'arco, ora inclinato di 45° rispetto all'asse del corpo riceve all'incocco il dardo (1/3).
VALSTAF § a d t § Chiedersi perchè, avere dubbi o incertezze, l'arciere lo sa che non è permesso, un moto dell'anima un emozione non celata uno spiro del vento della vita in più e ogni cosa è perduta.. deve essere dardo, freccia , arco corda e bersalgio>>
VALSTAF ma questa è la cosa più difficile essere bersaglio, cosa significa esser conscio del dardo che può attraversarti? cosa significa esser paglia sottile .. che brucia col fuoco in bilico tra vita e morte è un monento. null'altro. la freccia che>>
VALSTAF parte e decide il fato chi deve esser vincitore e chi vinto..c'è qualcosa di crudele della freddezza del'alzare l'arco verso il centro. se fosse un condannato? un nemic indifeso? decidereste lo stesso la sua morte? evitando lo sguardo>>
VALSTAF che non riveli in voi e in lui umanità.. macchina freda per la morte, questo si deve essere perfetta , letale e precisa..un errore e tutto salta. non trema il braccio mentre si alza verso il bersalgio portandosi all'altezza della spalla, >>
VALSTAF lasciata rilassata in normal posa, senza superarne il limite, sembra una processione , funerei presagi.. quelli che accompagnano quel gesto. eppure nessun turbamento esce.. e la corda vien portata in uno alla posizione dell'ancoraggio>>
VALSTAF all'angolo della bocca, portando il gomito dx a piegarsi fino al suo massimo man mano che la corda si tende fino a quando non si ferma, sospendendo tutto a quel sottile filo di budello..il braccio dx piegato andrebbe a rimettersi nella linea >>
VALSTAF delle spalle , l'occhio sx si chiude per inquadrar il centro, e inclinerebbe la testa quel tanto che basta per veder sotto iride in un unico punto centro del bersaglio, punta del dardo, asta, cocca ... prende la mira.( fase 2 / 3 )
EMIRYS {arena di tiro}l'occhio si è abituato bene a tale oscurità, non male tirare di sera, si allungano i sensi e la vista.Solleverebbe ora l'arco mentre mantiene sotto controllo tutto il suo corpo. Comincerebbe a tendere la corda, tenendola >>>>
EMIRYS con le tre dita, sempre di più il movimento verrà ampliato dalla nordica, quando il braccio dell'arco andrà a tendersi e si allinierrà alla linea delle spalle. Tiene gli occhi aperti entrambi sul bersaglio, quando con estrema precisione >>>
EMIRYS la dritta che tiene la corda si allungherà fino all'angolo della sua bocca. E ancora faranno male i muscoli perchè le scapole arriverebbero a toccarsi ietor la sua schiena. C'è solo un leggerissimo filo di aria che pare avvolgerla..Il gomito è >>>
EMIRYS piegato e preciso come una linea sottile con le sue spalle. Forte e potente è la corda che è caricata e tesa completamente. Occhio sx lontano dalla freccia si chiude, ora la sua vista parrebbe più precisa un tutt'uno segue la linea della>>>
EMIRYS traiettoria verso il bersaglio. Scosta di poco il capo. [2/3].
GIANPHER [arena tiro]Con forza misurata il braccio sx torna a distendersi in avanti portando l'arco in una perpendicolare mediana al bersaglio, all'unisono il braccio dx richiama all'indietro l'incocco e il fusto della freccia che scivola sull' indice >>
GIANPHER mancino, si tende l'arco allo spasimo mentre la mano destra ormai tocca il mento ed il bersaglio appare fatalmente unito con la punta del dardo (2/3).
VALSTAF § a d t § Non serve altro, se non quella frazione di secondo in cui tutto si blocca, trattiene il respiro , mentre le dita rilasciano gradualmente la corda allungandosi in avanti , il braccio dx piegato continua la sua corsa dietro la linea >>
VALSTAF del tronco andando a mettersi sulla diagonale formata dalle spalle.. fino al suo massimo consentito, sibila nell'aria la freccia, e solo allora trattiene il fiato, quasi timore prende sempre per sbagliar il tiro. un fulmine grigio argento>>
VALSTAF che nell'aria spacca la notte frantuma le nubi e divora il tempo e lo spazio.. § skill armi da tiro liv II § attende ancora una volta di udir il familiare tonfo prima di abbassare il braccio dell'arco. rilassandosi.. un respiro, quindi muto>>
VALSTAF si volge algi altri.. ( fase 3 / 3 ) ..osservandone il tiro sciogliendo la posa e appoggiano l'arco a terra.
EMIRYS {arena di tiro}rilascia quasi subito il dardo, spalancando la mano dx che tratteneva la corda. La freccia taglia l'aria dopo quella di Valstaf. Saette nel cielo. Paura si diffonderebbe a sentire quelle frustate nel vuoto. Rimane per un >>>
EMIRYS solo attimo lì.[ 3/3] [esp. armi da tiro+2]. Abbasserà l'arco. E attenderà che Valstaf e Gianpher finiscano il loro tiro.
GIANPHER [arena tiro]S'arresta il respiro nuovamente, l'istante necessario affinchè venga ben inquadrato il punto esatto sperato di destinazione del dardo che disancorato all'incocco accoglie tutta l'energia della trazione saettando lungo la traiettoria >>
GIANPHER e terminando a destino con sordo tonfo.(3/3) , ora le braccia verrebbero rilassate lungo il corpo, affinche i muscoli cedano l'energia e la tensione accumulata.Lo sguardo volge in direzione dei confratelli, un cenno del capo rivolge >>
GIANPHER all'indirizzo di Emirys, mentre il fratello s'accinge a completare azione.Andrà quindi a indossare a tracolla l'arco attendendo che ogni arco sia riposto per avvicinarsi a loro.
VALSTAF § a d t § Osserva il fratello mirare e tirare , lo sguardo segue il bersaglio veder dove si posano le sue frecce.. segue il tiro di emirys accanto a lui e a entrambi rivolge un mezzo sorriso.. '' mhh devo ammetter he stai migliorando fratello..>>
VALSTAF ne hai di strad da fare prima di raggiungermi.. - non rinuncia al solito motteggio.. - puoi for infierir con la spada ma con l'arco.. no di certo! ''! ridacchia.. quindi si volge alla dama.. '' e anche su quella ho i mie dubbi dato che non >>
VALSTAF si fa vedere mai.. finirò per superarlo in tutto.. nevvero fratello caro?'' strizza occhio alla dama alla quale rivolgerebbe verbo..'' com fate milady a tirar di corda senza protezioni, domani avrete le dita consumate..'' sorride. nessun accenno>
VALSTAF a quel che sa , anche se gianpher è nel suo sangue, e conosce l'angolo più nascosto del suo io..sorrde invece celando ogni pensiero dietro la maschera di neve '' che ne dite prendiamo i dardi e andiamo a berci qualcosa alla comune?''
EMIRYS {arena di tiro}sorride al dire di Valstaf menre si volge verso Gianpher e a lui favella °° Ser Gianpher è abile con la spada, ma da quello che ho visto cred anche molto abile con l'arco.°° E gli strizza l'occhio poi verso Valstaf si >>>
EMIRYS volge nuovamente °° sono già molto rovinate, evo imparare ad usare anch'io le protezioni come fate voi..Ottima abitudina che non mi è stata insegnata. °° E si porta l'arco a tracolla..Poi annuisce vistosamente all'invito °° Si un fresco >>>
EMIRYS sidro prima di riposare è la miglior cosa.°° E inizia a condurre i passi verso la comune..
GIANPHER [arena tiro]''In favella mi superi di certo fratello..se fossero dardi le tue parole saresti davvero avverso temibile !'' sorride motteggiando il fratello, ed egual sorriso rivolge alla consorella :''lady Emirys..siete un arciere provetto a quanto
GIANPHER >>
GIANPHER vedo..'' indicando il bersaglio della consorella dal qual, al centro, spunta l'impiumaggio dlle frecce conficcate..'' è confortante sapere che sarete un ottima copertura in azione..'' poi di nuovo ad entrambi '' volentieri accetto un buon calice''
GIANPHER allatandosi poi alla consorella in direzione della torre.

