VALSTAF § arena di tiro§ osserva la freccia di almir colpire all'unisono con la sua il suo bersalgio. ancora una volta un unico pensiro, una mente, una mano, un dardo.. sorride'' un altro bel colpo amico mio. credo che sarei più che utile al re in>>
VALSTAF battaglia .. '' se mai vi sarà continua nella sua mente.. '' Almir, credi che li prenderemo mai quei bastardi? '' tono monotono quasi immobile e freddo del russo come stesse raccontando una battuta di caccia, mentre si avvia verso il 3 bersalgi
VALSTAF '' le frecce le prenderanno i servi, per quelle alte..le altre potremo riprenderle alla fine dell'allenamento..'' ancora calcolatore, impenetrabile nasconde dietro il suo muro di ghiaccio la sua rabbia e delusione§ skill sangue freddo liv III §>>
VALSTAF quella sola frase lansciata a metà lingua soffiata come morso di vipera nell'aria, che però non ha alcun seguoito per lui mentre or si incammina farà in modo almeno ora di non superare il franco che gli cammina accanto. '' il terzo è come il>>
VALSTAF primo..'' dice alzando in direzione della fine dell'arena dove c'è di nuovo il bersalogio piantato. altezza normale linea fatta dai servi a 15 passi circa dal paglione montato sul cavalletto.. '' possiamo se vuoi provare con le balestre >>
VALSTAF ma dovremo tornare indietro a prenderle.. sono laggiu alla linea principale di allenamento. come preferisci.. altrimenti terminiamo con l'arco.. oltre tutto devo parlarti dopo di una cosa personale . '' lo sguardo immobile si ferma or >>
VALSTAF al nuovo ostacolo mentre attende il rimando dell'uomo. prima di incoccare un altra freccia..
ALMIR [Arena di tiro] Si compiace di quel risultato, nonostante il vello oscuro della sera ormai ammanta il tutto, pregio quindi questo, certo....le torce e i bracieri rendono tutto più facile, ma...è indiscutibile che i loro occhi riescono a scovare>>>
ALMIR quei bersagli, facile a vedersi vista la decente luminosità portata appunto da quelle torce, da quei bracieri, ma...trovarne il cuore o poco vicino, non è certo semplice...sorride mentre porta il capo, il volto verso l'amico, accenna silente,>>>>>
ALMIR al momento, lasciandosi cullare da quelle parole che gli danno meriti...'' Valstaf, di certo non mi lamento e devo ammettere che dei miglioramenti ci sono stati ma..''..sospende il dire, inarcando il sopracciglio destro...'' direi che anche il >>>
ALMIR Supremo ha dalla sua una delle migliori frecce che io abbia mai visto all'opera''..segue qualche passo al fianco dell'amico, il capo leggermente chinato verso il basso, lo sguardo segue la terra che scivola lenta sotto i piedi, sotto ogni passo,>>
ALMIR rimane al fianco dell'uomo senza ne restare indietro ne superarlo...'' ma sei sicuro d'esser cosacco?''..all'improvviso, volgendo il capo al cavaliere..'' un Franco, un Bretone, forse..''..continua ora riportando il capo innanzi così come lo >>>>>
ALMIR sguardo mentre di sottecchi cercherebbe di osservarlo di sottecchi, forse per carpirne ilsoprassalto dell'orgoglio a quel dire..'' non so se li prenderemo ma di sicuro non resteremo con le mani in mano''..aggiunge subito dopo come ad interrompere>>
ALMIR quella favella scherzosa precedente. Si ferma in fine ..'' Balestrà?''..gli angoli della bocca si inarcano verso l'alto discostando le labbra a sorriso, e qualche linea, qualche solco sottile segnato dal tempo si intravede in quel viso che par>>>>
ALMIR da bimbo, demarcando invece il chiaro scorrere del tempo, segni di un'età non più acerba, non più vergine al mondo...'' no amico mio, intanto non ho intenzione di tornare indietro e poi....la balestra si avrà i sui pregi ma la rapidità di>>>>>>>>>
ALMIR questo, alzando appena l'arco verso lo sguardo del cavaliere...'' non è da mettere a confronto''...cambia discorso quindi...'' mi hai detto dell'amata, e tu..''..continua..'' cosa mi racconti di nuovo sull'argomento''. Attende dunque, attende >>>>
ALMIR rimando e allo stesso, la mandritta scioglie le sue dita sul corpo di quell'arco, sfiorandone il ligneo.