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22/02/2010 20:59

III link di armi da tiro la prossima la metto come d'accordo di balestra.
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VALSTAF § arene di tiro§ la notte è ancora tiepida, sotto la luce dei braceri il ritaglio di terra erba e cielo, sembra una toppa strappata da una casacca di un nobile perduto.Sotto lo sguardo della luna gravida , cigola il cancelletto che delimita>>
VALSTAF lo spazio di tiro, e una figura di nero vestita fa ingresso. nente effigi quella sera., ritorna a volare sul petto l'aquila di Rus' , nera come nera è la notte . profuma di fresco e l'aria frizzante risolleva l'anima. l'arco in spalla>>
VALSTAF il lungo scintilla del riflesso argentato dello stemma che vi pregna. dalla spalla scivola e lo prende nella mano, per un attimo rimane a osservare le duefrecce incise dall'abile lavoro degli artigiani della forgia. uno gemello giace >>
VALSTAF nella stanza. avvolto ancora nel velluto che lo ricevette. . sorride .. l pensiero all'uomo che ne iceverà dono, prima d andar a posizionarsi sullalinea di tiro. una striscia di terra. segnatappena per delimitare lo spazio. 30 mt circa>>
VALSTAF tra lui e il bersaglio. la faretra con calma porta legata alle spalle. I bracciali celti tolgon dano facendo da parabraccio. mentre la predella è ben legata al medio dx. un pezzetto di cuoio che a cappio lega la cordicella al dito. >>
VALSTAF Porta arco vicino al viso osservando la corda per esser sicuro che on abbia lesioni , soddisfatto proverebbe poi la tensione dei flettenti, quando tutto è a posto. andrebbe a posizionarti. di 90° a manca volto. spalla sx al bersalgio>>
VALSTAF perpendicolare . la farestra è sulle spalle. le gambe parallele per la larghezza delle spalle , in normal posta, per non crear rigido, quindi andrebbe a prender la frecia dalla faretra. appoggiandola al punto di incocco, delimitato a >>
VALSTAF impugnatura e corda sa una striscia sottile, e poi lo scorrere, una carezza lieve, amante e sposa insieme quella freccia , di una passione che va da sangue al cuore . un carezzare chedura un atimo, ma vale una vita. uno sguardo al bersaglio>>
VALSTAF prima di sfur via sull'asta come sabbia fine del deserto, dorata e calda, come un raggio di sole. sfiora e fugge via tra il medio e 'indice della dritta, piegati, fino a toccare la cocca. .. per poieseguie una prima pretrazione ( fase1/3)
VALSTAF abbassa lo sguardo. chiudendo gli occhi, un profondo respiro, dalla terra al brivido che nasce sulla schiena, per raggiunger forse angoli nascosti del suo io. gesto antico, arcano e ancestrale, di sopravvivenza di forza e e di equilibrio>>
VALSTAF di grazia potente. un profondo respro, rilassando in uno mente ecorpo, tagliando fuori ogni altra cosa . prima di rialzar lentamente il busto fino a distenderlo completamente, la testa guarda il cerchio mentre il braccio sx si alza, fino>>
VALSTAF all'altezza della linea delle spalle e non oltre , solo allora la corda porterebbe al viso , mentre il gomito dx disegna nell'aria una linea che lo porterà a piegarsi al suo massimo dietro la linea delle spalle . e allarga ancora la >>
VALSTAF sua forza la freccia come se quel'esile figura umana non potesse trattenerne la furia e seguirla.. deve ora .. freccia che si fa uno col braccio sx che tiene l'arco teso ma non rigido , .. quasi a volersi conficcare nel petto >>
VALSTAF trafiggendo il cuore che solo l'arciere porta.. essere freccia, essere il vento che la prende .. e il bersaglio. dritto e fisso. a decidere in un tiro il destino. e poi continua quasi ad libitum sfumando oltre le spalle , il busto>>
VALSTAF ruota leggermente in senso orario , per avvicendare il movimento quindi lo sguardo cerca il centro.. socchiuendo l'occhio sx, per inquadrare , porterebbe la mano dritta alla posizione dell'ancoraggio all'angolo della bocca >>
VALSTAF e guarderebbe di aver sotto l'iride una cosa tra punta freccia e cocca al centro del bersaglio.. fisso. ( fase 2 / 3 )
VALSTAF § Passa solo un attimo, ma è come se bloccasse ogni cosa intorno , trascindando verso la punta della freccia spazio tempo e magione, nulla più esiste se non quella punta di ferro. , una chiave? e per cosa? se apre porte arcane che maghi non>>
VALSTAF hanno, ... va a birciare tra le pieghe dell'erba, tra le tram di teste ossa e tendini, ove le sorelle ridono di gusto alle disgrazie altrui, è un destino.. un fato in un momovimento, un mio errore la tua grazia, un mio dono, la tua morte. >>
VALSTAF sono arco, sono corda e legno, sono freccia e bersaglio, e sono l'anima che muove . tendo le cordesuonando melodie che posson esser di orte o di vita .. se alla de avrà il fato mio a cuore. oppure sarò io maledire il destino>>
VALSTAF ma perirò di dardo. e di ento. così come son nato. sonoun confne, tra ombra e luce, tra cielo e terra, sono quella voragine che il mar spalanca, e l'infinito umano che all'occhio si porta, una linea che è tutto e nulla. La mia voce è sibilo e>>
VALSTAF silenzio, la miaveste di piume e di velo, una luce nel buio profondo, non sono di queste fazioni, non servo ne bianco ne nero, perchè sono uno e l'altro. un demno urlante di notti come questa, un bardo errante che va dritto a fondo nei vostri>>
VALSTAF più polverosi intimi. e nessuno neppure io sono immune a me stesso.. perchè sono arco. sono dardo. e bersaglio. e non ho limiti... li avesse il tepo per far durar quell'attimo in eterno ma è impossibile non sono un negromante >>
VALSTAF ne un dio o uno di quegli arcani sapenti di bianco vestiti , e di esperienza, dei ver che si nascondolo tra le nebbie dlela leggenda e della storia, sono un uomo, e non sono fatto per i potere, e alla fine. si allenta la presa delle dita sulla>>
VALSTAF cocca .. e rilascia, allungando in avanti le dita, .. discobolo delgi eventi trascina con se tutto il dardo nell'aria..e corre.. corre.. dirtto al lengo..§ skill armi da tiro liv II § . chiude gli occhi.. respirando.. attenderà di udire >>
VALSTAF il familiare suono.. toc. del ardo sul cerchio. prima di abbassare il braccio manco,, godendosi al mssimo quel momento.. ( fase 3 / 3 )
VALSTAF § Un respiro, come se si fosse esaurita tutta la forza che aveva nel colpo, e ora, dovesse riprender goccia a goccia ..da lontano guarderebbe un altra volta il dardo conficcato. prima di andar a riprendere un altra freccia dalla faretra >>
VALSTAF che appogia nuovamente al punto di incocco sulla corda. la mancina che regge l'arco , blocca gli eventuali movimenti urante il tiro con la dagona, di modo che può evitar di tenere trppos tretta impugnatura. una semplice cordicella di >>
VALSTAF canapa. che a cappio è fermata al pollice manco, fino al medio della sx. impedendo soprattutto in fase di rilascio che sfugga di mano. Il ardo appoggia quindi sull'interosseo dorsale della manca, tra pollice e medio, e >>
VALSTAF prenderebbe a medio asta il legno tra indice e medio per poi di nuovo far sfilare la freccia fino alla cocca una carezza leggera, le dita sono piegate al tenerla ma senza esser rigidi, andrebbe quindi ad appoggare l'asta alla>>
VALSTAF corda con un piccolo toc. nell'incastrarsi tra le penne , per poi andare a eseguire una prima pretrazione portando di qualche centimetro verso di se la corda.. ( fare 1 / 3) .. alza leggermente la testa guardando il bersaglio >>
VALSTAF prima di andar a riaddrizzare il busto facendolo ritornare eretto, alzerebbe dopo il braccio sx ch regge l'arco fino all'altezza delle spalle e non oltre a continuare quella linea immaginaria, ma senza metter tensione nei muscoli, >>
VALSTAF che saranno invece rilassati, come rilassata è la spalla, ogni sforzo in più causerebbe una dispersione inutile che toglierebbe energia al colpo e ne aumentrebbe le cause di fallimento.. il respiro è lento e regolare , ogni cosa sembra >>
VALSTAF scomparire mentre nel buio della mente rimaner solo il bersaglio e il dardo. che vi si conficca. La corda porta ora verso il viso, tirandola verso di se, il gomito andrebbe quindi a disegnare una nuova linea aprendo man mano l'angolo col>>
VALSTAF busto e piegandosi fino al massimo consentito . .. per poi inclinare leggermente la testa socchiudendo l'occhio sx e attendendo di aver sotto l'iride in un unicoasta cocca e punta col centro del bersaglio ( fase 2 / 3 ) >>
VALSTAF è il momento. trattiene il respiro mentre la mando andrebbe a rilasciare la corda in mod graduale allungando in avanti l'indice e il medio, per non dar troppo scatto e causare la caduta in avanti della freccia. e di nuovo l'aria si sospende>>
VALSTAF su quella linea di legno che separa il prima da dopo, non ha ne inizio ne fine, se non quando ogni cosa sarà compiuta, come un duello atico, una lama che squarcia con un sibilo sordo il silenzio come fosse un colterro nel burro, >>
VALSTAF - rapassa certezze, trapassa il tempo e l'ieri il domani non hanno più senso. conta solo quello che rimane, un secondo, una cosa talmente piccola che è difficile persino quantificarla , ma tanto sembra bastare per cambiare la vita. >>
VALSTAF un attimo. quello che necessita la freccia per staccarsi dalla corda e partire... basta una folata di vento, a far fallire il colpo, come basta un movimento falso per deviarne la traiettoria, ogni cosa è appesa a un filo indipendente da lui,>>
VALSTAF al quale anzi, è legato.. perchè l'arciere deve solo ringraziare se andrà fine il colpo. perchè l'arbitrio alla materia e allo scontro non è altro che un tiro di dadi, una semina di ciechi su un campo di teschi, e cosa o come si debba >>
VALSTAF - + finire non sta a lui dirlo, le cose del cielo le sa solo il cielo.. è sempre e comunque un attimo. un ruota che gira , volubile com la luna, checade e cresce , tramonta e giunge , segue solo le sue regole >>
VALSTAF e non sarà un dardo, un uomo, per vaoroso che sia, a deciderlo. mai. un attimo, eppure sembra passare un eternità prima di sentire iltonfo amico, che lo fa respirare di nuovo § skill armi da tiro liv II § .. quindi guarderebbe il cerchio >>
VALSTAF col suo dardo .. ( fase 3 / 3 ).. prima di riabbassare il braccio un nuovo colpo. un nuovo respiro.
VALSTAF § arene di tiro§ rimane qualche attimo fermo, ascoltando il silenzio e godendosi la pace di quei momenti, poi s piegherebbe di 30° il busto a prender una nuova freccia dalla faretra , che di nuovo appoggia alla corda dell'incocco tra le penne>>
VALSTAF appoggiando l'asta al dorso del pollice manco che regge l'impugnatura sempre tenuta d'occhio dal dagona legata alle dita, per poi prender tra indice e medio della mano sx l'asta e facendole scivolare sull'asta andrebbe a fermarsi >>
VALSTAF poco dista dalla cocca. per eseguir una prima pretrazione portando di pochi gradi a diminuir l'angolo della corda. , uno sguardo al cerchio, prima di ridistender il tronco, e riportarlo nella posizione eretta. la testa è volta al bersaglio>>
VALSTAF la spalla sx sempre volta a esso, or la gamba dx porta leggermente più indietro della sx mettendosi così leggermente in diagonale rispetto alla visione di tiro , portando così la punta del piede dx un poco l'esterno. ( fase 1 /3 )>>
VALSTAF il collo volge lo sguardo così aggiustandone l traiettoria per calcorar approsimato il nuovo angolo di tiro. solo dopo alzerebbe il braccio fino all'alstezza delle spalle e non oltre, andando a continuarne la linea , per poi tirar vers di se>>
VALSTAF la corda senza irrigidire i muscoli del braccio pr evitar che infuiscano sul tiro. porterebbe i la corda vicino al viso , e posizionandola all'ancoraggio all'angolo della bocca solo dopo, la testa si piega leggermente in avanti>>
VALSTAF per aggiustar la mira e socchiude l'occhio sx , fino aveder sotto il dx in uno la cocca, asta e punta del dardo col centro del bersaglio. ( fase 2 / 3 ) è solo un attimo quello che porta a trattener il fiato nel momento che conta>>
VALSTAF il tiro. andrebbe quindi a rilasciare la corda allungando il movimento delle dita in avanti e portando il gomito in linea con le spalle, ridistendendo la diagonle, fino a limite consentito di piegamento, riducendo così l'angolo al minimo. >>
VALSTAF la cor libera il dardo, che di nuovo soffia tagliando l'aria .. ( skill armi da tiro liv II ) attenderà di udire i tonfo familiare per volgersi al bersalgio osservand i dardi conficcati. solo dopo abbassa i braccio tolto ogni forza e tensione>>
VALSTAF ( fase 3 / 3 ).. un sorriso prima di toglier la dagona sciogliendo prima il cappio al medio liberando l'arco, per appoggiarlo a terra, successivamente ne toglierebbe anche l'altr cappio al pollice. pr avviarsi lento, al bersaglio a recuperare>>
VALSTAF le freccie.. intorno a lui la sera avanza e le fiaccole portano l'ora del riposo. arrivato al cerchio. si assicurerebbe che nessuno sia ditro per poi appoggiarela mano sx alla paglia per estrarre la prima freccia , poi la secona, e poi la terza>>
VALSTAF tornando indietro le riporrebbe nella faretra prima di riprender arco e tonare sotto lo sgurdo della luna alla torre. forse stanotte morfeo avrà qualcosa per lui.