VALSTAF § arena di tiro§ Il bersaglio non sempore è qualcosa di fisico, ne di.. palesemente raggiungibile da un dardo, a volte il bersalgio è un idea, un fatto una cosa qualunque che possa per noi far la differenza.. il russo osserva
VALSTAF quel bersaglio come fosse questo. non un limite fisico ma uno puramente mentale, forse della sua stessa anima, non deve aver diversa freddezza ne diversa speme a afrontarlo.. a risvegliare il suo attentp è il dir del franco sull'arco..>>
VALSTAF '' si può sempre fare melgio amico mio, ma non per quello sei da buttare sai non darei mai un legno in mano a Stiofan o a gemini.. farebdbero fuori tutta l'armata prima di prender un solo centro.. p quetione di natura amico mio, di istinto, >>
VALSTAF forse di forma stesso.. per capire un arco devi esser arco.. sai cosa dico vero?'' leggero il soffio nell'raia colma del profumo della notte, l'arnea un cerchio di fuoco e silenzio nella magione.. silenzio scandito dalle sue parole. '' amico mio>>
VALSTAF - risponde perfettamente calmo.. - ringrazia che lo sono.. il bretone ti avrebbe tagliato la testa senza pensarci.. il franco.. forse avrebbe riso con celio, ma per quanto mi riguarda sei caduto un po in basso, mi aspettavo ben altro da te >>
VALSTAF in quanto a lingua hai più arte che coi dardi di solito.. è la stanchezza? lady angis ti ha tolto smalto.. '' un breve e distaccato sorriso. per nulla ne colpito ne divertito dal suo dire. '' in quanto al se lo sono o no, lo vedrai quel giorno.>>
VALSTAF e ora se il tuo cervello ha finito di perdersi in inutili congetture sulla mia nascita forse potremo riprender allenamento..'' si volta di nuovo verso il bersalgio ..'' la sola cosa che amo, è morta'' dice. pietre fredde nella notte, >>
VALSTAF le sue parole come fossero flampi di ghiaccio. '' chissà.. la dea è misericordiosa.. quando sarà sarai il primo a saperlo '' continua con quel suo tono calmo e basso..come se la cosa non lo riguardasse. attende che egli si posizioni per andar >>
VALSTAF a far lo stesso e tirar un altra freccia..
ALMIR [Arena di tiro] Resta silente alle parole del Russo, se lo aspettava, lo conosce bene ormai e sa che non resta indietro ad ogni parola, mascherando con quella maschera di ghiaccio ogni emozione, nascondendo pure l'evidenza se ciò serve, cosa che>>>
ALMIR non riesce affatto al mediterraneo, che contorce i lineamenti del volto ad ogni espressione che rispecchio il suo stato d'animo, ed è certo il Franco, che il cosacco ci trovi pure gusto in questo, pur non mostrandolo...''Amico mio, ancora non>>>>>
ALMIR capisco cosa ci leghi''..parte a sua volta all'attacco cercando di trattenere quelle emozioni che tenterebbero di gemere dal viso. Invece lo sa bene cosa li lega, e ciò che ha ora nella mancina ne è palese dimostrazione, quindi scuote il capo>>>>>
ALMIR mentre porta il passo frontale al nuovo bersaglio...'' non lo sai che non si può restare morti dentro?..non lo sai che ciò che è accaduto era ciò che doveva essere? e come tale va preso in considerazione ma poi....bisogna trovare la forza, >>>>>>
ALMIR il coraggio''..sottolinea quell'ultima parola, certo che coglierà nell'orgoglio il russo, che ne ha di coraggio, fin troppo, ne avrebbe da vendere e spartire a destra e a manca, ne avrebbe a sufficienza per sfamare ogni coniglio del luogo, e >>>>>
ALMIR forse oltre, ma non è quello il punto, la chiave di volta è scuotere quella testa dura, e per la Dea lo farà a costo di sbatterci il muso fra le taglienti parole che ne deriveranno..'' cosa credi''..lo sguardo ancora al bersaglio mentre inizia>>>>
ALMIR ad analizzarlo..'' che le pene le hai avute solo tu? basta guardarsi attorno, persino sull'isola felice, ci sono lacrime che vengono versate''..Una reazione forse fin troppo spinta ma che, in ogni caso controlla, forse qualche tempo fa sarebbe>>>>
ALMIR stato persino più aggressivo...'' lasciamo perdere''..in fine mentre pone il piede sinistro avanti al destro, la spalla sinistra al bersaglio mentre la destra punta nella direzione opposta. I piedi vengono posti perpendicolari alla linea di tiro,>
ALMIR e ad una distanza fra essi pari a quella delle spalle, sentono il terreno i piedi ora, andando a cercare la posizione migliore, il baricentro, la stabilità migliore. Lo sguardo a quel bersaglio posto a venti passi, lo osserva cominciando a >>>>>>
ALMIR sentirne la distanza con la mente, poi un respiro profondo, dettato più da quelle parole che a fatica ha rivolto al russo più che per il concentramento vero e proprio. Non tocca altri tasti, non risponde ad altro, resta li ora, silente, lo >>>>>>
ALMIR sguardo al bersaglio.
VALSTAF § arnea di tiro§ Ascolta ancora il dir del franco mentre lo sguardo si punta sul cerchio di legno.'' non mettermi in bocca parole non mie almir, ne intenti mai espressi, '' si volta e ne cerca lo sguardo'' ho solo detto che l'amore è raro almir >>
VALSTAF e sin ora l'unica che ho amato è seppellita a Ierne ma nn ho mai detto che non ne avrò.. - sorride leggero- e quando sarà sarai il primo a saperlo, questo ho detto nulla di più. in quanto all'esser cposacco amico mio, tu mi dici queste cose? >>
VALSTAF uni abituato a non aver altro obbligo o legge nella vita che òla propria coscenza e inclinazione sa bene come cambia la vita.. con quella- indica la casacca.'' da cosacco raderei al suolo quella dannata foresta stanandoli come si fa con gli >>
VALSTAF ti sbagli di groso, e ringraziando , ho smesso di portare il lutto molto tempo fa.. e voglia la dea che tu non debba mai portarlo '' medesimo tono fermo calmo e sereno, niuna inclinazione , tedio rabbia o stanchezza solo il lieve vento del >> VALSTAF insietti ma da cavaliere.. non posso. Perchè non è così che mi devo e mi dovrò comportare..spero di essermi spiegato, se credevi che le mie fossero delle lagne da chi si autocommisera, non ho neppure il tempo per quello ora.. >>
VALSTAF nord nella sua inflessione.'' pensavo tu mi conoscessi melgio almir.. debolezze capitano a tutti, ma crogiolarsi del dolo e portarlo come vessillo non l'ho mai fatto ne mai lo farò..non son tipo..'' or si riporta al bersalgio , di qualche grado>>
VALSTAF volto alla sua dx spalla sx al cerchio , gamba sx leggermente avanzata rispetto alla gemella spalle rilassate, gambe in normal posta senza rigido. la testa dritta al cerchio si piegherebbe in avanti il busto genuflettendosi quasi si inchinasse>>
VALSTAF alla quel Dio di Lengo che ha dato misericordia di libero vento a quei due tra i braceri di un altare notturno, tra le torce di una processione di omaggio e tributo senza alcuna vanità, ma col semplice del diamante grezzo , dell'animo senza >>
VALSTAF fronzoli.. va a mettersi la faretra sulle spalle riandando poi a rialzarsi, e a trarre il dardo dal morbido cuoio andrebbe poi ad appoggiarlo sul punto di incocco sulla corda udendo il piccolo stoccar del suo abbraccio al budello teso>>
VALSTAF prima di andar ad appoggiar asta al dorso della mano sx con l'arco ancora fermato imprigionato tra le sue dita dalla dagona , tra pollice e indice sx adagiato nell'incavo quasi accolto da tendini, muscoli e pelle come fosse parte stessa di essi>
VALSTAF quindi carezza l cavaliar l'amante di quercia innata come passionale desio va a percorrer asta fino alla cocca, breve all'inizio , perpendicolare all'arco. Presa tra indice dx sopra indice e medio sotto tutti piegati a normal posta >>
VALSTAF a regger ma non a tener del tutto fermo il legno. quindi rialza un poco capo verso il bersalgio. di nuovo i 20 passi noti dalla notte grazie ai braceri ed esegue una prima pretrazione portando senza mettervi troppo teso un poco la corda verso>>
VALSTAF se . tutto cancellato il battibecco, le parole del franco ne sente solo la presenza, anima per anima, sangue per sangue, forma per forma. vento nel vento. ( fase 1 / 3)
ALMIR [Arena di tiro](Fase 1/3 incocco) Socchiude le palpebre mentre l�amico lancia le sue parole nell�etere, di getto e in rapida successione, un fiume che rompe gli argini trascinando con se ogni cosa. Riapre le palpebre voltando il capo in >>>>>
ALMIR direzione del Cosacco..� Valstaf ho come l�impressione che tu rinunci a tutto poiché ritieni ciò che è passato il meglio che poteva accaderti, è una mia impressione e vorrei tanto sbagliarmi��una pausa..�In ogni modo so bene cosa sei e chi sei,>>>>
ALMIR conosco il tuo valore e i tuoi valori ma evidentemente tu non mi conosci sino in fondo dunque, visto che non hai esitato a pensare ch�io non abbia capito chi sei, forse le mie parole erano atte ad uno scopo, vedi amico mio... in fondo forse è >>>>>
ALMIR più desiderabile seppellire il tutto in fondo all'anima consci che chi si amava non v'è più, piuttosto...che continuare ad annegare il pensiero su qualcuno che v'è ancora, ma che sai non sarà più per te..'' parole calme, il tono è leggero, >>>>>>
ALMIR quasi sommesso mentre riporta lo sguardo al bersaglio...'' ma poi comprendi che la via ha in serbo altro e tutto passa sciogliendo lentamente tutti i veleni che si porta appresso''..ancora una pausa..'' un uomo nasce fra le mani di una donna, ed >
ALMIR è li che sarebbe giusto morisse, fra le mani di una donna''...Un sottile sorriso increspa le labbra del mediterraneo..'' ma questi in fondo sono solo punti di vista''..finisce tornando con l'attenzione a quel bersaglio che dista 20 passi. Il >>>>>
ALMIR fianco e la spalla sinistra al bersaglio e la spalla destra rivolta nella direzione opposta descrivendo così una linea retta immaginaria che inizia dalla spalla destra per passare alla sinistra e spegnersi sul bersaglio. Assottiglia le >>>>>
ALMIR altre, saranno opposte alla prima in modo da non toccare il corpo dell�arco al rilascio. Va a portare la freccia in orizzontale e parallela al terreno, perpendicolare alla corda poggiando la cocca sulla corda, La prima falange dell'indice si>>>>ALMIR le palpebre cercando di valutare la distanza del bersaglio, intanto la mandritta si porta a cogliere un�altra freccia, ancora un�occhiata alla piumata che viene disposta nel modo esatto e cioè una piuma sporgerà alla destra della corda e le >>>>
ALMIR si posa sopra la cocca ma lievemente, lo stesso il medio che andrà a porsi sotto la stessa mentre l'anulare, a sua volta, accompagnerà sotto il medio, tutte e tre le prime falangi delle dita andranno ad uncinare la corda che sarà perpendicolare>>>>
ALMIR perpendicolare ad esse, per poi iniziare una prima leggera trazione, l'arco viene ancora lasciato basso.