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05/04/2010 10:28

Perdonami per l'immenso ritardo.

La skill non presenta particolari che potrebbero portare alla "non approvazione" ma non ti sembra che riportare su questo forum tutta questa immensità di role sia un pò esagerato?
Mi pare te lo dissi già al tempo ma a quanto pare...

Ricapitolando:


BG APPROVATO
SKILL ESP ARMI DA GUERRA LEGGERE LIV II APPROVATA
SKILL ESPRESSIVITA' ARTISTICA LIV I (MUSICA)
SKILL ESP ARMI DA TIRO LIV III
SKILL RESISTENZA LIV I
SKILL DIPLOMAZIA LIV II

DESCRIZIONE FISCA PRESENTE
ALLINEAMENTO PRESENTE

TERRE DI ORIGINE PRESENTI
Master Puzzolo
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05/04/2010 11:10

// In realtà sono io a esser in ritardo. nel senso che alexandra mi aveva chiesto una o due role in cui rolavo balestre coltelli ecc e le stavo facendo ma al solito sono ancora tutte a mezzo, le devo postare lo stesso?

in quanto al metter le role li non sono solita metter le role su forum master per tanti motivi, e ho visto che non potete vedere quello di gilda comincerò comunque a metterne tranqui^^ promesso.



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05/04/2010 11:36

Posto qui di seguito le role per la skill POTENZA LIV I


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9127668



freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9001645


i link dovrebbero esser questi, una è un po vecchia nel caspo servano altre le posto.



SKILL RICHIESTA : POTENZA LIV I

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05/04/2010 19:04

Vedi che se vuoi ti riesce? :P

Proponi una sezione aperta al pubblico, nel forum cavalieri, dove potete postare le role per la richiesta delle skill, molte congreghe ormai usano questo sistema. Niente più che un consiglio per mantenere in ordine la cartella.


BG APPROVATO
SKILL ESP ARMI DA GUERRA LEGGERE LIV II APPROVATA
SKILL ESPRESSIVITA' ARTISTICA LIV I (MUSICA)
SKILL ESP ARMI DA TIRO LIV III
SKILL RESISTENZA LIV I
SKILL DIPLOMAZIA LIV II
SKILL POTENZA LIV I

DESCRIZIONE FISCA PRESENTE
ALLINEAMENTO PRESENTE

TERRE DI ORIGINE PRESENTI
Master Puzzolo
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07/12/2010 20:26

Chi ben comincia ... dicevano. Giuso per non farvi perder troppo abitudine allo stress avalonese .. [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574]

VORREI CAMBIARE ALLINEAMENTO del mio pg da NEUTRALE BUONO a LEGALE NEUTRALE.
come devo fare?
come devo impostare le role ? [SM=g8862]



grasssssie.


dimenticavo. ho visto che nella scheda mancano ancora armi da tiro 3 e potenza 1 da segnare.






[Modificato da Valstaf 07/12/2010 20:29]

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11/12/2010 12:23

isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Dunque, i passaggi sono i seguenti:
Neutrale/Buono -> Neutrale/Neutrale -> Legale/Neutrale

Deve esserci, per ogni passaggio di allineamento, una ragione scatenante valida che porti il pg a cambiare la propria indole, quando hai finito ci passi le giocate e si procede con l'approvazione [SM=g8071]

SCHEDA AGGIORNATA


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21/12/2010 11:53

Role Cambio Allineamento
Et voilà.

Ci sono le prime role per il passaggio da NEUTRALE BUONO a NEUTRALE PURO


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9553907

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9572770

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9571948



Suppongo che tre siano un po pochine ma intanto le posto in attesa di altre gia in programma.


Aspetto responso
[SM=g7554]

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23/12/2010 19:04



BG APPROVATO
SKILL ESP ARMI DA GUERRA LEGGERE LIV II APPROVATA
SKILL ESPRESSIVITA' ARTISTICA LIV I (MUSICA)
SKILL ESP ARMI DA TIRO LIV III
SKILL RESISTENZA LIV I
SKILL DIPLOMAZIA LIV II
SKILL POTENZA LIV I

DESCRIZIONE FISCA PRESENTE
ALLINEAMENTO: NEUTRALE PURO

TERRE DI ORIGINE PRESENTI


{{ Alexandra Eleanor Wright di Crysanies }}
- § Regina dei Corvi ~ Hrafnaguð § -
[[ IX Suprema Maga Ancestrale ]]
- § Prima Lady della Razza Umana § -






• [ The magic is in the blood, it flows from the heart. Every time you use it, part of yourself goes with it. Only when you are prepared to give of yourself and receive nothing back will the magic work for you. ] •
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27/12/2010 12:23

II° step cambiamento allineamento
Ecco qui altre role del cambiamento di allineamento.
al solito.. se sono poche ditemelo .


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9579833&


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9579334

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9578529




attendo responso.

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28/12/2010 13:31

Andata per il cambio:

BG APPROVATO
SKILL ESP ARMI DA GUERRA LEGGERE LIV II APPROVATA
SKILL ESPRESSIVITA' ARTISTICA LIV I (MUSICA)
SKILL ESP ARMI DA TIRO LIV III
SKILL RESISTENZA LIV I
SKILL DIPLOMAZIA LIV II
SKILL POTENZA LIV I

DESCRIZIONE FISCA PRESENTE
ALLINEAMENTO: LEGALE NEUTRALE L|N

TERRE DI ORIGINE PRESENTI

Master Puzzolo
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12/01/2011 14:48

Skill diplomazia III
Dunque. Posto qui le role di richiesta per la skill diplomazia 3
se non sono sufficienti o non vanno bene ditelo.


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9601784

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9579833

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9571948

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14/01/2011 13:41

Mmm. Non usi molto molto la skill diplomazia nelle giocate linkate... quindi facciamo così, portami un'altra giocata, una sola, dove usi Diplomazia e te la approvo! ^^



In attesa di materiale







{{ Alexandra Eleanor Wright di Crysanies }}
- § Regina dei Corvi ~ Hrafnaguð § -
[[ IX Suprema Maga Ancestrale ]]
- § Prima Lady della Razza Umana § -






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22/01/2011 19:41

Diplomazia
ecco la giocata. se non si vede il link ditemelo


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9617849

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22/01/2011 21:09

Non si vede..


{{ Alexandra Eleanor Wright di Crysanies }}
- § Regina dei Corvi ~ Hrafnaguð § -
[[ IX Suprema Maga Ancestrale ]]
- § Prima Lady della Razza Umana § -






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22/01/2011 21:16

role.
VALSTAF che condice l cortile interno. Le guardie hanno aperto il cancello lasciando entrare il fante . Un lieve colpo di briglie a far avanzare il carretto fino al vialetto che conduce alle stalle. li il russo scende, lasciandolo alla cura degli
VALSTAF stallieri.. Lui invece prende la via della torre. Intorno a lui il cortile è appena illuminata dalle torce che gettano un ombra semi scura sulla dimora dei cavalieri . Un ombra quasi preoccupante, o almeno così pare algli occhi del
VALSTAF sarmato che adesso percorre passo lento il vialetto centrale che giunge di fronte alla breve sclinta prima dell'entrata vera e propria. una a una le sale senza fretta, come se volesse gustrsi fino in fondo quell'angolo di cielo stellato
VALSTAF appena reso chiaro dalla luce della luna calante. Nessuno sguardo i soldati di fronte all'entrata e nessuna sentinella gli intima l'alt , egli può ora votandosi mirare il cortile per intero, e di fronte la porta della Magione.


DANKEJI_Sala Comune_ Le mani bianche e senza guanti si sono incontrate dietro alla schiena della donna, creando i presupposti per far che le braccia potessero reggere, in virtù della forza delle dita incrociate, il peso della pesante e scura tela del manto che come sempre il Cavaliere indossa sopra le spalle. Al di sotto della stoffa nera ella indossa come protezione solo una leggera cotta di maglia senza traccia di effigi, la lunga spada ancora senza nome è portata alla cinta. I piedi tenuti leggermete larghi, la schiena appena piegata all'indietro il Supremo sembra impegnata a guardare fuori dalla vetrata mentre McLahan parla ad alta voce accomodato poco comodamente su di una delle poltroncine. Sta riferendo per l'ennesima volta quanto accaduto sotto quello stesso tetto e più precisamente i fatti di Laranzu. Le labbra chiuse in una linea piatta, la donna sembra non mostrare nessuna emozione in particolare, lo sguardo dei suoi occhi neri è come sempre difficilmente interpretabile, il respiro lento anche se un paio di volte accenna ad una profondità maggiore della norma. Nella sala v'è molta luce, fiaccole nuove e potenti ardono alle pareti dando risalto ai colori degli arazzi ed impedendo quasi del tutto al Cavaliere di vedere qualcosa oltre la cortina scura della notte al di fuori della vetrata,


DANKEJI nuove
VALSTAF [ cortile/ sc] Togliendosi i guanti da cavallo, il russo getta un occhiata di sbieco alla notte dietro di lui, ma nulla tuttavia impedisce che la su mano apra la porta della sala comune tirando verso di se il battente. Un fascio di luce interna
VALSTAF che ferisce un attimo l'iride [ resistenza 1] del cosacco che è costretto a rimanere qulche secondo sulla soglia per abiturarcisi, poi finalmente ne fa ingresso chiudendo dietro di se il battente. Volta per un attimo le spalle alla sala
VALSTAF per richiudere la porta, e solo dopo da la prima rapida e veloce occhiata per vedere la suprema di spalle alla vetrata e il veterano seduto sulle poltrone [ Honor vobis mia signora.. Mc Lahan..] aprendosi il manto il russo avanza. Il calore
VALSTAF interno è qusi soffocante ed ei si apre il mantello per riuscire a respirare..Non indossa armatura come la mattina stessa indossa solo la casacca scura con la doppia aquila della rus di kiev ricamata in argento, e una cotta di maglia
VALSTAF ferrata sotto. nere le brache e gli stivali. al fianco solo la lunga dal nero manico, unica arma che aveva portato con se quella mattina nella ronda prima di trovare lazzaro ferito.. occhi che adesso si portano ai due . Non ha colto che frammenti
VALSTAF del discorso che hanno reso solo una vaga idea sull'argomento del rapporto che Mclahan sta facendo alla suprema.