VALSTAF § arena di tiro§ Come carezza di zephiro la voce di almir al suo fianco, che arriva all'oto del russo, scivolando tra il crine corvino e la mente persa e concentrata su quel che deve , non risponde al franco. non ancora. Druidica energia >>
VALSTAF disciplina dell'equilibrio o più semplicemente l'arcere che diventa arco e null'altro attorno a lui ha importanza c'è solo il suo legno.. la sua freccia e il bersalgio deve esser così,, guardarsi indietro? tentar di raccattar cuscini di fumo a>>
VALSTAF mani nude , come fare tamburi di pietra con un semplice sogno per scolpire il suono.. come tentar di conquistare un regno gia caduto.. e non conviene mai ricucire a corda se si spacca.. melgio si, meglio a quel punto averla nuova..>>
VALSTAF e tentare lanci con la speranza che il tempo on arrivi a prender anche quella di illusione. piuttosto che voltarsi e veder nebbia e nebbia, su quello può capire il franco, e la sua espressione.. dalla notte il sentieri arde, postulanti >>
VALSTAF alla ricerca del proprio inferno o forse, angeli in lenta ,arcia a raccoglier ossa e anime dal grigio e perduto mondo della terra per metter in mano un altra candela e avanzare ancora verso quella campana , verso il suono eterno delle arpe che>>
VALSTAF canta odi dolci, o forse è solo il trillo dei campanelli della peste, e becchi di corvi sul muso degli avvoltoi delgi uomini, raccoglitori, spazzini dell'umanità , con le loro vesti spoerche della nostra peste , per una moneta ti daranno >>
VALSTAF un carro, un campanello da suonare per avvisare gli altri, che mai abbiano il passaggio a te! non si debbano mai contaminare col tuo degrado d'anima.. un suono di campanelli di monatti si.. forse sarebbe solo quello più che 'ultimo cammino>>
VALSTAF fino al golgota che ci aspetta a croci rovesciate abbattute dal vento e dai nostri errori. un canto di morte, suonato a mille fiati, e tamburi, il suo braccio che si alza fino all'altezza della spalla e non oltre, mentre nel suo salir viene>>
VALSTAF portato a contrappasso un poco indietro il peso, quindi la mano dx tira la corda verso il viso, i muscoli della schiena si tirano le spalle sempre rilassate ,come macchina perfetta tengono lo sforzo § resistenza liv I § mentre il gomito dx si >>
VALSTAF porta a staccarsi dalla mano sx dell'arco e a portarsi fino a piegarsi al suo massimo consentito , mentre la corda vien portata al punto dell'ancoraggio all'angolo della bocca , il gomito sarà invece a continuar idealmente di punta >>
VALSTAF la diasgonale obliqua delle spalle del petto che dal braccio dell'arco rende il russo perno, chiave di volta di una catapulta pronta a scoccare.. quindi la testa si inclina in avanti quanto basta per aver sotto iride in uno ponta asta cocca e>>
VALSTAF bersalgio.. al centro mira. rapace ardente, aquila di ghiaccio e fuoco sfida la notte ancora una volta .. °° siamo noi°° unica lacrima d'argento caduna nella mente. certezza scolpita d'eterno come i dolmen.. °°° dammi la mano del cuore ranger>>
VALSTAF no.. dammi la mano del'arco..e allora e solo allora se lo vorrai saremo °°° ( fase 2 / 3 ) ..
ALMIR [Arena di tiro]Niente rimando, ne era certo, ma sa anche che il discorso non finisce li e presto l�esattore chiederà il conto. Ed è ancora silenzio quello che si appropria della mente che ripercorre quei gesto che presto si paleseranno ancora >>>>
ALMIR una volta, solo quei gesti continuano ora a esser padroni della mente, null�altro e non quell�intento, la meta, il fine ultimo, il resto�scivola tedioso e mollemente nel baratro del nulla, si sfuma di colori senza tono che si annacquano >>>>>
ALMIR sbiancando sino a divenire trasparenti, inutili. Un lungo respiro e subito dopo un altro, la concentrazione sale mentre ora alza il braccio sinistro portandolo nella linea della spalla medesima, facendo in modo che il braccio rimanga disteso >>>>
ALMIR verso il bersaglio, il ventre del ligneo che guarda l'arciere e il dorso dello stesso guarda il bersaglio. Una presa salda ma non rigida, in quanto la rigidità o la troppa forza impressa dalla mancina, che impugna il ligneo, andrebbero a >>>>>>>
ALMIR gravare sulla precisione e del tiro stesso, il gomito sinistro rimarrà leggermente piegato puntando verso l'esterno per non incorrere nella frustata della corda al rilascio, poiché questo non solo devierebbe la traiettoria della freccia, ma >>>>>
ALMIR ferirebbe lo stesso braccio proteso verso il bersaglio. Inizia il movimento del gomito destro a ritroso mentre l'avambraccio e della mandritta medesime seguono quel movimento verso la direzione opposta al bersaglio. Lieve la pressione delle>>>>>>>