DANKEJI_Sala Comune_ Sembrano riposare questa sera le molteplici forme che convivono nel Cavaliere, solo quest'ultimo pare attivo e presente. La voce della donna è infatti calma e severa, bassa di volume sembra provenire dalle pareti di roccia e ghiaccio nelle quali era abbracciata la sua terra di origine per essersi quindi fatta salata per merito dell'acqua del mare che poco distante sembrava essere in grado di generare dal suo stesso ventre la preziosa ambra. **Voglio incontrarlo... parlargli... fatemi sapere quando sarà in grado di ricevere visite...**. Tiene ncora la schiena girata verso il resto della sala di cui vede un offuscato riflesso sulla superficie di vetro che si trova a lei di fronte. Il rumore del portone che si apre non ha del resto bisogno che gli occhi vedano qualcosa per indendere quanto sta avvenendo. Piano si gira, rigida in quasi tutto il corpo tranne che per le gambe che ruotano su se stesse ed il capo che le precede muovendosi più veloce sul collo per voltarsi in direzione dell'ingresso nella comune. **Sid et gloria sir...** Accenna quindi il Supremo con il medesimo tono di prima, il fuoco che le si agita bianco e rovente in petto sembra per il momento ancora sopito così come il richiamo del lupo silenzioso e guardingo e si noterebbe dalla sua voce, cosa facile nei novizi che tanto sembrano essere sensibili ai suoi sbalzi di umore.



VALSTAF [ s comune] Gli occhi del russo or pssano da Mclahan alla suprema e poi di nuovo a quest'ultimo ascoltando il rapporto che come avev udito prima riguarda lazzaro. [ spero di non avervi fatto attender troppo signora, ero al tempio ho
VALSTAF portato Lazzaro dalle sacerdotesse, è sveglio ma ancora non è in grado di parlare, ha avuto prima cura solo da lady Mithril ] serio riman il dire, mentre avanza verso di lei. Non si siede ancora, ma accenna solo a avvicinrsi alle poltroncine
VALSTAF occhi fissi sul superiore. Saranno molti gli argomenti di quella serata, per il momento il far del cavaliere sembra tranquillo, ma ormai la conosce per spere che potrebbe cambiare o essere solo una maschera di facciata. [ mi sono
VALSTAF dimenticato di pulire il sangue.. provvederò appena posso] ammette tra se come se si fosse ricordato in quel momento che in tutta quella confusione nessuno aveva ancora pulito il sangue del fratello da terra torna a guardare la suprema .



DANKEJI_Sala Comune_ I lineamenti del viso del Cavaliere, affilati e dalle linee pulite e sottili, ancora riposano in un'espressione di contegno mentre le labbra hanno per qualche istante accennato un sorriso. **Mi sono abituata a sopportare l'attesa sir...** Un impercettibile cenno del capo inviterebbe il russo ad accomodarsi e soprattutto a proseguire con il discorso lasciando perdere i convenevoli. **Spero solo che la Dea gli renda abbastanza salute per potermi permettere di prendermi cura di lui...** Accenna a bassa voce per alzare le spalle gettando un'involontaria occhiata nella direzione della macchia lasciata dal novizio od ex tale. **Non credo che sia importante... il sangue intendo, non c'è nessuno in Magione al quale può dare fastidio. Per il resto avete altro da riferire?**. Finita l'ultima parole lentamente, se possibile ancora di più di quanto lo sia stata nel voltarsi in direzione della sala, torna a volgersi verso la vetrata e la sua lucida e scura parete. Le mani immobili non accennano a sciogliere le loro dita, un fruscio appena percettibile accompagna il suo gesto, il manto scuro, sopravvissuto agli anni sembra ancora abbastanza robusto da durare fino alla fine della sua padrona.



VALSTAF [ sala comune] L'accenno della suprema non piace al russo, ma si controlla [ sangue freddo liv III ] annuisce [ si riprenderà almeno così dicono - per poi aggiunger sul sangue- vedrò di toglierlo stasera prima di coricarmi o domani anche se
VALSTAF non da noia nessuno non è bello lasciarlo li. ]alza le spalle e alla sua domanda torna a dare accenno di capo. [ molto si , piuttosto che fare un rapporto in bacheca ho preferito parlarvi di persona. ] in effetti le cose che ha da dire sono
VALSTAF molte e lscia un attimo silenzio per far mente locale per capir da dove iniziare.. [ ho vuto nuove importanti da sire darlin , e dal druido che era stato rapito. L'ovate è mio amico da un po, l'ho incontrato al tor ieri e mi ha detto molto
VALSTAF sulla sua esperienza , il nome del suo aguzzino era Slayer e ha permesso di collegare la rpesenza dell'armata dei drow al suo rapimento, anche se ancora non è certo cosa stia succedendo la sotto. La presenza dell'armata come certo saprete
VALSTAF è attestata sotto al cordigliera, ci stiamo muovendo insieme ad armata gurdiani e cavalieri dei draghi per organizzare coi nani delle pattuglie che perlustrino le grotte e la montagna stess. vi devo chiedere consenso a che io mi metta a
VALSTAF disposizone in tal senso di lady Arhil, lo Jodrak, per riuscire a sapere qualcosa su dove siano di preciso quanti sono, armamenti ecc.. ho avuto delle misisve d re drlin in tal senso con il rapporto completo di quanto Fasangaard sa su
VALSTAF quell'esercito, motivazioni ecc il ferimento di lazzaro mi ha tolto tempo ma avrete tutto sul vostro tavolo entro domani di modo che possiate decidere. Siamo in contatto anche coi rangers che avranno onere di pattugliarne la base, stiamo
VALSTAF cercando modo di riuscire ad avere dei rinforsi il prima possibile in caso di allarme. Lo Jodrak h messo a disposizione degli alleati le stanze della Loggia e una mappa di essa. per vedere di trovarne i punti precisi. ] tace facendo per il
VALSTAF momento attendendo consenso o meno a procedere.