ALMIR braccia all'inizio, che aumenta man mano che si tende la corda ma mai con sforzo poiché sono i muscoli della schiena a condurre quei movimenti. Lo scricchiolio dei bracci del ligneo si fondono con lo stridolio della corda, intonando quella >>>>>
ALMIR melodia che è l'anima di un arciere. Lento prosegue quel movimento piegando il capo leggermente verso destra, e allo stesso, socchiude la palpebra sinistra per evitare quello scompenso che da l�occhio dominante. L�indice della dritta raggiunge>>>>
ALMIR quindi l�angolo destro delle labbra mentre le penne passano all'altezza dello zigomo medesimo, la pupilla destra andrà a trovarsi sopra la cocca, perpendicolare ad essa. Giunge quasi all'apice ora la tensione della corda, allo stesso, le scapole>>>
ALMIR si comprimono accompagnando quel movimento, la punta del gomito destro punta nella direzione opposta al bersaglio e lo stesso gomito si porta sopra la linea della spalla destra. Fissa intensamente il punto da colpire, come a sentirlo, per >>>>>>
ALMIR per entrare in comunicazione con il bersaglio, come a toccarlo con le dita della mente. (Fase 2/3 mira)
VALSTAF § arena di tiro§ Sono ciò che rimane di questa battaglia di silenzio, sono ciò che è stato risparmiato dal crudele assalto delle vostre illazioni, persino questa notte, credete che sia mia? credete che possa da vero essermi di diverso? io sono>>
VALSTAF quello che porto, e ora quel che porto è il volto di un disperso che rimane come un aurago a guardare il relitto affondare, galleggiare su un cielo che non da mai nessuna risposta. la spiaggia è nulla, è nulla il mare e nulla dietro di me >>
VALSTAF sarà ricordato se non questo peso che porto, su questa riva e in questo momento, sono sentinella di un passato che si ricordi, di un armata che è ora solo un mucchio di ricordi e le spade sono ancora troppo poco rovinate perchè io debba >>
VALSTAF lasciare anche quelle al fato coem ho fatto con me . Ma se scelgiessi un attimo, in cui poter restare in eterno, dei o dee che chiedete a me un desio innato, sarebbe null'altro che questo, esser qui, sul limite della notte, con in mano>>
VALSTAF la mia vita stracciata in pochi frammenti, e vedere tutto il resto scorrere di fronte a me sapendo che quel che il viaggio porterà loro, per chi rimane sulla nave sarà fprse più crudele e più selvaggio della tempesta che ho avuto io.. >>
VALSTAF che uscirà dieci ne manderò indietro, ongi stella ccenderò sul velluto oscuro delle notti, ogni torcia brucerò come torri assediate le loro dimore.. fin al mattino. quando l'astro mi darà tregua..ma ora. ora è notte.. quindi lasciatemi vegliare>>VALSTAF ma mi piace stare qui a guardare il confine, mi piace osservare il limite tra nulla e tutto, che fosse qui il portale causa di tutti i mali di questa terra mille e mille , prometeo dimenticato ne lancerei di frecce a notte , e per ogni bestia >>
VALSTAF con le mie frecce di niente sullìargine dell'incubo, sulla porta della tenebra. lasciatemi vegliare.. e lasciate che mostri a quei demoni che l'uomo è vivo.. un arco teso. un dardo incoccato non durano che un secondoi ma dei o dee che siete>>
VALSTAF pagherei oro per viver una vita in quel momento.. che importa ora che le mie dita si allungano rilasciando la corda? cosa credete che guardi oltre l'invisibile? se non la vostra fine... la mia.. nel giardino di Rhiannon...In un movimento >>
VALSTAF impercettibile all'inizio le dita si allentano come dando risposta a quella domanda .. gradualmente e mentre le dita si portano in avanti il gomito continua la sua via dietro andando a scriver ancora un poco quella linea inscirtta dalle spalle >
VALSTAF fin dove stavolta umana natura consente. ma quel che conta davvero è di fronte non dietro.. di fronte a lui è la vita. di fronte il bersalgio e l'arco.. come non lo vedi almir? è la la mia vita e in la io vado.. con lei.. con la mia freccia>>
VALSTAF quale che sia la fine avanti andrò non dietro... la freccia nell'aria, dolce musica il suo sibilo all'oto del russo e più ancora lo è il tonfo della freccia sul bersalgio ( skill armi da tiro liv II ) un attimo di fiato tenuro.. prima di tornar>>
VALSTAF a vivere.. a passato giudizio del dio della notte.. forse avrà anche fato buono..( fase 3 / 3 ) ... solo allora si volge al franco '' il bersalgio è avanti almir, anche per me.. mai dietro.. '' sussurra al vento senza neppure voltarsi.. >>
VALSTAF '' la morte è un tumulo verde.. null'altro che un tumulo verde. ma o prima o poi anche quella terra tornerà a vivere.. la dea conosce gli esiti.. anche il mio.'' verbierà sempre a basso tono una volta che anche la freccia di almir >>
VALSTAF ha raggiunto il paglione.'' posso solo vivere e accettare quel che mi viene dato. ma se avessi dietro di me il melgio non tirerei altri frecce e non ho alcuna intenzione di asciare a te tutti i bersalgi..'' sorride..