DANKEJI_Sala Comune_ Sbuffa appena, le labbra aperte giusto il bastante per farvi passare un soffio di aria, probabilmente sarebbe difficile per chi non fosse dotato di sensi molto sensibili percepirlo. **Dunque attendo il vostro rapporto dettagliato su quello che avete appreso, saprete di conseguenza come muovervi con gli alleati. La Magione avrà pure dei traditori ma se lasciate qualcosa ai nostri armigeri sapranno portarmela con sicurezza... dovesse trascorrere del tempo senza potermi parlare non esitate ad usare altri mezzi. ** Stranamente non aggiunge altro e neppure sembra decidersi a rivoltarsi in direzione del resto della Comune. La bocca le si è un poco inclinata verso destra e una leggera preoccupazione le adombra la fronte.




VALSTAF [ sala comune]Annuisce [ sarà fatto, le informazioni di darlin sono tante quindi vedrò di farvi sunto il più possibile chiaro ] non aggiunge altro su quello, e sebbene gli venga in mente di parlare alla lady del cane di luce si ricorda che
VALSTAF esiste gia il rapporto di gianpher in bacheca quindi può in quello attender il vi libera col frtello di ritorno dalla terra ferma. E non accenna dire nulla sulla veste rossa visto che l'ha gia avvisata per missiva[ un altra cosa devo dirvi,
VALSTAF si tratt di un ambascia. Qualche giorno fa durante ronda alle coste c'è stato uno sbarco del caos all'approdo. Ero solo ma sono sopraggiunti ser Griffith e ser Spartan dell'armata reale. ho un messaggio per voi dal Ductor . Di color che sono
VALSTAF sbarcati a parte Raine conosco solo sr Merios gli altri non conoscono erano cinque.. sei..- si corregge poi continua a volto serio - la ductor ha chiesto esplicitamente di avere il prigioniero che abbiamo nelle carceri ser D. mi pare si chiami
VALSTAF dice che ha fatto violenza sulla sua portavoce , lady Eilantia Mc nell che ha devastato il palazzo e altre cose.. Mi ha chiesto di portarvi un messaggio, vuole che sia processato in terraferma. Ovviamente no avevo alcun motivo epr concederglielo
VALSTAF ma mi sono offerto com'ella ha chiesto di domandarlo voi.] alza le spalle [ stranamente non è neppure successo nulla di terribile ma non posso far a meno di pensare cpsa srebbe successo se non li vedevo io.. se erano ad avalon con quel motivo
VALSTAF o se ce ne fosse un altro difficile da dire. Sapendo politica del caos.. ] lascia sfumare le parole , il viso è serio e immobile. mentre torna guardare la suprem rimane in silenzio attendendo la risposta.


DANKEJI_Sala Comune_ Scioglie finalmente le braccia per chiudere i pungi e lasciarle diritte lungo i fianchi. Gli occhi le si chiudono un attimo mentre sulle labbra si disegna per qualche tempo un sorriso poco amichevole e sereno. **Sbarcati?..** Scuote un attimo la testa iniziando a voltarsi. **Loro vogliono?...** Una volta giratasi verso il russo di nuovo chiude per un attimo gli occhi in un gesto volto quasi esclusivamente a contenersi, se non fosse già abbastanza pallida per natura il suo colorito si sarebbe comunque fatto in brevisso tempo livido. Le mascelle si contraggono mentre per qualche istante ancora resta a fissare sir Valstaf. **Per la Dea come hanno saputo che era presso di noi? Ed essere anche sicuri sulla sua identità?... e Voi?.** Le risulta dunque fare qualche passo giusto per evitare di alzare ancora di più la voce. **Caotici sull'Isola... è stata davvero una fortuna che abbiano incontrato voi... e ditemi... il corno di allarme... lo portavate? O eravate troppo occupato a chiacchierare per ricordarvi che loro sono nostri nemici? Noi non accettiamo ambasciate dal Caos sir... credevo che la cosa fosse chiara e limpida come le acque del lago...certe cose la vostra mente non dovrebbe essere neppure in grado di concepirle... ** Di nuovo si arresta. **Mi portate a domandarmi se avete idea di chi siete al di là delle parole e dei giuramenti... essere Cavalieri presuppone una strenua opposizione al Male, ma non è la prima volta che voi sembrate tollerarlo oltre misura.**




VALSTAF [ s c] Rimane in silenzio il russo, attendendo che la suprema termini quindi risponde altrettnto direttamente.[ Non da me] chiro e diretto il dire [ se lady rine l'ha saputo non è uscito dalla mia bocca lady ] il tono permane basso , fermo e
VALSTAF [ è arrivat li che gia lo sapev visto che l'ha chiesto esplicitamente, e l'ha chiamato col suo nome. m come ripet non ho la più pallida idea da chi l'abbia saputo. ] la fissa cercando volontariamente lo sguardo della donna [ si ce l'avevo
VALSTAF
VALSTAF ma l'armata è giunta anche senza che io lo suonassi, oltre tutto non son andati oltre l'approdo. Sono tornati subito dopo. Sebben io dubiti che sia stata solo per una gita di piacere o per il prigioniero. ] rimane un attimo a riflettere tra se
VALSTAF [ credo piuttosto che avesser un altra intenzione poi vanificata dall'arrivo mio e dell'armata.. lmeno questa la mia opinione. ] . Il dire della donna è chiaro e lampante anche per lui,come la parola che essa procede. Tradimento. il russo si
VALSTAF acciglia. [ lady .. credo che siate voi ad aver frainteso, e pensavo di essermi sp9oegato la volta scorsa. Ho avuto a che fare una sola volta con ser Merios, perchè aveva minacciato Keler con l'arma, anche se in realtà credo sia lui a dover ogni
VALSTAF tanto imparare a cucirsi la bocca [ diplomazia liv II ] . In quell'occsione ho chiesto incontro a Merios e ci ho parlato si. ] continua a medesimo mono tono fermo e basso. [ questo credo sia un attimo differente dall'accusarmi di esser magari
VALSTAF in combutta con loro.. perdonate se ve lo dico, ma ho sempre fatto le cose di fronte tutti, non vi ho mai mentito ne ho mai nascosto nulla sin ora, se ero sul serio un traditore non credete che avrei fatto modo di non farvi rapporto?
VALSTAF soprattutto non avrei detto le cose come stavano a voi [ diplomazia liv II ] .. siete il mio superiore , e sono sempre stato fedele a voi e al codice. Il fatto ch'io tenti di ragionar con la mia mente non mi impedisce di riconoscere quello che
VALSTAF sono loro. anche se in quell'occsione, devo ammettere con mio stesso stupore, non hanno tentato nulla, e quello che tentavano era sopito da lady Raine stessa.Questa la realtà dei fatti. tutto qua.. lascio a voi i giudizi.. anche se vi ripeto
VALSTAF non sono così ingenuo d credere che fossero venuti per parlamentare erano armati di tutto punto , tutti. ] ha ancora una cosa da chiedere ma per adesso tace.




DANKEJI_ Sala Comune_ **McLahan... ci vedremo domani mattina.. andate e lasciateci soli..** Dato l'ordine all'armigero le mani poserebbe sui fianchi voltandosi verso il russo e sostenendone lo sguardo non potendo evitare di assumete una leggera espressione ironica. **Lo sapeva già ed immagino che non abbiate neppure pensato di evitare di ammetterlo... poteva essere solo una simulazione la sua... **. Gli si avvicinerebbe più invitata che altro dall'impertinenza dell'uomo. **Già non sono andati oltre all'approdo... ** Lo fissa assottigliando lo sguardo ed alzando la fronte, ogni minimo accenno ad alcuna emozione scompare dal suo viso dileguandosi come nebbia. **Sapete invece quale è la mia di opinione? Siete stato fortunato... per molti, molti motivi... è questo non è un fatto che possa essere frainteso: temo di aver sperato troppo nella vostra capacità di gestire situazioni di crisi.** Scuote il capo guardandolo per iniziare quindi un'ulteriore frase con un sospiro. **Un traditore messere saprebbe essere assai più accorto di voi... voi siete solo ancora un novizio... che deve apprendere quali sono gli animali pericolosi e le erbe velenose. ancora dovete maturare l'attenzione necessaria... tornerete ad indossare le effigi di esperto... e se scambierete ancora una qualche anche stolta ed innoqua informazione con il Caos potreste perdere anche quelle...**. Si ferma tacendo solo il tempo di prendere un profondo respiro. **... Come credevate che potesse sbarcare sull'Isola? Loro sono i nostri nemici sir e questa, almeno per ora ancora, è la Nostra terra... se fossero davvero giunti per qualche sortita il fatto che comunque si siano lasciati fermare da voi è molto di consolazione... **. Giratasi muove ancora una volta il capo a destra ed a sinistra per allontanarsi di qualche passo e mordersi di nascosto il labbro inferiore. Si gira quindi come ricordatasi di fare un appunto. **E' ovvio che non renderete a quella gente alcuna risposta chiaro?**.




VALSTAF [ sala comune ] Il russo osserva la suprema. si controlla per tener a bas il moto di rabbia che gli sale. [ sangue freddo liv III ] il cuore prende a battere forte per qualche secondo.. per poi tornare piano piano alla normalità. [ se è ciò che
VALSTAF credete. così sia. ma vi sbagliate.rimanda tono serio fermo e basso, mi duole avervi deluso. posso forse peccare di ingenuità ma non sono ne sarò mai un trditore, questo, almeno, spero l'abbiate compreso[ diplomazia liv II] . un ultima cosa devo chiedervi,
VALSTAF ser Nolhan continua a chiedere aiuto e il tempo stringe, come avete deciso per la donna rapita?] chiede a volto immobile, se anche dentro pensa o prova qualcosa, fuori è inverno freddo. rimane muto aspettando il dire della suprema . non dice
VALSTAF ancora che la sua intenzione è di sostituirsi a lei.non ancora. attende ch'ella dica come procedere, ma in se sa che quella donna è spacciata.


DANKEJI_Sala Comune_ **Se non ritenete che il mio provvedimento sia stato giusto appellatevi a lord Fabrox od ai vostri confratelli, sarà ben lieta di conoscere il loro parere.** Voltadosi a metà aggiunge. **Mi sto abituando anche a questo sir... a sentirmi dire che sto sbagliando...** Alza di nuovo le spalle rilasciando le braccia ai lati del corpo ed assieme facendo si che il manto quasi per sua natura vada a coprirle in parte. **Che potrebbe essere una trappola così come nascodendere qualcosa di assai più pericoloso di quello che sembra... ** Un'espressione di malcontento le si disegna sul volto. ** Ha dato qualcosa a Khaleina vero? Un oggetto strano... dobbiamo prima sapere cosa sia... Questo è tutto.**. Per un momento, per un attimo solo ha sentito qualcosa muoversi nelle ossa lunghe delle braccia ma è bastato. Il russo neppure potrebbe immaginare cosa significhi essere una belva in gabbia ed avere anche il dovere di reggersi forte da sè le proprie catene. Dopo essere rimasta qualche secondo in silenzio continua. **Sono di turno di guardia... se avete altro sapete dove trovarmi e non preoccupatevi delle vostre effigi... vi darei le mie se potessi... per quanto vale avere un simbolo sul cuore o sulle armi...** Continua deviando la voce in un sordo brontolio mentre già avanza verso il portone della comune **... per quanto valgono le parole ed i buoni propositi... se solo la Dea...**.





VALSTAF [ sala comune ] Ancora attende rimando mentre ne osserva il dire [ appellarmi ? non servirebbe credo. Ho il giudizio che mi serve, gli altri non mi interessano, e dubito che se pensno doiversmente da voi abbiano lo stesso il fare di venirvelo a
VALSTAF dire.. - alza le spalle tirando un sospiro..- si sbaglia tutti lady.. purtroppo la sola cosa perfetta che abbiamo è la morte e la dea ] osserv mentre si allontana [ per quel che manca, farò le condoglianze al ser. ] un ttimo di esitazione poi
VALSTAF si avvia anche lui verso l'uscita [ esco anche io, non sono di ronda ma non ho voglia di dormire.. ] prende anche lui la via dell'esterno. riprenderà boris tornando a girare per l'isola.

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Post: 1.424
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23/01/2011 17:24


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DESCRIZIONE FISCA PRESENTE
ALLINEAMENTO: LEGALE NEUTRALE L|N

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SCHEDA AGGIORNATA
[Modificato da Rowan.16 24/01/2011 22:24]


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