ALMIR [Arena di tiro] I flettenti incurvati, chini su se stessi, sotto l'abbraccio complice della corda che intona quel lamento antico e viscerale, melodia per un arciere, una nenia fatale che presto si trasformerà in un vortice rapido e deciso, >>>>>
ALMIR un'onda che tutto travolge portando con se frammenti di ricordi e speranze negate. Niuna espressione si palesa al volto dell'arciere, un volto senza tempo ne emozione. Il respiro si arresta per lasciar spazio alla freccia che deve partire dalla>>>>
ALMIR sede. Un lieve movimento come ad avvicinare il braccio sinistro, proteso verso il bersaglio, un istante che da il via al rilascio della corda, uniformemente e lentamente, sino a liberarla ed essa spingerà la freccia, con quella forza >>>>>>>
ALMIR forza incamerata, verso la meta. Scocca ora,(Skill armi da tiro liv.2) e un sibilo nasce da quella figura immota, tutto è in accordo, tutto è armonia, immota figura così, né senza forze né fiato, scheggia acuminata da che conduce lontano, ove >>>>>
ALMIR nessuna orma di un qualsiasi Dio riluce. Dopo il rilascio continuerà il movimento del braccio destro all'indietro sino a portarlo parallelo al corpo rilassando i muscoli, la mancina manterrà ancora il ligneo, poco più basso dalla linea delle >>>>>
ALMIR spalle, rimarrà tale sino a che l'oto non catturerà quel sordo rumore che il dardo produce all'ingresso con il bersaglio. Due tonfi, uno abbracciato all'altro, in rapida successione.Il respiro torna normale. (Fase 3/3 scocco) Solo allora, le >>>>>
ALMIR parole del Russo giungono all'oto del Franco che annuisce comprendendo appieno. Sorride mentre volge il capo all'amico, lo sguardo ricercherebbe quello del cavaliere..'' Sai..penso che queste due meraviglie''..facendo scivolare lo sguardo fugace>>
ALMIR sui lignei...'' si insomma, sarebbe un peccato non dargli un nome proprio, penso di debbano discostare da quella parola che accomuna tutti''..riferendosi alla parola arco, troppo generica per due esemplari identici eppur unici..'' che ne pensi''
VALSTAF § arena di tiro§ Notte contro notte le iridi si volgono al paglione di almir osservandone il toccar del suo dardo, quasi all'unisono col suo, si volge or il russo a ricercar del soldato sguardo e attento. . ne ode il verbo sorride'' ne sei sicuro>
VALSTAF ? Per un bardo celta è l'arpa che sussurra al bardo i nome quando lo spirito della lignea diventa uno col quello del bardo.. dare un nome prima del tempo per loro è come perder definitivamente la sua essenza. Dare un nome a un arco>>
VALSTAF significa essere in lui.. se questo è ciò che vuoi, così sia.. ma non ho la pretesa di esser nel tuo.. come non posso esser nel tuo cuore o nella tua mente. e tu nella mia. Questo legno ha unito le notre vite in una.. ricordi quella sera? >>
VALSTAF allora pensai di esser fortunato ad aver incontrato un amico come te almir, non sono ne perfetto ne migliore di te ma ho bisogno che tu abbia fiducia in me, come io in te, per quel che sono.. io ti conosco e tu conosci me..'' dice riferendosi al>>
VALSTAF discorso di prima..'' ma nulla è uguale sempre.. anche avalon è diversa e anche io..se davvero vuoi che abbiano nome nostro, che diventino legati, fa che sia perchè noi lo siamo.. lascio decidere a te. '' tace e torna a guardar il bersalgio.
ALMIR [Arena di tiro] Flette le gambe, piega le ginocchia, mettendosi tranquillamente seduto sulla terra, la mancina poggia il ligneo sulle gambe mentre la dritta passa le dita sul corpo dell'arco, lo sguardo luccica nell'osservarlo, nel mentre, le >>>>>
ALMIR parole dell'amico giungono all'oto, piega il capo verso l'alto andando ad incrociare lo sguardo del russo...'' penso che un nome se lo meritino proprio perchè sono unici e portano in loro il seme della nostra amicizia''..schietto e sincero come>>>
ALMIR un bambino che ammette senza troppo indugio e sfacciatamente di aver rubato la marmellata..'' io ho fiducia in te, ma questo penso tu non abbia bisogno di sentirlo, lo sai perfettamente che metterei nelle tue mani la mia stessa vita, senza >>>>>>>
ALMIR indugio alcuno''..abbassa quindi lo sguardo, solo un istante, per poi tornare all'amico..'' il mio dire non era riguardo alla fiducia che non nutro in te, bensì a che la tua anima sembra un graffiata da demoni, il tuo cuore sembra portare ancora>>
ALMIR il pesante fardello di qualcosa di immenso...che comprendo''..ultime due parole quasi sussurrate ma ben udibili all'amico vista la distanza...'' ma come al solito ho esagerato''...scuote lento il capo mentre qualche ricciolo ribelle s'impossessa>>
ALMIR degli zigomi..'' io dico che i nomi, proprio a riguardo della nostra amicizia vanno scelti insieme''..sorride ancora, un sorriso più disteso ora mentre attende rimando seduto letterarmente a terra, senza troppo ritegno, gli onori, le buone>>>>>>>
ALMIR maniere non fanno parte di un soldato, tranne che in determinate circostanze, avrebbe chiesto l'ingresso nella gilda dei cavalieri altrimenti, cosa che ei non è.
VALSTAF § arena di tiro§ Quando a unire non è solo un pezzo di lengo e corda animale può starci anche quello, un seder nell'erba umida delle arene senza che tempo, spazio o allenamento stesso abbiano più nessuna importanza. ancnh'egli andebbe a poggiar >>
VALSTAF il ginocchio dx mettendosi come se dovesse tirar a una lepre '' ecco un ottimo angolo di tiro.. '' sorride .. per poi andar a sciglier la dagona dal medio sx e liberando l'arco si siede sull'erba poggiando il ligneo sulle sue gambe>>
VALSTAF parallelo al suo corpo. ode ancor il dire del rager'' almir , fin dall'inizio ti ho apprezzato perchè sei uno che parla sempre chiaro e non ti ho certo mai contestato nulla che tu abbia detto per quel motivo. anzi al contrario.. preferisco >>
VALSTAF il tuo esser sincero che molta altra menzogna che vedo in giro..e credimi preferisco mille volte che mi sia rimproverato qualcosa in viso piuttosto che aver lodi e non meritarle..'' la mano va a cercar la sua spalla. '' tu mi conosci almir.. >>
VALSTAF e sai che quel che porto, non è un fardello , ne un dubbio nel quale crogiolarsi come fosse una tinozza di acqua calda.. perchè poi a uscire il freddo è doppio. quel che ho è la mia natura almir. Non mi aspetto che tu comprenda ma..>>
VALSTAF vorrei che tu provassi. sono cosacco, nato libero e cresciuto libero.. ma ora sono in qualche modo in gabbia, ero un aquila abituata a voli senza meta sul fiume e sulla steppa..padrona del vento e di tutto, di niente .. senza alcun peso >>
VALSTAF nell'anima. ma poi tutto è cambiato, e ora la mia natua di cosacco deve esser subordinata a questa casacca, è come metter le catene a un rapace si dibatte si dibatte e cerca di liberarsi.. questo porto.. questo percepisci quando mi vedi >>
VALSTAF diverso.. irrequieto come mi ha definito angis.. tra i miei confratelli il solo che lo capisca è Laranzu, quindi non mi aspetto che tu sappia quel che dico prendimi pure per pazzo ma è così, e tu mi capisci.. io so. non sarai rapace, non sarai>>
VALSTAF di cielo, ma sei di vento, questo ci ha unito. Tu sei di vento, ti ricordi come ti chiamavo all'inizio? Ranger ribelle delle selvagge terre.. - ride lui stesso al ricordo.. - lo sei ancora ma tu hai imparato a metter la tua libertà e la tua>>
VALSTAF legge a servizio di avalon come me, ma a volte dentro di me l'aquila torna ad agitarsi.. poi si quieta ,ma si agita.. e fa vibrare l'anima torna a farmi male. Sono io almir e sarò sempre così. a volte il rapace in me dorme o sta tranquillo>>
VALSTAF a volte torna a urlare.. e quando urla fa male, fa molto male al cuore.. e io soffro, e nessun codice nessuna disciplina nessuna ..legge potrà mai ucciderla quell'aquila. è questo che vedi almir .. solo questo.. non sono mai stato un vile>>
VALSTAF ma quando l'aquila piange devo esser solo per farla tornare calma.. per controllarla e domarmi impedendomi di commettere errori fatali che potrebbero metter a repentaglio non solo me ma anche chi mi sta accanto..per questo lotto, con me stesso>>
VALSTAF quindi scusami se a volte non sembro io.. e mi capita di dire o fare cose che no farei mai a te..''
ALMIR [Arena di tiro] Lo sguardo color terra è attento, attento ad ogni parola che sfocia dalle labbra dell'amico, ai lineamenti che accompagnano quelle parole, e lo riconosce eccome, eccolo l'amico che conosce, anche se quello di prima è lo stesso >>>>>
ALMIR e anche quello conosce, non due parti distinte, ma mille e mille sfaccettature che ne compongono quell'essere, ed è certo che tante ancora non le conosce, come il cavaliere non può conoscere affondo nemmeno l'amico che ha innanzi. Non >>>>>>>
ALMIR basterebbero mille vite per conoscere completamente qualcuno, ci sarà sempre qualcosa che sfuggirà e che mai potrà esser colta da qualcuno...'' comprendo ciò che dici''..annuendo..'' so bene a cosa ti riferisci, lo ero anch'io libero, se così si >
ALMIR potrà mai affermare con certezza, volte la vera libertà la si incontra dove invece parrebbero catene, ma la mia parola discosta, al momento, dall'esser medesima alla tua, io ho altro e tu lo sai''..chiaro il riferimento ad Angis..'' penso che>>>>
ALMIR quando avrai ciò che manca completerai il tuo cerchio, e allora...il resto sfumerà, come quando ti prepari al tiro, ma di una cosa sono sorpreso amico mio''...i lineamenti si fanno curiosi, bramanti di sapere, di conoscere qualcosa che non gli >>>
ALMIR torna ora..'' come ha fatto la vostra aquila a farsi imbrigliare, a farsi tagliare le ali''..domanda sincero, senza nessuno scherno, senza secondi fini...'' ah...ti dico subito io facevo già quello che faccio ora in armata, certo..luoghi, genti>>>
ALMIR e modi differenti, ma l'essenza non cambia, amico mio, non si è mai liberi, si nasce già in gabbia, mai si è veramente liberi, la libertà è un'illusione della mente che si reca nell'alcova del desio, dell'essere convinta che lo sia, pensaci >>>>>
ALMIR bene, quando nasci dipendi, non sei libero, lo stesso crescendo, c'è sempre qualcuno che ti guida, persino un Re non è libero, non ha nessuno che gli impone cosa fare, ma sarà schiavo della sua stessa gabbia d'oro''..non aggiunge altro dopo >>>>>>
ALMIR averlo spinto spudoratamente fra le braccia di un Amore da trovare al più presto, non si risolverà sicuramente la questione libertà...ma le prospettive cambiano, tutto par più leggero, non vi sarà più tempo e anzi....sembrerà che esso scorra>>>>>
ALMIR fin troppo in fretta.
VALSTAF § arena di tiro§ Ancota ascolta il russo, nella notte il discorso filosofico di almir sulla libertà e sul potere, sorride tristemente il cavalier mentre attende ch'egli termini prima di continuar rimando. scuote il capo'' vedi? non capisci..>>
VALSTAF non mi aspettavo che tu lo facerssi non del tutto, non ho mia parlato di libertà esterna almir, sono stato soldato anche io, e ho combattuto, e ucciso e obbedito come faccio ora.. non sono catene esterne che legano.. '' lo sguarda di sbieco- >>
VALSTAF '' a quali ti riferisci al fatto che ho sposato una donna o al fatto che sono diventato cavaliere? per il primo.. tu non hai conosciuto Maire altrimenti saresti della mia stessa opinione, era molto simile a qualcuna, tranne che non era una grandama
VALSTAF ma quando ci si scelgie almir sai quanto me che non avviene fuori ma .. dentro.. - la mano allunga a toccare il cuore del franco nasdcosto dietro la casacca -'' quando cominci a vivere quasi col fiato sospeso ogni attimo. bevendotene tutto>>>
VALSTAF quel che ti porta goccia per goccia. questo credo sia stato tra me e lei, era una ribelle anche , figlia di clan figlia.. del capo, ma era ribelle quanto te e me messi insieme, testarda, forte, energica ma allo stesso tempo fragile..>>
VALSTAF e io mi innamorai della sua fragilità. - sorride senza dolo guardando l'amico '' per la seconda.. beh ci sono catene che sembrano tali .. non è il codice o il dover obbedie che mi pesa almir dovrest saperlo.. e l'incontro con J ha dato>>
VALSTAF senso alla mia via.. gli ha dato una via per così dirre, le mie catene non sono esterne o dovute a leggi umane.. inoltre Lady dankeij è degna di esser servita, come lord Guybrush, sono integri e puri e non è facile esserlo.. puoi>>
VALSTAF dire almir che nella tua vita hai servito chi era limpido e dengo di esserlo? sai la mia gente in russia dice, anche un porco vestito di seta pare un principe, salvo poi rivelarsi al'odore.. .'' strizza occhio sorridendo .'' il resto è nelle>>
VALSTAF mani della dea, il mio futuro dico.. non posso ne volgio tentare di capirlo o di cercarlo perchè esso è con me ed in me.. quando sarà il suo tempo se sarà nei suoi piani tornerò anche ad amare'' sospira..'' tu non sei cosacco>>
VALSTAF non mi aspetto che tu la pensi come noi sulla libertà.. dimmi amico mio ti sembra ancoa che io abbia abbandonato la mia natura?'' quindi guarda l'arco.. '' un nome è un'essenza.. e la mia la conosco bene.. io sono Aquila. così sarà lui. '' >>
ALMIR [Arena di tiro] Sorride di gusto a quel detto russo mentre porta la mandritta sulla spalla dell'amico...'' mi piace questo detto''..annuisce convinto mentre poi la mancina afferra il ligneo e si rialza. Porta il ligneo alle spalle quindi volge >>>VALSTAF tace lasciando al franco l'anima dell'arco che regge..
ALMIR il capo all'amico...'' sai cosa amico mio, per una cosa o per l'altra abbiamo la capacità di parlare della stessa cosa ma in modo differente''..sorride ancora..'' questo ci porta a pensare che l'altro non comprenda, ed è normale....vedi...'' morde
ALMIR il labbro superiore ..'' non intendevo certo l'aquila che sta all'esterno, quella che si palesa, perchè credimi quell'essere si nota nel tuo sguardo, ma lo spirito, ciò che abbiamo dentro, in ogni caso ho compreso il tuo dire, riguardo a Marie>>>>
ALMIR ..'' pronuncia quel nome con rispetto, un tono leggero..'' ha lasciato in te più di quel che pensi, ognuno lascia traccia di se dentro un altro se fra questi v'è una catena, e non intendo solo esclusivamente amorosa, è hai ragione riguardo a ciò>>
ALMIR che affermi sul cammino di cui non c'è dato sapere, solo la Dea stringe fra le sue mani quella chiave di volta, solo ella sa cosa è giusto per noi, solo ella sa cosa fare, sa sempre cosa fare, a noi mortali non resta che affidarci al suo volere>>>
ALMIR cercando di fare del nostro meglio''..ferma il dire, lo sguardo ancora all'amico..'' questo si chiamerà Mahpiya''...sorride ..'' amico mio devo lasciare questa piacevole conversazione ma prima che ne dici se ci rivedessimo per un altro tiro, in >>
ALMIR pieno giorno questa volta, parlo di 50 o 60 passi di distanza, per dare sfogo a questi monili''..finisce in attesa di rimando, dopo di che..porterà il passo verso il Palazzo.
VALSTAF §arene di tiro§ L'iride nella notte cerca il suo sguardo in quel dire sembra aver paura di ripetere la sua vita in parole troppo coperte , sorride. '' Maire - corregge il nome detto salvo poi scrollar spalla dell'amico come a dir non importa>>
VALSTAF '' tu che parli di dea.. mi deludi sai almir da ateo miscredente stai diventando fervente quanto me tra un po mi inviterai alla tua catenasse senza che io abbia neppure il tempo di capire che è successo.. - strizza occhio- vedi? questo è l'amore>>
VALSTAF almir...e ne sono lieto per te. '' la notte riporta verbi antiìchi spiriti forse richiamati alla vitam da quei braceri dalle torce e dai loro discorsi, come nenie sconosciute di sciamani che cantano al mondo che non si vede..'' appunto...>>
VALSTAF la mia vita è nelle sue mani, sarà ciò che deve essere.. per tutti.'' sembra adagiarsi l'aquila dentro in quelle parole adaguiarsi a una nuova calma abbandonandosial vento.. per ora la corrente è passata può godersi il volo..'' Iolain avrà. >>
VALSTAF com'è scritto in me . '' annuisce al suo dire'' ovvio sono archi potenti voglio vedere fino a dove arrivano, ma per farlo mio caro amico dovremo trovarci di giorno, fammi sapere quanto i tuoi doveri te lo consentono.. lo faremo. '' sorride andando
VALSTAF a alzarsi per tornar arco e faretra i spalla alla magione.. '' la dea ti accompagni amico mio, '' ultime parole dette di verbo leggero come il vento della notte prima di tornar alla dimora